Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Ultimo Aggiornamento: 12/03/2024 17:51
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01/12/2010 21:24
 
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Amalia 52, 30.11.2010 22:35:

http://www.saperlo.it/guida/come-guarire-dalle-slogature-con-la-fitoterapia-12614/1

www.actipatch.it/index.php/kit-caviglia.html



Come Curare Le Slogature Con L'Albume D'Uovo

Giocando a calcio, tennis, beach volley o semplicemente facendo del sano jogging, camminando su tacchi vertiginosi, le slogature alle caviglie o polsi sono sempre in agguato! E allora si ricorre subito a gel o pomate che possano darci sollievo, ma c'è qualcosa di molto più semplice che può venirci subito in aiuto. Leggi questa guida su come curare le slogature con un rimedio di comprovata efficacia.


* Un uovo
* Sale grosso
* Un panno morbido o una garza


Tutto quello che ti serve è un uovo, oltre a un panno e del sale grosso. Rompi l'uovo, e separa l'albume dal tuorlo. Metti da parte il tuorlo e usalo in cucina appena possibile. In una ciotola, sbatti l'albume con una frusta, aggiungendo anche un pizzico di sale grosso. Quando cominci a notare delle "bollicine", allora ci siamo.






Prendi un panno morbido di piccole dimensioni o una garza che puoi fissare attorno alla caviglia o al polso e imbevilo dell'albume preparato. Applicalo attorno alla slogatura e tieni ben ferma tutta la zona per qualche tempo, una mezzora all'incirca, il tempo necessario per far assorbire bene l'albume.



L'albume dell'uovo aiuterà astabilizzare la zona della slogatura e toglierà anche un po' il fastidioso dolore.
Puoi ripetere più volte l'applicazione, anche se i benefici li noterai sin da subito. Si tratta di un rimedio naturale e, come i più efficaci, preparato in casa e utilizzato al tempo dei nostri nonni quando i noti prodotti farmaceutici di oggi ancora non esistevano.

www.saperlo.it/guida/come-curare-le-slogature-con-lalbume-duovo...
02/12/2010 11:53
 
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Scoliosi e pancione? Si può
La gravidanza non è controindicata, ma è necessario prepararsi con esercizi per rinforzare la schiena

MILANO - Le donne che hanno la scoliosi temono spesso il pancione, pensando che il peso della pancia prima e del bambino dopo siano vere e proprie minacce per la loro schiena già incurvata. Ma sono paure infondate: «La gravidanza non è affatto sconsigliata a una donna con scoliosi, basta fare ogni giorno con costanza pochi minuti di esercizi per la schiena», sintetizza Fabio Zaina dell'ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale).

RELAXINA - La scoliosi riguarda dallo 0.5 al 4 per cento delle donne in gravidanza, ma non sono poche quelle che rinunciano alla maternità per paura che la schiena, già in condizioni difficili, possa risentirne. Non è così, come spiega Zaina: «Quando la scoliosi è importante, cioè c'è una curvatura della schiena che supera i 30 gradi, è possibile che ci sia un peggioramento. Ma questo potrebbe aversi comunque, in età adulta, indipendentemente dalla gravidanza. Basta affrontare in modo giusto i nove mesi dell'attesa per ridurre molto il rischio di un aggravamento della scoliosi». Il problema infatti è un ormone, la relaxina, che viene secreto durante la gravidanza per ammorbidire i legamenti del bacino e facilitare il parto, ma che rende anche più "cedevole" e mobile la colonna vertebrale. «Il momento più critico si ha dopo il parto: oltre agli effetti della relaxina, la colonna risente anche della mancanza del feto che, con la sua massa, provoca in qualche modo un "effetto tampone" che impedisce alla schiena di curvarsi - dice Zaina -. Se a questo si aggiunge che per la schiena gestire un peso "interno" è ben diverso che dover sostenere il peso esterno del bimbo, si capisce perché i primi tempi dopo il parto sono i più a rischio».

ESERCIZI - Evitare guai però è possibile eccome, basta rinforzare i muscoli che sorreggono la colonna. «Le donne con scoliosi che vogliono un figlio dovrebbero iniziare gli esercizi di rinforzo per la schiena prima di restare incinta - consiglia il fisiatra -. Bastano 15 minuti al giorno o due sessioni settimanali di 45 minuti per rendere la colonna capace di sostenere il peso del feto prima e del bimbo poi. Si tratta di semplici esercizi di rinforzo, da adattare e modificare assieme al medico man mano che la gravidanza procede: al momento in cui la paziente inizia la gravidanza, infatti, è col medico curante a cui si rivolge per i controlli periodici per la scoliosi che deve fare il punto, identificando gli esercizi necessari e impostandoli assieme a un fisioterapista esperto di scoliosi. Gli esercizi andrebbero fatti più a lungo possibile e ripresi appena si può, dopo la nascita del bimbo». Già, la nascita: tante hanno paura di non poter scegliere un parto naturale. «Un altro timore infondato: il tipo di parto può essere deciso dal ginecologo come nelle donne senza scoliosi. Semmai, se la curvatura è importante, in alcuni casi potrebbe essere complicato praticare l'anestesia epidurale. Ma è veramente l'unico, minimo "scoglio" che può trovare una donna con scoliosi che voglia affrontare una gravidanza», conclude Zaina.

www.corriere.it/salute/reumatologia/10_dicembre_02/scoliosi-gravidanza-meli_43b8c966-f642-11df-bf30-00144f02aa...


www.albanesi.it/Salute/scoliosi.htm?campID=src_Scoliosi


www.gss.it/scoliosi/tratta.htm
12/12/2010 15:35
 
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Stop alle conseguenze della vita sedentaria con cibi antiruggine e olii essenziali

Secondo il giornale francese Le Figaro, schiena bloccata, torcicollo, ginocchia che scricchiolano, per non parlare di tendinite, strappi muscolari e altri disturbi causati da sport ad alta intensità, non sono più problemi articolari riservati agli anziani ma ormai interessano chiunque faccia un lavoro sedentario, per esempio impiegati d’ufficio o persone che devono passare molto tempo in macchina per motivi di lavoro.

