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Il "VAT 4956" non può essere usato contro il 1914

Ultimo Aggiornamento: 11/07/2012 21:48
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10/09/2009 09:09
 
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Re: C'era un volta un re, secondo tempo
monseppe, 10.09.2009 08:22:


C'era una volta un'altro re.

Era di un'altra nazione, dei Medi. Si chiamava Deioce ed era un re pacifico che regnò una cinquantina di anni. Gli successe al trono il figlio Fraorte, Questo, diversamente dal padre, iniziò una estesa campagna di conquiste aggiogando quasi subito la Persia e durante i suoi 22 anni di regno più volte attaccò l'Assiria con l'intento di conquistarla.

Approfittando dell'indebolito esercito assiro dopo la campagna contro l'Egitto di Esaharddon, (che ricordate morì durante il ritorno in Assiria) nel 668bc, allora era già regnante in Assiria Assurbanipal, il re dei Medi Fraorte tentò di nuovo di attaccare l'Assiria mirando stavolta alla stessa capitale Ninive.

Tale attacco fu un disastro, in quanto il suo esercito era abbastanza scompaginato. Il re trovò la morte durante tale attacco e l'esercito dei Medi fu quasi completamente distrutto.
A tale re successe il giovanissimo figlio, allora poco più che quindicenne di nome Ciassarre. Tale giovane re, cominciò a governare con grande capacità organizzativa la Media, ma la Persia benché sottomessa, non lo riconosceva come re perché era troppo giovane secondo i loro costumi. Ciassarre riordinò lo scompaginato esercito dei medi organizzandolo in arcielri, lancieri, cavalieri, in modo che la capacità di ogni singolo guerriero si sommasse agli altri ottenendo un impatto combattivo più efficace.

Nel 664bc, desideroso di vendicare la morte del padre Fraorte, avendo ora un discreto esercito, Ciassare tornò ad attaccare Ninive (il cui re era Assurbanipal), ma proprio durante tale attacco, gli giunse la notizia che le tribù Scite erano scese nella Media attaccandola.

Ciò fece desistere Ciassare dall'assedio a Ninive per andare incontro agli sciti. Malgrado il valore dei Medi, la battaglia fu persa e gli sciti dominarono la Media (e la Persia) per 28 anni. Questi sciti erano come le cavallette. Ogni anno facevano grosse incursioni nei territori conquistati depredando tutto ciò che trovavano mantenedo in uno stato di povertà i popoli vinti.

Ciò non di meno, durante tali 28 anni, Ciassarre, ormai divenuto adulto, comiciò con una sua strategia a tendere dei tranelli contro tali sciti riuscendo poi nel 635bc a riconquistare il suo regno sui Medi e pure sui Persiani, che ora lo accettarono come re essendo ormai Ciassarre divenuto adulto. Tale suo regno (sui Medi e sui Persiani) durerà 40 anni, fino al 597bc.

fine della seconda parte... continuo?

monseppe



certo che devi continuare...sembra di leggere un libro. Hai un bel modo di raccontare



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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
13/09/2009 10:10
 
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C'era una volta un'altro re - terza parte

Sì, c'era ancora un altro re, ma stavolta esso regnava sui Lidi (in quella che è oggi l'Anatolia). Qui la nostra storia si fa intricata assai.

Questo re si chiamava Gige. Esso regnò per 38 anni sui Lidi, dal 719bc al 681bc. Combatté contro Mileto e contro Smirne espugnando la città di Colofone. Gli successe sul trono Lido il figlio Ardi. Questo re regnò sui Lidi per 49 anni, ovvero fino al 637bc. Egli sconfisse Pirene e organizzò una spedizione contro Smirne. Fu durante il suo regno che i Cimmeri, sospinti dalle pressioni delle orde dei nomadi sciti, invasero tutta Sardi, eccezion fatta dell'Acropoli.

Dopo di lui, regnò sui Lidi suo figlio Sadiatte, per 12 anni (dal 636bc al 625/624bc. Dopo Sadiatte, sui Lidi regnò il figlio Aliatte per 57 anni (fino al 568bc). Fu tale re Aliatte che poi, dopo aver ricacciato indietro i Cimmeri dall'asia, ormai non più pressati dagli Sciti sconfitti da Ciassare figlio di Fraorte, si impegnò per futili motivi in una querra di 6 anni contro i Medi durante il regno di Astiage figlio del Ciassare figlio di Fraorte; fu quel Ciassare che innescò l'astio fra i Lidi e i Medi. Nel sesto anno di questa guerra combattuta con alterni risultati, il suddetto Aliatte combatté contro il giovanissimo (poco più che quindicenne Ciassare I° (figlio di Astiage figlio di Ciassare).

Fu qui che la confusione si fece grande anche per lo storico Erodoto che lo confuse evidentemente con Ciassare figlio di Fraorte, che nel frattempo era deceduto, appunto nel 597bc. Per motivi probabilmente subdoli il re dei Medi e dei Persiani, forse anche per la sua età che lo potrebbe vedere in quel periodo ammalato, la battaglia del sesto anno di guerra con i Lidi la fece combattere dall'esercito dei Medi con a capo l'allora quindicenne Ciassare I° (suo) figlio di Astiage (evidentemente era un vizio di famiglia); esso (Ciassare I°) era anche il fratello di Mandane, la madre meda di Ciro il Grande (il cui padre era il re persiano (sottomesso ai Medi) Cambise, il nonno di Cambise I° figlio di Ciro il Grande, sì, proprio quello citato nel BM 33066. ...... scusate.... mi gira la testa ....

Durante tale battaglia ci fu una eclisse di sole citata da Erodoto che pare fosse stata pure prevista da Talete. Correva l'anno 585bc.
Per del tempo, dopo tale battaglia, Astiage, uomo in continuo sospetto di perdere il suo regno, lasciò credere che suddetto Ciassare I° (suo figlio e nipote di Ciassare, figlio di Fraorte) fosse morto nella battaglia.

Ha, dimenticavo di dirvi che Ciassare, figlio di Fraorte, dopo aver sconfitto gli Sciti ed essersi ripreso il regno della Media e della Persia, riorganizzò prontamente un forte esercito, e per essere sicuro stavolta di vendicare la morte di suo padre Faraorte in un precedente attacco a Ninive, strinse un accordo amichevole con il re dei Babilonesi Nabopolassar, e secondo Beroso fu pure stipulato un accodo matrimoniale fra la principessa meda Amytis e giovane figlio di Nabopolassar, mi pare che si chiamasse Nabucodonosor.

Insieme, mi pare che corresse l'anno 632bc, attaccarono Ninive e la espugnarono. Il re che regnava in quell'anno in Ninive, non era Assurbanipal, che ebbe salva la vita (infatti Ciassare figlio di Fraorte dovette accontentarsi allora di uccidere il re Sin-Sar-Iskun che regnava al suo posto in Ninive). Tale Assurbanipal, sottomettendosi al re Babilonese Nabopolassar che lo lasciò ancora in vita ma che forse lo estromise dal poter governare in Assiria, continuò a vivere ancora qualche tempo. Al suo posto, divenne poi re di Assiria con capitale Harran (Ninive era stata distrutta) un certo Assur-Uballit che continuò a far guerra ai Medi e ai Babilonesi, ma senza successi, neppure mediante l'aiuto degli egiziani con i quali aveva stretto allenaza. Sapete poi bene che proprio Nabucodonosor figlio di Nabopolassar sconfiggerà tale re e l'esercito egiziano che era venuto ad aiutarlo, nella famosa battaglia di Carchemis del 625bc.

Riassumendo, Ciassare figlio di Fraorte regnò a lungo (quasi 70 anni dei quli 28 mentre era dominato dagli Sciti), ma sui Medi e i Persiani fu re per soli 40 anni; appunto dopo la dominazione degli Sciti. Pertanto suppongo che morì poco più che ottantacinquenne.

ma la storia non finisce qui... c'erano altri re....

monseppe
14/09/2009 18:36
 
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Ciao Monseppe,

Un certo Giovanni Parigi data la caduta di Gerusalemme verso il 500 aEV, cosa ne pensi?

cammelliemoscerini.it.over-blog.it/article-33693697.html

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14/09/2009 22:47
 
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Ciao barnabino, intanto grazie per il tuo interessamento.

Un certo Giovanni Parigi data la caduta di Gerusalemme verso il 500 aEV, cosa ne pensi?

cammelliemoscerini.it.over-blog.it/article-33693697.html


Posso solo dirti che se di me dicono che "invento" le cose, lui, almeno le "fantastica" addirittura.

Non potrebbe provare astronomicamente neppure uno dei giorni che lui cita. Fa considerazioni che non tengono di minimo conto dutto il contesto delle testimonianze archeologiche finora ritrovate.

