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E' giusto adorare Gesù?

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2021 20:27
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14/06/2019 19:07
 
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I gua


Caro Domingo

Perché dici questo?
Ad un trinitario dovrebbe piuttosto turbare l’assenza della terza persona senza nome, piuttosto!

Dove è seduta la “persona dello Spirito Santo” alla sinistra del Padre?
Perché non vi è traccia di questa presunta persona spirituale?
Perché non è scritto:

Sacerdoti di Dio, di Cristo e dello Spirito Santo?



La tesi del terzo mancante sullo stesso trono o del terzo trono mancante è comunque famosa ed ampiamente richiamata dagli unitari di tutti i secoli.

www.biblicalunitarian.com/articles/holy-spirit/two-thrones-in-the-book-of-re...

Lo Spirito Santo è comunque presente nel trono perché probabilmente corrisponde al fiume di acqua viva che scaturisce dal trono stesso (Apocalisse 22,1)
[Modificato da domingo7 14/06/2019 19:19]
14/06/2019 19:14
 
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Aquila 58


Guarda che la proskynesis nei confronti di chi siede sul trono di Geova era cosa comune sin dai tempi del re Davide (1 Re 1:23), a maggior ragione la proskynesis verso il Re Messianico eterno, l' erede permanente della dinastia davidica depositaria delle promesse messianiche (Luca 1:32-33)



Certamente immagine del trono celeste di Dio (Salmo 103,19) fu il trono terrestre di Jahvé occupato da Davide e Salomone (1 Cronache 29,23 e Salmo 45,6-7), così come Davide e Salomone furono l'immagine terrena del Re Messia (Luca 1,32-33) e così come tutto l'Antico Testamento è immagine o ombra della rivelazione portata dal Nuovo Testamento (Ebrei 10,1).

Tra il trono terrestre di Davide ed il trono celeste di Gesù Cristo esiste però una qualche differenza: mentre sulla terra Davide e Salomone ricevettero da alcuni popoli (israeliti e popoli vicini) il tributo e l'onore dovuto a grandi re, nel cielo il Figlio riceve da tutto il creato e dalle potenze angeliche genuflessione, signoria, gloria, potenza, ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione.

Non sarà proprio l'adorazione riservata al Padre ma con le genuflessioni di fronte ai troni di Davide e di Salomone mi pare che ne passi ....
14/06/2019 19:17
 
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domingo7, 14/06/2019 19.07:


Caro Domingo

Perché dici questo?
Ad un trinitario dovrebbe piuttosto turbare l’assenza della terza persona senza nome, piuttosto!

Dove è seduta la “persona dello Spirito Santo” alla sinistra del Padre?
Perché non vi è traccia di questa presunta persona spirituale?
Perché non è scritto:

Sacerdoti di Dio, di Cristo e dello Spirito Santo?



La tesi del terzo mancante sullo stesso trono o del terzo trono mancante è comunque famosa ed ampiamente richiamata dagli unitari.

Lo Spirito Santo è comunque presente nel trono perché probabilmente corrisponde al fiume di acqua viva che scaturisce dal trono stesso (Apocalisse 22,1)




Penso che non ti meraviglierai, caro Domingo, se pur apprezzando la tua opinione, non posso condividerla.
Per noi l' acqua viva (che comunque "esce dal Trono", non è sul trono…) non è lo spirito santo.


Infatti, più avanti, in Apocalisse 22:17, la narrazione prosegue con questo invito:

E lo spirito e la Sposa dicono: “Vieni” e chi ode dica “Vieni”. E chi ha sete venga, chi vuole prenda hudor zoes, l’ acqua della vita gratuitamente”.

Gesù stesso parlò di un’acqua che impartiva vita eterna (Giovanni 4:10-14).

