I dodici apostoli e il nome 'Geova'

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, [6], 7
barnabino
00martedì 10 dicembre 2013 23:52
Caro Nik,


Ma schiacciante non direi! Quelle 7000 volte sono nel v.t. E sia Gesù che Gli Apostoli come tutti gli Ebrei non lo pronunciavo e i Testi del NT lo confermano



E dove lo deduci? I testi del I secolo non mi sembrano così tassativi e abbiamo detto che il giudaismo del secondo tempio non può identificarsi con il rabbinismo, non abbiamo alcuna evidenza che "tutti gli ebrei" non pronunciassero il nome divino.


O puoi dimostrare Il contrario?



E tu puoi dimostrarlo?


...l'ipotesi della sostituzione Resta quella che è... Un'ipotesi! Di certo non una prova...



Non avendo testi del NT del I secolo o registrazioni audio non possiamo che fare delle ipotesi, ma non si vede perché si possa scartare l'ipotesi che nel I secolo Gesù, il figlio di Dio, utilizzasse il nome del padre... che ragione avrebbe avuto Gesù di adeguarsi ad una tradizione umana, lui che era divino?


Sinceramente non vedo la "dimostrazione" che gli Apostoli e Gesù avessero in uso il pronunciare il nome Divino



E io non vedo alcuna dimostrazione che non lo facessero, mi limito a constatare che in quelle che Gesù e i suoi discepoli consideravano le "Scritture" il nome compare oltre 7000 volte. Che ragione ci sarebbe di non usarlo?


Quindi una vale l'altra ( tra quelle sostenibili ovviamente) e Geova è validissima



Se è validissima allora che cosa ti rende perplesso? Non si capisce...


Però non credo che si possa sostenere in maniera pacifica che questa Sia una pratica Apoatolica



E perché no? Perché gli apostoli non avrebbero dovuto usare il nome divino? In base a che cosa lo deduci? Mi sfugge, francamente.

Shalom
Nik 82
00mercoledì 11 dicembre 2013 00:35
Re:
barnabino, 10/12/2013 23:52:

Caro Nik,


Ma schiacciante non direi! Quelle 7000 volte sono nel v.t. E sia Gesù che Gli Apostoli come tutti gli Ebrei non lo pronunciavo e i Testi del NT lo confermano



E dove lo deduci? I testi del I secolo non mi sembrano così tassativi e abbiamo detto che il giudaismo del secondo tempio non può identificarsi con il rabbinismo, non abbiamo alcuna evidenza che "tutti gli ebrei" non pronunciassero il nome divino.


O puoi dimostrare Il contrario?



E tu puoi dimostrarlo?


...l'ipotesi della sostituzione Resta quella che è... Un'ipotesi! Di certo non una prova...



Non avendo testi del NT del I secolo o registrazioni audio non possiamo che fare delle ipotesi, ma non si vede perché si possa scartare l'ipotesi che nel I secolo Gesù, il figlio di Dio, utilizzasse il nome del padre... che ragione avrebbe avuto Gesù di adeguarsi ad una tradizione umana, lui che era divino?


Sinceramente non vedo la "dimostrazione" che gli Apostoli e Gesù avessero in uso il pronunciare il nome Divino



E io non vedo alcuna dimostrazione che non lo facessero, mi limito a constatare che in quelle che Gesù e i suoi discepoli consideravano le "Scritture" il nome compare oltre 7000 volte. Che ragione ci sarebbe di non usarlo?


Quindi una vale l'altra ( tra quelle sostenibili ovviamente) e Geova è validissima



Se è validissima allora che cosa ti rende perplesso? Non si capisce...


Però non credo che si possa sostenere in maniera pacifica che questa Sia una pratica Apoatolica



E perché no? Perché gli apostoli non avrebbero dovuto usare il nome divino? In base a che cosa lo deduci? Mi sfugge, francamente.

Shalom



ripeto da capo io non devo dimostrare niente i testi del NT
Non ne parlano....cosa c'è da dimostrare ulteriormente proprio non
Riesco a capirlo, se Gesù o i suoi Apostoli avessero usato il nome divino
Ed avessero insegnato alla comunità di pronunciarlo ci sarebbe scritto
Nel NT...più dimostrazione di questa.
Ripeto da capo la forma Geova non mi rende perplesso il perché l'ho già spiegato non capisco perché insisti
A farmi dire quello che non dico...
in questa discussione si è sostenuto che sia Gesù che gli Apostoli pronunciassero sicuramente il nome divino invece si può dire come ora dici tu che potrebbe essere un ipotesi... se proprio si vuole dire

Ciao
barnabino
00mercoledì 11 dicembre 2013 00:54
Caro Nik,


ripeto da capo io non devo dimostrare niente i testi del NT



E perché tu non dovresti dimostrare niente? I mss del NT hanno senza alcun dubbio subito una revisione redazionale tra il II e III secolo, pertanto anche tu dovresti dimostrare perché fino al I secolo è usato il tetragramma e nel II-III non più.


Non ne parlano....cosa c'è da dimostrare ulteriormente proprio non
Riesco a capirlo, se Gesù o i suoi Apostoli avessero usato il nome divino
Ed avessero insegnato alla comunità di pronunciarlo ci sarebbe scritto
Nel NT...più dimostrazione di questa



Infatti, proprio perché non se ne parla che non abbiamo alcuna ragione che non si potesse usare come i profeti avevano fatto per secoli. Sei tu che dovresti dimostrare la presenza di un "nuovo" precetto cristiano che non leggo né vedo. Tanto più che nei mss del I secolo il nome possiamo supporre che c'era, come certamente c'era nella LXX. Sei tu che devi dimostrare che non ci fosse e semmai perché.


