(garoma), 28/03/2023 07:36:
Quindi l'uomo arrivato a cento anni morirà, questo è il limite che gli dai. Ma ti riesce di leggere che sta parlando del malvagio?
La vedi quella frase nel contesto?
1) i morti per la Parola di Dio ( che vanno dalla Genesi alla venuta di Cristo)
2) i morti per la fede in Gesù Cristo (dal 33 d.C. fino all'instaurazione del regno dell'anticristo)
3) i morti per aver rifiutato il marchio e di adorare la bestia.
E dove leggi l'arco temporale della classificazione che hai dato?
Ma la Bibbia dice che carne e sangue non possono ereditare il Regno di Dio.
Allora se per ipotesi fosse possibile quello che ti sostieni significherebbe che questa terra non è il Regno di Dio.
Se non è il Regno di Dio, cos'è?
Quindi se la terra sarà o è il Regno di Dio e se giustamente carne e sangue non possono ereditare il Regno di Dio, tutti quelli che saranno sulla terra saranno degli spiriti.
Non ho parole.
Sei più bravo a camuffare che a rispondere.
Ho citato Isaia e ho evidenziato che chi MUORE GIOVANE muore a cent'anni.
Tu cosa capisci che tutti muoiono a 100 anni e non chi muore giovane.
Rifletti prima di pervertire le mie parole.
Protesti che nella Bibbia non è descritto l'arco temporale dei resuscitati.
È vero non c'è ma non c'è neanche che sono 144000. Nonostante questo tu continuerai a credere, in contraddizione con la parola. Che i resuscitati di AP 20: sono i 144000.
Comunque è SCRITTO che "i martirizzati per la Parola di Dio, per la testimonianza di Gesù e per non aver adorato la bestia, saranno resuscitati all prima resurrezione e REGNERANNO con Cristo 1000 anni.
Riguardo alla tua ultima affermazione la Bibbia parla solo degli abitanti di Gerusalemme e dei viandanti come abitanti rimasti dopo Armageddon.
E non sono spiriti ma persone come noi che si sposano. Fanno figli e alla fine muoiono.
Tutto questo perché la terra nel millennio non è il Regno di Dio, altrimenti gli uomini in carne e sangue non potrebbero entrare.
Spero di aver chiarito. Ma visto il pregresso ci credo poco.
Tanto ognuno di noi è libero di continuare a credere a quello che vuole, l'importante per me è parlare delle scritture e non delle dottrine.