Anche Ezechiele ricevette una visione di questo “fiume d’acqua di vita”; nella sua visione il fiume scorreva dal tempio e si gettava nel Mar Morto. Dopo di che
quel bacino d’acqua privo di vita e saturo di sali veniva tramutato in acqua dolce pullulante di pesci! (Ezechiele 47:1-12)
Il fiume della visione fa quindi rivivere qualcosa che precedentemente era morto, a conferma del fatto che il fiume d’acqua di vita rappresenta probabilmente il provvedimento di Dio tramite Gesù Cristo per riportare alla vita umana perfetta la razza umana “morta” a seguito del peccato adamico.


14/06/2019 19:21
 
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Re: I gua
domingo7, 14.06.2019 19:07:



Caro Domingo

Perché dici questo?
Ad un trinitario dovrebbe piuttosto turbare l’assenza della terza persona senza nome, piuttosto!

Dove è seduta la “persona dello Spirito Santo” alla sinistra del Padre?
Perché non vi è traccia di questa presunta persona spirituale?
Perché non è scritto:

Sacerdoti di Dio, di Cristo e dello Spirito Santo?



La tesi del terzo mancante sullo stesso trono o del terzo trono mancante è comunque famosa ed ampiamente richiamata dagli unitari di tutti i secoli.

Lo Spirito Santo è comunque presente nel trono perché probabilmente corrisponde al fiume di acqua viva che scaturisce dal trono stesso (Apocalisse 22,1)

Wikipedia


Caro Barnabino

io non mi sento di escludere che il fiume di acqua viva che scaturisce dal trono stesso sia proprio la forza attiva, vivificante, l’energia dinamica e vitale di YHWH.

La potenza genesica, lo spirito creativo che ha origine (SCATURISCE) dall’Unico Datore di Vita, l’UNO YHWH

appunto: non una persona spirituale!

[Modificato da I-gua 14/06/2019 19:32]
14/06/2019 19:23
 
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Re: Aquila 58
domingo7, 14/06/2019 19.14:



Guarda che la proskynesis nei confronti di chi siede sul trono di Geova era cosa comune sin dai tempi del re Davide (1 Re 1:23), a maggior ragione la proskynesis verso il Re Messianico eterno, l' erede permanente della dinastia davidica depositaria delle promesse messianiche (Luca 1:32-33)



Certamente immagine del trono celeste di Dio (Salmo 103,19) fu il trono terrestre di Jahvé occupato da Davide e Salomone (1 Cronache 29,23 e Salmo 45,6-7), così come Davide e Salomone furono l'immagine terrena del Re Messia (Luca 1,32-33) e così come tutto l'Antico Testamento è immagine o ombra della rivelazione portata dal Nuovo Testamento (Ebrei 10,1).

Tra il trono terrestre di Davide ed il trono celeste di Gesù Cristo esiste però una qualche differenza: mentre sulla terra Davide e Salomone ricevettero da alcuni popoli (israeliti e popoli vicini) il tributo e l'onore dovuto a grandi re, nel cielo il Figlio riceve da tutto il creato e dalle potenze angeliche genuflessione, signoria, gloria, potenza, ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione.

Non sarà proprio l'adorazione riservata al Padre ma con le genuflessioni di fronte ai troni di Davide e di Salomone mi pare che ne passi ....




ah, su questo non c' è il minimo dubbio e io concordo pienamente con te!


Lungi infatti da noi parificare i re davidici con il Re Messianico Eterno, Gesù stesso fece chiaramente capire che il Messia era il "Signore" di Davide (Matteo 22:41-45).

Ma la prosternazione al Re Messianico (Ebrei 1:5-6) per noi non può essere adorazione, perché Gesù fu tassativo su chi debba essere adorato in spirito e verità (Giovanni 4:23-24) e l'Apocalisse stesso evidenzia in maniera chiara e inconfutabile che l' adorazione va a "Colui che siede sul Trono", che nell' Apocalisse non è mai il Figlio.

Questo è il nostro pensiero.

