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Negli ultimi anni si sono verificati episodi raccapriccianti legati alle attività di determinate sette. Diverse di queste hanno organizzato suicidi collettivi. Ad esempio la setta del Tempio dai popoli, capeggiata da Jim Jons, diede fine alla sua esistenza il 18 novembre 1978 in seguito al suicidio-omicidio di massa, nel quale oltre novecento persone persero la vita; a Waco, nel Texas, il 19 aprile 1993 si lasciarono morire in un rogo 84 fedeli del “profeta” David Koresh, appartenenti alla setta Branch Davidian; il 27 maggio 1997 a San Diego, in California si suicidarono 39 appartenenti alla setta Heven’s Gate o Higher Source, Applewhite era a capo di questo gruppo.
Oltre a questi agghiaccianti episodi, anche omicidi e attacchi terroristici furono il frutto di alcune pericolose sette esoteriche.
Comprensibilmente, molte persone, fra cui esponenti politici in buona fede, hanno espresso preoccupazione e ravvisato la necessità di proteggere gli ignari, in particolare i minori, da tali sette malsicure. Di conseguenze sorsero diverse organizzazioni antisette con l’obiettivo di informare i più della pericolosità di certi gruppi.
In diversi paesi ci furono delle campagne che ufficialmente miravano a proteggere la gente dalle “sette pericolose”, ma tra queste però venne inclusa la confessione religiosa dei testimoni di Geova, lasciando intendere che anch’essa fosse una setta pericolosa.
Ad esempio, la “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle sette” dichiara che quella dei testimoni di Geova sia la prima tra le “sette apocalittiche”. Organismi come il G.R.I.S. (Gruppo di Ricerca e di Informazione sulle Sette) o il C.R.I.S. (Centro di Informazioni e Ricerche sulle Sette), organizzano convegni nei quali si cerca di evidenziare la pericolosità della “setta dei testimoni di Geova” sulla gente comune. Non mancano neanche articoli di giornale che criticano questo gruppo religioso, come nel caso di un articolo comparso nel noto quotidiano spagnolo ABC che diceva che le autorità cattoliche definivano i testimoni di Geova “la più pericolosa di tutte le sette”. Inoltre esistono un gran numero di libri, opuscoli, volantini, videocassette, cd-room, ecc. prodotti da case editrici cattoliche e protestanti che cercano di trasmettere una visione negativa sulla congregazione dei testimoni di Geova, definendola “setta eretica”, “setta apocalittica” o “setta pseudo-cristiana” o altre affermazioni di questo genere e discriminano la loro letteratura e la loro organizzazione nel suo insieme. Ci sono anche centinaia di pagine WEB che diffamano pesantemente i testimoni di Geova.
Ma è corretto affermare che il movimento religioso dei testimoni di Geova sia una setta e soprattutto sia tanto pericoloso da essere così ampiamente condannato?
Per dare una risposta obiettiva a questa domanda è necessario innanzitutto sapere cosa sia realmente una setta.
Una definizione di setta è “associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa, o politica, che si oppone o comunque si distacca da un’altra dottrina più diffusa e affermata”. Secondo un’alta definizione, una setta sarebbe “una comunità staccatasi da una comunità (chiesa) più grande, per dissenso su qualche punto dottrinale o organizzativo”. – Dizionario Enciclopedico Treccani.
Secondo alcuni la parola “setta” deriverebbe dal latino “secare” (tagliare) e indicherebbe un gruppo staccatosi da una chiesa preesistente. Altri fanno risalire la parola al latino “sequi” (seguire) e quindi la applicano a un gruppo che segue un particolare capo o maestro umano.
Di conseguenza se i testimoni di Geova fossero realmente una setta, la loro congregazione dovrebbe essere sorta in seguito ad uno scisma da qualche chiesa ed inoltre dovrebbero essere capeggiati da un uomo al quale giurerebbero cieca ubbidienza. Ma i testimoni di Geova, obiettivamente parlando, rispecchiano tali caratteristiche?
Esaminando attentamente l’origine di questo gruppo religioso, si vedrà che non sorse dopo il distacco da una religione affermata, infatti la storia dei primi testimoni di Geova iniziò con la formazione di un gruppo di studiosi della bibbia ad Allegheny in Pennsylvania (USA), poco dopo il 1870. Costoro non erano una propaggine di qualche chiesa, ma erano persone appartenenti a diverse denominazioni religiose, le quali, decisero di liberarsi di tutte le false dottrine a cui erano assoggettate, s’impegnarono a riinterpretare la bibbia in maniera del tutto obiettiva, cercando di eliminare completamente ogni traccia di paganesimo che tanto contaminava le loro religioni d’appartenenza. Dapprima si chiamavano semplicemente Studenti Biblici, ma nel 1931 adottarono il nome scritturale di testimoni di Geova (ISAIA 43:10-12).