E' certo libero di esprimere il suo pensiero, ma ad un confronto scientifico credo che sia destinato a restare solo un suo pensiero.

Tra l'altro non cita (e non potrebbe citarlo comunque) nessun documento antico che possa attestare che Gerusalemme cadde nel 500bc.

E' vero, come mi è stato giustamente ricordato che la "non ritrovamento" di un documento non prova la la sua "non esistenza"; ma la sua non esitenza attuale, alla nostra data intendo, dimostra una cosa importante:

Gli archeologi per dire che Gerusalemme cadde nel 587bc, devono aver attinto alla bibbia o a Giuseppe Falvio per poterne determinare che ciò accadde nel 18° anno di Nabucodonosor.

Se quindi usano la bibbia come riferimento per il 18° anno non sarebbero onesti nel rifiutare o negare l'evidenza dei 70 anni solo perché non corrisppondente alle loro evidenze.

Questo è un punto importante perché anche con i loro calcoli astronomici non potrebbero affermare il 587bc senza dover accettare la storicità della bibbia.

In ogni caso la bibbia vince 1000 a zero. [SM=g7566]

(almeno per me).

grazie.

monseppe
15/09/2009 16:02
 
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Re: Re:
giovanniparigi, 15.09.2009 15:58:








ciao Giovanni,

prima di postare dovresti leggere il regolamento e fare la tua presentazione aprendo una nuova discussione qui

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/cartella.aspx?id...

grazie


Seabiscuit/Moderatore



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15/09/2009 16:09
 
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Re: Re: iccoa precisa
giovanniparigi, 15/09/2009 15.58:









Mi chiamo Giovanni Parigi e sono l'autore del blog Cammelliemoscerini.
Pur avendo risposto per mail a Monseppe mi preme precisare che il blog contiene di per sè un argomento di discussione per cui è aperto a tutte le critiche, compresa la ia. Infatti, lungi dal considerare quanto scritto insindacabile, voglio soltanto indicarecome quel fantasioso peregrinare nella cronologia biblica approdi a strane terre ferme abitate non da mostri, ma da curiose concordanze che stupiscono me per primo. Qualora ci fosse qualcuno dospsto a una lettura attenta capirebbe subito che non è possibile che un approccio così originale da essere, appunto, fantasioso faccia salvi, in fondo, i due capisaldi della corda cronologica che lega Davide a Gesù: la morte del primo la colloco nel 35 d.C. e il primo anno di regno di Davide nel 987.
Mi muovo con difficoltà in questo nuovo forum, peraltro molto ricco, scusta i miei involonari errori
15/09/2009 17:18
 
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Mi chiamo Giovanni Parigi e sono l'autore del blog Cammelliemoscerini



Benvenuto! Puoi fare una presentazione sull'apposita sezione, sicuramente sarà più visibile a tutti! Grazie.

Shalom
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
16/09/2009 08:56
 
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Caro monseppe mi permetti una semplice spigolatura?

Fu qui che la confusione si fece grande anche per lo storico Erodoto che lo confuse evidentemente con Ciassare figlio di Fraorte, che nel frattempo era deceduto, appunto nel 597bc. Per motivi probabilmente subdoli il re dei Medi e dei Persiani, cioè Astiage; forse anche per la sua età che lo potrebbe vedere in quel periodo ammalato, la battaglia del sesto anno di guerra con i Lidi la fece combattere dall'esercito dei Medi con a capo l'allora quindicenne Ciassare I° suo figlio (di Astiage)


va bene così??

grazie di tutto.

Ciao
[Modificato da dispensa. 16/09/2009 08:56]
16/09/2009 11:07
 
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Grazie.
Caro monseppe mi permetti una semplice spigolatura?

Fu qui che la confusione si fece grande anche per lo storico Erodoto che lo confuse evidentemente con Ciassare figlio di Fraorte, che nel frattempo era deceduto, appunto nel 597bc. Per motivi probabilmente subdoli il re dei Medi e dei Persiani, cioè Astiage; forse anche per la sua età che lo potrebbe vedere in quel periodo ammalato, la battaglia del sesto anno di guerra con i Lidi la fece combattere dall'esercito dei Medi con a capo l'allora quindicenne Ciassare I° suo figlio (di Astiage)


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Grazie dispensa.

Va bene qualsiasi correzione purché si capisca che:

1) Astiage, figlio di Ciassare figlio di Fraorte e re sui Medi e sui Persiani era allora (nel 585bc) "vecchio", avendo circa 70 anni (morì molto longevo, nel 568/569bc).

2) Molto probabilmente, forse per motivi di salute, Astiage non partecipò alla battaglia del sesto anno contro i Lidi, ma mise a capo del suo esercito suo giovanissimo figlio Ciassare I, nipote di Ciassare figlio di Fraorte il quale era padre di Astiage.

3) Dopo tale battaglia (che avvenne nel 585bc e identificata dall'eclisse di sole che fu visibile in Anatolia), ci sono informazioni di Erodoto che fanno dedurre che Astiage fece passare per morto per del tempo, forse per una decina di anni forse, in tale battaglia suo figlio ciassare I; forse temendo che potesse usurpargli il trono, essendo tale figlio stato posto a capo dell'esercito dei Medi.

4) Che Erodoto, il quale registra indubbiamente che a fare la battaglia contro i Lidi nel sesto anno fosse Ciassare figlio di Fraorte,(dopo la quale appunto è dato per morto, secondo la cronologia attuale), notizia della morte che probabilmente è invece da ricondurre al tentativo di Astiage di far passare per morto Ciassare I), forse non essendo allora ben informato, Erodoto nelle sue storie inconsapevolmente confuse l'allora Ciassare I figlio di Astiage con Ciassare figlio di Fraorte.

5) Che Ciassare I era fratello quasi coetaneo di Mandane, figlia di Astiage che fu poi data in sposa dal re dei Medi (sempre per paura di perdere il suo trono) al sottomesso re dei Persiani Cambise (della dinastia di Arsan), e che dalla loro unione nacque poi Ciro il grande (poco dopo il 585bc), che sarà poi il padre di Cambise I, quello che nel BM 33066 è identificato nel suo settimo anno di regno in associazione alle eclissi di luna del 523bc. (Astiage perfino, sempre per paura di perdere il suo trono, cercò poi di far uccidere il neonato nipotino (ciro il grande), anche se la cosa poi non gli riuscirà.

Ho scritto. .... mi gira la testa... appunto perchè fare confusione in questo intrigo di nomi e di avvenimenti è facilissimo.

D'altronde io stesso mi chiamo "Cognome e Nome", esattamente come mio nonno materno. Se qualcuno leggesse o sentisse solo il nome, senza altri riferimenti, potrebbe scambiarmi per mio nonno morto già da molto tempo...

Tale difficile situazione mi è stata fatta notare specialemnte dalla Bibbia, e da Senofonte (Ciropedia) da Giuseppe Falvio e da Erodoto, appunto analizzandoli in modo incrociato e contestuale.

monseppe

[Modificato da Seabiscuit 16/09/2009 12:02]
19/09/2009 12:54
 
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Prima 568bc o prima 607bc e 1914?

Nella situazione che io chiamo "palindrome", ovvero che il diario Vat 4956 grazie al suo distare nelle due diverse attribuzioni della sua data di osservazione fra la data del 587bc e quella del 568bc esattamente 19 anni solari, si riscontra in modo particolare, per le osservazioni riferite alla posizione della luna, una somiglianza che a primo impatto rende difficile determinare con certezza a quale delle due date si riferisca in realtà il tempo (anno) dell'osservazione.

Chiedo scusa per la fatica che dovete fare a capire cosa cerco di dire, ma vi assicuro che già è "tradotto" in termini semplicistici. [SM=g8019]

Qualcuno potrebbe suggerire, per confondere ulteriormente le idee, che a spostare la data di osservazione del diario astronomico Vat 4956 dal 568bc al 587bc sia stato io, monseppe, appunto per "riportare" al 607bc la distruzione di Gerusalemme che altrimenti è attualmente assegnata ufficialmente all'anno 587bc.

Vi prego di fare attenzione al confusionario fatto che si viene a creare dalla datazione del diario che è stato realmente osservato nel 587bc, ma che essendogli sttribuito ufficialmente tale osservazione al 568bc e assegnando all'anno del re Nabucodonosor il 37° anno, ne verrebbe calcolata per l'anno 587bc la cauta di Gerusalemme.
E' perciò facile fare confusione, in quanto l'anno 587bc acquista due diverse connotazioni, secondo che sia stimato in relazione alla cronologia ufficiale o secondo che sia stimato secondo la vera data di osservazione del diario.

