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LINK PER CONSIGLI SULLA SALUTE

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2024 17:51
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02/07/2010 08:56
 
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Re: Re:
Amalia 52, 02/07/2010 8.48:



Una buona opzione per i gelati è mangiare quelli alla frutta..Contengono meno calorie... [SM=g27988]

dietaweb.myblog.it/archive/2009/04/22/alimenti-il-gelato.html




tu sei saggia e hai ragine ma..
...se devo "peccare" voglio farlo completamente!! [SM=x1408447]
piuttosto pecco meno sovente..diciamo una volta alla settimana!! [SM=g27987]
02/07/2010 09:00
 
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Non vogliamo trascurare Micio E Bobby

Arriva l'estate: come aiutare
Micio e Bobby ad affrontarla?


Prime giornate d'estate. Il caldo avanza, dunque via maglioni e pantaloni pesanti e spazio a magliettine leggere pantaloncini... E chi può passa direttamente al costume! Ma gli animali? Come aiutarli ad affrontare la calura estiva?

Le teorie sono varie e spesso contrapposte: c'è chi opta per un taglio corto e chi invece invoca la natura e pensa che se gli animali sono nati col pelo ci sarà un motivo valido. Secondo l'esperto non si possono fare discorsi in generale, ma bisogna distinguere caso per caso: «Se un Siberian Huski vive in Sardegna è già contro natura. In questo caso è giusto aiutarlo ad affrontare il caldo estivo. L'Huski, come il San Bernardo e altre razze, ha un particolare sottopelo che lo protegge dall'acqua e dal freddo. D'estate cambia, ma non è sufficiente per adattarsi al clima sardo».

E per gli altri cani?

«In linea generale vale la regola del pelo come isolante termico: tagliarlo nei cani che non sono nati per vivere in Siberia o in montagna è spesso controproducente. Bisogna anche tenere conto, soprattutto per i cani che vivono in appartamento, degli sbalzi di temperatura e della corrente. Se si rasa il cane e poi lo si mette sotto un condizionatore certo non si fa il suo bene. Per capire se l'animale sia sofferente e quindi se sia necessario il taglio del pelo la cosa migliore sarebbe sempre osservare i suoi movimenti: se si mette a pancia in sù, in mezzo alla corrente, allora è meglio dare una spuntatina. Ma senza mai esagerare».

Esagerare?

«Sì, se il taglio è troppo corto poi si rischia che si ustioni la pelle al sole. Nell'ultimo periodo proprio per questo sono state messe in commercio delle creme solari protettive, per le zone scoperte dal pelo. Se l'animale si ustiona sta decisamente peggio che se ha caldo».

E per i gatti?

«Sono abbastanza contraria al taglio del pelo dei gatti, a meno che non si tratti di siamesi o comunque altri gatti a pelo molto lungo. Ma anche in questi casi il taglio è consigliato non per combattere il caldo, ma perché si creano dei nodi che non lasciano traspirare la pelle e causano dermatiti e altre malattie della pelle».

Spesso i gatti devono essere anestetizzati per essere tosati...

«Sì, nel nostro ambulatorio ne arrivano diversi infatti. A questo proposito è fondamentale che ci sia un veterinario però: l'anestesia, anche se leggera, è pur sempre impegnativa e non va fatta a cuor leggero».

Qualcuno dice che il pelo della coda non si taglia perché influisce sull'equilibrio...

«Questa mi giunge nuova. E quindi i gatti randagi spelacchiati sono tutti privi di equilibrio? No, il pelo della coda non influisce sull'equilibrio. La coda in sè, sì, ma non il pelo. Certo, non bisogna tagliare i baffi, quelli sì che influiscono sull'equilibrio, ma questo lo sa qualsiasi tosatore».

Qualche consiglio per aiutare i nostri amici a quattro zampe ad affrontare l'estate?

«Sì, più del taglio del pelo è molto più importante un'altra cosa: gli animali devono potersi muovere. Devono potersi autoregolare. Non sono infatti molto diversi da noi in questo: gli piace il sole, ma quando c'è troppo caldo devono potersi spostare all'ombra. Dissetarsi ogni volta che hanno sete. Un aiuto sarebbe anche bagnarli, ma capisco che per un animale che sta in casa non sempre è facile. In ogni caso la cuccia deve essere all'ombra: è inutile tagliare il pelo se poi la casetta è un forno!»

In città i prezzi per il taglio del pelo variano, a seconda del toilettatore e del tipo di trattamento che si sceglie: solo taglio o anche shampoo e taglio delle unghie, proprio come da un parrucchiere. In genere i prezzi oscillano tra i 15 e i 30 euro.

www.sassarinotizie.com/articolo-809-arriva_l_estate_come_aiutare_micio_e_bobby_ad_affronta...





1 La nozione principale che tutti i padroni di animali da compagnia devono conoscere è che d'estate l'abitacolo di una macchina, posteggiata al sole ma anche all'ombra, può raggiungere in pochi minuti temperature altissime. Non lasciare mai il tuo animale in auto incustodito perché una leggerezza del genere può condannarlo in pochi istanti ad una morte orribile. Se vedi un animale chiuso in una macchina che presenta sintomi come affanno, difficoltà respiratorie, spossatezza, debilitazione, (etc.) puoi contattare i numeri d'emergenza tradizionali (112, 113, 115) validi anche per emergenze di questo genere.


