Caro Umberto,
Barnabino l'intrpretazione da adito a fantasie o a più teorie
Quello che vorrei farti capire che anche tu interpreti, non è che non interpreti perché pensi a 24 ore... tu interpreti quel "giorno" come un periodo di 24 ore e questa è, se mi permetti, una interpretazione da appunto adito a
fantasie, se confrontata con la realtà.
Giustamente come ha scritto garoma, si fece notte e si fece giorno ( o viceversa ) a me personalmente sembra che parla di una giornata di 24 ore divisa in notte e giorno
Dove leggi "viceversa"? Il testo dice "si fece sera e di fece mattina" e non viceversa, dunque letteralmente non si parla di un giorno di 24 ore ma al massimo di uno notta.
Poi ognuno interpreta come meglio crede
Non direi, per gli ebrei il giorno andava "da sera a sera" e non "da sera a mattina". Dunque di certo lo scrittore, per la sua epoca, non si parlava di un giorno di 24 ore.
Per me gia lo stesso fatto che bisogna interpreare metterebbe in discussione qual'unque argomento facendolo passare privo di un fondamento
Umberto... qualunque testo è interpretabile,
conosci un testo che non sia soggetto ad interpretazione? L'interpretazione non è nel testo, ma è in chi legge... ma questo non significa che non vi siamo delle regole, di solito basta leggere il contesto e la realtà per capire cosa comunica il testo. Qui ad esempio, nel contesto, come è usata la parola "giorno"?
Shalom
[Modificato da barnabino 13/07/2017 12:50]
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