Per preservare la libertà di movimento, gli specialisti consigliano di fare attività fisica in maniera regolare, ma anche di alimentarsi con molta frutta e verdura, cibi ricchi di vitamine, minerali e oligoelementi (rame, zinco, manganese) e mangiare pesci grassi (ricchi di omega 3) che agiscono sul nostro organismo come dei veri e propri antiruggine.

Come alternativa alle cure mediche, spesso pesanti ed a volte mal tollerati, gli oli essenziali fanno la loro parte: alcuni di essi hanno notevoli proprietà analgesiche, anti-infiammatorie ed anti-reumatiche e basta applicarli sulla parte dolorante.

Per esempio, l’olio essenziale noto come wintergreen o come tè del Canada è considerato un vero mago del relax ed un grande amico dello sport per il suo contenuto di salicilato di metile, sostanza che ha lo stesso effetto analgesico dell’aspirina e facilita l’eliminazione dell’acido lattico e delle tossine da esso prodotte.

L’olio essenziale di ginepro è invece un olio che dà beneficio a chi soffre d’artrite, mentre l’olio essenziale di rosmarino alla canfora è un rilassante e decontratturante ed allevia le tensioni muscolari.

www.ladyblitz.it/salute/vita-sedentaria-cibi-atiruggine-olii-essenziali...

www.naturadonna.com/aromaterapia-con-olii-essenziali-toccasana-per-la-nostra-salute-789/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+naturadonna+%28Natura+Donna+-+Bellezza+e+benessere+natural...
[Modificato da Amalia 52 12/12/2010 15:38]
12/12/2010 18:56
 
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Pelle perfetta grazie all’aloe vera

Sapete che l’aloe vera è, al giorno d’oggi, uno degli ingredienti più usati nella produzione di prodotti per la pelle? Molte donne non sanno nemmeno di cosa si tratti, eppure la maggior parte di loro si sente attrarre dal nome esotico di questo prodotto dalle innumerevoli proprietà.

Che cos’è, innanzi tutto, l’aloe vera? L’aloe vera è una pianta grassa, le cui foglie contengono un gel che sembra avere proprietà la cui efficacia non va a sfociare esclusivamente nell’ambito della cosmesi, bensì anche in quello della medicina.

Per ciò che riguarda i “poteri” dell’aloe nel campo dell’estetica bisogna citarne almeno due: le indubbie proprietà idratanti del gel di aloe vera e la sua capacità di prevenire l’invecchiamento. Ovviamente non parliamo di una pianta miracolosa, ma semplicemente di un vegetale dalle proprietà indubbiamente utili al fine di conservare la propria pelle in buono stato.

L’aloe vera ha un’indubbia capacità di idratare la pelle. Il gel che si ricava da questa preziosa pianta grassa aiuta la pelle a mantenere un alto grado di idratazione ed a eliminare le cellule morte. Inoltre l’aloe vera stimola la sintesi di collagene ed elastina, aiutando la pelle a rimanere giovane e prevenendo, quindi, la comparsa delle tanto odiate rughe.

Le proprietà dell’aloe vera all’interno dell’ambito che riguarda il benessere e la bellezza della pelle non si fermano affatto qui. Questa celebra pianta grassa può aiutare tutte quelle persone la cui pelle tende a seccarsi o ad irritarsi e le cui mani si screpolano facilmente. Nei casi in cui si ha a che fare con scottature dovute al fatto che si è passato troppo tempo sotto il sole cocente, con ustioni, pruriti di varie entità, dermatiti o altri disturbi legati a problematiche dell’epidermide, l’aloe vera può divenire un valido alleato all’interno della battaglia per il recupero di una pelle sana e bella da guardare.

www.newnotizie.it/2010/12/12/pelle-perfetta-grazie-all%E2%80%99al...
13/12/2010 20:59
 
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Curarsi con un fiore

La terapia del Dottor Bach contro le emozioni ballerine.

C'è un rimedio per la tristezza, uno per la paura e un altro per l'apatia. Scoperti negli anni Trenta in Gran Bretagna, i fiori di Bach sono ormai utilizzati in tutto il mondo per far fronte alle situazioni di disagio emotivo. Ma cosa si nasconde dentro a queste gocce? Un percorso fotografico ci porta alla scoperta di alcuni di questi intriganti fiori.

www.swissinfo.ch/ita/multimedia/album/Curarsi_con_un_fiore.html?cid=...
13/12/2010 21:13
 
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BUONE ABITUDINI


La dieta giusta per la bronchite cronica

Uno studio suggerisce l'utilità di alcuni accorgimenti dietetici, a partire dall'assunzione di antiossidanti, nel pazienti affetti da questa diffusa malattia respiratoria

Alcune carenze vitaminiche possono ulteriormente peggiorare la salute polmonare di chi soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e per questo motivo sarebbe utile rivedere la dieta di chi presenta questa malattia respiratoria cronica per verificare l’assenza di deficit nutrizionali. La segnalazione viene dagli autori di uno studio presentato al congresso dell’American College of Chest Physicians (ACCP) da quale è emerso che chi soffre di BPCO ha spesso carenze di selenio, vitamina C, vitamina E, vitamina A e vitamina D.

BPCO - Secondo l‘Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo 600 milioni di persone soffrono di BPCO e in Italia ci sarebbero circa due milioni e mezzo di malati, soprattutto sopra i 60 anni. Questa diffusa malattia respiratoria si evidenzia con sintomi molto chiari. I polmoni costantemente infiammati e la modificata struttura dei bronchi portano infatti i pazienti a convivere perennemente con il fiato corto, l’affanno, la mancanza di respiro e spesso con tosse catarrosa. La principale causa di insorgenza della malattia è il fumo di sigaretta e smettere di fumare dovrebbe essere il primo passo per prevenirla.

