Logos

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barnabino
00giovedì 3 agosto 2017 19:36
In Esdra 1:3 non c'è qanah ma banah, che significa "costruire", forse c'è stato l'autore un qui pro quo dell'autore.

Shalom
erevnitis
00giovedì 3 agosto 2017 19:39
Grazie barnabino e anche Aquila non mancate di rettificare quando vedete delle imprecisioni. E una vera richezza. [SM=g28002]
barnabino
00giovedì 3 agosto 2017 19:49
Caro Mimmo,

Noi possiamo spiegarti cosa dicono le Scritture o biblisti qualificati sull'argomento, ma non possiamo entrare nella testa di Montefameglio e le sue teorie che fanno riferimento alla "psicologia orientale", se vuoi delle spiegazioni chiedi a lui e non a noi... Sulla questione Logos giovanneo e Sapienza giudaica sono stati letteralmente scritti fiumi di inchiostro, noi ci attendiamo a leggere Giovanni e Paolo nel loro contesto, a me pare tranquillo che essi riconobbero in Gesù un essere sovrumano che aveva avuto un'esistenza preumano in cielo, che poi lo chiamino logos piuttosto che sophia è inducativo del fatto che non volevano confonderlo con le tesi filosofiche giudaiche sulla Sapienza. L'argomento è comunque complesso, nel forum ci sono molte vecchie discussioni in merito.

Shalom
Mimmo.Mammo
00giovedì 3 agosto 2017 20:04
ok grazie per i messaggi...

ora mi prendo un po' di riposo visto che ho la testa che

fuma [SM=g7401]

grazie per il vostro aiuto...


un abbraccio...

Mimmo.Mammo
Mimmo.Mammo
00giovedì 3 agosto 2017 20:12
comunque credo che Rivelazione 19:13 possa essere un versetto chiave per comprendere meglio la questione...
(correggetemi se sbaglio)...

una abbraccio

Mimmo.Mammo



(SimonLeBon)
00giovedì 3 agosto 2017 20:20
Re:
Mimmo.Mammo, 03/08/2017 20:04:

ok grazie per i messaggi...

ora mi prendo un po' di riposo visto che ho la testa che

fuma [SM=g7401]

grazie per il vostro aiuto...


un abbraccio...

Mimmo.Mammo



Fai bene, la meditazione è un aspetto importante della vita cristiana.

Simon
Mimmo.Mammo
00giovedì 3 agosto 2017 21:30
Simon
Ovvio,
La meditazione é molto importante, e anche fare ricerche solo che molto spesso esagero e passo ore su ore a fare approfondimenti che, da quel che vedo io personalmente, aumentano di più la mia conoscenza piuttosto che la mia fede...

Devo darmi una regolata...

Un abbraccio

Mimmo.Mammo
Aquila-58
00giovedì 3 agosto 2017 22:37
Re: per aquila e erevnitis
Mimmo.Mammo, 03/08/2017 19.12:

grazie per le risposte,

comunque la questione è che per noi il logos sarebbe Gesù preesistente mentre per G.M. sarebbe solo la parola creatrice (o sapienza, se non sbagli) di Dio...




pazienza, ci dispiace per G.M. ma non possiamo farci nulla...

Mimmo.Mammo, 03/08/2017 19.12:


non riesco a comprendere bene la posizione di G.M. riguardo al logos...

ho letto dei suoi articoli e mi pare molto strano che il significato di logos sia lo stesso in tutta la bibbia...

in più afferma:
"Yeshùa mostra di possedere una relazione tutta speciale con Dio: egli conosce Dio come Padre e lo conosce come compete a un figlio. Ma Yeshùa è un uomo e parla come persona umana presente, per cui tutto va inteso secondo la psicologia orientale. Yeshùa dice: “Prima che Abraamo fosse nato, io sono” (Gv 8:58), in quanto la parola di Dio dimorava il lui. “La Parola è divenuta carne e ha risieduto [letteralmente: “si è attendata”] fra noi” (Gv 1:14, TNM): non che egli fosse la parola creatrice di Dio. Che Yeshùa sia “prima” di Abraamo non va inteso in senso cronologico, ma come espressione di dignità: Yeshùa viene prima perché è superiore. Tale superiorità di Yeshùa rispetto a qualsiasi altro profeta è espressa in Gv 10:32-38"




non sono affatto d' accordo, la narrazione di Gv. 8:55-58 gira tutta sull' affermazione di Gesù che Abraamo vide il suo giorno e si rallegrò, i giudei gli chiedono come sia possibile che abbia visto Abraamo, non avendo ancora cinquan' anni e Gesù dice la fatidica frase:

"prin Abraam genesthai ego eimi", con il presente il cui tema in greco esprime l' aspetto continuo e durativo, cioè un' azione nel suo svolgimento rappresentabile con una linea continua.
Per cui si parla proprio di ordine cronologico, non di superiorità come dice il nostro amico, giacchè in tutto il contesto di Gv. 8 non si accenna ad alcuna superiorità di Gesù rispetto ad Abraamo.
Gv. 10:32-38 non la esprime, perchè Gesù non dice di essere superiore agli altri profeti, ma di essere il Figlio di Dio, di essere nel Padre e il Padre in Lui, è del tutto diverso!


