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Qual'è la vostra interpretazione di LC 16,19-31 ?

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2018 15:09
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05/04/2018 19:13
 
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Re: Re:
VVRL, 05.04.2018 18:24:



Barnabino, tutti gli utenti del forum possono appurare che questo pensiero non mi appartiene minimamente. Dio è amore e non tortura nessuno, ma lascia che i risorti ingiusti vivano nelle stesse tenebre in cui erano immersi prima di morire.
Mi dispiace, ma tu non puoi darti alla menzogna in maniera così spudorata ed eclatante. Questo purtroppo è un modo per infangare il nome di Geova e screditare tutta la congregazione dei TdG che per larga parte è formata da persone amorevoli e sincere!!




Caro VVRL,

non mi pare affatto che barnabino si stia inventando nulla. È la tua dottrina sul inferno a confermare che il vostro Dio permetterebbe la tortura eterna dei suoi figli. Se la cosa ti imbarazza, forse sarebbe ora che ci rifletti sopra
[Modificato da Seabiscuit 05/04/2018 19:14]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
05/04/2018 19:27
 
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Caro VVRL,


Barnabino, tutti gli utenti del forum possono appurare che questo pensiero non mi appartiene minimamente. Dio è amore e non tortura nessuno, ma lascia che i risorti ingiusti vivano nelle stesse tenebre in cui erano immersi prima di morire



Dunque ha pienamente ragione Satana, chi sceglie di disubbidire a Dio non muore veramente, non torna neppure polvere, anzi una volta morto viene risorto continua a vivere eternamente: "voi non morirete affatto!". Stai ripetendo esattamente la stessa menzogna di Satana. Non solo ma questo non pare comportare alcun tormento di nessun tipo... gli empi continueranno a fare la loro vita, portare avanti i loro progetti, amori, speranze, eternamente senza alcuna sofferenza di nessun tipo e senza più l'ostacolo della morte che verra eliminata. In quanto alla lontananza da Dio ti stesso dici che non produrrà alcun tormento in essi.

Insomma, abbiamo un Dio che tollererà per sempre l'esistenza del male, che non è un concetto astratto ma concreto, con conseguenze concrete per i suoi figli. Ma non solo non agirà in nessun modo contro chi il male e chi lo pratica, ma premierà pure con la risurrezione e la vita eterna coloro che lo hanno praticato. VVRL perdonami ma il tuo dio sempre meno attraente. Da aguzzino crudele diventa un impotente che tollera l'esistenza del male... se uno di questi malvagi impunti torturasse un altro malvagio e lo facesse soffrire come ha fatto fino a poco prima di morire cosa farebbe il tuo dio impotente e ingiusto?


Mi dispiace, ma tu non puoi darti alla menzogna in maniera così spudorata ed eclatante. Questo purtroppo è un modo per infangare il nome di Geova e screditare tutta la congregazione dei TdG che per larga parte è formata da persone amorevoli e sincere!



Io screditare il nome di Geova? E perché mai? Geova è un Dio amorevole che non tormenta nessuno ma è anche un Dio giusto e verace. Al contrario il tuo dio che non solo tollererà per sempre l'esistenza del male, della sofferenza, dei sopprusi, delle torture su altre creature ma risorge pure malvagi come Hitler alla vita eterna e immortale senza alzare un dito contro quello che hanno fatto e faranno, dato che non si sono pentiti minimamente, che dio sarebbe, me lo spieghi?

VVRL, per difendere il tuo ridicolo dogma e il tuo dio impotente stai facendo la figura di uno sciocco!

