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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di marzo 2016...

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2016 20:18
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25/03/2016 10:22
 
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L'ultimo intervento è di don Cadei sul tema: La ‏Chiesa custode e insegnante della vera dottrina


Nella Chiesa di Gesù Cristo ci sono dei particolari compiti chiamati "ministeri", che hanno lo scopo di servire alla vita di tutto il corpo mistico, che è appunto la ‏Chiesa. Uno di questi compiti è il quello di insegnare. La Chiesa deve essere continuamente evangelizzata ed evangelizzante, nel senso che deve continuamente ascoltare, approfondire e praticare la parola di Dio, e diffonderla.

Gesù prima di salire al cielo ha lasciato ai suoi discepoli ‪questo compito:

«A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,18-20).

L’apostolo san Paolo fa al suo discepolo Timoteo le seguenti raccomandazioni:

"Tu, figlio mio, attingi forza dalla grazia che è in Cristo Gesù: le cose che hai udito da me davanti a molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali a loro volta siano in grado di insegnare agli altri" (2 Tm 2,1-2).

"O Timòteo, custodisci ciò che ti è stato affidato; evita le chiacchiere vuote e perverse e le obiezioni della falsa scienza. Taluni, per averla seguita, hanno deviato dalla fede" (2 Tm 6,20-21).

Quando ci sono dei casi di deviazione, o anche solo di incertezza sulla vera interpretazione della parola di Dio, deve intervenire l’autorità dei pastori, specialmente del vescovo di Roma (il papa, successore di san Pietro); oppure l’assemblea dei vescovi di una regione (sinodo), o di tutto il mondo (concilio). Il loro scopo è quello di discernere qual è il vero deposito della fede, e quali sono le formulazioni che sono pericolose o addirittura contrarie alla fede ricevuta dagli apostoli.

È questo il senso vero, per esempio, del Concilio di Nicea del 325 d.C.: solo chi non conosce la storia del cristianesimo può affermare che tale concilio ha "inventato" la dottrina della Trinità di ‪Dio. È vero il contrario: il concilio di Nicea ha condannato quelle formulazioni (cioè modi di intendere la fede) che non erano in armonia con ciò che i cristiani avevano sempre creduto, a partire dagli apostoli; mentre ha accettato quelle formulazioni che rispecchiavano e spiegavano fedelmente la dottrina apostolica. L’unità della fede è essenziale per una vita veramente cristiana. San Paolo la raccomanda ai cristiani con ‪queste parole:

"Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire". (1 Cor 1,10).

La storia del cristianesimo mostra che laddove il magistero della Chiesa non è ascoltato, si diffondono le dottrine più varie, talora molto aberranti rispetto alla primitiva dottrina cristiana.

Storicamente la frammentazione della Chiesa in diverse chiese e comunità si è accelerata quando con la Riforma Protestante si è voluto interpretare la ‪Bibbia senza nessun riferimento alla fede della Chiesa a partire dagli apostoli e dai primi secoli.

Una interpretazione corretta della Bibbia dovrà dunque tenere presenti i suoi aspetti umani con i relativi limiti, e, al di là di questi, cogliere il messaggio divino, che è infallibile. Per esempio, il racconto della creazione insegna, in maniera infallibile, che tutto ciò che esiste è stato creato da Dio ed è buono, e che l'uomo occupa un posto eccellente nel creato. Invece non devo chiedere alla Bibbia se la terra all'inizio era coperta di acqua oppure era arida, né se Dio ha creato prima i vegetali e poi gli animali, o viceversa, e neppure quanti anni fa fu creata. Questo è studiato dalla scienza.

Spesso i concili della ‏Chiesa hanno formulato dei dogmi Che cosa sono i dogmi? In greco dogma significa decreto, decisione, e indica un’affermazione autorevole della Chiesa su una questione di fede. Il dogma anzitutto ha lo scopo di escludere quelle interpretazioni che sono contrarie all’insieme della rivelazione. In secondo luogo un dogma serve ad approfondire la comprensione del dato rivelato. Si può dire che c'è uno sviluppo della dottrina e del dogma, non nel senso che la Chiesa inventa altre cose (sarebbe un tradire la Parola di Dio!), ma nel senso che l’approfondisce, nella consapevolezza che non si può mai avere la presunzione di avere esaurito tutto il significato della Bibbia.


Lascio la parola a chi desidera replicare...
[Modificato da viceadmintdg1 25/03/2016 10:25]
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