Ripeto da capo la forma Geova non mi rende perplesso il perché l'ho già spiegato non capisco perché insisti



Può renderti perplesso ma è italiano.


in questa discussione si è sostenuto che sia Gesù che gli Apostoli pronunciassero sicuramente il nome divino invece si può dire come ora dici tu che potrebbe essere un ipotesi...



Visto che nessuno ha dato una sola spiegazione ragionevole per cui Gesù non avrebbe dovuto usare il nome del padre, visto che la LXX usa il nome divino, visto che le testimonianze giudaiche dicono che i testi cristiani avevano il nome divino mi pare un'ipotesi piuttosto sicura. Certo non abbiamo le registrazioni audio... ma non le hai neppure tu.

Shalom
Nik 82
00mercoledì 11 dicembre 2013 11:58

E perché tu non dovresti dimostrare niente? I mss del NT hanno senza alcun dubbio subito una revisione redazionale tra il II e III secolo, pertanto anche tu dovresti dimostrare perché fino al I secolo è usato il tetragramma e nel II-III non più.



Senza dubbio c'è stata la sostituzione del Nome Divino nel NT??? io dovrei dimostrare perché fino al primo sec si usava il nome e dal II non più???
Ma dici davvero o scherzi?.. adesso mi dovrei mettere io a confutare cose che tu stesso non riesci a dimostrare??
Dimostrami che fino al primo secolo gli Apostoli e Gesù usavano il Santo Nome non basta che dici che sia cosi le cose le devi dimostrare..



Infatti, proprio perché non se ne parla che non abbiamo alcuna ragione che non si potesse usare come i profeti avevano fatto per secoli. Sei tu che dovresti dimostrare la presenza di un "nuovo" precetto cristiano che non leggo né vedo. Tanto più che nei mss del I secolo il nome possiamo supporre che c'era, come certamente c'era nella LXX. Sei tu che devi dimostrare che non ci fosse e semmai perché



Non è che il Vangelo deve escludere qualcosa per dire che è una tua speculazione, semplicemente non si dice nulla del genere.

E torni da capo senza nessuna prova tu sostieni che nei mss del I secolo fosse presente ed io dovrei mettermi a dimostrare le tue fantasie.. nei sacri ed ispirati testi del NT non compare il Nome se non ti basta questa come dimostrazione non so che fare..




Visto che nessuno ha dato una sola spiegazione ragionevole per cui Gesù non avrebbe dovuto usare il nome del padre, visto che la LXX usa il nome divino, visto che le testimonianze giudaiche dicono che i testi cristiani avevano il nome divino mi pare un'ipotesi piuttosto sicura. Certo non abbiamo le registrazioni audio... ma non le hai neppure tu.



Testimonianze giudaiche dicono che i testi dei cristiani avevano il nome divino??
E ritorni con richieste di dimostrazioni per confutare delle tue fantasie ripeto sei tu che devi dimostrare.. io nei Vangeli non leggo niente di quello che tu sostieni quindi...


Può renderti perplesso ma è italiano.



e torni con il perplesso...ma leggi quello che scrivo????
non mi faccio trascinare nella discussione della fonetica è inutile che ci provi [SM=g27988]

Prendo atto che non sei in grado di dimostrare con delle prove
la tua tesi, ma che continui come un disco rotto a chiedere a me di dimostrare una cosa che i testi già mostrano chiaramente

Ciao
Araldo73
00mercoledì 11 dicembre 2013 12:43
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 10/12/2013 20:04:



si, ma falla breve ed evita di scrivere poemi, per piacere perchè di tempo ne abbiamo tutti pochino....





Siccome quello che penso è perfettamente espresso da quanto scritto da Nick non mi dilungherò.

Visto che nessuno di noi è testimone oculare di quanto facevano Gesù e gli Apostoli possiamo soltanto dedurlo fino a prova contraria.

L'unica testimonianza al riguarda che abbiamo sono gli scritti del Nte gli usi propri dell'epoca che rendono la nostra deduzione probabile o verosimile rispetto ad altre.

Ora ad oggi da quel che risulta nel NT non è mai presente il Tetragramma perlomeno a livello di scrittura propria degli evangelisti o degli apostoli potrebbe al massimo essere presente nelle citazioni che riguardano il VT.

Il fatto che poi che nella citazioni questo sia presente (sempre ammesso) non vedo perchè vorrebbe dire che lo usassero nel parlare e non invece come era uso dell'epoca pronunciare Adonay o HaShem.

Direi che le prove rendono verosimile che non lo usassero e non il contrario.

Poi non vorrei andare OT ma la mia domanda è se la conoscenza del Nome Divino è necessaria alla salvezza di una persona e quindi nella predicazione.

Non se sia giusto conoscerLo, non se sia giusto farLo conoscere, non se sia giusto pronunciarLo anche non correttamente, non se sia bello saperLo ma solo se sia necessario per la salvezza.

Vorrei che ci concentrassimo sul necessario.

Pax Ararldo

leo(2013)
00mercoledì 11 dicembre 2013 13:58
Romani 10:13: "Poiché “chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato"

[SM=g27985]
Araldo73
00mercoledì 11 dicembre 2013 15:06
Re:
leo(2013), 11/12/2013 13:58:

Romani 10:13: "Poiché “chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato"

[SM=g27985]



Leo, torno a ripetermi quella è na citazione dell'antico testamento fatta per rendere testimonianza a Cristo e per rafforzare un concetto :

Romani 10,9-13
9 Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10 Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 11 Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. 12 Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l'invocano. 13 Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.

Paolo sta sottolineando che Egli è l'Unico Dio Signore di tutti gli uomini e lo fa mettendo in relazione quanto riportato in grassetto..non sta dicendo che bosogna invocare YHWH.

