Poly scrive...non ce fa niente
E questo è il guaio. Purtroppo quello che si è fatto con le immagini lo si è fatto anche per i contenuti.
E vedi che caos ne è uscito fuori, molti si perdono perchè non riescono più a capire i confini tra sacro e profano.
E noi stiamo a dibattere proprio per questo superficiale inciucio che se ne è voluto fare; e perchè mai lo si è voluto????
E scontato il movente.
La conseguenza di tutto ciò, e che è propriamente per questo motivo che oggi molti pensano che in realtà la medesima figura del Cristo, altro non è che una reinterpretazione dello stesso concetto pagano, ora di Orus, o di Mitra,
Pertanto inserendo Cristo tra tutta la mitologia in essere, si perde, perdono anche il concetto di verità possibile.
E stato molto deleterio questo ricalcare le immagini dei vari dei pagani e risignificarli cristiani, cosa che in alcuni casi riesce molto, molto forzata la cosa.
Il zeus pagano per il cristiano di allora era il demonio.
E non soltanto per il cristiano, poichè con il crepuscolo degli dei, e la crescente importanza della demonologia ,e la certezza che tutta la magia utile e dannosa celata e rappresentata dai vari dei, atttingeva da una solo unica forza potere enorme, e pericoloso, a quel punto la fece e li fece dichiarare sistematicamente illegale/i.
Ciò spiega perchè Tiberio, Claudio, Vitellio, Diocleziano rinnovavano le condanne contro la magia, e quindi gli dei che si celavano dietro essa, come signori per eccellenza delle varie operazioni magiche.
Quegli stessi dei come Ecate, Persefone ; Zeus, Ermes,
si proprio Ermes il buon pastore, Apollo, Artemide, Afrodite sono nel modo della magia esseri capricciosi demoniaci
Non per nulla nell’immaginario del popolo romano vi era credenza che l’antica basilica di
S. Sabina, come tutte le chiese sorte sopra i templi pagani, fosse presa di mira dai diavoli.
Inoltre è vero che la statua era nulla, ma che per gli stessi cristiani di allora dietro alla statua vi erano i demoni, poichè quelle statue altro non erano che delle rappresentazioni dei vari dei del reame spirituale di sopra, e che per la bibbia stessa sono reali, chiamandoli perfino con gli stessi nomi conosciuti dai pagani.
Per non parlare di Orfeo che ritornato dagli inferi abbandona il culto del dio Dioniso rinunciando all'amore eterosessuale, "inventando" così per la prima volta nella storia l'amore omosessuale.
Insomma significarci Gesù in questi personaggi, primo è sospetto di tutto quello che gira intorno ai cristiani come di eresia, eppoi proprio non gli rende onore.
Ammessi e concessi i paralellismi innocenti, ma comunque impropri, passando, significando dei pagani, peccatori, per il Figlio di Dio, privo di peccato; perchè scegliere proprio un dio pagano, a cui il cristiano non doveva di certo rendergli culto?
Gli si è cambiato il nome, va bene, ma la sua vera identità è sempre quella, tanto che si deve prendere parte della sua storia creduta vera, in realtà una menzogna, per sostenere la verità pastorale o incantatrice di Cristo.
In pratica per giustificare il trono di Cristo, ci mettiamo sopra pure il dio pagano, per arrivare alla comprensione della medesma opera di Gesù.
Ma perchè, era veramente necessario fare questo?
Non si poteva rappresentare un pastore qualsiasi per significare l'opera del Cristo? Perchè proprio quella equivoca legata alla magia e all'occulto?
l'opera di alchimia teologica o iconografica a quale scopo irrinunciabile serviva?
Il neo convertito cristiano di allora ha avuto la necessità di attribuire ai suoi vecchi dei una nuova figura che ne rivalorizzasse il ruolo la divinità ormai in declino in senso negativo.
E a quindi prevalso sulla vecchia immagine degli stessi, ormai logora e consunta da tutte le incertezze derivate dai vari polimorfismi, e relativi sincretismi, della cui esperienza se ne aveva anche timore.
Mentre così si è ridiealizzato il medesimo Giove olimpico, a questo punto reso molto più credibile, pur conservandone alcuni aspetti mitologici, sull'anima, la trinità, ecc.
Aspetti dottrinali che poterono essere inseriti di cotta o di cruda nello stesso messaggio evangelico, a nome di queste verosimile analogie di immagine.
E tutto questo ovviamente ha avuto un prezzo, poichè il Giove Cristo non si è portato solo l'immagine, che era già una violazione per diversi aspetti, ..ma molto di più,ha cambiato anche il valore morale del messaggio evangelico.
Nel momento che l'immagine ha sacrificato la purezza di intendere e significare, si è trascinata tutto il resto.
Questo rappresentando solamente l'evoluzione culturale del mondo, quel mondo che dalla genesi ha proseguito per conto suo, da solo.
E in questo suo cammino, Dio gli è venuto incontro all'uomo nelle sue fantasie e mitologie, fede nelle apparenze, nelle menzogne bene male; dandogli in mano anche la sua legge, per dimostrargli tutta la sua fallibilità della sua fede nelle cose che si vedono, che si sentono, che si toccano.
Cioè la stessa fede che Adamo antepose inginocchiandosi a sua moglie e al serpente, in alternativa a quella riposta in Colui che gli era materialmente invisibile.
La fede giudaica fino a Cristo era chiusa in quel mondo di eletti, dopo, venne aperta al resto dell'umanità per completare la storia, la contesa.
[Modificato da dispensa. 04/03/2010 19:53]