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Vietato portare la barba??

Ultimo Aggiornamento: 09/10/2018 21:43
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11/09/2018 00:05
 
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Re: Re: Re:
'Andros', 10/09/2018 22.48:


Come sempre, nella Teocrazia, i cambiamenti devono partire dall'alto e non dal basso, come avviene per i sistemi democratici. ...



Caro fratello, noi non siamo un sistema democratico e che i cambiamenti nell'aspetto personale devono sempre avvenire dall'alto e non dal basso non ha nessun fondamento scritturale.

'Andros', 10/09/2018 22.48:


... Quando vedremo beteliti od oratori pubblici portare la barba ciò costituirà implicitamente l'apertura e la questione sarà affidata, come è giusto che sia, al gusto personale, come è accaduto per i baffi, la camicia rigorosamente bianca, ecc.



Le indicazioni che abbiamo nella ormai nota w Settembre 2016 sono che la questione deve essere risolta e gestita localmente, per cui il Corpo Direttivo più che mandare un segnale come quello che tu auspichi, preferisce delegare.


11/09/2018 00:41
 
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(garoma), 10/09/2018 11.39:



se anche un solo fratello avesse ancora una qualche remora verso la barba, cosa farei?



Questa è un'argomentazione che si sente spesso..

Ma il Corpo Direttivo ha evidenziato più volte la propria contrarietà a questo modo di pensare.

Posto alcune ricerche personali a beneficio di tutti, con l'auspicio che tutti possiamo fare degli approfondimenti prima di esporre dei concetti cosicché la propria esposizione possa avere un solido fondamento scritturale e che sia in armonia con ciò che insegna lo schiavo fedele e saggio.

" Su certe cose avevo un punto di vista piuttosto rigido. Per esempio quando vidi il fratello Knorr giocare all’aperto con un gruppetto di beteliti, ne fui scioccata. Gli insegnanti di Galaad..si interessarono di me e mi aiutarono a cambiare il mio modo di pensare." w12 15/5 pp. 14-15

Come si vede da questa esperienza a nessuno venne in mente di non giocare più a pallone, piuttosto il nostro conservo venne aiutato.

"Progressivamente mi convincevo sempre più, ma c’era ancora una cosa che mi turbava molto: le donne si tagliavano i capelli! Gli anziani.. mi aiutarono a comprendere il ruolo della coscienza nel campo dell’abbigliamento e dell’aspetto personale e mi diedero informazioni scritte che potevo leggere a casa." g03 22/12 p. 22

Anche in questo caso a nessuno venne in mente di non tagliare più i propri capelli come modo di aiutare la sorella.

"Prendiamo ad esempio il caso di una donna cristiana che forse un tempo apparteneva a una religione che dà importanza all’austerità degli abiti e dell’aspetto. Quando accetta la verità può esserle difficile adattarsi all’idea che nelle occasioni appropriate non è vietato truccarsi con moderazione o indossare abiti dai colori vivaci benché modesti. .. lei si rende conto che non dovrebbe criticare le cristiane a cui la coscienza permette di usare queste cose." w04 1/9 p. 11 par. 12

Naturalmente ci sono tanti riferimenti di questo tipo. Il pensiero del Corpo Direttivo è chiaro. Se si tratta solo di qualche fratello che nutre qualche remora in merito a questioni inerenti l'aspetto personale non sono gli altri che scritturalmente dovrebbero astenersi, casomai il contrario.
11/09/2018 01:28
 
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Re:
barnabino, 10/09/2018 14.46:

...Sinceramente sono questioni su cui fatico a capire perché si parli tanto e con tanta foga.



Vedi caro Barnabino oltre ai motivi esposti nel post n. 316 di questa discussione, dobbiamo tenere conto dei nuovi che si stanno associando in tempi recenti al popolo di Geova.

In molte zone d'Italia un giovane uomo barbuto che conosce la verità attualmente e che vive in una zona dove molti portano la barba farebbe grossa fatica a capire perché dovrebbe astenersene. Non gli puoi logicamente dimostrare che nel territorio verrebbe visto in maniera indecorosa. Potrebbe rimarrebbe scioccato pensando che diversi nella congregazione possano turbarsi per una tal cosa.