Vediamo invece cosa riporta il NT sulla salvezza:

Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Gv 3:16)

In nessun altro è la salvezza: perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati (Atti 4:12).

Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo .(Efesini 2:4-5).

perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro (Romani 6:23)

Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. (Matteo 6:14-15)

Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come nostro Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha resuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. (Romani 10:9-10)

O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. (Romani 6:3-5)

Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti. (Efesini 2:5,8-9)

Chi crede in me ha la vita eterna (Giovanni 6,47)

Io vi dichiaro che chi ascolta la mia parola e crede nel padre che mi ha mandato, ha la vita eterna. Non sarà più condannato. E' già passato dalla morte alla vita. (Giovanni 5,24)

In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte (Giovanni 8,51)

Devo commentare? Vedete la necessità di un nome?

Pax
Araldo



barnabino
00mercoledì 11 dicembre 2013 16:16
Caro Nik,

Perdonami, ma capisco questo tuo tono isterico, sinceramente...


Senza dubbio c'è stata la sostituzione del Nome Divino nel NT??? io dovrei dimostrare perché fino al primo sec si usava il nome e dal II non più??? Ma dici davvero o scherzi?.. adesso mi dovrei mettere io a confutare cose che tu stesso non riesci a dimostrare??



Quali sarebbero i tuoi dubbi al riguardo? Non capisco. Abbiamo più volte spiegato perché possiamo motivi più che validi per credere che nel NT comparisse il Nome Divino, vorrei dunque che fossi più specifico. Per quanto mi riguarda vorrei chiedere a te come fai ad essere così certo che nel I secolo il ketiv fosse già sostituito da kyrios.


Dimostrami che fino al primo secolo gli Apostoli e Gesù usavano il Santo Nome non basta che dici che sia cosi le cose le devi dimostrare..



Lo abbiamo dimostrato abbondantemente in passato, non possiamo ripeterci ogni volta. Dicci specificamente quello che ti rende perplesso e discutiamo su quello.


Non è che il Vangelo deve escludere qualcosa per dire che è una tua speculazione, semplicemente non si dice nulla del genere



Che nell'AT anche nel I secolo il Nome Divino fosse riportato quasi 7000 volte non è una mia speculazione, pertanto visto che il NT si usano quelle Scritture e non si dice nulla sulla sua eventuale scadenza (anzi, semmai si invita più volte ad "invocare" quel Nome) mi pare più che logico pensare che fosse tranquillamente utilizzato.


E torni da capo senza nessuna prova tu sostieni che nei mss del I secolo fosse presente ed io dovrei mettermi a dimostrare le tue fantasie.. nei sacri ed ispirati testi del NT non compare il Nome se non ti basta questa come dimostrazione non so che fare



Guarda che non è una mia "fantasia" che sia il testo del NT che quello greco dell'AT nel II secolo subirono una importante revisione, documentati.


Testimonianze giudaiche dicono che i testi dei cristiani avevano il nome divino?? E ritorni con richieste di dimostrazioni per confutare delle tue fantasie ripeto sei tu che devi dimostrare.. io nei Vangeli non leggo niente di quello che tu sostieni quindi...



Neppure queste sono fantasia, in più documenti rabbinici si attesta che i testi cristiani contenessero il Nome Divino. Anche qui forse dovresti documentarti prima di parlare di "fantasie".


Prendo atto che non sei in grado di dimostrare con delle prove
la tua tesi, ma che continui come un disco rotto a chiedere a me di dimostrare una cosa che i testi già mostrano chiaramente



Scusami, ma perché io dovrei portare delle prove e tu no? Il NT cita l'AT e dunque anche tu dovresti spiegare come e perché degli ebrei avrebbero cancellato il Nome che essi stessi consideravano sacro e non pronunciavano per rispetto, come è possibile, se fosse vero quello che sostieni, che questo Nome fosse "cancellato" dal testo?

Riguardo alle prove ne abbiamo discusso ampiamente altrove, che cosa c'è in dettaglio che non ti convince?

Shalom
Aquila-58
00mercoledì 11 dicembre 2013 20:12
Re:
leo(2013), 11/12/2013 13:58:

Romani 10:13: "Poiché “chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato"

[SM=g27985]



Leo, dato che Araldo fa lo gnorri e snobba i miei post, circa Romani 10:13 leggiti i miei post n. 124, 130 e 141 di questa stessa discussione, laddove ho spiegato ad Araldo per filo e per segno come stanno le cose in merito...


Aquila-58
00mercoledì 11 dicembre 2013 20:32
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 11/12/2013 12:43:



Siccome quello che penso è perfettamente espresso da quanto scritto da Nick non mi dilungherò.

Visto che nessuno di noi è testimone oculare di quanto facevano Gesù e gli Apostoli possiamo soltanto dedurlo fino a prova contraria.




il N.T.è stato scritto da testimoni oculari di Gesù (o di visioni di Gesù sulla via di Damasco..), sbaglio?

Araldo73, 11/12/2013 12:43:


L'unica testimonianza al riguarda che abbiamo sono gli scritti del Nte gli usi propri dell'epoca che rendono la nostra deduzione probabile o verosimile rispetto ad altre.

Ora ad oggi da quel che risulta nel NT non è mai presente il Tetragramma perlomeno a livello di scrittura propria degli evangelisti o degli apostoli potrebbe al massimo essere presente nelle citazioni che riguardano il VT.



e già qui sei in errore e ti spiego il perchè.
Dire che il Nome Divino nel N.T., nei manoscritti che ci sono pervenuti, non ci sia non è esatto.

Il Nome c’ è, ben quattro volte in Apoc. 19:1,3, 4, 6.
Vediamo ad esempio il testo greco di Apoc. 19:1 per la parte che ci interessa:
“Hallelouia;
he soteria kai he doxa kai he dunamis tou theou hemon”.