Mimmo.Mammo, 03/08/2017 19.12:


ora, non riesco a capire che centra giovanni 8:58 con Yeshùa viene prima perché è superiore?

ovvio che Gesù è superiore, ma non riesco a capire, anche perché leggendo questi versetti:

"56 Abraamo, vostro padre, ha gioito nell'attesa di vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegrato».
57 I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abraamo?»
58 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono»."
(NR) ["io ero"(TNM)]

qua i Giudei si stupiscono dicendo «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abraamo?», e Gesù gli risponde «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».

qua i Giudei si riferivano all'età (se non sbaglio) e non alla "superiorità di Yeshùa"...

non riesco a capire...

spero di ricevere dei chiarimenti...

grazie in anticipo






hai capito benissimo, infatti hai colto pienamente il punto, che è proprio quello che dici: la "superiorità" di Gesù c' entra esattamente come i cavoli a merenda.
Lì si parla proprio della preesistenza di Gesù, che ovviamente è precedente ad Abraamo, sulla base dell' intero contesto.

Ciao.

Mimmo.Mammo
00giovedì 3 agosto 2017 23:19
Per aquila
Grazie aquila per esserti ricordato di questa discussione, lo apprezzo veramente...

I tuoi messaggi che ho letto in passato in altre discussioni mi sono sempre piaciute e sempre azzeccate

Grazie ancora per il messaggio...
Credo che quando mi assaliranno i dubbi riguarderò questa discussione molto volentieri...

Un abbraccio a tutti

Mimmo.Mammo
Mimmo.Mammo
00venerdì 4 agosto 2017 02:14
domani mattina o pomeriggio vorrei esporre altre scritture che mi
lasciano sempre un po' perplesso, prese dal sito biblistica...

(lo so che forse ne avete parlato, ma per me è un chiodo fisso che vorrei eliminare definitivamente, ovviamente se volete e se ne avete il tempo)

spero che non vi dispiaccia se copio e incollo qui l'argomento, visto che non riuscirei a riscrivere ciò che è scritto...

quindi lo copio e lo incollo e ne possiamo discutere insieme (ovviamente se volete)...

poiché mi porto questi dubbi da molto tempo e mi creano dei problemi...
anche fisici (spesso, a causa dei dubbi che mi affliggono, mi sento mancare l'aria e non riesco a respirare in modo corretto)

grazie per la comprensione...

un abbraccio

Mimmo.Mammo

ps. ho letto il regolamento che vieta di copiare e incollare testi e argomenti di siti apostati, ma visto che conoscete G.M. e ci avete parlato, spero di poter far copia e incolla trattandosi di un sito non apostata... ma se lo ritenete come qualcosa da non fare, siete liberi (ci mancherebbe, visto che siete i moderatori ed è normale e giusto) di cancellare ciò che copierò e incollerò...

grazie ancora
Mimmo.Mammo
00venerdì 4 agosto 2017 02:15
COPIA E INCOLLA
PER MEZZO DI YESHÙA
Desideriamo ora riprendere tre passi già citati:

“C’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose”. – 1Cor 8:6.

“Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili”. – Col 1:15,16.

“[Yeshùa, il] Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi”. – Eb 1:2.

In 1Cor 8:6 l’espressione “mediante il quale” potrebbe far pensare a Yeshùa come mediatore o artefice della creazione. Non è così, perché il testo dice chiaramente: “C’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose”. È Dio e solo Dio il creatore. Il senso di quel “mediante” (greco διά, dià) è ben espresso dalla traduzione che ne fa il Nuovo Testamento Interlineare (Edizioni San paolo): “Per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi per lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, in virtù del quale sono tutte le cose e noi grazie a lui” (il corsivo è nostro). Nel caso di Dio si ha ἐξ (ex), da; nel caso di Yeshùa, διά (dià), attraverso.

Nel passo di Col si ha l’espressione “in lui”, cioè in Yeshùa. Non implica il suo creare, perché si dice che Yeshùa stesso è una “creatura” e si dice che “tutte le cose” che “sono state create” sono “le cose che sono nei cieli e sulla terra” (già creati).

Nel passo di Eb si dice che Yeshùa è “erede di tutte le cose”. Come potrebbe essere erede di ciò che lui stesso avrebbe creato? La creazione è di Dio e Yeshùa la eredita. Si noti come: “Che egli [Dio] ha costituito erede di tutte le cose”. È Dio che lo ha costituito erede in virtù della sua ubbidienza fino alla morte. “Tu hai amato la giustizia e hai odiato l’iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia”. – V. 9.

Desideriamo ora richiamare l’attenzione su come i convincimenti religiosi condizionino i traduttori. Si prenda Col 1:15-17 nella versione di TNM: “Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione; perché per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono create nei cieli e sulla terra, le cose visibili e le cose invisibili, siano essi troni o signorie o governi o autorità. Tutte le [altre] cose sono state create per mezzo di lui e per lui. Ed egli è prima di tutte le [altre] cose e per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono fatte esistere”. Si noti ora in particolare quel “per mezzo di lui” (che il testo riferisce a Yeshùa), che nel passo compare per ben tre volte. L’ignaro lettore non può far altro che desumere che Yeshùa fu il mezzo o lo strumento della creazione. Eppure la Bibbia dice chiaramente che “in principio Dio creò” (Gn 1:1). Il fatto è che il passo paolino non dice affatto “per mezzo” di Yeshùa, ma ἐν (en), in Yeshùa. La preposizione ἐν (en), “in”, compare la prima e la terza volta nel brano. La seconda volta il greco ha invece δι’αὐτοῦ καὶ εἰς αὐτὸν (di’autù kài èis autòn): “in virtù di lui e per lui”. Paolo sta dicendo qui che tutta la creazione è stata fatta da Dio per Yeshùa.

