Cara Laura,
qui è ovvio che nell'insegnamento ufficiale cattolico il fuoco è una metafora per indicare l'intensità della pena,che nella misura maggiore è la sofferenza per la distanza da dio. è scritto chiaramente,prova a leggere.io capisco così
Si, ma quella, anche ammesso che sia una pena per un pagano, un ateo o un non cristiano è la pena "principale", ma questo non mi pare che
escluda pene secondarie che a quanto pare colpiscono anima e corpo, risorto e glorioso immagino... perché sulla risurrezione con un corpo glorioso vedo un po' di reticenza.
Certo ha ragione pseudonico, il concetto di inferno tende ad adeguarsi alla cultura moderna, diventando sempre più
politically correct...
Shalom
[Modificato da barnabino 04/07/2013 00:52]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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