CARENZE - Nella ricerca sono stati presi in considerazione 20 pazienti ai quali è stato chiesto di compilare un questionario mirato per valutare l’introito di alcune vitamine (A, C, D, E) e di selenio, tutte sostanze con assodate proprietà antiossidanti. Ebbene i dati raccolti hanno evidenziato che le carenze di questi nutrienti non sono rare: il 25 per cento dei soggetti considerati presentava un deficit di selenio, il 45 per cento di vitamina C, il 90 per cento di vitamina E, il 55 per cento di vitamina A e il 70 per cento di vitamina D. Dopo aver fatto queste rilevazioni, i ricercatori hanno misurato la quantità massima di aria che i pazienti riuscivano a espirare, evidenziano che chi presentava un deficit di selenio presentava una minore funzionalità polmonare. Questo stesso effetto è stato evidenziato anche nel caso di pazienti con altre carenze (vitamine C, A e D), ma solo se di sesso maschile. «I nostri dati, insieme a studi precedenti, suggeriscono che nei pazienti con BPCO potrebbe essere utili strategie mirate a modificare la dieta che prendano eventualmente in considerazione anche la supplementazione di micronutrienti - sostiene Salman Khan dell’Akron City Hospital, nell’Ohio, nonché coordinatore della ricerca -. Di sicuro sono necessari ulteriori studi per chiarire il ruolo che il sesso può avere sulla funzione polmonare in questi pazienti e l’impatto dell’assunzione di antiossidanti».

ASMA - Secondo gli autori gli antiossidanti potrebbero favorire benefici anche in un’altra diffusa malattia respiratoria: l’asma. «Probabilmente il ruolo di sostanze antiossidanti in pazienti con asma ben controllata sarà meno rilevante di quello visto in chi soffre di BPCO - osserva l’esperto -. Tuttavia, nei soggetti con asma grave, che non riescono a tenere bene sotto controllo la malattia e che quindi presentano frequenti esacerbazioni, è possibile che l’introito di antiossidanti possa veramente contribuire a preservare la funzione polmonare». Insomma che si soffra di BPCO o di asma di sicuro fare il pieno di antiossidanti a tavola non guasta. Tanta frutta e verdura, oltretutto, sono un toccasana per la salute generale e aiutano anche a mantenere la linea. [SM=g28002]

www.corriere.it/salute/nutrizione/10_dicembre_09/dieta-bpco-antiossidanti-sparvoli_a669670a-f7d2-11df-9137-00144f02aa...
23/12/2010 20:04
 
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Come Fare Un'Iniezione

Tutti noi prima o poi potremmo avere bisogno di essere curati con un'iniezione per svariati e molteplici motivi. Già di per sé la cosa non è mai piacevole e se poi si deve ricorrere all'aiuto di una persona estranea la cosa lo diventa ancora di meno. L'ideale sarebbe che una persona di nostra conoscenza e della quale ci fidiamo sia in grado di aiutarci. Ecco che con questa semplice guida tutti saremo in grado di fare le iniezioni.



1)Esistono alcune regole importanti e semplici da seguire che permettono di operare con successo laddove sia necessario fare una normale iniezione intramuscolare. Bisogna, prima di tutto, fare in modo che il medicinale da iniettare sia mantenuto in condizioni di assoluta sterilità e per essere certi di questo si devono lavare molto bene le mani, meglio se con un prodotto disinfettante, se è possibile si devono calzare i guanti e, soprattutto, si deve evitare di toccare l'ago.




2)La fiala va aperta proteggendo le mani con un fazzoletto, poi si aspira il farmaco. Prima di eseguire questa operazione si percuote leggermente la porzione più stretta della fiala per fare in modo che non vi restino dentro, inutilizzate, piccole quantità di liquido. La medicina può essere costituita da due flaconi o fiale, una contenente un liquido el'altra una polvere: in questo caso si aspira con la siringa il liquido e lo siintroduce poi nella fiala che ha al proprio interno la polvere, per poi aspirare nuovamente il tutto nella siringa, dopo avere promosso l'unione delle due parti attraverso uno scuotimento.

Tenendo la siringa con l'ago verso l'alto, va espulsa tutta l'aria che è all'interno della siringa stessa, premendo lo stantuffo in maniera tale da spingere verso l'alto il liquido stesso: l'operazione sarà conclusa quando dall'ago uscirà una goccia di liquido. Aquesto punto si può praticare l'iniezione, a livello dell'area superiore elaterale del gluteo



3)Bisogna dire alla persona alla quale praticheremo l'iniezione di rilassarsi e soprattutto rilassare la zona interessata, poi va eseguita la disinfezione. Nell'inserire l'ago si deve mantenere una direzione perpendicolare alla cute e si deve agire con rapidità; l'ago stesso può essere spinto in profondità fino ad un inserimento totale negli adulti che abbiano una conformazione corporea normale, mentre negli individui magri e nei bambini non si spinge l'ago fino in fondo.

Non appena l'ago sia stato introdotto, va eseguita una breve aspirazione, perché se a questo punto si osserva la presenza di sangue nella siringa l'ago va estratto e posto in un punto diverso.

L'iniezione deve essere effettuata lentamente, mentre l'ago va estratto rapidamente: tutto ciò per procurare meno dolore. In seguito si massaggia per 20 secondi la zona e si tiene un batuffolo di cotone premuto sul foro, allo scopo di arrestare la piccola uscita di sangue.

Inutile aggiungere che, al termine dell'operazione, l'ago va protetto conl'apposito cappuccio e tutti il materiale utilizzato va eliminato; ormai il monouso è diffuso, fortunatamente, ad ogni livello. Le iniezioni sottocutanee si effettuano con la stessa tecnica, e cambiano solo le modalità di inserimento dell'ago, che viene spinto alla base di una piega di cute tenuta tra indice e pollice.