Il senso che può assumere la preposizione greca διά (dià), attraverso, è ben illustrato dal passo di 1Tm 2:15: “Essa [la donna] sarà tenuta in salvo per mezzo [διά (dià)] del parto” (TNM). NR traduce così: “Sarà salvata partorendo figli”. Non è il parto che salva la donna, infatti una donna può morire proprio partorendo. È invece la donna che viene salvata perché possa partorire e perpetuare la specie umana. Nello stesso modo, tutta la creazione non fu fatta da Yeshùa, ma per Yeshùa.

Si noti anche Eb 7:9: “Per mezzo [διά (dià)] di Abraamo anche Levi che riceve le decime ha pagato le decime” (TNM). Levi, terzo figlio di Giacobbe e quindi pronipote di Abraamo, non poteva certo aver pagato letteralmente le decime impiegando come intermediario Abraamo, che era il nonno di suo padre, ormai morto da tempo. L’autore di Eb, infatti, premette: “Se posso usare l’espressione” (v. 9); poi spiega: “Poiché [Levi] era ancora nei lombi del suo antenato [Abraamo] quando Melchisedec [che ricevette un decimo del bottino da Abraamo] lo incontrò”. Virtualmente, Levi pagò in virtù di Abraamo, sebbene Levi non fosse ancora nato. Similmente, tutta la creazione fu fatta da Dio in virtù di Yeshùa, sebbene Yeshùa non fosse ancora nato.
Aquila-58
00venerdì 4 agosto 2017 06:39
Re: COPIA E INCOLLA
Mimmo.Mammo, 04/08/2017 02.15:

PER MEZZO DI YESHÙA


In 1Cor 8:6 l’espressione “mediante il quale” potrebbe far pensare a Yeshùa come mediatore o artefice della creazione. Non è così, perché il testo dice chiaramente: “C’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose”. È Dio e solo Dio il creatore. Il senso di quel “mediante” (greco διά, dià) è ben espresso dalla traduzione che ne fa il Nuovo Testamento Interlineare (Edizioni San paolo): “Per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi per lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, in virtù del quale sono tutte le cose e noi grazie a lui” (il corsivo è nostro). Nel caso di Dio si ha ἐξ (ex), da; nel caso di Yeshùa, διά (dià), attraverso.




Mimmo, la preposizione propria dia, in greco, come significato base, significa "attraverso, per".
Regge due casi, il genitivo e l' accusativo, come in questo caso.
Dia con l' accusativo in questo caso ha il significato di "per, per mezzo di".
Pertanto, il fatto che solo il Padre sia il Creatore non significa che non possa essersi avvalso di un mediatore.
Ergo, non conosciamo nei minimi particolari come è avvenuta la Creazione divina, possiamo dedurre, dai testi biblici, che "mediatore" della Creazione indichi che il Padre diede al Figlio Unigenito il privilegio di operare materialmente ciò che il Padre chiamava all' esistenza.


Mimmo.Mammo, 04/08/2017 02.15:


Nel passo di Col si ha l’espressione “in lui”, cioè in Yeshùa. Non implica il suo creare, perché si dice che Yeshùa stesso è una “creatura” e si dice che “tutte le cose” che “sono state create” sono “le cose che sono nei cieli e sulla terra” (già creati).





il fatto che il Figlio Unigenito stesso sia un Essere creato non implica che non possa essere il "mediatore" della creazione, infatti in Colossesi 1:16 leggiamo:

"hoti en autoi ektisthe ta panta en tois ouranois kai epi tes ges, ta horata kai ta aorata, eite thronoi eite kuriotetes eite archai eite exousiai; ta panta di' autou kai eis auton ektistai "

Alla lettera (per la parte che ci interessa):

"perchè in lui furono create tutte le cose.........tutte le cose per mezzo (o attraverso) di lui e verso lui sono state create "

Il fatto che il Figlio sia il prototokos pases ktiseos (il primogenito di tutta la creazione), come si legge in Colossesi 1:15, e quindi un Essere creato, non implica che Egli non possa essere il "mediatore" della Creazione.

Infatti Egli come prototokos, primogenito, fa parte della pases ktiseos, di "tutta la creazione", non fa parte di ta panta del versetto 16, cioè della creazione mediata.
Ecco perchè - giustamente - la TNM evidenzia un significato implicito mettendo tra parentesi quadra [anche], che tanto fa imbufalire i trinitari, ma questa è un' altra storia.... [SM=g27987]

Il fatto che venga detto di' autou, alla lettera "attraverso di lui" indica propria il mezzo, ti ricordo ancora che dia ha come significato base "per, attraverso" e che con l' accusativo ha il significato specifico di "per, per mezzo".
Alla fine del versetto 16 troviamo eis auton, la preposizione eis, come significato base, ha "verso" e regge il solo caso accusativo.
Perchè tutte le [altre. Significato implicito] cose furono create "verso" Lui?
Qui eis con l' accusativo ha il significato di "per".
Essendo Egli il primogenito di tutta la creazione ha "diritto" alla prototokia, alla primogenitura, e questo ci riporta a Ebrei 1:2 che ora analizzeremo

Mimmo.Mammo, 04/08/2017 02.15:


Nel passo di Eb si dice che Yeshùa è “erede di tutte le cose”. Come potrebbe essere erede di ciò che lui stesso avrebbe creato? La creazione è di Dio e Yeshùa la eredita. Si noti come: “Che egli [Dio] ha costituito erede di tutte le cose”. È Dio che lo ha costituito erede in virtù della sua ubbidienza fino alla morte. “Tu hai amato la giustizia e hai odiato l’iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia”. – V. 9.