Quasi fosse un assioma, è molto diffusa l'idea che radersi possa contribuire alla pace della congregazione. Ironia della sorte potremmo presto conseguire l'obiettivo opposto!


11/09/2018 07:12
 
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Re:
The.Witness, 10.09.2018 23:50:



Molte volte si è sentito accostare "il mangiar carne" alla questione della barba.

Questo accostamento meriterebbe un approfondimento senza il quale l'accostamento stesso risulterebbe superficiale e fuorviante.

Nel primo secolo il Corpo Direttivo si era espresso chiaramente vietandone il consumo formale o religioso di carne offerta agli idoli, per salvaguardare i cristiani da tale forma di idolatria. — At 15:19-23, 28, 29.
Tuttavia non avendo ancora sviluppato il necessario discernimento alcuni cristiani convertiti di recente non avevano compreso che la carne acquistata al mercato aveva ormai perso il suo significato "sacro", anche se proveniente dai templi.
Poiché in passato erano stati idolatri, alcuni credenti di Corinto non avevano progredito fino al punto di liberarsi dei sentimenti religiosi che prima provavano quando mangiavano cibi offerti agli idoli. Quindi per loro era male mangiarli..
Tali credenti, vedendo un altro cristiano mangiare cibo offerto agli idoli, ne sarebbero stati molto turbati. Potevano pensare che questo cristiano in effetti adorava un idolo. Di conseguenza avrebbero potuto inciampare, offendendosi per quella che reputavano una grave trasgressione da parte di un fratello. Oppure potevano farsi coraggio e mangiare carni offerte agli idoli, cadendo nella trappola di provare i sentimenti religiosi di quando erano ancora adoratori di idoli. (g80 8/3 p. 28)


Il primo aspetto da notare è che questi nuovi convertiti inciampavano in maniera spontanea.

Al contrario oggi è inverosimile che un nuovo studente possa turbarsi spontaneamente perché in Sala del Regno vede un fratello con la barba, se nessuno gli hai mai fatto cenno di questa questione.

In genere il fratello o lo studente che rimane sorpreso di fronte ad un fratello barbuto ha questo atteggiamento perché quando è entrato a far parte della nostra comunità è stato messo a conoscenza di questa consuetudine.

Se lo stesso fratello al tempo della sua conversione avesse già trovato nella congregazione degli elementi barbuti non si sarebbe mai posto il problema.

Anzi se la vogliamo dire tutta è molto più probabile che un giovane studente possa rimanere perplesso o sconcertato venendo a conoscenza di questa "consuetudine interna" in merito alla rasatura. Ed è in questo caso che la perplessità risulta davvero spontanea!

Basterebbe solo questa riflessione, ma se davvero volessimo accostare la questione della rasatura con quello dell'astensione al mangiar carne ci troveremmo di fronte a diverse incoerenze nel nostro accostamento una delle quali per esempio è che i cristiani che inciampavano nel I secolo era nuovi o deboli nella fede, mancavano di discernimento spirituale e non avevano progredito abbastanza. Non si può dire lo stesso della maggioranza di coloro che "inciampano" oggi per questa questione.

Dall'approfondimento fatto risulta dunque incompatibile accostare la questione della rasatura all'evitare di mangiar carne.

Se qualcuno desidera continuare a fare questo accostamento dovrebbe tener conto che le incoerenze sopra esposte rendono l'accostamento incompatibile, o meglio ancora astenersene.





Ciao W
Buona esposizione!

È quello che volevo esprimere In questo post

È sempre bene perfezionarsi nell’uso delle Scritture, questo si può fare grazie ad avvertimenti come questo.
Anche se negli ultimi giorni ne ho sentite alcune tirate per i capelli (cosa un po’ grave) e ostinazione a mantenere ragione (cosa un po’ più grave) mi sembra che i tdG si distinguono proprio per il loro uso oculato delle Scritture, il pensiero di Dio, che non può essere fatto unicamente per sostenere il proprio pensiero.