Shalom [SM=g8869]
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05/04/2018 19:37
 
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Caro Sea,


non mi pare affatto che barnabino si stia inventando nulla. È la tua dottrina sul inferno a confermare che il vostro Dio permetterebbe la tortura eterna dei suoi figli. Se la cosa ti imbarazza, forse sarebbe ora che ci rifletti sopra



La spiegazione finale di VVRL è un vero capolavoro di ingiustizia... i malvagi risorgono alla vita eterna, non hanno alcun castigo perché la lontananza da Dio non è un tormento, dato che Dio non tormenta nessuno continueranno a vivere come hanno sempre vissuto nelle tenebre. Neppure Satana sarà distrutto e dunque continuerà ad ispirare il male. Insomma, il castigo di un sadico che gode a fare il male sarà di essere sadico per tutta l'eternità, procurando sofferenze ad altri senza fine e totalmente indisturbato!

Quello che non è chiaro è che se il male continuerà ad esistere continueranno torture, rovina, guerre, violenza, sevizie ovvero il male continuerà a generare sofferenza tra esseri umani: se Dio non farà nulla, anzi se Dio lo risorge, chi sarà il responsabile dei nuovo campi di concentramento di Hitler risorto? Chi sarà il responsabile di tutta quella immane sofferenza di un'umanità che è destinata a vivere in eterno nella sofferenza? Non è un Dio anche più crudele e sadico colui che non solo tiene in vita eternamente ma risorge pure chi ha generato sofferenza per secoli?

Quanto più semplice è la soluzione della Bibbia: polvere sei e polvere tornerai. La Bibbia promette "il malvagio non sarà più" non dice "il malvagio sussisterà per sempre". Secondo me VVRL è al delirio più completo!

Shalom [SM=g10765]
[Modificato da barnabino 05/04/2018 20:05]
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05/04/2018 20:46
 
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Mi sto facendo un sacco di risate con questo thread, alla fine la montagna partorisce il topolino: Gesù che viene nella sua gloria, angeli che suonano le trombe, giudizio universale, laghi di fuoco, stridore di denti, fornaci e alla fine tutto si risolve con i malvagi punti con una tranquilla vita piccolo borghese senza infamia e senza lode.

[SM=g8930]
[Modificato da Qoeleth 05/04/2018 20:47]
05/04/2018 21:56
 
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Buona serata a tutti

Leggendo i post di vvrl mi è parso di capire che secondo lui nel NT non si trova riscontro del concetto di giudizio divino inteso come "distruzione" . Per cui vorrei capire come considera il passo di Luca 17:26-30 nel quale Gesù fa riferimento ai giudizi che Geova portò al tempo di Noè e al tempo di Lot come pietre di paragone del tempo in cui lui interverrà per il giudizio. Mi pare non ci siano gli estremi per dire che i racconti di quei giudizi siano dei miti.

Stando a Luca 21:35 il giorno del giudizio che farà seguito al segno predetto "si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra" (CEI)

Per cui mi sembra che il concetto di un Dio che , quando giunge un tempo determinato , tolga la vita agli empi incorreggibili sia contemplato non solo nel VT , ma anche nella mente di Gesù. O sbaglio ?
06/04/2018 00:33
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Non ho ancora capito col tablet come riportare gli spezzoni dei post a cui si vuole rispondere .

Comunque Vvrl dice "Ma come indica altro? Un tormento è un tormento. Punto.

Un tormento e' un tormento ma la bibbia si esprime anche in termini figurati e simbolici.

Ad esempio Il sangue di Abele "gridava dal suolo" ma questo non significa che Abele stesse letteralmente gridando Figurativamente, DAL PUNTO DI VISTA DI DIO era COME SE lo stesse facendo.

Similmente quelli che nell'Apocalisse vengono tormentati in realtà son morti , ma dal PUNTO DI VISTA di Dio vengono presentati come viventi ma tormentati. Figurativamente Dio esprime così , con l' IMMAGINE del tormento , con la FIGURA del tormento eterno , nell' apocalisse , il suo disfavore eterno sulle prospettiva di ridare il dono della vita agli empi.

