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commentario cattolico su Giacomo 5:10

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2013 22:00
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30/06/2013 23:39
 
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Se andate sul sito www.laparola.net e cercate la scrittura Giacomo 5:20 (sappiate che colui che converte un peccatore dall’errore della sua via salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati) nel commentario relativo troverete questa spiegazione:

salverà un'anima dalla morte

così porta il cod. vaticano B col K, L, mentre il sin. e l'aless. portano: "l'anima di lui" lezione adottata da Tischendorf e da Nestle. Ma è da preferire la lez. più breve. Per morte l'autore intende la morte eterna conseguenza ultima del peccato (Cfr. Giacomo 1:15).

Premesso che conosco poco e niente la dottrina cattolica, mi sembra di capire che anche per loro l'anima muore, o sbaglio?




saluti
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L'educazione è la nemica della saggezza, perché l'educazione rende necessarie tante cose, di cui, per esser saggi, si dovrebbe fare a meno.
Luigi Pirandello, Il piacere dell'onestà, 1917
01/07/2013 01:03
 
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Mah... sarà la morte eterna del corpo, che non si ricongiungerà mai più all'anima?

Shalom [SM=g2037509]
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01/07/2013 07:19
 
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Re:
barnabino, 01/07/2013 01:03:

Mah... sarà la morte eterna del corpo, che non si ricongiungerà mai più all'anima?

Shalom [SM=g2037509]




quindi ci sarà la resurrezione dell'uomo integrale in carne ossa e
anima ?
ma sulla terra o pensano che si vivrà in cielo in carne?

Ricordo bene che a scuola, ancora alle medie, riflettendo su quello che allora era la preghiera del 'Credo', feci la domanda al prof di religione circa la parte che recitava "...credo nella resurrezione dei corpi, la vita eterna. Amen" e lui disse che era un mistero che non si sapeva...e mi vergognai di insistere..
02/07/2013 09:46
 
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ho trovato questo nel catechismo cattolico.

V. Il giudizio finale

1038 La risurrezione di tutti i morti, «dei giusti e degli ingiusti» (At 24,15), precederà il giudizio finale. Sarà «l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce [del Figlio dell'uomo] e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna» (Gv 5,28-29). Allora Cristo «verrà nella sua gloria, con tutti i suoi angeli [...]. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. [...] E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna» (Mt 25,31-33.46).

1039 Davanti a Cristo che è la verità sarà definitivamente messa a nudo la verità sul rapporto di ogni uomo con Dio. 635 Il giudizio finale manifesterà, fino alle sue ultime conseguenze, il bene che ognuno avrà compiuto o avrà omesso di compiere durante la sua vita terrena: «Tutto il male che fanno i cattivi viene registrato a loro insaputa. Il giorno in cui Dio non tacerà (Sal 50,3) [...] egli si volgerà verso i malvagi e dirà loro: Io avevo posto sulla terra i miei poverelli, per voi. Io, loro capo, sedevo nel cielo alla destra di mio Padre, ma sulla terra le mie membra avevano fame. Se voi aveste donato alle mie membra, il vostro dono sarebbe giunto fino al capo. Quando ho posto i miei poverelli sulla terra, li ho costituiti come vostri fattorini perché portassero le vostre buone opere nel mio tesoro: voi non avete posto nulla nelle loro mani, per questo non possedete nulla presso di me».

1040 Il giudizio finale avverrà al momento del ritorno glorioso di Cristo. Soltanto il Padre ne conosce l'ora e il giorno, egli solo decide circa la sua venuta. Per mezzo del suo Figlio Gesù pronunzierà allora la sua parola definitiva su tutta la storia. Conosceremo il senso ultimo di tutta l'opera della creazione e di tutta l'Economia della salvezza, e comprenderemo le mirabili vie attraverso le quali la provvidenza divina avrà condotto ogni cosa verso il suo fine ultimo. Il giudizio finale manifesterà che la giustizia di Dio trionfa su tutte le ingiustizie commesse dalle sue creature e che il suo amore è più forte della morte.