[Modificato da Aquila-58 14/06/2019 19:26]
14/06/2019 19:25
 
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Aquila 58


Penso che non ti meraviglierai, caro Domingo, se pur apprezzando la tua opinione, non posso condividerla. Per noi l' acqua viva (che comunque "esce dal Trono", non è sul trono…) non è lo spirito santo.



Tranquillo Aquila, non voglio affatto che che i fratelli TdG condividano le idee cattoliche.

Mi limito solo a cercare di capire come essi interpretano alcuni versetti della Bibbia, convinto che la meditazione sulle idee altrui possa sempre risultare (a me) feconda.

La lettura di Ezechiele era comunque molto più letterale ed immediata, mentre nel Nuovo Patto mi pare che molte profezie si siano meglio comprese accettando anche una lettura simbolica, spirituale ed allegorica (magari confrontando anche Apocalisse 22,1 con Giovanni 7,37-38)

Ma qui entriamo in un altro campo di discussione ...
[Modificato da domingo7 14/06/2019 19:31]
14/06/2019 19:32
 
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Re: Aquila 58
domingo7, 14/06/2019 19.25:



Penso che non ti meraviglierai, caro Domingo, se pur apprezzando la tua opinione, non posso condividerla. Per noi l' acqua viva (che comunque "esce dal Trono", non è sul trono…) non è lo spirito santo.



Tranquillo Aquila, non voglio affatto che che i fratelli TdG condividano le idee cattoliche.

Mi limito solo a cercare di capire come essi interpretano alcuni versetti della Bibbia, convinto che la meditazione sulle idee altrui possa sempre risultare (almeno a me) feconda.

La lettura di Ezechiele era comunque molto più letterale ed immediata, mentre nel nuovo Patto mi pare che molte profezie si siano meglio comprese accettando anche una lettura simbolica, spirituale ed allegorica.

Ma qui entriamo in un altro campo di discussione




Certo, anche se a detta di molti biblisti, la visione del Tempio di Ezechiele altro non è che la visione del vero tempio, quello spirituale e mi pare che ci siano notevoli somiglianze tra Ezechiele 47:1, 12 e Apocalisse 22:1-2!


Anche per me è utile meditare sulle idee altrui, perché il dialogo, se pur nella diversità, è sempre fondamentale.
Guai se non ci fosse il dialogo!

Saluti


[Modificato da Aquila-58 14/06/2019 19:34]
14/06/2019 19:36
 
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Che l'adorazione possa intendersi rivolta solo al Padre è un'interpretazione che capisco. Che sul trono non ci stia seduto anche il Figlio mi pare meno probabile

Alla fine dei tempi mi pare che Gesù Cristo non si siederà più alla destra di Dio e sul trono di Dio ma sul "trono di Dio e dell'Agnello" (Apocalisse 22,1): in pratica il Figlio non sarà più ospite o delegato o rappresentante del Padre ma contitolare dello stesso trono del Padre.

Almeno questo mi pare che dica l'ultimo capitolo di Apocalisse ...
14/06/2019 19:41
 
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Re: Aquila 58
domingo7, 14/06/2019 19.36:



Che l'adorazione possa intendersi rivolta solo al Padre è un'interpretazione che capisco. Che sul trono non ci stia seduto anche il Figlio mi pare meno probabile

Alla fine dei tempi mi pare che Gesù Cristo non si siederà più alla destra di Dio e sul trono di Dio ma sul "trono di Dio e dell'Agnello" (Apocalisse 22,1): in pratica il Figlio non sarà più ospite o delegato o rappresentante del Padre ma contitolare dello stesso trono del Padre.

Almeno questo mi pare che dica l'ultimo capitolo di Apocalisse ...




No no, attenzione: io non ti ho detto che l' Agnello non starà sul trono, ma starà sul trono di Dio e non del Padre, come puoi leggere in Apocalisse 22:1,3.
Ti rammento che Gesù nell' Apocalisse disse ben quattro volte di avere un suo Dio (Apocalisse 3:12).

