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Sarah Scazzi

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13/11/2010 23:45
 
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Sarah, Michele: Sabrina disse "sei bravo a non lasciare piste"
La giovane: sono innocente e lo proverò


13 novembre, 20:31

TARANTO - Sabrina Misseri non aveva timore che si scoprisse la sua partecipazione all'omicidio di Sarah Scazzi. E' quanto ha dichiarato il padre Michele nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre. Alla domanda specifica degli investigatori, Michele risponde: ''Lei sai cosa diceva a me? 'Papa' e' troppo bravo, non lascia piste'. Ma il telefonino - aggiunge il contadino - l'ho portato con me''

SABRINA: SONO INNOCENTE E LO PROVERO' - 'Io sono innocente, fino alla fine lo provero': e' quanto ripete in carcere Sabrina, anche dopo la conferma della sua detenzione, secondo quanto raccontano i suoi difensori, Vito Russo e Emilia Velletri, all'uscita dal carcere di Taranto dove oggi hanno incontrato la giovane. ''Sabrina ha avuto la reazione di una persona che e' estranea ai fatti. Non sta bene, e' normale, pero' e' ancora molto piu' combattiva e ripete la sua innocenza e anche noi le crediamo''.

I due legali hanno raccontato, parlando con i giornalisti, che quando sono andati a far visita a Sabrina, la giovane sapeva gia' della decisione dei giudici, perche' il provvedimento le era stato notificato. Circa l'eventualita' che venerdi' prossimo Sabrina Misseri assista all'incidente probatorio del padre Michele, Russo e Velletri hanno detto che ''e' una valutazione soggettiva che deve fare Sabrina''. I due legali hanno poi riferito che ''secondo tabulati telefonici non puo' essere oggettivamente ritenuta credibile'' la testimonianza, depositata dalla Procura ai giudici, di un'amica di famiglia di Sabrina, alla quale la ragazza, la sera della prima confessione del padre, avrebbe sussurrato 'papa' ha confessato, io sono stata piu' brava'. ''Non capiamo il movente per cui Sabrina e' dentro - hanno concluso Russo e Velletri - e anche il motivo''.

MAMMA CONCETTA: NON PROVO ODIO MA MOLTA PENA - "Non provo odio ma molta pena. Da giorni non ho rapporti con l'altra famiglia". Lo ha detto Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah Scazzi, commentando la decisione del Tribunale del Riesame di Taranto che ha confermato il carcere per Sabrina Misseri. "Se Sabrina è colpevole - ha aggiunto - è giusto che rimanga dentro". "I giudici - ha detto - hanno preso atto dei gravi indizi di colpevolezza su Sabrina e mi sembra giusto che vada così".

LEGALI SCAZZI: SU SABRINA INDIZI SOLIDI E GRAVI - "Altri tre giudici si sono convinti di un quadro indiziario solido e grave nei confronti di Sabrina e questi sono fatti". Lo hanno dichiarato gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della famiglia di Sarah Scazzi, commentando la decisione del tribunale del Riesame di confermare il carcere per Sabrina Misseri. "Proseguendo con i fatti - aggiungono i legali - aspettiamo l'incidente probatorio di Michele Misseri, dove saremo presenti perché non dimentichiamo che se è pur vero che lui ha fatto trovare il corpo e piano piano sta raccontando la verità, ci sono alcune zone d'ombra che meritano di essere approfondite. In particolare - concludono gli avvocati - ci riferiamo a quell' 'abbiamo parcheggiato' e 'l'hanno trascinata' detti da Misseri".

LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE

- "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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14/11/2010 14:40
 
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Sarah, Michele: Sabrina disse "sei bravo a non lasciare piste"

La giovane: sono innocente e lo proverò


14 novembre, 13:59

TARANTO - Sabrina Misseri non aveva timore che si scoprisse la sua partecipazione all'omicidio di Sarah Scazzi. E' quanto ha dichiarato il padre Michele nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre. Alla domanda specifica degli investigatori, Michele risponde: ''Lei sai cosa diceva a me? 'Papa' e' troppo bravo, non lascia piste'. Ma il telefonino - aggiunge il contadino - l'ho portato con me''

SABRINA: SONO INNOCENTE E LO PROVERO' - 'Io sono innocente, fino alla fine lo provero': e' quanto ripete in carcere Sabrina, anche dopo la conferma della sua detenzione, secondo quanto raccontano i suoi difensori, Vito Russo e Emilia Velletri, all'uscita dal carcere di Taranto dove oggi hanno incontrato la giovane. ''Sabrina ha avuto la reazione di una persona che e' estranea ai fatti. Non sta bene, e' normale, pero' e' ancora molto piu' combattiva e ripete la sua innocenza e anche noi le crediamo''.

I due legali hanno raccontato, parlando con i giornalisti, che quando sono andati a far visita a Sabrina, la giovane sapeva gia' della decisione dei giudici, perche' il provvedimento le era stato notificato. Circa l'eventualita' che venerdi' prossimo Sabrina Misseri assista all'incidente probatorio del padre Michele, Russo e Velletri hanno detto che ''e' una valutazione soggettiva che deve fare Sabrina''. I due legali hanno poi riferito che ''secondo tabulati telefonici non puo' essere oggettivamente ritenuta credibile'' la testimonianza, depositata dalla Procura ai giudici, di un'amica di famiglia di Sabrina, alla quale la ragazza, la sera della prima confessione del padre, avrebbe sussurrato 'papa' ha confessato, io sono stata piu' brava'. ''Non capiamo il movente per cui Sabrina e' dentro - hanno concluso Russo e Velletri - e anche il motivo''.