2 Assicurati che il tuo animale domestico abbia sempre dell'acqua fresca nella ciotola, facilmente raggiungibile anche in tua assenza. Ricordati che l'acqua potrebbe evaporare per il calore: controlla spesso la quantità di liquido presente nella ciotola del tuo cane o del tuo gatto. Inoltre fai in modo di prevenire lunghe esposizioni al sole che potrebbero portare l'animale all'ipertermia. Se il tuo cucciolo ha la pelle che scotta, fa fatica a respirare, cade spesso a terra ed è visibilmente debilitato, versagli addosso dell'acqua fresca per abbassare la temperatura corporea e chiama subito il tuo veterinario.

3 Non lasciare mai il tuo acquario al sole, cambia spesso l'acqua e controlla che non evapori eccessivamente. Non esporre al sole diretto (soprattutto nelle ore più calda) la gabbietta del tuo uccellino, mettila in un posto fresco e, se all'esterno, rigorosamente all'ombra. Controlla che non ci siano uova di mosche, pulci e zecche sulla pelliccia del tuo animale: con l'estate arrivano anche questi fastidiosi parassiti.


4 Se porti a spasso il tuo cucciolo non costringerlo a sforzi eccessivi perché potrebbero insorgere difficoltà respiratorie, ipertermia, problemi derivanti da scottature sotto le zampe a causa del terreno molto riscaldato. Porta sempre con te una bottiglietta d'acqua per rinfrescare il corpo del tuo amico a quattro zampe e per dissetarlo se dovesse essere necessario.

www.saperlo.it/guida/come-aiutare-gli-animali-domestici-a-combattere-gli-effetti-del-ca...

02/07/2010 21:47
 
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l'esperimento
Meno carboidrati per calare subito,
ma alla lunga il peso ritorna
Tagliare i grassi fa meno «effetto» sul breve periodo, soprattutto in chi soffre di resistenza all'insulina, ma bisogna essere equilibrati per avere risultati duraturi


Una dieta di tre mesi a basso contenuto di carboidrati fa dimagrire di più rispetto a un regime che fornisce lo stesso numero di calorie ma taglia i grassi. Secondo una ricerca presentata all'ultimo congresso della Endocrine Society statunitense questo è vero almeno nelle donne obese che soffrono di resistenza all'insulina, ovvero hanno già un piede nel diabete.

TRE MESI – I ricercatori hanno coinvolto 45 donne obese fra i 18 e i 65 anni assegnando loro due diverse diete da seguire per tre mesi: nella prima il 60 per cento delle calorie proveniva dai carboidrati, il 20 per cento dai grassi e il resto dalle proteine; nell'altra i carboidrati erano ridotti al 45 per cento e i grassi, per lo più insaturi da fonti vegetali come noci e nocciole, arrivavano al 35 per cento; in entrambi i casi erano previste ogni giorno tre porzioni di verdura e due di frutta. Passati i tre mesi, le donne che avevano ridotto i carboidrati avevano perso circa 9 chili, un chilo e mezzo in più rispetto alle altre. «Di solito a chi vuol dimagrire si consiglia sempre di ridurre i grassi: questi dati dimostrano che non tutti rispondono alla stessa dieta allo stesso modo – dice Raymond Plodkowski, l'endocrinologo dell'Università del Nevada che ha coordinato lo studio –. Chi soffre di resistenza all'insulina metabolizza i carboidrati in modo anomalo e questo può influenzare la perdita di peso: per loro ridurre i carboidrati sembra particolarmente necessario e garantisce migliori effetti, almeno nel breve periodo».

LUNGO PERIODO – Già, perché tre mesi sono un po' pochini per essere certi che i chili persi non torneranno. Troppo pochi secondo Gabriele Riccardi, presidente della Società Italiana di Diabetologia, che commenta: «È ormai arcinoto che ridurre i carboidrati è il mezzo migliore per dimagrire nel breve termine, ovvero nel giro di sei mesi, anche a prescindere dalla presenza della resistenza all'insulina: un regime alimentare standard prevede il 60 per cento delle calorie dai carboidrati, per cui ridurli è mirare al bersaglio grosso, difficile non calare di peso. Il problema è che poi i chili persi tornano, al massimo nel giro di due anni: succede perché una dieta con pochi carboidrati viene sentita come “innaturale”, è troppo lontana dalla nostra alimentazione standard. Così è più probabile abbandonarla». I primi mesi tutto è relativamente più facile, perché a sostenerci è la motivazione degli inizi: quando però in famiglia tutti mangiano la pasta, gli amici ci invitano fuori per una pizza o nella pausa pranzo l'unica alternativa disponibile è un panino, la volontà non può che vacillare. «Qualche tempo fa uno studio ha dimostrato che il mezzo migliore per dimagrire nel lungo termine è sostituire i carboidrati raffinati con quelli integrali, aumentando il consumo di frutta e verdura – riprende Riccardi –. La perdita di peso è meno clamorosa, ma si mantiene costante anche dopo due anni. Ed è proprio quello che serve per ottenere un risultato reale: non bisogna rincorrere l'effetto eclatante ma effimero, bensì lavorare pian piano modificando l'alimentazione poco per volta e in maniera compatibile con le nostre abitudini, per ottenere una perdita di peso buona e soprattutto duratura», conclude l'esperto.

