Perché 38° anno del re.
In diapositiva è la rappresentazione detta in «LineArt» del diario astronomico «VAT 4956».
Consiste in una tecnica con la quale le ombrature dei segni cuneiformi che sono sul coccio vengono riprodotte con un segno al tratto. Ciò consente una migliore identificazione dei già difficili loghi cuneiformi e una più immediata lettura della tavoletta.
Le due frecce (↑ una celeste (30) una rossa (8)) inserite (celeste in alto per il segno 7/8) e in basso nella foto, indicano il segno unitario di 8 per anno 38.
Si osserva, (anche per il caso interpretabile in «7 ») l’anomalia del segno che è in terza posizione della prima riga Obverse del VAT 4956.
La rappresentazione fatta nella foto originale del LineArt, per il terzo segno di prima riga Obverse, non rispecchia dovutamente il segno che è nella traccia lasciata sulla tavola o coccio del diario astronomico.
Sopra la freccia in alto, è un suo ingrandimento.
Il segno numerico 7 o 8, non vi è ben rappresentato con la tecnica LineArt in questo caso.
Come mostra il particolare in rosso dell’ingrandimento in alto del logo 37/38, nel segno verticale per il valore di sei, si osserva un prolungamento che nella normale incisione nel coccio sarebbe stato cancellato dall’incisione del numero 7 successiva ad esso.
Pertanto quella rappresentazione in LineArt non rispecchia affatto la tecnica d’incisione dei numeri babilonesi rappresentati sul coccio.
Quella parte di rappresentazione LineArt, Va considerata errata.
Non conosco i motivi di una tale rappresentazione non realistica, in quanto sembra che nessuno ne faccia cenno.
Di fianco alla freccia ↓ in alto, è il coccio come si osserva fotograficamente.
Sovrapposta ad esso, è stata da me messa la riproduzione in LineArt (non fedele) che lo rappresenterebbe.
E’ più che evidente che la rappresentazione in LineArt non rispecchia fedelmente ciò che in realtà si osserva obiettivamente sul coccio.
Come doveva essere rappresentato in LineArt il terzo segno, seppure «anomalo», impresso in prima riga Obverse?
In basso a sinistra, è da me stata sovrapposta la correzione.
Il segno in verde mostra come doveva essere correttamente riprodotto in LineArt il segno per «8», che fu però inciso in modo anomalo dallo scriba.
Il tratto di gambo verticale che procede dal 6 (sesto quadratino, nella seconda riga di cunei sopra), invece, NON doveva essere segnato, ed è indicato in rosso con: «no».
Non giudico qui nessuno non conoscendo i fatti ma questa situazione sembra essere stata «voluta», al fine di mascherare (o correggere per nascondere) l’evidente segno anomalo che, altrimenti, suggerisce un valore unitario di «8» = 38° anno!
Dal momento che lo scriba, accorgendosi per tempo di aver appoggiato nella fila di cunei sovrastante la parte orizzontale dello stilo, evitando di completare il segno facendo la consueta pressione sulla parte orizzontale dello stilo, anche ne lasciò trasparire il prolungamento della traccia orizzontale del segno sette che sarebbe stato altrimenti cancellato, e così facendo, evitò anche di cancellare del tutto i sovrastanti segni 5 e 6 già incisi.
Per evitare ogni dubbio, lo scriba ritenne opportuno replicare l’anno del re nella riga incisa sul bordo basso, evidenziando bene un 38° anno del re e specificando che:
«il guaio (è stato) riparato, corretto (DIR KALAG); unire, (ma)».
Il significato di «KALAG» applicato alla «correzione della riga lunga del bordo basso, non me lo sono inventato io.
«
kalag, kala, kal: v., to repair (riparare), mend (rattoppo) (kal, 'excellent', + aka/ag, 'to make').» (da EPSD).
Alla replica della riga, lo scriba aggiunse come quarto segno il logo «
KÁM», non presente nella simile prima riga Obverse del VAT 4956.
Il significato del segno «
KÁM», si legge anche in ordinato o registrato, identificando la riga come informazione documentale e non astronomica.
Pertanto, la parte iniziale della prima riga Obverse, più correttamente, può essere o dovrebbe essere letta come: «Anno 38° di Nabucodonosor».
monseppe2.