Come traduce la CEI?

“Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio”.

Se un mio studente biblico dovesse chiedermi: “che cosa significa Hallelouia", che cosa dovrei rispondergli, caro Cadei?
“Lodate il Signore”?
Non potrei rispondergli così, giacchè il greco mantiene la forma contratta del Nome Divino, iah. Infatti Hallelouia, letteralmente, significa “lodate Iah”!

E se mi facesse la solita obiezione?
"Per gli ebrei Iah, la forma contratta, non equivale al Nome Divino"....
Gli risponderei che potrebbe essere così per certa tradizione giudaica, ma non è così per la Sacra Scrittura, giacchè il salmista ispirato da Dio scrisse quanto segue:

“Cantate a Dio, inneggiate al nome suo, celebrate il cavalcante nel deserto, con Iah, il suo nome ed esultate in presenza sua “ Salmo 68:4 interlineare ebraico italiano A. Vianello” [Salmo 68:5 CEI].
La stessa CEI qui rende “Iah” con “Signore (Iah nel testo ebraico) è il suo Nome”.

Quindi per il salmista ispirato da Dio anche la forma contratta Iah è equivalente al Nome di Dio…

Controlla in questo sito che qui vi è la forma contratta del Nome ……

www.scripture4all.org/OnlineInterlinear/Hebrew_Index.htm


Araldo73, 11/12/2013 12:43:


Il fatto che poi che nella citazioni questo sia presente (sempre ammesso) non vedo perchè vorrebbe dire che lo usassero nel parlare e non invece come era uso dell'epoca pronunciare Adonay o HaShem.

Direi che le prove rendono verosimile che non lo usassero e non il contrario.




direi di no, giacchè Gv. 17:26, come ho già spiegato ampiamente (ma tu non leggi i miei post...) ci indica che almeno con gli apostoli Cristo usò il Nome e non abbiamo alcun motivo per supporre il contrario.
Vedi, Gv. 17:26 è simile a Esodo 6:2-3, che prendo dalla TNM:
"E Dio proseguì, parlando a Mosè e dicendogli: “Io sono Geova.  E apparivo ad Abraamo, Isacco e Giacobbe come Dio Onnipotente, ma rispetto al mio nome Geova non mi feci conoscere da loro".
Ti ricordo che Abraamo invocava in nome di Geova (Gen. 12:8 ; 21:33) ma non ne conosceva il significato, Geova si presentò ad Abraamo dichiarandogli il suo nome (Gen. 15:7) ma non spiegandogli il significato, che fu invece spiegato a Mosè, contestualmente alla pronuncia del Nome, vedo Esodo 3:14-15!
E la stessa cosa fa Gesù in Gv. 17:26: anche qui far conoscere il Nome, come nell' esempio precedente di Mosè, indica pronunciarlo e far conoscere il senso pieno di quel nome, "affinchè l' amore col quale mi hai amato sia in loro", quell' amore di Dio che era negli apostoli, che conoscevano il Nome e lo pronunciavano (almeno con Gesù) ma che grazie a Gesù ne conoscevano il senso più pieno, e che non era nei farisei, che conoscevano il Nome ma non il suo senso pieno, vedi Gv. 5:42, ti è chiaro ora?

Araldo73, 11/12/2013 12:43:


Poi non vorrei andare OT ma la mia domanda è se la conoscenza del Nome Divino è necessaria alla salvezza di una persona e quindi nella predicazione.

Non se sia giusto conoscerLo, non se sia giusto farLo conoscere, non se sia giusto pronunciarLo anche non correttamente, non se sia bello saperLo ma solo se sia necessario per la salvezza.

Vorrei che ci concentrassimo sul necessario.

Pax Ararldo




ti ho spiegato nei miei post n.124, 130 e 141 che invocare il nome di Geova è essenziale per la salvezza, in vista del giorno del giudizio, tanto quanto il confessare che il Cristo è Signore e che Dio lo ha destato dai morti, vai a rileggere caro.
Ciao.

leo(2013)
00mercoledì 11 dicembre 2013 21:13
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 11/12/2013 12:43:





Poi non vorrei andare OT ma la mia domanda è se la conoscenza del Nome Divino è necessaria alla salvezza di una persona e quindi nella predicazione.

Non se sia giusto conoscerLo, non se sia giusto farLo conoscere, non se sia giusto pronunciarLo anche non correttamente, non se sia bello saperLo ma solo se sia necessario per la salvezza.

Vorrei che ci concentrassimo sul necessario.

Pax Ararldo




Caro Araldo, la tua domanda è stata:" ma la mia domanda è se la conoscenza del Nome Divino è necessaria alla salvezza di una persona e quindi nella predicazione."

Io ti ho riportato cosa dice la Bibbia al riguardo in Romani 10:13 che poi sono le parole di Gioele 2:32 dove lì si parla chiaramente di Geova poichè c'è il tetragramma e non di Gesù,quindi non far dire a Paolo cose che non vuole dire.

Riporti la traduzione della CEI di Romani dove è chiaro quello che ti aveva spiegato Aquila che ti riporto:
"Ma non viene richiesto di invocare Cristo, bensì di confessare che Egli è "Signore" e credere che Dio lo ha destato dai morti...."

Quindi la TNM ne risulta una traduzione più fedele in base al contesto.