Realizzato l'inserimento, la pelle varilasciata e il medicinale va iniettato con lentezza. Quando il farmaco è sconosciuto, e soprattutto se si tratta di un antinfiammatorio o di un antibiotico, è consigliabile che l'iniezione venga praticata da personale medico o paramedico. [SM=g28004]

25/12/2010 22:05
 
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Come curare ferite da Taglio e l’ Epistassi

wellnessvincente.info/come-curare-ferite-da-taglio-e-epistassi?campID=src_Come%20curare%...

Come Curare I Tagli E Le Ferite





1)Pulire la ferita, eliminando tutto lo sporco e i frammenti, con acqua a cui sia stata aggiunta qualche goccia di uno degli oli essenziali consigliati.

Applicare qualche goccia di olio di lavanda o di albero del tè puro.
Se necessario, coprire con un cerotto, ma lasciare respirare la pelle ogni volta che è possibile.


2)Se ci sono schegge, pulire l'area e applicare olio di lavanda o di albero del tè puro. Poi coprire con un cataplasma caldo di argilla per due ore. Togliere la scheggia con delle pinzette, rimettere, qualche goccia dell'olio prescelto e ricoprire con un nuovo impiastro.
Per il gonfiore, fare un impacco freddo a cui sia stata aggiunta qualche goccia di olio di camomilla o di lavanda. Applicare due o tre volte al giorno.

3)Coprire le ferite più estese con una garza sterile parzialmente imbevuta di olio di lavanda o di albero del tè. Se la ferita gocciola o stenta a guarire, includere qualche goccia di mirra (che in questo caso può essere applicata anche pura) o di achillea.
La pomata o l'olio di calendula favoriscono la guarigione della pelle nelle ultime fasi ed evitano la formazione di cicatrici.

www.saperlo.it/guida/come-curare-i-tagli-e-le-ferite-16821/?campID=src_Come%20curare%...

www.saperlo.it/guida/come-curare-le-ferite-con-impacchi-di-cavolo-16851/?campID=src_Come%20curare%...

www.saperlo.it/guida/come-curare-le-piccole-ferite-con-un-prodotto-naturale-19595/?campID=src_Come%20curare%...
29/12/2010 14:29
 
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02/01/2011 21:10
 
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18/01/2011 21:09
 
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Plant Slimming


Non ci sono impianti di perdere peso, ma le piante che aiutano a migliorare i processi metabolici, al fine di perdere peso. Ci sono piante che rimuovere i liquidi, diminuzione dell'appetito o facilitare la digestione e la funzione renale.

Queste piante medicinali sono solitamente consumati nel tè o preparati, ma oggi sono commercializzati in forma di compresse, pillole, estratti, polveri ed altre presentazioni su negozi di medicina naturale.

Tra le piante più efficaci per la perdita di peso sono:

- Carciofo: è depurativa, stimola la secrezione biliare e combatte la stitichezza. E 'favorevole per il fegato pigro, ittero e la digestione dei grassi.

- Erba medica: favorisce il transito intestinale, e si presume che siano di beneficio contro il cancro al colon.

- Cromo atti relativi al controllo di assorbimento dei carboidrati.

- Fasolino: il frutto del fagiolo è ricco di sostanze che rallentano l'assorbimento degli zuccheri.

- Fucus: diminuisce l'appetito.

- Guarana: accelera la combustione dei grassi e facilita la loro eliminazione. Da energia nelle diete che la stanchezza causa.

- Papaya: è antiossidante e più facile da digerire gli alimenti pesanti (di carne).

- Hawkweed: contiene flavonoidi che promuovono l'escrezione renale di acqua e sali minerali accumulati nei tessuti.
20/01/2011 21:09
 
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Contro l'influenza i rimedi della nonna


Succo di limone, basilico fresco, miele, carote, pomodori: dalla campagna i consigli per sconfiggere l'influenza


Se contro mal di gola si consiglia di fare gargarismi con succo di due limoni diluiti in mezzo bicchiere d'acqua e sale, in caso di gola infiammata è bene fare i gargarismi con un infuso di acqua bollente e foglie di basilico fresco mentre per la raucedine il toccasana è un centrifugato di carote fresche e un cucchiaino di miele da bere durante la giornata.

La fastidiosa tosse può essere sedata bevendo il succo di un limone con un cucchiaio di miele, mentre sembra addirittura che tagliare delle fette di patata e metterle sulla fronte fermate con un foulard possa aiutare contro il mal di testa. E per la convalescenza, nessun dubbio, mangiare pomodori crudi molto maturi o berne il succo aiuta - precisa la Coldiretti - a tornare presto in forma.

E' peraltro scientificamente provato che una corretta dieta a base di vitamina C e sali minerali sia una validissima alleata contro le malattie da raffreddamento e non c'è dubbio che l'alto contenuto di questa vitamina negli agrumi e nei kiwi ha un effetto benefico contro le scorie (radicali liberi) che “annientano” l'organismo e che sono prodotte, proprio dal nostro corpo, in grandi quantità proprio nel periodo invernale.

E allora - conclude la Coldiretti - invece di abusare di sostanze multivitaminiche che vanno tanto di moda oggi, preferiamo gli agrumi e tutta la frutta e verdura di stagione che il nostro Bel Paese ci offre in questo momento, ne guadagnerà senz'altro sia il portafoglio che il palato.

I CONSIGLI RACCOLTI DA COLDIRETTI PER I MALESSERI DELL'INFLUENZA

* CONTRO MAL DI GOLA: Fare gargarismi con succo di 2 limoni diluiti in mezzo bicchiere d'acqua e sale.

* PER GOLA INFIAMMATA: Fare dei gargarismi con un infuso di acqua bollente e foglie di basilico fresco.

* CONTRO LA RAUCEDINE : Centrifugato di carote fresche e 1 cucchiaino di miele. Bere durante la giornata.

* PER SEDARE LA TOSSE : Bere il succo di 1 limone con 1 cucchiaio di miele.

