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Punizione dell'essere umano

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2016 12:08
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30/08/2016 23:44
 
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Ciao a tutti voglio proporvi una riflessione su quanto è accaduto in Eden: " A ciò la donna disse al serpente: “Del frutto degli alberi del giardino possiamo mangiare. 3 Ma in quanto a [mangiare] del frutto dell’albero che è nel mezzo del giardino, Dio ha detto: ‘Non ne dovete mangiare, no, non lo dovete toccare affinché non moriate"


Dunque secondo l'avvertimento di Dio, la punizione in caso di trasgressione sarebbe stato la morte, cioè la non vita.

Quello però che non è stato specificato o omesso da parte di Dio è la sofferenza e la malattia che avrebbero subito prima di morire infine.

Perché Dio non è stato più chiaro riguardo cosa aspettava il genere umano reo di trasgressione.

Perdipiù Dio è dopo che Eva aveva trasgredito che le comunicò che avrebbe aumentato i dolori della sua gravidanza, ma non ha fatto nessun cenno a tutte le malattie che avrebbero colpito l'umanità, per molti malattie da sopportare da tenera età, malattie che non si augurerebbero ai peggiori nemici. Pensate che questo sia conciliabile con un Dio d'amore, un padre che ama i suoi figli?
[Modificato da verderame.1958 30/08/2016 23:46]



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La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov
30/08/2016 23:56
 
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Caro Verderame,


Quello però che non è stato specificato o omesso da parte di Dio è la sofferenza e la malattia che avrebbero subito prima di morire infine



La sofferenza e la malattia sono semplicemente conseguenze del fatto che quel giorno cominciarono a morire, per la verità una gesto di misericordia che permise ad Adamo ed Eva di avere una discendenza provando anche le gioie (altre che i dolori) della vita.


Perché Dio non è stato più chiaro riguardo cosa aspettava il genere umano reo di trasgressione



Perché non ce n'era alcun bisogno, Adamo ed Eva vedevano gli animali invecchiare, ammalarsi e morire. Dunque sapevano bene cosa significava morire.


Perdipiù Dio è dopo che Eva aveva trasgredito che le comunicò che avrebbe aumentato i dolori della sua gravidanza, ma non ha fatto nessun cenno a tutte le malattie che avrebbero colpito l'umanità, per molti malattie da sopportare da tenera età, malattie che non si augurerebbero ai peggiori nemici. Pensate che questo sia conciliabile con un Dio d'amore, un padre che ama i suoi figli?



Adamo ed Eva vollero rendersi indipendenti da Dio e dunque Dio li accontentò, essi non ritenevano più di aver bisogno di Dio che gli spiegasse le cose, anche perché non gli credevano, dunque da quel momento in poi si sarebbero gestiti da soli. Un padre che ama i suoi figli ne rispetta le decisioni, se avesse dato spiegazioni sulle sarebbe stato tacciato da Satana di non rispettare la scelta di Adamo ed Eva.

Shalom
[Modificato da barnabino 31/08/2016 00:04]
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31/08/2016 00:06
 
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Re:

:133400484=barnabino, 30/08/2016 23.56]Caro Verderame,



Perché non ce n'era alcun bisogno, Adamo ed Eva vedevano gli animali invecchiare, ammalarsi e morire. Dunque sapevano bene cosa significava morire.




La malattia faceva parte della creazione perfetta di Dio?
Che morissero di vecchiaia posso capirlo, ma la malattia mi sembra sinonimo d'imperfezione. Nascevano animali con tumori, senza zampe oppure gemelli attaccati in una sola testa, ecc. Non mi sembra un granchè come paradiso terrestre.



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Isaac Asimov
31/08/2016 00:14
 
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Caro Verdrame,


La malattia faceva parte della creazione perfetta di Dio?



L'uomo era perfetto non gli animali. Gli animali non hanno ricevuto alcuna maledizione da Dio, dunque vivevano, morivano e si ammalavano esattamente come oggi, per quel che ne sappiamo.