[SM=g8174] bevetevi un goccetto per raccattare le idee.. capite perché era difficile capire il tutto?


Per rispondere alla domanda retorica da me posta in oggetto, dovete capire prima una cosa importantissima.

Certe date del periodo Neobabilonese erano assegnate verso la fine del 1800 in via "ufficiosa" in quanto calcolate sulla base di cronologie di re, spesso incomplete o dubbie, come quelle assire, Egiziane, e quella di Tolomeo dove egli stesso infatti include due periodi di "non regno", ovvero che a Babilonia non si poteva determinare chi regnasse in quel periodo vacante (prima del 700bc).

Con il ritrovamento e sopratutto della traslitterazione e traduzione del BM 33066, meglio noto come "strassmaier Cambise n° 400", verso il 1890, mediante l'identificazione di due eclissi di luna registrate in tale diario e assegnate nel diario stesso al 7° anno di Cambise I, il figlio di Ciro il Grande, fu identificata una data attendibilissima (o detta anche "assoluta") che collocava tali eclissi come avvenute astronomicamente solo durante l'anno 523bc.

Gli allora noti come "Studenti biblici", mediante gli studi del fratello Russel, identificarono finalmente che la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio, compiuta da Nabucodonosor durante il suo 18° anno di regno, retrocalcolando i 70 anni di schiavitù che finirono durante il 2° anno di Ciro il grande, dovette essere avvenuta durante il 607bc secondo il nostro calendario gregoriano.

Da questo punto di partenza, quindi, contando i 2520 anni dei sette tempi durante il quale il regno di Dio doveva essere lasciato nelle mani delle nazioni, (essendone tolta la corona o turbante da Dio stesso) quei moderni cristiani compresero che era nel 1914 che tale regno di Dio avrebbe quindi dovuto essere restaurato nelle mani di Gesù, appunto essendo finiti allora i "Tempi dei gentili".

(E' marginale il fatto che in un primo tempo, trascurando l'anno zero che non esisteva nel conteggio gregoriano, tali studenti bibblici avessero accennato all'anno 606bc (un anno dopo). Tale "dimenticanza" fu presto corretta e l'anno 1914 come termine dei tempi dei Gentili fu identificato con certezza già sin dalla fine del 1900 circa).

In quelle date, intorno al 1900, ancora, se non vado errato, esisteva solo una copia molto frammentata di quella che è oggi la "stele di Harran" ritrovata recentemente praticamente intatta.
Del Vat 4956, se esisteva allora, non ricordo il tmepo, ma mi pareva di ricordare che c'era, esisteva solo una frammentatissima parte che non permetteva di identificare nessuna data e se non vado errato era pure incerto il nome del re.

pertanto, nella prima parte del secolo scorso, erano SOLO i Testimoni di Geova (così noti dal 1935 in poi) che additavano già da tempo che Gerusalemme e il suo tempio furono distutti nel 607 avanti era volgare (qui cito 607bc per la connotazione più comunemente diffusa).

Intorno agli anni 50 (o immediato dopoguerra) ci furono diversi ritrovamenti archeologici di reperti in buonissimo stato di conservazione, che, stando a quanto vi era registrato (stele di Harran, Vat 4956 interpretato su Tolomeo ecc) fecero dedurre agli archeologi e agli storici con la conferma sopratutto dei lavori di un noto ricercatore A.S. che attribuì all'anno 568bc, e al 37° anno di Nabucodonosor la possibile datazione di suddetto Vat 4956, una diversa datazione.

"retrocalcolando quindi pure loro" dall'anno 523bc e dall'anno 568bc identificato da A.S., il 18/19° anno di regno indicato "SOLO" nella bibbia e da Giuseppe Flavio che la cita come fonte in "antichità Giudaiche" e pure in "Contram Apione" e pure in "Guerre Giudaiche", con la migliore conferma astronomica fatta da A.S. per il diario Vat 4956 (in quegli anni), fu "accademicamente" e "ufficialmente" e, come piace dire ai nostri detrattori, "da tutti", concordato che Gerusalemme e il suo tempio furono distrutti durante l'anno 587bc, e con tale "accademica" decisione, tutte le enciclopedie storiche, o le fonti archeologiche o astronomiche e storiche da allora riportano il tanto decantato (sempre dai nostri detrattori) 587bc che di fatto sposta di 20 anni il tempo inficiando, a loro dire, la da lungo tempo precedentemente e globalmente diffusa data dei testimoni di Geova che con la loro fiducia nella bibbia continuano fermamente e coraggiosamente ad assegnarla all'anno 607bc pur di fronte ad evidenze (finora) apparentemente incontestabili.

Pertanto a "spostare la data" (se pure su basi archeolgiche e astronomiche) "apparentemente" corrette (incontestabili, secondo i nostri detrattori), sono i moderni archeologi, storici ed astronomi, e non io monseppe, il quale, seguendo le indicazioni della bibbia, ho identificato astronomicamente che il diario VAT 4956 fu osservato durante l'anno 587bc corripondentemente al 38° anno di Nabucodonosor II e per l'esattezza a partire dal giorno Babilonese 1 Nisannu (22 Aprile) del 587bc.

Pertanto, chiunque volesse dire diversamente, ovvero che sono io che sposto indietro la data "ufficiale" della distruzione di Gerusalemme dal 587bc al 607bc, dovrebbe anche "dimostrare" che già sin dai primi del 1900 tale data (del 587bc come distruzione di Gerusalemme) fosse "ufficialmente" accreditata da TUTTI gli storici, gli archeologi, gli astornomi di quel tempo.

Perché questa "complicata" precisazione?

Perché l'originale osservazione del diario astronomico Vat 4956, che fu effettuata realmente durante l'anno 587/586bc, essendo stata spostata "spostata" (probabilmente in buona fede) di esatti 19 anni, ha permesso di poter "cambiare i tempi e le stagioni" riguardo al regno di Dio e che da sempre sono stati identificati dalla bibbia, spostandoli in avanti di 20 anni col risultato di rendere dubbia la stessa parola scritta, la Bibbia, e di dare a tutti coloro che non gradiscono il messagio che i testimoni di Geova contiunuano a far risuanore in ogni parte della terra, le "apprentemente" "incontestabili" "prove" che tale minoranza religiosa sia in errore e che di proposito inganni coloro che la ascoltano.

Tale minoranza religiosa, o meglio tali "cristiani" testimoni di Geova, hanno invece sempre mantenuta salda la loro fiducia nelle sacre scritture. Sanno pertanto sin da "ora" con certezza, che Gerusalemme fu distrutta il giorno 9 Agosto del 607bc (sì perché glielo ho detto io, monseppe, secondo il calcolo del calendario lunare babilonese e sulla base delle precise informazioni della stessa bibbia).

Cosa significa questo? Che dall'anno 1914 il regno di Dio è tornato al potere nelle mani di Gesù che anche se al presente ancora domina "in mezzo ai suoi nemici", secondo la sua promessa, presto, a tutte le persone che amano la giustizia, che amano la verità, che amano il loro prossimo come loro stesse, che riconoscono che c'è un solo Dio e creatore di tutti e che desisderano servirlo e lasciarsi guidare da lui soltanto, sanno che tale Dio, il cui nome è Geova (YHWH), permetterà loro di vivere in un modo migliore, dove le sofferenze che ora affliggono tutto il genere umano saranno solo un lontano ricordo di un lontano passato che non si ripresenterà mai più.

questo, io comprendo

monseppe
23/09/2009 07:36
 
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C'era anche un "gran" re - parte quarta

Già avevamo conosciuto il sorgere di un re Caldeo che cominciò a regnare (ascesa) su babilonia, dopo la serie di rivolte a seguito della guerra fraticida fra il re Assurbanipal e il fratello re Shamash-shum-ukin. Tale re, Nabopolassar, ascese su Babilonia nell'Ottobre del 646bc.
Come consuetudine babilonese, all'inizio dell'anno successivo, nella primavera del 645bc, tale re inizia ad accedere (accessione) al suo primo anno di regno ufficiale che avveniva mediante una festa detta dell'AKITU.
Durante il suo 5° anno di regno ci fu una eclisse totale di luna (evidentemente depennata poi dagli annali dalla intrigante regina Adda) la quale evidentemente, essendo ella adoratrice della deità lunare "sin", ebbe modo di vedere con i suoi propri occhi alla tenera età di 11 anni circa. Tolomeo, poi, mancando questa registrazione, evidentemente seguendo le registrazioni delle Lbat del periodo seleucide, attribuì erroneamente al 5° anno di regno di tale re Nabopolassar (assegnadolo regnante nel 621bc al suo 5° anno invece che nel 641bc) l'eclisse che invece si verificò sotto il re Nabucodonosor durante il suo 4° anno di regno (621bc). (e il gran pasticco fu fatto.... ).