I testimoni di Geova non seguono nemmeno nessun capo carismatico umano, questo perché si attengono agli insegnamenti biblici a differenza di come avviene nelle sette odierne.
Alcuni sostengono che il capo dei testimoni di Geova fosse Charles Taze Russell, ma non è assolutamente così. Russell fu semplicemente il primo presidente della società Torre di Guardia (ente giuridico religioso impiegato dai testimoni di Geova), ma non pretese mai di capeggiare su nessuno, infatti, nel 1896, lui stesso scrisse: “Poiché sono stato in certa misura, per grazia di Dio, usato nel ministero del vangelo, potrebbe non essere fuori luogo dire qui quello che spesso ho detto in privato e in precedenza su queste colonne, cioè che per quanto apprezzi l’amore, la simpatia, la fiducia e l’amicizia dei conservi e dell’intera famiglia della fede, non voglio ossequi ne riverenza per me o per i miei scritti; e non desidero neanche essere chiamato reverendo o rabbi. E non desidero neppure che qualcuno sia chiamato con il mio nome.”
L’unico condottiero e capo che i testimoni di Geova riconoscono è Gesù Cristo. Fu Lui stesso a dire: “non siate chiamati rabbi, poiché è uno solo il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli. Inoltre, non chiamate nessuno padre vostro sulla terra, poiché solo uno è il padre vostro, il Celeste. Ne siate chiamati ‘condottieri’, perché solo uno è il vostro Condottiero, il Cristo. Ma il più grande fra voi dev’essere vostro ministro. Chi si esalta sarà umiliato, ma chi si umilia sarà esaltato.”- MATTEO 23:8-13.
Un’altra caratteristica che contraddistingue le sette è l’assoluta segretezza della loro organizzazione. I nomi dei loro capi, ciò che compiono, l’identità dei membri appartenenti viene spesso nascosta. Anche le loro finalità sono poco chiare e i promotori tendono a non pubblicizzare il loro credo sia esso politico o religioso.
Il motivo per cui fanno questo dipende dal fatto che le leggi in vigore nei vari stati in cui si sviluppano certi tipi di sette non permettono loro di esistere.
Si può dire questo dei testimoni di Geova? Assolutamente No!
I testimoni di Geova non fanno riunioni segrete, infatti i loro raduni regolari, cioè le loro adunanze e quelli più grandi, le assemblee, vengono fatti alla luce del sole nelle sale del regno o nelle sale delle assemblee, sono aperti a chiunque voglia prendervi parte. Inoltre non tengono affatto segreto il loro credo, ma vanno addirittura a trasmetterlo di casa in casa in tutto il territorio in cui essi si trovano. La loro dottrina è diffusa tramite le loro pubblicazioni (le riviste quindicinali la Torre di guardia e Svegliatevi! e innumerevoli altri libri, opuscoli e volantini) che vengono utilizzate non solo a livello interno all’organizzazione, ma diffusi al pubblico tramite la loro opera di predicazione.
A differenza degli appartenenti a certe sette, i quali nascondono accuratamente la loro adesione, i testimoni di Geova vengono incoraggiati a dichiararsi come tali a più persone possibili, in quanto questo contribuisce a diffondere il loro messaggio.
Inoltre, differentemente dalle sette, che spesso operano ai confini della legge, se non in aperta opposizione con essa, i testimoni di Geova sono diligenti osservatori della legge, anzi, il loro obiettivo in ogni paese è quello di ottenere il riconoscimento giuridico dallo stato, cosa che una setta non si sognerebbe mai di fare. In Italia infatti, la ottennero nel 1986, è premono tuttora per ottenere una piena intesa con lo stato.
Sotto questo profilo quindi, dire che i testimoni di Geova sono una setta e assolutamente errato e fuorviante da ciò che la realtà dei fatti dimostra.
Quindi alla luce di quanto esaminato finora, è del tutto scorretto definire la congregazione cristiana dei testimoni di Geova una setta, in quanto, non ne rispecchia affatto le caratteristiche.