Che morissero di vecchiaia posso capirlo, ma la malattia mi sembra sinonimo d'imperfezione



La morte di vecchiaia non esiste, dunque di qualche cosa dovevano pur morire.


Nascevano animali con tumori, senza zampe oppure gemelli attaccati in una sola testa, ecc. Non mi sembra un granchè come paradiso terrestre



Opinioni personali, diciamo che cadiamo in speculazioni non bibliche piuttosto sterili poiché le Scritture non scendono nei particolari per cui Dio avrebbe benissimo potuto spiegare ad Adamo che cosa comportava la morte quando conversava con lui sul far della sera.

Shalom
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31/08/2016 00:37
 
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Re:
verderame.1958, 8/30/2016 11:44 PM:

Ciao a tutti voglio proporvi una riflessione su quanto è accaduto in Eden: " A ciò la donna disse al serpente: “Del frutto degli alberi del giardino possiamo mangiare. 3 Ma in quanto a [mangiare] del frutto dell’albero che è nel mezzo del giardino, Dio ha detto: ‘Non ne dovete mangiare, no, non lo dovete toccare affinché non moriate"


Dunque secondo l'avvertimento di Dio, la punizione in caso di trasgressione sarebbe stato la morte, cioè la non vita.

Quello però che non è stato specificato o omesso da parte di Dio è la sofferenza e la malattia che avrebbero subito prima di morire infine.

Perché Dio non è stato più chiaro riguardo cosa aspettava il genere umano reo di trasgressione.

Perdipiù Dio è dopo che Eva aveva trasgredito che le comunicò che avrebbe aumentato i dolori della sua gravidanza, ma non ha fatto nessun cenno a tutte le malattie che avrebbero colpito l'umanità, per molti malattie da sopportare da tenera età, malattie che non si augurerebbero ai peggiori nemici. Pensate che questo sia conciliabile con un Dio d'amore, un padre che ama i suoi figli?


My dear Verdemare . SE Dio avrebbe fatto un "elengo delle malattie Che Adamo riceve con il peccato , oggi ci si lamenta Perche Dio non ha messo AIDS ? Diremo Che ?
[SM=g2037509]

31/08/2016 09:58
 
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Re:
barnabino, 31/08/2016 00.14:

Caro Verdrame,


La malattia faceva parte della creazione perfetta di Dio?



L'uomo era perfetto non gli animali. Gli animali non hanno ricevuto alcuna maledizione da Dio, dunque vivevano, morivano e si ammalavano esattamente come oggi, per quel che ne sappiamo.


Shalom



Dunque secondo questo ragionamento Dio avrebbe creato qualcosa di volutamente imperfetto (nel caso degli animali) e "vide che questo era buono"

Le malattie congenitali ed ereditarie sono qualcosa di "buono"
E poi siamo scandalizzati se vediamo qualcuno dare bastonate a un cane.
Gli animalisti apprezzeranno... [SM=g27993]

La malattia non è un meccanismo che si aziona solo alla fine della vita delle persone per causarne la morte, ci sono persone e animali che nascono con infermità gravi e che soffrono tutta la loro vità, se possiamo definirla tale. [SM=g7556]



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Isaac Asimov
31/08/2016 13:57
 
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Caro Verderame,


Dunque secondo questo ragionamento Dio avrebbe creato qualcosa di volutamente imperfetto (nel caso degli animali) e "vide che questo era buono"



Non vedo il problema, la perfezione è un concetto relativo... ad esempio per l'equilibrio ecologico è perfetto che gli animali si ammalino e muoiano.


Le malattie congenitali ed ereditarie sono qualcosa di "buono". E poi siamo scandalizzati se vediamo qualcuno dare bastonate a un cane. Gli animalisti apprezzeranno...



Io posso solo dirti che gli animali morivano evidentemente di malattia, cosa assolutamente naturale. Poi non sappiamo se Geova eseguiva l'eutanasia, come detto andiamo nelle speculazioni prive di fondamento.