Quindi per noi il trono è di Dio e dell' Agnello, non del Padre e del Figlio, le cose sono diverse sai?
Per noi non si può giustapporre il Figlio a Dio, ma semmai il Figlio al Padre
Inoltre volevo farti notare che l' Agnello non è mai definito "Colui che siede sul trono", neppure alla "fine dei tempi" ( o meglio all' inizio dei tempi messianici e del Regno di Dio retto da Cristo)




[Modificato da Aquila-58 14/06/2019 19:44]
14/06/2019 20:05
 
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Agnello sacrificale- Leone Conquistatore dalla Tribù di Yahuda

C.E.I.:

Apocalisse 5:5-6

5 Uno dei vegliardi mi disse: «Non piangere più; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli».
6 Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra.




Quando Gesù tornerà, tornerà come il re dei re, il maestoso leone della tribù di Giuda, per giudicare i suoi nemici e regnare, così come la prima volta è venuto come l’agnello che toglie i peccati del mondo e ha dato la sua vita per noi sulla croce.

[Modificato da I-gua 14/06/2019 20:09]
14/06/2019 20:08
 
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Alla fine dei tempi mi pare che Gesù Cristo non si siederà più alla destra di Dio e sul trono di Dio ma sul "trono di Dio e dell'Agnello" (Apocalisse 22,1): in pratica il Figlio non sarà più ospite o delegato o rappresentante del Padre ma contitolare dello stesso trono del Padre



L'immagine di Apocalisse richiama quella dei re d'Israele che sedevano sul trono di Geova come contitolari, perché comunque Dio delegava al re una parte delle Sua sovranità, così Gesù eredita il trono di Dio e di Davide.

Shalom
[Modificato da barnabino 14/06/2019 20:30]
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14/06/2019 21:07
 
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Re: Simon e Aquila
domingo7, 14/06/2019 17:15:



La proskunesis non è per forza "adorazione", soprattutto non lo è in ambito ebraizzante e l'autore scriveva proprio in quell'ambito.



Su questo siamo d'accordo, anche se una prostrazione davanti a qualcuno che sta seduto sullo stesso trono di Dio è sicuramente un omaggio davvero fuori del comune


Per ciò che concerne il sacerdozio al Cristo, ti ho già spiegato la nostra posizione: sono sacerdoti del Cristo perché svolgono servizio sacerdotale nel Tempio di Dio (Apocalisse 7:15) essendo anch' essi sacerdoti nel vero Tempio laddove lo è anche il loro Sommo Sacerdote, Cristo Gesù, nel medesimo tempio di Dio (Ebrei 6:19-20 ; 10:19-20). So che questa spiegazione non può soddisfare un trinitario, ma noi non vogliamo andare oltre ciò che è scritto.



Sono quindi, correggimi se sbaglio, "sacerdoti di Dio e sacerdoti di un sacerdote di Dio".

Ad un trinitario sembra più facile pensare ad un Dio Figlio associato al Dio Padre sullo stesso trono e servito dagli stessi sacerdoti, ma è comunque un tentativo di spiegazione.

Grazie a tutti e due



Capisco il tentativo, ma il trinitario contemporaneamente "rompe" l'unità di Dio e si tira addosso l'accusa di politeismo.

Proprio il venir meno all'unità rigida del Dio fu il primo passo verso il dogma, come sai.

Simon
14/06/2019 21:08
 
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Re: I gua
domingo7, 14/06/2019 19:07:



Caro Domingo

Perché dici questo?
Ad un trinitario dovrebbe piuttosto turbare l’assenza della terza persona senza nome, piuttosto!

Dove è seduta la “persona dello Spirito Santo” alla sinistra del Padre?
Perché non vi è traccia di questa presunta persona spirituale?
Perché non è scritto:

Sacerdoti di Dio, di Cristo e dello Spirito Santo?