MAMMA CONCETTA: NON PROVO ODIO MA MOLTA PENA - "Non provo odio ma molta pena. Da giorni non ho rapporti con l'altra famiglia". Lo ha detto Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah Scazzi, commentando la decisione del Tribunale del Riesame di Taranto che ha confermato il carcere per Sabrina Misseri. "Se Sabrina è colpevole - ha aggiunto - è giusto che rimanga dentro". "I giudici - ha detto - hanno preso atto dei gravi indizi di colpevolezza su Sabrina e mi sembra giusto che vada così".

LEGALI SCAZZI: SU SABRINA INDIZI SOLIDI E GRAVI - "Altri tre giudici si sono convinti di un quadro indiziario solido e grave nei confronti di Sabrina e questi sono fatti". Lo hanno dichiarato gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della famiglia di Sarah Scazzi, commentando la decisione del tribunale del Riesame di confermare il carcere per Sabrina Misseri. "Proseguendo con i fatti - aggiungono i legali - aspettiamo l'incidente probatorio di Michele Misseri, dove saremo presenti perché non dimentichiamo che se è pur vero che lui ha fatto trovare il corpo e piano piano sta raccontando la verità, ci sono alcune zone d'ombra che meritano di essere approfondite. In particolare - concludono gli avvocati - ci riferiamo a quell' 'abbiamo parcheggiato' e 'l'hanno trascinata' detti da Misseri".

LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE

- "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.

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15/11/2010 03:05
 
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Concetta: “Non perdono Sabrina”


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15/11/2010 18:32
 
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Intervista della sorella Concetta rilasciata al settimanale "Di Più"


Clicca per scaricare l'intervista

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16/11/2010 18:09
 
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Re:

Il messaggio è stato eliminato.

Non possiamo permettere commenti negativi all'indirizzo della Serrano, che oltre ad essere una nostra sorella in fede, è una donna provata da una tragedia indicibile e che dovrebbe essere preservata da critiche ridondanti e strumentali. Se non altro per umanità.

ELL / MOD



[Modificato da EverLastingLife 17/11/2010 11:49]
16/11/2010 18:17
 
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Mirko, penso tu sia Roberto di Stefano.

Spero nella tuà onestà nel dirmi se sei il Roberto che dico e spero che non arrivi a rinnegare persino il tuo nome.

Ho ragione o mi sbaglio?

------------------------------------------------------
Testimoni di Geova Online Forum

www.TdGonline.it
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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
16/11/2010 19:13
 
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Re:
CRT@, 15/11/2010 18.32:

Intervista della sorella Concetta rilasciata al settimanale "Di Più"


Clicca per scaricare l'intervista




Precisamente l'intervsta è del rappresentante stampa dei TdG.

Una magnifica testimonanza.
17/11/2010 11:27
 
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Re:
Seabiscuit, 16.11.2010 18:17:

Mirko, penso tu sia Roberto di Stefano.

Spero nella tuà onestà nel dirmi se sei il Roberto che dico e spero che non arrivi a rinnegare persino il tuo nome.

Ho ragione o mi sbaglio?




Ho dato un mio commento e un opinione al video (che come vedo non è stata pubblicata).
Non so cosa hai (e non mi interessa neanche sapere) contro questo Roberto, che come già detto non so chi è.
19/11/2010 15:48
 
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Sarah: incidente probatorio Misseri
Sabrina e' presente ma non puo' interloquire


19 novembre, 15:24



TARANTO - E' iniziato nel carcere di Taranto l'interrogatorio, nella forma dell'incidente probatorio, di Michele Misseri indagato per l'omicidio di Sarah Scazzi. All'interrogatorio, davanti al gip, sono presenti il procuratore di Taranto, il procuratore aggiunto e il pm. Sabrina Misseri e' presente all'interrogatorio ma non puo'. Prendono parte anche i rappresentanti della parte lesa, cioe' gli avvocati dei genitori e il fratello di Sarah

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20/11/2010 00:25
 
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Sarah, la nuova versione di Michele: L'ha uccisa Sabrina, nessuno stupro
''Mia figlia l'ha strangolata con una cinta nel garage, io ho solo occultato il cadavere"


19 novembre, 23:23

TARANTO - Fu Sabrina ad uccidere Sarah strangolandola con una cinta nel garage di casa, lui si sarebbe occupato solo dell'occultamento del cadavere e non ne avrebbe abusato in campagna, cosi' come una settimana prima del delitto non avrebbe tentato approcci sessuali nei confronti della nipote.

