Domanda 18. Nella tua ricerca, usi un valore per la stima del cubito astronomico babilonese, che tu valuti corrispondente a 4 gradi sessagesimali, mentre gli adetti ai lavori (Sachs e Hunger) stimano tale unità di misura in soli 2 gradi. Come mai?
Risposta 18. La misura, ovviamente desunta da informazioni che si possono leggere nei reperti archeologici e specialmente nei "diari astronomici" come il BM 32312, il Vat 04956, il BM 33066, e il "Diario di Antiochio e figlio di Antiochio", è facilmente "ambigua", quando essa sia riferita alla Luna poiché dipendente largamente dal preciso momento (orario) di osservazione e stima della misura stessa.
ES. Se si legge in un reperto che la Luna sia a 2 cubiti dalla stella Regolo, e si effettua la verifica astronomica al momento del suo sorgere a Est, e si misuri in 8 gradi tale distanza, il "cubito" sarebbe stimabile in (8 gradi divisi 2 cubiti = 4 gradi per cubito).
Eppure, la stessa osservazione (a distanza di sole 8 ore circa) fatta mentre la Luna si appressa a tramontare a Ovest, risulterebbe trovarsi a un valore di 4 gradi rispetto alla stessa stella (Regolo) divenendo così lo stesso cubito ora stimabile in 2 gradi (4 gradi divisi 2 cubiti = 2 gradi per cubito).
Il motivo è semplice, e deve sempre essere preso in considerazione; specialmente per le misure che riguardano la luna. Il nostro satellite, circa ogni 2 ore, si sposta di un grado rispetto a una stessa stella, da Ovest verso Est. In circa otto ore, la Luna è misurabile, rispetto a una stessa stella, essere posizionata circa 4 gradi più vicina. Se la distanza della Luna è misurata in "2 cubiti", quindi al mattino, sortirà una misura di 8 gradi da suddetta stella; ma alla sera, o circa dopo otto ore, gli stessi "2 cubiti" sortirebbero una misura di 4 gradi, rendendo in quel caso "ambigua" la misura e rendendo apparentemente ma correttamente stimabile, un cubito come misura di 2 gradi (2 cubiti per 2 gradi = 4 gradi). In parole povere, per la Luna, la misura del cubito è .... una questione di esatto "tempo" durante la quale viene misurata.
Nel diario astronomico noto come "Diario di Antiochio e figlio di Antiochio" del 198bc (-0197 astronomico) o BM 34362 (B) e BM 34938 (C), nella parte B Obverse' al rigo B16, per il 19° giorno del mese di Apin del 198bc, 4 cubiti sono stimati essere la distanza che si misura fra due stelle della costellazione del Leone.
La riga registra: "MUL TUR sà 4 KUS àr LUGAL (o: la piccola stella che è 4 cubiti dietro al re (LUGAL))".
A. Sachs e H. Hunger, stimano per la "piccola stella che è dietro al re" la stellina Rho Leonis. Il reperto segnala che tale distanza era usata come misura per un valore angolare di 4 cubiti. Astronomicamente, la stellina presa in esame dai ricercatori, è misurabile a 6 gradi e circa 30 primi dietro la stella Regolo. 390 primi, divisi 4 cubiti, sortono un valore di 97,5 primi o 1,625 gradi per cubito (un grado e circa 40 primi).
Astronomicamente, questa unità di misura sarebbe decisamente approssimativa, errando di almeno 20 minuti di grado per ogni cubito misurato a 2 gradi. In tal caso 4 cubiti, invece di essere 8 gradi, misurerebbero astronomicamente 6 gradi e 40 primi.
Ogni 4 cubiti, la differenza per tale approssimazione diventa stimabile a circa un grado e mezzo o circa tre volte il diametro apparente della luna .
Un'altra "piccola stella", la stella Chort (Cheratan), nella parte posteriore della costellazione del Leone è, invece, misurabile a quasi esatti 16 gradi angolari (con soli 16 minuti di Grado di differenza sul totale di 16 gradi) essendo dietro alla stella Regolo (il "re"). In tal caso, 4 cubiti corrispondono a esatti 4 gradi sessagesimali cadauno (4 cubiti per 4 Gradi = 16 gradi).
Astronomicamente, sono costretto a considerare decisamente più solidale alla descrizione del reperto archeologico il valore di: "4 gradi per ogni cubito". In questo stesso forum o nell mio: http://monseppe2.freeforumzone.leonardo.it/ , è ampiamente descritta e comprovata come ragionevolmente attendibile questa mia stima del cubito a 4 gradi in luogo dell'"Ambiguo" valore di 2 gradi per cubito (ambiguo nel senso che in particoli circostanza (momento o orario di misura della luna) sembra corrispondere). Infatti, pure nel Vat 04956 si trova un riferimento a una musra in cubiti che porta a stimare il valore unitario di tale misura in 4 gradi per cubito.
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Ricercatore indipendente.
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