Modena – “Ringrazio i Testimoni di Geova per questa opportunità che, da medico, ritengo possa costituire per me uno stimolo per raggiungere sempre nuovi traguardi nell’interesse dei malati”.
Si è espresso così il professor Paolo Cimato dopo un riuscito intervento chirurgico all’aorta di un paziente 47enne testimone di Geova. Il paziente chiedeva di essere curato senza trasfusioni di sangue e, vista la complessità dell’intervento, aveva avuto difficoltà a trovare un centro disposto a rispettare la sua volontà.
Il professor Cimato, uno dei 5.000 medici italiani disposti a intervenire utilizzando tecniche alternative alle emotrasfusioni, lo ha preso subito in cura anche se, visto il tempo trascorso, gli era rimasto solo il 50% di possibilità di sopravvivenza. La lacerazione della più grande arteria dell’organismo infatti – tecnicamente: dissecazione aortica – va trattata urgentemente e con estrema attenzione. “Bisognava utilizzare una tecnica meno convenzionale che riducesse i rischi di emorragia e la deplezione piastrinica e plasmatica” ha raccontato il professor Cimato.
Dopo la sostituzione dell’aorta toracica e la plastica valvolare sono seguiti accurati trattamenti chirurgici per concludere l’intervento
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