Alla Pentecoste del 33 gli apostoli iniziarono a guidare la congregazione cristiana. In quella occasione “Pietro, stando in piedi con gli undici”, si rivolse a una grande folla di ebrei e proseliti portando loro un messaggio di salvezza (Atti 2:14, 15). Molti dei presenti divennero cristiani e da quel momento “[continuarono] a dedicarsi all’insegnamento degli apostoli” (Atti 2:42).
Gli apostoli gestivano i fondi della congregazione (Atti 4:34, 35). Si prendevano anche cura dei bisogni spirituali del popolo di Dio, come si comprende da questa loro affermazione: “Ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola” (Atti 6:4). Inoltre si occupavano di inviare cristiani maturi in nuovi territori per promuovere l’opera di predicazione (Atti 8:14, 15). Col tempo altri anziani unti si unirono agli apostoli per aver cura delle congregazioni.
Come corpo direttivo, davano istruzioni alle congregazioni e le guidavano (Atti 15:2).
I cristiani del I secolo riconoscevano che Geova guidava il corpo direttivo attraverso il loro Condottiero, Gesù. Come facevano a esserne sicuri?
Primo, lo spirito santo sosteneva il corpo direttivo (Giov. 16:13). Anche se fu versato su tutti i cristiani unti, lo spirito santo agì in modo particolare sugli apostoli e su altri anziani di Gerusalemme aiutandoli ad assolvere il loro ruolo di sorveglianti. Nel 49, per esempio, lo spirito santo guidò il corpo direttivo quando dovette prendere una decisione in merito alla circoncisione. Le congregazioni seguirono le istruzioni ricevute. Di conseguenza, “erano rese ferme nella fede e aumentavano di numero di giorno in giorno” (Atti 16:4, 5). La lettera con la quale fu trasmessa quella decisione rivela anche che i membri del corpo direttivo manifestavano le qualità del frutto dello spirito, come l’amore e la fede (Atti 15:11, 25-29; Gal. 5:22, 23).
Secondo, gli angeli aiutavano il corpo direttivo. Fu un angelo a dire a Cornelio, il primo gentile incirconciso a divenire cristiano, di chiamare l’apostolo Pietro. Cornelio e i suoi parenti ascoltarono Pietro, e lo spirito santo fu versato su di loro, anche se erano incirconcisi. Questo spinse gli apostoli e gli altri fratelli a sottomettersi alla volontà di Dio e ad accettare i gentili incirconcisi nella congregazione cristiana (Atti 11:13-18). Gli angeli contribuirono anche a dare impulso all’opera di predicazione a cui il corpo direttivo soprintendeva (Atti 5:19, 20).
Terzo, la Parola di Dio guidava il corpo direttivo. Che prendessero decisioni su questioni dottrinali o impartissero istruzioni organizzative, quegli anziani unti con lo spirito si facevano sempre guidare dalle Scritture (Atti 1:20-22; 15:15-20).
Anche se aveva autorità sulla congregazione del I secolo, il corpo direttivo riconosceva Gesù quale Condottiero. “Egli [Cristo] diede alcuni come apostoli”, scrisse Paolo. E aggiunse: “Mediante l’amore cresciamo in ogni cosa in lui che è il capo, Cristo” (Efes. 4:11, 15). Anziché prendere il nome da un apostolo in vista, “i discepoli furono per divina provvidenza chiamati cristiani” (Atti 11:26). Paolo riconobbe l’importanza di “[ritenere] le tradizioni”, o le consuetudini basate sulle Scritture, trasmesse dagli apostoli e da altri uomini che avevano incarichi di responsabilità. Comunque disse anche: “Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo [incluso ciascun membro del corpo direttivo] è il Cristo; [...] a sua volta il capo del Cristo è Dio” (1 Cor. 11:2, 3). Seguendo il proprio Capo, Geova Dio, il glorificato Cristo Gesù stava senza dubbio guidando la congregazione.
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