I dodici apostoli e il nome 'Geova'

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agape76
00giovedì 5 dicembre 2013 13:03
Araldo Chi invoca il nome di YHWH sarà salvato nel VT è diventato nel NT "perchè se con la bocca avrai avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha resuscitato dai morti sarai salvato"



Mi sembra comunque che Romani faccia parte del NT.
E comunque non tergiversare... Qui Paolo usa il termine INVOCARE.
Invocare sta per chiamare.. Si presuppone che un suono esca dalla bocca di chi INVOCA.
Ripeto : perché Paolo deve incoraggiare i romani a fare qualcosa che vada contro la prassi?
Evidentemente nella congregazione cristiana colonna e sostegno della verità non era questa la prassi. Il nome si conosceva e si INVOCAVA.
Naturalmente con il dovuto rispetto..
Araldo73
00giovedì 5 dicembre 2013 13:09
Re:
agape76, 05/12/2013 13:03:

Araldo Chi invoca il nome di YHWH sarà salvato nel VT è diventato nel NT "perchè se con la bocca avrai avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha resuscitato dai morti sarai salvato"



Mi sembra comunque che Romani faccia parte del NT.
E comunque non tergiversare... Qui Paolo usa il termine INVOCARE.
Invocare sta per chiamare.. Si presuppone che un suono esca dalla bocca di chi INVOCA.
Ripeto : perché Paolo deve incoraggiare i romani a fare qualcosa che vada contro la prassi?
Evidentemente nella congregazione cristiana colonna e sostegno della verità non era questa la prassi. Il nome si conosceva e si INVOCAVA.
Naturalmente con il dovuto rispetto..



Ma infatti come dici tu Paolo afferma che il nome che per i cristiani significa salvezza è quello di Gesù.

Nome come adesione a Lui.

Vedi Gesù è venuto a mostrarci la vera immagine di Dio Padre, non gli interessa minimamente la conoscenza letterale o fonetica del Nome, ma è la concezione corretta di Dio che libera l'uomo è qui che vi è la salvezza nel conoscere il Dio di Gesù, il vero Dio.

E la concezione corretta è questa: Dio è come Gesù ogni altra immagine o concezione di Dio è sbagliata o quantomeno parziale.


agape76
00giovedì 5 dicembre 2013 13:19
Hai mai sentito parlare di "Midrash Paolino"?
Qui Paolo cita Gioele 2:32..e lì il nome è Geova non Gesù... Mi dispiace.
Aquila-58
00giovedì 5 dicembre 2013 17:09
Re: Re:
Pessimo ritorno il tuo, Araldo....

Araldo73, 05/12/2013 09:10:



A voltemi chiedo se siete realmente cristiani o siete rimasti nel giudaismo.

La Salvezza per chi è cristiano è nell'adesione a Gesù Cristo.

Chi invoca il nome di YHWH sarà salvato nel VT è diventato nel NT "perchè se con la bocca avrai avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha resuscitato dai morti sarai salvato"

il parallelismo tra la salvezza nella fede in YHWH e quella in Gesù Cristo è presente in tutto il NT.







Vediamo innanzitutto il contesto di Romani 10 e colleghiamo con altri passi.
Sin da Romani 10:1, Paolo supplica Dio per la salvezza degli ebrei, che non hanno voluto sottoporsi alla giustizia di Dio, dato che il "fine", il "termine", il "culmine" (telos) della Legge è il Cristo (Romani 10:4), affinchè chiunque crede in Lui abbia la giustizia.
La giustificazione e la salvezza, pertanto, dipendono dal confessare e professare (fare la pubblica dichiarazione, qui vi è il verbo homologeo, Romani 10:10) fede in Colui che Dio ha mandato per la salvezza, che Egli è "Signore" (confr. Luca 2:11) e che Dio lo ha destato dai morti.
Questa è la professione di fede essenziale per la salvezza.

Ma non viene richiesto di invocare Cristo, bensì di confessare che Egli è "Signore" e credere che Dio lo ha destato dai morti....

Successivamente, ci viene richiesto di invocare l' Autore di tutto il disegno di salvezza per tutto il genere umano(Romani 10:12-13 ; Atti 15:8-9 ; Romani 3:28-30), che è Geova per mezzo di Gesù, che in ebraico significa "YHWH salva" (Mt. 1:21, nota in calce della Bibbia di Gerusalemme).

Il qerè kyrios del ketiv YHWH di Romani 10:13 (una citazione anticotestamentaria), sta ad indicare proprio questo: che ilkyrios abbia come referente l' Autore di tutto il disegno di salvezza, di Colui che salva il mondo per mezzo di Gesù, "YHWH è salvezza".
Non vi è sostituzione del referente del kyrios in Romani 10:13: Paolo cita Gioele in Romani 10:13 (e la stessa cosa vale per Pietro in Atti 2:21...) non per cambiare il referente di quel kyrios, ma al contrario per mettere in risalto che la salvezza di YHWH si attua per mezzo di Cristo.

Inoltre, importante è il parallelo con Gioele 2:31-32: al tempo di Gioele, Geova fece in modo che i fedeli scampassero alla distruzione di Gerusalemme, prima del suo grande e tremendo giorno (nella prima applicazione della profezia..).

Ora, nella sua seconda applicazione (fatta del resto dagli apostoli Pietro e Paolo..), in questi ultimi giorni prima che arrivi la fine (2 Tim. 3:1), Dio rende possibile la salvezza per mezzo di Gesù Cristo.

Romani 10:9-10 indica che chi confessa e professa pubblicamente che Gesù è "Signore" e che Dio lo ha destato dai morti sarà salvato e questa, come detto, è la pubblica professione di fede essenziale.

Ma non ci viene chiesto di invocare Cristo, bensì di confessare e professare quanto specificato sopra.