[SM=g1871112]

11/09/2018 11:09
 
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barnabino, 10/09/2018 14.34:

Se tutti i fratelli si facessero crescere la barba non si farebbe che prenderne atto, ...



Questo è un punto che contiene qualche aspetto interessante.

Naturalmente è inverosimile pensare che tutti i fratelli si facciano crescere la barba. Ciò non accadeva nemmeno al tempo di Russell! Osservando le foto dell'epoca notiamo che nella congregazione c'erano anche diversi uomini che non portavano la barba.

Quindi direi piuttosto: "Se diversi fratelli si facessero crescere la barba non si farebbe che prenderne atto"

Ho sempre sostenuto questa tesi e molto probabilmente è quello che tra breve accadrà o sta già accadendo.

Purtroppo però questo naturale cambiamento di cultura che non ha nulla di antiscritturale rischia di essere "frenato" da argomentazioni, quanto diffuse quanto approssimative, che raggiungono spesso l'obiettivo (magari senza volere) di mantenere lo status quo e di 'far sentire un po' in colpa' chi è andato o sta meditando di andare contro la consuetudine.

Alcune di queste argomentazioni sono qualcosa tipo:

"Mostra la tua sottomissione radendoti se tutti gli altri lo fanno"

Non è questo ciò che trasmette la rivista di Settembre 2016 e tra parentesi è proprio non aver compreso questo punto che pone un freno al cambiamento. Facendo propria questa tesi, quasi nessuno vuole andare contro la consuetudine perché non vuol passare per quello che non è sottomesso. Di conseguenza lo status quo continua.


"In Italia non c'è ancora la mentalità aperta in questo senso"

Non è bene generalizzare, piuttosto la rivista esortava a valutare localmente


"qualcuno POTREBBE turbarsi, forse anche un solo fratello"

Argomentazione non valida, già spiegato nel post 322


"non ti costa poi molto, fai contento chi ci tiene"

Nemmeno di questo modo di pensare si trova traccia nelle Scritture.


Ma se notiamo nessuna di queste argomentazioni ha un fondamento scritturale e nessuna di queste argomentazioni è riportata nella Torre di G. di Settembre 2016.

Al contrario ciò che ci sfugge è che proprio grazie a questi fratelli che stanno cominciando ad andare controcorrente forse un giorno tutti noi potremmo portare la barba senza rinunciare a privilegi e cosa ancora più importante non avremo più il problema di 'giustificare' ai nuovi una consuetudine che poggia sul nulla.








[Modificato da The.Witness 11/09/2018 11:20]
11/09/2018 11:30
 
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Ringrazio the.Witness per il grande contributo che porta a questo forum i suoi interventi sono sempre illuminanti come del resto barnabino, Dante e altri.
Un grazie di cuore , non sapete il bene che mi fate sono convinto che tanti fratelli la pensano cosi.
Scusate per il fuori tema, non sono riuscito a padroneggiarmi.
11/09/2018 12:58
 
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Re:
erevnitis, 11.09.2018 11:30:

Ringrazio the.Witness per il grande contributo che porta a questo forum i suoi interventi sono sempre illuminanti come del resto barnabino, Dante e altri.
Un grazie di cuore , non sapete il bene che mi fate sono convinto che tanti fratelli la pensano cosi.
Scusate per il fuori tema, non sono riuscito a padroneggiarmi.



La stessa sensazione l'ho avuta anche io nel lontano 2009 quando mi unì a questo forum. Abbiamo degli utenti che sono davvero una benedizione di Geova

[SM=g2037512]
[Modificato da Seabiscuit 11/09/2018 12:59]

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Testimoni di Geova Online Forum

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
11/09/2018 13:05
 
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Re:
The.Witness, 11/09/2018 11.09:



Questo è un punto che contiene qualche aspetto interessante.

Naturalmente è inverosimile pensare che tutti i fratelli si facciano crescere la barba. Ciò non accadeva nemmeno al tempo di Russell! Osservando le foto dell'epoca notiamo che nella congregazione c'erano anche diversi uomini che non portavano la barba.