1041 Il messaggio del giudizio finale chiama alla conversione fin tanto che Dio dona agli uomini «il momento favorevole, il giorno della salvezza» (2 Cor 6,2). Ispira il santo timor di Dio. Impegna per la giustizia del regno di Dio. Annunzia la «beata speranza» (Tt 2,13) del ritorno del Signore il quale «verrà per essere glorificato nei suoi santi ed essere riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto» (2 Ts 1,10).


quindi a quanto si legge all'inizio di quello che ho citato,tutti risorgeranno,anche gli ingiusti,però loro risorgeranno per una risurrezione di condanna.
l'insegnamento cattolico intende questo per morte eterna.

poi chi risorge per chi è cattolico vivrà su una terra nuova. una terra gloriosa e incorruttibile creata di nuovo da dio,sull'interpretazione dell'apocalisse dove c'è scritto che dio farà nuove tutte le cose.
ed in questa nuova creazione ci sarà chi è risorto per la vita eterna e chi è risorto per la resurrezione di condanna.
02/07/2013 11:08
 
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Re: Re:
Giandujotta.50, 01/07/2013 07:19:




quindi ci sarà la resurrezione dell'uomo integrale in carne ossa e
anima ?
ma sulla terra o pensano che si vivrà in cielo in carne?

Ricordo bene che a scuola, ancora alle medie, riflettendo su quello che allora era la preghiera del 'Credo', feci la domanda al prof di religione circa la parte che recitava "...credo nella resurrezione dei corpi, la vita eterna. Amen" e lui disse che era un mistero che non si sapeva...e mi vergognai di insistere..




Carissima Giandujotta, prima di tutto un grosso saluto pieno di rispetto e di benedizione.

Noi crediamo nella risurrezione dei corpi, è uno dei fondamenti della notra fede.

Per quanto riguarda il modo e il dove, ci si attiene a quanto scritto nelle scritture, soprattutto all'Apocalisse. Crediamo in una terra nuova e cieli nuovi dove appunto non esista più il tempo, in quanto tutto sarà eterno, e quindi anche i nostri corpi saranno trasformati e non più segnati dal tempo, e quindi dal peccato e dalla morte.
02/07/2013 11:59
 
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Re:
LauraUrari, 02/07/2013 09:46:



quindi a quanto si legge all'inizio di quello che ho citato,tutti risorgeranno,anche gli ingiusti,però loro risorgeranno per una risurrezione di condanna.
l'insegnamento cattolico intende questo per morte eterna.



Quindi morte eterna=inferno di fuoco per sempre?





saluti
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L'educazione è la nemica della saggezza, perché l'educazione rende necessarie tante cose, di cui, per esser saggi, si dovrebbe fare a meno.
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02/07/2013 14:11
 
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Re: Re:
pseudonico, 02/07/2013 11:59:


Quindi morte eterna=inferno di fuoco per sempre?




la pena maggiore,secondo quello che insegna la chiesa cattolica,dipenderà dalla mancanza della comunione con dio.
il fuoco è qualcosa di figurato per esprimere la sofferenza.

questo lo si legge dove il catechismo parla dell'inferno.

è una pena volontaria nella quale chi è dannato sceglie di vivere per sempre pur di rimaner lontano da dio,che è l'amore,la fonte della gioia,della felicità e della vita.

02/07/2013 14:24
 
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Re: Re: Re:
LauraUrari, 02/07/2013 14:11:



la pena maggiore,secondo quello che insegna la chiesa cattolica,dipenderà dalla mancanza della comunione con dio.
il fuoco è qualcosa di figurato per esprimere la sofferenza.

questo lo si legge dove il catechismo parla dell'inferno.

è una pena volontaria nella quale chi è dannato sceglie di vivere per sempre pur di rimaner lontano da dio,che è l'amore,la fonte della gioia,della felicità e della vita.





Allora, se ho capito bene, morte eterna=vita eterna ma alienati da Dio?
[SM=g8925]




saluti
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Dunque la morte eterna non è né del corpo né dell'anima ma è morte spirituale... ma alla fine dei tempi anche questi saranno risorti nel corpo? Oppure a loro è preclusa la risurrezione del corpo riservata tutti gli altri morti?

Shalom
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02/07/2013 18:25
 
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Buona serata a tutti voi.

