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la messa.

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2011 17:06
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22/07/2011 12:59
 
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Re: Pane del cielo sei tu Gesù
Caro Sky, ho un minuto di tempo libero, e ne approfitto,

(.sky.), 20/07/2011 10.49:

c'è davvero Gesù nell'eucarestia
ho avuto la grazia di sentirlo
e grazie a lui che vivo e continuo ad andare avanti nonostante le mie forti sofferenze

sentire che quando prendi la comunione non si più solo ma c'è Gesù che ti da forza e ti tira su

grazie Gesù
prego per tutti coloro che ancora non mangiano il pane della vita eterna




Grazie Sky per la tua fede genuina e per la tua testimonianza, profonda e toccante.
Parli di forti sofferenze, e sono felice del fatto che l' Eucaristia ti dia la forza e il coraggio necessario.
Per noi cristiani testimoni di Geova, il pane e il vino simbolizzano il corpo e il sangue di Cristo, mentre per voi in quel pane e in quel vino c' è la Presenza Reale di Cristo.
Sono due teologie diverse, quel che conta è la comune fede in Cristo.
Non pensare che noi non "mangiamo" il pane della vita eterna, perchè realmente lo facciamo tutti i giorni, nel modus vivendi e nel portare la fede e la Parola ad altri, come Gesù ha comandato di fare.
"Poichè il pane di Dio è Colui che scende dal cielo e da vita al mondo" (Gv. 6:33);
"Gesù disse: io sono il pane della vita, chi viene a me non avrà affatto fame, e chi esercita fede in me non avrà mai sete" (Gv. 6:35);
"Poichè questa è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio ed esercita fede in Lui abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell' ultimo giorno" (Gv. 6:40).
Dio ha tanto amato il mondo da salvarlo per mezzo del Figlio Suo (Gv. 3:16-17), e ci chiede solo di esercitare fede in Lui e nel Suo sacrificio redentore e riconciliatore (Romani 5:8-11).
Grazie Sky.




[Modificato da Aquila-58 22/07/2011 13:02]
22/07/2011 17:34
 
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Re: Pane del cielo sei tu Gesù
(.sky.), 20/07/2011 10.49:

c'è davvero Gesù nell'eucarestia
ho avuto la grazia di sentirlo
e grazie a lui che vivo e continuo ad andare avanti nonostante le mie forti sofferenze

sentire che quando prendi la comunione non si più solo ma c'è Gesù che ti da forza e ti tira su

grazie Gesù
prego per tutti coloro che ancora non mangiano il pane della vita eterna





Non dovremmo credere ciò che ci piace, ma ciò che è vero. Le tue emozioni potrebbero ingannarti. Ti faccio un esempio, potresti credere di mangiare ottimo cibo rifiutandoti di leggere gli ingredienti riportati sulla scatola, che indicano che bene alla salute non fa. Il fatto che tu voglia credere che ti faccia lo stesso bene e rifiutarti di leggere gli ingredienti, potrebbe farti star bene psicologicamente, ma danneggiarti la salute lentamente.

Nella Bibbia trovi gli ingredienti di ciò di cui puoi nutrirti spiritualmente per vivere. Uno di questi è la fede nel sacrificio irripetibile di Cristo (EBREI 9:25-26), volerlo ignorare non cambierà i fatti.
[Modificato da L' Apostolo 22/07/2011 17:40]
22/07/2011 17:37
 
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Sono due teologie diverse, quel che conta è la comune fede in Cristo.



Fino ad un certo punto caro Aquila. La teologia che non è da Dio è pericolosa, inoltre non possono essere entrambi le posizioni vere, una risuletrà falsa e l'altra no. Mi dispiace ma sono franco e credo che questa franchezza farà molto più bene a Sky di un falso buonismo.
[Modificato da L' Apostolo 22/07/2011 17:38]
22/07/2011 19:30
 
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Re:
Caro fratello Apostolo,

L' Apostolo, 22/07/2011 17.37:


Sono due teologie diverse, quel che conta è la comune fede in Cristo.