* MAL DI TESTA: Tagliare delle fette di patata e metterle sulla fronte fermate con un foulard.

* PER LA CONVALESCENZA : Mangiare pomodori crudi molto maturi o berne il succo.

[SM=g7422]



20/01/2011 21:15
 
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5 rimedi naturali per curare l’influenza



Rosa canina. Contiene la vitamina C ed oligoelementi come il rame e lo zinco, il che la rende particolarmente funzionale contro i disturbi che, insieme o separati, caratterizzano gli stati influenzali: la tosse, il raffreddore, il mal di gola. Consigliato il preparato in gocce.

Chiodi di garofano. Potenti antisettici e anestetici, sono indicati per le affezioni del cavo orale e in caso di influenza intestinale, sulla quale agiscono come calmanti. Consigliati in forma di tisana, da sorbire una o due volte al giorno durante la fase acuta del disturbo.

Cannella. E’ antibatterica, per cui risulta di aiuto in tutti i tipi di sindrome influenzale. Anche qui si consiglia la tisana, perchè il contatto diretto con la sostanza è di sollievo per l’organismo. Si può scegliere di mescolare cannella e chiodi di garofano per ottimizzarne gli effetti e prendere, come si suol dire, due piccioni con una fava, ma per i dosaggi rivolgersi sempre all’erborista.

Echinacea. La sua radice contiene principi immunostimolanti che si esprimono al meglio sulle malattie da raffreddamento, quindi mal di testa, mal di stomaco, influenza. Sembra che sia in grado di attivare le difese immunitarie, stimolandole a reagire quando il disturbo è appena arrivato o è già in corso d’opera. In compresse o capsule.

Eleuterococco. Tonificante, agisce a rinforzo del sistema immunitario. Disponibile come compressa e capsula, ma anche come tintura madre da utilizzare insieme ad altre sostanze per preparare una sorta di sciroppo casalingo.
20/01/2011 21:17
 
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Una volta, di fronte a una malattia dell’inverno non ci si spaventava: non esistevano i vaccini anti.influenzali e non si chiedevano o somministravano antibiotici in continuazione. E non è che ci si ammalasse meno, piuttosto si affrontava il tutto con più pacatezza e una certa dose di saggezza popolare. Ecco alcuni rimedi “leggeri” e naturali per l’influenza e i sintomi influenzali.

Pediluvi alternati. Il modo migliore per effettuarli consiste nel mettere entrambi i piedi in un bidet senz’acqua e poi iniziare a far scendere piano piano acqua tiepida, che a intervalli di una quindicina di secondi, sarà regolata prima sul più freddo, poi sul più caldo, fino a poter raggiungere i gradi estremi permessi dal rubinetto (bene l’acqua freddissima, attenzione solo all’acqua caldissima). Durante la discesa dell’acqua ricordarsi di massaggiare bene a fondo prima un piede e poi l’altro.

Aerosol. Se ne parla tanto: chi possiede la macchinetta fa bene ad usarla, ma non è necessario mettere dentro antibiotici o mucolitici, per lo meno non subito. Bastano alcune gocce di soluzione fisiologica (tenerla sempre in casa!) o due gocce di tintura madre di calendula. Un’applicazione alla sera prima di dormire e una al mattino se non si esce di casa.

Suffumigi. Vengono detti anche “fomenta”: fate bollire dell’acqua in un pentolino e poi, sia che la lasciate in ebollizione sul fuoco (ma attenzione a non scottarvi), sia che spegnete il tutto, respiratene i vapori (magari aggiungendo camomilla all’acqua in ebollizione) a bocca aperta sotto un asciugamano che porrete sulla testa.

Dopo i primi tre, quattro giorni di influenza potrete assumere anche l’echinacea, ottima per recuperare l’immunità.
20/01/2011 21:20
 
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Contro l’influenza? I rimedi della nonna



E’ iniziato il conto alla rovescia per almeno 3,5 milioni di italiani: tante sono infatti le persone che, secondo le stime del ministero della Salute, dovranno fare i conti con i sintomi influenzali. Il picco dell’influenza nel nostro paese è atteso tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Meglio, quindi, cominciare da subito a darsi da fare per cercare di prevenire questo tipico disturbo di stagione. Bastano pochi semplici accorgimenti. Osservare le misure di igiene e protezione individuali, utili per prevenire il contatto con il virus influenzale: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o gel alcolici, coprire bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce e usare sempre un tovagliolino di carta quando si prende del cibo a mani nude (ad esempio, panini, pizzette, frutta secca, pasticcini). Rivolgersi al proprio medico per farsi somministrare il vaccino antinfluenzale, il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze, visto che in soggetti sani adulti ha un’efficacia che va dal 70 al 90%. Modificare la propria alimentazione, consumando più spesso gli alimenti alleati del sistema immunitario. Come quelli ricchi di betacarotene, vitamine E e C: ad esempio, kiwi, agrumi, frutti di bosco, broccoli, cavoli, zucca.

Preziosi anche i prodotti lattiero-caseari, che forniscono molte sostanze importanti per prevenire l’influenza e che andrebbero consumati con regolarità, come suggeriscono le “Linee guida per una sana alimentazione” elaborate dall’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) che consigliano tre porzioni al giorno di latte o yogurt e due-tre porzioni settimanali di formaggi. Si può iniziare a colazione con i probiotici, che aiutano a rinforzare le difese immunitarie e che hanno dimostrato di aumentare la risposta degli anticorpi al vaccino antinfluenzale negli anziani. Anche i fermenti lattici dello yogurt, ideale per uno snack fuoripasto, esercitano una protezione contro le infezioni e producono particolari molecole con azione “antibiotica”, le batteriocine.

Queste importanti attività di prevenzione e controllo delle infezioni sono anche legate al meccanismo immunomodulatore e immunostimolante di alcuni amminoacidi “non convenzionali” prodotti grazie alla fermentazione del latte. A pranzo una porzione di formaggi rappresenta un’importante fonte di proteine, vitamina A, zinco, fondamentali per l’efficienza del sistema immunitario.

