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Chi ha creato Dio?

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2021 18:36
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27/02/2015 08:47
 
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Re:
barnabino, 26/02/2015 19:23:



Il punto è che le prove di una persona di fede non sono le prove di una persona che non ha fede. Un morto che risorge, il mare che si apre, non dicono nulla su Geova a chi non ha fede, e a chi ha fede non serve vedere un morto risorgere o il mare aprirsi per credere...




Infatti l'ateo non crede, perché è estremamente convinto che la scienza sia in grado di mostrare tutta la verità. Che il mondo fisico sia l'unica realtà esistente. Spiegabile attraverso la scienza e la matematica. E siccome non vi è nessuna prova scientifica e nessun teorema o equazione che dimostri l'esistenza di Dio. Per l'ateo, Dio semplicemente non esiste.

Ma a l'ateo sfugge una cosa, che la scienza non è infallibile, e che nella matematica ci sono ancora molte cose da capire. E che sono discipline inventate dagli uomini per spiegare il mondo. E che si procede per tentativi per capire il mondo. La certezza non esiste in tutto quello che si è scoperto.

Sfugge poi a l'ateo il fatto che non esiste neanche nessuna prova scientifica e nessun teorema o equazione che dimostri l'inesistenza di Dio.

Ciao
anto_netti
27/02/2015 11:07
 
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Re: Re:
anto_netti, 27/02/2015 08:47:


Sfugge poi a l'ateo il fatto che non esiste neanche nessuna prova scientifica e nessun teorema o equazione che dimostri l'inesistenza di Dio.

Ciao
anto_netti




l' ateo non sa rispondere (non può rispondere) a questa semplice domanda, trincerandosi dietro al fatto che non esiste risposta [SM=g27987]


"Perchè tutto esiste quando potrebbe non esistere nulla?"


Che risponde l' ateo?
Non risponde, lascia la domanda inevasa, bontà loro......
[Modificato da Aquila-58 27/02/2015 11:09]
27/02/2015 11:43
 
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Che risponde l' ateo?



In verità l'ateo o l'agnostico ti risponde col principio antropico.
27/02/2015 12:31
 
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Re:
Methatron, 27/02/2015 11:43:





Che risponde l' ateo?




In verità l'ateo o l'agnostico ti risponde col principio antropico.




Penso che il principio antropico però può avere diverse interpretazioni. Io come credente e penso tutti i credenti la pensano come me, interpretando il principio antropico come il risultato di costanti cosmologiche (i numeri dell'universo), stabilite da un creatore per far avere al nostro universo le caratteristiche per poter ospitare l'uomo. In parole povere l'universo è stato creato a misura d'uomo. Per ospitare l'uomo.

Per l'ateo e l'agnostico, invece il principio antropico è quello che ha portato l'universo (meglio parlare di multiverso) a fare un infinito numero di prove casuali finché non ha generato un universo adatto alla vita e come prodotto finale l'uomo.

Anche in questo caso è sempre la fede che fa vedere le cose a noi credenti, secondo un filo logico. Dove le leggi della natura non sono governate dal caso, ma sono opera di un creatore.

Ciao
anto_netti
27/02/2015 12:58
 
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Anche in questo caso è sempre la fede che fa vedere le cose a noi credenti



Il che riporta la nostra conversazione sulle 'prove' nell'ottica seguente: 'nessuno certo crede alcunché se prima non ha deciso di volerlo credere'.
27/02/2015 13:22
 
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Re:
Methatron, 26/02/2015 20:25:



...pensi che sia aria, quella che respiri?...




Sì. Altrimenti sarei morto, in ogni caso.






27/02/2015 13:25
 
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Re: Re:
YehiOr, 27/02/2015 13:22:



Sì. Altrimenti sarei morto, in ogni caso.



E' una citazione nel contesto della risposta ad Hal... non è da intendersi letteralmente.

27/02/2015 13:31
 
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Re: Re: Re:
Methatron, 27/02/2015 13:25:



E' una citazione nel contesto della risposta ad Hal... non è da intendersi letteralmente.





So benissimo che citazione è.
E non cito mai senza leggere prima il contesto.
Diciamo che la citazione della tua citazione si trova ad un ulteriore livello di lettura.

Mi aspetto che il tuo primo livello di lettura, nei miei confronti, sia sempre l'ultimo.
E' il minimo.