Infatti se si nota la situazione è presentata dal punto di vista di Dio non dal punto di vista dell'uomo in quanto i versetti non dicono "PATIRANNO tormenti per i secoli dei secoli" ma "SARANNO tormentati" in una costruzione grammaticale di una frase che presenta il tormento come qualcosa di deciso da Dio , qualcosa che parte da lui.

Ora dato che il fatto che lui "DECIDA" di riservare una simile punizione in eterno è assolutamente incompatibile con il suo amore ( oltre ad essere incompatibile e non proporzionato con la sua giustizia punire in eterno per una condotta tenuta nell 'arco di pochi decenni ) è chiaro che la FIGURA del tormento rappresenta il suo DISFAVORE ETERNO sulla possibilità di restituire il dono della vita.
Ho già fatto in un post l' esempio dell'incendio continuo su un terreno . Possono germogliare i semi interrati finché l' incendio divampa ? L' incendio permanente rappresenta il DISFAVORE DIVINO ETERNO , i semi rappresentano LA PROSPETTIVA DI RICEVERE DI NUOVO LA VITA DAL PUNTO DI VISTA DI DIO.

Un ultima considerazione sulla resurrezione : Ma che senso ha riportare in vita una persona solo per poi riucciderla o tormentarla ? Ma sta meglio nel suo riposo se Dio sapesse già che quello sarà il suo trattamento ! Dio prima fa tutta la fatica a ricostruirla e a ridargli un corpo fisico o spirituale per poi mandarla al macello o ad ergastolo punitivo ?! Non ha alcun senso.

Dio se fa qualcosa lo fa per uno scopo utile e nobile , altrimenti non lo fa .
[Modificato da claudio2018 06/04/2018 00:59]
06/04/2018 00:55
 
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Apocalisse 20:15 CEI dice " chiunque non fu trovato scritto nella vita fu gettato nello stagno di fuoco"

Uno stagno è un immagine ideale per descrivere un luogo idoneo alla rinascita della vita ma il fatto che questo stagno non sia di acqua ma di fuoco esprime con chiarezza la condizione in cui si trovano quelli morti ma non scritti nel libro della vita , una condizione di disfavore divino rispetto alla possibilità della loro rinascita . La cosa è sempre osservata e stabilita dal punto di vista di Dio ( che può decidere se darla o non darla , ridarla o non ridarla ) proprio come L' IMMAGINE del tormento riportata qualche versetto prima è osservata dalla sua prospettiva decisionale
07/04/2018 11:26
 
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Re: Re: Re:
Seabiscuit, 05/04/2018 19.13:




Caro VVRL,

non mi pare affatto che barnabino si stia inventando nulla. È la tua dottrina sul inferno a confermare che il vostro Dio permetterebbe la tortura eterna dei suoi figli. Se la cosa ti imbarazza, forse sarebbe ora che ci rifletti sopra



Sea, scusami ma il problema è solo la cattiva informazione, talvolta strumentale da parte di qualcuno, circa il reale significato di inferno per il cattolici. Il catechismo recita questo:
1033 Non possiamo essere uniti a Dio se non scegliamo liberamente di amarlo. Ma non possiamo amare Dio se pecchiamo gravemente contro di lui, contro il nostro prossimo o contro noi stessi: « Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna » (1 Gv 3,14-15). Nostro Signore ci avverte che saremo separati da lui se non soccorriamo nei loro gravi bisogni i poveri e i piccoli che sono suoi fratelli. 628 Morire in peccato mortale senza essersene pentiti e senza accogliere l'amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da lui per una nostra libera scelta. Ed è questo stato di definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati che viene designato con la parola « inferno ».

1035 La Chiesa nel suo insegnamento afferma l'esistenza dell'inferno e la sua eternità. Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene dell'inferno, « il fuoco eterno ». 631 La pena principale dell'inferno consiste nella separazione eterna da Dio, nel quale soltanto l'uomo può avere la vita e la felicità per le quali è stato creato e alle quali aspira.