Ebrei 1:2

"ep' eschatou ton hemeron touton elalesen hemin en huioi, hon etheken kleronomon panton, di' hou kai epoiesen tous aionas "

alla lettera

"alla fine di questi giorni ha parlato a noi nel Figlio che ha posto erede di tutte le cose per mezzo del quale ha fatto anche i mondi "

Pertanto, come abbiamo visto, come primogenito di tutta la creazione, il Padre ha dato al Figlio il privilegio di essere l' artefice delle cose che il Padre chiamava all' esistenza, come primogenito ha "diritto" alla prototokia, alla primogenitura, ecco perchè in Colossesi 1:16, alla fine del versetto, viene usata la preposizione eis, "per" lui.
Come primogenito egli sarebbe divenuto erede di tutte le cose e infatti Dio, il Padre, lo stabilì come tale.
Questo ci riporta a Colossesi 1:15 e all' antropomorfismo semitico del primogenito (e quindi della primogenitura e dell' eredità) che Paolo usa per indicare l' origine del Figlio.

Mimmo.Mammo, 04/08/2017 02.15:


L’ignaro lettore non può far altro che desumere che Yeshùa fu il mezzo o lo strumento della creazione. Eppure la Bibbia dice chiaramente che “in principio Dio creò” (Gn 1:1). Il fatto è che il passo paolino non dice affatto “per mezzo” di Yeshùa, ma ἐν (en), in Yeshùa. La preposizione ἐν (en), “in”, compare la prima e la terza volta nel brano. La seconda volta il greco ha invece δι’αὐτοῦ καὶ εἰς αὐτὸν (di’autù kài èis autòn): “in virtù di lui e per lui”. Paolo sta dicendo qui che tutta la creazione è stata fatta da Dio per Yeshùa.







l' ho già detto sopra.
Il fatto che in principio Dio creò, come scritto nella Genesi, non esclude che vi possa essere stato un mediatore della Creazione, che in sede anticotestamentaria appare appena abbozzata (Proverbi 8:30), ma che verrà esplicitata ampiamente solo nella Rivelazione neotestamentaria.
Come ho detto sopra, di' autou, "attraverso di lui" indica propria il mezzo.

Come ti ho giò detto,la preposizione propria dia ha come significato base "per, attraverso" e che con l' accusativo ha il significato specifico di "per, per mezzo".
Alla fine del versetto 16 troviamo eis auton, la preposizione eis, come significato base, ha "verso" e regge il solo caso accusativo.
Perchè tutte le [altre. Significato implicito] cose furono create "verso" Lui?
eis con l' accusativo ha il significato di "per".
Essendo Egli il primogenito di tutta la creazione ed essendo state create per mezzo di Lui tutte le [altre] cose, egli - Paolo usa dei semitismi per farci comprendere meglio il tutto - ha "diritto" alla prototokia, alla primogenitura.

Proprio per questo Dio lo ha costituito erede di tutte le cose, colui per mezzo o attraverso il quale e per il quale tutte le [altre] cose furono create.

Saluti (però Mimmo, per cortesia, una Scrittura alla volta se possibile, sennò ci devo stare troppo e di tempo ne ho pochissimo....)

Grazie e ciao

barnabino
00venerdì 4 agosto 2017 07:55
Mimmo... però posso chiederti cosa ti rende perplesso in tutto questo? Voglio dire, per la tua fede, in questo momento, quale importanza riveste il ruolo preumano di Cristo? Perché con tutto il rispetto di Montefameglio la sua resta una tesi come tante, non certo la più diffusa tra i biblisti, se prendi altri biblisti diranno altro... ora, possiamo anche passare i mesi ad esaminare tutte le tesi fatte nei secoli, ma tu, personalmente, cosa hai capito di Cristo leggendo le Scritture? Perché Giovanni lo chiama La Parola? Cosa ci serve saperlo?

Shalom
Aquila-58
00venerdì 4 agosto 2017 08:30
Re:
Mimmo.Mammo, 04/08/2017 02.14:

domani mattina o pomeriggio vorrei esporre altre scritture che mi
lasciano sempre un po' perplesso, prese dal sito biblistica...