[Modificato da YehiOr 27/02/2015 13:33]
27/02/2015 13:34
 
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So benissimo che citazione è.
E non cito mai senza leggere prima il contesto.
Diciamo che la citazione della tua citazione si trova ad un ulteriore livello di lettura.

Mi aspetti che il tuo primo livello di lettura, nei miei confronti, sia sempre l'ultimo.
E' il minimo.



Conosci bene qualcuno solo se ci combatti contro... sarà fatto.
27/02/2015 14:50
 
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Ma e' cosi semplice la risposta .? Dio sa tutte le cose!) ( E Cristo NON sa' tutte le cose .) caso cerrado dice la Giudice! [SM=g7350]
27/02/2015 20:51
 
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Re: Re:
anto_netti, 27/02/2015 08:47:


Infatti l'ateo non crede, perché è estremamente convinto che la scienza sia in grado di mostrare tutta la verità. Che il mondo fisico sia l'unica realtà esistente. Spiegabile attraverso la scienza e la matematica. E siccome non vi è nessuna prova scientifica e nessun teorema o equazione che dimostri l'esistenza di Dio. Per l'ateo, Dio semplicemente non esiste.

Ma a l'ateo sfugge una cosa, che la scienza non è infallibile, e che nella matematica ci sono ancora molte cose da capire. E che sono discipline inventate dagli uomini per spiegare il mondo. E che si procede per tentativi per capire il mondo. La certezza non esiste in tutto quello che si è scoperto.

Sfugge poi a l'ateo il fatto che non esiste neanche nessuna prova scientifica e nessun teorema o equazione che dimostri l'inesistenza di Dio.

Ciao
anto_netti



Ti dirò, mia figlia è atea, e quando le ho chiesto di spiegarmi il motivo per cui lei si rifiuta di credere, ha esposto argomentazioni che nulla hanno a che fare con ciò che tu esponi.
Lei ha motivato il suo ateismo con frasi tipo:

1) Non è possibile mostrare ciò che non esiste, mentre se qualcosa esiste, è possibile mostrarla, quindi chi crede che DIO non esiste, non può dimostrare di aver ragione, mentre chi crede che DIO esiste può farlo solo se ciò che crede è vero; di conseguenza, il fatto che un ateo non riesca a dimostrare che DIO non esiste, non dimostra che si sbaglia, mentre il fatto che un credente non riesca a dimostrare che DIO esiste, dimostra che si sbaglia.

2) Quando un credente risponde a una domanda tirando in ballo DIO e un ateo risponde alla stessa domanda rispondendo "Non lo so", sicuramente entrambi ignorano la risposta, ma, mentre il credente crede di saperla, l'ateo sa di non saperla.

3) Chi crede in DIO, gli attribuisce qualità come: onnipotenza, onniscenza, amore per gli esseri viventi. Ma se ci guardiamo intorno, vediamo che le cose al mondo non vanno certo come se esistesse un essere che ha tutte queste caratteristiche.
FORSE esiste qualcuno onnipotente e onnisciente, ma certamente non ama gli esseri viventi, sennò userebbe le proprie qualità in loro favore, cosa che chiaramente non avviene.
FORSE esiste qualcuno onnisciente che ama gli esseri viventi, ma certamente non è onnipotente, perché mi pare che non riesca a fare un gran che per loro.
FORSE esiste qualcuno onnipotente che ama gli esseri viventi, ma certamente non è onnisciente, perché mi pare che non sappia proprio cosa fare per aiutare coloro che ama.
FORSE esiste veramente una mente superiore, ma, se esiste, non fa nulla per meritare il nostro riconoscimento.

Io rispondo che

1) Le caratteristiche che un credente attribuisce a DIO, sono tali che è impossibile dimostrarne l'esistenza, quindi il fatto che un credente non riesce a dimostrare l'esistenza di DIO, non dimostra nulla.

2) Credere di sapere è una cosa, avere fede è un'altra. Il credente è tale perché ha fede, non perché crede.

3) Il fatto che DIO sia onnipotente, onnisciente, e ci ami, non significa che debba fare i comodi nostri. DIO ha fornito agli esseri viventi tutto ciò che occorre per essere felici; se noi usiamo male ciò che un DIO onnipotente onnisciente e amorevole ci ha dato, è solo colpa nostra.