Oltretutto, lo zinco contenuto nel latte e derivati è più biodisponibile, rispetto a quello presente negli alimenti di origine vegetale. E per finire, la sera, ecco un grande classico: il latte con un cucchiaino di miele. Non fa bene solo alla gola perché recenti studi hanno rivelato che il latte contiene dei componenti funzionali, tra cui gli immunopeptidi e alcuni peptidi derivati dalla lattoferrina a cui è stata attribuita una potente attività anti microbica.
31/01/2011 19:40
 
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Si possono evitare i raffreddori invernali?

SIETE ogni inverno tormentato dal comune raffreddore? In tal caso, non siete certamente solo. Esso affligge persone d’ogni età, dall’equatore ai poli. Alcuni lo prendono due o tre volte durante i mesi invernali, e sembra che altri abbiano un raffreddore continuo. D’altra parte, ci sono persone che sembra non prendano mai il raffreddore, e questo fatto dà ad altri la speranza che i raffreddori si possano evitare.

Ciò che fa apparire molto difficile che i raffreddori possano essere evitati è la loro prontezza di trasmettersi dall’uno all’altro. Questo fatto conferma la conclusione che sono causati da virus. Il virus è un microrganismo così piccolo che non si può vedere col comune microscopio. Approssimativamente cento diversi virus sono stati identificati come in grado di produrre il comune raffreddore.
Ci sono parecchi modi in cui questi virus si trasmettono. Uno è quello di starnutire o tossire emettendo goccioline infette nell’aria. La persona che ha considerazione si coprirà perciò immediatamente il naso e la bocca quando si sentirà di starnutire o tossire, per non infettare altri.

I virus eliminati per via nasale possono rimanere infettivi da tre a cinque ore, e così è possibile che una persona prenda i virus molto tempo dopo che la persona infetta ha contaminato gli oggetti che possono essere maneggiati da altri. Quando si maneggiano tali cose e quindi si porta la mano alla bocca o al naso o quando si mangia senza prima lavarsi le mani, si possono trasmettere al corpo i virus e prendere il raffreddore.

Maniglie di porte, passamano di scale, bicchieri, stoviglie e altri oggetti maneggiati da più di una persona sono oggetti da cui si possono prendere i virus. Se dovete toccare stoviglie, come quando preparate la tavola, potete mostrare considerazione ad altri lavandovi le mani prima di maneggiarle. E se vi dovete fermare per soffiarvi il naso, non è assennato lavarvi le mani prima di riprendere nuovamente le stoviglie? Altrimenti le potete contaminare con i virus del raffreddore e trasmettere il raffreddore ad altri componenti della famiglia.

In un esperimento di scienziati britannici, nel naso di un paziente che aveva il raffreddore fu messa la fluorescina, per vedere come si diffondono i virus del raffreddore. La minima quantità di fluorescina si può vedere alla luce ultravioletta. Per mezzo di questa luce si scoprì che tracce di fluorescina potevano trovarsi nelle mani, nella faccia, nel cibo e ovunque la persona avesse messo le mani nella stanza. Allo stesso modo i virus del raffreddore possono distribuirsi.

Complicazioni

Ciò che è particolarmente sgradevole dei raffreddori e dell’influenza, la quale è strettamente associata ai raffreddori ma costituisce una malattia distinta, sono le complicazioni che possono causare. Sembra che gli organismi capaci di causare gravi infezioni secondarie siano sempre nella gola e nel naso. Ma durante il corso di un raffreddore o di un’influenza, quando la resistenza del corpo è temporaneamente indebolita, essi aumentano e in certe circostanze possono causare la polmonite e altre acute infezioni delle vie respiratorie.

Chi non vuole andare a letto e rimanervi mentre ha una febbre da influenza è specialmente soggetto alla polmonite. La cosa saggia da fare, anche con una mite varietà d’influenza asiatica, è quella di andare a letto al primo segno di febbre e rimanervi finché non ci sia la certezza che è passata. Non voler fare questo può essere un invito a gravi complicazioni.

Vaccini

Siccome il comune raffreddore e l’influenza sono causati da virus, può sembrare ragionevole concludere che i vaccini ne siano una protezione. Alcuni sforzi verso l’immunizzazione contro i raffreddori sono stati compiuti con i vaccini, ma l’efficacia di questi trattamenti è discutibile. Come può un vaccino essere di molto aiuto quando ci sono più di cento diversi virus che pare siano la causa dei raffreddori e quando non sembra che il corpo acquisti immunità contro alcuno d’essi dopo aver superato il raffreddore? E in quanto all’influenza, le sue tendenze continuano a cambiare. Un nuovo vaccino sarebbe dunque richiesto per ciascuna tendenza. C’è pure il problema degli indesiderabili effetti collaterali dei vaccini.

In un esame di un vaccino per il raffreddore su volontari che avevano avuto, in media, 4,7 raffreddori durante l’anno prima dell’esame, si riscontrò che essi ebbero una riduzione del 55 per cento dei raffreddori l’anno che presero il vaccino. Questo sembrò un’impressionante evidenza a favore del vaccino, ma fu una prova sufficiente che il vaccino era degno di sostegno entusiastico? No.
Per accertare che l’evidenza era veramente a favore del vaccino, l’esame pure incluse come controlli un gruppo di volontari ai quali fu fatta un’iniezione di acqua sterile mentre erano indotti a pensare che fosse il vaccino. Tale sostanza inerte si chiama placebo. Quelli che ebbero l’iniezione d’acqua avevano avuto in media 4,9 raffreddori l’anno precedente, ma questa volta ne ebbero in media 1,9, riduzione del 61 per cento, riduzione migliore che fra quelli che avevano preso il vaccino.

