Caro VVRL,
Ma questo è solo un espediente narrativo usato dall'agiografo per farci capire che:
1) Al bambino Gesù è giusto riservare l'adorazione divina.
2) Il suo riconoscimento avviene attraverso dei pagani, come preludio della nascente chiesa cristiana delle Genti
Il punto che mi pare ti sfugga è che nulla nel testo fa pensare ad una "adorazione divina" riservata a Gesù. Senza entrare nella storicità dell'avvenimento il testo in sé
sottolinea solo la regalità di Gesù. Non a caso dobbiamo aspettare il V secolo perché qualcuno veda nell'incenso un simbolo della divinità di Gesù. Secondo te, invece, i lettori di Matteo, in particolare gli ebrei, in base a quell'episodio avrebbero dovuto negare la
Shemà ammettendo che era nato un altro dio meritevole di adorazione? Una tesi, come minimo, storicamente molto azzardata anche datando Matteo dopo il 70.
Ho solo detto che si comportano con un atto di venerazione tributato solo agli dei
Ovviamente trascurando che l'incenso non era donato ma
bruciato agli dei e che come qualsiasi altra resina o profumo costoso era tranquillamente oggetto di doni preziosi, ad esempio ai soldati romani. Poi, naturalmente, poi fare le speculazioni che vuoi, ma
vai oltre il testo, che si ferma alla regalità di Gesù.
Shalom
[Modificato da barnabino 11/01/2019 13:33]
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