E' l'ultima versione, ancora una volta diversa dalla precedente, di Michele Misseri sull'omicidio di Sarah del 26 agosto, fornita nell'incidente probatorio ancora in corso nel carcere di Taranto e che dura da oltre otto ore. Una versione identica a quella del 5 novembre scorso nella parte in cui ribadisce che l'autrice materiale dell'omicidio e' la figlia Sabrina; una versione modificata, invece, quando ritratta l' autoaccusa del vilipendio del cadavere e delle avances sessuali alla nipote. Una ricostruzione complessiva che in ogni caso, com'era accaduto nei precedenti interrogatori, non coinvolge la moglie Cosima. L'esame di Michele Misseri, nella forma dell'incidente probatorio, e' iniziato poco dopo le 12.30 in un salone al primo piano della ex sezione femminile del carcere di Taranto. All'interrogatorio presieduto dal gip del tribunale di Taranto Martino Rosati sono presenti, per la pubblica accusa, il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, il procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e il sostituito procuratore Mariano Buccoliero. Per la difesa di Michele Misseri c'e' l'avvocato Daniele Galoppa, accompagnato dalla criminologa e consulente di parte Roberta Bruzzone; per la difesa di Sabrina Misseri, che e' presente all'interrogatorio pur non potendo interloquire, ci sono gli avvocati Francesca Conte ed Emilia Velletri, insieme con la criminologa Cinzia Gimelli. Sono presenti anche i rappresentanti della parte lesa (i genitori e il fratello di Sarah), gli avvocati Walter Biscotti, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza e i consulenti di parte Luciano Garofalo, ex comandante del Ris di Parma, e lo psichiatra Massimo Picozzi. Michele, a quanto si e' appreso, sta parlando seduto su un lato del salone circondato da una decina di agenti di polizia penitenziaria, precauzione presa per evitare che incroci lo sguardo della figlia Sabrina, seduta alcuni banchi dietro di lui e anche lei 'protetta' da un cordone di guardie carcerarie. I due non avrebbero cosi' avuto alcun contatto: Sabrina pare assista in assoluto silenzio alle accuse che il padre le rivolge. Per oltre quattro ore Michele ha risposto alle domande del gip Martino Rosati e della pubblica accusa; dopo una breve pausa e' cominciato il controesame da parte dei difensori di Sabrina e dei rappresentanti legali della famiglia Scazzi, anche se qualcuno avrebbe voluto che l'incidente probatorio venisse interrotto per riprendere domani. Le dichiarazioni che lo zio di Sarah sta facendo mettere a verbale oggi saranno le sole che entreranno nel fascicolo processuale, comprese le eventuali contraddizioni in cui potrebbe cadere nel corso del controesame dei legali di Sabrina che non hanno mai nascosto di voler utilizzare le tante versioni di Michele per dimostrare la sua inattendibilita'. E mentre in carcere Michele prosegue il suo racconto, negli uffici del comando provinciale dei carabinieri di Taranto sono stati sentiti nuovamente alcuni testimoni, tra i quali due fidanzati che riferirono di aver visto Sarah il 26 agosto verso le 14,25 che camminava a piedi in viale Kennedy ad Avetrana dirigendosi verso casa della cugina, con la quale doveva andare al mare.


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20/11/2010 10:09
 
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20 novembre, 01:28

degli inviati Matteo Guidelli e Paolo Melchiorre

TARANTO - Fu Sabrina ad uccidere Sarah strangolandola con una cinta nel garage di casa, lui si sarebbe occupato solo dell'occultamento del cadavere e non ne avrebbe abusato in campagna, cosi' come una settimana prima del delitto non avrebbe tentato approcci sessuali nei confronti della nipote. E' l'ultima versione, ancora una volta diversa dalla precedente e anche in questo caso riempita con alcuni ''non ricordo'', di Michele Misseri sull'omicidio di Sarah del 26 agosto, fornita in undici ore di interrogatorio sotto forma di incidente probatorio nel carcere di Taranto. Una versione molto vicina a quella del 5 novembre scorso, nella parte in cui ribadisce che l'autrice materiale dell'omicidio e' la figlia Sabrina; una versione modificata, invece, quando ritratta l'autoaccusa del vilipendio del cadavere e delle avances sessuali alla nipote. Non lo aveva mai fatto finora anche se, e' stata da sempre la convinzione degli inquirenti, fin dal primo interrogatorio non era parso troppo credibile su questo punto. Una ricostruzione complessiva che in ogni caso, com'era accaduto nei precedenti interrogatori, non coinvolge la moglie Cosima. E che ha 'retto' anche al controesame cui Michele e' stato sottoposto dagli avvocati di Sabrina. Per questo in procura esprimono soddisfazione per come si e' conclusa quella che gli stessi inquirenti definiscono una giornata ''decisiva'' per l'inchiesta. Ben diversa la lettura che i legali della figlia di Misseri danno dell'interrogatorio: troppi, dicono, i ''non ricordo'' e troppe le incongruenze nel suo racconto. ''Per Michele - dice l'avvocato Francesca Conte - la morte di Sarah e' stata un incidente e non un atto voluto. E, soprattutto, lui non ha dato un movente''. Cosa che, fanno notare invece fonti investigative, va a favore dell'accusa: il fatto che Michele non sappia indicare il perche' Sabrina avrebbe ucciso la cugina confermerebbe che fu proprio la figlia a svegliarlo, chiedendogli di scendere in garage perche' ''era successo un guaio''. ''Secondo Michele, Sarah e Sabrina - prosegue l'avvocato Conte - erano come due sorelle e la quindicenne solo in casa dello zio acquistava il sorriso''. L'interrogatorio di Michele Misseri e' iniziato poco dopo le 12.30 in un salone al primo piano della ex sezione femminile del carcere di Taranto. Seduto su un lato del salone, Michele ha parlando circondato da una decina di agenti di polizia penitenziaria, precauzione presa per evitare che incrociasse lo sguardo della figlia Sabrina, seduta alcuni banchi dietro di lui e anche lei 'protetta' da un cordone di guardie carcerarie. Lo stratagemma ha funzionato evitando che i due entrassero in contatto. Cio' non ha impedito pero' a Sabrina di piangere per buona parte dell'interrogatorio del padre. Uno sfogo dovuto al fatto di essere innocente, secondo i suoi legali, un primo segnale di cedimento nervoso di fronte alla sicurezza del padre, secondo gli inquirenti. Dopo dieci ore Sabrina non ha retto alla tensione e, in lacrime, ha lasciato la sala dell'interrogatorio, per tornare nella sua cella: con il padre, anche stavolta, neanche uno sguardo. Le dichiarazioni che lo zio di Sarah ha messo a verbale saranno le sole che entreranno nel fascicolo processuale, comprese le contraddizioni in cui e' caduto anche stasera. Tutti quei non ricordo, in particolare sull'arma del delitto che, secondo i legali di Sabrina, anche stavolta Michele non sarebbe stato in grado di indicare con precisione, parlando prima di una corda e poi di una cinta, restano il punto debole di tutta la versione di Michele Misseri. Per la procura si tratta di piccole contraddizioni ''su cose non rilevanti'' ma e' proprio su questi dettagli, e sulle risultanze degli esami scientifici, che si giochera' il destino dell'inchiesta.