(lo so che forse ne avete parlato, ma per me è un chiodo fisso che vorrei eliminare definitivamente, ovviamente se volete e se ne avete il tempo)

spero che non vi dispiaccia se copio e incollo qui l'argomento, visto che non riuscirei a riscrivere ciò che è scritto...

quindi lo copio e lo incollo e ne possiamo discutere insieme (ovviamente se volete)...

poiché mi porto questi dubbi da molto tempo e mi creano dei problemi...
anche fisici (spesso, a causa dei dubbi che mi affliggono, mi sento mancare l'aria e non riesco a respirare in modo corretto)

grazie per la comprensione...

un abbraccio

Mimmo.Mammo

ps. ho letto il regolamento che vieta di copiare e incollare testi e argomenti di siti apostati, ma visto che conoscete G.M. e ci avete parlato, spero di poter far copia e incolla trattandosi di un sito non apostata... ma se lo ritenete come qualcosa da non fare, siete liberi (ci mancherebbe, visto che siete i moderatori ed è normale e giusto) di cancellare ciò che copierò e incollerò...

grazie ancora




Mimmo, i passi di 1 Corinti 8:6, Colossesi 1:16 ed Ebrei 1:2 te li ho analizzati molto brevemente (ci sarebbe molto altro da dire, ovviamente...) nel post n. 42, quanto a G.M., non è che lo conosciamo.
E' che già altre volte sono venuti qui degli utenti per proporci le sue interpretazioni e sentire la nostra risposta.
Lo abbiamo fatto ampiamente.
Tuttavia credo, a quel che so, che G.M. sia un nostro ex.

Quindi come tutti gli ex testimoni di Geova, l' unico scopo che ha è (tentare di) sviare in qualche modo i testimoni di Geova o simpatizzanti.

Qualcuno purtroppo va dietro alle sue chiacchiere, ma era scritto:

"Poiché ci sarà un periodo di tempo in cui non sopporteranno il sano insegnamento,+ ma, secondo i loro propri desideri, si accumuleranno maestri per farsi solleticare gli orecchi;+ 4 e distoglieranno i loro orecchi dalla verità, mentre si volgeranno a false storie " (2 Timoteo 4:3-4).

Piuttosto, ti invito ad esaminare attentamente quello che ti ha appena scritto il moderatore nel post n. 43


barnabino, 04/08/2017 07.55:

Mimmo... però posso chiederti cosa ti rende perplesso in tutto questo? Voglio dire, per la tua fede, in questo momento, quale importanza riveste il ruolo preumano di Cristo? Perché con tutto il rispetto di Montefameglio la sua resta una tesi come tante, non certo la più diffusa tra i biblisti, se prendi altri biblisti diranno altro... ora, possiamo anche passare i mesi ad esaminare tutte le tesi fatte nei secoli, ma tu, personalmente, cosa hai capito di Cristo leggendo le Scritture? Perché Giovanni lo chiama La Parola? Cosa ci serve saperlo?

Shalom





Ritengo che sia molto più utile che stare a perdere tempo con le teorie (a mio avviso completamente strampalate) di G.M.

Saluti

barnabino
00venerdì 4 agosto 2017 08:35
Forse più che da Montefameglio sarebbe opportuno partire da qualche buona introduzione a Giovanni se ti interessa l'argomento. Comunque, per noi testimoni di Geova, Gesù non è un altro creatore, semmai è all'origine della creazione di Dio, il quale si è servito del suo primogenito per creare tutte le cose... ma l'autore della creazione, l'originatore, resta il solo Dio Geova, non Cristo. Cosa ci trovi di strano in questo?

Shalom
Mimmo.Mammo
00venerdì 4 agosto 2017 09:28
grazie,

grazie ancora per i vostri messaggi...
grazie ad aquila che mi ha risposto in maniera accurata
e grazie anche a barnabino per le domande che mi aiutano a fare un attento auto esame...

il fatto è che questi argomenti scritti da G.M. li avevo visti diverso tempo fa, e non essendo uno studioso del greco questi argomenti mi sembravano plausibili e ben giustificati...

la mia fede, come avevo scritto prima, ne risentii molto, visto che ciò che leggevo andava contro a ciò che mi era stato insegnato...

ad esempio la questione del logos della filosofia stoica non l'avevo mai sentito prima...

e un altro articolo articolo di G.M. che mi colpi come quello del logos era quella della predicazione "di casa in casa"...

ma fortunatamente avevo già letto il tema della predicazione in questo sito e il problema l'avevo eliminato grazie a voi...

rimaneva da risolvere la questione del logos, principalmente i punti che ho riportato in questa discussione perché cercando nel forum non riuscivo a trovare ciò che cercavo...

ma ora vi ringrazio per l'aiuto che mi avete dato sono riuscito a mettere da parte anche questo...

sono una persona MOLTO insicura e molto spesso voglio cercare di verificare gli argomenti per vedere se stanno veramente così le cose...

barnabino scrive:
"sarebbe opportuno partire da qualche buona introduzione a Giovanni se ti interessa l'argomento."

si mi farebbe molto piacere avere qualche introduzione a Giovanni per comprendere più a pieno...


comunque grazie ancora per le risposte...

un abbraccio

Mimmo.Mammo

[SM=g7255] [SM=x1408424] [SM=g7255] [SM=x1408424] [SM=g7255] [SM=x1408424]
barnabino
10venerdì 4 agosto 2017 19:22
Caro Mimmo,


l fatto è che questi argomenti scritti da G.M. li avevo visti diverso tempo fa, e non essendo uno studioso del greco questi argomenti mi sembravano plausibili e ben giustificati...la mia fede, come avevo scritto prima, ne risentii molto, visto che ciò che leggevo andava contro a ciò che mi era stato insegnato...