Ovviamente io non la convinco, né lei convince me.
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Il fatto che non comprendiamo un concetto, non lo rende sbagliato.
27/02/2015 21:08
 
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Re: Re: Re:
Cattolico Curioso, 27/02/2015 20:51:




3) Chi crede in DIO, gli attribuisce qualità come: onnipotenza, onniscenza, amore per gli esseri viventi. Ma se ci guardiamo intorno, vediamo che le cose al mondo non vanno certo come se esistesse un essere che ha tutte queste caratteristiche.
FORSE esiste qualcuno onnipotente e onnisciente, ma certamente non ama gli esseri viventi, sennò userebbe le proprie qualità in loro favore, cosa che chiaramente non avviene.



e allora perchè non spiegargli che Dio ha dato all' uomo in inizio perfetto e che qualcosa è andato storto, non certo per colpa di Dio?
27/02/2015 21:23
 
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3) Il fatto che DIO sia onnipotente, onnisciente, e ci ami, non significa che debba fare i comodi nostri. DIO ha fornito agli esseri viventi tutto ciò che occorre per essere felici; se noi usiamo male ciò che un DIO onnipotente onnisciente e amorevole ci ha dato, è solo colpa nostra.

In pratica, hai citato:

(Genesi 3:21, 22) 21 E Geova Dio faceva lunghe vesti di pelle per Adamo e per sua moglie e li vestiva. 22 E Geova Dio proseguì, dicendo: “Ecco, l’uomo è divenuto simile a uno di noi conoscendo il bene e il male, e ora perché non stenda la mano e realmente prenda anche [del frutto] dell’albero della vita e mangi e viva a tempo indefinito, . . .”

La scelta di cio che sia bene o di che ciò che sia male (per noi), spetta a Dio, non tanto come un autarca dittatoriale, quanto per la sua effettiva saggezza e sapienza, che sa vedere otre ciò che noi uomini non possimo vedere.

per il punto:

1) Non è possibile mostrare ciò che non esiste, mentre se qualcosa esiste, è possibile mostrarla, quindi chi crede che DIO non esiste, non può dimostrare di aver ragione, mentre chi crede che DIO esiste può farlo solo se ciò che crede è vero; di conseguenza, il fatto che un ateo non riesca a dimostrare che DIO non esiste, non dimostra che si sbaglia, mentre il fatto che un credente non riesca a dimostrare che DIO esiste, dimostra che si sbaglia.

Semplicemente coloro che scelgono di essere atei, rifiutano la più evidente e palese delle dimostrazioni. "noi siamo".

Ora, se "noi siamo" e Dio (come entità superiore a noi) non esistesse, noi stessi saremmo degli dèi.

Quindi, un ateo entra in contradizione con se stesso, perché dovrebbe negare o rendere gnostica pure la sua stessa esistenza. Come può provare di esistere? solo mostrandosi ad altri.

Mediante un libro, "la bibbia" e tramite suo stesso figlio Gesù, Geova o Dio, si è presentato a noi, facendosi conoscere in un modo che noi possiamo comprendere e accettare pur non potendo comprendere la sua effettiva sostanziale esistenza spirituale.

Negare un'evidenza (ed eventualmente esaminarla) è più facile che accettarla, ma il suo diniego stesso diventa dimostrazione di torto per coloro che ne rifiutano le evidenze.


[Modificato da monseppe2 27/02/2015 21:27]

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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
27/02/2015 21:32
 
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Re:
Methatron, 27/02/2015 11:43:


Che risponde l' ateo?



In verità l'ateo o l'agnostico ti risponde col principio antropico.




però Metha, il principio antropico, come concepito da un ateo, non risponde affatto alla domanda:

"Perchè tutto esiste quando potrebbe non esistere nulla?".


Se, come dice Anto-netti, concepiamo "il principio antropico come il risultato di costanti cosmologiche (i numeri dell'universo), stabilite da un creatore per far avere al nostro universo le caratteristiche per poter ospitare l'uomo. In parole povere l'universo è stato creato a misura d'uomo. Per ospitare l'uomo. , allora la risposta c'è sul perchè tutto esiste quando potrebbe non esistere nulla.
Perchè c' è l' elemento "volontà" di un Essere Intelligente.