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Testimone di Geova
20/11/2010 11:42
 
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"Feci a Sarah il segno della croce"
Misseri: "Prima di nascondere corpo"


che bravo cattolico.
www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo496334.shtml


20/11/2010 12:01
 
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Re:
CRT@, 20.11.2010 00:25:

Sarah, la nuova versione di Michele: L'ha uccisa Sabrina, nessuno stupro
''Mia figlia l'ha strangolata con una cinta nel garage, io ho solo occultato il cadavere"

...



A questo punto si stenta davvero a capire quanta parte sia dovuta al lavoro degli avvocati e quanta sia la verità dei fatti.
Sto' uomo ha già cambiato idea una mezza dozzina di volte, e mica solo sui dettagli...

Simon
20/11/2010 12:47
 
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Re:
Nero_Pece, 20/11/2010 11.42:

"Feci a Sarah il segno della croce"
Misseri: "Prima di nascondere corpo"


che bravo cattolico.
www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo496334.shtml





Adesso possimao dormire tranquilli, in quanto avrà un posto tra gli angioletti. Senza il segno moriva dannata.

A' Michè [SM=g2037506]
20/11/2010 13:31
 
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adesso metteranno in moto la macchina per la santita'

gli ha fatto il segno della croce [SM=x1408442] [SM=x1408442]

Fil 4:7 "La pace di Dio sorpassa ogni pensiero"
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20/11/2010 13:47
 
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Sarah, legali Scazzi: Michele non dice verità
Nell'interrogatorio fiume di ieri lo zio della quindicenne ha ribadito: l'ha uccisa Sabrina, non l'ho stuprata


20 novembre, 13:39

TARANTO - "Michele Misseri non dice tutta la verità, pur rimanendo consolidato il quadro accusatorio". Lo affermano gli avvocati della famiglia di Sarah Scazzi, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile dopo l'interrogatorio fiume di ieri dello zio della quindicenne uccisa ad Avetrana. 'C'é ancora qualcosa che nasconde - proseguono i legali - ed una sensazione che si ricava dalle sue incertezze nell'entrare nel dettaglio della dinamica dell'omicidio". In sostanza, concludono Biscotti e Gentile, "il sospetto è che dietro a queste incertezze c'é ancora qualcosa che Michele non riesce a dire".

FAMIGLIA MISSERI REVOCA DIFENSORE SABRINA - L'avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce, non è più difensore di fiducia di Sabrina Misseri. La revoca è stata formalizzata dalla stessa Sabrina ed é pervenuta alla cancelleria del tribunale; in sua sostituzione é stato nominato l'avvocato Vito Russo. Pochi giorni fa la stessa Conte era subentrata nel collegio difensivo al posto di Russo e ieri il legale leccese, insieme all'avvocato Emilia Delletri, ha partecipato all'incidente probatorio nel carcere di Taranto di Michele Misseri, padre di Sabrina, che ha confermato la chiamata in reità della figlia per l'omicidio di Sarah Scazzi.

LEGALE SABRINA, RINUNCIO PERCHE' CASO E' BUSINESS - "Il caso Scazzi ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario ed assume sempre più le connotazioni del business. Un business a cui, per cultura ed educazione giuridica e professionale, mi debbo necessariamente sottrarre". L'avvocato Francesca Conte spiega cosi le ragioni per cui rinuncia alla difesa di Sabrina Misseri. "Mi è stato insegnato - afferma tra l'altro in una nota - che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente ed onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo".