Fino ad un certo punto caro Aquila. La teologia che non è da Dio è pericolosa, inoltre non possono essere entrambi le posizioni vere, una risuletrà falsa e l'altra no. Mi dispiace ma sono franco e credo che questa franchezza farà molto più bene a Sky di un falso buonismo.



Apprezzo sempre i tuoi interventi, che leggo con interesse.
Ovviamente, non posso che concordare con la prima frase sottilineata: non possono esserci due interpretazioni vere, questo è fuori di dubbio.
Sulla seconda sottolineatura, mi trovo meno d' accordo con te.
Vedi, quest' uomo (l' utente Sky) è venuto qui a parlarci delle sue sofferenze, e del fatto che la sua credenza in una Presenza Reale di Cristo nell' Eucaristia lo stia aiutando molto a superare le vicissitudini della sua vita.
Con alcune Scritture, sulle quali magari Sky potrà ragionare, ho cercato di spiegargli che Gesù è il pane di Dio che scende dal cielo per dare vita al mondo. Quale vita? Ovviamente, la vita eterna, che Dio dispensa all' umanità per mezzo del Figlio (Romani 6:23 ; 1 Gv. 5:11).
Gli ho citato il passo in cui Gesù si definisce "il pane della vita" dopo aver detto di essere "il pane di Dio che scende dal cielo e da vita al mondo".
Gesù continua dicendo che chi viene a lui non avrà fame, e chi esercita fede in lui non avrà mai sete (Gv. 6:35).
E' ovvio, pertanto, il senso simbolico dell' "essere pane della vita" da parte di Gesù. Gesù dice "Chi viene a me non avrà fame e chi esercita fede in me non avrà mai sete".
In Gv. 6:48 Gesù ripete di essere il pane della vita, e nel versetto 50 di essere "il pane che scende dal cielo, affinchè chiunque ne mangi e non muoia".
In Gv. 6:40, Gesù afferma che "chiunque vede il Figlio ed esercita fede in lui ha vita eterna".
"io sono il pane di Dio che scende dal cielo e da vita al mondo";
"io sono il pane della vita";
"chi viene a me non avrà fame";
"chi esercita fede in me non avrà mai sete";
"Chiunque vede il Figlio ed esercita fede in Lui avrà vita eterna",
sono tutte espressioni che indicano, a nostro parere chiarissimamente, il senso simbolico dell' "essere pane della vita", dell' "essere pane sceso dal cielo" di Gesù.
Quel che Dio vuole è che esercitiamo fede nel Figlio Unigenito e nel suo sacrificio di riscatto, per avere vita eterna "nell' ultima giorno".
Ora, ragionare su questi passi potrà aiutare molto di più Sky piuttosto che dirgli: la tua teologia è falsa, non viene da Dio, ecc. ecc.
Paolo disse: "tois pasin gegona panta, hina pantos tinas soso", cioè a dire, letteralmente "con tutti sono divenuto tutto, affinchè in qualche modo qualcuno io salvi" (1 Corinti 9:22).
Si chiama il tatto paolino...
Se cercheremo, come faceva Paolo, di trovare un punto in comune (senza annacquare la verità, beninteso!), invece di demolire ogni credenza di Sky, la porta di Sky nei confronti dei cristiani testimoni di Geova potrebbe restare aperta, per ascoltare il messaggio che portiamo.
In caso contrario, la porta di Sky, come quella di molti altri, potrebbe chiudersi, e per sempre.......





23/07/2011 07:34
 
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Ho trovato interessante quest'articolo di cui riporto solo la conclusione benchè, tutto l'articolo ci aiuta a valutare quando è il tempo di usare il cuore e quando è il tempo di usare la ragione proprio in relazione all'interlocuire.