La malattia non è un meccanismo che si aziona solo alla fine della vita delle persone per causarne la morte, ci sono persone e animali che nascono con infermità gravi e che soffrono tutta la loro vità, se possiamo definirla tale



Purtroppo quelle sono le conseguenze del peccato, non a caso Paolo parla della vita futuro come della "vera vita". Quella che viviamo ora non è "vita" in senso biblico, quella possiamo avere "vita" solo grazie al sacrificio di Cristo, che però è morto per gli umani e non per gli animali.

Shalom
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31/08/2016 14:03
 
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Chi ha detto che gli animali sono "imperfetti"? Nessuno, né la Bibbia né i testimoni di Geova.
Gli animali da che sono stati creati invecchiano e muoiono.

Il punto è che l'uomo conosceva le conseguenze dell'indipendenza da Dio non solo per spiegazione orale ma anche come osservatore abituale della naturale morte degli animali.

[Modificato da TNM 31/08/2016 14:05]
31/08/2016 14:52
 
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Re:
TNM, 8/31/2016 2:03 PM:

Chi ha detto che gli animali sono "imperfetti"? Nessuno, né la Bibbia né i testimoni di Geova.
Gli animali da che sono stati creati invecchiano e muoiono.

Il punto è che l'uomo conosceva le conseguenze dell'indipendenza da Dio non solo per spiegazione orale ma anche come osservatore abituale della naturale morte degli animali.




Salomone ci spiega
Ecclesiastes 3: Io ho detto in cuor mio: «Così è a causa dei figli degli uomini, perché Dio li metta alla prova, ed essi stessi riconoscano che non sono che bestie».

19 Infatti, la sorte dei figli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stesso sorte; come muore l'uno, così muore l'altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l'uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità.

20 Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere.

21 Chi sa se il soffio dell'uomo sale in alto, e se il soffio della bestia scende in basso nella terra?

22 Io ho dunque visto che non c'è nulla di meglio per l'uomo del rallegrarsi nel compiere il suo lavoro; tale è la sua parte; infatti, chi potrà farlo tornare per godere di ciò che verrà dopo di lui?
31/08/2016 16:08
 
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E' un'interessante domanda.

Stando al testo biblico non sappiamo se gli animali morissero. Lo inferiamo dal fatto che Adamo ed Eva dovessero sapere cosa comportasse il concetto di morte in quanto dovevano esserne edotti per comprendere pienamente le conseguenze che avrebbe comportato disattendere il divieto biblico: no conoscenza = no responsabilità.

Si presuppone quindi che gli animali morissero in quanto non avendo un concetto spirituale di sé non si accostano al creatore né a loro è stata offerta la possibilità di prendere del frutto dell'albero della vita.

In ogni modo su ciò che il testo tace possiamo fare solo supposizioni.

Perché non accennò alle malattie?

Anche questo non lo sappiamo: forse lo fece o forse non lo fece: perché parlare di telomeri o imperfezioni genetiche era prematuro essendo vicini alla perfezione? Del resto sappiamo che all'inizio i consanguinei non avevano le spiacevoli causalità genetiche come invece accade oggigiorno se si decide di produrre della prole, ergo forse alle prime generazioni di uomini erano risparmiate le derive genetiche che oggi conosciamo, purtroppo, bene (anche se 'genetiche' è un aggettivo inflazionato).

Gli animali si ammalavano?

Non lo sappiamo in quanto la Bibbia non lo dice. Un organismo unicellulare può terminare la sua 'esistenza' per apoptosi. Gli organismi pluricellulari di solito sostituiscono le cellule identificate dall'apoptosi mediante proteine che ne inducono la morte, ma le cellule possono anche morire per necrosi: le cause possono essere diversi agenti che influiscono compresi virus e altri batteri.

