come possono essere correlati il concetto di TENEBRE con quello di DISTRUZIONE ETERNA

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I-gua
00lunedì 22 giugno 2020 13:56
Personificare le cose
O reificare le persone?

Questo è il dilemma....
barnabino
00lunedì 22 giugno 2020 14:07
Personificare con un oggetto... terminologia piuttosto insensata, ma morte è un oggetto? E poi anche la bestia è un simbolo ed è tormentata nel lago di fuoco. Forse basterebbe convincersi che quel tormento non è fisico ma simbolico...

Shalom
VVRL
00lunedì 22 giugno 2020 15:10
Re:
barnabino, 22/06/2020 13:16:




Perché nel testo non si legge di alcuna personificazione: la morte e l'ades sono simbolicamente "tormentati" nel lago di fuoco.


Cosa dici? In che modo è possibile letteralmente gettare l'Ades e la morte in qualche luogo. Possibile che strumentalizzi tutto in funzione della tua esegesi biblica? Ancora continui con la storia del tormento della morte di cui non c'è traccia biblica?



Noi chi? Perché sul dualismo "anima/corpo" ti rispondo tranquillamente di andarti a leggere il DENT o qualunque altro dizionario biblico moderno che si rispetti alla voce soma/psiche dove troverai scritto papale che non c'è alcun dualismo, tanto meno in Matteo 10,28 che abbiamo lungamente discusso ed è proprio uno dei passi presi ad esempio dai dizionari per dire che il dualismo è solo apparente. Oppure dimmi quale dizionario indica che Matteo 10,28 parla di un'anima immortale disincarnata che sopravvive alla morte.


Certo che non c'è nessuna anima che sopravvive alla morte senza il volere di Dio. Quello che tu non sai è che l'anima immortale greca sopravviveva alla morte senza nessun intervento divino. Nel cristianesimo accade il contrario, l'anima è destinata a morire senza l'intervento di Dio, che in quanto Dio onnipotente permette che l'anima stessa sopravviva alla morte del corpo.



Veramente è alla venuta, ma la cosa è indifferente... quando quelli esclusi dal regno vedranno innalzati gli unti testimoni di Geova al regno celeste eccome se digrigneranno i denti per la rabbia.


Poco cambia. Una persona distrutta non può vedere gli unti sedersi alla mensa celeste, anche da vivo, dato che i tuoi unti oggi sono in cielo e nessuno si è accorto di questo fatto.




Qui non si parla di "tenebre" ma di "tenebre di fuori"


E cosa cambia?

se non lo avessi ancora capito e non è ma morte ma l'esclusione dal regno, da vivi e non da morti.


Chi viene escluso dal regno dei Cieli vede gli eletti sedersi a mensa. Tu con il tuo dogma fai tutte le speculazioni umane possibili, io rimango invece al significato più immediato del testo e sono sicuro che non sbaglio: i distrutti non possono vedere nessuno.

I falsi cristiani sono separati dai veri cristiani quando sono ancora vivi e gettati fuori dal regno prima della venuta di Cristo che eseguirà il giudizio.


Solo invenzione umana questa. Non c'è una prima separazione rispetto alla venuta di Cristo. La separazione avviene dopo la discesa dal Cielo di Gesù:
Quando il Figlio dell’uomo+ verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui,+ allora si siederà sul suo glorioso trono. 32 Tutte le nazioni saranno radunate davanti a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. 33 E metterà le pecore+ alla sua destra, ma i capri alla sua sinistra
Credi quanto meno alla tua Bibbia.


Si parla non di morti ma di vivi... capito?


Davanti al trono di Cristo vengono radunati anche i morti restituiti dall'Ades e dal mare come dice Rivelazione 20. Non siete ancora riusciti a dimostrare che Cristo viene due volte, una prima del millennio e una dopo il millennio. Si ripetono sempre le stesse cose perchè non capite la fallacità della vostra esegesi biblica.

Non sono "distrutti" ma esclusi dal regno, per questo piangono e digrignano di denti, perché poco prima di essere distrutti si renderanno conto che hanno perso sia il privilegio di regnare con Cristo che la vita eterna ma anzi saranno condannati allo stroncamento.


Quali passi dicono che dopo essere stati gettati nelle tenebre avranno del tempo per piangere prima della distruzione? Possibile che non sai citate neanche un passo della Bibbia per avallare la tesi della Torre di Guardia?



I-gua
00lunedì 22 giugno 2020 16:35

Nessun risultato trovato per "personificare con un oggetto".




da concetti astrusi, "esegesi" strampalate...

oppure (forse) da dogmi antiscritturali, concetti fantasmagorici

ma anche: da concetti antiscritturali, "esegesi" apostate

barnabino
00lunedì 22 giugno 2020 16:39
Caro Aldo,


Cosa dici? In che modo è possibile letteralmente gettare l'Ades e la morte in qualche luogo. Possibile che strumentalizzi tutto in funzione della tua esegesi biblica? Ancora continui con la storia del tormento della morte di cui non c'è traccia biblica?