Ma se, come dice un ateo "il principio antropico è quello che ha portato l'universo (meglio parlare di multiverso) a fare un infinito numero di prove casuali finché non ha generato un universo adatto alla vita e come prodotto finale l'uomo." (sempre riportando le parole di Anto-netti), questa risposta non risponde alla mia domanda:

"Perchè sulla base del principio antropico tutto esiste, quando potrebbe non esistere nulla?".
[Modificato da Aquila-58 27/02/2015 21:34]
27/02/2015 22:36
 
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Re: Re: Re:




3) Il fatto che DIO sia onnipotente, onnisciente, e ci ami, non significa che debba fare i comodi nostri. DIO ha fornito agli esseri viventi tutto ciò che occorre per essere felici; se noi usiamo male ciò che un DIO onnipotente onnisciente e amorevole ci ha dato, è solo colpa nostra.



[SM=g28002]





27/02/2015 22:43
 
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Buonasera a voi,
davvero una interessante conversazione.
In breve permettetemi di dire che a mio modesto parere la prova dell'esistenza di un creatore è l'universo stesso, tutto ciò che ci circonda nel suo perfetto oserei dire matematico ordine.
La scienza può evolversi all'infinito ma mai nulla di ciò che possa scoprire può essere una prova contro l'esistenza di un creatore.
Quale, secondo voi, scoperta scentifica può ad oggi mettere in discussione l'esistenza di Dio? Nessuna.
Di fronte a ciò che osservo del per me "creato" nulla trovo che non potrebbe essere stato pensato. Tutto è al suo posto, tutto ha un suo ruolo, tutto è logico. Compreso il nostro libero arbitrio.
Per me è più un atto di fede non credere in un creatore. Quel che viene chiamata " la fede nel nulla".
Di fronte ad un meraviglio quadro di Raffaello mi vien da pensare che dietro ci sia stata una mano pensante più che una esplosione di qualche barattolo di vernice schizzata su una tela...
Scusatemi.
Buona conversazione.
27/02/2015 22:54
 
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State proprio OT... scusate se ve lo dico, il tema è: chi ha creato Dio? Scusate, ma che c'entrano le prove dell'esistenza di Dio o il rapporto tra conoscenza scientifica e rivelazione? Qui siamo nel campo della metafisica, se non lo aveste capito...

Shalom [SM=g7367]
[Modificato da barnabino 27/02/2015 22:57]
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28/02/2015 08:04
 
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Re:
barnabino, 27/02/2015 22:54:

State proprio OT... scusate se ve lo dico, il tema è: chi ha creato Dio? Scusate, ma che c'entrano le prove dell'esistenza di Dio o il rapporto tra conoscenza scientifica e rivelazione? Qui siamo nel campo della metafisica, se non lo aveste capito...

Shalom [SM=g7367]




[SM=g27985] in questo caso, il "tema" è svolto facilmente.

Chi ha creato Dio?

Svolgimento:

Nessuno!. (e fine della discussione).


Ma in questo caso sorge la lecita domanda: "Come faccio a dirlo?"

risponderei: Perché nessuno, ma proprio nessuno ha mai colto in flagrante creazione il creatore di Dio.

la parte "stolta" della circostanza, ritengo, è la facile tendenza a negare poi l'esistenza di un Dio solo per il fatto che non se ne possa dimostrare che esso sia stato creato o meno; quindi si dubita pure del suo "essere", mentre proprio noi che dubitiamo "siamo".

Il ragionamento è analogo al seguente: a noi, chi ci ha creato? se non possiamo dimostrare che siamo stati creati o da chi siamo stati creati (come genere umano) allora neppure dovremmo esistere.

Se si continua, però, siamo ancora una volta "OT", credo.

consigliaci:
come continuiamo a "discutere" l'argomento senza andare fuori "OT", o senza limitare la risposta a un semplice e dogmatico atto i fede che non ci sia stato: "Nessuno"?

Io non capisco.

ciao.
[Modificato da monseppe2 28/02/2015 08:09]

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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
28/02/2015 09:34
 
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Non mi pare ci sia da spiegare molto: si da per scontata l'esistenza di Dio, dunque inutile discutere sulle eventuali prove lasciandoci trascinare da cattolico curioso che ritorna ad un 3d precedente... la domanda è: Dio è eterno?

Shalom
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
28/02/2015 09:34
 
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Post: 67.472
Non mi pare ci sia da spiegare molto: si da per scontata l'esistenza di Dio, dunque inutile discutere sulle eventuali prove lasciandoci trascinare da cattolico curioso che ritorna ad un 3d precedente... la domanda è: Dio è eterno?

Shalom
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