www.corriere.it/salute/cardiologia/10_giugno_24/meno-carbodirati-dimagrire_93c3d5a6-7fa8-11df-bed5-00144f02aa...


www.my-personaltrainer.it/dimagrire/scienza-dimagrire.html


www.comesi.net/lifehacks/uomo/come-dimagrire-10-trucchi-per-perde...


www.broussais.it/sezione-25-sottosezione-97-id-113-dieta-metabo...


www.eurosalus.com/domanda/domanda-della-settimana/come-dimagrire-dopo-le-vaca...
06/07/2010 20:40
 
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Re: Re: Re:
Giandujotta.50, 02.07.2010 08:56:




tu sei saggia e hai ragine ma..
...se devo "peccare" voglio farlo completamente!! [SM=x1408447]
piuttosto pecco meno sovente..diciamo una volta alla settimana!! [SM=g27987]





Per te....
[SM=g7255]
capogirogelatoartisans.blogspot.com/


italialicious.blogspot.com/
[Modificato da Amalia 52 06/07/2010 20:43]
06/07/2010 20:47
 
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Re: Re: Re: Re:
Amalia 52, 06/07/2010 20.40:





Per te....
[SM=g7255]





grazie della comprensione!!
mio marito è appena tornato dal servizio serale con una enorme vaschetta di gelato...credo che stasera cenerò con quello!!
[SM=x1408417]
06/07/2010 21:37
 
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Frutta e verdura, pericolo pesticidi: quando la frutta può far male


Spesso nella buccia di frutta e verdura si concentrano quantità elevate di pesticidi, tossiche per l’organismo umano. A lanciare l’allarme sono la Food and Drug Administration e il Dipartimento dell’Agricoltura Usa, che hanno realizzato una lista degli alimenti più nocivi e di quelli più sani. Dal documento emerge che i maggiori rischi si corrono con gli alimenti dalla buccia morbida e permeabile, o con le verdure più tenere. In questi casi i pesticidi penetrano più facilmente, ed è quindi più difficile lavarli via. Al contrario, la frutta più sana è quella protetta dalla scorza, o comunque con una buccia spessa e impermeabile.

LA SPORCA DOZZINA - La cosiddetta «sporca dozzina», cioè l’elenco dei dodici tipi di frutta e verdura con massicce dosi di pesticidi, include nell’ordine a partire dal più cattivo: sedano, fragole, mele, pesche, ciliegie, patate, peperoni dolci, pesche noci, mirtilli, spinaci, lattuga e uva. Mentre i «Clean 15», cioè gli alimenti più sani, sono a partire dal migliore: cipolle, avocado, mais dolce, ananas, mango, piselli dolci, asparagi, kiwi, cavoli, melanzane, meloni, angurie, pompelmi, patate dolci, meloni verdi. Sempre secondo il dipartimento dell’Agricoltura Usa, i pesticidi sarebbero presenti in ben 100mila tipi di ortaggi e frutti.

PESTICIDI NEL PIATTO - Anche se nei prodotti biologici la quantità di sostanze chimiche contenute è inferiore dell’80%. E a dimostrazione del fatto che l’allarme della Food and Drug Administration vale anche per l’Italia, Legambiente ha realizzato un rapporto dal titolo «Pesticidi nel piatto», da cui risulta che nel giro di un anno i prodotti contaminati sono passati da oltre uno su quattro a quasi uno su tre. Crescendo cioè dal 27,5% del 2009 al 32,7% del 2010. Mentre l’1,5% dei prodotti in commercio presenta residui chimici addirittura oltre i limiti di legge, contro l’1,2% di un anno fa.

I RISCHI PER LA SALUTE - Il rischio, per chi si espone a queste sostanze, è di ammalarsi di Parkinson, con un incremento del numero dei casi anche del 75%. Secondo uno studio americano, gli individui più sensibili risultano essere i giovani, o coloro che sono venuti in contatto con i pesticidi fin da piccoli. Per alcune di queste sostanze è stata inoltre accertata l’azione cancerogena nei confronti di tutti i mammiferi, e quindi anche dell’uomo. Ma tra gli aspetti più inquietanti di queste sostanze c’è il fatto che agiscono come interferenti endocrini, producendo effetti devastanti su diversi organi umani.

it.notizie.yahoo.com/53/20100628/thl-frutta-e-verdura-pericolo-pesticidi-8b62...
07/07/2010 17:22
 
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Ecco cosa mancava qui'
[SM=x1408399] [SM=x1408399] [SM=x1408399]
Per chi vuole difendersi dalle zanzare, affrontando il problema nella giusta e indispensabile ottica globale, ecco alcuni metodi, anche curiosi, che vale la pena di provare.