E la Bibbia che parla di tormento nel lago di fuoco. Sei tu che parli di un tormento letterale, per me il lago di fuoco e un simbolo è il tormento che colpisce la morte, l'Ades, la bestia e Satana tutti coloro che subiscono la seconda morte è simbolico.


Nel cristianesimo accade il contrario, l'anima è destinata a morire senza l'intervento di Dio, che in quanto Dio onnipotente permette che l'anima stessa sopravviva alla morte del corpo



Peccato che nel NT non esiste alcun dualismo, a morire è la persona nel suo insieme, non c'è un'anima disincarnata che sopravvive alla morte. Se non credi a me leggiti qualunque dizionario biblico, è abbastanza inutile che ti continui a ripetere le stesse cose, leggi il DENT alla voce soma o psiche.


Poco cambia. Una persona distrutta non può vedere gli unti sedersi alla mensa celeste, anche da vivo, dato che i tuoi unti oggi sono in cielo e nessuno si è accorto di questo fatto



Ma infatti non sono persone distrutte, sono persone vive e vegete che vedranno gli unti che saranno rapiti in cielo per governare con Cristo. Allora sarà evidente a tutti chi è il grano e chi è la zizzania. La separazione del grano e delle zizzanie precede la venuta di Cristo come figli dell'Uomo.


Quali passi dicono che dopo essere stati gettati nelle tenebre avranno del tempo per piangere prima della distruzione?



Lo dicono i passi in cui si dice che questi esclusi dal regno una volta fuori dal regno, cioè nelle tenebre di fuori, piangeranno... essere nelle tenebre di fuori non significa essere morti quelle persone ma essere esclusi dal regno. Sono esclusi e vivi e non i morti.

Shalom




VVRL
00martedì 23 giugno 2020 08:29
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
barnabino
00martedì 23 giugno 2020 09:44
Caro Aldo,


Ovvio che per te deve essere così dato che i morti non sono consci di nulla e quindi non possono provare nessun tormento. Ma Gesù è chiaro sulla sorte di chi finisce nella Geenna: verrà tormentato dal simbolismo della fiamma.



Però Gesù non parla di tormento, dice che nella Geènna Dio distrugge l'anima. Per altro qui non parliamo di "morte" ma della "seconda morte".


E certo, basta annullare la parola di Dio secondo cui chi crede in Cristo non vede mai la morte, nonostante la morte del corpo



Non posso che tornare a dire di consultare il DENT o un qualunque altro dizionario per leggere che affermazioni che il NT non contiene idee dualiste, tanto è vero che anche in questa frase citi erratamente Gesù. Leggiti le colonne 1991-92


Alla voce "psichè" il DENT è chiaro: indica la vita che continua dopo la morte. Ma anche qui cambierai pure la comune e semplice semantica delle frasi in italiano pur di avere ragione



Aldo, non prendere in giro te stesso e noi, il DENT spiega che non esiste alcun dualismo e quella frase fa riferimento ad un solo versetto del NT, capisci? Non solo ma quando dice che in Apocalisse 6,9 si "intende la vita che continua dopo la morte" non dice neppure quello che gli vuoi far dire tu, cioè la psychè non è l'anima disincarnata della persona separata dal corpo ma è "la vita dei testimoni messi a morte e sono resi partecipi della salvezza escatologica" in altre parole sono morti ma già viventi per Dio nella speranza della risurrezione. Aldo, cerchiamo di essere seri e non prenderci in giro.


Amico mio, anche quelli che hanno trafitto Cristo 2000 anni fa si batteranno il petto per quello che hanno commesso, quando vedranno il Figlio dell'Uomo venire sulle nubi del cielo



E chi l'ha trafitto 2000 anni fa? Un soldato romano? Secondo te quest'uomo morto da tempo vedrà Cristo tornare sulla terra? Non ti sorge il dubbio che Giovanni intendeva parlare di una categoria di persone vivente nel "giorno del Signore"?


Non è così- Questi piangeranno e digrigneranno i denti come quelli gettati nel lago di fuoco. Tenebre e fiamme indicano la stessa realtà simbolica della disperazione per essere stati esclusi dal regno di Dio



Non direi, come detto innanzi tutto qui non si parla di "tenebre" ma delle "tenebre di fuori" che non sono la stessa cosa, essere nelle "tenebre di fuori" non significa essere morti ma significa essere esclusi dal regno di Dio.


Geova non distrugge nessuno. Barnabino, non hai capito nulla di quello che dice veramente la Bibbia.