Tutti risorgeranno. Giovanni 5:28,29 "28 Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: 29 quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna."

03/07/2013 00:13
 
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Re: Re: Re: Re:
pseudonico, 02/07/2013 14:24:


Allora, se ho capito bene, morte eterna=vita eterna ma alienati da Dio?
[SM=g8925]



si,a quanto c'è scritto è così.
la condanna non è la distruzione o la mancanza di un corpo risorto,ma una vita senza dio,non per imposizione ma per una libera scelta eterna.

per barnabino,per l'insegnamento cattolico la risurrezione è di tutti quanti nessuno escluso.
e quelli che saranno in vita nel giorno del giudizio saranno trasformati nel loro corpo senza morire.
con il loro corpo trasformato ci saranno quelli che staranno con dio nella beatitudine e quelli che avranno scelto di non vivere questa comunione condannandosi ad un'eternità di sofferenza causata principalmente dalla mancanza di dio.
03/07/2013 00:25
 
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Cara Laura,


per barnabino,per l'insegnamento cattolico la risurrezione è di tutti quanti nessuno escluso



Allora in che senso Gesù parlò di preoccuparsi di chi poteva distruggere sia l'anima che il corpo nella Geenna? Se Dio risorge tutti, anima e corpo, che preoccupazione ci sarebbe?


condannandosi ad un'eternità di sofferenza causata principalmente dalla mancanza di dio



Un ateo, un satanista, un pagano, un agnostico, un pedofilo non ne sentiranno molto la mancanza visto che questo è il loro attuale modo di vivere. Tutto sommato per chi oggi vive benissimo senza Dio la prospettiva è rosea...

Shalom [SM=g27985]
[Modificato da barnabino 03/07/2013 00:34]
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03/07/2013 07:28
 
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Re:
barnabino, 03/07/2013 00:25:


Un ateo, un satanista, un pagano, un agnostico, un pedofilo non ne sentiranno molto la mancanza visto che questo è il loro attuale modo di vivere. Tutto sommato per chi oggi vive benissimo senza Dio la prospettiva è rosea...

Shalom [SM=g27985]




Beh, è questa la Buona Notizia annunciata dalla CC...




saluti
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03/07/2013 08:23
 
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Re: Re: Re:
silvios64, 02/07/2013 11:08:




Carissima Giandujotta, prima di tutto un grosso saluto pieno di rispetto e di benedizione.

Noi crediamo nella risurrezione dei corpi, è uno dei fondamenti della notra fede.

Per quanto riguarda il modo e il dove, ci si attiene a quanto scritto nelle scritture, soprattutto all'Apocalisse. Crediamo in una terra nuova e cieli nuovi dove appunto non esista più il tempo, in quanto tutto sarà eterno, e quindi anche i nostri corpi saranno trasformati e non più segnati dal tempo, e quindi dal peccato e dalla morte.



Grazie Silvio, ricambio il saluto con piacere...

quindi, se ho capito bene, una vita umana perfetta su una terra trasformata dove si potrà vivere per sempre?
03/07/2013 10:24
 
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Re:
Cara Barnabino,


Allora in che senso Gesù parlò di preoccuparsi di chi poteva distruggere sia l'anima che il corpo nella Geenna? Se Dio risorge tutti, anima e corpo, che preoccupazione ci sarebbe?


Ma questo è un'affermazione emblematica dal carattere simbolico. Per te significa la distruzione totale, per noi significa la morte spirituale da un lato e la corruzione del corpo dall'altra. La geenna è solo un simbolo, nessuno pensa realmente al fuoco fisico reale.


Un ateo, un satanista, un pagano, un agnostico, un pedofilo non ne sentiranno molto la mancanza visto che questo è il loro attuale modo di vivere. Tutto sommato per chi oggi vive benissimo senza Dio la prospettiva è rosea...