La tesi del terzo mancante sullo stesso trono o del terzo trono mancante è comunque famosa ed ampiamente richiamata dagli unitari di tutti i secoli.

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Lo Spirito Santo è comunque presente nel trono perché probabilmente corrisponde al fiume di acqua viva che scaturisce dal trono stesso (Apocalisse 22,1)



Lo spirito tradizionalmente era al femminile... comunque nel quadretto sacerdotale non compare: bisogna riciclarlo con qualche balzello.

Simon
14/06/2019 21:15
 
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Re: Aquila 58
domingo7, 14/06/2019 19:36:



Che l'adorazione possa intendersi rivolta solo al Padre è un'interpretazione che capisco. Che sul trono non ci stia seduto anche il Figlio mi pare meno probabile

Alla fine dei tempi mi pare che Gesù Cristo non si siederà più alla destra di Dio e sul trono di Dio ma sul "trono di Dio e dell'Agnello" (Apocalisse 22,1): in pratica il Figlio non sarà più ospite o delegato o rappresentante del Padre ma contitolare dello stesso trono del Padre.

Almeno questo mi pare che dica l'ultimo capitolo di Apocalisse ...



Caro domingo,

è chiaro che la posizione di estremo privilegio acquisita dal figlio a motivo della sua fedeltà a Dio Padre lo pone non solo in un rilievo unico ma anche ad un'altezza per molti aspetti paragonabile a quella di Dio Padre.

I dibattiti sulla questione del ruolo del Cristo nell'adorazione sono durati secoli e hanno fatto molte vittime, non dico nulla di nuovo.

Se da un lato a noi tdG non sembra opportuno venire a patti col monoteismo, dall'altro è indubbio che la novità del cristianesimo nascente non consisteva nel ruolo del Padre bensi' proprio in quello del figlio.

Simon
15/06/2019 08:58
 
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Simon Le Bon


Se da un lato a noi tdG non sembra opportuno venire a patti col monoteismo, dall'altro è indubbio che la novità del cristianesimo nascente non consisteva nel ruolo del Padre bensi' proprio in quello del figlio.



I primi cristiani si trovarono di fronte a due possibili soluzioni nel tentativo di integrare la figura del Figlio all'interno del monoteismo ebraico: la prima e la più semplice era di farne un essere divino comunque subordinato al Padre, mentre la seconda possibilità era quella trinitaria.

La prima ipotesi non fu per nulla disprezzabile e fu condivisa da numerosi cristiani dell'antichità che, pur considerando il Figlio della stessa natura del Padre, lo mantenevano in una posizione decisamente inferiore al Padre, anche per non scandalizzare il monoteismo ebraico. Significative sono le testimonianze di:

· Clemente Alessandrino, Stromata, V, 14 (Sapienza creata per prima);
· Taziano, Discorso ai Greci, V (Opera primigenia del Padre);
· Giustino, Apologia I, 13 (Il Figlio di Colui che è Dio lo poniamo al secondo posto):
· Giustino, Apologia I, 32 (La prima potenza dopo Dio Padre è il Verbo, il Figlio);
· Origene, Contro Celso, VIII, 15 (Il Figlio non è più potente del Padre ma inferiore a Lui);
· Origene, I Principi, I, 3, 5 (Il Figlio è inferiore rispetto al Padre ... infatti è secondo dopo il Padre);
· Tertulliano, Contro Prassea, VI (Sapienza seconda persona creata);
· Eusebio di Cesarea, Storia Ecclesiastica, I, 2, 6 (Sola creatura di Dio preesistente al mondo).

Il problema purtroppo esplose con Ario (anziano della chiesa di Antiochia, già avanti negli anni ma ancora sanguigno estroso, buffo, polemico, caratteriale, talora un po' tignoso e quasi sempre molto goliardico), che oltre a fare del Logos una figura subordinata al Padre, negò che fosse della stessa sostanza del Padre: se fosse stato della stessa sostanza del Padre ci sarebbero stati due dei ed il monoteismo ebraico sarebbe stato violato.