In alcune occasioni potete essere benigni con voi stessi ma in altre dovete essere fermi, duri, per così dire. Infatti, quando Pietro voleva che Gesù fosse benigno con se stesso, mentre Gesù sapeva che Dio aveva stabilito per lui una condotta di sofferenze, Gesù disse a Pietro: “Va dietro a me, Satana!” E si può dire che il desiderio di Pietro di essere benigno con se stesso quando doveva essere fermo spiega perché rinnegò tre volte il suo Maestro. — Matt. 16:21-23; 26:69-75.
Non v’è dubbio, c’è un tempo per la ragione e un tempo per il cuore. Siamo felici se sappiamo qual è il tempo per ciascuno di essi!

w64 291-292

Apprezzare chi ha fede in Cristo e da essa trae forza per i suoi problemi è il tempo per il cuore, indirizzare tale fede nel giusto senso secondo ciò che dice la Bibbia, è il tempo per la ragione.

sky ha fede in Cristo e trae forza da essa, questo è lodevole ed apprezzabile, c'è da chiedersi: il mezzo è quello appropriato? La transustanzazione è un insegnamento di Cristo? In che modo Cristo ci infonde fede per affrontare i vari problemi e le difficoltà?
[Modificato da (garoma) 23/07/2011 07:46]
***************************************************
“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

****************************************************


Testimoni di Geova Online Forum



23/07/2011 08:28
 
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Re:
Caro fratello Garoma,

(garoma), 23/07/2011 07.34:

Ho trovato interessante quest'articolo di cui riporto solo la conclusione benchè, tutto l'articolo ci aiuta a valutare quando è il tempo di usare il cuore e quando è il tempo di usare la ragione proprio in relazione all'interlocuire.

In alcune occasioni potete essere benigni con voi stessi ma in altre dovete essere fermi, duri, per così dire. Infatti, quando Pietro voleva che Gesù fosse benigno con se stesso, mentre Gesù sapeva che Dio aveva stabilito per lui una condotta di sofferenze, Gesù disse a Pietro: “Va dietro a me, Satana!” E si può dire che il desiderio di Pietro di essere benigno con se stesso quando doveva essere fermo spiega perché rinnegò tre volte il suo Maestro. — Matt. 16:21-23; 26:69-75.
Non v’è dubbio, c’è un tempo per la ragione e un tempo per il cuore. Siamo felici se sappiamo qual è il tempo per ciascuno di essi!

w64 291-292

Apprezzare chi ha fede in Cristo e da essa trae forza per i suoi problemi è il tempo per il cuore, indirizzare tale fede nel giusto senso secondo ciò che dice la Bibbia, è il tempo per la ragione.

sky ha fede in Cristo e trae forza da essa, questo è lodevole ed apprezzabile, c'è da chiedersi: il mezzo è quello appropriato? La transustanzazione è un insegnamento di Cristo? In che modo Cristo ci infonde fede per affrontare i vari problemi e le difficoltà?




le tue parole sono sacrosante, ovviamente.
E tuttavia, qui abbiamo un uomo che ha esternato le sue sofferenze e il fatto che queste sono, a suo dire, alleviate dalla comunione col corpo di Cristo. Questo utente è convinto che, nel corpo eucaristico e nel sangue, ci sia una Presenza Reale di Cristo.
Noi sappiamo bene che così non è: mi chiedo, qual' è la strada per aiutare Sky?
Dirgli: "la dottrina della Transustanziazione (meglio, della Presenza Reale di Cristo nell' Eucaristia) è tutta sbagliata, e non è da Dio", oppure, fare come Paolo che. all' Areopago, di fronte a un consesso del tutto.....particolare, prima riesce a trovare un punto in comune, palando del Dio sconosciuto (Atti 17:23), poi cita addirittura alcuni loro poeti (Atti 17:28), e infine, ma gradualmente, arriva alla verità, parlando della risurrezione a un uditorio notoriamente....allergico a questo tipo di argomentazione?
Il risultato finale?
Alcuni sbeffeggiano Paolo sulla risurrezione, ma diversi altri credono (Atti 17:32-34)...
Se Paolo fosse andato all' Areopago, e avesse attaccato frontalmente le credenze filosofiche di quel consesso, facendolo lancia in resta, come un guerriero barbaro, senza tentare di trovare neppure un piccolo punto in comune, ma dicendo subito che si trovavano gravemente in errore, parlando immediatamente della verità della risurrezione, il risultato sarebbe stato lo stesso?
Quelli descritti in Atti 17:34 sarebbero diventati credenti? Io credo che la verità vada propinata per gradi, non in un solo boccone, col rischio di mal digerire e magari, anche di vomitare il tutto...
Converrà ragionare su queste cose, fratello Garoma?
Grazie e ciao.