Romani 10:11, citando Isaia 28:16, dice che chi ripone fede nella pietra di fondamento, posta da Dio in Sion, non resterà deluso, poichè vi è un unico kyrios che "è ricco verso tutti quelli che lo invocano".
Qui si fa riferimento a Geova, vedasi 1 Tim. 6:17, l' Iddio di tutti, giudei e gentili, per la salvezza, Romani 3:28-30!

Poi il versetto 13 dice che chiunque invoca il nome del kyrios sarà salvato, con la citazione di Gioele 2:32.

Ma attenzione: il parallelo con la citazione di Pietro in Atti 2:20-21 mette in evidenza che l' invocare Geova è in relazione con la salvezza riguardo al suo "grande e illustre giorno" (di cui parlarono tutti i profeti...).

Cioè a dire: chi confesserà e professerà pubblicamente che Cristo è Signore e avrà fede che Dio lo ha destato dai morti e chi invocherà, in tal modo, con fede, il nome di Geova, sarà salvato, allora come oggi, quando Dio eseguirà il suo giudizio sulle nazioni nel suo giorno (Sofonia 2:2-3 ; 3:12 ; Atti 2:20-21).

Questo implica che si conosca il Nome Divino, lo si rispetti pienamente e ci si affidi completamente a Colui che porta tale Nome.

Si confrontino, al tal scopo, Sofonia 3:9, Atti 15:14-18: per adempiere queste Scritture, prima che venga il grande giorno di YHWH, occorre quindi invocare Geova (e qui il richiamo petrino di Gioele in Atti 2:20-21 con riferimento al grande e illustre giorno di YHWH è a mio parere chiaro...) e contestualmente fare la professione e confessione di fede essenziale di cui in Romani 10:9-10.

In Romani 10:14 si fa quindi riferimento a Geova, dato che per adempiere Sofonia 3:9, Atti 2:20-21 e Atti 15:14-18 occorre invocare a avere fede (e per questo predicare in tutte le nazioni, Romani 10:14-15) in Colui che, come ai tempi di Gioele, può salvarci prima del suo "grande e illustre giorno".

Nota, infatti, anche la citazione paolina di Isaia 65:1 in Romani 10:20 riguardo all' adempimento di Sofonia 3:9, Atti 15:14-18.




Araldo73
00venerdì 6 dicembre 2013 11:39
Re: Re: Re:
Aquila-58, 05/12/2013 17:09:

Pessimo ritorno il tuo, Araldo....

Questa è la professione di fede essenziale per la salvezza.

Ma non viene richiesto di invocare Cristo, bensì di confessare che Egli è "Signore" e credere che Dio lo ha destato dai morti....

Successivamente, ci viene richiesto di invocare l' Autore di tutto il disegno di salvezza per tutto il genere umano(Romani 10:12-13 ; Atti 15:8-9 ; Romani 3:28-30), che è Geova per mezzo di Gesù, che in ebraico significa "YHWH salva" (Mt. 1:21, nota in calce della Bibbia di Gerusalemme).

Il qerè kyrios del ketiv YHWH di Romani 10:13 (una citazione anticotestamentaria), sta ad indicare proprio questo: che ilkyrios abbia come referente l' Autore di tutto il disegno di salvezza, di Colui che salva il mondo per mezzo di Gesù, "YHWH è salvezza".
Non vi è sostituzione del referente del kyrios in Romani 10:13: Paolo cita Gioele in Romani 10:13 (e la stessa cosa vale per Pietro in Atti 2:21...) non per cambiare il referente di quel kyrios, ma al contrario per mettere in risalto che la salvezza di YHWH si attua per mezzo di Cristo.

Questo implica che si conosca il Nome Divino, lo si rispetti pienamente e ci si affidi completamente a Colui che porta tale Nome.





Caro Aquila che la vostra concezione di Dio sia molto vicina a quella veterotestamentaria direi che è fuor di dubbio..

Detto questo..son d'accordo con te che la professione di fede necessaria alla salvezza è credere in Cristo Gesù.

Poi tu dici che non vi è sostituzione mentre io dico che il citare passi VT ma applicandoli a Cristo è sostituzione perchè la salvezza non è più nell'osservanza della Legge di regole di norme cultuali ma di accettare e seguire il Cristo.

Non si tratta infatti nè di conoscere il nome di YHWH nè tanto meno di INVOCARLO visto che tra l'altro questo è foneticamente impossibile..

Pax
Araldo




barnabino
00venerdì 6 dicembre 2013 13:42
Caro Araldo,


Caro Aquila che la vostra concezione di Dio sia molto vicina a quella veterotestamentaria direi che è fuor di dubbio..



Esattamente come è fuori di dubbio che la concezione di Dio che aveva Gesù fosse quella veterotestamentaria, o ti risulta che Gesù avesse una concezione di Dio differente?


Poi tu dici che non vi è sostituzione mentre io dico che il citare passi VT ma applicandoli a Cristo è sostituzione perchè la salvezza non è più nell'osservanza della Legge di regole di norme cultuali ma di accettare e seguire il Cristo



Dipende da cosa intendiamo per "sostituzione".


Non si tratta infatti nè di conoscere il nome di YHWH nè tanto meno di INVOCARLO visto che tra l'altro questo è foneticamente impossibile..



In italiano non vedo il problema, sinceramente. Il problema fonetico non mi pare che esista e mi sembra più un pretesto, il Nome non è un amuleto pertanto per invocarlo non abbiamo alcun bisogno di conoscere con certezza la pronuncia ebraico di 2000 o 3000 anni fa.