Alla chiesa cattolica tornò in mente l'infelice sintesi tra cristianesimo ed ebraismo elaborata dai nazarei, dagli ebionitiri e dai giudeo cristiani dei primi secoli (che spesso vedevano Gesù solo come figlio di Maria e non di Dio) e reagì duramente, partorendo, con sofferenze inaudite, un'ipotesi trinitaria difficilissima e sottilissima che, alla fine, tentava di salvare capra e cavoli ma che finì per risultare incomprensibile alla maggioranza dei cristiani e che suonò blasfema all'orecchio degli ebrei (prima) e dei musulmani (dopo).

La verità, come dici tu, stava proprio nel fatto che il cristianesimo faticava ad inquadrare il ruolo del Figlio all'interno della monarchia del Padre e soprattutto all'interno di un certo monoteismo ebraico che rimaneva e rimane tuttora molto rigido e chiuso (accettata la profezia di Daniele VII, perché mai escludere a priori l'esistenza di un figlio di Dio che collabora attivamente alla creazione, alla salvezza dell'uomo, al giudizio finale ed alla gloria del Padre magari pure sullo stesso trono ?)

[Modificato da domingo7 15/06/2019 09:06]
15/06/2019 09:11
 
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Caro Domingo


scusami ma non ho capito chi negherebbe l'esistenza di un figlio di YHWH GEOVA che collabora attivamente alla creazione, alla salvezza dell'uomo, al giudizio finale ed alla gloria del Padre YHWH non sullo stesso trono, ma alla sua destra come Artefice, Redentore dell'Umanità, Re dei re nella gloria di YHWH , come Giudice e Sommo Sacerdote alla maniera di Melchizedek.

quindi a chi ti riferisci? I tdG non accettano forse questo?



[SM=g1871115] [SM=g1871112]

[Modificato da I-gua 15/06/2019 09:12]
15/06/2019 09:24
 
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I primi cristiani si trovarono di fronte a due possibili soluzioni nel tentativo di integrare la figura del Figlio all'interno del monoteismo ebraico: la prima e la più semplice era di farne un essere divino comunque subordinato al Padre, mentre la seconda possibilità era quella trinitaria



Io credo che il problema è un po' diverso, perché in principio non vi era bisogni di "integrare" la figura del figlio di Dio all'interno del monoteismo ebraico, perché quella figura è figlia del monoteismo ebraico e dunque ne è necessariamente parte integrante, Gesù e il gruppo apostolico compreso l'enfant terrible Paolo restano ebrei, seppure in polemica sotto molti aspetti. La shemà non è messa in discussione e nessuno ha mai accusato i cristiani di adorare Gesù come un altro dio né, francamente, si rilevano dichiarazione di questo genere. Il NT non pare neppure porsi il problema, tutto filosofico, della "natura" di Gesù, nel NT invece pare ovvio che c'è un solo Dio (che era Geova, anche se formalmente non troviamo più il Nome) e dunque questo escludeva automaticamente Gesù dalla divinità biblica che era concetto non legato al concetto natura, come per i greci, ma alla persona divina.

Il problema della "natura" divina pare invece sorgere con l'ellenizzazione del cristianesimo, quando il cristianesimo comincia ad arrivare alle classi colte dell'Impero, impregnate di filosofia, cominciano a porsi domande sulla natura del figlio, risolte in molte maniera (il dibattito cristologico sai bene che è articolato e complesso tra II e III secolo). La crisi Ariana per altro non era una vera e porpria crisi, perché Ario non è eretico finché non dichiarato tale, le sue idee erano ortodosse e difese dalla maggior parte di vescovi, anche perché in linea con le Scritture e le soluzioni fino ad allora proposte. La rottura arriva con Atanasio che non solo rompe con Ario ma, c'è da dire, anche con tutte le speculazioni precedenti, per esempio quelle di Origigene, su Gesù.