- Mettere dell’aceto e qualche fetta di limone in un recipiente a fondo piatto, le zanzare non si avvicineranno.

- Montare alle finestre le zanzariere che ormai si trovano preconfezionate, a metraggio, presso i negozi di ferramenta.

- Piantare dove possibile, Gerani odorosi e piante di Citronella e di Lavanda, efficaci repellenti naturali dei quali le zanzare non sopportano il profumo.

(Qualche altra notizia sulla Citronella e il Geranio blog.libero.it/eicoikos/1430462.html)

- La sera, mettere qualche goccia di olio di Neem o di Citronella su candele a base
larga.

- Accendere zampironi o incensi al Neem (pianta insetticida indiana).

- Mangiare aglio o peperoncino, danno al sudore un odore sgradito agli insetti.

- Anche l’uso del Lievito di birra in scaglie (un pizzico, come il parmigiano, una volta al giorno, sugli alimenti) pare sia efficace, per il suddetto motivo.

- Altrettanto si ottiene con la vitamina C.

- Esiste una lampadina di colore giallo (il meno amato dalle zanzare) che le tiene alla larga (www.philips.it) per circa un metro intorno.

- C’è un’intera linea di abiti antizanzara realizzati con un tessuto contenente una resina acrilica repellente che resiste ai lavaggi www.coroneltapiocca.com

- Anche il rumore allontana gli insetti, la Telecom ne ha trovato uno che si può scaricare sul cellulare e tiene lontane le zanzare per circa un metro.

- On line, è in vendita per 9,90 euro, un piccolo strumento, da tenere al collo, che promette di tenere lontane le zanzare emettendo ultrasuoni ad una frequenza compresa tra i 5.000 e i 9.000 HZ e si ricarica con i raggi del sole.

- On line si possono acquistare anche scacciazanzare elettronici a rete o a batteria. www.promogreen.com

- Si dice che ottimo repellente sia l’estratto di bergamotto: universo.initalia.biz/bergamot.htm

- Come repellente e lenitivo, vale la pena di provare anche l’olio di Andiroba. Viene estratto dai semi del frutto a forma di castagna, della Carapa guaianensis, mediante spremitura a freddo. E’utilizzato dalle popolazioni dell’Amazzonia, per difendersi dagli attacchi degli insetti. www.compronatura.it/online/ ( cliccare su "Reparti" e poi su "Zanzare").

- Anche la cipolla tiene lontane le zanzare, perciò è utile tenere nella stanza in cui si soggiorna, mezza cipolla in un piattino, con applicati sulla superficie dei chiodi di garofano.

- Un ottimo repellente per le zanzare è rappresentato anche dal decotto di menta e qualche foglia di basilico che va filtrato e spruzzato sulle parti scoperte del corpo. E’ opportuno tenerlo in frigorifero. www.forumfree.net



UN PO’ DI STORIA

Repellenti naturali.
Già dai tempi più remoti l’uomo è riuscito a tenere lontano gli insetti bruciando alcune piante aromatiche o dal forte odore.
Nell’antico Egitto venivano applicate sulla pelle sostanze dal forte odore, proprio come protezione contro i pizzichi di insetti.
I Romani usavano canfora, cipressi, buccia di melograno e cannella.
Nel XVII secolo si faceva uso di rimedi efficaci quali la canapa e, più tardi, estratti vegetali quali aglio, olio di oliva e succo di pomodoro.
All’inizio del XX secolo queste sostanze naturali formavano la base per l’identificazione e l’utilizzo di olii essenziali come repellenti naturali.

Sostanze naturali con qualità di agente repellente: olio di anice, olio di lavanda, olio di bergamotto, olio di noce moscata, catrame di betulla, olio di garofano, canfora, olio di fiori di arancio, olio di citronella, olio di menta piperita, olio di eucaliptus, olio di geranio, olio di pino, olio di timo, olio di noce di cocco, vitamina B1, olio di aglio, olio di cannella.
Tutte queste sostanze svolgono una leggera azione repellente, prevalentemente solo contro le zanzare.

www.infozanzare.info/rimedicasalinghi.php
07/07/2010 18:18
 
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sono convintissima che aglio e cipolla crudi siano ottimi repellenti,
e non solo per le zanzare...terrebbero alla larga chiunque..
[SM=g27987]

ma chissà perchè ci sono persone che "piaccino" alle zanzare e altre che invece non ne sono mai attaccate! io purtroppo appartengo alla prima specie [SM=g28000]
07/07/2010 18:24
 
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Re:
Giandujotta.50, 07.07.2010 18:18:

sono convintissima che aglio e cipolla crudi siano ottimi repellenti,
e non solo per le zanzare...terrebbero alla larga chiunque..
[SM=g27987]

ma chissà perchè ci sono persone che "piaccino" alle zanzare e altre che invece non ne sono mai attaccate! io purtroppo appartengo alla prima specie [SM=g28000]



Tutta colpa del buon vino che hai bevuto...
[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]