"Temete piuttosto colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geènna"

Shalom
Aquila-58
00martedì 23 giugno 2020 10:13
Re:
, 23/06/2020 09:44:




Geova non distrugge nessuno. Barnabino, non hai capito nulla di quello che dice veramente la Bibbia.








Apocalisse 11,17 18 CEI

17 "Noi ti rendiamo grazie,
Signore Dio onnipotente,
che sei e che eri
,

18 perché hai preso in mano la tua grande potenza
e hai instaurato il tuo regno.
Le genti fremettero,
ma è giunta la tua ira,
il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa
ai tuoi servi, i profeti, e ai santi,
e a quanti temono il tuo nome,
piccoli e grandi,
e di annientare coloro
che distruggono la terra
".


Barnabino, non hai capito nulla della Bibbia!


[SM=g8930]
barnabino
00martedì 23 giugno 2020 10:23
Comunque qui si parla delle "tenebre di fuori" e non leggo nulla che faccia pensare che sono morte o distrutte da Dio. Significa che ci sono persone vive che sia al tempo di Gesù che oggi vengono esclusi dal regno, che poi questa esclusione porti alla perdita della vita eterna è un altro discorso. Le tenebre di fuori è una condizione di consapevolezza della propria rovina precedente alla distruzione. I giudei naturali per esempio furono gettati nelle "tenebre di fuori" quando furono esclusi dal regno che venne dato prima ai discepoli e poi ai gentili, ma non morirono certo letteralmente in quel momento.

Shalom
VVRL
00martedì 23 giugno 2020 11:02
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
barnabino
00martedì 23 giugno 2020 11:19
Caro Aldo,


E chi ha mai parlato di dualismo tra spirito e corpo? L'anima dell'uomo sempre fatta da un corpo e da spirito è



Parli sempre in termini dualistici, non capisci neppure che non l'anima non è fatta di corpo e spirito.


L'errore concettuale che commenti tu è pensare l'uomo fatto solo da un corpo carnale e pensare la risurrezione come in una trasformazioni da uomo ad angelo, senza sapere che anche gli angeli hanno un corpo



Ma noi non pensiamo che l'uomo è fatto solo da un corpo, non siamo dualisti come te, per noi l'uomo è una unità psicosomatica e dunque è spirito, è anima, è corpo. Non muore un corpo, muore tutta la persona. Ma se non lo hai capito dopo 30 pagine... buonanotte!


No caro mio, la solita aggiunta "per Dio" appartiene alla Torre di Guardia e non al DENT



Il DENT parla esplicitamente delle salvezza escatologica, ti risulta che il DENT alla voce "psyche" parli di queste "anime" come di spiriti dei martiri? Leggi bene il testo parla delle "vite" dunque della prospettiva della vita futura. Leggiti il resto della voce e non continuare a prenderci in giro.


Si batteranno il petto tutti, sia quello che lo hanno ucciso e condannato 2000 anni fa e sia quelli che hanno rifiutato Cristo in ogni tempo e in ogni luogo



Lo ha trafitto un soldato romano 2000 anni fa, Giovanni non parla di 2000 anni fa ma del futuro giorno del Signore.


Appunto, solo Dio ti può strappare dalle tenebre della morte cui sei destinato in maniera naturale



Certo, ma che c'entra? Che Dio per mezzo di Cristo ci assicura la salvezza eterna non è una novità e non è pertinente dato che qui parliamo di altro, cioè delle "tenebre di fuori" che sono l'essere esclusi dal regno e non della morte adamica. Se poi vuoi parlare delle tenebre come eventuale metafora della morte (portami dai passi concreti) fallo altrove, non difendere la tua nullità esegetica accusando altri di tecniche di marketing.

Shalom
VVRL
00martedì 23 giugno 2020 15:35
Re:
barnabino, 23/06/2020 11:19:



Parli sempre in termini dualistici, non capisci neppure che non l'anima non è fatta di corpo e spirito.


Questa è bella. Dunque per il NT l'anima intesa come tutta la persona non è fatta da due aspetti della stessa realtà che sono il corpo e lo spirito? Se non esiste nessun dualismo, perchè il NT parla di corpo di carne e spirito dell'uomo? Perchè invece in ebraico non esisteva manco la parola "corpo"? Rispondi seriamente per una volta alla domande che ti faccio?


Ma noi non pensiamo che l'uomo è fatto solo da un corpo, non siamo dualisti come te, per noi l'uomo è una unità psicosomatica e dunque è spirito, è anima, è corpo. Non muore un corpo, muore tutta la persona. Ma se non lo hai capito dopo 30 pagine... buonanotte!


