Aldo, 20/03/2017 11.12:
Ma certo che esiste una giustizia divina; ma il senso non è quello che gli attribuisci tu; chiarisce il punto Mt 25:30 "E gettate lo schiavo buono a nulla nelle tenebre di fuori. Là sarà il [suo] pianto e lo stridore* dei [suoi] denti’.+". Quindi la giustizia divina per come ce la spiega Gesù si compie escludendo dalla comunione con Dio il peccatore impenitente, ma questo chiaramente non significa certo che Dio perdona tutti e tutti avranno la vita eterna.
Per tornare quindi a Noè, si tratta solo di un racconto simbolico che perde i connotati storico/scientifici per rimarcare l'aspetto teologico della salvezza divina che si compirà più tardi proprio grazie alla venuta di Gesù sulla terra. L'arca simboleggia quindi proprio la figura del Cristo. Il vero significato del racconto biblico non è quindi la distruzione dei cattivi, ma bensì la salvezza di chi si affida a Dio totalmente.
Dove leggi nei passi "comunione con Dio"? Questa è una tua inferenza.
Perchè mai il diluvio dovrebbe perdere validità storico/scientifica solo perchè ad alcune domande possiamo solo rispondere con supposizioni, tra l'altro irrilevanti?
Ogni cultura contiene una narrazione corrispondente al diluvio e difficilmente avranno concordato i termini tra loro.
Ma una mente logica può, facendo uso della ragione, capire come un evento catastrofico globale possa aver avuto luogo. La 'Pangea' è una spiegazione plausibile per l'incolonnamento degli animali che, guidati da un segnale magnetico, possono aver 'ubbidito' ad un ordine superiore.
Ma è ovvio che per chi non crede in Dio esistono altri passaggi, da effettuarsi, prima di affrontare un tema come il diluvio.
Non puoi affrontare la trigonometria se non possiedi basi geometriche od aritmetiche.