Caro Verderame su Malachia 4:1
I commenti delle pubblicazioni dello schiavo riferiti a Malachia 4:1 e ad Armaghedon dicono che i figli subiranno la stessa fine , lo stesso giudizio dei genitori e non nego che al riguardo lo schiavo intenda giudizio eterno o fine eterna . Ma anche se questa fosse ( e probabilmente lo è) l'interpretazione attuale dello schiavo su Malachia , dal mio punto di vista il versetto non autorizza ad estendere la pur distruttiva sentenza oltre alla banale conseguenza descritta dal versetto stesso, cioè la morte.
Il versetto parla semplicemente di giudizio non di giudizio eterno.
Dicendo "non lascerà loro né radice né ramo" il profeta non sta descrivendo il destino eterno dei malvagi ma semplicemente il loro giudizio in questo sistema di cose.
Come detto in post precedenti la Bibbia non autorizza obbligatoriamente a considerare eterni determinati giudizi divini di morte (anche violenta e atroce)
Ripeto ancora : Geova non lasciò NÉ RADICE NÉ RAMO a Datan e Abiram che morirono sotto diretto giudizio di Geova in questo sistema di cose
Riguardo a loro una torre di guardia diceva :
W05 : " Perciò, o perché inghiottiti dalla terra o perché consumati dal fuoco come Cora e i 250 leviti che si erano schierati con lui, tutti quei ribelli finirono nello Sceol, o Ades."
wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/2005323
A questo punto che base c'è per dire che una o due eccezioni non ne debbano fare una regola ? Le regole di Dio sulle possibilità di risurrezione non le facciamo noi e non le conosciamo salvo sapere che alcuni andranno nello sceol mentre altri nella geenna . Inoltre non furono una o due eccezioni ma centinaia di ribelli a finire nello Sheol . Quindi non considero né la questione numerica né la menzione specifica dello Sheol un eccezione che dimostra una qualsivoglia regola . Anzi , la considero un 'indicazione' della regola che il destino finale di ogni vita al di là dei giudizi che Geova porta su questo sistema rimane sempre e per forza , (come è giusto che sia) , nelle sue mani.
Tu consideri incoerente questo modo di agire di Geova . Ma cosa c'è di incoerente nell'intervenire direttamente per porre termine ad una situazione in questo sistema di cose ( in cui la morte sarebbe subentrata comunque ) per ragioni legate al suo proposito e alla sua giustizia con la sua possibilità e volontà di 'fare ogni cosa nuova' quando questo sistema non esisterà più?
Abbiamo visto con il caso dell'Assiria e dei ribelli citati prima che giustizia è giudizio divino in questo sistema di cose possono a discrezione di Dio assumere carattere relativo , non definitivo
Sotto questo aspetto va considerata una sfumatura interpretativa dello schiavo a Malachia 4:1 con una visione meno individualistica del giudizi che è la seguente :
Dissoluzione di una famiglia . Stroncamento di una stirpe o discendenza. Fine di un sistema di cose.
La profezia di Malachia 4:1 viene vista dallo schiavo anche come stroncamento collettivo di una famiglia di una stirpe o addirittura di un sistema di cose
Il Libro Perspicacia alla voce "ramo" "germoglio" di cui ti avevi evidenziato la frase
"distruzione senza possibilità di ripresa"
nella frase prima dice riguardo a chi o cosa sarà distrutto
"La distruzione che non lascia né ramo né radice simboleggia l’annientamento di una famiglia o di una certa stirpe, la completa distruzione senza possibilità di ripresa. — Mal 4:1"
Come io lo intendo :
La famiglia ( ovvero ramo e radice ) dei malvagi sarà stroncata e non si riprenderà mai più , non sarà mai più ricostituita in questo sistema perché secondo il profeta Geova eliminera' non solo i protagonisti di azioni malvage ma anche il loro ramo ovvero la loro discendenza. Tutto ciò comunque , se fai caso al versetto e al contesto, è visto dal profeta primariamente nell'ottica del giudizio a un certo sistema di cose ( quello Israelita ) ed è presentato dal profeta Malachia semplicemente per sottolineare le gravi conseguenze ( a livello familiare o di prosecuzione di una discendenza) del comportamento presuntuoso dei malvagi.
Che Malachia 4:1 si possa vedere anche come principio generale di giudizio nei confronti di un sistema di cose è indicato da questi altri due commenti dello schiavo :
"Malachia 4:1 : Quanto sarà completa la distruzione di questo sistema di cose malvagio? Sarà come un albero le cui radici sono state distrutte: non potrà più ricrescere."
Infatti il sistema di cose satanico non risorgerà mai più dalle ceneri della distruzione di Dio.
Altro commento dello schiavo :
"Nel 70 E.V. si abbatté sull’Israele carnale un ‘giorno che arse come una fornace’ allorché Gerusalemme e il suo tempio furono distrutti dagli eserciti romani. (Malachia 4:1)"
wol.jw.org/it/wol/lv/r6/lp-i/0/27990
Anche in questo caso il sistema di cose religioso giudaico centralizzato sul tempio di Gerusalemme e sui sacrifici fu stroncato e non risorse mai più dalle ceneri della distruzione divina
Che però Geova , nonostante il suo giudizio ,possa avere sensibilità diverse verso diverse categorie di persone che, volenti o nolenti , si trovano in mezzo allo stesso sistema di cose , e quindi allo stesso giudizio , lo mostra lo stesso libro di Malachia .