Questo è un concentrato di contraddizione logica. Prima dici che l'uomo non è fatto solo di corpo e subito dopo dici che non siete dualisti. E' come dire che il cappuccino non è fatto solo di latte, ma neghi il dualismo latte e caffè di ogni cappuccino. Come fai a non capire che il dualismo antropologico nel NT c'è a differenza del VT? Quello che viene mantenuta nel NT è appunto l'unità psico-fisica dell'uomo, fatta sempre da un corpo che da uno spirito sia da vivo che da morto. Invece nella filosofia greca lo spirito si poteva separare dal corpo carnale e vivere senza alcun tipo di corpo.



Il DENT parla esplicitamente delle salvezza escatologica, ti risulta che il DENT alla voce "psyche" parli di queste "anime" come di spiriti dei martiri? Leggi bene il testo parla delle "vite" dunque della prospettiva della vita futura. Leggiti il resto della voce e non continuare a prenderci in giro.


Ad eccezione di alcuni casi dove si risente l'influsso greco, l'anima indica sempre un'unità inscindibile di corpo ed spirito, quello che non capisci è che l'uomo non esiste solo con un corpo carnale; tu sei il primo a dire che i tuoi unti hanno un corpo spirituale, che non sostituisce il loro spirito, dato che l'uomo è sempre fatto da un corpo e da uno spirito.



Lo ha trafitto un soldato romano 2000 anni fa, Giovanni non parla di 2000 anni fa ma del futuro giorno del Signore.


Materialmente è stato un soldato, moralmente il Sinedrio e tutto il popolo che ha chiesto la sua morte. Tutti questi si batteranno il petto, con buona pace della tua fantasiosa idea nichilistica della morte.



Certo, ma che c'entra? Che Dio per mezzo di Cristo ci assicura la salvezza eterna non è una novità e non è pertinente dato che qui parliamo di altro, cioè delle "tenebre di fuori" che sono l'essere esclusi dal regno e non della morte adamica. Se poi vuoi parlare delle tenebre come eventuale metafora della morte (portami dai passi concreti) fallo altrove, non difendere la tua nullità esegetica accusando altri di tecniche di marketing.


Beh, se tu non capisci che la morte spirituale, metaforicamente indicata con le tenebre, è proprio l'esclusione dal regno di Dio io non ci passo fare nulla. Quando Adamo ed Eva furono scacciati dall'Eden, vivevano già nelle tenebre; per questo motivo Dio manda GEsù Cristo sulla terra per rischiarare appunto le tenebre del peccato adamico. Dimmi perchè non non funziona dal punto di vista biblico.



barnabino
00martedì 23 giugno 2020 17:09
Caro Aldo,


Questa è bella. Dunque per il NT l'anima intesa come tutta la persona non è fatta da due aspetti della stessa realtà che sono il corpo e lo spirito?



Capisci che questa è la perfetta frase di chi non ha capito cosa si intende per aspetti della stessa realtà. E non è che in ebraico non esistono parole che esprimono il concetto di corpo, magari vatti a leggere il DENT alla voce soma prima di chiedere a me poi non capire una cippa di quello che scrivo.


Se non esiste nessun dualismo, perchè il NT parla di corpo di carne e spirito dell'uomo?



Vattelo al leggere nel DENT che sfogli minuziosamente, è spiegato che cosa significano che anima, corpo e spirito non sono parti della persone ma sono aspetti dalla persona. Ma ne abbiamo parlato giù molte volte e che nel NT non esista come nell'AT alcun dualismo te lo dicono tutti i dizionari biblici, prima studiali e poi fattene una ragione. Se leggi la colonna 1991 leggerai che sono semmai proprio gli avversari di Paolo a leggere gli uomini in maniera dualistica.


Ad eccezione di alcuni casi dove si risente l'influsso greco, l'anima indica sempre un'unità inscindibile di corpo ed spirito, quello che non capisci è che l'uomo non esiste solo con un corpo carnale



Mi citi le eccezioni, per cortesia? Perché il DENT alla voce psychè le cita per Sapienza e non per il NT. Per il resto sono mesi che ti ripetiamo che l'uomo è un'unità psicosomatica inscindibile, l'uomo non esiste solo come corpo carnale, né solo come spirito, né solo come anima ma l'uomo esiste come anima, corpo e spirito. Ma l'avrò scritto mille volte, ora o mi prendi in giro o davvero non sei in grado di capire cosa scriviamo né quello che dicono i dizionari.


Materialmente è stato un soldato, moralmente il Sinedrio e tutto il popolo che ha chiesto la sua morte



E dunque moralmente anche i loro discendenti religiosi che nel giorno del Signore hanno perseguitato i suoi discepoli. Capisci che se seguiamo la strada simbolica non c'è ragione che risorga il Sinedrio del I secolo per battersi il petto: In quanto l’avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me. Chi nel giorno del Signore ha trafitto i fratelli di Cristo è come se avesse trafitto Cristo stesso.