In altri esami ci furono rimarchevoli miglioramenti nei pazienti ai quali erano stati dati i placebo mentre credevano di aver ricevuto la medicina. In un caso al gruppo di controllo furono date capsule che contenevano, come placebo, nient’altro che acqua zuccherata. Di quelli che avevano ricevuto queste capsule, il 35 per cento riportarono un definito miglioramento o la completa guarigione dei loro raffreddori in quarantotto ore. Alcuni del gruppo furono così entusiasti da dire che era stato il migliore trattamento che avessero mai ricevuto per i raffreddori. Queste esperienze con l’effetto dei placebo sono buone ragioni per esser cauti circa le testimonianze a favore di qualsiasi forma di trattamento medico.

Farmaci

Nel mercato c’è una grande varietà di farmaci che si suppone siano utili per curare il raffreddore, ma la loro reale efficacia è oggetto di dubbio. Dalla vostra propria esperienza avrete probabilmente riscontrato che molti rimedi propagandati per il raffreddore che avete usato non hanno abbreviato né guarito il vostro raffreddore, ma il raffreddore continuò per una settimana o più, la solita durata del raffreddore.

In uno studio sui raffreddori riferito nel libro Healthful Living del dott. Harold S. Diehl, fu tratta la conclusione che “non s’era trovata alcuna evidenza secondo cui gli antistaminici avessero avuto qualche benefico effetto sulla durata o sulla gravità dei raffreddori”. A una conclusione alquanto simile pervenne la pubblicazione medica The Merck Manual, decima edizione. Essa afferma: “Il primo uso degli antistaminici non ha avuto successo nell’arrestare lo sviluppo dei raffreddori, ma tali agenti possono recare sintomatico sollievo negli individui allergici”.

Che dire dei vapori, degli sciacqui, dei gargarismi e degli antisettici per i raffreddori? Possono recare qualche sollievo, ma non sono veramente una cura, e in alcuni casi sono dannosi. Per di più, possono giungere solo in una piccola parte delle membrane mucose del naso e della gola.

In alcuni casi il preparato di un olio medicamentoso può essere raccomandato per il naso. Esso può essere calmante, ma invece di aiutare a superare il raffreddore può interferire con le difese naturali del corpo contro i raffreddori, le ciglia. Queste sono sporgenze pelose delle cellule nelle membrane mucose del naso. Esse sono in continuo movimento ed espellono le sostanze estranee, inclusi i microrganismi, dal naso. C’è anche il pericolo di inalare la sostanza oleosa nei polmoni, causando polmonite lipidica.

Alcuni possono stoltamente usare un antibiotico come la penicillina per il raffreddore. Benché gli antibiotici a volte siano buoni per superare gravi complicazioni derivanti dai raffreddori, sono di poco valore nel trattamento del comune raffreddore. Usandoli per questo scopo si può edificare la resistenza a essi o divenire a essi sensibilizzati così che non se ne potrà avere l’aiuto per combattere una gravissima infezione in qualche tempo futuro.

Ci sono, naturalmente, alcuni farmaci che sono utili per diminuire lo sconforto dei sintomi dei raffreddori, rendendo più facile sopportarli finché non abbiano seguìto il loro corso. Ma, generalmente parlando, i medici non conoscono nessun farmaco che guarisca in effetti il raffreddore.

Quando comincia il raffreddore

Ci sono alcuni medici ed esperti di nutrizione che fermamente credono che grandi dosi di vitamina C siano utili quando si sente avvicinare il raffreddore. Riferendo che la vitamina C può essere utile, The Merck Manual osserva: “Dosi massive di vitamina C prese regolarmente durante i mesi freddi dell’anno, quando i raffreddori sono più frequenti, o all’inizio del raffreddore, sono da molti considerate utili. Altri sono dell’opinione che i preparati multivitaminici o grandi dosi di vitamine A e D, prese regolarmente, aiutino a scongiurare i raffreddori”. E The Encyclopedia of Common Diseases, edita da J. I. Rodale, dichiara:
“Il dottore in medicina F. R. Klenner di Reidsville, nella Carolina del Nord, ha usato con successo la vitamina C nel trattamento di molte gravi malattie. . . . Egli paragona l’azione della vitamina C agli antibiotici. . . . Il dott. Klenner crede che sia proprietà della vitamina come aiuto all’ossidazione che la rende preziosa contro i germi. Apparentemente si unisce alla tossina o al virus nel corpo”.

Alcune pubblicazioni mediche, comunque, hanno una veduta diversa della vitamina C una volta che il raffreddore è già cominciato. The Practitioner, del marzo 1968, riferì un esperimento compiuto nel trattamento dei raffreddori con la vitamina C in cui a 147 volontari furono dati 1.000 milligrammi della vitamina tre volte al giorno. La conclusione tratta dall’esperimento fu che “la prova non aveva dimostrato nessun effetto della vitamina C né dando sollievo dai sintomi individuali né abbreviando o migliorando in questi pazienti la coriza [comune raffreddore]”.

Ovviamente c’è una netta differenza di opinioni in quanto all’utilità delle vitamine nel trattamento del raffreddore o nello stroncare un raffreddore iniziato. Ciascuna persona deve dunque decidere da sé quello che voglia fare usandole nel trattamento dei raffreddori.
Spesse volte risultati benefici si possono ottenere quando il raffreddore è cominciato, facendo gargarismi con una forte soluzione salina. Usando in questa soluzione acqua calda e facendo anche un bagno caldo si contribuirà a stimolare la circolazione del sangue.
Benché non si riesca ad arrestare un raffreddore quando è cominciato, si può fare qualche cosa assennata per impedire che dia luogo a gravi complicazioni secondarie. Una di queste è quella di riposarsi di più a letto. Il riposo è importantissimo per aiutare il corpo a combattere l’infezione. Prendere molte bevande, inclusi i succhi di agrumi, ridurre l’alimentazione e migliorare la digestione son tutte azioni assennate che possono contribuire a combattere il virus del raffreddore.

