(SimonLeBon), 27/01/2021 22:02:
Caro Monseppe,
il testo dice proprio "tutti":
καὶ ποιεῖ πάντας, τοὺς μικροὺς καὶ τοὺς μεγάλους
Piccoli e grandi non sono "classi sociali". E' difficile limitarne l'applicazione al "rimanente dell'unto" se parla di "piccoli" e di "grandi", cosi' come "poveri" e "ricchi".
Non trovo un'interpretazione soddisfacente, almeno per ora.
Simon
Vero, e non vero, Simon.
In quel versetto [16],
non ho contestato il
termine "
tutti", ma l'ho compreso in aspetti
esegetici di: "
tutti [i tipi di
classi sociali]", nessuna esclusa; non ci saranno "classi" appartate, per intenderci; e quindi, neppure quella religiosa o la nostra classe "sociale",
per così definirla.
Questo non significa "
necessariamente" che
tutti gli appartenente a suddette classi sociali, siano "
TUTTI" soggiogati al "segno" in quanto,
con tale segno, [che deve essere per
accettazione, seppure forse sotto minaccia di costrizione], è poi pure legato il giudizio che Geova eseguirà contro coloro che lo porteranno.
Nel verso precedente, invece [
15] non trovavo, nel testo greco (che non conosco affatto),
scritto lo
specifico termine di "
tutti"; termine che appunto, che non escluderebbe "
nessuno", e che stavolta non si applicherebbe a "classi sociali".
L'applicazione all'unto rimanente, è riferita in senso di "
obiettivo privilegiato" della bestia, che è quello di colpire
primariamente gli
unti; infatti, [
a motivo di loro i tempi saranno abbreviati].
Il "marchio della bestia" di fatto, viene "imposto"
mediante la minaccia dell'esclusione da servizi che sembrano vitali e indispensabili, che sono usate come
coercitivo a non "rifiutarlo".
Ma noi confidiamo in Geova, perché questo "deterrente" non diventi anche per noi una causa di inciampo per la nostra fede.
Poiché non conosco il greco, ti risulta che nel verso [
15] sia "letteralmente" scritto il termine: "
TUTTI" che avevo già accennato che sia invece nel verso [
16]?
Perché in quel caso[verso
15]... saremmo "
tutti (letterale)"
morti, non ti pare?
In ogni caso, restava un mio "
pensiero" del messaggio trasmesso dalla scrittura.
E il "messaggio" che leggo, è: "
non lasciatevi scoraggiare da queste cose che devono avvenire" e "
non temete le minacce che potranno fare".
Esse saranno solo per coloro che [
volontariamente] rifiuteranno il regno.
Ciao
monseppe2
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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.