Beh, se tu non capisci che la morte spirituale, metaforicamente indicata con le tenebre, è proprio l'esclusione dal regno di Dio io non ci passo fare nulla



Appunto, stiamo parlando di morte in senso metaforico, spirituale, non stiamo parlando di morte letterale, chi è morto spiritualmente non ha problemi a provare rabbia e dolore nella consapevolezza che di lì a poco sarà distrutto, chi è morto letteralmente no, se non in senso del tutto simboli.

Shalom
VVRL
00venerdì 26 giugno 2020 12:05
Re:
barnabino, 23/06/2020 17:09:




E dunque moralmente anche i loro discendenti religiosi che nel giorno del Signore hanno perseguitato i suoi discepoli. Capisci che se seguiamo la strada simbolica non c'è ragione che risorga il Sinedrio del I secolo per battersi il petto: In quanto l’avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me. Chi nel giorno del Signore ha trafitto i fratelli di Cristo è come se avesse trafitto Cristo stesso.


Di quale moralmente parli? Possibile che devi modificare il senso della Bibbia ogni volta che non quadra con la tua esegesi?
Ecco, viene con le nubi,o e ogni occhio lo vedrà, compresi quelli che lo trafissero; e a motivo suo tutte le tribù della terra si batteranno il petto per il dolore.
Qui si parla chiaramente della venuta di Cristo alla fine dei tempi e ogni occhio lo vedrà. Tutti saranno radunati davanti a Cristo, dato che l'Ades e il mare restituiranno i loro morti come dice Apocalisse 20. Non esiste il tuo concetto di distruzione totale dell'uomo in senso fisico nella Bibbia; le Scritture, che cito solo io, parlano di altro caro Barnabino.



Appunto, stiamo parlando di morte in senso metaforico, spirituale, non stiamo parlando di morte letterale, chi è morto spiritualmente non ha problemi a provare rabbia e dolore nella consapevolezza che di lì a poco sarà distrutto, chi è morto letteralmente no, se non in senso del tutto simboli


Questo è il vero concetto di morte nella Bibbia. Che il corpo diventa polvere è il meno dei mali e non significa nulla dato che anche il corpo dei tuoi unti morti è diventato polvere, eppure per te questi oggi sono in cielo.




barnabino
00venerdì 26 giugno 2020 12:34
Caro Aldo,


Qui si parla chiaramente della venuta di Cristo alla fine dei tempi e ogni occhio lo vedrà



Si riferisce chiaramente a persone vive durante la venuta del figlio dell'uomo e non anime disincarnatedi morti.


Tutti saranno radunati davanti a Cristo, dato che l'Ades e il mare restituiranno i loro morti come dice Apocalisse 20



Abbiamo già lungamente discusso che la risurrezione dei morti avviene dopo la sua venuta, ma non vedo la pertinenza, anche in questo caso l'Ades ha già restituito i morti e dunque si parla anche qui di persone risorte e dunque vive, non anime disincarnate.


Non esiste il tuo concetto di distruzione totale dell'uomo in senso fisico nella Bibbia



Ma infatti quando si parla di "distruzione" Gesù dice che Dio distrugge l'anima, dunque non solo l'esistenza terrena ma vita stessa nella sua completezza psicofisica. Ad essere distrutta è proprio la persona, in tutti gli aspetti che la costituiscono, non sopravvive alcuna anima disincarnata o nessun corpo glorioso per essere letteralmente torturato.


Questo è il vero concetto di morte nella Bibbia. Che il corpo diventa polvere è il meno dei mali e non significa nulla dato che anche il corpo dei tuoi unti morti è diventato polvere, eppure per te questi oggi sono in cielo



Qui non parliamo di morte ma di distruzione, sono anni che discuti con noi e non hai ancora capito che non sono due concetti sovrapponibili? Aldo, nella tua totale incapacità di decifrare i concetti biblici antropologici sei veramente spassoso! Nella Bibbia non c'è un corpo separato dell'anima, è la persona che finisce in polvere non un corpo ed è la persona che Dio risorge non un po' di polvere!

Shalom [SM=g8878]
VVRL
00venerdì 26 giugno 2020 15:05
Re:
barnabino, 26/06/2020 12:34:



Si riferisce chiaramente a persone vive durante la venuta del figlio dell'uomo e non anime disincarnatedi morti


Dove trovi scritto nella Bibbia che vedranno venire sulle nubi e si batteranno il petto solo le persone vive? Quando Cristo discende dal Cielo (1 Ts. 4:16) i tuoi unti risorgono e dovresti risorgere pure tu e gli ingiusti visto che siamo al suono dell'ultima tromba (1 Cor. 15:52), per cui non c'è più tempo per fare nulla dato che Gesù consegna il suo regno al Padre (1 Cor. 15:24). Lo vedi come qui sono solo io quello che cita le Scritture?