Mangiare aglio e bere alcool. Le zanzare localizzano il corpo umano seguendo la concentrazione di anidride carbonica emessa dalla nostra respirazione. Secondo il dipartimento di entomologia dell’università del Wisconsin non e’ vero che l’odore di aglio copre l’odore della CO2 e ci mimetizza con l’ambiente. Pare che bere bevande alcooliche renda più attraenti nei confronti delle zanzare. [SM=g7349]
07/07/2010 18:42
 
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08/07/2010 12:21
 
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Il rosso e il blu
Quante sorprese dal rosso e dal blu

Alimentazione: via al "Progetto Athena" per verificare sull'uomo le proprietà delle antocianine

Potrebbe chiamarsi la dieta "del rosso e del blu": il blu dei mirtilli, dei gelsi, delle melanzane, del mais blu delle Ande, il rosso delle arance rosse di Sicilia e delle fragole, il rosso/blu di ciliegie e uva nera. Ne sono convinti gli esperti europei che hanno dato il via al "Progetto Athena", per verificare sull’uomo le proprietà delle antocianine, i pigmenti che danno la colorazione rossa o blu alla frutta, alla verdura, ai fiori. Una convinzione nata dai sorprendenti risultati pubblicati recentemente sul Journal of Obesity, delle sperimentazioni su animali da laboratorio, dove una dieta ipercalorica ma ricca in antocianine ha mantenuto i fortunati topini in piena forma fisica e soprattutto magri, al riparo dall’obesità e dal rischio di malattie cardiovascolari e tumori.

Al progetto Athena prendono parte sei gruppi europei, oltre al Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dell’Università di Milano guidato da Chiara Tonelli, l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) diretto da Umberto Veronesi, la società italiana Kos Genetics, l’Istituto di Agrumicoltura di Acireale (Catania), l’Università Cattolica di Campobasso.

«I risultati sugli animali - ha spiegato la professoressa Tonelli - sono stati a dir poco rivelatori: tre gruppi di topini sono stati sottoposti a dieta ipercalorica. Ma mentre ai primi due è stato dato da bere rispettivamente acqua e succo di arancia gialla, i topini del terzo gruppo sono stati dissetati con succo d’arancia rossa. Ebbene,mentre i topi dei primi due gruppi sono ingrassati, quelli del terzo gruppo, pur mangiando le stesse cose non sono aumentati di peso perchè (e il merito non può che essere delle antocianine) in loro si è ridotta la massa adiposa della pancia, la più pericolosa per il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari».

Ora gli esperti riprodurranno le stesse sperimentazioni in clinica, per verificare questi risultati anche sull’uomo. «Il messaggio - ha chiarito Chiara Tonelli - deve essere chiaro: non si è trovato un nuovo metodo per dimagrire, ma l’indicazione è che con un’alimentazione sana possiamo fare molto per la nostra salute».

www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=255&ID_articolo=69&ID_sezione=562&...

09/07/2010 20:20
 
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LE ANTOCIANINE

Nel regno vegetale le antocianine, una famiglia di molte centinaia di molecole, sono responsabili di gran parte della colorazione rossa, rosa, blu, malva, violetto e magenta che possiamo osservare nei petali dei fiori, come la malva o le petunie, nella frutta come l’uva, i mirtilli o le fragole, e nella verdura, come nella cipolla rossa o nel cavolo rosso.

Le antocianine sono solubili in acqua e sono ampiamente usate dall’industria alimentare come coloranti naturali, estratte specialmente dall’uva. Vengono usate come coloranti per bevande, caramelle, gelatine, gomme da masticare, yogurt e molti altri prodotti.

bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/06/07/colore-rosso-le-anto...
12/07/2010 21:12
 
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L’alimentazione dalla A alla Z

Tutto quello che serve sapere per un'alimentazione corretta e sana. Le tipologie di alimenti, le quantità consigliate, i comportamenti da evitare e l'importanza dell'attività fisica.

canali.kataweb.it/salute/2009/10/09/lalimentazione-dalla-a...
15/07/2010 15:55
 
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Ecco a voi la dieta dell’estate:


LUNEDÌ:


Colazione : un bicchiere di frullato di pesche e albicocche (200 gr); 2 fette biscottate integrali
Spuntino: una fetta di melone estivo (quello che aiuta a combattere lo stress)
Pranzo: spaghetti integrali con le vongole (70 gr pasta + 100 gr vongole); zucchine e melanzane alla griglia
Merenda: 2 fette di ananas fresco
Cena: petto di pollo (100 gr); insalata di pomodori, carote a julienne e olive verdi; pane integrale (70 gr)


MARTEDÌ:



Colazione un bicchiere di latte parzialmente scremato; cereali integrali (50 gr)
Spuntino: 2 fette di cocomero
Pranzo: pennette integrali con sugo d’estate (pasta 70 gr con pomodorini ciliegia, basilico e 1 mozzarella a cubetti); fagiolini con aceto balsamico
Merenda: 2 albicocche o 2 prugne
Cena: insalata di polipo, calamaro, pomodorini e patate (250 gr)


MERCOLEDÌ:


