Essi erano semplicemente studiosi delle stelle, è come se fossero gli astronomi dei nostri tempi.
Chi erano i magi?
"…saggi che studiavano scienze occulte…". – Il Nuovo Testamento commentato dal P. Marco M. Sales O. P. (1911) Torino.
"I magi…si dava allo studio…specialmente dell'astrologia". – SA
"…senza dubbio degli astrologi babilonesi…". – TOB
"La parola 'magi', di origine persiana, quasi certamente in questo contesto significa [Matt. 2:1. ff] 'astrologi'…". – The Gospel According to Matthew, An Introduction and Commentary by R. V. G. Tasker, p. 39
Giustino Martire, Origene e Tertulliano, considerarono i "màgoi" degli astrologi.
Tertulliano in De idolatria, IX scrive: "Conosciamo la mutua alleanza fra magia e astrologia. Gli interpreti delle stelle furono dunque i primi…a presentargli [a Gesù] doni". – The Ante-Nicene Fathers, Vol. III p. 65
Anziché reputarli semplici "saggi", il professor A. T. Robertson dice: "Qui in Matteo sembra trattarsi piuttosto di astrologi. Babilonia era la patria dell'astrologia". – Word Pictures in the New Testament, Vol. I, p. 15.
Alla domanda "Chi erano gli uomini saggi?" un Dizionario biblico dice che erano uomini "che studiavano le stelle e la presunta influenza delle stelle sugli affari umani.". (Smith's Bible Dictionary (2000) William Smith; pag. 897, domanda 25)
Un lessico sottolinea: "È difficile stabilire con certezza se in Mt 2 (7.16) i , siano, in senso specifico degli "astrologi babilonesi", o degli astrologi in genere. La prima ipotesi è probabile". (Grande Lessico del Nuovo Testamento fondato da G. Kittel, continuato da G. Friedrich, ed. italiana a cura di F. Montagnini, G. Scarpat, O. Soffritti, Paideia, Brescia, 1965)
Questi erano degli "uomini che studiavano le stelle" (BLH),
"sapienti pagani esperti in arti magiche" (Nota in Vangelo secondo Matteo - Traduzione letteraria ecumenica 2002 Società Biblica Britannica & Forestiera).