[Modificato da Aquila-58 23/07/2011 08:30]
23/07/2011 08:49
 
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Re: Re:
Aquila-58, 23/07/2011 08.28:

Caro fratello Garoma,




le tue parole sono sacrosante, ovviamente.
E tuttavia, qui abbiamo un uomo che ha esternato le sue sofferenze e il fatto che queste sono, a suo dire, alleviate dalla comunione col corpo di Cristo. Questo utente è convinto che, nel corpo eucaristico e nel sangue, ci sia una Presenza Reale di Cristo.
Noi sappiamo bene che così non è: mi chiedo, qual' è la strada per aiutare Sky?
Dirgli: "la dottrina della Transustanziazione (meglio, della Presenza Reale di Cristo nell' Eucaristia) è tutta sbagliata, e non è da Dio", oppure, fare come Paolo che. all' Areopago, di fronte a un consesso del tutto.....particolare, prima riesce a trovare un punto in comune, palando del Dio sconosciuto (Atti 17:23), poi cita addirittura alcuni loro poeti (Atti 17:28), e infine, ma gradualmente, arriva alla verità, parlando della risurrezione a un uditorio notoriamente....allergico a questo tipo di argomentazione?
Il risultato finale?
Alcuni sbeffeggiano Paolo sulla risurrezione, ma diversi altri credono (Atti 17:32-34)...
Se Paolo fosse andato all' Areopago, e avesse attaccato frontalmente le credenze filosofiche di quel consesso, facendolo lancia in resta, come un guerriero barbaro, senza tentare di trovare neppure un piccolo punto in comune, ma dicendo subito che si trovavano gravemente in errore, parlando immediatamente della verità della risurrezione, il risultato sarebbe stato lo stesso?
Quelli descritti in Atti 17:34 sarebbero diventati credenti? Io credo che la verità vada propinata per gradi, non in un solo boccone, col rischio di mal digerire e magari, anche di vomitare il tutto...
Converrà ragionare su queste cose, fratello Garoma?
Grazie e ciao.




Caro fratello Aquila

forse ho espresso male il mio pensiero o hai frainteso il senso, volevo dire, sperando di spiegarmi meglio, che non va demolita la fede di sky in Cristo e il modo in cui la percepisce così da gettarlo nello sconforto assoluto col rischio di fargli perdere anche la fede in Cristo, anzi è da lodare perchè abbiamo una base comune su cui ragionare e interlocuire, ma penso che non era sbagliato neanche ciò che diceva Apostolo che non vi sono due strade che portano a Cristo o annacquare la verita col buonismo.

L'articolo di cui ti ho postato solo la parte conclusiva, ragionava proprio su questo, scegliere il momento opportuno per esporre certe verità. Abbiamo esaminato recentemente l'esempio di Stefano, nella sua difesa cercò prima punti in comune con i suoi accusatori e solo alla fine quando si rese conto che non volevano recepire il messaggio, espose con forza la condanna di Geova nei loro riguardi con accuse ben precise.

Quindi, il punto che la rivista voleva evidenziare era proprio questo, valutare quando è il momento di ragionare col cuore e quando invece con la ragione. C'è una base comune con sky la credenza in Cristo, costruiamo su tale base comune mentre, progressiavamente analizziamo ciò che dice la parola di Dio e lo stesso Cristo in cui entrambi crediamo.

Un affettuoso abbraccio


[Modificato da (garoma) 23/07/2011 08:55]
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23/07/2011 08:54
 
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Re: Re: Re:
(garoma), 23/07/2011 08.49:


Garo fratello Aquila

forse ho espresso male il mio pensiero o hai frainteso il senso, volevo dire, sperando di spiegarmi meglio, che non va demolita la fede di sky in Cristo e il modo in cui la percepisce, anzi è da lodare perchè abbiamo una base comune su cui ragionare e interlocuire, come non era sbagliato ciò che diceva Apostolo che non vi sono due strade che portano a Cristo o annacquare la verita col buonismo.