Infatti in Malachia 3:5 viene detto :
"Mi avvicinerò a voi per il giudizio, e testimonierò prontamente contro gli stregoni,+ contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso,+ contro quelli che frodano il lavoratore salariato,+ la vedova e l’orfano,*+ e contro quelli che si rifiutano di aiutare* lo straniero.+ Tutti questi non mi hanno temuto”, dice Geova degli eserciti. Mal 3:5"
Questo elenco oltre a ricordarci che coloro che praticano le cose descritte possono essere solo adulti e non bambini fa riferimento ad esempio all'orfano e alla vedova , persone , anche minorenni , che per loro sfortuna subiscono le conseguenze delle azioni malvage di adulti malvagi
Possiamo ad esempio pensare a quanti orfani e quante vedove persero la vita quando Gerusalemme fu distrutta dai Romani. E i bambini che vennero mangiati dalle madri affamate ? Non sto parlando di cristiani che fuggirono a Pella e si salvarono. Sto parlando di un sistema di cose ( quello giudaico ) ormai irriformabile in cui vivevano per loro disgrazia orfani , neonati vedove e bambini che , quando i Romani vennero per volere di Dio e rasero al suolo la città , persero la vita insieme ai loro malvagi e caparbi genitori. Andarono nella geenna questi individui ? A giudicare dalla sensibilità di Dio descritta in Malachia 3:5 non si direbbe proprio .
Ma nemmeno il versetto 4:1 che parla dello stroncamento della ' radice e del ramo ' dei malvagi giustifica questa conclusione perché il versetto , lo ripeto, si limita a descrivere il carattere violento e irreversibile in generale della fine dei malvagi che sostengono un determinato sistema di cose e includono come punizione per loro la perdita irreversibile dei loro figli .
Il versetto infatti dice "non lascerà loro" sottolineando che nulla di ciò che quei malvagi pensavano di possedere rimase loro. In questo caso si parla di familiari , di figli . Questa espressione "non lascerà loro"" ci ricorda che i figli in realtà non appartengono ai genitori ma appartengono a Geova. Il Salmo dice che "i figli sono dati agli uomini in eredità". Ma una cosa data a qualcuno in eredità può anche essere tolta a quel qualcuno come punizione per le sue azioni. È il caso ad esempio di Esau' di cui in Malachia 1:3 si dice :
"ho dato la sua eredità agli sciacalli del deserto."
In effetti la dissoluzione della loro famiglia è qualcosa di cui i malvagi descritti in Malachia possono andare certi . Per loro questa dissoluzione familiare diverrà realtà in ogni caso . Infatti sia che Geova decidesse di riportare in vita i loro figli ( che in ultima analisi gli appartengono quale datore di vita) sia che decidesse di non farlo (idea che non sostengo) loro comunque non li vedranno più perché non risorgeranno più ( i padri )
Così quegli 'orfani' e quelle 'vedove' (lo metto tra apici per dire genericamente 'vittime sfortunate' ) per ragioni legate alla semplice sfortuna o disgrazia di essere in qualche modo collegati familiarmente ai malvagi , dovettero anche loro subire il giudizio divino sui presuntuosi protagonisti di un sistema di cose (quello giudaico) al quale Geova non volle lasciare né radice né ramo ma nel loro caso il giudizio significo' semplicemente morte. Giudizio di morte che , per queste sfortunate' categorie di persone, nel caso da me auspicato ( e dalle scritture non escluso ) di ritorno all'esistenza , si commuterebbe in salvezza anziché distruzione a gloria e lode della giustizia , della compassione e dell'imparzialità del nostro Dio.
La stessa cosa dicasi per Armaghedon : ci saranno orfani,vedove ...categorie di persone di cui Geova per giustizia ha sempre difeso la causa che perderanno la vita perché non avranno , per sfortuna e disgrazia potuto acquisire il segno per scampare al suo intervento contro un intero sistema malvagio. Ma sorgono le domande :
Cio cambierà la considerazione che Dio ha sempre avuto nei loro confronti?
Li considerera' semplice 'spazzatura genetica' solo perché per il semplice caso si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato?
Sono 'capri' ?
Persone che subiranno la 'seconda morte'?
L'unico punto in cui la Bibbia fa riferimento a specifiche categorie di persone che saranno gettate e nel lago di fuoco lo troviamo in Rivelazione 21:8 :
"Ma quanto ai codardi, a quelli senza fede, a quelli che sono ripugnanti nella loro impurità, agli assassini, a quelli che praticano* l’immoralità sessuale,* a quelli che praticano lo spiritismo, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nel lago in cui bruciano fuoco e zolfo, che rappresenta la seconda morte”
Questo elenco che parla specificamente di chi andrà nella Geenna , ha tutta la connotazione di essere esaustivo e non consente di includere nel lago di fuoco orfani vedove disabili gravi neonati ecc , ecc seppur in tempo di giudizio su un sistema si sono loro malgrado trovati in mezzo