Gesù ci insegnò a pregare affinchè il nome di Dio 'sia santificato' perchè già da allora non lo era a causa della tradizione che lo occultava e che Gesù condannò perchè sapeva che dietro ad essa c'era
l'opera dell'oppositore(Satana).
Tu sai come si chiamava Satana prima di ribellarsi? no, nessuno lo sa perché Dio gli ha occultato il nome e lui ha cercato di fare lo stesso con Geova.
ciao [SM=g27985]

barnabino
00mercoledì 11 dicembre 2013 23:10
Caro Araldo,


Poi non vorrei andare OT ma la mia domanda è se la conoscenza del Nome Divino è necessaria alla salvezza di una persona e quindi nella predicazione



La domanda priva di senso... il punto non è se la conoscenza del Nome Divino sia necessaria o meno per la salvezza, ma perché una volta dopo averlo conosciuto si rifiuti di usarlo o lo si occulti. Se proprio vogliamo essere precisi eppure la conoscenza del nome di Gesù in sé è necessaria per la salvezza, ma non si capisce perché non ci sia il problema di non usarlo o tenerlo nascosto mentre per Geova si cerchino tante eccezioni.

Shalom
VVRL
00giovedì 12 dicembre 2013 09:25
Re:
barnabino, 11/12/2013 23:10:

Caro Araldo,


Poi non vorrei andare OT ma la mia domanda è se la conoscenza del Nome Divino è necessaria alla salvezza di una persona e quindi nella predicazione



La domanda priva di senso... il punto non è se la conoscenza del Nome Divino sia necessaria o meno per la salvezza, ma perché una volta dopo averlo conosciuto si rifiuti di usarlo o lo si occulti. Se proprio vogliamo essere precisi eppure la conoscenza del nome di Gesù in sé è necessaria per la salvezza, ma non si capisce perché non ci sia il problema di non usarlo o tenerlo nascosto mentre per Geova si cerchino tante eccezioni.

Shalom


No, Barnabino, il punto non è neanche quello che dici tu.
Conoscere il nome di qualcuno è solo un semitismo che indica la conoscenza intima di quella persona e questo concetto emerge chiaramente da quanto postato da Araldo73.
Per questo motivi noi cattolici non ci fissiamo nè sulla questione di conoscere il nome e neanche sulla necessità di diffonderlo, a noi interessa solo conoscere e incontrare Dio nel proprio cuore.

dispensa.
00giovedì 12 dicembre 2013 14:17
Re: Re:
DIEGO.1966, 02/12/2013 22:41:



Ma qui nessuno vuole ostinatamente evitare chissà cosa.
Ricordati sempre che quelli che non conoscono il Vero Nome di nostro Padre siamo tutti noi. Al massimo possiamo scrive su un foglietto YHWH come fossimo delle persone "mute" . Ma al contrario possiamo rispondere con fermezza e decisione che quel Padre di cui ci chiedono il nome è l'Unico vero Padre, non ne esistono altri. L'importante è riconoscerlo come tale ed amarlo come tale.
Per questo e per quanto scritto sopra, personalmente sono convinto che il messaggio da trasmettere dagli Apostoli ai futuri Cristiani non era tanto il suo nome proprio ma la vera personalità di colui al quale tutti noi siamo chiamati ad appartenere ed è forse per questo che la corretta pronuncia è andata via via persa.
Una serena notte a tutti voi.
Alla prossima.








te stai sempre a dimenticare che il nome identifica la qualità primaria della persona, nel caso del Padre egli si identifica nel suo significato ; il significato che solo lui in tutto l'universo mostra di essere ciò che mostrerà di essere, viceversa nessun uomo, nessuna trinità è in grado di farlo.

Poi come padri ce ne avete tanti, ci avete padre francesco, il padre della chiesa, i padri dopo gli apostoli, cè perfino quel Padre che nonè il vero padre dell'umanità. speculazioni pettegolezz chissà perchè poi quando Cristo dice sono io Gesù..( manco Geova) ecco il nome diventa fondamentale, questa è scorretezza mia caro, poi cercando pefino di riparare in estremismi dicendo che: attenzione il Padre non è Cristo, .. che guazzabuglio di indecifrabilità disumana, non certo a immagine razionale di Dio, del Vero Dio.
Araldo73
00giovedì 12 dicembre 2013 14:18
Re: Re: Re:
Caro Aquila, davvero mi sembrava di averti risposto ma forse la risposta era troppo sintetica e non l'hai considerata.

Vediamo allora di risponderti punto su punto.


Vediamo innanzitutto il contesto di Romani 10 e colleghiamo con altri passi.
Sin da Romani 10:1, Paolo supplica Dio per la salvezza degli ebrei, che non hanno voluto sottoporsi alla giustizia di Dio, dato che il "fine", il "termine", il "culmine" (telos) della Legge è il Cristo (Romani 10:4), affinchè chiunque crede in Lui abbia la giustizia.
La giustificazione e la salvezza, pertanto, dipendono dal confessare e professare (fare la pubblica dichiarazione, qui vi è il verbo homologeo, Romani 10:10) fede in Colui che Dio ha mandato per la salvezza, che Egli è "Signore" (confr. Luca 2:11) e che Dio lo ha destato dai morti.
Questa è la professione di fede essenziale per la salvezza.



D'accordo.


Successivamente, ci viene richiesto di invocare l' Autore di tutto il disegno di salvezza per tutto il genere umano(Romani 10:12-13 ; Atti 15:8-9 ; Romani 3:28-30), che è Geova per mezzo di Gesù, che in ebraico significa "YHWH salva" (Mt. 1:21, nota in calce della Bibbia di Gerusalemme).
Il qerè kyrios del ketiv YHWH di Romani 10:13 (una citazione anticotestamentaria), sta ad indicare proprio questo: che ilkyrios abbia come referente l' Autore di tutto il disegno di salvezza, di Colui che salva il mondo per mezzo di Gesù, "YHWH è salvezza".
Non vi è sostituzione del referente del kyrios in Romani 10:13: Paolo cita Gioele in Romani 10:13 (e la stessa cosa vale per Pietro in Atti 2:21...) non per cambiare il referente di quel kyrios, ma al contrario per mettere in risalto che la salvezza di YHWH si attua per mezzo di Cristo.



