00 01/03/2017 15:56
«Mancanza di cooperazione con gli altri uffici della Curia romana»

"CITTÀ DEL VATICANO Marie Collins si è dimessa nel giorno delle Ceneri, la sola vittima di abusi rimasta nella pontificia Commissione per la protezione dei minori istituita nel 2014 da Francesco contro la pedofilia nel clero, e lo ha fatto con una lettera al Papa nella quale scrive della sua «frustrazione per la mancanza di cooperazione degli altri uffici della Curia romana con la Commissione». È un’accusa dura, riportata in un freddo comunicato in inglese diffuso dalla stessa Commissione attraverso la sala stampa"


Corriere della Sera
/ CRONACHE
SANTA SEDE
Vaticano, vittima di pedofilia
lascia la Commissione per i minori
Marie Collins: «Mancanza di cooperazione con gli altri uffici della Curia romana»
Un anno fa si era dimesso anche Peter Saunders, un’altra vittima di abusi

di Gian Guido Vecchi


"CITTÀ DEL VATICANO Marie Collins si è dimessa nel giorno delle Ceneri, la sola vittima di abusi rimasta nella pontificia Commissione per la protezione dei minori istituita nel 2014 da Francesco contro la pedofilia nel clero, e lo ha fatto con una lettera al Papa nella quale scrive della sua «frustrazione per la mancanza di cooperazione degli altri uffici della Curia romana con la Commissione». È un’accusa dura, riportata in un freddo comunicato in inglese diffuso dalla stessa Commissione attraverso la sala stampa vaticana.

Accuse al Sant’Uffizio
Il comunicato cita genericamente «altri uffici», ma nella lettera a Francesco resa pubblica da lei stessa, Marie Collins dice che «la mancanza di collaborazione, in particolare del dicastero coinvolto più da vicino con i casi di abusi, è stata vergognosa». Un’accusa diretta alla Congregazione per la Dottrina della Fede, l’ex Sant’uffizio cui fanno capo indagini e processi ai preti accusati di pedofilia. «Nonostante il Santo Padre abbia approvato tutte le raccomandazioni fattegli dalla Commissione, ci sono stati ostacoli costanti», scrive, e questo «direttamente a causa della resistenza di alcuni membri della Curia vaticana al lavoro della Commissione». E aggiunge: «Alla fine dell’anno scorso, una semplice raccomandazione, approvata da Papa Francesco, è andata a questo dicastero per un piccolo cambiamento di procedura nel contesto della cura delle vittime e dei sopravvissuti. A gennaio ho saputo che il cambiamento è stato rifiutato.

Al tempo stesso è stata rifiutata anche una richiesta di cooperazione su un tema fondamentale del lavoro della commissione in merito alla salvaguardia. Mentre spero che la commissione riuscirà a superare questa resistenza, per quanto mi riguarda è l’ultima"


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