Abbiamo già lungamente discusso che la risurrezione dei morti avviene dopo la sua venuta, ma non vedo la pertinenza, anche in questo caso l'Ades ha già restituito i morti e dunque si parla anche qui di persone risorte e dunque vive, non anime disincarnate.


Non è così. Come detto prima, i morti risorgono al suono dell'ultima tromba, dopo di che Cristo consegna il regno al Padre. Dunque i morti risorgono solo per essere giudicati e non per essere messi alla prova.



Ma infatti quando si parla di "distruzione" Gesù dice che Dio distrugge l'anima, dunque non solo l'esistenza terrena ma vita stessa nella sua completezza psicofisica. Ad essere distrutta è proprio la persona, in tutti gli aspetti che la costituiscono, non sopravvive alcuna anima disincarnata o nessun corpo glorioso per essere letteralmente torturato.


No, l'anima, che è un entità di tipo spirituale, può essere distrutta solo in senso spirituale e non fisico, infatti gli angeli e satana non possono essere distrutti dal fuoco come insegna la Bibbia.



Qui non parliamo di morte ma di distruzione, sono anni che discuti con noi e non hai ancora capito che non sono due concetti sovrapponibili?


Invece per un TdG la morte equivale alla distruzione di tutto l'individuo. La prima morte indica una distruzione momentanea, la seconda morte per voi indica una distruzione eterna, ma sempre distruzione è. E' paradossale che un cattolica debba dire ai TdG in che cosa consiste per loro la morte.


Aldo, nella tua totale incapacità di decifrare i concetti biblici antropologici sei veramente spassoso! Nella Bibbia non c'è un corpo separato dell'anima, è la persona che finisce in polvere non un corpo ed è la persona che Dio risorge non un po' di polvere!


Peccato che Paolo nella seconda ai Corinti dice di andare lontano dal corpo per essere con il Signore. Chissà che cosa intendeva dire andando oltre il tuo solito gioco di prestigio che in realtà stava dicendo che alla resurrezione, 1900 anni dopo la sua morte, sarebbe andato in Cielo. Se permetti io mi attengo a quello che dice veramente la Bibbia, le credenze umane per me passano in secondo piano.




barnabino
00venerdì 26 giugno 2020 15:51
Caro Aldo,


Dove trovi scritto nella Bibbia che vedranno venire sulle nubi e si batteranno il petto solo le persone vive? Quando Cristo discende dal Cielo (1 Ts. 4:16) i tuoi unti risorgono



Non leggo di anime disincarnate da nessuna parte in Matteo 24. Dal canto loro gli eletti sono tutti viventi, coloro che erano morti prima delle venuta di Cristo sono stati risorti e gli altri dice Paolo sono viventi, questi saranno rapiti per essere radunati in cielo. Ma non ci sono anime disincarnate.


Invece per un TdG la morte equivale alla distruzione di tutto l'individuo. La prima morte indica una distruzione momentanea, la seconda morte per voi indica una distruzione eterna, ma sempre distruzione è



Vedo che non hai capito molto, ma ciò è compatibile con la tua totale incomprensione delle categorie antropologiche bibliche nel tentativo di armonizzarle con il dualismo greco. Per noi alla morte muore tutto l'individuo, in ogni suo aspetto, ma non è distrutto perché solo Dio, non la morte, può distruggere la vita futura di quella persona. Non si capisce che cosa c'entri il "fuoco" che è solo un simbolo, non significa certo che Dio distrugge le persone bruciandole letteralmente e neppure che le tormenti letteralmente in quando anime disincarnate o incarnante.


Peccato che Paolo nella seconda ai Corinti dice di andare lontano dal corpo per essere con il Signore



A questo punto leggiti la spiegazione del DENT alla voce soma, non è io sono qui a correggere tutte le vaccate che scrivi per sentirmi pure dare dell'asino da un ciuccio che non si degna neppure di aprire un dizionario.

Shalom
VVRL
00venerdì 26 giugno 2020 16:27
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
barnabino
00venerdì 26 giugno 2020 16:59
Caro Aldo,


Ci saranno persone che non sono mai morte (poche) e persone di tutti i tempi che saranno risorte, tra questi ci sono dunque quelli che lo hanno trafitto, tra cui il tuo soldato romano



Non sto qui a discutere sul fatto che in Matteo 24 non si parla di alcuna risurrezione ma solo del radunamento degli eletti, resta il fatto che se sono tutti risorti l'argomento che porti è comunque privo di pertinenza in questa discussione perché non c'è alcuna anima disincarnata che si tormenta per la fine che subirà con il giudizio.


Cosa c'entra l'antropologia umana greca con il tuo concetto di distruzione di tutto l'uomo?