ZIO MICHELE, L'HA UCCISA SABRINA, NON L'HO STUPRATA
di Matteo Guidelli e Paolo Melchiorre
Fu Sabrina ad uccidere Sarah strangolandola con una cinta nel garage di casa, lui si sarebbe occupato solo dell'occultamento del cadavere e non ne avrebbe abusato in campagna, così come una settimana prima del delitto non avrebbe tentato approcci sessuali nei confronti della nipote. E' l'ultima versione, ancora una volta diversa dalla precedente, di Michele Misseri sull'omicidio di Sarah del 26 agosto, fornita nell'incidente probatorio ancora in corso nel carcere di Taranto e che dura da oltre otto ore. Una versione identica a quella del 5 novembre scorso nella parte in cui ribadisce che l'autrice materiale dell'omicidio è la figlia Sabrina; una versione modificata, invece, quando ritratta l' autoaccusa del vilipendio del cadavere e delle avances sessuali alla nipote. Una ricostruzione complessiva che in ogni caso, com'era accaduto nei precedenti interrogatori, non coinvolge la moglie Cosima. L'esame di Michele Misseri, nella forma dell'incidente probatorio, è iniziato poco dopo le 12.30 in un salone al primo piano della ex sezione femminile del carcere di Taranto. All'interrogatorio presieduto dal gip del tribunale di Taranto Martino Rosati sono presenti, per la pubblica accusa, il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, il procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e il sostituito procuratore Mariano Buccoliero. Per la difesa di Michele Misseri c'é l'avvocato Daniele Galoppa, accompagnato dalla criminologa e consulente di parte Roberta Bruzzone; per la difesa di Sabrina Misseri, che è presente all'interrogatorio pur non potendo interloquire, ci sono gli avvocati Francesca Conte ed Emilia Velletri, insieme con la criminologa Cinzia Gimelli. Sono presenti anche i rappresentanti della parte lesa (i genitori e il fratello di Sarah), gli avvocati Walter Biscotti, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza e i consulenti di parte Luciano Garofalo, ex comandante del Ris di Parma, e lo psichiatra Massimo Picozzi. Michele, a quanto si è appreso, sta parlando seduto su un lato del salone circondato da una decina di agenti di polizia penitenziaria, precauzione presa per evitare che incroci lo sguardo della figlia Sabrina, seduta alcuni banchi dietro di lui e anche lei 'protetta' da un cordone di guardie carcerarie. I due non avrebbero così avuto alcun contatto: Sabrina pare assista in assoluto silenzio alle accuse che il padre le rivolge. Per oltre quattro ore Michele ha risposto alle domande del gip Martino Rosati e della pubblica accusa; dopo una breve pausa è cominciato il controesame da parte dei difensori di Sabrina e dei rappresentanti legali della famiglia Scazzi, anche se qualcuno avrebbe voluto che l'incidente probatorio venisse interrotto per riprendere domani. Le dichiarazioni che lo zio di Sarah sta facendo mettere a verbale oggi saranno le sole che entreranno nel fascicolo processuale, comprese le eventuali contraddizioni in cui potrebbe cadere nel corso del controesame dei legali di Sabrina che non hanno mai nascosto di voler utilizzare le tante versioni di Michele per dimostrare la sua inattendibilità. E mentre in carcere Michele prosegue il suo racconto, negli uffici del comando provinciale dei carabinieri di Taranto sono stati sentiti nuovamente alcuni testimoni, tra i quali due fidanzati che riferirono di aver visto Sarah il 26 agosto verso le 14,25 che camminava a piedi in viale Kennedy ad Avetrana dirigendosi verso casa della cugina, con la quale doveva andare al mare.

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

ברכה חמה על ידי כריסטינה

Testimone di Geova
20/11/2010 15:02
 
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20 novembre, 14:29

TARANTO - "Michele Misseri non dice tutta la verità, pur rimanendo consolidato il quadro accusatorio". Lo affermano gli avvocati della famiglia di Sarah Scazzi, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile dopo l'interrogatorio fiume di ieri dello zio della quindicenne uccisa ad Avetrana. 'C'é ancora qualcosa che nasconde - proseguono i legali - ed una sensazione che si ricava dalle sue incertezze nell'entrare nel dettaglio della dinamica dell'omicidio". In sostanza, concludono Biscotti e Gentile, "il sospetto è che dietro a queste incertezze c'é ancora qualcosa che Michele non riesce a dire".