Quindi direi piuttosto: "Se diversi fratelli si facessero crescere la barba non si farebbe che prenderne atto"

Ho sempre sostenuto questa tesi e molto probabilmente è quello che tra breve accadrà o sta già accadendo.

Purtroppo però questo naturale cambiamento di cultura che non ha nulla di antiscritturale rischia di essere "frenato" da argomentazioni, quanto diffuse quanto approssimative, che raggiungono spesso l'obiettivo (magari senza volere) di mantenere lo status quo e di 'far sentire un po' in colpa' chi è andato o sta meditando di andare contro la consuetudine.

Alcune di queste argomentazioni sono qualcosa tipo:

"Mostra la tua sottomissione radendoti se tutti gli altri lo fanno"

Non è questo ciò che trasmette la rivista di Settembre 2016 e tra parentesi è proprio non aver compreso questo punto che pone un freno al cambiamento. Facendo propria questa tesi, quasi nessuno vuole andare contro la consuetudine perché non vuol passare per quello che non è sottomesso. Di conseguenza lo status quo continua.


"In Italia non c'è ancora la mentalità aperta in questo senso"

Non è bene generalizzare, piuttosto la rivista esortava a valutare localmente


"qualcuno POTREBBE turbarsi, forse anche un solo fratello"

Argomentazione non valida, già spiegato nel post 322


"non ti costa poi molto, fai contento chi ci tiene"

Nemmeno di questo modo di pensare si trova traccia nelle Scritture.


Ma se notiamo nessuna di queste argomentazioni ha un fondamento scritturale e nessuna di queste argomentazioni è riportata nella Torre di G. di Settembre 2016.

Al contrario ciò che ci sfugge è che proprio grazie a questi fratelli che stanno cominciando ad andare controcorrente forse un giorno tutti noi potremmo portare la barba senza rinunciare a privilegi e cosa ancora più importante non avremo più il problema di 'giustificare' ai nuovi una consuetudine che poggia sul nulla.




Come non quotare questo e anche gli altri interventi che sono molto equilibrati e convincenti?

[SM=g8920] [SM=g8920] [SM=g8920]
11/09/2018 13:13
 
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Re: Re: Re: Re:
The.Witness, 11/09/2018 00.05:



Le indicazioni che abbiamo nella ormai nota w Settembre 2016 sono che la questione deve essere risolta e gestita localmente, per cui il Corpo Direttivo più che mandare un segnale come quello che tu auspichi, preferisce delegare.






Questo è il motivo che mi ha costretto a sostituire la camicia colore celeste per indossarne una bianca per poter pronunciare il discorso pubblico.

Una regola locale, certo. Scritturale? Come definire l'episodio? Ubbidienza? Collaborazione?

la w del 2016 non sempre riesce a scalfire le prese di posizione rigide e soggettive.
11/09/2018 14:09
 
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Quindi direi piuttosto: "Se diversi fratelli si facessero crescere la barba non si farebbe che prenderne atto"



Si, in realtà era questo il concetto che volevo esprimere.


Quasi fosse un assioma, è molto diffusa l'idea che radersi possa contribuire alla pace della congregazione. Ironia della sorte potremmo presto conseguire l'obiettivo opposto!



Concordo, ma la soluzione è che i barbuti anziché ritirarsi sull'Aventino e mugugnare si qualifichino. Tristemente i lamentatori poi sono i primi che lasciano ad altri la responsabilità diprenders cura della congregazione. Il circolo vizioso è chiuso, chi è di mente chiusa si sente giutificato dal fatto che pensa che il barbuto era un testardo orgoglioso e non vuole collaborare, il barbuto pensa che chi è di mente chiusa sia un bigotto. Risultato: l'orgoglio che ci caratterizza in quanto maschi (le sorelle sono assai meno polemiche) ci fa perdere di vista l'obiettivo, che è l'edificazione.

Shalom
[Modificato da barnabino 11/09/2018 14:21]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
11/09/2018 14:52
 
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Grazie a tutti voi per la vostra stima che è reciproca in quanto come avete sottolineato il forum ci da l'opportunità di confrontarci in maniera costruttiva e scritturale mettendo ognuno i propri talenti al servizio dei nostri fratelli.