Colazione: una coppetta di macedonia di frutta fresca (150 gr); un bicchiere di latte parzialmente scremato; 3 biscotti integrali
Spuntino: centrifugato di carote, cetrioli e pomodoro
Pranzo: 70 gr di spaghetti integrali con radicchio (quanto ne volete); peperoni e melanzane grigliate
Merenda: una fetta di cocomero
Cena: passato di verdura; orata al forno; insalata di soncino; 4 gallette di riso


GIOVEDÌ:


Colazione : 1 yogurt magro alla frutta; muesli (40 gr)
Spuntino: 1 pesca
Pranzo: tonno alla griglia. (200 gr); insalata di carote a julienne; patate al rosmarino (300 gr)
Merenda: 2 fette di cocomero
Cena: 70 gr di risotto con 100 gr frutti di mare; melanzane grigliate


VENERDÌ:


Colazione: 1 yogurt alla frutta; 3 biscotti integrali con un cucchiaino di miele
Spuntino: 2 albicocche
Pranzo: minestrone di legumi; 1 mozzarella fresca; sedano e carote in insalata
Merenda: 2 prugne
Cena: insalata di riso integrale (70 gr) con tonno, mais, sottaceti, radicchio e rucola


SABATO:


Colazione : 1 yogurt alla frutta; muesli (40 gr)
Spuntino: 1 frutto a scelta
Pranzo: 70 gr di spaghetti integrali al sugo di pesce (va bene anche il tonno al naturale); pomodori e peperoni in insalata
Merenda: 1 yogurt alla frutta
Cena: arrosto di tacchino (100 gr); insalata verde e carote a julienne; pane integrale (40 gr)


DOMENICA:


Colazione : una spremuta di arancia o di pompelmo; pane integrale (50 gr); un cucchiaino di marmellata o miele
Spuntino: 1 fetta di papaya
Pranzo: frittattina con 2 uova e verdura mista a cubetti; insalata di pomodori, radicchio e carote a julienne; pane integrale (70 gr)
Merenda: 1 coppetta di macedonia (150 gr)
Cena: bresaola (70 gr); panino integrale (70 gr); verdure grigliate a scelta

E alla fine della settimana,non fare cosi'

15/07/2010 16:16
 
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Eczema: come riconoscerlo e cosa fare per curarlo


L’eczema è una reazione della pelle non contagiosa di tipo infiammatorio. Gli eczemi costituiscono dal 30% al 50% di tutti i problemi di tipo dermatologico. Le cause possono essere diverse, mentre le forme sono prevalentemente due, una forma di eczema dovuta al contatto con sostanze irritanti o allergizzanti anche detta eczema da contatto e una forma dovuta a particolari disfunzioni del nostro organismo, meglio conosciuta con il nome di eczema atopico. Nella fase più acuta l’eczema si manifesta con edemi e vesciche sulla pelle, che possono rompersi liberando un liquido biancastro.

In seguito le vescicole si cicatrizzano formando delle croste e infine si manifesta la desquamazione della pelle. L’eczema provoca un intenso prurito, così fastidioso da impedire in alcuni casi persino il sonno, mentre la qualità della vita peggiora sensibilmente.

Nella dermatite da contatto l’infiammazione è provocata da particolari sostanze che vengono a contatto con la pelle. Gli eczemi da contatto possono essere di tipo allergico o non allergico.

Le sostanze sensibilizzanti, responsabili dell’eczema, sono moltissime: i metalli come cromo, nichel, cobalto; i farmaci per uso locale (antibiotici, antistaminici); i cosmetici (tinture per capelli, smalto per unghie, deodoranti); alcune fibre tessili; alcune sostanze usate in ambiente domestico (come i detersivi). Alla diagnosi si giunge mediante test allergologici cutanei.

L’eczema atopico è un’infiammazione superficiale della pelle, cronica e pruriginosa ed è associata spesso ad una storia personale e familiare di malattie allergiche. Nella maggior parte dei casi l’eczema atopico sorge fra il secondo e il sesto mese di vita, raramente compare in età adulta. Nei primi due anni di vita le lesioni sono localizzate al cuoio capelluto, al viso, agli arti e al tronco. Alcuni bambini guariscono entro il secondo anno di vita, in altri la malattia regredisce durante la pubertà, in altri ancora persiste per tutta la vita con alterne fasi di riaccensione e di remissione.

Nella dermatite da contatto va individuata la sostanza o le sostanze dannose: il contatto con queste sostanze va evitato o se non è possibile occorre indossare indumenti protettivi (esempio guanti), o proteggere la pelle con delle speciali creme che fungono da barriera.

La dermatite atopica si cura con cortisonici e mantenendo la pelle sempre ben protetta e idratata. Bisogna quindi evitare l’uso di sostanze irritanti come profumi e cosmetici, non utilizzare sapone sulle parti colpite oppure utilizzare per la pulizia della pelle prodotti indicati. Inoltre, i vestiti devono essere di cotone, leggeri. La lana e le fibre sintetiche possono far peggiorare l’irritazione.


salute.pourfemme.it/articolo/eczema-come-riconoscerlo-e-cosa-fare-per-curar...
15/07/2010 17:06
 
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Un'altra variante della dieta settimanale... [SM=g28002]


Colazione calda: una tazza di latte scremato con 3,4 biscotti secchi o 2 fette biscottate con poca marmellata (possibilmente senza zuccheri aggiunti); 1 pesca o 2 albicocche.