MICHELE, HO DETTO DI VIOLENZA PER ESSERE CREDIBILE - "Ho detto di aver violentato Sarah perché mi dovevo caricare tutta la colpa e dovevo far sembrare la cosa più credibile". Così Michele Misseri, secondo quanto si apprende, avrebbe spiegato ieri nel corso dell'incidente probatorio nel carcere di Taranto il perché ha sostenuto più volte di aver violentato la nipote e poi solo ieri aver deciso di cambiare versione. Nel lunghissimo interrogatorio, durato 11 ore, Michele sarebbe stato molto preciso e meticoloso sia per quanto riguarda la fase dell'occultamento del cadavere sia per quanto riguarda il vilipendio del cadavere. Meno sicuro invece, secondo quanto raccontano alcuni partecipanti all'interrogatorio per quanto riguarda la ricostruzione delle fasi dell'omicidio. Dubbi che l'accusa legge come una conferma alle proprie tesi: quando Sarah sarebbe stata uccisa da Sabrina Michele stava dormendo e dunque non potrebbe essere preciso su questa parte così come lo è quando racconta di come ha fatto sparire il cadavere della nipote. "Quando sono sceso in garage - avrebbe detto Michele nel corso dell'interrogatorio - l'ho vista per terra con una cinta al collo, le ho toccato gli occhi ed era già fredda. Era morta. Allora ho detto mi prendo tutta la colpa io". E alla domanda dei magistrati sul perché fosse così certo della morte di Sarah e non avesse invece ipotizzato un malore o uno svenimento Michele avrebbe risposto solamente ribadendo "era morta, era morta". Ai giudici Michele avrebbe anche ripetuto con un secco "no" alla domanda del perché in quei quaranta giorni trascorsi dalla scomparsa di Sarah al suo arresto non avrebbero mai parlato della vicenda in casa e sarebbe stato molto determinato nel non chiamare mai in causa nel corso delle 11 ore la moglie Cosima, respingendo con fermezza ogni domanda di questo tipo.

FAMIGLIA MISSERI REVOCA DIFENSORE SABRINA - L'avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce, non è più difensore di fiducia di Sabrina Misseri. La revoca è stata formalizzata dalla stessa Sabrina ed é pervenuta alla cancelleria del tribunale; in sua sostituzione é stato nominato l'avvocato Vito Russo. Pochi giorni fa la stessa Conte era subentrata nel collegio difensivo al posto di Russo e ieri il legale leccese, insieme all'avvocato Emilia Delletri, ha partecipato all'incidente probatorio nel carcere di Taranto di Michele Misseri, padre di Sabrina, che ha confermato la chiamata in reità della figlia per l'omicidio di Sarah Scazzi.

LEGALE SABRINA, RINUNCIO PERCHE' CASO E' BUSINESS - "Il caso Scazzi ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario ed assume sempre più le connotazioni del business. Un business a cui, per cultura ed educazione giuridica e professionale, mi debbo necessariamente sottrarre". L'avvocato Francesca Conte spiega cosi le ragioni per cui rinuncia alla difesa di Sabrina Misseri. "Mi è stato insegnato - afferma tra l'altro in una nota - che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente ed onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo".

ZIO MICHELE, L'HA UCCISA SABRINA, NON L'HO STUPRATA
di Matteo Guidelli e Paolo Melchiorre
Fu Sabrina ad uccidere Sarah strangolandola con una cinta nel garage di casa, lui si sarebbe occupato solo dell'occultamento del cadavere e non ne avrebbe abusato in campagna, così come una settimana prima del delitto non avrebbe tentato approcci sessuali nei confronti della nipote. E' l'ultima versione, ancora una volta diversa dalla precedente, di Michele Misseri sull'omicidio di Sarah del 26 agosto, fornita nell'incidente probatorio ancora in corso nel carcere di Taranto e che dura da oltre otto ore. Una versione identica a quella del 5 novembre scorso nella parte in cui ribadisce che l'autrice materiale dell'omicidio è la figlia Sabrina; una versione modificata, invece, quando ritratta l' autoaccusa del vilipendio del cadavere e delle avances sessuali alla nipote. Una ricostruzione complessiva che in ogni caso, com'era accaduto nei precedenti interrogatori, non coinvolge la moglie Cosima. L'esame di Michele Misseri, nella forma dell'incidente probatorio, è iniziato poco dopo le 12.30 in un salone al primo piano della ex sezione femminile del carcere di Taranto. All'interrogatorio presieduto dal gip del tribunale di Taranto Martino Rosati sono presenti, per la pubblica accusa, il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, il procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e il sostituito procuratore Mariano Buccoliero. Per la difesa di Michele Misseri c'é l'avvocato Daniele Galoppa, accompagnato dalla criminologa e consulente di parte Roberta Bruzzone; per la difesa di Sabrina Misseri, che è presente all'interrogatorio pur non potendo interloquire, ci sono gli avvocati Francesca Conte ed Emilia Velletri, insieme con la criminologa Cinzia Gimelli. Sono presenti anche i rappresentanti della parte lesa (i genitori e il fratello di Sarah), gli avvocati Walter Biscotti, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza e i consulenti di parte Luciano Garofalo, ex comandante del Ris di Parma, e lo psichiatra Massimo Picozzi. Michele, a quanto si è appreso, sta parlando seduto su un lato del salone circondato da una decina di agenti di polizia penitenziaria, precauzione presa per evitare che incroci lo sguardo della figlia Sabrina, seduta alcuni banchi dietro di lui e anche lei 'protetta' da un cordone di guardie carcerarie. I due non avrebbero così avuto alcun contatto: Sabrina pare assista in assoluto silenzio alle accuse che il padre le rivolge. Per oltre quattro ore Michele ha risposto alle domande del gip Martino Rosati e della pubblica accusa; dopo una breve pausa è cominciato il controesame da parte dei difensori di Sabrina e dei rappresentanti legali della famiglia Scazzi, anche se qualcuno avrebbe voluto che l'incidente probatorio venisse interrotto per riprendere domani. Le dichiarazioni che lo zio di Sarah sta facendo mettere a verbale oggi saranno le sole che entreranno nel fascicolo processuale, comprese le eventuali contraddizioni in cui potrebbe cadere nel corso del controesame dei legali di Sabrina che non hanno mai nascosto di voler utilizzare le tante versioni di Michele per dimostrare la sua inattendibilità. E mentre in carcere Michele prosegue il suo racconto, negli uffici del comando provinciale dei carabinieri di Taranto sono stati sentiti nuovamente alcuni testimoni, tra i quali due fidanzati che riferirono di aver visto Sarah il 26 agosto verso le 14,25 che camminava a piedi in viale Kennedy ad Avetrana dirigendosi verso casa della cugina, con la quale doveva andare al mare.