Ricorderete che fu questo re (Nabopolassar) che assieme a Ciassare figlio di Fraorte nel 632bc sconfissero e distrussero la città capitale dell'Assiria Ninive. Il regno Assiro, dopo che probabilmente fu fatto prigioniero Assurbanipal (che ricordate sfuggì alla morte certa desiderata da Ciassare, sottomettendosi a Nabopolassar) passò dopo breve incertezza al re Assur-uballit che continuò a fare guerra al re di Babilonia.
Tale re di Babilonia, Nabopolassar ebbe un figlio, Nabucodonosor, che dimostrò grande abilità nelle armi e presto fu posto come generale e "corona principe" (successore) del re di Babilonia.

Quando nel 626bc, durante il ventesimo anno di regno di Nabopolassar l'esercito Egiziano, alleatosi con l'Assiria tenta di riconquistare Kimuhu, una località assira di recente conquistata da Nabucodonosor, Nabopolassar intervenne a fermare tale avanzata portando l'esercito babilonese a Quramatu e conquistando alcune città della Siria e verso gennaio del 625bc tornò in Babilonia.
L'esercito Egiziano che era allora a Carchemis, passò allora l'Eufrate e attaccò l'esercito babilonese che era a Quramutu mettendolo in difficoltà e costringendolo alla fuga.

Nabopolassar, rimase in Babilonia, forse già accusava probelmi di salute, e durante il suo 21° anno di regno, iniziato nel Marzo/Aprile del 625bc, incaricò suo figlio Nabucodonosor di rispondere all'attacco Egiziano. Nabucodonosor prontamente allestì un gorsso esercito e subito mosse contnro gli Egiziani e gli assiri che ancora erano presso Carchemis. Da abile stratega seppe sconfiggere gli Egiziani e gli assiri e si diede all'inseguimento dei superstiti dell'esercito egiziano fino ad Amath.

Con tale disfatta egiziana quella che era la nazione Assira fu definitivamente sconfitta, il re Assu-Uballit fu ucciso e Nabopolassar divenne re anche dell'Assiria.
Era allora il quarto anno di regno sulla Giudea per il re Ioiachim quando Nabucodonosor passò per la Giudea a riscuotere i tributi che tale re doveva dare prima agli Egiziani. Ioiachim non fece allora resistenza al generale Nabucodonosr che raggiunse quindi l'Egitto dove fece altro bottino e pose le condizioni di conquistatore.

Era l'ottavo giorno del quinto mese Abu del 625bc quando il padre di Nabucodonosor, Nabopolassar morì nel suo 21° anno di regno. Per diritto regale di successione, Nabucodonosor subito divenne quindi re (come cita Geremia contandone il 19° anno dal 625bc in occasione della distruzione di Gerusalemme del suo tempio).
Mediante piccioni viaggiatori e mediante corrieri, il re Nabucoddonosor fu informato mentre era ancora in Egitto della morte del padre. Organizzato subito il rientro dell'esercito e dei prigionieri che intanto aveva fatto, fra i quali erano pure degli Ebrei (probabilmente del regno Settentrionale di Samaria), con una scorta di fidati amici, Nabucodonmosor partì durante il successivo mese Ululu attraversando il deserto del Sinai, passando probabilemnte per l'Araba, rifornendosi forse a Petra e attraversando il deserto della Siria e dell'Arabia per fare il tragitto più corto possibile (a cavallo comunque un viaggio massacrante) per arrivare giusto all'inizio del mese di ULULU II (intercalare) nel primo giorno di tale mese, a Babilonia dove si sedette sul trono prendendone il potere (Ascese quindi il primo giorno del mese intercalare ululu II su Babilonia (per i babilonesi).

Il succesivo anno secolare, il primo giorno del primo mese babilonese Nisannu del 624bc, Nabucodonosor, mediante l'ufficiale festa dell'AKITU iniziò il suo primo anno di regno (accessione) su Babilonia e sull'Assiria.
Subito ripartì per ulteriori conguiste e raccolta di contrubuti imposti ai popoli vinti, con cadenza praticamente annuale. La città di Ascalon tentò di resistergli durante il suo primo anno di regno (624bc) ma il suo re fu ucciso e la città distrutta da Nabucodonosor.

Durante il suo quarto anno di regno (621bc, l'anno dell'eclisse parziale di luna citata da Tolomeo ma attribuita dallo stesso erroneamente al 5° anno di Nabopolassar), che era anche l'ottavo anno di regno del re della giudea Ioiachim, Nabucodonosor fece un accordo che rese il re Giudeo suo vassallo (un quasi alleato). Dopo tale accordo, il re dell'Egitto mosse contro Gerusalemme, forse per punire l'accordo di Ioiachim con il re di Babilonia. Nabucodonosor andò contro l'esercito del re dell'Egitto che evidentemente nel frattempo stava rialzando la cresta contro la dominiazione babilonese. La battagli fu aspra e con gravi perdite per entrambe le parti. L'esercito di Babilonia, forse non sufficentemente preparato per una guerra così impegnativa, fu costretto al ritiro e a tornare a Babilonia. Il fatto stesso che il re di Giudea non approfittasse di quell'occasione per ribellarsi contro il re di Babilonia, dimostra che ne era alleato - vassallo.

Ovviamente, durante il 5° anno di regno Nabucodonosor dovette restare a Babilonia (a leccarsi le ferite.. dieri io) e a preparare un nuovo forte esercito. Nel sesto anno di regno, anche per recuperare fondi, attaccò l'Arabia e fece molte spoglie.
Verso la fine del settimo anno di regno di Nabucodonosor (e undicesimo anno del re giudeo Ioiachim) Il re di Giuda si ribella dalla servitù di vassallagio (forse negando il pagamento dei tributi) al re di Babilonia. L'anno precedente, il re di Babilonia aveva già stanziato in Siria in località Amat un suo grosso esercito e pertanto poté prontamente rispondere alla ribellione del re Giudeo assediando Gerusalemme. L'assedio durò poco tempo. Le informazioni sono incerte. Pare che il re Ioaiachim tentò di fare una resa amichevole sperando di avere salva la vita oppure pare che il re stesso morisse durante l'assedio. Di fatto sta che Ioiachim fu ucciso e Gerusalemme fu presa senza combattimenti particolarmente cruenti.

In tale occasione, Nabucoddonosor lasciò sul trono di Gerusalemme il figlio di Ioiachim, Ioiachin, il quale regnò per circa tre mesi su Gerusalemme. Preso poi da un ripensamento, forse temendo che poi ioiachin figlio di ioiachim potesse cercare di vendicare la morte del padre e potesse ribellarsi a lui, Nabucododonsor assediò nuovamente Gerusalemme. Ioiachin si arrese quasi subito non facendo resistenza. Nabucodonosor prese allora un grande bottino, anche dal tesoro del Tempio e portò prigionieri in babilonia gli uomini preminenti della città, fra i quali i profeti Zaccaria e Daniele e i suo compagni. Correvano, se non erro, gli inizi dell'anno 617bc, e Nabucodonosor pose sul trono di Gerusalemme un uomo (secondo il suo cuore) cita il testo; lo zio di Ioiachin, ovvero Sedechia.

Nel suo nono anno ancora Nabucodonsor combattè conntro Elam che si ritirò presto per evitare ulteriori perdite. Nel decimo anno del suo regno, Nabucodonosor si fece una fama che gli assicurò poi il trono per il resto del suo regno che durerà per 43 anni, fino all'Agosto del 582bc.
Evidentemente stanchi delle continue ed annuali guerre e campagne nel paese di Hattu (Sira -Palestina- Anatolia) i babilonesi e pure i militari si ribellarono a Nabucodonosor. Con i suoi fidati amici, tale re seppe domare le rivolte passando a fil di spada di propria mano i ribelli. Fu probabilemnte in questa occasione che il re, per evitare futuri pericoli per il suo regno, costituì una forte e fidatissima quardia del corpo (un poco come se la fece Saddam ai nostri giorni), Non me lo invento io, è registrata in Geremia 52:12 e 15.

fermo qui... all aprossima se... o forse ... mah! (mi sa che si son tutti addormentati...).

monseppe
23/09/2009 12:07
 
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fermo qui... all aprossima se... o forse ... mah! (mi sa che si son tutti addormentati...).

[SM=x1408403] [SM=x1408403]

Sei forte, e be si è dura leggere tutto.