Evitate i raffreddori

Come ci sono contrastanti opinioni sul modo di trattare il raffreddore, così ci sono diverse vedute sul modo di evitarlo. Alcuni hanno riscontrato che una dose quotidiana di olio di fegato di merluzzo e vitamine C ed E durante i mesi invernali, o anche per tutto l’anno, contribuiscono grandemente a evitare l’inizio di raffreddori aiutando il corpo a mantenersi in buona salute. Il dottore in medicina W. J. McCormick del Canada per esempio crede che la vitamina C contribuisca “allo sviluppo di anticorpi e alla neutralizzazione delle tossine, edificando l’immunità naturale alle malattie infettive”. Finché la resistenza del corpo è alta, può combattere i virus del raffreddore senza soccombere ai soliti sconforti del raffreddore.

La buona salute non può essere sostenuta se il corpo non si alimenta di cibi ricchi di vitamine come frutta e vegetali. Ci sono esperti di nutrizione che credono molti abbiano salute malferma e siano specialmente soggetti ai raffreddori perché seguono diete male equilibrate. Invece di mangiare molta frutta e vegetali queste persone inclini a prendere il raffreddore mangiano una gran quantità di cibi fatti con fior di farina e zucchero raffinato.

Raffreddarsi

Riviste mediche hanno espresso la veduta che i raffreddori non vengano presi in effetti da persone che si raffreddano, ma che siano causati dai virus. Quando questi virus non sono presenti, essi asseriscono, la persona che si raffredda non prende il raffreddore. Ma quando il virus è presente, chi si raffredda può prendere il raffreddore. E non si può esser certi se si è venuti a contatto con il virus del raffreddore oppure no, specialmente d’inverno quando c’è la tendenza a stare in stretto contatto con altri.

Sembra solo giudizioso evitare i colpi d’aria e altre condizioni che farebbero raffreddare il corpo, indebolendone la resistenza ai virus del raffreddore. Indossando indumenti troppo caldi in un giorno freddo così che il corpo sudi ci si può raffreddare.

L’eccessivo riscaldamento nella casa è un altro fattore ancora che può contribuire a indebolire la resistenza ai raffreddori. L’aria diviene troppo asciutta, e questo tende a inaridire le membrane mucose nelle cavità del naso e della gola. Le mucose umide di queste cavità sono fattori importanti nella lotta del corpo contro i microrganismi.

Benché alcuni siano convinti di poter sopportare parecchi raffreddori ogni inverno, questo può non essere necessario. Facendo ragionevoli sforzi per mantenere il corpo in buona salute, si può conseguire un notevole livello di resistenza contro i raffreddori. Tali persone potranno quindi trovarsi tra quelli che riusciranno a evitare i raffreddori invernali.
01/02/2011 19:25
 
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Svolgete un lavoro sedentario? Fare piccole pause aiuterà il vostro cuore a non affaticarsi

Se si fa un lavoro sedentario bastano poche piccole pause, anche solo di un minuto, per evitare i danni peggiori per la salute. Lo ha scoperto uno studio pubblicato dall’European Heart Journal, che stila un vero e proprio ‘decalogo’ dei buoni comportamenti in ufficio.

I ricercatori dell’universita’ del Queensland, in Australia, hanno esaminato i dati di piu’ di 4700 persone a cui era stato chiesto di indossare un piccolo dispositivo per il monitoraggio dell’attivita’ fisica: “Quello che abbiamo trovato e’ che lunghi periodi passati seduti, anche in chi fa periodicamente esercizio, sono associati a peggiori indicatori cardio-metabolici – spiegano gli autori – come una maggiore circonferenza dell’addome, bassi livelli del colesterolo ‘buono’ e alte quantita’ di proteina C-reattiva nel sangue, un importante segnale di infiammazione”.

Secondo la ricerca pero’ anche in quelli che hanno periodi sedentari piu’ lunghi un alto numero di pause ha un grande effetto, soprattutto sulla circonferenza dell’addome, che in media e’ minore di 4 cm, e sui livelli della proteina C-reattiva: “Alcuni piccoli consigli pratici possono aiutare in questo senso – spiega Genevieve Healy, uno degli autori – ad esempio alzarsi in piedi quando si risponde al telefono, o andare a parlare con i colleghi invece che mandar loro una e-mail.

Anche posizionare stampanti e fax lontano dalla scrivania puo’ servire a fare dei break, cosi’ come evitare il piu’ possibile l’ascensore”.
[SM=g28002]
10/02/2011 06:38
 
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10/02/2011 12:54
 
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Re:
Amalia 52, 31/01/2011 19.40:

Si possono evitare i raffreddori invernali?





raffreddori "invernali"?
il povero Sea dalla svizzera allora deve stare molto attento, che lì le temperature sono bassissime..
[SM=g8930] [SM=g8930] [SM=g8930]
non ci credono manco più i medici che il freddo concorrerebbe al raffreddore; se fosse così in africa non si dovrebbe ammalare nessuno!!
[SM=g8878]
********************************
"O Gesù nazareno, Gesù mio consolatore, Gesù liberatore della mia anima. Gesù mio protettore. Gesù, nome soavissimo sulla mia bocca e su quella di tutti coloro che lo amano."- storia di giuseppe il falegname-
10/02/2011 20:22
 
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Re: Re:
porporato, 10.02.2011 12:54:




raffreddori "invernali"?
il povero Sea dalla svizzera allora deve stare molto attento, che lì le temperature sono bassissime..
[SM=g8930] [SM=g8930] [SM=g8930]
non ci credono manco più i medici che il freddo concorrerebbe al raffreddore; se fosse così in africa non si dovrebbe ammalare nessuno!!
[SM=g8878]



Sulle temperature svizzere al momento non ci si puo' veramente lamentare:Oggi avevamo 14 gradi.Ed è febbraio...Se Sea si prende il raffreddore,non è certo a motivo della temperatura bassa,ma perchè la notte dorme scoperto! [SM=g7350] [SM=g7350] [SM=g7350]
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