Shalom
Araldo73
00venerdì 6 dicembre 2013 14:04
Re:
Ciao Barnabino,


Esattamente come è fuori di dubbio che la concezione di Dio di Gesù fosse quella veterotestamentaria, o ti risulta che Gesù avesse una concezione differente?



si io penso che Gesù avesse tutta un'altra concezione..Perchè nessuno ha mai visto Dio, l'unigenito Figlio che è nel seno del Padre è Colui che ce l'ha mostrato.

Solo il Figlio conosce il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio

Gesù è libero da ogi concezione precedente il che non significa che quelle precedente fosse completamente erronea ma di certo non era esatta


Dipende da cosa intendiamo per "sostituzione".



Che nel'economia della salvezza quelle che erano prerogative di Dio Padre da Gesù in poi sono del Figlio.


In italiano non vedo il problema, sinceramente. Il problema fonetico non mi pare che esista e mi sembra più un pretesto, il Nome non è un amuleto pertanto per invocarlo non abbiamo alcun bisogno di conoscere con certezza la pronuncia ebraico di 2000 o 3000 anni fa.



Barnabino ma se l'esatta pronuncia non è importante per INVOCARE qualcuno allora non è nemmeno importante saperla..ed infatti Gesù si preoccupa non di far conoscere il Nome ma di far conoscere comprendere chi è Dio perchè conoscendolo Lo si ama.

Sapere che si chiama Yahweh o Geova o Yahowah o arco è importante forse in una società pagana doce bisognava rendere culto ad una specifica divinità..se vi è un Dio solo che è Spirito e Amore conoscerne l'esatto nome è un major che nulla aggiunge e nulla toglie.

Pax
Araldo



Shalom




barnabino
00venerdì 6 dicembre 2013 14:17
Caro VVRL,


Ma dai Barnabino, dovresti saperlo bene che Geova deriva dalla fusione di due nomi, le consonanti derivano dal "YHWH" mentre le vocali sono tratte da "ADONAI". Il vero nome di Dio è YHWH, punto



In italiano il vero nome di Dio è Geova, abbiamo già spiegato mille volte che in ebraico sono le consonanti a costituire il significato, per cui qualunque vocale di fosse in italiano è il nome proprio di Dio è Geova


Comunque, tu hai affermato che ce stata una progressiva sostituzione del nome divino con "Signore"/"altissimo"



Nel testo non ci fu praticamente alcuna sostituzione, stiamo parlando del qerè. Ma lo abbiamo anche questo detto mille volte, pertanto viene da chiedersi se ci prendi per i fondelli ripetendo sempre le stesso cose come se non le avessimo mai spiegate.


Io nel frattempo ti dico che Gesù chiama Dio "Padre" circa 170 volte



Si, e con questo? Non vedo che cosa possa farti pensare che questo passa indicare che non si debba più usare il nome di Dio.


Ora, visto che la sostituzione del nome divino riguarda solo "Signore/Altissimo" e non certo "Padre"(come tu stesso hai ammesso), vediamo quante volte Gesù ha chiamato Dio come Signore e Altissimo e, facendo il confronto, vediamo se per GEsù era più importante il nome divino o il nome di "Padre"



Padre non è un sostituto del Nome semmai è un nuovo aspetto della divinità a cui Gesù ha dato particolare risalto, ma non ha alcun senso parlare di più importante o meno importante visto che si tratta di due cose differenti: Padre non è un nome proprio ma è una qualità di Geova. Geova rimane il Nome personale che identifica di Dio. Tu confondi due piani diversi molto diversi, non è che Geova manifestandosi come Padre perde il suo Nome, ma siamo matti?

Shalom
barnabino
00venerdì 6 dicembre 2013 14:34
Caro Araldo,


si io penso che Gesù avesse tutta un'altra concezione..Perchè nessuno ha mai visto Dio, l'unigenito Figlio che è nel seno del Padre è Colui che ce l'ha mostrato



Non vedo dove sarebbe la "concezione differente". Il Padre che Gesù ha mostrato (o per essere più letterali ha "spiegato") è lo stesso Dio rivelato nelle Scritture, non un altro Dio.


Gesù è libero da ogi concezione precedente il che non significa che quelle precedente fosse completamente erronea ma di certo non era esatta



Le Scritture per Gesù erano perfette ed ispirate da Dio, lui stesso dice che "la Scrittura non può essere annullata". Dunque le Scritture erano esatte ma solo con Gesù è diventato chiaro il loro senso completo: "Non pensate che io sia venuto a distruggere la Legge o i Profeti. Non sono venuto a distruggere, ma ad adempiere".


Che nel'economia della salvezza quelle che erano prerogative di Dio Padre da Gesù in poi sono del Figlio



Ma in questo non c'è alcuna sostituzione, Gesù non prende il posto di Dio, ma semmai "siede alla destra di Dio" per adempiere il proposito di Dio.


Barnabino ma se l'esatta pronuncia non è importante per INVOCARE qualcuno allora non è nemmeno importante saperla..ed infatti Gesù si preoccupa non di far conoscere il Nome ma di far conoscere comprendere chi è Dio perchè conoscendolo Lo si ama



Infatti, come detto il problema fonetico è una questione assolutamente priva di significato, in italiano il nome Geova identifica la persona di Dio e dunque è con quel nome (e sai bene l'importanza che nelle Scritture ha il nome) che lo invocheremo e lo faremo conoscere.


Sapere che si chiama Yahweh o Geova o Yahowah o arco è importante forse in una società pagana doce bisognava rendere culto ad una specifica divinità..se vi è un Dio solo che è Spirito e Amore conoscerne l'esatto nome è un major che nulla aggiunge e nulla toglie



Questo mi pare che riveli una profonda ignoranza del concetto semitico di nome. Il nome nelle Scritture è molto più di un'etichetta per riconoscere Dio ma rivela la personalità stessa di colui che porta quel nome. Dio non si è rivelato con un nome qualunque ma si è rivelato con un nome che lo rappresenta all'umanità. Dire che il santo nome rivelato dalle Scritture e ripetuto quasi 7000 volte sia un "major" che "nulla aggiunge o toglie" è una bestemmia, è come dire che il Nome è "nulla". Ma siamo matti?