Con il ritrovamento e sopratutto della traslitterazione e traduzione del BM 33066, meglio noto come "strassmaier Cambise n° 400", verso il 1890, mediante l'identificazione di due eclissi di luna registrate in tale diario e assegnate nel diario stesso al 7° anno di Cambise I, il figlio di Ciro il Grande, fu identificata una data attendibilissima (o detta anche "assoluta") che collocava tali eclissi come avvenute astronomicamente solo durante l'anno 523bc.




Vorrei porti ua domanda, questa data 523bc, proverebbe lo spostamento dei 19 anni?
E se si come.

Tralascio l'interpretazione dei sette tempi; da cui mi discosto sotto certi aspetti, già provati e condivisi da responsabili ministri quale sorvegliante e altri.
Intendimento che non sarà evidente in generale se non nel tempo finale., a prescindere dal provato adempiuto dei nostri giorni, sfuggente perchè in tal senso su questa strada ha preso il sopravvento del sonno delle vergini tutte discrete e stolte..

Come diceva un pioniere anziano, toccando un punto ti trascini un tanto su cui non voglio far polemica e mi sto dunque in silenzio, se a degli accenni trovo porte chiuse o socchiuse..
23/09/2009 17:33
 
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BM 33066
ciao dispensa.. in questo modo ci arrivo a risponderti.

Mi chiedi:

Vorrei porti ua domanda, questa data 523bc, proverebbe lo spostamento dei 19 anni? E se si come.

NO.

Il BM33066 o Strassmayer Cambise n° 400 assolutamente non può essere usato per lo spostamento dei 20 anni. Il perché è semplicissimo.
Tale reperto archeologico (che poi è un diario astronomico) fu scritto "DOPO" che gli ebrei erano già stati liberati.

Tal reperto archeologico è invece importante perché mediante l'identificazione di due eclissi di luna permette di identificare un tempo preciso della nostra storia associandolo al settimo anno di regno di Cambise, figlio di Ciro il Grande.

L'alterazione delle informazioni antiche che oggi hanno portato archeolgi storici ed astronomi a datare in modo diverso la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio, fu fatta prima.
Tra l'anno 556/555bc e il 539bc per mano di Nabonedo e di sua mafre la regina Adda-gruppi.

monseppe.



23/09/2009 17:51
 
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Tal reperto archeologico è invece importante perché mediante l'identificazione di due eclissi di luna permette di identificare un tempo preciso della nostra storia associandolo al settimo anno di regno di Cambise, figlio di Ciro il Grande.



Quindi tornando indietro a ritroso nel tempo si può arrivare all'effettivo periodo o riferimento che vide la distruzione di Gerusalemme?

Inoltre Quale sarebbe tal riferimento genealogico?

grazie.
23/09/2009 18:42
 
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ciao Dispensa.

Mi chiedi:
Quindi tornando indietro a ritroso nel tempo si può arrivare all'effettivo periodo o riferimento che vide la distruzione di Gerusalemme?
Inoltre Quale sarebbe tal riferimento genealogico
?

-----------------
Si.

-------------------

7 anni di Cambise 523bc + 7 = 530bc
9 anni di Ciro 530bc + 9 = 539bc (conquista di Babilonia)
1° anno di Ciro (su babilonia) 539 - 1 = 538 Editto libera giudei
più 1 anno (tempo per ebrei da editto ad arrivare a Gerusalemme e porre basi per tempio 538 + 1 = 537 (tempo contato a ritroso)

70 anni di schiavitù = 537bc + 70 = 607bc

Ma di fatto il tempo si dovrebbe contare (una volta determinato mediante il VAT 4956 il 38° di Nabucodonsor al 587bc);
dal 18° anno di Nabucodonosor (da sua accessione in 624bc) quindi:
38° anno meno 18° anno = 20 anni e pertanto 587bc più 20 anni = 607bc

monseppe
23/09/2009 20:30
 
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Ma di fatto il tempo si dovrebbe contare (una volta determinato mediante il VAT 4956 il 38° di Nabucodonsor al 587bc);
dal 18° anno di Nabucodonosor (da sua accessione in 624bc) quindi:
38° anno meno 18° anno = 20 anni e pertanto 587bc più 20 anni = 607bc


[SM=g1871116]

Ti ho aiutato a sintetizzare in dieci righe. [SM=g8335]

grazie

dispensa
02/10/2009 16:52
 
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Un re contro un "GRAN re" - Quinta parte

Avevamo lasciato l'emergente re Nabucodonosor II, figlio di Nabopolassar, al decimo anno del suo regno. Le informazioni che lo riguardano mediante il reperto archeologico BM 21946 si fermano a tale anno di regno.

Ulteriori informazioni provengono dalla Bibbia e da Giuseppe Flavio.
Evidentemente Nabucodonosor, assicuratosi la stabilità del suo impero, e mediante i ricchi tributi annualmente versati dai paesi conquistati, si dedicò a rendere Babilonia, la capitale del suo impero, una città grande e famosa.
A tal fine compì molte opere edili, rafforzando le mura di difesa della città, ed edificando per la sua consorte (Amytis?) i famosi giardini pensili ed edificando molti templi alle divinità babilonesi col dio Marduk in testa, alle quali attribuiva la sua gloria come gran re.

Dopo che nella prima parte dell'anno 617bc Daniele e i suoi tre compagni giunsero a Babilonia, essi entrarono subito in un programma di preparzione che durò tre anni (fino al 614bc) per poter essere poi presentati al cospetto del re. La bibbia narra la buona impressione che essi fecero dinnanzi al re a tal punto che Daniele stesso e i suoi compagni furono annoverati fra i saggi di corte.

Il tempo passa, e verso la fine del suo ottavo anno di regno (contato per i re d'Israele a partire da Settembre/Ottobre), il re Sedechia compì un atto di rivolta contro il re Nabucodonosor che lo aveva posto come re sul trono di Gerusalemme. Sedechia, evidentemente, confidava nell'aiuto degli Egiziani per liberarsi della dipendenza verso Babilonia. Certamente in quell'anno rifiutò di pagare il tributo dovuto a Babilonia.
Il re babilonese prontamente allestì un forte esercito (evidentemente pure con molta fanteria) per punire l'affronto fattogli da Sedechia. Un tale esercito, da Babilona per giungere a Gerusalemme certamente dovette impiegare (tra allestimento e arrivo) circa 3 mesi di viaggio come minimo arrivando quindi ad appena iniziato nono anno di regno di Sedechia in Giudea e fu subito iniziato l'assedio della città di Gerusalemme. Lo testimonia pure Flavio (antichità Giudaiche libro X:116).

(2 Re 25:1-2) 25 E avvenne nel nono anno del suo regno, nel decimo mese, il decimo giorno del mese, che Nabucodonosor re di Babilonia venne, sì, lui e tutte le sue forze militari, contro Gerusalemme e si accampava contro di essa e le edificava contro un muro d’assedio tutt’intorno. 2 E la città fu assediata fino all’undicesimo anno del re Sedechia.

Il nono anno di regno (essendo stato insediato come re da Nabucodonosor) era iniziato per Sedechia intorno a Novembre/Dicembre dell'anno 610bc e il decimo mese dopo (contato sempre per il regno di Sedechia (Geremia 39:1)) cadeva quindi nel Luglio/Agosto del 609bc.
Giuseppe Flavio narra in "antichità Giudaiche (X:110)" che il re d'Egitto cercò con un grosso esercito di venire in soccorso dell'alleato re Sedechia, ma come preannunciato da Geova stesso, si dimostrò una canna rotta. Il re di Babilonia gli andò contro togliendo solo momentaneamente l'assedio e sconffisse pesantemente l'esercito Egiziano inseguendolo fino tutta la Siria.

L'assedio di Gerusalemme riprese quindi quasi subito (entro Dicembre/Gennaio del 609/608bcbc) e fu molto doloroso per gli abitanti della capitale Giudaica. Flavio (X:131) cita che tale definitivo assedio durò 18 mesi (continuati), concordando col tempo indicato nella bibbia che lo registra finito con l'apertura di una breccia nelle mura di Gerusalemme il nono giorno del quarto mese (dell'undicesimo anno di regno di Sedechia) corrispondente al Giugno/Luglio del 607bc.

Circa un mese dopo, appunto il 10° giorno del 5° mese (Luglio/Agosto) mese del 607bc, e pertanto durante l'undicesimo anno di regno di Sedechia, corrispondentemente al calendario giuliano del 9 Agosto del 607bc, Nebuzeradan, il capo della guardia del corpo di Nabucodonosor (re di Babilonia che in quel periodo era al suo quartier generale posto presso Arabatha) entrò in Gerusalemme ed iniziò la distruzione della città e del suo tempio dando ufficialmente inizio ai 70 anni di "ESILIO" per Gerusalemme.