[SM=g7255]
11/09/2018 14:55
 
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'Andros', 11/09/2018 13.13:


Questo è il motivo che mi ha costretto a sostituire la camicia colore celeste per indossarne una bianca per poter pronunciare il discorso pubblico.

Una regola locale, certo. Scritturale? Come definire l'episodio? Ubbidienza? Collaborazione?
...



Li definirei motivi di opportunità
11/09/2018 15:08
 
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Re:
The.Witness, 11/09/2018 14.55:



Li definirei motivi di opportunità




Quindi una sorta di compromesso? "Tagliati la barba oppure scordati i privilegi"?

Mi pare che qualcuno abbia già ricevuto un tale ultimatum...

11/09/2018 15:17
 
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Re: Re: Re: Re:
The.Witness, 11/09/2018 00.05:




Caro fratello, noi non siamo un sistema democratico e che i cambiamenti nell'aspetto personale devono sempre avvenire dall'alto e non dal basso non ha nessun fondamento scritturale.






Ovviamente, è una premessa scontata. Ecco perché ritengo che i cambiamenti partono dall'alto, da chi supervisiona le Congregazioni e non a seguito di mormorii, lamentele, proteste dal basso. La Teocrazia si muove come motrice che traina i vagoni ed è la motrice a fornire istruzioni, anche non verbali, come mostrato da esperienze sul caro fratello Knorr.
11/09/2018 15:41
 
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Re:
barnabino, 11/09/2018 14.09:


Concordo, ma la soluzione è che i barbuti anziché ritirarsi sull'Aventino e mugugnare si qualifichino.



Nel post dov'era riportata la frase che hai quotato avevo scritto

"In molte zone d'Italia un giovane uomo barbuto che conosce la verità attualmente e che vive in una zona dove molti portano la barba farebbe grossa fatica a capire perché dovrebbe astenersene. Non gli puoi logicamente dimostrare che nel territorio verrebbe visto in maniera indecorosa. Potrebbe rimarrebbe scioccato pensando che diversi nella congregazione possano turbarsi per una tal cosa."

Ora in una situazione del genere come si fa a dire ad un nuovo "Non ritirarti sull'Aventino, non mugugnare ma anzi qualificati e quando sarai anziano contribuirai a cambiare questa cosa"??

Questa potrebbe essere una parte della soluzione per alcuni che sono nella verità da un certo numero di anni. Certamente qualificandosi come anziani potrebbero apportare il loro contributo costruttivo e ragionevole quando capiterà di affrontare questo argomento, per esempio in un'adunanza degli anziani.

Ad ogni modo non sono d'accordo col definire i barbuti come coloro che si ritirano sull'Aventino e mugugnano, invece credo che costoro si possano sentire feriti da una descrizione del genere.

Come si è notato nella discussione hanno scritto dei fratelli che si sono messi in gioco in prima persona. Alcuni viaggianti con grande discernimento hanno fatto in modo che essi svolgano degli incarichi nella congregazione.
Come dicevo essi meritano una lode ed è proprio grazie a questi fratelli che stanno cominciando ad andare controcorrente che forse un giorno tutti noi potremmo portare la barba senza rinunciare a privilegi e cosa ancora più importante non avremo più il problema di 'giustificare' ai nuovi una consuetudine che poggia sul nulla.

Il lavoro che stanno facendo tali fratelli è da lodare perché ci stanno mettendo la faccia (in senso letterale!); sono da lodare questi CO di mente aperta, e sono da lodare anche quegli anziani che portano le loro posizioni equilibrate e ragionevoli all'interno dei corpi degli anziani.


barnabino, 11/09/2018 14.09:


Tristemente i lamentatori poi sono i primi che lasciano ad altri la responsabilità diprenders cura della congregazione.



Non trovo edificante parlare di loro in questi termini e inoltre non è bene generalizzare in 'categorie'. Nel mio post introduttivo aveva invitato ad "un certo spessore nei propri interventi mostrando il vivo desiderio di comprendere perché il proprio fratello vede diversamente alcuni aspetti di questa questione."

