Nome gentilizio

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barnabino
00sabato 8 luglio 2017 22:38

Esatto barnabino ma secondo plinio quei cristiani non conobbero Gesù e se non conobbero Gesù che tipo di cristiani erano?



Plinio scrive verso il 112, a quell'epoca presumibilmente nessun cristiano poteva aver conosciuto Gesù.

Shalom
(SimonLeBon)
00domenica 9 luglio 2017 08:06
Re:
Umberto(17), 08/07/2017 21:42:

Esatto barnabino ma secondo plinio quei cristiani non conobbero Gesù e se non conobbero Gesù che tipo di cristiani erano?



Tanto quanto me e te. Tu hai incontrato Gesu'?
A parte pochi fortunati, tutti i libri del NT vennero proprio messi per iscritto per chi non era testimone oculare, perchè conoscesse quello che era accaduto.

Simon
Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 08:15
Atti 16,6-7
Mi chiedo voi potete trasgredire nel vostro credo previa espulsione? La domanda non vuole essere provocatoria ma stabilire un principio. Su ordine dello spirito di Gesù che mise il veto per quel luogo chi trasgredi? Credo nessuno. Quindi indipendentemente che fossse il 112 il 200 li nessun apostolo predico la morte di Gesù. Però vi erano dei cristiani, che cristiani erano?
barnabino
00domenica 9 luglio 2017 08:51
Caro Umberto,

Non vorrei sembrare ripetitivo, ma il passo di Atti che citi si riferisce ad un episodio del 50 circa, mentre la prima lettera di Pietro scritta qualche decennio più tardi dice che in Bitinia vi erano degli "eletti" a cui era indirizzata proprio la lettera dell'apostolo. Dunque non trovo strano che nel 112 vi fossero cristiani in Bitinia, come per altro dice qualunque storico. Plinio non parla neppure di giudei, come Svetonio, ma proprio di cristiani, termine che ormai identificava un gruppo ben preciso per i romani.

Shalom
Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 09:41
Mi dici che un ordine preciso di Gesù può essere trasgredito anzi si deve trasgredire.
barnabino
00domenica 9 luglio 2017 10:05
Caro Umberto,

Il testo di Atti non dice che non si dovesse mai più passare in Bitinia ma, in quel viaggio, dare la precedenza alla Macedonia. Comunque è innegabile che storicamente nel I secolo vi fossero cristiani in Bitinia, secondo la lettera di Pietro. Per il resto non ho ben capito cosa vuoi dimostrare e cosa c'entri con i nomi stranieri.

Shalom
Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 10:35
Primo i cristiani del I secolo non ho iniziato io a parlarne. Secondo esistevano cristiani in attesa di cristo e non solo cristiani che seguivano le orme di Gesu.
Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 11:01
Attraversarono quindi la Frigia e la regione della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di predicare la parola nella provincia di Asia. [7] Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro;
Vietare a me sembra un verbo categorico, se poi tu presupponi che non lo sia o sempre su supposizione in quel momento questo può essere appunto un vostro punto di vista basata su una supposizione e non su quello che effettivamente dice il verso.
barnabino
00domenica 9 luglio 2017 11:09
Caro Umberto,

Credi quello che vuoi ma il testo è chiaro, il comando riguardava Paolo in quella circostanza, non era un divieto per sempre, non è scritto questo... tanto è vero che Pietro attesta l'esistenza di cristiani qualche decennio dopo.

Shalom
Seabiscuit
00domenica 9 luglio 2017 11:11
Re:
Umberto(17), 09.07.2017 11:01:

Attraversarono quindi la Frigia e la regione della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di predicare la parola nella provincia di Asia. [7] Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro;
Vietare a me sembra un verbo categorico, se poi tu presupponi che non lo sia o sempre su supposizione in quel momento questo può essere appunto un vostro punto di vista basata su una supposizione e non su quello che effettivamente dice il verso.




