Caro fratello Apostolo,
L' Apostolo, 22/07/2011 17.37:
Sono due teologie diverse, quel che conta è la comune fede in Cristo.
Fino ad un certo punto caro Aquila. La teologia che non è da Dio è pericolosa,
inoltre non possono essere entrambi le posizioni vere, una risuletrà falsa e l'altra no. Mi dispiace ma sono franco e
credo che questa franchezza farà molto più bene a Sky di un falso buonismo.
Apprezzo sempre i tuoi interventi, che leggo con interesse.
Ovviamente, non posso che concordare con la prima frase sottilineata: non possono esserci due interpretazioni vere, questo è fuori di dubbio.
Sulla seconda sottolineatura, mi trovo meno d' accordo con te.
Vedi, quest' uomo (l' utente Sky) è venuto qui a parlarci delle sue sofferenze, e del fatto che la sua credenza in una Presenza Reale di Cristo nell' Eucaristia lo stia aiutando molto a superare le vicissitudini della sua vita.
Con alcune Scritture, sulle quali magari Sky potrà ragionare, ho cercato di spiegargli che Gesù è il pane di Dio che scende dal cielo per dare vita al mondo. Quale
vita? Ovviamente, la
vita eterna, che Dio dispensa all' umanità per mezzo del Figlio (
Romani 6:23 ; 1 Gv. 5:11).
Gli ho citato il passo in cui Gesù si definisce "il pane della vita" dopo aver detto di essere "il pane di Dio che scende dal cielo e da vita al mondo".
Gesù continua dicendo che chi viene a lui non avrà fame, e chi esercita fede in lui non avrà mai sete (
Gv. 6:35).
E' ovvio, pertanto, il senso simbolico dell' "essere pane della vita" da parte di Gesù. Gesù dice "Chi viene a me non avrà fame
e chi esercita fede in me non avrà mai sete".
In
Gv. 6:48 Gesù ripete di essere il pane della vita, e nel
versetto 50 di essere "il pane che scende dal cielo, affinchè chiunque ne mangi e non muoia".
In
Gv. 6:40, Gesù afferma che "chiunque vede il Figlio ed esercita fede in lui ha vita eterna".
"io sono il pane di Dio che scende dal cielo e da vita al mondo";
"io sono il pane della vita";
"chi viene a me non avrà fame";
"chi esercita fede in me non avrà mai sete";
"Chiunque vede il Figlio ed esercita fede in Lui avrà vita eterna",
sono tutte espressioni che indicano, a nostro parere chiarissimamente, il senso simbolico dell' "essere pane della vita", dell' "essere pane sceso dal cielo" di Gesù.
Quel che Dio vuole è che esercitiamo fede nel Figlio Unigenito e nel suo sacrificio di riscatto, per avere vita eterna "nell' ultima giorno".
Ora, ragionare su questi passi potrà aiutare molto di più Sky piuttosto che dirgli: la tua teologia è falsa, non viene da Dio, ecc. ecc.
Paolo disse: "
tois pasin gegona panta, hina pantos tinas soso", cioè a dire, letteralmente "con tutti sono divenuto tutto, affinchè in qualche modo qualcuno io salvi" (
1 Corinti 9:22).
Si chiama il tatto paolino...
Se cercheremo, come faceva Paolo, di trovare un punto in comune (senza annacquare la verità, beninteso!), invece di
demolire ogni credenza di Sky, la porta di Sky nei confronti dei cristiani testimoni di Geova potrebbe restare aperta, per ascoltare il messaggio che portiamo.
In caso contrario, la porta di Sky, come quella di molti altri, potrebbe chiudersi, e per sempre.......