(Geremia 1:1-3) 1 Le parole di Geremia figlio di Ilchia, uno dei sacerdoti che erano ad Anatot nel paese di Beniamino, 2 a cui la parola di Geova fu rivolta ai giorni di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, nel tredicesimo anno del suo regno. 3 E continuò a essere rivolta ai giorni di Ioiachim figlio di Giosia, re di Giuda, fino al termine dell’undicesimo anno di Sedechia figlio di Giosia, re di Giuda, finché Gerusalemme andò in esilio nel quinto mese.


faccio una pausa.. c'è ancora molto materiale da esporre. Intanto provate a "digerire" questo.

monseppe1
04/10/2009 01:36
 
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Importanti avvenimenti - premessa

Occorre fare una premessa informativa prima di proseguire la storia.

Il reperto archelogico noto come VAT 4956 è attualmente da tutti (o quasi, ovvero: non da me) accreditato per il 37° anno di Nabucodonosor II e stimato in data di osservazione per il 568bc.

Su tale base quindi, si presume che Nabucodonosor fosse in Babilonia Verso il suo 36°/37° anno, ovvero fra Febbraio ed Aprile del 568bc questo per il fatto che solitamente a dare l'ordine di intercalare un anno era il re stesso (su ovvio consiglio degli astronomi di corte) e dal momento che per forza tale intercalatura (era un 19° anno durante il quale calendario solare e calendario lunare sono in sincrono) doveva essere inserito dopo il XII (dodicesimo) mese Addaru o fine 36° anno di regno di Nabucodonosor e prima del 1° mese Nisannu o dell'inizio del suo 37° anno di regno; il re poteva ordinarne l'intercalatura solo essendo in Babilonia durante quei mesi.
Se infatti il re non fosse stato in Babiloonia, il mese intecalato sarebbe stato ordinato dal re (come nel 625bc quando ancora Nabopolassar non era arrivato a Babilonia all'inizio del suo 21° anno di regno) al prossmo intercale che avveniva dopo il sesto mese ULULU regolare (del 37° anno in questo caso, se il Re non fosse stato in Babilonia entro febbraio/Marzo).

Dal momento che poi doveva essere osservata una eclisse di luna "attesa" per il 15° giorno del 5° mese (Luglio/Agosto), tale evento (se non era nuvolo quel giorno) avrebbe dovuto essere mostrato al re, che appunto per quell'anno ordinò assieme al mese intercalare anche l'osservazione astronomica del cielo e di registrarla su di un diario. Pertanto il re doveva restare a Babilonia praticamente per tutto l'anno.

C'è pure un altro motivo che fa ragionevolmente supporre che Nabucodonosor fosse rimasto in Babilonia praticamente per utto il suo 37° anno (se davvero il diario VAT 4956 fosse stato osservato e redatto durante il suo 37° anno).
Analizzando bene la traslazione delle righe in cuneiforme 6 e 7 della parte frontale del diario, si scoprono le seguenti informazioni.

Al rigo 6 è registrato con i logogrammi "DIR-SE" (mancano i caratteri con gli accenti) che il mese precedente all'iniziato 1° mese Nisannu del 37° anno di Nabucodonosor fu un mese intercalato, come già specificato sopra. durante tutto questo mese intercalare (Marzo/Aprile) dal giorno 8° al giorno 28° fu talmente piovoso che il diario, sempre in rigo 6 frontale, registra che il livello del fiume: "3 cubiti (KUS) e 8 dita (SI) crebbe (GIN)" rispetto al livello prima del giorno 8°.

3 cubiti e 8 dita corrispondono a circa un metro e 75 centrimeti di innalzamento del livello del fiume (a quei tempi i margini non erano certamente sempre molto abbondanti in altezza). Inoltre, a conferma di quanto io comprendo da tali logogrammi, è poi pure segnato: "2/3 KUS a-na ILLU SU" che è traducibile in:
"2/3 di cubito acqua misurata alluvione Ovest"

Quindi è ragionevole supporre un'esondazione (Straripamento) dagli argini del fiume di 50:3x2= circa 33 centimetri che interessò la parte Ovest della città (praticaemente la parte povera o popolana; non la parte Est che era invece protetta da mura e da chiuse e che era la parte reale o sede di governo).

La città di Babilonia giace su una piana pressoché livellata a circa 25 metri sopra il ivello del mare. Pertanto, salvo per casi particolari, il livello dell'alluvione dovrebbe essere stato mediamente di 30 - 50 centimetri di acqua per tutta la parte Ovest della città. Tale possibile esondazione è pure confermata dalla configurazione orografica che disegna il fiume a Nord di Babilonia. Si forma una grande ansa entro la curva della quale lo straripamento diventa molto probabile. (Osservazione del sito archeologico di Babilonia antica, mediante Gooogle-satellite, ovviamente in data odierna!)

Personalmente posso dire di sapere cosa significhino 30 centiemntri di aqua limacciosa di un fiume in piena. Nel 1966 ero a Firenze quando ci fu l'alluvione e posso parlare per provata esperienza.
Al ritiro delle acque, viene lasciata sul terreno una fanghiglia che va da 5 centrimetri a 20 centimetri a seconda del livello dell'acqua raggiunto sul posto. I disagi di una tale alluvione (anche in tempi moderni come il 1966), si protrassero per oltre sei mesi. Al tempo di Babilonia (se la data fosse giusta, nel 568bc), comunque il raccolto ne avrebbe seriamente risentito e le forniture di acqua potabile dovevano giungere da fonti esterne.

A ulteriore conferma, ovvero che ci potesse essere stato del maltempo e il disastro dell'alluvione, il rigo 7 (confermando anche la presenza del Re in Babilonia) riporta che ci fu un ordine di morte da parte del re. Tale condanna a morte, probabilmente fu comminata al responsabile (oggi diremmo della protezione civile) delle previsioni del tempo che giornalmente prendeva nota del livello del fiume e di altri fenomeni atmosferici.
Tale responsabile, forse non si avvide che la larga ansa che da satellite si osserva bene (vedi foto allegata) avrebbe potuto cedere giusto sulla stretta curva che la precede, sotto il volume delle acque che crescevano ed evidentemente non avvertì per tempo il Re del possibile pericolo e degli accorgimenti necessari da prendere. Insomma fu trovato negligente e pertanto condannato a morte dal Re stesso.
Sempre a conferma del maltempo di quell'anno, la riga riporta pure "colpi di tosse e piccola malattia" (una probabile inflenza per la popolazione).



Adesso veniamo al punto.
come pure conferma il Perspicacia:

*** it-2 p. 359 Nabucodonosor ***
Un frammento di un testo babilonese, datato al 37° anno di Nabucodonosor (588 a.E.V.), menziona infatti una campagna contro l’Egitto. (Ancient Near Eastern Texts, a cura di J. B. Pritchard, 1974, p. 308) Non si può tuttavia stabilire se si tratti della conquista originale o di una successiva azione militare.
--------------------------------

Coloro che sostengono la datazione del 587bc per la distruzione di Gerusalemme, avvalendosi di una cronologia Egiziana, e sulla base della frammentaria informazione [....sys] asseriscono che il faraone contro il quale combattè Nabucodonosor fosse Amosys (non ricordo di che dinestia, ma che è dato, attualemnte, regnante in Egitto in quel momento ovvero 568bc).

Pertanto, se l'eclisse "che non si verificò" doveva avvenire il 4 luglio di tale anno, significa che il re dovrebbe essere partito per la guerra verso Agosto (settimo mese). Il viaggio da Babilonia all'Egitto, per un esercito con fanteria, richiede non meno di 4 mesi (con marce quasi forzate). Sarebbe arrivato quindi in Egitto verso Dicembre/Gennaio (Undicesimo mese) del 568/567bc. In tali mesi, invece, i re erano soliti essere già rientrati dalle guerre anche perché se guerra dovevano fare, erano soliti partire appunto verso la fine dell'anno.

(2 Samuele 11:1) 11 E avvenne al volgere dell’anno, nel tempo in cui i re fanno sortite...

Ammesso quindi anche se fosse stata possibile la battaglia nel 568bc, pare che il diario astronomico stesso smentisca come possibile che fosse stata fatta durante il 37° anno di regno di Nabucodonosor, per tutti i fattori sopra analizzati.

Se invece il Diario è stato effettivamente osservato e scritto durante il 38° anno di regno di Nabucodonosor, nel corrispondente tempo secolare del 587bc, allora i conti tornano.
Nella fine del 36° anno (Gennaio/Febbraio) il re parte da Babilonia e durante il suo 37° anno di regno, arrivandovi, si impegna in guerra con L'egitto (resta da capire chi sia il fantomatico [...sys] come faraone).
Il tempo quindi di raccogliere bottino, stabilire condizioni di governo sui vinti, riorganizzare il tutto per tornare, stavolta con più calma, diciamo 5 mesi per percorrere oltre 1500 chilometri che diviso 150 giorni (5 mesi) fanno 10 Km al giorno da percorrere e, con le dovute soste, viene fuori una percorrenza media di un esercito con fanteria a piedi che si sposti senza senso di urgenza).