Che dire però di tutte le accuse mosse contro questa organizzazione religiosa? Si basano su dati imparziali e obiettivi? Prima di dare una risposta diretta a questa domanda, si notino le seguenti dichiarazioni prese da varie fonti:
“I testimoni [di Geova] insegnano a pagare con onestà le tasse, a non rubare ed in genere a condurre un tipo di vita che se fosse maggiormente diffuso porterebbe ad un innalzamento del livello di convivenza civile.”
- Sergio Albesano in Talento, novembre – dicembre 1996.
“Contrariamente alle insinuazioni fatte circolare ogni tanto non mi pare che [i testimoni di Geova] rappresentino il benché minimo pericolo per le istituzioni dello stato. Sono cittadini che amano la pace, sono scrupolosi e rispettano le autorità.” - Un parlamentare belga.
“I testimoni di Geova si possono riconoscere come le persone più oneste della Repubblica Federale di Germania.” – Sindelfinger Zeitung, quotidiano tedesco.
“Potete considerarli cittadini modello. Pagano con diligenza le tasse, curano i malati, combattono l’analfabetismo.” – San Francisco Examiner, quotidiano americano.
“I testimoni di Geova sono i cittadini che riescono meglio dei seguaci di altre denominazioni a mantenere unioni coniugali stabili.” – American Ethnologist.
“ I testimoni di Geova sono i cittadini più corretti e diligenti dei paesi africani.” – Bryan Wilson, Università di Oxford.
“Nel corso dei decenni i membri di questa fede hanno contribuito moltissimo ad estendere la libertà di coscienza.” – Nat Hentoff, Free Speech for Mee – But Not for There.
“Hanno… contribuito in maniera concreta a preservare alcuni dei beni più preziosi della nostra democrazia.” – Charles S. Braden, These Also Belive.
Come indicano queste citazioni, i testimoni di Geova sono conosciuti in tutto il mondo come cittadini esemplari. In più, sono noti per l’opera gratuita di istruzione biblica che svolgono e per il fatto che promuovono i valori della famiglia. I loro corsi di alfabetizzazione hanno insegnato a leggere e scrivere a centinaia di migliaia di persone e i loro interventi umanitari nel corso dei decenni hanno aiutato migliaglia di persone, soprattutto in Africa.
A questo punto c’è da chiedersi: perché i testimoni di Geova, da un lato hanno un’ottima reputazione e da un altro sono tanto criticati?
Fondamentalmente questo succede perché determinate chiese che vedono assottigliarsi il numero dei loro fedeli, sfornano quante più possibili informazioni infamanti, con il sostegno di organizzazioni antisette, sulla cui imparzialità ci sono seri dubbi.
Allora per avere informazioni più dettagliate, precise e obiettive sui testimoni di Geova sarebbe opportuno accostarsi a questo genere di propaganda? Sicuramente no!
Va notato che anche i cristiani del primo secolo erano soggetti a questo tipo di propaganda calunniosa, infatti, rivolgendosi a loro alcuni uomini preminenti di Roma dissero: “in quanto a questa setta ci è noto che dappertutto si parla contro di essa.” – ATTI 28:22
Si sa benissimo che i primi cristiani non erano affatto una setta e non sarebbe saggio credere che lo fossero solo perché alcuni oppositori li definivano tali.
Lo stesso principio vale oggi per gli odierni testimoni di Geova. Essi, come i cristiani del primo secolo, cercano di seguire la guida di Dio e della sua parola scritta, la bibbia, in tutto ciò che fanno, per questo sono stati spesso oggetto di persecuzione, come ad esempio durante il periodo fascista, nazista e stalinista.
Eppure queste persone, sotto molti aspetti, sono come tutti gli altri. Hanno i normali problemi economici, fisici ed emotivi. A volte sbagliano, poiché non sono perfetti, ispirati o infallibili. Tuttavia cercano di imparare dall’esperienza e studiano diligentemente la bibbia, così da poter fare i necessari cambiamenti.
Si sforzano di essere dei cristiani esemplari e dedicano molto del loro tempo in un’opera volontaria che ha l’intento di trasmettere a quante più persone possibile la meravigliosa speranza che loro stessi nutrono, cioè che presto l’attuale sistema di cose venga sostituito da una nuova era in cui “i giusti stessi possederanno la terra e risiederanno su di essa per sempre” (SALMO 37:29), dove Dio “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, ne ci sarà grido, ne cordoglio. Le cose precedenti sono passate.” (APOCALISSE 21:4).





Tindaro Alessandro Guadagnini