Mi dici dove la mia chiesa affermerebbe che Dio tortura qualcuno? E' la separazione eterna da Dio che genere la sofferenza. Questo dice realmente la Bibbia e non che Dio si serve del fuoco dell'inferno per torturare i peccatori impenitenti!!
07/04/2018 12:13
 
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Re: Re: Re: Re:
VVRL, 07/04/2018 11.26:





Mi dici dove la mia chiesa affermerebbe che Dio tortura qualcuno?




lo ha insegnato per secoli e secoli....ancora oggi, tanti buoni cattolici pensano all' inferno infuocato di tormento letterale


07/04/2018 12:26
 
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Re: Re: Re: Re:
VVRL, 07/04/2018 11.26:



« Chi non ama rimane nella morte.




resta un morto spirituale (confronta Giovanni 5:24) e resta nell' ira divina (Giovanni 3:36)

Infatti, è pauroso cadere nelle mani dell' Iddio vivente (Ebrei 10:31)....


07/04/2018 12:35
 
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Re: Re: Re: Re:
VVRL, 07/04/2018 11.26:



631 La pena principale dell'inferno consiste nella separazione eterna da Dio,




se si parla di una "pena principale", ci saranno anche delle "pene secondarie" o accessorie.

In cosa consisterebbero?


[SM=g27985]
[Modificato da Aquila-58 07/04/2018 12:36]
07/04/2018 12:43
 
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Re:
barnabino, 05/04/2018 18.56:



Certo, ma Adamo non visse eternamente fuori dall'Eden, la condanna del peccato fu la morte per lui e i suoi discendenti: polvere sei e polvere tornerai. La morte autentica, non una finzione da operetta.


Intanto prendi atto che la cacciata dall'Eden è il vero problema, anche perché Adamo è destinato a morire perché non si può più nutrire dell'albero della vita posto proprio nell'Eden.(Gn 3:22)


Il peccato è la causa della morte dell'essere, la morte autentica: l'anima che pecca muore.


E quindi l'anima che non pecca non muore mai?
Dovresti capire che il concetto di morte va ben oltre la morte biologica, che non è mai stato un problema per gli ebrei prima e i cristiani dopo.



Non vedo come, Gesù quando parla di coloro che sono nelle tenebre non lo fa in relazione alla morte. Ne abbiamo già discusso dunque è inutile tornarci, rileggiti quei passi.


E non lo fa neanche nei confronti della Geenna, dove Gesù non specifica che si parla di persone defunte. Quindi anche cosa ne deduciamo?


Non leggo che Adamo risorge in quel passo... il biasimo eterno selo è già guadagnato, non credi, causando la morte e la sofferenza di miliari di persone?


Non lo leggi perché conosci poco l'uso semitico dei termini, che in quanto altra cultura rispetto al pensiero nostro occidentale, non può che avere dei termini che non possono essere resi per il loro significato autentico, durante il processo di translitterazione dall'ebraico al greco/latino.
Gli ebrei con la parola "molto" intendevano una quantità enorme non enumerabile e non aveva nessun carattere escludente come accade nella nostra lingua.




Infatti, il castigo di Dio è la morte "biologica", per noi la vita è qualcosa di diverso, è l'anima biblica. Ad essere distrutto non è un corpo biologico, per quello basta la natura non ci vuole certo Dio, ma l'anima, la vita, la persona o l'individuo nella sua completezza. Non ci c'è una parte dell'individuo che sfugge alla morte, agli effetti del peccato. Tutto l'essere umano muore e si dissolve nell'inesistenza, se non grazie all'intervento di Dio.