Se gli animali morivano, per cosa morivano? Non lo sappiamo, ma in teoria si può presupporre anche una morte 'dolce' per quanto questo aggettivo possa descrivere un'evento tragico.
31/08/2016 17:32
 
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Re: Re:
verderame.1958, 31/08/2016 09.58:



Dunque secondo questo ragionamento Dio avrebbe creato qualcosa di volutamente imperfetto (nel caso degli animali) e "vide che questo era buono"

Le malattie congenitali ed ereditarie sono qualcosa di "buono"
E poi siamo scandalizzati se vediamo qualcuno dare bastonate a un cane.




Gli animali potevano anche avere la specifica funzione di mostrare, ad Adamo, cosa gli sarebbe accaduto peccando.
Inoltre se gli animali non fossero morti, la terra si sarebbe riempita di animali oltre misura, e l'uomo avrebbe dovuto passare i suoi giorni a cacciare animali per sopravvivere (non per mangiarli, ma per difendersi da essi), e col ritmo di riproduzione di molti animali sarebbe prima o poi arrivato il collasso sia per l'uomo che per gli animali.

Infine, ciò che è buono per Dio non corrisponde a ciò che è buono per noi.
Il male ad esempio non è un concetto che dipende da un'azione specifica, ma è tutto ciò che va contro Dio.
Ad esempio, se Dio ritenesse giusto uccidere, quell'azione non è negativa, perché è Dio che l'ha decisa. Nella Bibbia molti episodi per noi cruenti e che si avvalgono di azioni che consideriamo negative (uccidere su tutte), in realtà non sono atti negativi, ma positivi in quanto voluti da Dio. Oggi ovviamente nessuno può permettersi di uccidere, Dio ha cambiato le regole.
In quella prospettiva, chi salvava la vita a un nemico di Dio...stava compiendo il male. Chi invece uccideva il nemico di Dio stava facendo il bene.
Aggiungo che anche far morire suo figlio sul palo "era buono", proprio perché ciò che conta non è l'atto in sé (uccidere o salvare, sfamare o lasciar morire di fame, accogliere o cacciar di casa etc.), ma conta il ruolo che un atto ha all'interno del proposito di Dio.
[Modificato da admintdg3 31/08/2016 17:35]



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31/08/2016 17:58
 
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una mia riflessione
Si può pensare che la morte degli animali, ciascuno al termine del suo ciclo di vita, a cui Adamo ed Eva assistevano fosse relativamente veloce, perché il termine che usa in genesi 2:17 quando Geova avverte "positivamente morirai" letteralmente si traduce morendo morirai quindi presuppone un processo degenerativo costante nel tempo che conduce a morte.
quando Eva fu ingannata invece molto probabilmente pensava ad una morte veloce come avveniva agli animali infatti un po tutti supponiamo che dopo aver mangiato del frutto abbia fatto notare ad Adamo che non sarebbe andato incontro ad alcuna conseguenza.

_________________________________________________
...le tue proprie consolazioni vezzeggiavano la mia anima
salmo 94:19
31/08/2016 18:03
 
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Re:
Dante.V, 31/08/2016 16.08:

E' un'interessante domanda.

Stando al testo biblico non sappiamo se gli animali morissero. Lo inferiamo dal fatto che Adamo ed Eva dovessero sapere cosa comportasse il concetto di morte in quanto dovevano esserne edotti per comprendere pienamente le conseguenze che avrebbe comportato disattendere il divieto biblico: no conoscenza = no responsabilità.

Si presuppone quindi che gli animali morissero in quanto non avendo un concetto spirituale di sé non si accostano al creatore né a loro è stata offerta la possibilità di prendere del frutto dell'albero della vita.

In ogni modo su ciò che il testo tace possiamo fare solo supposizioni.

Perché non accennò alle malattie?

Anche questo non lo sappiamo: forse lo fece o forse non lo fece: perché parlare di telomeri o imperfezioni genetiche era prematuro essendo vicini alla perfezione? Del resto sappiamo che all'inizio i consanguinei non avevano le spiacevoli causalità genetiche come invece accade oggigiorno se si decide di produrre della prole, ergo forse alle prime generazioni di uomini erano risparmiate le derive genetiche che oggi conosciamo, purtroppo, bene (anche se 'genetiche' è un aggettivo inflazionato).

