FrancescaGalvani, 15/05/2017 15.54:
La croce per noi cristiani
anche noi siamo cristiani, lo sapevi?
FrancescaGalvani, 15/05/2017 15.54:
è simbolo di amore e di vita non di morte.
Grazie al sacrificio di Gesù che per amore nostro ha scelto la croce, tutti possiamo essere resuscitati, e ci ha reso partecipi della Salvezza.
Galati 6-14
14 Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
1 Corinzi 1, 18-24
“La predicazione della croce è certamente una follia per coloro che si perdono, ma per coloro che sono sulla via della salvezza, per noi, essa è forza di Dio (... ) Noi predichiamo un Cristo crocifisso, oggetto di scandalo per i Giudei e follia per i pagani”
Filippesi 3, 17-19
“Divenite miei imitatori, fratelli, e fissate il vostro sguardo su coloro che camminano così come in noi avete un modello. Molti, infatti, sono quelli che, come spesso ve lo dicevo ed ora di nuovo ve lo dico in lacrime, camminano da nemici della croce di Cristo: loro fine è la perdizione, loro dio il ventre, e la loro gloria nella propria vergogna; essi apprezzano solo le cose terrene”
Cara Francesca, converrà vedere anzitutto in cosa è consistito l' amore più grande di Dio per gli uomini:
"
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. " (Gv. 3:16 CEI)
"
9 In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. 10 In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. " (1 Gv. 4:9-10 CEI).
L' aver dato il Suo Figlio Unigenito per la salvezza dell' umanità è stato, quindi, l' atto di amore sublime di Dio.
Prendiamo per esempio Gal. 3:1:
"
O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso! " (Gal. 3:1 CEI)
La nota in calce della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme afferma:
"
Gesù Cristo crocifisso: la dottrina della redenzione mediante la morte e la risurrezione di Cristo costituisce la base della catechesi Paolina (confronta Gal. 6:14 ; 1 Cor. 1:17-25)" [i richiami sono della Bibbia di Gerusalemme, non miei! ].
Come visto, la cattolicissima Bibbia di Gerusalemme cita allo scopo proprio due dei passi da te evidenziati.
Riprendiamo Gal. 6:14:
I cristiani erano morti, messi allo
stauros rispetto al
kosmos della sfera della vita umana, in cui erano state in vigore regole quali la circoncisione della carne (si veda il versetto precedente, il 13); erano divenuti “una nuova creazione”. (2 Cor. 5:17; Col. 2:11-12, 20-23; Gal 6:12-15).
Certamente non dovevano tornare ai “deboli e miserabili elementi” della sfera umana (Gal 4:9 CEI).
Il passo va letto nel suo contesto (Gal. 6:12-14) e non estrapolato, come fate sempre voi per fargli dire quello che non dice: poiché dichiarava che la morte di Gesù sullo
stauros era l’unico mezzo per avere la salvezza, Paolo fu perseguitato dagli ebrei. In conseguenza di tale dichiarazione il mondo era per l’apostolo come qualcosa di messo allo
stauros, condannato, morto, mentre il mondo considerava Lui con odio, come un criminale messo allo
stauros.
Il "vanto" paolino consisteva non nello
stauros in se come "segno dell' amore di Dio", ma perchè per mezzo del sacrificio di Cristo il mondo precedente era stato "
messo allo stauros", cioè non esisteva più, in questo consisteva il "vanto" paolino
non nello stauros in se come "segno dell' amore di Dio" !
Riguardo a 1 Cor. 1:23-25, Paolo dice "
Noi annunciamo Cristo crocifisso (CEI)", ma confrontiamo Rom. 3:25:
"
25 È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati " (Rom. 3:25 CEI).
Non si ripone fede in un oggetto o nel sangue in se stessi (infatti, si confronti Rom. 3:26), così come non si predica un oggetto o il sangue di Cristo:
queste espressioni tratte dal corpus paolino indicano che ciò che si predica è il sacrificio salvifico di Cristo e che in Cristo e nel suo sacrificio di riscatto dobbiamo riporre fede.
Questo significa "
annunciare Cristo crocifisso (CEI)": la morte su un stauros costituiva la più terribile delle umiliazioni. un totale disonore.
Dal momento che Cristo era morto in questo modo, tutti coloro che nel I secolo volevano essere cristiani erano esposti al pubblico ludibrio.
Per la maggioranza delle persone era assurdo che qualcuno si identificasse come seguace di un uomo che era stato messo allo stauros, di qui lo "scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani" (1 Cor. 1:23 CEI)....