Domanda da un milione di dollari: ma per te, la cosa più importante nei confronti di Dio qual è?
Io ho l'impressione che voi TdG avete una visione legalistica della fede, basta rispettare le regole e i divieti divini e tutto va per il verso giusto. Gesù e Paolo hanno fatto chiaramente intendere che la legge non basta a salvare l'uomo. Il comandamento vero che ci spalanca la vita eterna è il comandamento dell'amore e un amore non può esistere al di fuori di una relazione. Quindi quello a cui noi cattolici aspiriamo è la comunione piena con Dio e con i fratelli, poichè Paolo dice che Dio sarà tutto in tutti. Ecco quindi che ciò che conta è questo rapporto speciale con Dio. Chi vive nel peccato ha rotto questo rapporto speciale e vive in uno stato di dannazione. Voi dite che i peccatori incalliti sono i più felici. Francamente a me non riuslta questo, conosco gente che vive nelle ricchezze, che ha tutto, che si diverte, ma nel cuore ha una disperazione incolmabile. Conosco gente che non ha nulla, vive nella sofferenza e nella malattia, ma nel cuore è felice perchè ha sperimentato l'amore e la comunione con Dio. Dopo la morte queto stato sarà ampiamente amplificato.
E' molto significato quello che dicono i veggenti di Medjugorje alla finedell'apparizione. Nonostante che tutti abiano dei figli, sono sempre dispiaciuti e tristi di doversi privare della presenza della Madonna. Questo dimostra che la comunione celeste con Dio e i santi supera di gran lunga ogni nostra possibile immaginazione!!!
Meditate gente!!!
03/07/2013 10:44
 
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se per Paolo (dal punto di vista di un cattolico o un fai da te) la liberazione del corpo era un requisito essenziale per andare in cielo, è ovvio che la risurrezione del corpo riportandolo sulla terra lo faceva discendere dal cielo, dal stare con il signore.

La chiesa cattolica ricnosce che per << Paolo la sua speranza per stare con il Signore era legata esclusivamente alla risurrezzione alla fine dei tempi, >> , testualmente si legge nella bibbia di gerusalemme, che la cosa sembra essere una contraddizione, ma che si spiega per loro con il fatto che paolo era influenzato dalla idea di immortalità dei greci,?????????????????????????? cosa che io non riesco a trovare minimamente visto che invece è stata una loro totale aggiunta extrascritturale e solo come pensiero
[Modificato da dispensa. 03/07/2013 10:46]
03/07/2013 11:03
 
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Re: Re:
VVRL, 03/07/2013 10:24:


La geenna è solo un simbolo, nessuno pensa realmente al fuoco fisico reale.




Sicuro?

Pisa,_Camposanto_trionfo_della_morte_inferno

Cappella_Re_Magi_basilica_bolognese_Giovanni_da_Modena

Ma allora anche per voi l'intendimento è progressivo?




saluti
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L'educazione è la nemica della saggezza, perché l'educazione rende necessarie tante cose, di cui, per esser saggi, si dovrebbe fare a meno.
Luigi Pirandello, Il piacere dell'onestà, 1917
03/07/2013 11:11
 
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e con un simbolo si tortura l'anima e il corpo?? [SM=g1871115] [SM=g1871115] [SM=g1871115]

poi chi ha l'autorità di farlo e che quindi lo fa non è la persona che subirebbe, ma Geova che opera perchè la persona funisca, anima e corpo nella Geenna .

Ossia non sono io che mi torturo, ma Geova con un simbolo??

quoto pseudonico

pseudonico, 03/07/2013 11:03:



Sicuro?

Pisa,_Camposanto_trionfo_della_morte_inferno

Cappella_Re_Magi_basilica_bolognese_Giovanni_da_Modena

Ma allora anche per voi l'intendimento è progressivo?



[Modificato da dispensa. 03/07/2013 11:15]
03/07/2013 11:30
 
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Caro VVRL,


Ma questo è un'affermazione emblematica dal carattere simbolico. Per te significa la distruzione totale, per noi significa la morte spirituale da un lato e la corruzione del corpo dall'altra



Qui se prendi il passo parallelo di Luca l'anima è chiaramente la "vita" dell'individuo, anche perché la persona che rifiuta Dio, per le Scritture, è già spiritualmente morta, se poi anche il corpo verrà comunque risorto, come ho sentito, non vedo un gran problema, per quella persona la vita continuerà come e meglio di prima...