Gli animali si ammalavano?

Non lo sappiamo in quanto la Bibbia non lo dice. Un organismo unicellulare può terminare la sua 'esistenza' per apoptosi. Gli organismi pluricellulari di solito sostituiscono le cellule identificate dall'apoptosi mediante proteine che ne inducono la morte, ma le cellule possono anche morire per necrosi: le cause possono essere diversi agenti che influiscono compresi virus e altri batteri.

Se gli animali morivano, per cosa morivano? Non lo sappiamo, ma in teoria si può presupporre anche una morte 'dolce' per quanto questo aggettivo possa descrivere un'evento tragico.



Interessante riflessione...E' ovvio che a certe domande potrebbe rispondere solo Dio, noi possiamo fare solo ipotesi.
Che gli animali morissero sembra si possa dedurre scritturalmente da due passi spiegati in queste pubblicazioni:

g76 8/12 p. 15 Infatti, mentre Adamo ed Eva erano ancora nel giardino d’Eden, evidentemente Dio causò la morte di alcuni animali per provvedere loro qualcosa con cui coprirsi. (Gen. 3:21-23)

*** it-2 p. 337 Morte ***Invece per gli animali evidentemente la morte era già un processo naturale, poiché la Bibbia non li menziona affatto quando affronta l’argomento dell’introduzione della morte nella famiglia umana. (Cfr. 2Pt 2:12). La gravità dell’avvertimento di Dio riguardante la pena di morte per la disubbidienza sarebbe dunque stata ben compresa dal suo figlio umano, Adamo..
31/08/2016 19:54
 
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Re:
Dante.V, 8/31/2016 4:08 PM:

E' un'interessante domanda.

Stando al testo biblico non sappiamo se gli animali morissero. Lo inferiamo dal fatto che Adamo ed Eva dovessero sapere cosa comportasse il concetto di morte in quanto dovevano esserne edotti per comprendere pienamente le conseguenze che avrebbe comportato disattendere il divieto biblico: no conoscenza = no responsabilità.

Si presuppone quindi che gli animali morissero in quanto non avendo un concetto spirituale di sé non si accostano al creatore né a loro è stata offerta la possibilità di prendere del frutto dell'albero della vita.

In ogni modo su ciò che il testo tace possiamo fare solo supposizioni.

Perché non accennò alle malattie?

Anche questo non lo sappiamo: forse lo fece o forse non lo fece: perché parlare di telomeri o imperfezioni genetiche era prematuro essendo vicini alla perfezione? Del resto sappiamo che all'inizio i consanguinei non avevano le spiacevoli causalità genetiche come invece accade oggigiorno se si decide di produrre della prole, ergo forse alle prime generazioni di uomini erano risparmiate le derive genetiche che oggi conosciamo, purtroppo, bene (anche se 'genetiche' è un aggettivo inflazionato).

Gli animali si ammalavano?

Non lo sappiamo in quanto la Bibbia non lo dice. Un organismo unicellulare può terminare la sua 'esistenza' per apoptosi. Gli organismi pluricellulari di solito sostituiscono le cellule identificate dall'apoptosi mediante proteine che ne inducono la morte, ma le cellule possono anche morire per necrosi: le cause possono essere diversi agenti che influiscono compresi virus e altri batteri.

Se gli animali morivano, per cosa morivano? Non lo sappiamo, ma in teoria si può presupporre anche una morte 'dolce' per quanto questo aggettivo possa descrivere un'evento tragico.



Ogni animale a ciclo di vita . L'uomo il Creatore Regola il ciclo Della vita . In Genesis sotto I 1000. Dopo il di Noe' il 70 e 80 . Io o superato 80. Perche non preso Trasfusine di Sangue.
[SM=g27988]

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/8937673/La-storia-di-dom-/discussion...
31/08/2016 22:32
 
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grazie
Vi ringrazio per i vari interventi e risposte date, ma mi sembra che ci stiamo allontanando dalla domanda principale.