Con il mio concetto non c'entra nulla, non sono io a credere alla sopravvivenza di anime disincarnate. La maniera in cui non riesci a capire nulla del concetto di anima nell'antropologia biblica è davvero commovente: l'anima non è un'entità disincarnata che vive per i fatti suoi.


Il fuoco indica simbolicamente un tormento alla stessa maniera delle tenebre



Strano perché per Gesù il fuoco della Geènna è esplicitamente la distruzione dell'anima mentre di "tenebre" Gesù non ne parla a proposito della morte, semmai usa la metafora delle "tenebre di fuori" per descrivere la condizione di coloro che sono esclusi dal regno ma non morti.


Perdonami, le vaccate le scriverebbe l'unto Paolo che mette nero su bianco che l'io personale può andare lontano dal corpo alla morte



Io per vaccate intendo le tue spiegazioni dualiste non quello che dice Paolo, leggi il DENT alla voce soma [se non lo trovi è perché non distingui omicron da omega] non posso certo farti capire io concetti che ti abbiamo ripetuto e rispiegato decine di volte e continui a non capire e leggere come se ci fosse un qualche dualismo. Su 2 Corinti 5 ti ho già risposto, anche qui ti rimando a leggere cosa scrive il DENT, non è che possiamo perdere tempo con chi non apre neppure un dizionario.

Shalom
I-gua
00venerdì 26 giugno 2020 17:18

Come fate a conciliare l'idea della distruzione fisica con quella di essere gettati nelle tenebre come è riportato in diversi passi da te citati?
Non è che per distruzione, per gli esseri, si deve intendere quella spirituale che equivale a vivere in uno stato simbolico di tenebra come a più riprese dice la Bibbia per quelli che si ribellano a Dio?




la distruzione è totale e letterale, non esiste distruzione parziale, distruzione del corpo, distruzione dell’anima, distruzione dello spirito..., esiste la distruzione della persona, in tutti i suoi aspetti.

Quindi direi proprio di no, considerando gli argomenti scritturali
E le tesi fantasiste sbugiardate con gli argomenti scritturali...
Direi proprio che per distruzione per le persone visibili o invisibili NON si debba affatto comprendere ciò che VVRL spera di lasciare ad intendere..,
... cioè vivere. La distruzione porta alla seconda morte, la non esistenza.... o, se vogliamo, alla distruzione.” Distruzione” è un concetto chiaro che non può essere interpretato differentemente se non per giustificare dottrine e dogmi antiscritturale.

Il concetto di “tenebre” invece questo sì che è utilizzato simbolicamente, e la sua accezione dipende dal contesto ma di solito si oppone alla “luce” divina.

Ma di per sé mai il concetto di tenebre usato nella Bibbia può essere una giustificazione all’immortalità dell’anima, se non a fini strumentali, come è detto per difendere dogmi e dottrine apostate, in voga già dai tempi antichi di Babilonia e tutt’ora in voga in Babilonia la mistica... anche se andavano per la maggiore al medioevo, mi sa...
barnabino
00venerdì 26 giugno 2020 17:37

Il concetto di “tenebre” invece questo sì che è utilizzato simbolicamente, e la sua accezione dipende dal contesto ma di solito si oppone alla “luce” divina. Ma di per sé mai il concetto di tenebre usato nella Bibbia può essere una giustificazione all’immortalità dell’anima



Infatti non mi risulta che Gesù usi le "tenebre" come sinonimo dell'Ades o di morte, le tenebre sono letterali o figurativamente indicano l'ignoranza, l'abbandono, l'incredulità. Le "tenebre di fuori" che Aldo cita tante volte non è altro che il mondo lontano dalla luce Dio, così come l'oscurità delle tenebre sono le tenebre spirituali di chi è lontano da Dio, il diavolo sottomette l'umanità al potere delle tenebre, le opere malvagie sono opere delle tenebre e chi cammina nelle tenebre è un uomo separato da Dio che invece concede la luce spirituale. Ma delle volte basta aprire un dizionario...

Shalom
I-gua
00venerdì 26 giugno 2020 19:06
Barnabino, non mi sembra che le tenebre siano letterali. Da quello che ho capito sono sempre simboliche, rappresentano una condizione. Così come la “luce” divina non si riferisce ad un particolare spettro elettromagnetico ma è da interpretarsi simbolicamente. Da notare che quì “spettro” non è da i tendesi in modo spiritico come intende Aldo.