Il punto è che questo tizio rappresenta un punto di vista minoritario, pur rispettabile, dunque forse prima di buttarsi nella lettura di tesi bizzarre o minoritarie sarebbe bene capire qual è il punto di vista dei biblisti...


ad esempio la questione del logos della filosofia stoica non l'avevo mai sentito prima...



Il termine Logos è greco e non è strano che venisse usato della filosofia greca, per Eraclito è la ragione universale che governa l'universo e lo stesso vale per gli stoici, dubito che Giovanni lo usasse con quel significato, ma è anche possibile che in greco utilizzasse proprio perché alludeva al concetto di mediazione e segnava la distanza da concetti giudaici di Sapienza. Ma il conceto di Logos degli stoici è molto diverso da quello di Giovanni, capisci che il fatto che il termine fosse usato dagli stoici e ci sia qualche somiglianza significa ben poco, e non è certo il solo termine usato anche dai filosofi presente nelle Scritture.


e un altro articolo articolo di G.M. che mi colpi come quello del logos era quella della predicazione "di casa in casa"...



Mah, anche se nella Bibbia non ci fosse scritto di andare "di casa in casa" non vedo perché dovrebbe essere proibito farlo. Tutto l'argomento pare solo una polemica contro i testimoni di Geova che sono noti per usare soprattutto questo metodo, per altro insieme ad altri. Mi pare il classico argomento di chi vuole fare l'intellettuale e non vuole "puzzare di pecora" come direbbe Bergoglio...


"sarebbe opportuno partire da qualche buona introduzione a Giovanni se ti interessa l'argomento."

si mi farebbe molto piacere avere qualche introduzione a Giovanni per comprendere più a pieno...



Un consiglio? Lascia perdere siti web costruiti solo per gettare dubbi, dunque partigiani e ideologici. Serviti di strumenti scientifici riconosciuti, affidabili e neutrali. Fatti prima una tua idea.

Shalom
Aquila-58
10venerdì 4 agosto 2017 19:36
Re:
barnabino, 04/08/2017 19.22:



Il termine Logos è greco e non è strano che venisse usato della filosofia greca, per Eraclito è la ragione universale che governa l'universo e lo stesso vale per gli stoici, dubito che Giovanni lo usasse con quel significato, ma è anche possibile che in greco utilizzasse proprio perché alludeva al concetto di mediazione e segnava la distanza da concetti giudaici di Sapienza. Ma il conceto di Logos degli stoici è molto diverso da quello di Giovanni, capisci che il fatto che il termine fosse usato dagli stoici e ci sia qualche somiglianza significa ben poco, e non è certo il solo termine usato anche dai filosofi presente nelle Scritture.





che cosa significhi che il Cristo preesistente sia il Logos di Dio Giovanni lo chiarisce bene nel suo Vangelo e nell' Apocalisse.


Gesù dice di aver dato ai discepoli il logos di Dio (Gv. 17:14), logos di Dio al quale Gesù stesso si attiene (Gv. 8:55), quando Gesù dice che "il logos che udite non è mio, , ma appartiene a Colui che mi ha mandato" (Gv. 14:24), quando Giovanni dice che l' Unigenito Figlio è Colui che ci ha spiegato l' invisibile Iddio (Gv. 1:18), quando la lettera agli Ebrei afferma che Dio ci ha parlato per mezzo del Figlio (Ebrei 1:2), che ha detto tutto quello che il Padre gli ha comandato di dire (Gv. 12:49-50), io capisco una cosa sola: che il Cristo è il Logos perchè è Colui che rende manifesta la Parola, l' insegnamento, il comandamento divino è ricopre questo ruolo fin dal momento chiamato "in principio".

Gesù, lo ripeto, fu chiarissimo:

"Il Logos che udite non è mio ma appartiene al Padre che mi ha mandato" (Gv. 14:24), ergo il Padre ci ha parlato e ci ha dato il suo comandamento e il suo insegnamento per mezzo del Figlio.

il Cristo preesistente è quindi il Logos perchè è Colui che rivela Dio (Gv. 1:18), rendendo manifesta la sua parola, il suo pensiero, il suo insegnamento, la stessa personalità di Dio (Gv. 14:7,9), perfino il suo giudizio, di cui è l' esecutore, vedi Apoc. 19:13, dove Gesù è chiamato espressamente ho logos tou theou.


barnabino
10venerdì 4 agosto 2017 20:19
Comunque devo complimentarmi con te, difficilmente un ragazzo di 16 anni si interessa del Logos giovanneo come punto centrale della sua fede! Solo prima di guardare in siti poco affidabili fatti un tuo studio personale e una tua idea sul problema su testi scientifici, per evitare, come dice Paolo di "non essere presto scossi dalla vostra ragione né di eccitarvi" per qualche messaggio o interpretazione scandalistica...