Il contratto tra Dio e l'uomo era che in caso di trasgressione la pena era la morte, cioè cessare di vivere. Dopo il peccato Dio aggiunge penalità che non erano previste nel contratto : "Alla donna disse: “Aumenterò grandemente il dolore della tua gravidanza; con doglie partorirai figli, e la tua brama sarà verso tuo marito, ed egli ti dominerà”.
17 E ad Adamo disse: “Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale ti avevo dato questo comando: ‘Non ne devi mangiare’, il suolo è maledetto per causa tua. Con dolore ne mangerai il prodotto tutti i giorni della tua vita. 18 E ti produrrà spine e triboli, e devi mangiare la vegetazione del campo. 19 Col sudore della tua faccia mangerai pane finché tornerai al suolo, poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”.

Dio è andato oltre quello che aveva contrattato con l'uomo, alla morte ha aggiunto dolore e sofferenza. Essendo l'essere supremo può fare quello che vuole, ma questo amplificare la punizione primaria fa nascere dei dubbi, fa più pensare a una specie di vendetta che a una azione di giustizia.



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Isaac Asimov
31/08/2016 22:41
 
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Re: grazie
verderame.1958, 31/08/2016 22.32:

Vi ringrazio per i vari interventi e risposte date, ma mi sembra che ci stiamo allontanando dalla domanda principale.

Il contratto tra Dio e l'uomo era che in caso di trasgressione la pena era la morte, cioè cessare di vivere. Dopo il peccato Dio aggiunge penalità che non erano previste nel contratto : "Alla donna disse: “Aumenterò grandemente il dolore della tua gravidanza; con doglie partorirai figli, e la tua brama sarà verso tuo marito, ed egli ti dominerà”.
17 E ad Adamo disse: “Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale ti avevo dato questo comando: ‘Non ne devi mangiare’, il suolo è maledetto per causa tua. Con dolore ne mangerai il prodotto tutti i giorni della tua vita. 18 E ti produrrà spine e triboli, e devi mangiare la vegetazione del campo. 19 Col sudore della tua faccia mangerai pane finché tornerai al suolo, poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”.

Dio è andato oltre quello che aveva contrattato con l'uomo, alla morte ha aggiunto dolore e sofferenza. Essendo l'essere supremo può fare quello che vuole, ma questo amplificare la punizione primaria fa nascere dei dubbi, fa più pensare a una specie di vendetta che a una azione di giustizia.




Dio però non uccise subito i trasgressori, Adamo ed Eva.
La loro morte sarebbe arrivata molto dopo il peccato originale, sarebbe sopraggiunta la vecchiaia e le inevitabili malattie di esseri umani che non erano più nella condizione umana originaria, come stabilito prima del peccato.
Lo spiega bene Romani 8:20, la creazione fu sottoposta alla futilità.
Il sostantivo greco lì presente, mataiotes, può essere tradotto anche con caducità, vanità...non indica solo la morte, ma tutta una serie di conseguenze deleterie
[Modificato da Aquila-58 31/08/2016 22:44]
31/08/2016 22:54
 
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Caro Verderame,


Il contratto tra Dio e l'uomo era che in caso di trasgressione la pena era la morte, cioè cessare di vivere



Non è proprio così, in ebraico Geova dice "morendo morirai" facendo pensare più ad un processo che ad un attimo. D'altronde Adamo andò oltre la disubbidienza ma insieme a Satana sollevò una contesa che adesso andava risolta.


Dopo il peccato Dio aggiunge penalità che non erano previste nel contratto : "Alla donna disse: “Aumenterò grandemente il dolore della tua gravidanza; con doglie partorirai figli, e la tua brama sarà verso tuo marito, ed egli ti dominerà”



Beh, la donna mangiò il frutto senza rispettare l'autorità del marito oltre a quella di Dio, la punizione supplementare mi pare corretta.