Pertanto è fattibilissimo che Nabucodonosor entro il mese di Gennaio del 587bc fosse già in Babilonia o che ci stesse arrivando appunto in tempo per ordinare il mese intercalare, prendersi l'alluvione, emettere la condanna amorte del distratto addetto alle previsioni meteo, forse pure per prendersi l'ifluenza, osservarsi con tutto comodo la bellissima eclisse di Luna prevista, attesa e arrivata regolarmente il 4 Luglio del 587bc, e dare le disposizioni per alleviare alla popolazione i disagi dell'aluvione.

Ma.... Ce lo vedete un re così sciagurato che dopo una alluvione, con tutti i disagi che essa crea, si impegni pure (nel 37° anno o 568bc) in una guerra contro una nazione forte come L'Egitto? Nabucodonosor era saggio e militarmente era un eccellente stratega. Non si sarebbe mai impegnato in una follia simile nel suo 37° anno o 568bc. per fare ciò che pure riporta il perspicacia:

*** it-2 p. 359 Nabucodonosor ***
Poiché Nabucodonosor non ricevette nessun “salario” per aver servito come strumento di Dio nell’eseguire il giudizio contro Tiro, Geova promise di dargli la ricchezza dell’Egitto. (Ez 26:7-11; 29:17-20; vedi TIRO).
------------------------------------------------

Geova non avrebbe dato a Nabucodonosor come preliminare per il compenso all'attacco di Tiro, una disastrosa alluvione nella sua città, almeno io non ce lo vedo.

Certo, lo comprendo, mi metteranno sul rogo per quello che qui ho detto, ma non mi sono inventato nulla. Le informazioni del diario corrispondono troppo bene con gli avvenimenti, ma solo se si inquadrano nel giusto tempo:
Nel 38° anno di Nabucodonosor, a partire dalla data del 22 Aprile del 587bc, fu osservato e redatto il diario Astronomico VAT 4956.

Chi vuole smentirmi lo deve fare portando "evidenze" e documentazioni che rispondano pure a tutte le altre informazioni che sto dando (cubito = 4° quattro gradi e non due gradi);
(NONO giorno (e non ottavo giorno) del primo mese Luna a 1 cubito o 4° da stella Zavija della Vergine);
(Eclisse di "totale" di luna il 4 Luglio del 587bc che termina con il tramonto della stella Denbola (la coda del Leone));
(Anno 625bc intercalato ULULU II durante il quale primo giorno del mese Nabucodonosor si insedia (Ascende) al potere su Babilonia)
(e una sorpresina che viene dalla bibbia e che riservo per la fine di tutta la storia....).

E mi fermo qui, perchè vorrei continuare a narrare la storia Neobabilonese.

04/10/2009 12:02
 
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Lezione di Umiltà - Sesta parte

Prima della premessa sopra, ero rimasto alla finita conquista di Gerusalemme e della distruzione della città e del tempio da Parte del generale Nebuzaradan alla data giulinana del 9 Agosto del 607bc, ovvero nel decimo giorno del quinto mese (AB) del 19° anno (da Ascesa o presa di potere su Babilonia, di Nabucodonosor; corrispondente anche al 5° mese del suo 18° anno di regno ufficiale dall'Akitu (Accessione al regno in Marzo/Aprile) del 624bc .

Il re Nabucodonosor stanziò il suo quartiere generale in Arabatha secondo Flavio (forse un più specifico punto strategico) ed evidentemente nella zona tra Amat e Ribla o più prossima in Ribla visto il riferimento della Bibbia.

*** it-2 p. 760 Ribla ***
A un certo punto, dopo l’inizio dell’assedio di Gerusalemme alla fine del 609 a.E.V., Nabucodonosor a quanto pare si accampò a Ribla da dove diresse le operazioni militari. Questo gli avrebbe permesso di colpire Damasco o di tornare in fretta a Babilonia, se necessario. Quando Sedechia venne catturato nel 607 a.E.V. fu condotto da Nabucodonosor a Ribla, e poco dopo la stessa sorte toccò ad altri uomini importanti della città.

Molto probabilmente, per moti strategici, ed essendo già in loco col suo esercito, Nabucodonosor iniziò quasi subito l'attacco a Tiro che era a soli 150 Km circa da Gerusalemme.
Facendo forse inconsapevolmente la volontà di Dio stesso decretata per tale città:

(Ezechiele 26:7-9) 7 “Poiché il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Ecco, faccio venire dal nord contro Tiro Nabucodorosor re di Babilonia, un re di re, con cavalli e carri da guerra e cavalieri e una congregazione, sì, un popolo numeroso. 8 Le tue borgate dipendenti nel campo le ucciderà con la spada, e dovrà fare contro di te un muro d’assedio ed elevare contro di te un bastione d’assedio e alzare contro di te uno scudo grande; 9 e dirigerà contro le tue mura il colpo della sua macchina d’assalto, e abbatterà le tue torri, con le sue spade.

Molto ragionevolmente tale attacco avvenne entro il Novembre/Dicembre dello stesso 607bc.
Constatando che la presa della città si srebbe mostrata più difficoltosa del previsto, Nabucodonosor dovette rentrare a Babilonia pochi mesi dopo, lasciando l'assedio della città ai suoi generali e portandosi dietro i prigionieri e il bottino di guerra preso da Gerusalemme.

Infatti il prfeta daniele scrive:

(Daniele 2:1) 2 E nel secondo anno del regno di Nabucodonosor, Nabucodonosor sognò sogni; e il suo spirito si sentiva agitato, e il suo medesimo sonno fu fatto svanire da lui.

E' ovvio che tale "secondo anno" di regno di Nabucodonosor non potesse essere né il 623bc né il 603bc ovvero del suo regno su Babilonia, in quanto, come bene specifica poi la registrazione di Daniele, egli stesso era già fra i saggi che il re voleva uccidere nella sua ira:

(Daniele 2:12-13) 12 A causa di ciò il re stesso si adirò e si infuriò molto, e disse di distruggere tutti i saggi di Babilonia. 13 E l’ordine stesso fu emanato, e i saggi stavano per essere uccisi; e cercarono Daniele e i suoi compagni, per ucciderli.

Essendo pertanto logico dedurre che tale secondo anno fosse inteso da Daniele come regno di Nabucodonosor su Gerusalemme per conquista, tale secondo anno deve essere stato poco dopo l'Aprile, o Agosto se contato dalla distruzione di Gerusalemme, del 606bc (il primo anno, contato ordinalmente era appunto il 607bc).
Perché Nabucodonosor tornò in Babilonia egli stesso, di persona? Viaggiando comodamente, in tre - quattro mesi ci giunse da Amat. Oltre che per portare le "spoglie" i prigionieri e il bottino, il Re rientrò anche perchè doveva comandare dopo il sesto Mese di ULULU regolare un doppio mese ULULU II da intercalare. Infatti, l'anno 606bc è a esatti 19 anni di distanza sia dal 625bc che dal 587bc (e per estensione, anche dal 568bc), tutti e tre gli anni, 625bc, 606bc, e 587bc (quattro con il 568bc) iniziano il loro primo giorno del loro primo mese con la prima falce della luna nuova che è fra le corna della costellazione del Toro; pertanto rientrano fra loro in un ciclo Metonico che non può essere contestato.
Sì. il 19° anno (606bc) di Nabucodonosor fu un anno intercalato ULULU II (KIN - DIR) e indirettamente è comprovato dalla dichiarazione di Damiele sopra riportata. Durante tale anno il re fece il sogno, che non riusciva a ricordare, dell'immensa statua la cui testa d'oro rappresentava il re stesso. Mediante l'interpretazione che Daniele diede del sogno fu salvata la vita sua e dei suoi compagni e pure di tutti gli altri saggi di corte che il re voleva uccidere nella sua ira; non solo, Daniele fu perfino elevato al cospetto del re.

(Daniele 2:48-49) ...Di conseguenza il re fece di Daniele un grande, e gli diede molti grossi doni, e lo fece governante su tutto il distretto giurisdizionale di Babilonia e prefetto principale su tutti i saggi di Babilonia. 49 E Daniele, da parte sua, fece una richiesta al re, ed egli nominò sull’amministrazione del distretto giurisdizionale di Babilonia Sadrac, Mesac e Abednego, ma Daniele era alla corte del re.