La storia a me pare più complessa, ma ad un certo punto è storia di ellenizzazione che ritiene insufficiente la spiegazione Biblica non perché sia insufficiente ma perché non rispettava gli standard filosofici dell'epoca.

Shalom
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15/06/2019 09:30
 
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qui si discute se è giusto adorare Gesù....
livelli di conoscenza biblica alti...
ma lo sapete qual'è il piano generale di conoscenza della gente comune?

ho appena sentito un servizio sulla visita che il papa farà a Camerino... (Rai news24 - h 8:15 ca penso si possa riascoltare su rayplay)

Il Papa andrà in un modulo abitativo del dopo terremoto a far visita ad una famiglia dove vive una simpatica nonnina di 92 con la figlia...

tenera l'intervista alla nonnina che si dice inadeguata a parlare con il papa (ma sono certa che il pontefice saprà farla sentire a suo agio)
piuttosto mi ha stupito la figlia, sui 60/70 anni.... dopo essersi detta felice e onorata della visita ha spiegato: "dopo tutto si tratta di Dio in terra"

e qui discutiamo se sia giusto dare a Cristo l'adorazione riservata al Creatore!

[SM=g7556]
15/06/2019 09:39
 
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Re: Simon Le Bon
domingo7, 15/06/2019 08.58:


(accettata la profezia di Daniele VII, perché mai escludere a priori l'esistenza di un figlio di Dio che collabora attivamente alla creazione, alla salvezza dell'uomo, al giudizio finale ed alla gloria del Padre magari pure sullo stesso trono ?)





Credo, Domingo, che prima di accettare la profezia di Daniele 7:13-14 gli ebrei dovrebbero accettare quella di Isaia 53 e non identificare il Servo sofferente con Israele, per non parlare della profezia di Isaia 9:6-7 (non mi risulta infatti che gli ebrei, a tutt' oggi, attribuiscano quei titoli al re Messianico).
Però è proprio quest' ultima profezia che dovrebbe far riflettere anche i cristiani, oltre che gli ebrei.
Infatti quel passo - che la tradizione cristiana attribuisce al Messia - testimonia che il re Messianico può essere definito "Dio" così come "Padre eterno" senza che quei titoli vadano a creare problemi di ordine ontologico e senza uscire dal solco del giudaismo biblico (non parlo ovviamente dell' interpretazione rabbinica...).
E' questa la strada che noi cristiani testimoni di Geova seguiamo: anche per ciò che concerne il trono e il fatto che l' Agnello stia sul trono di Dio, lo leggiamo alla luce di 1 Corinti 15:24-28: il re messianico avrà il potere reale fino a che non eliminerà l' ultimo nemico, la morte.
Poi, una volta sottoposte al Figlio tutte le cose, consegnerà il Regno al suo Dio e Padre, si sottometterà al Suo Dio e Padre e Dio sarà tutto in tutti.
In sostanza, il nostro rifiuto non è della divinità di Cristo (Gesù è Dio Potente e il Logos è theos), ma della trinità immanente per cui il Figlio è Dio Onnipotente perché procede immanentemente dal Padre per generazione (eterna), processione in cui vi è la trasmissione della stessa sostanza.
E' questa costruzione artificiale che noi rifiutiamo.



[Modificato da Aquila-58 15/06/2019 09:48]
15/06/2019 09:48
 
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scusami ma non ho capito chi negherebbe l'esistenza di un figlio di YHWH GEOVA che collabora attivamente alla creazione, alla salvezza dell'uomo, al giudizio finale ed alla gloria del Padre YHWH non sullo stesso trono, ma alla sua destra come Artefice, Redentore dell'Umanità, Re dei re nella gloria di YHWH , come Giudice e Sommo Sacerdote alla maniera di Melchizedek.

quindi a chi ti riferisci? I tdG non accettano forse questo?



Mi riferivo solo agli ebrei.
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