Shalom [SM=g8869]
Aquila-58
00venerdì 6 dicembre 2013 21:16
Re: Re: Re: Re:
Caro Araldo,

Araldo73, 06/12/2013 11:39:



Caro Aquila che la vostra concezione di Dio sia molto vicina a quella veterotestamentaria direi che è fuor di dubbio..





no, la nostra concezione di Dio è simile a quella di Cristo, che definisce il Padre, Geova, il "solo vero Dio" (Gv. 17:3, confr. Gv. 5:43-45).....


Araldo73, 06/12/2013 11:39:


Detto questo..son d'accordo con te che la professione di fede necessaria alla salvezza è credere in Cristo Gesù.

Poi tu dici che non vi è sostituzione mentre io dico che il citare passi VT ma applicandoli a Cristo è sostituzione perchè la salvezza non è più nell'osservanza della Legge di regole di norme cultuali ma di accettare e seguire il Cristo.




no, intanto la salvezza viene da Geova e il nome stesso di Cristo lo dice, infatti Gesù significa "YHWH salva" (Mt. 1:21), la salvezza viene dal solo (monos, lo stesso aggettivo usato in Gv. 17:3 e Gv. 5:44)) Dio per mezzo di Cristo (Giuda 25).
La salvezza viene per mezzo di Colui che Dio ha mandato nel mondo allo scopo (Gv. 3:17): come vedi vi è una costante comune; il "solo vero Dio", il Padre, Geova è Colui che salva il mondo, ergo l' Autore del disegno di salvezza e di riconciliazione del mondo per mezzo del Figlio (Col:1-19-20)


Araldo73, 06/12/2013 11:39:


Non si tratta infatti nè di conoscere il nome di YHWH nè tanto meno di INVOCARLO visto che tra l'altro questo è foneticamente impossibile..

Pax
Araldo







la fonetica c' entra ben poco, nella nostra lingua la forma "Geova" è perfettamente corretta, si trova in fior di Dizionari e quindi può essere tranquillamente usata per invocare Colui che dobbiamo invocare prima che arrivi il suo grande e tremendo giorno, ergo il giorno del giudizio, Atti 2:14-21 docet....
Grazie a te.

Araldo73
00sabato 7 dicembre 2013 12:01
Re:
Caro barnabino,


Non vedo dove sarebbe la "concezione differente". Il Padre che Gesù ha mostrato (o per essere più letterali ha "spiegato") è lo stesso Dio rivelato nelle Scritture, non un altro Dio.



Se fosse lo stesso Dio (ovviamente inteso come è concepito nel VT non in senso ontologico) allora non avrebbe senso dire che Dio nessuno l'ha mai visto e solo il Figlio ce lo ha rilevato..mi sembra ovvio.
E poi devo citarti gli innumerevoli passi in cui Gesù si pone in netto contrasto con quella che era considerata Parola di Dio? Eppure era scritto il Signore disse..ma il Figlio non è d'accordo..pensa un po'..


Le Scritture per Gesù erano perfette ed ispirate da Dio, lui stesso dice che "la Scrittura non può essere annullata". Dunque le Scritture erano esatte ma solo con Gesù è diventato chiaro il loro senso completo: "Non pensate che io sia venuto a distruggere la Legge o i Profeti. Non sono venuto a distruggere, ma ad adempiere".



Ora vediamo il senso di questa unica scrittura dove Gesù nomina le Scritture.

"«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire,
ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra,
non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi
dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto,
sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà
considerato grande nel regno dei cieli."

Siamo nel capitolo delle Beatitudine e questo è molto importante da tenere in mente infatti quando Gesù poi dice “«Non crediate che io sia venuto a …»” e usa il verbo non abolire, che si può adoperare per una leggere, ma ‘abbattere, demolire’, che si adopera per un edificio,
“«…la legge o i profeti»”, modo con il quale si indica quello che noi chiamiamo Antico Testamento.

Quindi Gesù dice: “Quella costruzione del regno che ha attraversato tutta la legge e i profeti, io non sono venuto a demolirla”, ma “«sono venuto a dare pieno compimento»”, non come voi pensate, ma
come vi dico io, cioè non attraverso l’accumulo delle ricchezze, ma attraverso la pratica della condivisione, non attraverso il dominio degli altri, ma attraverso il servizio. E, soprattutto, non per un
popolo in esclusiva, ma rivolto a tutta l’umanità.
E Gesù continua: “«In verità»”, assicura Gesù, «”che fintanto che non siano passati il cielo e la terra»”,
maniera per dire il cosmo intero, “neanche il minimo elemento dell’alfabeto ebraico”, lo iota, “«sarà
eliminato o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto»”. Quindi Gesù garantisce la piena
realizzazione del progetto del regno.
Quando c’è una comunità che accoglie le beatitudini il regno diventa realtà e dopo deve solo allargarsi ed estendersi. Poi Gesù ammonisce: “«Chiunque trasgredirà»”, letteralmente ‘ignorerà, tralascerà’, “«uno di questi minimi precetti»”, non si riferisce ai precetti della legge di Mosè che Gesù non ha
nominato, ma riguarda le beatitudini, che, in confronto alla grandezza, all’importanza, alla severità dei comandamenti, Gesù definisce minimi.

Quelle soprariportate non sono parole mie ma le condivido appieno.