Roamni 10:12,13 non ci viene richiesto di INVOCARE il nome di YHWH.
Paolo è vero fa una citazione di Gioele 2:31-32 ma lo fa per mettere in evidenza, se rimani nel contesto, il CHIUNQUE.
Sta dicendo che la salvezza è universale, che non vi è distinzione tra Giudeo e Greco e per mettere in risalto questo cita Gioele dove viene detto che CHIUNQUE invoca il nome di YHWH sarà salvato.

Tra l'altro che quell'INVOCARE della citazione veterotestamentaria non sia l'oggetto del messaggio di Paolo è chiaro subito dopo
Romani 10:14
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunci?
Di chi sta parlando? chi devono INVOCARE?


ma attenzione: il parallelo con la citazione di Pietro in Atti 2:20-21 mette in evidenza che l' invocare Geova è in relazione con la salvezza riguardo al suo "grande e illustre giorno" (di cui parlarono tutti i profeti...).



Altra citazione veterotestamentaria che Pietro uso per dire ai fratelli ebrei che accade (è già accaduto quindi) che lo Spirito è stato effuso e di nuovo che a Pietro non interessi quell'invocare in senso letterale, come del resto non si riesce a capire continui a dirlo,
Atti 2, 32
32 Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. 33 Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso,..
37 All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». 38 E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo

Che dice Pietro invocate YHWH? no...
Anche perchè se lo avesse detto probabilmente lo avrebbero lapidato per l'uso blasfemo ....

Saluti,
Araldo
dispensa.
00giovedì 12 dicembre 2013 14:48
in ogni caso da un vuoto e vano punto di vista recitando formule magiche, il nome Geova ha la giusta pretesa di esprimere le vocali o consonanti , le quattro consonanti vocali con valore di vocali , come intese da Giuseppe Flavio.

I romani lo confondevano con Giove sabahot .. e non è che si erano allontanati di molto, cosa strana che il nome Giove corrisponde per anagramma a geovi, ..i tre geovi edenici simili a Dio???? Certamente se guardiamo tutte le innumerevoli prove archeologiche atte a rappresentare la trinità primordiale, ( mano votiva trinitaria museo avenches svizzera) ossia il toro primordiale sacrificato alla genesi, o comparsa dell'uomo, da Mitra 25 dicembre; , l'angelo, e la donna, oltre il triangolo come espressione pure fallica
barnabino
00giovedì 12 dicembre 2013 15:02
Caro VVRL,


Conoscere il nome di qualcuno è solo un semitismo che indica la conoscenza intima di quella persona e questo concetto emerge chiaramente da quanto postato da Araldo73



Ho già risposto a questa obiezione, non vedo infatti come questo possa escludere che si debba anche letteralmente invocare il nome, se tu avessi anche una minima idea di quello che indica in ebraico il "nome" capiresti quello che voglio dire.


Per questo motivi noi cattolici non ci fissiamo nè sulla questione di conoscere il nome e neanche sulla necessità di diffonderlo, a noi interessa solo conoscere e incontrare Dio nel proprio cuore



Allora dovreste trattare il nome del Padre esattamente come quello del Figlio. Neppure noi testimoni di Geova ci fissiamo sulla questione di conoscere il nome, semplicemente usiamo con naturalezza Geova come Gesù, senza occultare il primo dietro ad eufemismi o titoli di vario tipo.

Shalom
Aquila-58
00giovedì 12 dicembre 2013 18:25
Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 12/12/2013 14:18:

Caro Aquila, davvero mi sembrava di averti risposto ma forse la risposta era troppo sintetica e non l'hai considerata.




Successivamente, ci viene richiesto di invocare l' Autore di tutto il disegno di salvezza per tutto il genere umano(Romani 10:12-13 ; Atti 15:8-9 ; Romani 3:28-30), che è Geova per mezzo di Gesù, che in ebraico significa "YHWH salva" (Mt. 1:21, nota in calce della Bibbia di Gerusalemme).
Il qerè kyrios del ketiv YHWH di Romani 10:13 (una citazione anticotestamentaria), sta ad indicare proprio questo: che ilkyrios abbia come referente l' Autore di tutto il disegno di salvezza, di Colui che salva il mondo per mezzo di Gesù, "YHWH è salvezza".
Non vi è sostituzione del referente del kyrios in Romani 10:13: Paolo cita Gioele in Romani 10:13 (e la stessa cosa vale per Pietro in Atti 2:21...) non per cambiare il referente di quel kyrios, ma al contrario per mettere in risalto che la salvezza di YHWH si attua per mezzo di Cristo.



Roamni 10:12,13 non ci viene richiesto di INVOCARE il nome di YHWH.




sbagli, ci viene richiesto eccome in Rom. 10:12-13 e in Atti 2:21!

Araldo73, 12/12/2013 14:18:


Paolo è vero fa una citazione di Gioele 2:31-32 ma lo fa per mettere in evidenza, se rimani nel contesto, il CHIUNQUE.
Sta dicendo che la salvezza è universale, che non vi è distinzione tra Giudeo e Greco e per mettere in risalto questo cita Gioele dove viene detto che CHIUNQUE invoca il nome di YHWH sarà salvato.




la salvezza è offerta a tutti gli uomini ma Pietro cita il passo anticotestamentario rammentando che l' invocare YHWH è cosa che precede il "grande e illustre giorno di YHWH" (Atti 2:20-21) ed è in questa luce che dobbiamo leggere anche il passo di Romani, giacchè proprio Paolo, in Romani 10:11-12 ci sta dicendo che l' Autore della salvezza, YHWH, ha posto una pietra in Sion (confr. Isaia 28:16) affinchè chiunque vi riponga fede non sia deluso.
Perchè?
Perchè c' è per tutto un unico kyrios e questo kyrios e Dio, Geova, confr, con Romani 3:28-30!
Pertanto, in vista del giorno del giudizio dobbiamo confessare che il Cristo è Signore, credere che Dio lo ha destato dai morti, riporre fede nela pietra posta in Sion e invocare Colui che è il Signore di tutti, Geova Dio che tra l' altro tutti i popoli, a cui viene data una lingua pura, devono invocare per servirlo "spalla a spalla" (Sof.3:9)