Caro Umberto,

Dato che in quella regione ci sono cristiani, ne deduci che lo spirito santo ha fallito nel proposito che te gli ascrivi?
Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 11:23
Infatti in atti è scitto per il momento non vi do il permesso ma se poi me lo richiedete con i dovuti modi può essere che cambio idea. Scusatemi avete ragione ho letto male atti 16,6-7.
barnabino
00domenica 9 luglio 2017 11:26
Il testo non parla di permessi, dice solo che in quella circostanza si doveva dare la precedenza alla Macedonia, non leggo un divieto per sempre, e comunque Pietro dice che anni dopo vi erano dei cristiani, storicamente ci interessa questo. Non capisco bene cosa tu invece voglia dimostrare.

Shalom
Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 11:41
Barnabino è stato di fatto trasgredito un comando si o no?
Seabiscuit
00domenica 9 luglio 2017 11:52
Re:
Umberto(17), 09.07.2017 11:41:

Barnabino è stato di fatto trasgredito un comando si o no?




Umberto suvvia non fare il capiriccioso! Lo spirito santo disse che la buona notizia sia predicata in tutto il mondo, quindi no, non è stato trasgredito alcun comando, anzi!

Se ci vedi una contraddizione, forse è perché non vedi la cosa dal punto di vista corretto come invece lo intesero gli apostoli
Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 12:03
Io vedo per come è scritto poi fare congetture questo rientra nella fede e nei fedeli. Io non faccio congetture.
Giandujotta.50
00domenica 9 luglio 2017 12:04



1 Pietro 1:1

1 Pietro, apostolo di Gesù Cristo, ai residenti temporanei dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell’Asia e nella Bitinia, agli eletti

Che vorrà dire?
Seabiscuit
00domenica 9 luglio 2017 12:10
Re:
Giandujotta.50, 09.07.2017 12:04:




1 Pietro 1:1

1 Pietro, apostolo di Gesù Cristo, ai residenti temporanei dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell’Asia e nella Bitinia, agli eletti

Che vorrà dire?


Secondo Umberto vuol dire che hanno trasgredito ad un comando esplicito. Solo che disubbidire allo spirito santo comporterebbe qualche conseguenza. Invece l'opera è stata benedetta.

Umberto, dovresti metterti più in discussione e capire che a volte ci sono altre spiegazioni di quella che riteniamo più ovvia dal proprio punto di vista.



barnabino
00domenica 9 luglio 2017 12:21
Caro Umberto,


Io vedo per come è scritto poi fare congetture questo rientra nella fede e nei fedeli. Io non faccio congetture



Veramente tu fai la congettura che il divieto fosse per sempre, invece il testo dice che il divieto riguardava solo Paolo nel suo secondo viaggio missionario, che infatti in quell'occasione non vi predicò passando in Macedonia. Poi, sempre senza fare congetture, vediamo che dopo 15-20 anni Pietro attesta la presenza di cristiani in Bitinia.

Mettila come vuoi, ma evidentemente qualcuno dopo Paolo predicò in Bitinia e vero il 65 d.C. vi era una comunità cristiana. Se poi disubbidissero a Cristo, dal punto di vista storico, non ci interessa molto.

Shalom

Giandujotta.50
00domenica 9 luglio 2017 13:11
Re: Re:
Seabiscuit, 09/07/2017 12.10:


Secondo Umberto vuol dire che hanno trasgredito ad un comando esplicito. Solo che disubbidire allo spirito santo comporterebbe qualche conseguenza. Invece l'opera è stata benedetta.

Umberto, dovresti metterti più in discussione e capire che a volte ci sono altre spiegazioni di quella che riteniamo più ovvia dal proprio punto di vista.







E, come prosegue al verso 2, questi disubbidienti
Dio li santificherebbe con il Suo spirito?

Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 13:21
Atti degli apostoli lo ritengo un libro fasullo.
anonimo
00domenica 9 luglio 2017 13:38
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
Seabiscuit
00domenica 9 luglio 2017 13:44
Caro anonimo

Se non te ne fossi accorto, qua si parla di tutt'altro argomento

Resta in tema se vuoi intervenire

barnabino
00domenica 9 luglio 2017 14:00
Caro Umberto,


Atti degli apostoli lo ritengo un libro fasullo



Non vedo il problema, perché sarebbe la lettera di Pietro e quella di Plinio a confermare la presenza storica di cristiani in Bitinia tra il I e II secolo. Riguardo all'attendibilità storica di Atti puoi aprire un nuovo 3D, qui si parla dei nomi stranieri, argomento che sembri aver messo da parte.