Questo mi pare che riveli una profonda ignoranza del concetto semitico di nome. Il nome nelle Scritture è molto più di un'etichetta per riconoscere Dio ma rivela la personalità stessa di colui che porta quel nome. Dio non si è rivelato con un nome qualunque ma si è rivelato con un nome che lo rappresenta all'umanità. Dire che il santo nome rivelato dalle Scritture e ripetuto quasi 7000 volte sia un "major" che "nulla aggiunge o toglie" è una bestemmia, è come dire che il Nome è "nulla". Ma siamo matti?



Tralasciando il fatto che le quasi 7000 volte sono nel VT e 0 nel NT..il che dovrebbe almeno far riflettere, qui non si discute l'importanza del Padre che è ovviamente incontestabile ma quella della conoscenza del suo nome proprio per esser salvi.
Ora citando il NT è necessario conoscerne il nome proprio del solo e vero Dio?

Attendo.


Grazie
Araldo

barnabino
00sabato 7 dicembre 2013 12:24
Caro Araldo,


Se fosse lo stesso Dio (ovviamente inteso come è concepito nel VT non in senso ontologico) allora non avrebbe senso dire che Dio nessuno l'ha mai visto e solo il Figlio ce lo ha rilevato..mi sembra ovvio



Perché? Qualcuno ha mai visto Geova prima che Gesù, la sua immagine perfetta, mostrasse concretamente come egli agisce verso gli umani?


E poi devo citarti gli innumerevoli passi in cui Gesù si pone in netto contrasto con quella che era considerata Parola di Dio? Eppure era scritto il Signore disse..ma il Figlio non è d'accordo..pensa un po'..



Gesù non si mette mai in contrasto con la Parola di Dio ma agisce sempre in piena armonia con essa. La tua idea è frutto di pura ignoranza.


non si riferisce ai precetti della legge di Mosè che Gesù non ha nominato, ma riguarda le beatitudini, che, in confronto alla grandezza, all’importanza, alla severità dei comandamenti, Gesù definisce minimi



Si, e come Gesù parlerebbe in contrasto con la Parola di Dio?


Tralasciando il fatto che le quasi 7000 volte sono nel VT e 0 nel NT



Perché, le Scritture Ebraiche non sono quelle citate nel NT?


qui non si discute l'importanza del Padre che è ovviamente incontestabile ma quella della conoscenza del suo nome proprio per esser salvi



Infatti, io non discuto di questo ma della pervicacia di alcuni cristiani nell'evitare di usare un nome che già conoscono. Non è un po' sospetto che un figlio esiti e tenga nascosto il nome di suo padre. Io la chiamo bestemmia e la gente come te bestemmiatori della peggior schiatta perché pur conoscendo il nome di Dio cercano pretesti per non farlo conoscere.

Shalom
Araldo73
00sabato 7 dicembre 2013 13:10
Re:


Infatti, io non discuto di questo ma della pervicacia di alcuni cristiani nell'evitare di usare un nome che già conoscono. Non è un po' sospetto che un figlio esiti e tenga nascosto il nome di suo padre. Io la chiamo bestemmia e la gente come te bestemmiatori della peggior schiatta perché pur conoscendo il nome di Dio cercano pretesti per non farlo conoscere.



Ti ho fatto una domanda alla quale invece di rispondere ti sei limitato ad offendermi personalmente.

Non credo che ci sia altro da aggiungere.

Pax
Araldo

barnabino
00sabato 7 dicembre 2013 13:19
Caro Araldo,


Ti ho fatto una domanda alla quale invece di rispondere ti sei limitato ad offendermi personalmente



Dire che bestemmi perché pur conoscendolo cerchi ogni pretesto per eliminare il nome di Dio o non farlo conoscere non mi pare un'offesa personale, ma una banale constatazione. Ci sono altri modi per descrivere un atteggiamento del genere, secondo te?


Ora citando il NT è necessario conoscerne il nome proprio del solo e vero Dio?



Ti ho risposto: il Nuovo Testamento cita le Scritture Ebraiche, non c'è una cesura tra i due scritti, Geova è tanto il Nome di Dio di cui si parla nelle Scritture Ebraiche che quello di cui si parla nelle Scritture Cristiane, che non sono uno scritto a sé ma un completamente di quelle ebraiche, per di più scritte da ebrei.

Shalom
Aquila-58
00domenica 8 dicembre 2013 18:16
Re:
barnabino, 07/12/2013 13:19:

Caro Araldo,


Ti ho fatto una domanda alla quale invece di rispondere ti sei limitato ad offendermi personalmente



Dire che bestemmi perché pur conoscendolo cerchi ogni pretesto per eliminare il nome di Dio o non farlo conoscere non mi pare un'offesa personale, ma una banale constatazione. Ci sono altri modi per descrivere un atteggiamento del genere, secondo te?


Ora citando il NT è necessario conoscerne il nome proprio del solo e vero Dio?



Ti ho risposto: il Nuovo Testamento cita le Scritture Ebraiche, non c'è una cesura tra i due scritti, Geova è tanto il Nome di Dio di cui si parla nelle Scritture Ebraiche che quello di cui si parla nelle Scritture Cristiane, che non sono uno scritto a sé ma un completamente di quelle ebraiche, per di più scritte da ebrei.

Shalom



tra l' altro mi pare che, con la mia esegesi di Romani 10 e di Atti 2:14-21 il nome da invocare (ripeto:da invocare) per la salvezza prima del giorno del giudizio divino sia proprio quello di Geova......ma vedo che Araldo fa lo gnorri e che ha bellamente evitato di rispondere ai miei due posto al riguardo.....


Araldo73
00lunedì 9 dicembre 2013 13:56
Re:
Caro barnabino,


Perché? Qualcuno ha mai visto Geova prima che Gesù, la sua immagine perfetta, mostrasse concretamente come egli agisce verso gli umani?



