È un discorso decisamente complicato, non mi sento all'altezza di argomentare più di tanto ed è poi verissimo quanto affermi in merito al fatto che tra sfera civile e sfera religiosa non esistono necessariamente punti di giunzione e spesso sono due rette parallele che non si incontrano mai, tuttavia a volte tra i due ambiti esistono punti di contatto o persino collisioni (l'annullamento di un matrimionio alla Sacra Rota non sempre ha effetti civili), personalmente credo che la definizione legale di violenza sessuale in questo caso rientri tra i comportamenti sanzionati dai testimoni di Geova, del resto avviene un fenomeno simile anche quando si deve sancire la validità di un matrimonio (ovvero con i dovuti distinguo quando per esempio fosse legale la poligamia o il matrimonio omosessuale), un matrimonio teocraticamente valido almeno in Italia per essere tale deve essere riconosciuto dallo Stato.
Se proprio vuoi un esempio di violenza sessuale a base di baci sulle guance ti rimando alla sentenza della cassazione che ho indirettamente linkato sopra, poi è logico che la nomenclatura tra ambito civile e religioso non debba coincidere uno ad uno, per esempio nella chiesa cattolica ho a volte trovato riferimenti alla pedofilia come al peccato contro il sesto comandamento, per cui non mi aspetto che il ks10 definisca una fattispecie specifica ma - appunto - se nella pratica un bacio è violenza sessuale, ovvero ne manifesta i tratti, sia per la legge civile che per quella religiosa, e appunto parliamo ad esempio del caso specifico citato, l'ambito religioso può definire quel comportamento peccaminoso come gli pare, peccato contro il sesto comandamento, violazione della scrittura tal dei tali, etc.etc.
Ho letto con attenzione il link. Ti garantisco che nessun corpo di anziani qualificherebbe come 'violenza sessuale' un bacio sulla guancia non richiesto (+ un secondo, solo tentato). Condotta non da giustificare, tutt'altro, dico solo che, se tutto si riduce a quello che si riesce a evincere dall'articolo, su un piano strettamente teocratico siamo ben lontani dalla 'violenza sessuale' e comunque non vedo alcuna base per un CG, che in queste condizioni non sarebbe neanche formato. Il baciatore seriale se la caverebbe con la perdita dei privilegi speciali di servizio.
Le categorie umane sono molto diverse da quelle spirituali. Nel mondo occidentale siamo in pieno clima di denuncia degli abusi sulla donna, e questo è assolutamente un bene, che può portare però come conseguenza una esasperazione di giudizi che in epoche diverse, diciamo fino a dieci anni fa, oppure fra dieci anni, non sarebbero così duri e diretti come adesso. Le norme bibliche invece non mutano mai, come sai.
Quindi per tagliar corto: io non penso che si possa baciare chiunque in qualunque contesto, a volte la legge secolare considera violenza sessuale anche un semplice bacio sulla guancia, e sarebbe veramente inverosimile l'ipotesi per cui in Sala del Regno esista un "liberi tutti" in tal senso. Voglio dire, dove la prostituzione è obbligatoria anche le prostitute possono vietare ai clienti di baciarle, farlo sarebbe violenza sessuale. Ripeto, l'ipotesi contraria oltre che inverosimile mi sembra spaventosa.
Non sostengo che nella congregazione viga un 'liberi tutti', solo che una condotta come questa, per quanto errata, non sarebbe certo punita con la disassociazione. Baciare a forza una sorella che non ci sta, anche solo sulla guancia, è riprovevole, come è riprovevole che due cristiani - almeno uno dei quali sposato con altra persona - si scambino un bacio come se fossero fidanzati fra di loro. 'Assolutamente' riprovevole, sia chiaro. Ma la sanzione proposta, l'espulsione, è del tutto sproporzionata alla colpa. Sarebbe una procedura stravagante, e niente nelle direttive fornite ai corpi degli anziani induce a considerare come realistico tale scenario.
[Modificato da EverLastingLife 19/03/2018 16:54]