Intanto Dio non castiga nessuno con la morte. Muore in senso ampio chi non rimane in Lui e il peccato è proprio la forbice che trancia il cordone vitale che tiene legato l'uomo a Dio.
Detto questo, dovresti sapere che l'uomo non è fatto solo di polvere, perché in questa prospettiva sarebbe un corpo inanimato come ben sai; sai anche bene che la vita vera dell'uomo risiede nel "ruach" e la Bibbia non dice mai che il "soffio vitale" detto anche "pneuma" viene distrutto con la dissoluzione del corpo. Ora, io non ho la minima intenzione di definire nuovamente il significato e l'evoluzione semantica di questo termine nel corso dei secoli, ma sicuramente si può dire che in senso biblico la distruzione del corpo non indica sicuramente la distruzione di tutto l'uomo.


Gesù non condanna i "cattolici" o un gruppo in particolare ma chiunque non esercita fede nel suo sacrificio, senza etichette. Non sono quelle che importano. Chi non esercita fede in lui è destinato comunque a morire ed è già morto agli occhi di Dio, di fatto quell'atto non significa nulla perché chi morirà ha già scelto il proprio destino o meglio di non cambiarlo, perché comunque tutti devono morire.


Bene, quindi la storia che Gesù viene ad Armagheddon ad uccidere è una balla colossale, dato che l'uomo muore di suo senza quindi la necessità di un intervento divino.



Su che basi avrebbe "giustiziato" se la base della salvezza è la fede nel suo sacrificio? Come riporranno fede in lui se non lo avranno conosciuto? Misero blasfemo che sei, che Dio ti perdoni! Gesù non è un "giustiziere" ma un "giudice". Forse ti sfugge la differenza.


E su che base invece Adamo non verrà risorto, dato che non solo non aveva conosciuto Gesù, ma non aveva neanche conosciuto la Legge??
Insomma, questo Geova è un dio un po' meteopatico mi pare, a seconda di come si sveglia al mattino alcuni ingiusti vengono risorti ed altri no!!! [SM=g27988]

07/04/2018 12:48
 
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L'inferno inteso come separazione eterna da Dio equivale all'eterna infelicità, all'odio eterno, alla disperazione eterna... fiamme o non fiamme mi sembra una tortura, per quanto auto-inflitta è comunque un'ipotesi assai peggiore della dissoluzione nel nulla.
07/04/2018 12:56
 
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Re:
kierkegaard1, 07/04/2018 12.48:

L'inferno inteso come separazione eterna da Dio equivale all'eterna infelicità, all'odio eterno, alla disperazione eterna... fiamme o non fiamme mi sembra una tortura, per quanto auto-inflitta è comunque un'ipotesi assai peggiore della dissoluzione nel nulla.





infatti.....



VVRL, 07/04/2018 11.26:



631 La pena principale dell'inferno consiste nella separazione eterna da Dio, nel quale soltanto l'uomo può avere la vita e la felicità per le quali è stato creato e alle quali aspira.






comminare, come pena, l' eterna infelicità dell' uomo è infinitamente peggio non solo della sofferenza eterna carnale nelle fiamme, come la chiesa cattolica ha insegnato per secoli, terrorizzando la gente, ma è peggio anche della morte eterna, cioè della cessazione definitiva della vita


Mah......devo lasciarvi, leggerò e commenterò stasera, sperando di non trovare il 3d chiuso


[SM=g1944981]
[Modificato da Aquila-58 07/04/2018 12:59]
07/04/2018 13:05
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 05/04/2018 19.06:




no, per nulla!

La Nuova TNM sta dicendo, sulla base del testo greco, che "per la stessa parola tenuti in serbo sono per il fuoco conservati per il giorno del giudizio e della distruzione degli empi uomini", letterale dal testo greco!

La terra è quindi custodita per il fuoco perchè è conservata non per la sua distruzione ma per la distruzione divina degli empi!

Che la terra non sarà distrutta con gli empi, è dimostrato dal versetto 10, dove lungi dal dire che la terra "sarà distrutta" come traduce in maniera terroristica la Bibbia CEI, troviamo il verbo greco heurisko, che secondo il DENT significa "trovare".
Infatti vedi come la nuova TNM rende 2 Pietro 3:10!