L'articolo di cui ti ho postato solo la parte conclusiva, ragionava proprio su questo, scegliere il momento opportuno per esporre certe verità. Abbiamo esaminato recentemente l'esempio di Stefano, nella sua difesa cercò punti in comune con i suoi accusatori e solo alla fine quando si rese conto che non volevano recepire il messaggio, espose con forza la condanna di Geova nei loro riguardi con accuse ben precise.

Quindi, il punto che la rivista voleva evidenziare era proprio questo, valutare quando è il momento di ragionare col cuore e quando invece con la ragione. C'è una base comune con sky la credenza in Cristo, costruiamo su tale base comune mentre, progressiavamente analizziamo ciò che dice la parola di Dio e lo stesso Cristo in cui entrambi crediamo.





Grazie fratello
Ovviamente, mai annacquare la verità (ci mancherebbe solo!), ma esporla gradualmente, tenendo conto di quale "cuore" abbiamo di fronte....
Grazie a te, fratello Garoma!
Devo scappare, il mio tempo libero è ampiamente scaduto...


23/07/2011 11:30
 
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Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 23/07/2011 08.54:



Grazie fratello
Ovviamente, mai annacquare la verità (ci mancherebbe solo!), ma esporla gradualmente, tenendo conto di quale "cuore" abbiamo di fronte....
Grazie a te, fratello Garoma!
Devo scappare, il mio tempo libero è ampiamente scaduto...




E dammi il tempo di sistemare meglio il mio post e poi commenti, cattivo cattivo cattivo [SM=x1408440] scherzo ovviamente, anzi grazie a te per i tuoi ponderati ed eccellenti commenti di cui ho sempre apprezzato la moderazione e la pacatezza.

[SM=x1408424] [SM=g1944981]


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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
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(Isaia 41:10)

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23/07/2011 13:13
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
(garoma), 23/07/2011 11.30:


E dammi il tempo di sistemare meglio il mio post e poi commenti, cattivo cattivo cattivo [SM=x1408440] scherzo ovviamente, anzi grazie a te per i tuoi ponderati ed eccellenti commenti di cui ho sempre apprezzato la moderazione e la pacatezza.

[SM=x1408424] [SM=g1944981]





Grazie fratello Garoma.
La stima è, ovviamente, pienamente contraccambiata.
Anch' io apprezzo i tuoi commenti, così come la tua competenza, lo zelo e l' amore per Geova e per la verità...


25/07/2011 12:44
 
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Fratelli Aquila e Garoma, sono fiero di avere correligionari del vostro spessore e sono onorato dei vostri consigli, che farò miei. L'unica cosa che mi premeva sottolineare è che la "comune fede in Cristo" è qualcosa di molto astratto a mio avviso da menzionare sopratutto se è preceduta dalla frase "quel che conta", poichè non è proprio questo quel che conta nella sostanza.
25/07/2011 12:51
 
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Re:
L' Apostolo, 25/07/2011 12.44:

Fratelli Aquila e Garoma, sono fiero di avere correligionari del vostro spessore e sono onorato dei vostri consigli, che farò miei. L'unica cosa che mi premeva sottolineare è che la "comune fede in Cristo" è qualcosa di molto astratto a mio avviso da menzionare sopratutto se è preceduta dalla frase "quel che conta", poichè non è proprio questo quel che conta nella sostanza.



Grazie Apostolo.
Anch' io sono fiero di avere un fratello come te (come tutti gli altri in congregazione e nel forum), zelante e pieno di amore pe Geova e per il prossimo!