No infatti solo Lui ci ha mostrato l'immagine autenticadel Padre.


Gesù non si mette mai in contrasto con la Parola di Dio ma agisce sempre in piena armonia con essa. La tua idea è frutto di pura ignoranza.



Mai in contrasto ma stai scherzando? Tutta l'attività di Gesù è in contrasto con quella che allora si definiva "parola di Dio".
I puri e gli impuri, l'emarginazione dei peccatori, dei lebbrosi, le condanne a morte, le norme cultuali..tutta "parola di Dio".

Gesù non nega ovviamente tutta la scrittura ma quella dove Dio non è rappresentato come Lui ci mostra.


Infatti, io non discuto di questo ma della pervicacia di alcuni cristiani nell'evitare di usare un nome che già conoscono. Non è un po' sospetto che un figlio esiti e tenga nascosto il nome di suo padre. Io la chiamo bestemmia e la gente come te bestemmiatori della peggior schiatta perché pur conoscendo il nome di Dio cercano pretesti per non farlo conoscere.


Shalom



Io invece credo che la vera bestemmia verso Dio sia attribuirgli volontà che sarebbero degne del peggior tiranno.
Se l'immagina esatta di Dio fosse quella presente nei soli libri dell'Antico Testamento probabilmente sarei ateo.
Rigraziando Gesù altro è il Dio che Egli ci ha mostrato.

Il concetto di Dio presente nell'antico testamento è frutto di secoli di revisioni, di cammino per rpulirlo dalle antiche visione fino a culminare in Gesù.

Ma veramente non vedete differenze tra il Dio presente in alcuni passi veterotestamentari(frutto di concezioni errate dell'epoca) e quello mostratoci da Gesù???

Pax
Araldo


Araldo73
00lunedì 9 dicembre 2013 14:01
Re: Re:
Aquila-58, 08/12/2013 18:16:



tra l' altro mi pare che, con la mia esegesi di Romani 10 e di Atti 2:14-21 il nome da invocare (ripeto:da invocare) per la salvezza prima del giorno del giudizio divino sia proprio quello di Geova......ma vedo che Araldo fa lo gnorri e che ha bellamente evitato di rispondere ai miei due posto al riguardo.....





Caro Aquila non faccio lo gnorri.

Ti ripeto che quei passi da te citati fanno riferimento all'antico testamento per indirizzarli a Cristo Gesù.

In Lui vi è la salvezza non davvero nell'invocare un Nome che gli stessi ebrei non invocavano e che nessuno può invocare correttamente.

Gesù stesso non parla mia di "invocare" un nome di credere in Lui e di conseguenza in Colui da cui proviene.

Ripeto non si tratta del ruolo del Padre nella salvezza che è primario perchè da Lui viene la salvezza tramite il Figlio ma dell'importanza di conoscerne il nome proprio che francamente non mi pare esser presente in nessun passo del NT.

Pax
Araldo


barnabino
00lunedì 9 dicembre 2013 17:30
Caro Araldo,


No infatti solo Lui ci ha mostrato l'immagine autenticadel Padre



E chi lo mette in dubbio? Il punto è che le Scritture ebraiche non presentano un'immagine "falsa" di Geova, è solo un'immagine "parziale" dato che solo con Gesù è venuta la pienezza. Ma Gesù non contraddice certo la rivelazione.


Mai in contrasto ma stai scherzando? Tutta l'attività di Gesù è in contrasto con quella che allora si definiva "parola di Dio".
I puri e gli impuri, l'emarginazione dei peccatori, dei lebbrosi, le condanne a morte, le norme cultuali..tutta "parola di Dio".



Non vedo come l'attività di Gesù sia in contrasto con questi principi, egli semmai ci ha mostrato l'autentico significato della Legge ma non è mai stato in contrasto con la Parola di Dio, che non si identifica con la Legge Mosaica o peggio con le tradizioni ad essa legate.


Gesù non nega ovviamente tutta la scrittura ma quella dove Dio non è rappresentato come Lui ci mostra



Mi pare che tu confonda i precetti della Legge Mosaica, transitori, con Dio. Guarda che sono due cose differenti...


Io invece credo che la vera bestemmia verso Dio sia attribuirgli volontà che sarebbero degne del peggior tiranno



Dal tuo punto di vista umano... non possiamo costruirci l'immagine di Dio che più ci piace.


Se l'immagina esatta di Dio fosse quella presente nei soli libri dell'Antico Testamento probabilmente sarei ateo



Pensa che Gesù vide suo Padre compiere quelle azioni e forse fu lui stesso ad eseguire quelle che tu giudichi azioni tiranniche eppure ribadì che Dio è amore.


Rigraziando Gesù altro è il Dio che Egli ci ha mostrato



E quando mai Gesù avrebbe detto che ci sono due Geova, o che c'è un Geova buono e l'altro cattivo? La tua mi pare una posizione gnostica, c'è il Dio cattivo del VT e quello buono del NT.

Shalom [SM=g27985]
barnabino
00lunedì 9 dicembre 2013 17:34
La discussione è comunque OT, mi pare che né Araldo né altri non abbiano alcun argomento serio per sostenere che gli apostoli non usassero il Nome Divino nel I secolo.

Shalom
(SimonLeBon)
00lunedì 9 dicembre 2013 18:11
Re: Re: Re:
Araldo73, 12/9/2013 2:01 PM:



Caro Aquila non faccio lo gnorri.

Ti ripeto che quei passi da te citati fanno riferimento all'antico testamento per indirizzarli a Cristo Gesù.

In Lui vi è la salvezza non davvero nell'invocare un Nome che gli stessi ebrei non invocavano e che nessuno può invocare correttamente.