Aggiornamento

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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Testimone di Geova
20/11/2010 20:36
 
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Sarah, legali Scazzi: Michele non dice verità
Nell'interrogatorio fiume di ieri lo zio della quindicenne ha ribadito: l'ha uccisa Sabrina, non l'ho stuprata


20 novembre, 18:16

TARANTO - "Michele Misseri non dice tutta la verità, pur rimanendo consolidato il quadro accusatorio". Lo affermano gli avvocati della famiglia di Sarah Scazzi, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile dopo l'interrogatorio fiume di ieri dello zio della quindicenne uccisa ad Avetrana. 'C'é ancora qualcosa che nasconde - proseguono i legali - ed una sensazione che si ricava dalle sue incertezze nell'entrare nel dettaglio della dinamica dell'omicidio". In sostanza, concludono Biscotti e Gentile, "il sospetto è che dietro a queste incertezze c'é ancora qualcosa che Michele non riesce a dire".

MICHELE, HO DETTO DI VIOLENZA PER ESSERE CREDIBILE - "Ho detto di aver violentato Sarah perché mi dovevo caricare tutta la colpa e dovevo far sembrare la cosa più credibile". Così Michele Misseri, secondo quanto si apprende, avrebbe spiegato ieri nel corso dell'incidente probatorio nel carcere di Taranto il perché ha sostenuto più volte di aver violentato la nipote e poi solo ieri aver deciso di cambiare versione. Nel lunghissimo interrogatorio, durato 11 ore, Michele sarebbe stato molto preciso e meticoloso sia per quanto riguarda la fase dell'occultamento del cadavere sia per quanto riguarda il vilipendio del cadavere. Meno sicuro invece, secondo quanto raccontano alcuni partecipanti all'interrogatorio per quanto riguarda la ricostruzione delle fasi dell'omicidio. Dubbi che l'accusa legge come una conferma alle proprie tesi: quando Sarah sarebbe stata uccisa da Sabrina Michele stava dormendo e dunque non potrebbe essere preciso su questa parte così come lo è quando racconta di come ha fatto sparire il cadavere della nipote. "Quando sono sceso in garage - avrebbe detto Michele nel corso dell'interrogatorio - l'ho vista per terra con una cinta al collo, le ho toccato gli occhi ed era già fredda. Era morta. Allora ho detto mi prendo tutta la colpa io". E alla domanda dei magistrati sul perché fosse così certo della morte di Sarah e non avesse invece ipotizzato un malore o uno svenimento Michele avrebbe risposto solamente ribadendo "era morta, era morta". Ai giudici Michele avrebbe anche ripetuto con un secco "no" alla domanda del perché in quei quaranta giorni trascorsi dalla scomparsa di Sarah al suo arresto non avrebbero mai parlato della vicenda in casa e sarebbe stato molto determinato nel non chiamare mai in causa nel corso delle 11 ore la moglie Cosima, respingendo con fermezza ogni domanda di questo tipo.

FAMIGLIA MISSERI REVOCA DIFENSORE SABRINA - L'avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce, non è più difensore di fiducia di Sabrina Misseri. La revoca è stata formalizzata dalla stessa Sabrina ed é pervenuta alla cancelleria del tribunale; in sua sostituzione é stato nominato l'avvocato Vito Russo. Pochi giorni fa la stessa Conte era subentrata nel collegio difensivo al posto di Russo e ieri il legale leccese, insieme all'avvocato Emilia Delletri, ha partecipato all'incidente probatorio nel carcere di Taranto di Michele Misseri, padre di Sabrina, che ha confermato la chiamata in reità della figlia per l'omicidio di Sarah Scazzi.

LEGALE SABRINA, RINUNCIO PERCHE' CASO E' BUSINESS - "Il caso Scazzi ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario ed assume sempre più le connotazioni del business. Un business a cui, per cultura ed educazione giuridica e professionale, mi debbo necessariamente sottrarre". L'avvocato Francesca Conte spiega cosi le ragioni per cui rinuncia alla difesa di Sabrina Misseri. "Mi è stato insegnato - afferma tra l'altro in una nota - che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente ed onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo".