Stai tranquillo, che a forza di darti queste spiegazioni, che ti allontaneranno dalla falsità in cui ti sei cacciato, tra un pò potremo chiamarti fratello!

SCAPPO, NON POSSO PIU' RESTARE, A DOMANI MATTINA PER QUANTO MI RIGUARDA

[SM=g1944981]



No Aquila, il greco e chiaro: ad essere riservati al fuoco del giorno del giudizio sono anche i Cieli e la terra.
L'unica spiegazione plausibile è che con la parola "fuoco" non si intenda uno strumento di distruzione, ma in questo caso si intende uno strumento di purificazione come dice per esempio in 1 Pt 1:7, cioè nel giorno del giudizio la terra e i Cieli finalmente non conterranno più l'impurità del peccato.
La cosa certa è che la parola "fuoco", in tutto il NT, non viene mai messa in relazione con l'ira di Dio ad eccezione di Ap. 14:10-12, dove la si usa come strumento di tortura per simboleggiare il solito concetto di sofferenza. [SM=g27987]
Quindi nel NT non c'è traccia dell'uso del fuoco per indicare la distruzione dei peccatori impenitenti!!
07/04/2018 13:21
 
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Re:
claudio2018, 05/04/2018 21.56:


Leggendo i post di vvrl mi è parso di capire che secondo lui nel NT non si trova riscontro del concetto di giudizio divino inteso come "distruzione" . Per cui vorrei capire come considera il passo di Luca 17:26-30 nel quale Gesù fa riferimento ai giudizi che Geova portò al tempo di Noè e al tempo di Lot come pietre di paragone del tempo in cui lui interverrà per il giudizio. Mi pare non ci siano gli estremi per dire che i racconti di quei giudizi siano dei miti.


Non ci piove che l'idea che aveva l'uomo di Dio nel Vecchio Testamento è l'idea che hanno i TdG e che, dal punto di vista veterotestamentario, è corretta.
Il problema è che arrivati ad un certo punto della storia della salvezza, Dio ha cambiato strategia, ha fatto un nuovo patto con il genere umano e questo si compie in maniera unilatera con la venuta di Cristo sulla terra per morire per i peccati dell'umanità. Questo è quindi il presupposto per dire che il comportamento di Dio del VT non è replicabile da Cristo in poi.
Le immagini, dal punto di vista simbolico, continuano a valere anche nella prospettiva neotestamentaria, dato che il concetto di morte in senso allargato (non riferito ad una distruzione fisica), è la sorte ultima degli ingiusti.

Stando a Luca 21:35 il giorno del giudizio che farà seguito al segno predetto "si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra" (CEI)


Certo, la rovina improvvisa degli empi è una verità escatologica valida anche per i cattolici, ma questo non significa per forza che gli empi saranno distrutti totalmente.


Per cui mi sembra che il concetto di un Dio che , quando giunge un tempo determinato , tolga la vita agli empi incorreggibili sia contemplato non solo nel VT , ma anche nella mente di Gesù. O sbaglio ?


Come sto ripetendo da sempre, il concetto di morte è molto più ampio rispetto alla morte biologica. Dio non condanna a morte nessuno, come dice Barnabino è l'uomo che da solo decide il suo destino di morte.



07/04/2018 13:28
 
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Re:
kierkegaard1, 07/04/2018 12.48:

L'inferno inteso come separazione eterna da Dio equivale all'eterna infelicità, all'odio eterno, alla disperazione eterna... fiamme o non fiamme mi sembra una tortura, per quanto auto-inflitta è comunque un'ipotesi assai peggiore della dissoluzione nel nulla.


