Oggi vogliamo porre attenzione in particolare su una questione molto importante ossia al fatto che essi rifiutano le trasfusioni di sangue, anche a costo di morire o lasciar morire alle volte anche minori.
Ovviamente, in mancanza di nuovi argomenti, don Fiorino ricicla vecchi argomenti provando subito a spostare l'attenzione del pubblico sul ben noto cavallo di battaglia:
morire o lasciar morire [...] minori.
Ecco sapete che l'organizzazione dei Testimoni di Geova giustifica questa loro prassi dicendo che questa è la volontà di Dio infatti loro estendeno il divieto dell'Antico Testamento di nutrirsi di sangue animale alle trasfusioni di sangue umano a fine terapeutico.
Esatto, cosa che dovrebbe fare ogni organizzazione che sostiene di basare il proprio credo sulle Sacre Scritture.
Se andiamo a leggere per esempio il passo biblico del Libro della Sapienza 1:13 e 14 e 2:23-24: “Dio non ha creato la morte non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza. Si Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità, lo fece a immagine della propria natura. La morte è entrata nel mondo a motivo del diavolo e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono”
A parte il fatto che nemmeno nei tanto a lui cari libri apocrifi c'è alcuna apertura all'uso terapeutico del sangue... vogliamo ricordare cosa dice la Parola di Dio in merito?
Ma che cosa dice veramente la Bibbia? Evidentemente essa non parla di trasfusione di sangue un metodo di cura che è stato introdotto da non molti decenni.
Ecco, vediamo cosa dice la Bibbia. Sin dall'inizio Dio spiega che nell’uccidere animali per cibo vi era implicata più che una semplice dieta, perché
il sangue di una creatura ne rappresenta la vita o anima:
"Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue" (Genesi 9:4 - CEI).
Se quanto appena detto vale per il sangue animale, vale forse meno per il sangue umano?
Dio proseguì dicendo a Noè:
"Del sangue vostro anzi, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto ad ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello. Chi sparge il sangue dell'uomo dall'uomo il suo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio. Egli ha fatto l'uomo" ( Genesi 9:5,6 - CEI).
Vedete come saltano dal sangue animale al sangue umano, che invece è essenziale alla vita umana? Il divieto è di non uccidere la vita umana e perciò di spargere sangue umano.
Certo, perché il sangue rappresenta la vita stessa come spiegano le scritture. Non c'è alcun "salto" teologico, piuttosto si tratta di saper leggere accuratamente cosa hanno detto le scritture nel corso del tempo sul tema "sangue" e avere il coraggio di accettare i divieti che essa impone.
Successivamente, nella legge data alla nazione d’Israele, Dio proibì l’assassinio, confermando l'ordine già dato a Noè (Esodo 20:13) e il divieto di consumo di sangue:
"Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro, che mangi di qualsiasi specie di sangue, contro di lui, che ha mangiato il sangue, io volgerò la faccia e lo eliminerò dal suo popolo. Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull'altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è la vita." (Levitico 17:10,11 - CEI)
Queste leggi restavano sempre valide, anche in tempi di emergenza, come ad esempio in caso di guerra (1 Samuele 14:31-35). Erano valide allora e restano valide anche per i cristiani.
Ma i tdG citano a supporto dlela loro testi Atti 15:19-21 che comanda di astenersi dal sangue. Ma questo non era legato al fatto che mangiare sangue fosse peccato ma era legato al fatto di non offendere la sensibilità degli ebrei.
In che senso
non dovevano offendere la sensibilità degli ebrei? Gli apostoli e gli anziani di Gerusalemme che parteciparono al concilio erano ebrei circoncisi!
Basta leggere quanto fu deciso a quel concilio apostolico citato da don Fiorino per capire che il divieto di consumare sangue in qualunque forma fu non solo confermato, ma anche parificato ad altri peccati gravissimi:
“... astenersi dalle cose contaminate per gli idoli e dalla fornicazione e da ciò che è stato strangolato e dal sangue” (Atti 15:19-21).
L'astensione esclude forse la trasfusione?
Piuttosto gli Atti degli apostoli indicano in modo incontrovertibile che dieci anni dopo i cristiani continuavano a osservare la
‘decisione di astenersi da ciò che è sacrificato agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione’. (Atti 21:25)
Per i Testimoni di Geova la questione del sangue implica l'osservanza di princìpi fondamentali sui quali basano la propria vita.
È in gioco la loro relazione con il loro Creatore e Dio.
Inoltre, credono alle parole del salmista:
“I giudizi di Geova sono veraci, sono tutti giusti... per chi li osserva c’è una grande ricompensa”. — Salmo 19:9, 11.
[Modificato da M71 24/10/2021 20:32]