Shalom
Luca Jeff
10venerdì 4 agosto 2017 20:55
Ciao Mimmo,ho avuto il tuo stesso problema.Non solo da un punto di vista dottrinale riguardo a gesù,ma anche riguardo al quel sito APPARENTEMENTE AFFIDABILE ma che nella sostanza spara scemate assurde.
Mi ha fatto sorridere il fatto che hai citato quel sito quando parla della predicazione,perché lessi anche io le sue/loro argomentazioni e rimasi scioccato da quanto si rivelarono fasulle.Ci feci delle ricerce approfondite riguardo alla predicazione,e mi resi conto che la tesi di quel sito è talmente assurda che un fratello testimone di 6 anni potrebbe smontarla.Non voglio finire O.T,dato che qui non si parla della predicazione,ma voglio dirti due tre cose al fine di farti capire quanto siano insidiosi e pericolosi certi siti,che con contorti e rigirati pensieri non non fanno altro che allontanare persone come te dalla verità.
Quel sito sosteneva che solo personaggi "di un certo calibro" possono predicare,il bravo cristiano medio invece non deve azzardarsi a parlarne con altri,se non con parenti stretti ect ect.Per quel sito,nella bibbia solo uomini di altissimo livello spirituale predicano....Detta così,già,una persona con un minimo di preparazione si mette a ridere..Infatti mi feci una ricerca e notai che tantissime persone i cui nomi nemmeno sono citati hanno predicato,la bibbia invita TUTTI farlo e il concetto di predicazione non è altro che un modo di mostrare amore al prossimo.Come si può mostrare amore al prossimo se ci si rifiuta di predicargli la buona notizia e portagli la salvezza eterna?Inoltre,ci sono 874646332348428 storici che parlano dell'enorme quantità di cristiani che nel primo secolo hanno predicato portato la buona notizia in tutto il mondo,mica ci furono solo gli apostoli e qualche altro fenomeno...
Non voglio dilungarmi sulla questione,che è OT,ma ti ho fatto notare brevemente l'assurdità di quella tesi per farti capire quanto possano sviare certi siti di persone che APPARENTEMENTE sembrano competenti e razionali,ma che invece affermano totali castronerie....
Gesù non è dio,gli è inferiore,è un essere distinto che viene appunto distinto in una miriade di aspetti,e che viene chiamato la parola in quanto è un mediatore/messaggero che riporta il messaggio di dio agli uomini.Nell'ottavo capitolo di proverbi si dice che la sapienza(gesù) è "data alla luce come con dolori di parto".La persona onesta e priva di dogmi qui si rende subito conto che si parla di una vera e propria creazione,di una creatura che inizia a esistere quando prima non esisteva,di un gesù che ha avuto un inizio,che è stato metaforicamente "partorito".
Pensare che un essere possa essere "dato alla luce" quando in realtà esiste da sempre mi sembra ridicolo,una di quelle mosse di chi vuol far dire alla bibbia ciò che la bibbia non dice.
Luca Jeff
10venerdì 4 agosto 2017 20:57
Comunque Mimmo ti faccio anche io i miei complimenti.
Io ho qualche anno in più di te,22,e sono stato "vittima" di tanti siti che mi hanno fatto solo perdere tempo e che hanno cercato di allontanarmi da Geova,stai attento quando fai ricerche,perché io ci ho messo 5-6 mesi a rendermi conto dell'inaffidabilità di certi siti...
(SimonLeBon)
10venerdì 4 agosto 2017 22:01
Re:
Luca Jeff, 04/08/2017 20:57:

Comunque Mimmo ti faccio anche io i miei complimenti.
Io ho qualche anno in più di te,22,e sono stato "vittima" di tanti siti che mi hanno fatto solo perdere tempo e che hanno cercato di allontanarmi da Geova,stai attento quando fai ricerche,perché io ci ho messo 5-6 mesi a rendermi conto dell'inaffidabilità di certi siti...



Le "pecorelle smarrite" non possono che produrre "siti smarriti", è una conseguenza logica.

Spiritualmente i frutti identificano la pianta e occorre giustamente essere attenti ai dettagli.

Simon
Mimmo.Mammo
00venerdì 4 agosto 2017 22:16
A TUTTI
grazie...

grazie di cuore...

non so cos'altro dire...

ringrazio aquila per le spiegazioni in greco, barnabino per avermi dato consigli utili su come studiare meglio, luca jeff per aver condiviso la sua esperienza e per avermi fatto capire che non sono solo io ad aver avuto lo stesso problema e simon per i suoi commenti azzeccatissimi...

grazie...

grazie ancora...

un abbraccio a tutti [SM=g7255] [SM=x1408424] [SM=g7255]

Mimmo.Mammo

ps. in realtà ho 18 anni non 16 [SM=g27988] ma tranquilli, non li dimostro nemmeno, spesso mi scambiano per un tredicenne... [SM=g10765]
barnabino
00venerdì 4 agosto 2017 23:00
Avevo detto 16 perché dicevi che da parecchio tempo che fai queste ricerche... comunque se usi la funzione cerca sul Logos troverai molte discussioni estremamente approfondite, ad esempio:

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/9966655/-/discussi...

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/9755685/-/discussi...

Shalom
Mimmo.Mammo
00venerdì 4 agosto 2017 23:06
per barnabino
ah...

perdono ho capito male allora,

comunque grazie per il suggerimento [SM=x1408424]

visto che queste discussioni non le ho trovate, grazie [SM=g7474]


buon riposo a tutti [SM=g7367]
barnabino
00venerdì 4 agosto 2017 23:08
Ti ho postato due discussioni... da leggere e intervenire se trovi qualche dubbio.

Shalom
Mimmo.Mammo
00venerdì 4 agosto 2017 23:08
le leggerò con gusto...

grazie ancora
Mimmo.Mammo
00venerdì 11 agosto 2017 18:23
OT
volevo postare qualche commento su luca 10:7...
li trovo abbastanza interessanti questi commenti che vengo da altre bibbie:

-"Benson Commentary":Go not from house to house — Be content with whatever fare you meet with; and never create any unnecessary trouble in the family where you are, nor quit your lodgings to seek others, in hope of better accommodations during the short stay you make in a place.