Io ho l'impressione che voi TdG avete una visione legalistica della fede, basta rispettare le regole e i divieti divini e tutto va per il verso giusto



Ti sbagli di grosso, per noi è la fede che salva... ma appunto è la fede. Ti ricordo che invece è per voi cattolici che sono le "opere" che salvano. Il problema è che qui le parole di Cristo, di Paolo e di altri diventano poco comprensibili: tutte le anime sono salvate, tutti i corpi sono risorti, indipendentemente dal riporre fede, dal credere o dall'agire. La fede in Dio sembra un optional... se credi starai meglio, in comunione con Dio, ma un ateo o uno senza fede per definizione è disinteressato alla comunione con Dio, dunque non gli togli nulla, che senso avrebbe quello che dice Gesù sull'uccidere il corpo oltre che l'anima?


Chi vive nel peccato ha rotto questo rapporto speciale e vive in uno stato di dannazione. Voi dite che i peccatori incalliti sono i più felici. Francamente a me non riuslta questo, conosco gente che vive nelle ricchezze, che ha tutto, che si diverte, ma nel cuore ha una disperazione incolmabile



Quello che voglio dire è che un ateo sapendo di dover morire e ammalarsi, magari prova una certa disperazione... ma io conosco atei felicissimi e con una vita piena, se a questi li prospetti un corpo perfetto, eterno e fuori dal tempo, per cui non vi sarà neppure la noia, quale differenza proponi tra la vita attuale e quella futura se non un netto miglioramento?

Shalom
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03/07/2013 11:55
 
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Re:
Caro Barnabino,


Qui se prendi il passo parallelo di Luca l'anima è chiaramente la "vita" dell'individuo, anche perché la persona che rifiuta Dio, per le Scritture, è già spiritualmente morta, se poi anche il corpo verrà comunque risorto, come ho sentito, non vedo un gran problema, per quella persona la vita continuerà come e meglio di prima...


Guarda che sei tu quello più in difficoltà a digerire il passo di Matteo, poichè Gesù parla di dualità tra corpo e anima, cosa che tu non contempli affatto.
A maggior raggione la tua presa di coscinza che esiste la morte spirituale ti deve far riflettere sul fatto che non esiste solo una morte di tipo fisico. La geenna è semplicemente uno stato di morte spirituale perenne e definitiva, mentre lo stato di peccato è una morte "provvisoria" da cui si può sempre risuscitare se subentra il pentimento.


Ti sbagli di grosso, per noi è la fede che salva... ma appunto è la fede. Ti ricordo che invece è per voi cattolici che sono le "opere" che salvano. Il problema è che qui le parole di Cristo, di Paolo e di altri diventano poco comprensibili: tutte le anime sono salvate, tutti i corpi sono risorti, indipendentemente dal riporre fede, dal credere o dall'agire. La fede in Dio sembra un optional... se credi starai meglio, in comunione con Dio, ma un ateo o uno senza fede per definizione è disinteressato alla comunione con Dio, dunque non gli togli nulla, che senso avrebbe quello che dice Gesù sull'uccidere il corpo oltre che l'anima?


Guarda che la fede senza le opere è vana. Addirittura Paolo dice che l'amore è più importante della fede e della speranza ed è proprio l'amore che porta il cristiano a compiere le opere.
Gaurda che è Gesù che dice che anche i dannati sono risuscitati (Giovanni 5:28,29),se poi voi gli cambiate il significato a questa frase non è certo colpa nostra.


Quello che voglio dire è che un ateo sapendo di dover morire e ammalarsi, magari prova una certa disperazione... ma io conosco atei felicissimi e con una vita piena, se a questi li prospetti un corpo perfetto, eterno e fuori dal tempo, per cui non vi sarà neppure la noia, quale differenza proponi tra la vita attuale e quella futura se non un netto miglioramento?


Amico mio,perdonami,ma se parli in questo modo significa che non hai capito nulla di quello che ho detto. Inoltre dimostri che per te la comunione di amore con Dio non conta nulla sia in questa vita che in quella futura e ritorno alla domanda di prima a cui non hai risposto: per te cosa conta nel tuo rapporto con Dio? E ancor prima, metti in conto che ci possa essere una relazione di amore tra Dio e l'uomo?
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