Shalom
Umberto(17)
00domenica 9 luglio 2017 14:18
Esatto di fatti ti dissi di riportarmi documentazione riguardo all'affermazione che in quell'epoca era usanza avere soprannomi gentilizi, poi abbiamo parlato di altro ma quelle documentazioni non sono ancora saltate fuori.
barnabino
00domenica 9 luglio 2017 14:49
Caro Umberto,


Esatto di fatti ti dissi di riportarmi documentazione riguardo all'affermazione che in quell'epoca era usanza avere soprannomi gentilizi



Basta che apri qualunque testo del I-II secolo e vedrai che gli stranieri, compresi i giudei, spesso adottavano un soprannome greco o romano: Alessandro, Filone, Apollo, Didimo, Filippo, Luca, Timoteo, Filemone, Archippo solo per citarne alcuni sono nomi di giudei attestati sia nel NT che in altri testi come Giuseppe Flavio o Filone.


poi abbiamo parlato di altro ma quelle documentazioni non sono ancora saltate fuori



Non sono saltate fuori perché semmai sei tu che dovresti mostrare un testo storico in cui si dice che era vietato portare soprannomi stranieri, non esiste nessuno storico che sostiene una cosa del genere, almeno a mia conoscenza. In ogni caso con nomi "gentilizi" non si intende il nome di persona imposto alla nascita ma quella della gens di appartenenza. Ad esempio nel nome Caio Giulio Cesare il nome personale è Caio, Cesare è il soprannome mentre Giulio indica l'appartenenza alla gens Iulia. Dunque si trattava, eventualmente, non di avere un soprannome romano ma di millantare l'appartenenza ad una gens romana.

Shalom
barnabino
00domenica 9 luglio 2017 15:46
Visto che si indulge negli OT e non si è portato alcun documento che provi che nel I secolo era vietato ai giudei avere soprannomi greci, attestati in decine di testi, chiudiamo la discussione, non mi pare ci sia nulla d'altro da aggiungere.

Ripeto, se qualcuno ha un problema con un altro utente non usi il forum, ma regoli la questione in privato via mail ffz.
barnabino
00venerdì 1 febbraio 2019 12:48
Ricordo a Stefano questo: non ha portato alcun documento che provi che nel I secolo era vietato ai giudei avere soprannomi greci, attestati invece in decine di testi. Questo vale anche per Paolo.

Shalom
Stefano
00venerdì 1 febbraio 2019 13:10
Re:
barnabino, 01/02/2019 12.48:

Ricordo a Stefano questo: non ha portato alcun documento che provi che nel I secolo era vietato ai giudei avere soprannomi greci, attestati invece in decine di testi. Questo vale anche per Paolo.

Shalom




Quali sono questi testi?
barnabino
00venerdì 1 febbraio 2019 13:37
Lo domando a te, sei tu che sostieni che fosse vietato agli ebrei di avere nomi greci e di avere la stato giuridico di cittadini romani. Sei tu che ci devi portare i testi che lo sostengono. Cita almeno uno studioso che affermi quanto tu dici.

Shalom
Stefano
00venerdì 1 febbraio 2019 13:43
Re:
barnabino, 07/07/2017 17.22:


Quello che affermi lo hai letto nei libri di Tacito gli annales? Dove hai letto tali informazioni



Di quali informazioni parli? Che nel I secolo si potesse acquisire la cittadinanza romana in varie modi è noto, Paolo poi dice di essere nato con tale status dunque deve averlo ereditato dai genitori. Di certo poteva provarlo perché quando fu arrestato non venne processato a Gerusalemme ma in quanto cittadino a Roma.

Tu a cosa fai riferimento di preciso riguardo a Tacito? C'era una legge che impediva di chiamare i giudei con soprannomi greci o latini?


O forse ne ha parlato Eusebio nel IV secolo?



Parlato di che cosa? Non mi risulta che Eusebio si sia mai occupato del nome di Marco o di Paolo. Puoi essere più preciso?

Shalom




Esatto status romano, quindi non più status ebreo, quindi Paolo di che status era?
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