Ovvio che è una prospettiva terribile, ma non per questo Dio sarebbe più giusto se distruggesse il peccatore impenitente.
Come molti governi umani hanno capito che la pena di morte non è giusta ed è stata sostituita dall'ergastolo, alla stessa maniera Dio, in quanto giustizia perfetta, non potrà mai realmente distruggere nessuno.
Tu uccideresti tuo figlio se domani decidesse di non avere più rapporti con te, perché vuole drogarsi e vuole continuare a fare le rapine per procacciarsi il denaro che gli necessita?
07/04/2018 13:58
 
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Re: Re:
VVRL, 07/04/2018 13.28:


Ovvio che è una prospettiva terribile, ma non per questo Dio sarebbe più giusto se distruggesse il peccatore impenitente.
Come molti governi umani hanno capito che la pena di morte non è giusta ed è stata sostituita dall'ergastolo, alla stessa maniera Dio, in quanto giustizia perfetta, non potrà mai realmente distruggere nessuno.
Tu uccideresti tuo figlio se domani decidesse di non avere più rapporti con te, perché vuole drogarsi e vuole continuare a fare le rapine per procacciarsi il denaro che gli necessita?



Penso che scomparire sia meglio che soffrire in eterno avvolti nell'odio, nella disperazione e nella solitudine. D'altronde nessuno ha chiesto di venire al mondo, obbligare qualcuno all'eternità, tanto più se ad un eternità infelice, sarebbe una tortura.
[Modificato da kierkegaard1 07/04/2018 13:59]
07/04/2018 14:12
 
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Caro VVRL,


Intanto prendi atto che la cacciata dall'Eden è il vero problema



Non direi, il vero problema è il peccato a la conseguente morte. Paolo non ccenna neppure all'Eden.


E quindi l'anima che non pecca non muore mai?



Certo, come detto sopra il problema è il peccato.


E non lo fa neanche nei confronti della Geenna, dove Gesù non specifica che si parla di persone defunte



Non direi, la Geenna rappresenta la "seconda morte", chi è morto in genere è una persona defunta.


Non lo leggi perché conosci poco l'uso semitico dei termini



Non direi che io non conosco l'uso semitico dei termini.


Intanto Dio non castiga nessuno con la morte



Questo è quello che ha detto Satana, Dio ha detto: "nel giorno che ne mangerai morirai" e per rendere più chiaro il concetto ha aggiunto "polvere sei e polvere tornerai".


Bene, quindi la storia che Gesù viene ad Armagheddon ad uccidere è una balla colossale



Gesù viene ad eseguire un giudizio, chi muore si è scelto quel destino non è Gesù che lo uccide è lui che decide di morire. Né Gesù né Dio provano alcun piacere nella morte di un malvagio.


E su che base invece Adamo non verrà risorto



Adamo non ha peccato perchè imperfetto, lui ha deciso deliberatamente e coscientemente di disubbidire a Dio. Per chi disubbidisce volontariamente "non resta alcun sacrificio", è gettato nella Geenna. Non mi piace ripetermi ab libitum, spero tu abbia capito che Dio è misericorioso ma è anche giusto. Giusto, parola che per te pare non aver alcun significato.

Shalom
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07/04/2018 14:16
 
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Penso che scomparire sia meglio che soffrire in eterno avvolti nell'odio, nella disperazione e nella solitudine. D'altronde nessuno ha chiesto di venire al mondo, obbligare qualcuno all'eternità, tanto più se ad un eternità infelice, sarebbe una tortura



Infatti, oppure VVRL per i malvagi prospetta un "inferno" piccolo borghese, con tinelli marron, dove la tortura è la quotidianità di un Hitler risorto che eternamente sevizierà con piacere i più deboli... bizzarro questo Dio che per togliere la malvagità regala ai malvagi e ai sadici l'opportunità della vita eterna di sadismo. Perché in questo "inferno" saranno i più malvagi a comandare, Satana compreso dato che neppure lui sarà eliminato. Un mondo a parte, fuori dal controllo di Dio. Bella soluzione VVRL, complimenti!

Shalom [SM=x1408447]
[Modificato da barnabino 07/04/2018 14:22]
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