Araldo73, 12/12/2013 14:18:


Tra l'altro che quell'INVOCARE della citazione veterotestamentaria non sia l'oggetto del messaggio di Paolo è chiaro subito dopo
Romani 10:14
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunci?
Di chi sta parlando? chi devono INVOCARE?




te l' ho spiegato sopra! Leggiti Sofonia 3:9: devono invocare l' Autore di tutto il disegno di salvezza, Colui che sta raccogliendo tra tutte le nazioni un popolo per il suo nome, Atti 15:14-18......tu, anzi il tuo dogma trinitario ti porta a confondere le due cose, il confessare Cristo e l' invocare YHWH, entrambe le cose essenziali per la salvezza...

Araldo73, 12/12/2013 14:18:



ma attenzione: il parallelo con la citazione di Pietro in Atti 2:20-21 mette in evidenza che l' invocare Geova è in relazione con la salvezza riguardo al suo "grande e illustre giorno" (di cui parlarono tutti i profeti...).



Altra citazione veterotestamentaria che Pietro uso per dire ai fratelli ebrei che accade (è già accaduto quindi) che lo Spirito è stato effuso e di nuovo che a Pietro non interessi quell'invocare in senso letterale, come del resto non si riesce a capire continui a dirlo,
Atti 2, 32
32 Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. 33 Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso,..
37 All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». 38 E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo

Che dice Pietro invocate YHWH? no...
Anche perchè se lo avesse detto probabilmente lo avrebbero lapidato per l'uso blasfemo ....

Saluti,
Araldo



Mah, è un discorso che non ha nè capo nè coda e vorrai scusarmi! [SM=g27987]
Pietro, di fronte ai giudei e senza alcun bisogno di aprire un' altra diatriba inutile (oltre quella già...scottante della messianicità di Gesù..), può aver rispettato la tradizione degli ebrei di non pronunciare il Nome ma egli non sta sostituendo il YHWH dell' A.T. con Cristo, non pensarci neppure giacchè anche pronunciando adonai, ogni ebreo era ben consapevole che quello era solo il qerè del ketiv YHWH, quindi il discorso che fai non regge!
Inoltre, come ti ho già spiegato, Pietro non parla solo dell' effusione dello spirito santo ma sta riportando l' intera profezia anticotestamentaria, mettendo l' invocare YHWH (pronunciato probabilmente con il qerè kyrios del ketiv YHWH...) in relazione con il "grande e illustre guiorno di YHWH" ci cui parlarono tutti i profeti!
Solo successivamente Pietro parla del mezzo di salvezza di Cristo, quindi si arriva al battesimo nel nome del P.F.e s.s., che non è una stanca e ripetitiva formula rituale ma, come Atti 2:38-39 e 3:15-26 ci fanno capire, suole indicare che ci si battezza nel nome di Gesù perchè nel suo nome avviene il perdono dei peccati (il mezzo di salvezza divino, confr. Gv. 3:16-17), riconoscendo così l' autorità del Padre (Atti 3:15-26) e il ruolo e l' operato dello spirito /Paraclito.
Mi sono spiegato?
Ciao.

VVRL
00lunedì 16 dicembre 2013 10:58
Re:

Ho già risposto a questa obiezione, non vedo infatti come questo possa escludere che si debba anche letteralmente invocare il nome, se tu avessi anche una minima idea di quello che indica in ebraico il "nome" capiresti quello che voglio dire.


E' chi ha mai affermato che bisogna escludere l'uso del nome, sto solo dicendo che non è prioritario ed essenziale.


Allora dovreste trattare il nome del Padre esattamente come quello del Figlio. Neppure noi testimoni di Geova ci fissiamo sulla questione di conoscere il nome, semplicemente usiamo con naturalezza Geova come Gesù, senza occultare il primo dietro ad eufemismi o titoli di vario tipo.


Infatti non penso che qualcuno vi possa biasimare per questo, anche se Geova non è la traduzione in italiano di YHWH.
A me invece sembra che molti tdG si gloriano del fatto che sono gli unici che conoscono il nome di Dio (e non è vero dato che per me il nome è invece Javhè) e prendono alla lettera le parole bibliche che dicono che bosogna invocare il nome di Geova per essere salvati.



Araldo73
00lunedì 16 dicembre 2013 11:48
Re: Re:


A me invece sembra che molti tdG si gloriano del fatto che sono gli unici che conoscono il nome di Dio (e non è vero dato che per me il nome è invece Javhè) e prendono alla lettera le parole bibliche che dicono che bosogna invocare il nome di Geova per essere salvati.



Il che fa nascere una serie di paradossi :

1) Si salvano solo i testimoni visto che sono gli unici a pronunciarlo.

2) Inteso letteralmente, e non come fede, significa che è importante pronunciarLo perchè ne va della salvezza ma visto che non si conosce l'esatta pronuncia non è importante come Lo si pronuncia.. [SM=g27993]

Fate Vobis.

Pax
raldo





pseudonico
00lunedì 16 dicembre 2013 13:40
Re: Re:
VVRL, 16/12/2013 10:58:


E' chi ha mai affermato che bisogna escludere l'uso del nome, sto solo dicendo che non è prioritario ed essenziale.

Infatti non penso che qualcuno vi possa biasimare per questo, anche se Geova non è la traduzione in italiano di YHWH.






