Quello di credere in un Creatore, invisibile ad ogni rilevamento strumentale ad uso scientifico, si basa su
prove indiziarie.
Le
prove indiziarie vengono usate anche dagli evoluzionisti per scartare l’idea che debba esistere un Creatore.
La persona religiosa ritiene questi indizi sufficienti.
Gli evoluzionisti ritengono che la violenza che c’è in natura o i disastri naturali e altro, siano indizi sufficienti per la loro tesi.
Il cristiano però si deve avvalere di un altro strumento, come rilevava lo studio Torre di Guardia di metà ottobre, ovvero la Bibbia, la quale spiega il perché di certe discrepanze sull’identità del Creatore.
L’esempio è semplice: vedo molti quadri dipinti con un tratto particolare ma non capisco il motivo per cui il pittore ha agito così.
Similmente leggo di un pittore ogni informazione che lo riguardano, ma non ho visto le sue opere.
Quindi solo la sintesi di creazione e conoscenza biblica può dare una buona conoscenza di un creatore invisibile.