Dio è andato oltre quello che aveva contrattato con l'uomo, alla morte ha aggiunto dolore e sofferenza



Anche l'uomo è andato oltre al mangiare il frutto, affermando di essere in grado di vivere felice senza la guida di Dio, di esser lui stesso come dio. Adamo, insieme a Satana, ha sollevato la contesa universale della sovranità e adesso andava risolta con tutte le sue conseguenze. Satana da parte sua non aspettava altro che Dio uccidesse subito Adamo, perché avrebbe potuto accusarlo doppiamente: di non aver adempiuto il proposito per la terra e di non aver dato ad Adamo la possibilità di dimostrare la sua capacità di governarsi da solo.

Shalom
[Modificato da barnabino 31/08/2016 22:57]
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In Genesis 3:15 gioca Tutta la contesa Unversale.
C.E.I.:

Genesi 3:15

Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
01/09/2016 07:56
 
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Re: grazie
verderame.1958, 31/08/2016 22.32:

Vi ringrazio per i vari interventi e risposte date, ma mi sembra che ci stiamo allontanando dalla domanda principale.

Il contratto tra Dio e l'uomo era che in caso di trasgressione la pena era la morte, cioè cessare di vivere. Dopo il peccato Dio aggiunge penalità che non erano previste nel contratto : "Alla donna disse: “Aumenterò grandemente il dolore della tua gravidanza; con doglie partorirai figli, e la tua brama sarà verso tuo marito, ed egli ti dominerà”.
17 E ad Adamo disse: “Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale ti avevo dato questo comando: ‘Non ne devi mangiare’, il suolo è maledetto per causa tua. Con dolore ne mangerai il prodotto tutti i giorni della tua vita. 18 E ti produrrà spine e triboli, e devi mangiare la vegetazione del campo. 19 Col sudore della tua faccia mangerai pane finché tornerai al suolo, poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”.

Dio è andato oltre quello che aveva contrattato con l'uomo, alla morte ha aggiunto dolore e sofferenza. Essendo l'essere supremo può fare quello che vuole, ma questo amplificare la punizione primaria fa nascere dei dubbi, fa più pensare a una specie di vendetta che a una azione di giustizia.



Dio era stato 'vago' sulle conseguenze dovute all'eventuale disubbidienza, ma era stato altrettanto 'vago' sulle benedizioni dovute all'eventuale ubbidienza..
01/09/2016 08:46
 
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quando si acquista un pacchetto di sigarette cè scritto “Può causare la morte”
questo messaggio non è accompagnato da un video che mostra come il cancro si estende e prende possesso dei vari organi, né come si riduce la capacità del polmone di ossigenare i tessuti e l’agonia che accompagna questo processo mortale che tutti i fumatori accettano come rischio consapevoli o no di ciò che comporta.
così come quando si avverte di usare il casco perché potrebbe salvare la vita in caso di incidente non è necessario correlare anche il video che mostra le conseguenze dell’impatto che il cranio subisce con tutti i dettagli di schizzi e frattura e fuoruscita cerebrale ecc. ecc. senza parlare di possibile contagio di aids per rapporti occasionali ecc. ecc.
Eppure continuano a scegliere a migliaia queste possibili conseguenze
Quando Geova fa capire che l’ubbidienza a quel comando fa la differenza tra continuare ad essere vivi perché lui è il datore di vita che li ha fatti divenire creature viventi mentre prima non erano proprio esistenti.
Solo e semplicemente questo doveva essere sufficiente a non nuocere a quella privilegiata relazione di Figli del Creatore cosa che era evidente non cera con gli animali
il minimo era la gratitudine mentre l’AMORE per il loro Padre doveva essere la cosa più naturale.
senza condizionare il tutto con dimostrazione di conseguenze alla loro disubbidienza che tanto avrebbe avuto il sapore di impaurirli

_________________________________________________
...le tue proprie consolazioni vezzeggiavano la mia anima
salmo 94:19
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