Gesù stesso non parla mia di "invocare" un nome di credere in Lui e di conseguenza in Colui da cui proviene.

Ripeto non si tratta del ruolo del Padre nella salvezza che è primario perchè da Lui viene la salvezza tramite il Figlio ma dell'importanza di conoscerne il nome proprio che francamente non mi pare esser presente in nessun passo del NT.

Pax
Araldo



Caro Araldo,

Dovresti tenere conto che Gesu' era ebreo, e come tutti gli ebrei cantava i salmi, specialmente a pasqua, che sono pieni di invocazioni al Nome del Padre.

O forse tu vuoi decontestualizzare Gesu' e la sua esperienza, per farne un'eroe grecizzante, un semidio, che offriva i suoi sacrifici a un Dio senza nome?

Simon
Aquila-58
00lunedì 9 dicembre 2013 18:41
Re: Re: Re:
Araldo73, 09/12/2013 14:01:



Caro Aquila non faccio lo gnorri.

Ti ripeto che quei passi da te citati fanno riferimento all'antico testamento per indirizzarli a Cristo Gesù.




assolutamente no!
prova ne sia che in Atti 2:14-21, Pietro cita per intero il passo di Gioele, anche per ciò che concerne l' invocare YHWH ma relativamente a che cosa?
Relativamente al suo "grande e illustre giorno", il giorno del giudizio, vedi Atti 2:20-21!
Solo successivamente Pietro parla del mezzo di salvezza di Dio, il Cristo (Atti 2:22-36).
In questo quadro dobbiamo leggere anche Rom. 10:9-13:per essere salvati prima di quel "grande e illustre giorno", dobbiamo confessare e professare pubblicamente che Cristo è il Signore avere fede che Dio lo ha destato dai morti e, contestualmente, invocare l' Autore dell' intero disegno di salvezza prima che sopraggiunga il Suo giorno.
Non vi è nei due passi alcuna sostituzione o "indirizzo" al Cristo di ciò che, in sede anticotestamentaria, viene indirizzato a Geova, mi dispiace....

Araldo73, 09/12/2013 14:01:


In Lui vi è la salvezza non davvero nell'invocare un Nome che gli stessi ebrei non invocavano e che nessuno può invocare correttamente.




si, ma a Dio non gliene importa mica nulla della tradizione a-scritturale ebraica, che Cristo non seguì almeno con gli apostoli (Gv. 17:26, con il senso pieno del Nome....).
Pietro e Paolo, come ti ho spiegato, dicono che prima che sopraggiunga il "grande e illustre giorno" bisogna invocare il Nome di YHWH per essere salvati, contestualmente al professare la fede in Cristo.
Ora, la pronuncia esatta del Nome Divino è andata perduta ma Dio non fa questioni di filologia o di fonetica [SM=g27987] , pertanto se, nella mia lingua italiana, esiste una forma perfettamente corretta per invocare quel nome, io sono tenuto a farlo e non vedo dove stia il problema.
Problemi filologici possono interessare Ravasi o qualche apologeta internettiano ma dubito che tale stucchevole dibattito possa interessare Dio, mi capisci?

Araldo73, 09/12/2013 14:01:


Gesù stesso non parla mia di "invocare" un nome di credere in Lui e di conseguenza in Colui da cui proviene.




ma Paolo e Pietro, come visto, ne parlano, inoltre ti ricordo che il nome stesso di Gesù, Yehoshua, significa "YWHW salva", è Geova (si offenderà se lo chiamo così? [SM=g27987] ) che ci salva per mezzo di Cristo, mi capisci (Giuda 25)?

Araldo73, 09/12/2013 14:01:


Ripeto non si tratta del ruolo del Padre nella salvezza che è primario perchè da Lui viene la salvezza tramite il Figlio ma dell'importanza di conoscerne il nome proprio che francamente non mi pare esser presente in nessun passo del NT.

Pax
Araldo





a parte che la salvezza viene da Dio e dal solo Dio per mezzo di Cristo (Gv. 3:16-17 , Giuda 25), Cristo, pronunciandolo almeno con gli apostoli (e non vedo ragioni per sostenere il contrario...), ha spiegato - contestualmente - il senso pieno di quel Nome, "affinchè l' amore col quale mi hai amato sia in loro" (Gv. 17:26), tanto che un apostolo di Cristo potè scrivere ciò che nessuno aveva mai scritto:
"Dio è amore" (1 Gv. 4:8).

Dov' è l' errore in tutto questo ragionamento, puoi delucidarmi?
barnabino
00lunedì 9 dicembre 2013 19:05
Beh, diciamo che Araldo ha il coraggio di dire chiaro e tonto quello che gli altri utenti nascondono sotto la scusa della "fonetica" o dell'"ibrido medievale", il vero motivo per cui i trinitari non accettano di usare il nome di Dio risiede nella loro visione teologica: Gesù ha preso il posto di Geova e dunque si deve cancellare il nome barbaro del vecchio Dio ebreo per sostituirlo con il nuovo Dio Gesù... è la stessa ragione per cui l'appellativo "signore" riscosse tanto successo tra i cristiani.

Shalom
Aquila-58
00lunedì 9 dicembre 2013 20:21
Re:
barnabino, 09/12/2013 19:05:

Beh, diciamo che Araldo ha il coraggio di dire chiaro e tonto quello che gli altri utenti nascondono sotto la scusa della "fonetica" o dell'"ibrido medievale", il vero motivo per cui i trinitari non accettano di usare il nome di Dio risiede nella loro visione teologica: Gesù ha preso il posto di Geova e dunque si deve cancellare il nome barbaro del vecchio Dio ebreo per sostituirlo con il nuovo Dio Gesù... è la stessa ragione per cui l'appellativo "signore" riscosse tanto successo tra i cristiani.