Colazione fredda: 1 yogurt magro con cereali integrali o muesli, 2,3 frutti a piacere anche frullati.

Merenda: 1 fetta di anguria o 2 fette di melone

LUNEDI’

Pranzo: insalata mista con lattuga, 3,4 pomodorini, 1 cetriolo, 1 carota, 1 cipollotto ( a chi piace..), 2 mozzarelline e 1 scatola di tonno, accompagnata da pochi grissini e 1 banana.

Cena: minestra di verdure miste (senza patate, né legumi), 1 frittata (2 uova), spinaci lessi, mirtilli o fragole come “dolce”, al naturale senza aggiungere zucchero.

MARTEDI’


Pranzo: 1 panino dove spalmare formaggio fresco, pomodori e verdure grigliate (zucchine, melanzane, peperoni); 2 fette di ananas

Cena: pasta al pomodoro con ricotta e olive, insalata verde con carote, 1 mela verde.

MERCOLEDI’

Pranzo: 1, 2 fette di roast beef, insalata di pomodori e cicorino con un panino integrale, macedonia senza zucchero.

Cena: pappa col pomodoro, un po’ di stracchino o crescenza, insalata lattuga, 1 pesca.

GIOVEDI’

Pranzo: 1 panino, bresaola con rucola e grana, insalata di pomodori, 2 fettine di melone.

Cena: 1 branzino al cartoccio (misura media), patate al forno, 1 mela al forno.

VENERDI’

Pranzo: caprese (pomodoro e 1 mozzarella a fette), un po’ di pane, mirtilli al naturale.

Cena: gnocchi al pomodoro, insalata mista di indivia e radicchio, 2 albicocche.

SABATO

Pranzo: polpo e patate lessi, pomodori in insalata, 1 pesca.

Cena: 1 pizza margherita o con verdure a scelta, frutti di bosco con pochissimo zucchero

DOMENICA

Pranzo: riso con zucchine, insalata lattuga e pomodori, 2 fette di melone

Cena: petto di pollo alla griglia, verdure grigliate a piacere, un po’ di pane e 2 fette di ananas.

E’ preferibile cuocere i cibi al vapore, alla griglia o lessarli senza fare soffritti..

Condire sempre con olio a crudo e parmigiano ( 1 cucchiaio per piatto sia pasta, riso o minestra);

limone (ottimo sugli spinaci); spezie “a gogò” ( il curry fa molto bene al cervello, zafferano per il riso, origano o maggiorana sui pomodori, basilico, menta, etc. etc. …).

Se possibile prediligere lo zucchero di canna, quello naturale o anche miele per dolcificare tè e caffè. [SM=g27988]
15/07/2010 17:11
 
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La dieta del gruppo sanguigno: il GRUPPO 0

Apparato digerente robusto e un sistema immunitario attivo. Punti deboli: articolazioni, stomaco, coagulazione. E’ prescritta una dieta a base di carne e pesce, frutta e verdura. Estrema cautela, invece, per cereali, pane, fagioli, legumi in genere e latte.

Decisamente controindicati il germe di grano e i prodotti a base di frumento integrale perché racchiudono troppe lectine nel glutine: ostacolano il metabolismo dell’insulina (ormone che brucia gli zuccheri). Ma niente paura, la carne può essere sostituita con i frutti di mare come ostriche, cozze, vongole e granchi. Eppoi come dimenticare le proteine vegetali: latte di soia e formaggio di soia (tofu). In più formaggio di capra, la feta, la mozzarella e le uova sono proteine neutre e possono essere inserite di tanto in tanto a tavola. Saltuariamente è permesso assumere fagioli (azuki e dell’occhio); tra i cereali sono neutri l’amaranto e la quinoa.

E frutta e verdura? Vanno bene in abbondanza. Non combinare fra loro i succhi: unica eccezione quello di carota.

CIBI SI [SM=g28002]

Prodotti biologici, Quinoa e Amaranto, Germogli di fieno greco, Lenticchie e ceci, Olio extravergine d’oliva estratto a freddo, Crostacei, Formaggio di soia (tofu), Pane di soia, Pane di riso, Pane di segale, Fagioli azuki, Fagioli dall’occhio, Alghe marine, Aglio, Bietole, Broccoli, Carciofi, Cavolo rapa, Cavolo verde, Cipolle gialle e rosse, Lattuga romana, Peperoni rossi, Porro, Rafano, Rape, Scarola, Spinaci , Tarassaco, Topinambur, Verza, Zucca, Fichi freschi e secchi, Noci, Prugne, Semi di zucca, Sale marino integrale, Tè verde.