Aldo sostiene tra l’altro che le tenebre invece siano letterali, assenza di luce visibile... lui dice: se si parla di tenebre per la condizione dei morti allora questi devono essere vivi e umbratili altrimenti se fossero morti-morti, o distrutti corporalmente, morti fisicamente non si dovrebbe parlare di tenebre perché non avrebbero la possibilità di percepire il grado di luminosità. Se si parla di tenebre per i morti, sostiene tra le altre amenità Aldo, questa è la prova lampante che l’anima persiste in una condizione di vita degenerata e umbratile, in forma di fantasmi tenuti al buio da Dio per punirli e tormentarli psicologicamente al buio. Quindi “distruzione metaforica”, “tenebre letterali” e “morti-viventi” .... fate voi...


Secondo me questa tesi, seppur fantasiosa, non regge con una comprensione generale delle Scritture, alla luce dell’intendimento dato negli ultimi tempi.

Poi se uno vuole credere che gli spiriti dei defunti, i fantasmi, saranno tenuti al buio per l’eternità e tormentati da Dio, da Cristo o da Satana (non ho capito) è libero di crederlo ma allora è più facile riferirsi alle antiche credenze Babilonia ho piuttosto che alle Scritture.

[SM=g1871112]
barnabino
00venerdì 26 giugno 2020 19:29
Beh, ci sono molti passi dove si parla di tenebre letterali... banalmente il buio, ad esempio quando muore Gesù si fecero tenebre anche letterali.

Shalom
I-gua
00venerdì 26 giugno 2020 19:41
...stiamo parlando di persone gettate nelle tenebre....
[SM=g1871112]
I-gua
00venerdì 26 giugno 2020 19:43
...stiamo parlando di presunti fantasmi tenuti al buio per castigo....
barnabino
00venerdì 26 giugno 2020 21:13
Re:
I-gua, 26/06/2020 19:41:

...stiamo parlando di persone gettate nelle tenebre....
[SM=g1871112]



Si, io ragionavo più complessivamente sulla parola greca, comunque Gesù parla di gettare non nelle tenebre ma specifica "di fuori" per essere ancora più chiaro.

Shalom
laila74
00sabato 27 giugno 2020 00:29




9 Pertanto Geova* sa liberare dalla prova le persone a lui devote,*+ ma riservare gli ingiusti alla distruzione* nel giorno del giudizio,




le persone ingiuste riservate alla distruzione nel giorno del giudizio dove sono fino al giorno del giudizio'?

Sono parcheggiate, risorgeranno, saranno ricreate?

shalom
Aquila-58
00sabato 27 giugno 2020 07:12
Re:
laila74, 27/06/2020 00:29:





9 Pertanto Geova* sa liberare dalla prova le persone a lui devote,*+ ma riservare gli ingiusti alla distruzione* nel giorno del giudizio,




le persone ingiuste riservate alla distruzione nel giorno del giudizio dove sono fino al giorno del giudizio'?

Sono parcheggiate, risorgeranno, saranno ricreate?

shalom




Riguardo alla domanda che hai fatto, posso citarti l' apostolo Paolo?

Lo faccio volentieri

26 Se pratichiamo il peccato volontariamente dopo aver ricevuto l’accurata conoscenza della verità,+ non rimane più nessun sacrificio per i peccati,+ 27 ma soltanto una sorta di paurosa attesa del giudizio e un’ardente ira che divorerà gli avversari.+


Indovina che Scrittura ho citato..

Ciao

I-gua
00sabato 27 giugno 2020 10:03
Caro Aquila

Da quello che capisco ciò che hai citato si applica per i viventi impenitenti, non per i morti..

[SM=g1871112]
barnabino
00sabato 27 giugno 2020 10:31
Re:
laila74, 27/06/2020 00:29:





9 Pertanto Geova* sa liberare dalla prova le persone a lui devote,*+ ma riservare gli ingiusti alla distruzione* nel giorno del giudizio,




le persone ingiuste riservate alla distruzione nel giorno del giudizio dove sono fino al giorno del giudizio'?

Sono parcheggiate, risorgeranno, saranno ricreate?

shalom



Laila in questo 3D parliamo del concetto di "tenebre" e se e come le persone empie, non le loro loro anime disincarnate di cui non esiste traccia nelle Scritture, saranno distrutte oppure tormentate da Dio.

Nel contesto di 2 Pietro gli ingiusti riservati alla distruzione (nel contesto si tratta dei "falsi maestri" nella congregazione) erano vivi e vegeti, non si tratta di anime disincarnate ma di persone vive che "subiranno la distruzione a motivo della loro stessa condotta distruttiva" al giudizio. Coloro di questi che muoiono prima del giudizio secondo Gesù sono soggetti alla Geènna dova l'anima, cioè la persona, è distrutta da Dio e non tormentata in qualche luogo. Nelle Scritture non ci sono anime disincarnate parcheggiate in qualche luogo ma ci sono persone vive e persone morte, queste ultime, se si sono dimostrate "devote", avranno la prospettiva di risorgere alla vita eterna in cielo o sulla terra.

Shalom
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