Re: Re:
Pessimo ritorno il tuo, Araldo....
Araldo73, 05/12/2013 09:10:
A voltemi chiedo se siete realmente cristiani o siete rimasti nel giudaismo.
La Salvezza per chi è cristiano è nell'adesione a Gesù Cristo.
Chi invoca il nome di YHWH sarà salvato nel VT è diventato nel NT "perchè se con la bocca avrai avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha resuscitato dai morti sarai salvato"
il parallelismo tra la salvezza nella fede in YHWH e quella in Gesù Cristo è presente in tutto il NT.
Vediamo innanzitutto il contesto di Romani 10 e colleghiamo con altri passi.
Sin da Romani 10:1, Paolo supplica Dio per la salvezza degli ebrei, che non hanno voluto sottoporsi alla giustizia di Dio, dato che il "fine", il "termine", il "culmine" (telos) della Legge è il Cristo (Romani 10:4), affinchè chiunque crede in Lui abbia la giustizia.
La giustificazione e la salvezza, pertanto, dipendono dal confessare e professare (fare la pubblica dichiarazione, qui vi è il verbo homologeo, Romani 10:10) fede in Colui che Dio ha mandato per la salvezza, che Egli è "Signore" (confr. Luca 2:11) e che Dio lo ha destato dai morti.
Questa è la professione di fede essenziale per la salvezza.
Ma non viene richiesto di invocare Cristo, bensì di confessare che Egli è "Signore" e credere che Dio lo ha destato dai morti....
Successivamente, ci viene richiesto di invocare l' Autore di tutto il disegno di salvezza per tutto il genere umano(Romani 10:12-13 ; Atti 15:8-9 ; Romani 3:28-30), che è Geova per mezzo di Gesù, che in ebraico significa "YHWH salva" (Mt. 1:21, nota in calce della Bibbia di Gerusalemme).
Il qerè kyrios del ketiv YHWH di Romani 10:13 (una citazione anticotestamentaria), sta ad indicare proprio questo: che ilkyrios abbia come referente l' Autore di tutto il disegno di salvezza, di Colui che salva il mondo per mezzo di Gesù, "YHWH è salvezza".
Non vi è sostituzione del referente del kyrios in Romani 10:13: Paolo cita Gioele in Romani 10:13 (e la stessa cosa vale per Pietro in Atti 2:21...) non per cambiare il referente di quel kyrios, ma al contrario per mettere in risalto che la salvezza di YHWH si attua per mezzo di Cristo.
Inoltre, importante è il parallelo con Gioele 2:31-32: al tempo di Gioele, Geova fece in modo che i fedeli scampassero alla distruzione di Gerusalemme, prima del suo grande e tremendo giorno (nella prima applicazione della profezia..).
Ora, nella sua seconda applicazione (fatta del resto dagli apostoli Pietro e Paolo..), in questi ultimi giorni prima che arrivi la fine (2 Tim. 3:1), Dio rende possibile la salvezza per mezzo di Gesù Cristo.
Romani 10:9-10 indica che chi confessa e professa pubblicamente che Gesù è "Signore" e che Dio lo ha destato dai morti sarà salvato e questa, come detto, è la pubblica professione di fede essenziale.
Ma non ci viene chiesto di invocare Cristo, bensì di confessare e professare quanto specificato sopra.
Romani 10:11, citando Isaia 28:16, dice che chi ripone fede nella pietra di fondamento, posta da Dio in Sion, non resterà deluso, poichè vi è un unico kyrios che "è ricco verso tutti quelli che lo invocano".
Qui si fa riferimento a Geova, vedasi 1 Tim. 6:17, l' Iddio di tutti, giudei e gentili, per la salvezza, Romani 3:28-30!
Poi il versetto 13 dice che chiunque invoca il nome del kyrios sarà salvato, con la citazione di Gioele 2:32.
Ma attenzione: il parallelo con la citazione di Pietro in Atti 2:20-21 mette in evidenza che l' invocare Geova è in relazione con la salvezza riguardo al suo "grande e illustre giorno" (di cui parlarono tutti i profeti...).
Cioè a dire: chi confesserà e professerà pubblicamente che Cristo è Signore e avrà fede che Dio lo ha destato dai morti e chi invocherà, in tal modo, con fede, il nome di Geova, sarà salvato, allora come oggi, quando Dio eseguirà il suo giudizio sulle nazioni nel suo giorno (Sofonia 2:2-3 ; 3:12 ; Atti 2:20-21).
Questo implica che si conosca il Nome Divino, lo si rispetti pienamente e ci si affidi completamente a Colui che porta tale Nome.
Si confrontino, al tal scopo, Sofonia 3:9, Atti 15:14-18: per adempiere queste Scritture, prima che venga il grande giorno di YHWH, occorre quindi invocare Geova (e qui il richiamo petrino di Gioele in Atti 2:20-21 con riferimento al grande e illustre giorno di YHWH è a mio parere chiaro...) e contestualmente fare la professione e confessione di fede essenziale di cui in Romani 10:9-10.
In Romani 10:14 si fa quindi riferimento a Geova, dato che per adempiere Sofonia 3:9, Atti 2:20-21 e Atti 15:14-18 occorre invocare a avere fede (e per questo predicare in tutte le nazioni, Romani 10:14-15) in Colui che, come ai tempi di Gioele, può salvarci prima del suo "grande e illustre giorno".
Nota, infatti, anche la citazione paolina di Isaia 65:1 in Romani 10:20 riguardo all' adempimento di Sofonia 3:9, Atti 15:14-18.