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Incenso e divinità di Gesù

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2019 21:31
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11/01/2019 18:22
 
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VVRL, 11/01/2019 15.09:

barnabino, 11/01/2019 13.26:

Caro VVRL,


Il punto che mi pare ti sfugga è che nulla nel testo fa pensare ad una "adorazione divina" riservata a Gesù. Senza entrare nella storicità dell'avvenimento il testo in sé sottolinea solo la regalità di Gesù.


A me sinceramente pare che tutti gli elementi affermino l'esatto contrario. Mai un giudeo del tempo si sarebbe sognato di prostrarsi in adorazione davanti ad Erode, ben consapevole che questa spetta solo a YHWH.





infatti nessun ebreo compie atto di proskyneo a Erode inteso come adorazione. L' atto di proskyneo, per un ebreo, era normalissimo quando si era di fronte ad una persona importante, ad un autorità o perfino ad un parente. Ma proskyneo in questo caso significa "prostrarsi", nessun ebreo avrebbe mai adorato un uomo




VVRL, 11/01/2019 15.09:



Giustamente come qualcuno afferma, stiamo parlando di pagani, ma questa affermazione nn fa altro che alimentare la tesi che i magi compiono un atto di adorazione che nn può essere sbagliato in sé, dato che l'agiografo non lo condanna minimamente, ma anzi, in tutta la cristianità, è risaputo che il ruolo dei magi è positivo nel contesto della narrazione evangelica di questo passo.





sarà positivo nella cristianità, ma non nel testo matteano (se lo esamini attentamente).
Comunque, non si capisce perché Matteo dovrebbe condannare l' atto di proskyneo dei pagani (che in questo caso può anche indicare adorazione) e il dono fatto loro al bambin Gesù.
Sono e restano pur sempre pagani e il loro gesto può essere interpretato sia come un rendere omaggio al re dei giudei (anche Erode disse di voler fare atto di proskyneo al re dei giudei, Matteo 2:8), sia come adorazione giacchè è attestato che per i pagani il re era un Dio.
Ma questo non c' azzeca nulla con la consuetudine dei giudei e neppure dei cristiani del I secolo che mai avrebbero adorato un uomo.
Quindi l' evangelista non fa che registrare il gesto dei magoi (l' atto di proskyneo, il dono dell' oro, dell' incenso e della mirra) perché sostanzialmente questo adempie alcune profezie (come Isaia 49:23 e Isaia 60:5)


VVRL, 11/01/2019 15.09:




Non a caso dobbiamo aspettare il V secolo perché qualcuno veda nell'incenso un simbolo della divinità di Gesù. Secondo te, invece, i lettori di Matteo, in particolare gli ebrei, in base a quell'episodio avrebbero dovuto negare la Shemà ammettendo che era nato un altro dio meritevole di adorazione? Una tesi, come minimo, storicamente molto azzardata anche datando Matteo dopo il 70.


E' chiaro che gli ebrei ortodossi non potevano mai accettare una cosa del genere, ma il vangelo di Matteo è stato messo per iscritto in un contesto giudaico cristiano ellenizzato, non vedo quindi la difficoltà di dare una lettura nuova al paradigma comune precedente; non credo che sia determinante sapere se questo sia avvenuto nel V o I secolo proprio perché i Vangeli non li ha certo scritti papa Gregorio successivamente. La svolta c'è sicuramente stata.





non vedo nessuna svolta!
I capitoli 1 e 2 di Matteo mantengono un paradigma prettamente messianico e Matteo è ispirato da Dio, non dall' ellenismo [SM=g27987]

Sei tu, invece (ahimè) che "leggi" il testo 2000 anni dopo con gli "occhiali" di un dogma…


VVRL, 11/01/2019 15.09:





Ovviamente trascurando che l'incenso non era donato ma bruciato agli dei e che come qualsiasi altra resina o profumo costoso era tranquillamente oggetto di doni preziosi, ad esempio ai soldati romani. Poi, naturalmente, poi fare le speculazioni che vuoi, ma vai oltre il testo, che si ferma alla regalità di Gesù.


Barnabino, questa è un'obiezione chiaramente smentita dalle vostre pubblicazioni. Infatti io leggo questo:
"Non si ha notizia che i primi cristiani bruciassero incenso per scopi religiosi. A questo proposito la Cyclopedia di McClintock e Strong dice: Di sicuro l’incenso non era usato [dai primi cristiani]. In realtà il suo uso era segno di paganesimo . . . Pochi grani di incenso gettati da un devoto su un altare pagano costituivano un atto di adorazione."
E siccome questi magi erano pagani come ben sai, mi sembra evidente che stavano commettendo un atto di adorazione anche se l'incenso donato di fatto non è stato bruciato. Come detto prima, siccome l'evangelista non menziona alcuna parola contraria a questo gesto, è evidente che usa tutta questa costruzione narrativa per avallare proprio la tesi che era giusto adorare il Bambino Gesù.







è lì che sbagli: Lo Strong, al solito, parla di incenso da bruciare e non da donare, per cui non siano in alcun modo, sulla base del contesto prettamente messianico di Matteo 2, autorizzati a vedere un atto di adorazione "avallato da Matteo che non dice una parola", perché questo significa distorcere le Scritture a proprio uso e consumo.
Come detto sopra, Matteo probabilmente registra che il quadro profetico isaiano si adempie e quindi persone delle nazioni (pagani) compiono atto di proskyneo e offrono doni al re dei giudei.
Punto!
Il resto sono speculazioni che non ci interessano, perché vanno oltre il testo, il cui significato viene forzato da chi, come te, ha un dogma a cui deve ubbidire.

Ciao


[Modificato da Aquila-58 11/01/2019 18:31]
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