25/07/2011 17:06
 
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Re: Re:
Aquila-58, 22/07/2011 19.30:

Caro fratello Apostolo,



Apprezzo sempre i tuoi interventi, che leggo con interesse.
Ovviamente, non posso che concordare con la prima frase sottilineata: non possono esserci due interpretazioni vere, questo è fuori di dubbio.
Sulla seconda sottolineatura, mi trovo meno d' accordo con te.
Vedi, quest' uomo (l' utente Sky) è venuto qui a parlarci delle sue sofferenze, e del fatto che la sua credenza in una Presenza Reale di Cristo nell' Eucaristia lo stia aiutando molto a superare le vicissitudini della sua vita.
Con alcune Scritture, sulle quali magari Sky potrà ragionare, ho cercato di spiegargli che Gesù è il pane di Dio che scende dal cielo per dare vita al mondo. Quale vita? Ovviamente, la vita eterna, che Dio dispensa all' umanità per mezzo del Figlio (Romani 6:23 ; 1 Gv. 5:11).
Gli ho citato il passo in cui Gesù si definisce "il pane della vita" dopo aver detto di essere "il pane di Dio che scende dal cielo e da vita al mondo".
Gesù continua dicendo che chi viene a lui non avrà fame, e chi esercita fede in lui non avrà mai sete (Gv. 6:35).
E' ovvio, pertanto, il senso simbolico dell' "essere pane della vita" da parte di Gesù. Gesù dice "Chi viene a me non avrà fame e chi esercita fede in me non avrà mai sete".
In Gv. 6:48 Gesù ripete di essere il pane della vita, e nel versetto 50 di essere "il pane che scende dal cielo, affinchè chiunque ne mangi e non muoia".
In Gv. 6:40, Gesù afferma che "chiunque vede il Figlio ed esercita fede in lui ha vita eterna".
"io sono il pane di Dio che scende dal cielo e da vita al mondo";
"io sono il pane della vita";
"chi viene a me non avrà fame";
"chi esercita fede in me non avrà mai sete";
"Chiunque vede il Figlio ed esercita fede in Lui avrà vita eterna",
sono tutte espressioni che indicano, a nostro parere chiarissimamente, il senso simbolico dell' "essere pane della vita", dell' "essere pane sceso dal cielo" di Gesù.
Quel che Dio vuole è che esercitiamo fede nel Figlio Unigenito e nel suo sacrificio di riscatto, per avere vita eterna "nell' ultima giorno".
Ora, ragionare su questi passi potrà aiutare molto di più Sky piuttosto che dirgli: la tua teologia è falsa, non viene da Dio, ecc. ecc.
Paolo disse: "tois pasin gegona panta, hina pantos tinas soso", cioè a dire, letteralmente "con tutti sono divenuto tutto, affinchè in qualche modo qualcuno io salvi" (1 Corinti 9:22).
Si chiama il tatto paolino...
Se cercheremo, come faceva Paolo, di trovare un punto in comune (senza annacquare la verità, beninteso!), invece di demolire ogni credenza di Sky, la porta di Sky nei confronti dei cristiani testimoni di Geova potrebbe restare aperta, per ascoltare il messaggio che portiamo.
In caso contrario, la porta di Sky, come quella di molti altri, potrebbe chiudersi, e per sempre.......








Caro Aquila comprendo l'aiuto che stai dando a Ski, in ogni caso è bene comprendere che la carne letterale, o il pane letterale, o il vino o sangue letterale non giova a nulla, ma è lo spirito di Cristo, la sua parola che serve per avere vita eterna,
perchè rinnova la nostra persona a sua immagine che è l'immagine del Padre; divenendo in Lui ( come modello da seguire o seguito)viventi agli occhi di Dio, anche se per adesso viventi soltanto per lo spirito dei nostri pensieri nella misura che è in armonia a quello di Cristo, E solo alla fine delle prove, resi viventi pure nei nostri corpi carnali quando infine il nostro spirito sarà stato reso moralmente perfetto non più incline al peccato.

questa è la vera partecipazione alla carne di Cristo, al sangue di Cristo, perchè partecipi dello stesso corpo razionale , cioè valori morali, e dello stesso sangue, cioè sentimento di amore, cioè uniti da questo vincolo di amore per la medesima conoscenza intorno al vero e al giusto.

ciao


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