Ciò include senz'altro il misurare i termini che si usano onde evitare nuovamente che la discussione degeneri.

Grazie a tutti per la pazienza
11/09/2018 16:04
 
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Re: Re:
The.Witness, 11/09/2018 15.41:


Non trovo edificante parlare di loro in questi termini e inoltre non è bene generalizzare in 'categorie'. Nel mio post introduttivo aveva invitato ad "un certo spessore nei propri interventi mostrando il vivo desiderio di comprendere perché il proprio fratello vede diversamente alcuni aspetti di questa questione."

Ciò include senz'altro il misurare i termini che si usano onde evitare nuovamente che la discussione degeneri.

Grazie a tutti per la pazienza




Non penso che questa discussione possa degenerare, ne abbiamo parlato molto e sempre in toni controllati e, se alcune espressioni possono sembrare 'forti', in realtà mettono a nudo le debolezze umane, anche da parte di chi chiude 'ogni speranza' a chi aspira sulla base delle proprie esperienze, limiti, pregiudizi.

Personalmente ho lavorato con decine di corpi anziani e nella stragrande maggioranza dei casi si dialogava (e comunicava) con grande apertura mentale e con il chiaro obiettivo di curare ed aver cura del gregge con amore ed equilibrio.

Ma in alcuni casi le adunanze dei C.A. debordavano nei tempi durando, purtroppo, 3/4 ore solo perchè un singolo anziano si impuntava rigidamente su questioni che rivestivano carattere personale.

E così si verificava che l'opinione scritturale di 4/5 anziani soccombeva: non c'è da stupirsi ne' scandalizzarsi, è una realtà che, in alcune congregazione si respira ancora oggi.

Se poi il Sorvegliante comunica che i problemi vanno risolti prima del suo arrivo in visita ecco che il fratello qualificato rimane in parcheggio. A meno che 'umilmente' non si sottometta.

E l'umiltà di chi ha il 'potere' conferitogli dal sassolino bianco oppure nero dove finisce?

11/09/2018 16:05
 
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'Andros', 11/09/2018 15.08:


Quindi una sorta di compromesso? "Tagliati la barba oppure scordati i privilegi"?
...



Per motivi di opportunità intendo ciò che si ritiene favorevole o vantaggioso al verificarsi di una data circostanza.

Sono valutazioni personali che farà chi si ritrova in un dato contesto o situazione.

Potrà decidere in un senso o nell'altro e non andrebbe criticato.

Lo spiegherò meglio in un altro post
11/09/2018 16:49
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
'Andros', 11/09/2018 15.17:




Ovviamente, è una premessa scontata. Ecco perché ritengo che i cambiamenti partono dall'alto, da chi supervisiona le Congregazioni ...



Sui cambiamenti organizzativi e dottrinali senz'altro.

Ripeto in linea di massima non è corretto affermare che i cambiamenti sull'aspetto personale debbano per forza partire dall'alto.

Non vi è stata alcuna circolare, ne' illustrazione in qualche pubblicazione che ha sdoganato per esempio il costume a due pezzi per le sorelle (un tempo ritenuto inaccettabile). Semplicemente lo scenario è cambiato, alcune sorelle ne hanno preso atto, in un primo tempo alcuni corpi di anziani non hanno ritenuto questo cambiamento saggio, ma poi col tempo hanno rinunciato a sottolineare la questione in quanto le sorelle che lo indossavano aumentavano sempre di più e la questione non era ritenuta sconveniente nel territorio.
E' successo qualcosa di simile a ciò che prospetta Barnabino e che mi trova d'accordo e cioè:

"Se diversi fratelli si facessero crescere la barba non si farebbe che prenderne atto"

Dunque se fosse così le pubblicazioni non incoraggerebbero a fare delle valutazioni personali, ma semplicemente direbbero:
"Se vuoi indossare qualcosa o acconciarti in un certo modo, lascia che prima lo facciano beteliti ed oratori pubblici"


'Andros', 11/09/2018 15.17:

.. non a seguito di mormorii, lamentele, proteste dal basso...