-"Barnes' Notes on the Bible":See the notes at Matthew 10:11. On this passage Dr. Thomson ("The Land and the Book," vol. i. p. 534) remarks: "The reason (for the command, 'Go not from house to house') is very obvious to one acquainted with Oriental customs. When a stranger arrives in a village or an encampment, the neighbors, one after another, must invite him to eat with them. There is a strict etiquette about it, involving much ostentation and hypocrisy, and a failure in the due observance of this system of hospitality is violently resented, and often leads to alienations and feuds among neighbors; it also consumes much time, causes unusual distraction of mind, leads to levity, and every way counteracts the success of a spiritual mission."

-"Gill's Exposition of the Entire Bible":go not from house to house; as if fickle and inconstant, as if not satisfied with your lodging and entertainment, and as seeking out for other and better, or as if burdensome where they were; See Gill on Matthew 10:11. The Jews have a proverb, expressing the inconvenience and expensiveness, and the danger of moving from place to place:

"he that goes, , "from house to house", (loses his) shirt, (i.e. comes to distress and poverty,) from place to place (his) life (e);''

or he is in great danger of losing his life.

(e) Bereshit Rabba, sect. 39. fol. 34. 3.

credo (a mio modestissimo parere) che G.M. abbia preso un bel granchio...

e io ho perso tantissimo tempo che potevo usarlo per migliorare in ambito spiritualmente...

comunque grazie a tutti...

se avrò altre perplessità sul logos ve le chiederò qui...

grazie per le vostre risposte

un abbraccio...

Mimmo.Mammo
Luca Jeff
00venerdì 11 agosto 2017 19:46
Re: OT
Mimmo.Mammo, 11/08/2017 18.23:

volevo postare qualche commento su luca 10:7...
li trovo abbastanza interessanti questi commenti che vengo da altre bibbie:

-"Benson Commentary":Go not from house to house — Be content with whatever fare you meet with; and never create any unnecessary trouble in the family where you are, nor quit your lodgings to seek others, in hope of better accommodations during the short stay you make in a place.

-"Barnes' Notes on the Bible":See the notes at Matthew 10:11. On this passage Dr. Thomson ("The Land and the Book," vol. i. p. 534) remarks: "The reason (for the command, 'Go not from house to house') is very obvious to one acquainted with Oriental customs. When a stranger arrives in a village or an encampment, the neighbors, one after another, must invite him to eat with them. There is a strict etiquette about it, involving much ostentation and hypocrisy, and a failure in the due observance of this system of hospitality is violently resented, and often leads to alienations and feuds among neighbors; it also consumes much time, causes unusual distraction of mind, leads to levity, and every way counteracts the success of a spiritual mission."

-"Gill's Exposition of the Entire Bible":go not from house to house; as if fickle and inconstant, as if not satisfied with your lodging and entertainment, and as seeking out for other and better, or as if burdensome where they were; See Gill on Matthew 10:11. The Jews have a proverb, expressing the inconvenience and expensiveness, and the danger of moving from place to place:

"he that goes, , "from house to house", (loses his) shirt, (i.e. comes to distress and poverty,) from place to place (his) life (e);''

or he is in great danger of losing his life.

(e) Bereshit Rabba, sect. 39. fol. 34. 3.

credo (a mio modestissimo parere) che G.M. abbia preso un bel granchio...

e io ho perso tantissimo tempo che potevo usarlo per migliorare in ambito spiritualmente...

comunque grazie a tutti...

se avrò altre perplessità sul logos ve le chiederò qui...

grazie per le vostre risposte

un abbraccio...

Mimmo.Mammo



Massì,ma la predicazione da parte dei primi cristiani è un argomento così semplice e scontato da capire che mi meraviglio di come si possa pensarla diversamente,personalmente penso che certe persone siano perfettamente consapevoli di dire menzogne.Ti basta leggere cosa dicono gli storici su cosa avvenne nel primo secolo...Ce ne sono a bizzeffe(ovviamente non testimoni)che riportano la stessa ovvia cosa:Tutti i cristiani predicavano.

Edmond de Pressensé spiega nell’opera The Early Years of Christianity: “L’insegnamento . . . era un modo di parlare spontaneo, che sgorgava dal cuore. Gli Apostoli non erano gli unici a parlare; gli altri cristiani parlavano altrettanto liberamente delle meravigliose opere di Dio”.

Oppure:
Edward Gibbon, nella sua opera Decline and Fall of the Roman Empire, fa notare che “le strade maestre, costruite per essere usate dalle legioni [romane], permisero ai missionari cristiani di viaggiare facilmente da Damasco a Corinto e dall’Italia all’estremità della Spagna o della Britannia”. Gibbon aggiunge: “C’è ogni motivo per credere che prima del regno di Diocleziano e di Costantino la fede di Cristo era stata predicata in ogni provincia e in tutte le grandi città dell’impero”.

Chi è oggi l'unica religione che continua a fare tutto ciò?
Easy.
Mimmo.Mammo
00venerdì 11 agosto 2017 21:52
per Luca Jeff
proprio vero


[SM=g1861209]
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