ZIO MICHELE, L'HA UCCISA SABRINA, NON L'HO STUPRATA
di Matteo Guidelli e Paolo Melchiorre
Fu Sabrina ad uccidere Sarah strangolandola con una cinta nel garage di casa, lui si sarebbe occupato solo dell'occultamento del cadavere e non ne avrebbe abusato in campagna, così come una settimana prima del delitto non avrebbe tentato approcci sessuali nei confronti della nipote. E' l'ultima versione, ancora una volta diversa dalla precedente, di Michele Misseri sull'omicidio di Sarah del 26 agosto, fornita nell'incidente probatorio ancora in corso nel carcere di Taranto e che dura da oltre otto ore. Una versione identica a quella del 5 novembre scorso nella parte in cui ribadisce che l'autrice materiale dell'omicidio è la figlia Sabrina; una versione modificata, invece, quando ritratta l' autoaccusa del vilipendio del cadavere e delle avances sessuali alla nipote. Una ricostruzione complessiva che in ogni caso, com'era accaduto nei precedenti interrogatori, non coinvolge la moglie Cosima. L'esame di Michele Misseri, nella forma dell'incidente probatorio, è iniziato poco dopo le 12.30 in un salone al primo piano della ex sezione femminile del carcere di Taranto. All'interrogatorio presieduto dal gip del tribunale di Taranto Martino Rosati sono presenti, per la pubblica accusa, il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, il procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e il sostituito procuratore Mariano Buccoliero. Per la difesa di Michele Misseri c'é l'avvocato Daniele Galoppa, accompagnato dalla criminologa e consulente di parte Roberta Bruzzone; per la difesa di Sabrina Misseri, che è presente all'interrogatorio pur non potendo interloquire, ci sono gli avvocati Francesca Conte ed Emilia Velletri, insieme con la criminologa Cinzia Gimelli. Sono presenti anche i rappresentanti della parte lesa (i genitori e il fratello di Sarah), gli avvocati Walter Biscotti, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza e i consulenti di parte Luciano Garofalo, ex comandante del Ris di Parma, e lo psichiatra Massimo Picozzi. Michele, a quanto si è appreso, sta parlando seduto su un lato del salone circondato da una decina di agenti di polizia penitenziaria, precauzione presa per evitare che incroci lo sguardo della figlia Sabrina, seduta alcuni banchi dietro di lui e anche lei 'protetta' da un cordone di guardie carcerarie. I due non avrebbero così avuto alcun contatto: Sabrina pare assista in assoluto silenzio alle accuse che il padre le rivolge. Per oltre quattro ore Michele ha risposto alle domande del gip Martino Rosati e della pubblica accusa; dopo una breve pausa è cominciato il controesame da parte dei difensori di Sabrina e dei rappresentanti legali della famiglia Scazzi, anche se qualcuno avrebbe voluto che l'incidente probatorio venisse interrotto per riprendere domani. Le dichiarazioni che lo zio di Sarah sta facendo mettere a verbale oggi saranno le sole che entreranno nel fascicolo processuale, comprese le eventuali contraddizioni in cui potrebbe cadere nel corso del controesame dei legali di Sabrina che non hanno mai nascosto di voler utilizzare le tante versioni di Michele per dimostrare la sua inattendibilità. E mentre in carcere Michele prosegue il suo racconto, negli uffici del comando provinciale dei carabinieri di Taranto sono stati sentiti nuovamente alcuni testimoni, tra i quali due fidanzati che riferirono di aver visto Sarah il 26 agosto verso le 14,25 che camminava a piedi in viale Kennedy ad Avetrana dirigendosi verso casa della cugina, con la quale doveva andare al mare.

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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Testimone di Geova
22/11/2010 09:10
 
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Claudio Scazzi choc: "Ho chiesto a Mora di farmi fare tv"

16 Nov - 17.40

Milano, 16 novembre 2010 - “Sto a Milano e ho chiesto a Mora se aveva in mente qualcosa per me. Non mi dispiacerebbe la televisione”. Lo ha dichiarato al settimanale Oggi Claudio Scazzi, il ventiquattrenne fratello dell`adolescente Sarah uccisa ad Avetrana, che ha incontrato il notissimo agente dello spettacolo Lele Mora. “Credo di avere delle potenzialità e per questo mi sono rivolto a Mora. Se non lo sa lui cosa farmi fare...”, dice il ragazzo.

A Oggi, Claudio nega di voler tentare la strada dello spettacolo cavalcando la popolarità raggiunta a causa di una tragica storia di cronaca: “A un`agenzia di Torino, che mi proponeva di diventare il nuovo Azouz Marzouk (la cui famiglia fu sterminata nella strage di Erba, ndr) ho già detto no”. E non nasconde la delusione per la risposta di Lele Mora: “Dice che non vado bene, non sono fatto la Tv”. Mora si sarebbe detto disponibile, durante i suoi eventi, a consentire al giovane di presentare il progetto di un canile da realizzare in memoria di Sarah e di raccogliere fondi.

Secondo il settimanale, la bocciatura che il “professor” Mora ha pronunciato sul suo futuro televisivo non avrebbe convinto Claudio Scazzi. Che, accompagnato dal padre e da un legale, avrebbe visitato altre agenzie milanesi.




Che schifo!



''Poiché ci sono molti uomini insubordinati, inutili chiacchieroni e ingannatori della mente...A questi è necessario chiudere la bocca, poiché questi stessi uomini continuano a sovvertire intere case, insegnando cose che non dovrebbero....''(TITO 1:10,11)


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