Shalom




[SM=g28002] grande Barny
Araldo73
00martedì 10 dicembre 2013 14:24
Re: Re: Re: Re:
Caro Aquila e barnabino,
ovviamente non sono d'accordo ma il mio tempo per rispondere ai vostri post è giunto al termine.

Doamni risponderò tranquilli!

Pax Araldo
barnabino
00martedì 10 dicembre 2013 14:49
Cara Araldo,


ovviamente non sono d'accordo



perché ovviamente? Noi diciamo solo quello che è detto nelle Scritture, nulla di più o do meno.

Shalom
Aquila-58
00martedì 10 dicembre 2013 20:04
Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 10/12/2013 14:24:

Caro Aquila e barnabino,
ovviamente non sono d'accordo ma il mio tempo per rispondere ai vostri post è giunto al termine.

Doamni risponderò tranquilli!

Pax Araldo



si, ma falla breve ed evita di scrivere poemi, per piacere perchè di tempo ne abbiamo tutti pochino....


Nik 82
00martedì 10 dicembre 2013 22:24
Re:
barnabino, 09/12/2013 17:34:

La discussione è comunque OT, mi pare che né Araldo né altri non abbiano alcun argomento serio per sostenere che gli apostoli non usassero il Nome Divino nel I secolo.

Shalom




Veramente ne tu ne altri avete un minimo argomento per dimostrare
Che gli Apostoli usassero il Nome Divino...visto che voi lo sostenete
Voi dovreste portare le prove che gli apostoli lo usassero non viceversa!!
Il N.T. Semplicemente non ne parla ......porta una sola prova Barnabino
E vedrai che nessuno vi dirà più niente...

barnabino
00martedì 10 dicembre 2013 22:32
Caro Nik,


Veramente ne tu ne altri avete un minimo argomento per dimostrare
Che gli Apostoli usassero il Nome Divino...



L'argomento è molto semplice, il Nome Divino compare quasi 7000 volte nella Legge e i Profeti, perché Gesù e gli apostoli avrebbero dovuto ignorarlo senza, per altro, mai dirlo esplicitamente? Capisci che l'argomento è schiaccianti...


visto che voi lo sostenete Voi dovreste portare le prove che gli apostoli lo usassero non viceversa!!



Mi pare che abbiamo portato delle prove che nessuno ha neppure provato a confutare. Ti hai qualche argomento?


Il N.T. Semplicemente non ne parla ......porta una sola prova Barnabino



Mi pare che te le abbiamo già portate, che cosa c'è nel dettaglio che non ti convince negli argomenti di cui abbiamo parlato? Vorrei che fossi più preciso perché altrimenti facciamo il solito tifo da stadio buono magari per certi tuoi amichetti di merende, ma che non porta a nulla.

Shalom
leo(2013)
00martedì 10 dicembre 2013 23:11
Re: Re:
Nik 82, 10/12/2013 22:24:




Veramente ne tu ne altri avete un minimo argomento per dimostrare
Che gli Apostoli usassero il Nome Divino...visto che voi lo sostenete
Voi dovreste portare le prove che gli apostoli lo usassero non viceversa!!
Il N.T. Semplicemente non ne parla ......porta una sola prova Barnabino
E vedrai che nessuno vi dirà più niente...





se c'è stata una tradizione che impediva di pronunciare il nome Divino, vuol dire che si pronunciava.
Questa tradizione si diffuse tra gli ebrei
e Gesù li rimproverò perchè a causa delle 'loro tradizioni hanno reso la parola di Dio senza valore'.
Gli apostoli, come Gesù, non seguivano le tradizioni che il loro maestro aveva condannato.


Nik 82
00martedì 10 dicembre 2013 23:21
Re:









barnabino, 10/12/2013 22:32:

Caro Nik,


Veramente ne tu ne altri avete un minimo argomento per dimostrare
Che gli Apostoli usassero il Nome Divino...



L'argomento è molto semplice, il Nome Divino compare quasi 7000 volte nella Legge e i Profeti, perché Gesù e gli apostoli avrebbero dovuto ignorarlo senza, per altro, mai dirlo esplicitamente? Capisci che l'argomento è schiaccianti...


visto che voi lo sostenete Voi dovreste portare le prove che gli apostoli lo usassero non viceversa!!



Mi pare che abbiamo portato delle prove che nessuno ha neppure provato a confutare. Ti hai qualche argomento?


Il N.T. Semplicemente non ne parla ......porta una sola prova Barnabino



Mi pare che te le abbiamo già portate, che cosa c'è nel dettaglio che non ti convince negli argomenti di cui abbiamo parlato? Vorrei che fossi più preciso perché altrimenti facciamo il solito tifo da stadio buono magari per certi tuoi amichetti di merende, ma che non porta a nulla.

Shalom



Ma schiacciante non direi! Quelle 7000 volte sono nel v.t. E sia Gesù che
Gli Apostoli come tutti gli Ebrei non lo pronunciavo e i Testi del NT lo confermano
O puoi dimostrare Il contrario?
...l'ipotesi della sostituzione Resta quella che è... Un'ipotesi! Di certo non una prova...
Io la merenda la faccio da solo Barnabino
Come non mangio pasta e fagioli con te non la
Mangio con nessuno........la mia è solo una constatazione dopo pagine e pagine
Sinceramente non vedo la "dimostrazione" che gli
Apostoli e Gesù avessero in uso il pronunciare il nome Divino .
Ripeto non criminalizzo nessuno perché lo utilizza
Non critico la sua fonetica che comunque non conosciamo
Quindi una vale l'altra ( tra quelle sostenibili ovviamente) e Geova è validissima.
Però non credo che si possa sostenere in maniera pacifica che questa
Sia una pratica Apoatolica..

Ciao



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