CIBI NO
[SM=g28001]
Salumi, insaccati e affettati in genere, Carne suina, Edam, Emmenthal, Formaggini, Latte intero e scremato, Parmigiano, Provolone, Ricotta, Yogurt, Uova, Dolci a base di mais, Gelato, Couscous, Fagioli di Spagna, Fagioli Lima, Melanzane, Fragole, Mandarini, Mirtilli, Funghi coltivati, Patate dolci, Olive greche e nere, Arachidi, Noce di cocco e noci brasiliane, Pistacchi Aceto di vino, Condimenti speziati, Bibite a base di cola e frizzanti, Caffè, Sottaceti, Cacao e cioccolato.
15/07/2010 18:44
 
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La dieta del gruppo sanguigno: il GRUPPO A

Ha un apparato digestivo fragile, sistema immunitario sensibile ma adattabile. Il suo metabolismo è del tutto opposto al tipo 0.

Possibili problemi: anemia, disturbi epatici e cardiocircolatori, diabete di tipo I°, neoplasie. Si raccomanda la dieta vegetariana, incentrata su verdura fresca, cereali (no al frumento) e tanta soia (latte, formaggio, semi).

Decisamente out la carne che rallenta la digestione e abbassa l’assimilazione dei nutrienti. Preferire i cereali biologici forniti di una considerevole germinabilità e tra i legumi eliminate ceci, fagioli di Lima e fagioli comuni che nascondono lectine capaci di frenare la produzione di insulina, avviando la formazione di depositi di grasso.

La verdura è meglio consumarla cruda e la frutta va inserita nel menù al mattino e alla sera non solo cruda, ma anche sotto forma di marmellate e di composte. Per quanto riguarda digestione e metabolismo ottimo l’ananas; attenzione alle arance.

Tra gli alimenti neutri ci sono formaggio di capra e di pecora, uova, fagioli bianchi, piselli verdi, avena, mais, miglio, germogli, uva, dattero, pera, ecc.

Infine, non mescolate succhi di frutta e verdura. Quelli densi diluirli con un po’ d’acqua.

Tra gli oli quello extravergine è il più indicato mentre occorre essere prudenti nei confronti di mais e cartamo: nascondono lectine che creano problemi digestivi.

CIBI SI

Cereali integrali (orzo, farro, avena, mais, miglio, ecc.), Fagioli azuki, Fagioli neri, Fagioli verdi, Fagioli dall’occhio, Lenticchie, Aglio, Bietole, Broccoli, Carciofi, Carote, Cavolo rapa, Cavolo verde, Cicoria, Cipolle gialle, Cipolle rosse, Lattuga romana, Rape, Spinaci, Tarassaco, Topinambur, Verza, Zucca, Albicocche, Ananas, Arachidi, Ciliegie, Fichi freschi e secchi, Limoni, Pompelmo, Prugne, Semi di zucca, Olio extravergine d’oliva e di lino, Frutti di bosco (mirtilli e more), Latte di soia, Pane di germe di grano, Pane di soia, Grano saraceno, Tofu, Tempeh, Latte di soia, Semi e frutta fresca, Germogli in abbondanza, Ricotta, Uovo intero, Formaggi a pasta dura e molle di ogni tipo, Yogurt, Malto d’orzo, Melassa, Caffè, Alghe marine, Zenzero.

CIBI NO

Carne Salumi, insaccati, affettati, Precotti, Burro, Emmenthal, Formaggini, Gorgonzola, Latte intero e scremato, Parmigiano, Provolone, Gelati, Carni insaccate, in scatola e affumicate, Limitare l’impiego di farine di frumento, Ceci, Fagioli bianchi, Fagioli rossi, Fagioli Lima, Fagioli di Spagna, Crusca, Cavolo bianco, Cavolo rosso, Melanzane, Olive greche e nere, Patate, Peperoni gialli, rossi e verdi, Pomodori, Banane, Mango, Papaia, Noce di cocco, Noci brasiliane, Olio di arachidi, Olio di mais, Aceto di vino.

www.aamterranuova.it/article50.htm
01/08/2010 17:22
 
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02/09/2010 16:26
 
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INTOLLERANZE ALIMENTARI...

www.scienzavegetariana.it/argomentinbreve/intolleranze.html?campID=src_intolleranze%20al...
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www.albanesi.it/Salute/intolleranze.htm?campID=src_intolleranze%20al...
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www.daphnelab.com/?campID=src_intolleranze%20alimentari

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www.eurosalus.com/intolleranze/intolleranze/intolleranze-aliment...

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Intolleranze alimentari

L’intolleranza può provocare sintomi simili all’allergia (tra cui nausea, diarrea e crampi allo stomaco), ma la reazione non coinvolge nello stesso modo il sistema immunitario. L’intolleranza alimentare si manifesta quando il corpo non riesce a digerire correttamente un alimento o un componente alimentare. Mentre i soggetti veramente allergici devono in genere eliminare del tutto il cibo incriminato, le persone che hanno un’intolleranza possono spesso sopportare piccole quantità dell’alimento o del componente in questione senza sviluppare sintomi. Fanno eccezione gli individui sensibili al glutine e al solfito.

Quali sono le cause più comuni dell’intolleranza alimentare?

I due più comuni responsabili dell’intolleranza alimentare sono il lattosio e il glutine.
[Modificato da Amalia 52 02/09/2010 16:34]
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