Sentendosi sempre più grande, il vanaglorioso re babilonese si cominciò ad imbaldanzire sentendosi sempre più una divinità egli stesso.
Il fatto narrato da Daniele capitolo tre non è ben definibile come anno, può solo essere stimato. Facendo leva sull'oro necessario per erigere una immensa statua alta trenta metri e larga tre metri:

(Daniele 3:1) 3 Nabucodonosor il re fece un’immagine d’oro, la cui altezza era di sessanta cubiti [e] la cui larghezza era di sei cubiti. La eresse nella pianura di Dura nel distretto giurisdizionale di Babilonia.

E' ragionevole pensarla costruita subito dopo il suo 5° anno dalla presa di Gerusalemme o 23° anno dalla sua Ascesa ovvero durante la primavera del 603bc. Perché in accordo con Geremia 52:30 Flavio registra:

*** it-2 pp. 358-359 Nabucodonosor ***
Questa conclusione è avvalorata dalla seguente dichiarazione di Giuseppe Flavio: “Nel quinto anno dopo la distruzione di Gerusalemme, che era il ventitreesimo del suo regno, Nabucodonosor fece una spedizione contro la Celesiria; e quando se ne fu impadronito, mosse guerra contro gli ammoniti e i moabiti; e quando ebbe assoggettato tutte queste nazioni, attaccò l’Egitto, per soggiogarlo”. — Antichità giudaiche, X, 181, 182 (ix, 7).

Evidentemente, pur continuando l'assedio di Tiro che non richiedeva un intero esercito sempre impegnato, poté raccogliere abbastanza bottino e oro da poter fare una tale vana statua d'oro.
Se non li aveva già preparati prima, fu certamente in quegli anni che completò i famosi giardini pensili per la sua sposa Amitys e le altre grandi opere in Babilonia. Ma la sua vanagloria non si sarebbe fermata solo lì. Meritava una lezione prima che il suo cuore si insuperbisse al punto tale da compromettere la sicurezza dei prigionieri Israeliti. Geova, il "Gran RE" intervene.

Fu allora, probabilmente nel suo 24° anno di regno dalla sua ascesa o nel 602bc che il re babilonese fece il misterioso sogno del grande albero che poi fu reciso e sigillato con cerchi di rame e di ferro. Daniele narra al capitolo 4 tale sogno e come lo interpretò al re predicendogli che sarebbe stato reso come la bestia selvaggia del campo per sette tempi (sette anni) affinché non avesse riconosciuto che Geova domina sul genere umano e dà il regno a chi vuole Lui.

Non afferrando pienamente la serietà dell'interpretazione del sogno data da Daniele, esattamente un anno lunare dopo, il re Nabucodonosor si inorgogliva ulteriormente nella sua vanità di grandezza pensando per se stesso:

(Daniele 4:29-30) 29 Alla fine di dodici mesi lunari egli camminava sul palazzo reale di Babilonia. 30 Il re rispondeva e diceva: “Non è questa Babilonia la Grande, che io stesso ho edificato per la casa reale con la forza del mio potere e per la dignità della mia maestà?”

E' quindi probabilemnte nella primavera del 601bc o suo 25° anno dalla sua ascesa (dal 625bc) che iniziano per Nabucodonosor i 7 anni (probabilmente di 360 giorni caduno) della sua "pazzia". Durante tali sette anni il suo regno non fu mai messo in pericolo. La fedeltà dei suoi generali (la sua guardia del corpo) oltre che il beneplacito di Geova stesso rappresentato dai cerchi di rame e di ferro, garantirono il suo regno che gli fu restituito nella sua intera potenza al suo risveglio dopo il settimo anno, probabilmente in concomitanza con la caduta di Tiro (e ritiro nella parte isolana della città degli abitanti con i loro beni e i loro tesori), avvenuto ragionevolmente nel 594bc o 32° anno di regno dalla sua ascesa nel 625bc.

Tale re, imparò dalla severa lezione che egli potè distruggere Gerusalemme e il suo tempio, non per la sua forza o potenza e tantomeno per l'aiuto dei suoi dèi, ma solo perché Geova stesso lo aveva usato come suo "servitore" per punire il ribelle popolo d'israele che era divenuto resistente ad ogni suo atto di amorevole benignità. Ciò che il re stesso comprese lo dichiarò Nabucodonosor stesso al suo risveglio:

(Daniele 4:34-37) 34 “E alla fine dei giorni io, Nabucodonosor, alzai gli occhi ai cieli, e mi tornava il mio proprio intendimento; e benedissi l’Altissimo stesso, e lodai e glorificai Colui che vive a tempo indefinito, perché il suo dominio è un dominio a tempo indefinito e il suo regno è di generazione in generazione. 35 E tutti gli abitanti della terra sono considerati semplicemente come nulla, ed egli fa secondo la sua propria volontà fra l’esercito dei cieli e gli abitanti della terra. E non esiste nessuno che possa fermare la sua mano o che gli possa dire: ‘Che cosa hai fatto?’ 36 “Nel medesimo tempo mi tornava il mio stesso intendimento, e per la dignità del mio regno mi tornavano la mia maestà e il mio splendore stessi; e anche i miei alti funzionari reali e i miei grandi mi ricercavano con premura, e fui ristabilito sul mio proprio regno, e mi fu aggiunta straordinaria grandezza. 37 “Ora io, Nabucodonosor, lodo ed esalto e glorifico il Re dei cieli, perché tutte le sue opere sono verità e le sue vie sono giustizia, e perché può umiliare quelli che camminano nell’orgoglio”.

E' anche pertanto ragionevole che, dopo una sì potente lezione di umiltà, tale vanaglorioso re comprendesse che non sarebbe stato saggio far registrare, come era uso per le grandi vittorie ottenute, in modo "pomposo" la sua vittoria sul popolo giudaico e la distruzione del tempio del vero Dio e della sua regale città.
Non mi meraviglierei affatto che avesse poi perfino dato specifico ordine in tutto il suo impero che tale conquista sul popolo giudico non fosse registrata affinché non sembrasse come una grande vittoria dei babilonesi o delgi dèi babilonesi sul Vero Dio (Geova).
Infatti, a quanto mi risulta, solo la Bibbia e Giuseppe Flavio che ne narra la storia attraverso le vicissitudini del popolo ebraico, riportano con estrema precisione sia il giorno, che il mese, che l'anno e il nome del re che conconquistò Gerusalemme. Infatti era GEOVA che puniva il popolo d'Israele per la sua ribellione e non la potenza babilonese che lo poté vincere solo per tale motivo.

Ma la storia non finisce qui.
25/03/2010 23:15
 
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Ciao a tutti ho dato un occhiata velocemente alla discussione del forum sul vat4956. per capire meglio lo studio di monseppe ho bisogno di stampare il tutto e confrontarlo con alcune ricerche che anche io avevo fatto al riguardo. Comunque,secondo un docente universitario,Furuli,nel libro "la cronologia persiana e la durata dell'esilio babilonese" mette anche in evidenza il fatto che l'esattezza delle osservazioni astronomiche và anche attribuita al luogo esatto dove le si fanno e anche dalle condizioni atmosferiche contemporanee all'osservazione. In poche parole si evince il fatto che 2 osservatori,distanti 100Km l'uno dall'altro,che la stessa notte riportano la stessa osservazione,potrebbero entrambi trascrivere una lettura diversa. Le osservazioni astronomiche non possono essere considerate una prova esatta al 100%. Figuriamoci poi quando le stesse non sono nemmeno le originali ma delle copie alle originali che tra l'altro sono finite nelle mani sbagliate di chi potrebbe averli anche compromesse x scopi personali. PS: in ogni caso,anche senza la profezia dei sette tempi avremmo comunque capito che la "presenza" di Cristo è già operante,tutti i segni dati da Gesù sono abbastanza evidenti oggi e non abbiamo bisogno di alcun calcolo. Date un occhiata alle notizie su TG.COm on line: Siamo alle soglie con un altro conflitto a livello mondiale tra bin laden e obama,minaccie in corso; la chiesa è sotto accusa x reati gravissimi; abbiamo la media di un terremoto al giorno;date un occhiata alle statistiche mondiali e contatemi oggi quante guerre e "rumore di guerre" ci sono CONTEMPORANEAMENTE in tutto il mondo;e gli attentati?(paurose visioni);tutto il resto lo conosciete...!! "SIATE VIGILANTI DUNQUE"!! tra breve commemoreremo ciò che x noi è stato di vitale importanza... peccato che il mondo non se ne rende conto!! lasciamo al mondo tutte le ricerche storiche che vogliono,.. la verità non stà sepolta in mezzo alle rovine di qualche città antica. Geova ce l'ha messa sotto agli occhi ed è x questo che lo amiamo!! buona commemorazione a tutti!!
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