Non stiamo parlando di questo.

Chi si lascia crescere la barba anche se gli si prospetta una perdita di privilegi non è necessariamente un mormoratore, lamentatore o contestatore.

Se fosse così il viaggiante non si sognerebbe mai di sistemare la questione a vantaggio del fratello.

Il lavoro che stanno facendo tali fratelli è da lodare perché ci stanno mettendo la faccia (in senso letterale!); sono da lodare questi CO di mente aperta, e sono da lodare anche quegli anziani che portano le loro posizioni equilibrate e ragionevoli all'interno dei corpi degli anziani.








11/09/2018 17:05
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
The.Witness, 11/09/2018 16.49:




Chi si lascia crescere la barba anche se gli si prospetta una perdita di privilegi non è necessariamente un mormoratore, lamentatore o contestatore.





E' ciò che sostengo anch'io: ecco perchè parlo di cambiamenti determinati dalla Teocrazia. Se due o tre anziani nel corpo si lasciano crescere la barba, cosa accade?
cosa diranno (e faranno) gli altri componenti del corpo?
Cosa penserà la Congregazione?
Cosa si sentiranno liberi di fare altri maschi della Congregazione?

Forse sarà proprio il territorio a non subire alcun contraccolpo...

The.Witness, 11/09/2018 16.49:




Se fosse così il viaggiante non si sognerebbe mai di sistemare la questione a vantaggio del fratello.





Nella questione barba non ho ancora incontrato un sorvegliante disposto a discuterne: viene puntualmente rimandata al corpo locale.
Altre problematiche le affronta se più fratelli gli sottopongono il caso.

The.Witness, 11/09/2018 16.49:




Il lavoro che stanno facendo tali fratelli è da lodare perché ci stanno mettendo la faccia (in senso letterale!); sono da lodare questi CO di mente aperta, e sono da lodare anche quegli anziani che portano le loro posizioni equilibrate e ragionevoli all'interno dei corpi degli anziani.





Non è questo il punto: la stragrande maggioranza degli anziani (Compresi i CO) sono degni di doppio onore. I problemi sorgono quando alcuni di essi 'non portano le loro posizioni equilibrate e ragionevoli' all'interno del Corpo.
11/09/2018 17:22
 
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'Andros', 11/09/2018 17.05:



E' ciò che sostengo anch'io: ecco perchè parlo di cambiamenti determinati dalla Teocrazia. Se due o tre anziani nel corpo si lasciano crescere la barba, cosa accade?



Andros le tue argomentazioni non tengono conto del pensiero che ho esposto e che forse non hai letto nel post 227

Non ho mai detto che il modo di risolvere la questione sia quella che uno o più anziani di punto in bianco si lascino crescere la barba e nemmeno che qualche betelita od oratore in vista lo faccia per primo. Affermo invece che quando ci saranno un certo numero di fratelli non in vista che nelle congregazioni avranno la barba, lo potranno fare senza problemi anche i nominati.

Riporto quanto avevo già argomentato..

" il cambiamento che tutti ci auguriamo che avvenga passa attraverso vari passaggi intermedi, cioè creando tutte quelle condizioni per cui un comportamento accettabile lo divenga anche di fatto.

Per intenderci dovrebbero crearsi nel tempo queste condizioni

- Le conversazioni su questo tema cominciano a non essere più un tabù e i fratelli che mostrano più equilibrio su questo argomento occasionalmente conversano con gli altri per trasmettere moderazione

- Col tempo un sempre crescente numero di proclamatori e nominati (anche se non 'barbuti') cominciano a ritenere accettabile questo aspetto

- Fratelli non in vista nelle congregazioni cominciano a usare questo aspetto e senza ingaggiare una guerra accettano per il momento di non ricoprire incarichi. A loro volta gli altri componenti della congregazione non fanno pesare in alcun modo la questione.

- Col tempo a tali fratelli viene permesso di servire come microfonisti o uscieri


Così in maniera equilibrata e senza grossi traumi si creano tutte le premesse per cui in futuro anche un nominato possa portare senza problemi una barba ben curata."

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