Caro Umberto,
Riguardo ad Eusebio non lo si può prendere in considerazione quando conviene es la trinità dato che lui era filo ariano e scartarlo quando confema la nascita di Gesù con il censimento di Quirinio prendendo in causa anche Giuseppe Flavio
Non capisco cosa vuoi dire, non è che quello che dice Eusebio è sempre
tutto giusto o sempre
tutto sbagliato, da storico devi imparare e relativizzare ogni dichiarazione, Eusebio non fu testimone dei fatti e dunque anche lui li conosceva di seconda o terza mano. Sulla questione trinitaria non vedo cosa ci sarebbe da dire, al massimo dava il suo parere teologico, ma certo nel IV Secolo era testimone oculare di quell'epoca travagliata e dunque le sue testimonianze storiche preziose.
Detto questo no un ebreo non poteva avere nomi gentilizi neanche Saulo
E dove lo deduci? Marco comunque non era il nome ma un soprannome, il vero nome di Marco era Giovanni e il vero nome di Paolo era Saul.
Perché lui era Saulo fu nominato Paolo dai padri della chiesa traducendo il nome prima in greco poi in latino ma dopo il 212 d.c.
Il NT è stato scritto in greco nel I secolo e non ci sono varianti significative sul nome dell'apostolo nei mss, cosa che ci aspetteremmo se il nome fosse stato corretto dai padri solo nel III secolo, e comunque Paolo non è la traduzione greca di Saul, che è rimasto comunque nei testi di Atti, dove viene chiamato sia Saulo che Paolo, a seconda dell'ambiente giudaico o gentile.
Perché questa data perché Caracalla fece la costitutio antoniniana
Quella riguardava la cittadinanza romana che veniva allargata a tutti gli abitanti dell'impero e non portare un nome o soprannome romano, e comunque Paolo nel I secolo era cittadino romano infatti anche prima di Caracalla si poteva in vari modi acquistare la cittadinanza romana.
Shalom