E Ratzinger apre agli ebrei, Non usare mai il nome Jahvè
VVRL
00lunedì 16 dicembre 2013 14:34
Re: Re: Re:
pseudonico, 16/12/2013 13:40:

VVRL, 16/12/2013 10:58:


E' chi ha mai affermato che bisogna escludere l'uso del nome, sto solo dicendo che non è prioritario ed essenziale.

Infatti non penso che qualcuno vi possa biasimare per questo, anche se Geova non è la traduzione in italiano di YHWH.






E Ratzinger apre agli ebrei, Non usare mai il nome Jahvè


Infatti quanto da te postato dimostra che viene fatto solo per un segno di rispetto nei confronti degli ebrei e quindi non è una scelta dettata da una motivazione teologica precisa.

barnabino
00lunedì 16 dicembre 2013 15:01
Caro VVRL,


E' chi ha mai affermato che bisogna escludere l'uso del nome, sto solo dicendo che non è prioritario ed essenziale



Se è per questo non è neppure prioritario ed essenziale usare il none di Cristo, non mi pare che sia questo il problema del fare un uso naturale del nome divino.


Infatti non penso che qualcuno vi possa biasimare per questo, anche se Geova non è la traduzione in italiano di YHWH



Neppure Gesù è la traduzione italiana della parola YHSH (che tradotta vuol dire Geova è Salvezza) semmai è l'italianizzazione, e tanto Geova che Gesù sono corretti in lingua italiana, ma non abbiamo alcun problema ad usar Jahvè.


A me invece sembra che molti tdG si gloriano del fatto che sono gli unici che conoscono il nome di Dio (e non è vero dato che per me il nome è invece Javhè) e prendono alla lettera le parole bibliche che dicono che bosogna invocare il nome di Geova per essere salvati



Sinceramente non mi risulta che i TdG si "glorino" di essere gli "unici" ad usare il nome di Dio, se non altro perché si trova nei dizionari e nella letteratura da secoli. Semmai è vero che la stragrande maggioranza di cristiani che incontriamo di casa in casa ignora che Dio nelle Scritture è Geova (o Jahvè se preferisci). Questo è un dato di fatto.

Shalom
barnabino
00lunedì 16 dicembre 2013 15:08
Caro Araldo,


Il che fa nascere una serie di paradossi



Paradossi? Mah...


1) Si salvano solo i testimoni visto che sono gli unici a pronunciarlo



La salvezza per i testimoni di Geova non dipende certo dal "pronunciare" il nome di Dio, vorrei capire dove lo leggi. Comunque il nome di Dio lo si dovrebbe trovare in qualunque Bibbia o dizionario, tutti possono "pronunciarlo" nella sua forma italianizzata, per cui non mi pare così esclusiva come prerogativa.


2) Inteso letteralmente, e non come fede, significa che è importante pronunciarLo perchè ne va della salvezza ma visto che non si conosce l'esatta pronuncia non è importante come Lo si pronuncia



Per i testimoni di Geova il Nome sia una sorta di amuleto o un nome con proprietà apotropaiche per cui si è salvi pronunciandolo correttamente, per noi la pronuncia è inessenziale, quello che importa è il significato di quel nome, onorare il nome è il primo passo per onorare chi lo porta e ciò che significa, chi si vergogna del nome del proprio Padre o non lo fa conoscere?

Shalom
barnabino
00lunedì 16 dicembre 2013 15:16

Infatti quanto da te postato dimostra che viene fatto solo per un segno di rispetto nei confronti degli ebrei



Non mi risulta che gli ebrei in genere si scandalizzino se qualcuno usa Geova o altre forme, in Israele la forma Geova è usata tranquillamente dai media, al massimo sarà per rispetto di qualche gruppo fondamentalista, ma la cosa mi pare bizzarra.

Shalom
VVRL
00lunedì 16 dicembre 2013 15:55
Re:
barnabino, 16/12/2013 15:16:


Infatti quanto da te postato dimostra che viene fatto solo per un segno di rispetto nei confronti degli ebrei



Non mi risulta che gli ebrei in genere si scandalizzino se qualcuno usa Geova o altre forme, in Israele la forma Geova è usata tranquillamente dai media, al massimo sarà per rispetto di qualche gruppo fondamentalista, ma la cosa mi pare bizzarra.

Shalom


Ma cosa dici, se è risaputo che per un certo periodo gli ebrei non pronunciavano il nome divino e l'articolo postato da Pseodunico attesta che ancora oggi in israele ci sia questo rispetto. Quindi delle due l'una, o tu stai dicendo una sciocchezza o l'articolo è una bufala.

barnabino
00lunedì 16 dicembre 2013 16:02
Caro VVRL,


Ma cosa dici, se è risaputo che per un certo periodo gli ebrei non pronunciavano il nome divino e l'articolo postato da Pseodunico attesta che ancora oggi in israele ci sia questo rispetto



Ma se Geova non è la pronuncia del nome di Dio non vedo che preoccupazione ci possa essere, per quando ho visto io in quel paese si può usare la forma ebraica corrispondente a Geova senza offendere nessuno. Non siamo costretti a chiamarci ufficialmente testimoni del Nome o simili.


Quindi delle due l'una, o tu stai dicendo una sciocchezza o l'articolo è una bufala



Non ne ho idea, io ti parlo di quello che ho visto, magari ci sono certamente gruppi che non accettano l'uso di alcuna forma del tetragramma, ma allora per rispetto degli ebrei i cattolici dovrebbero pure evitare di chiamare Gesù il "Cristo" o "Messia" o chiamarlo adsirittura "Dio" dato che questa bestemmia probabilmente offende molto di più gli ebrei. Francamente mi pare che non usare una forma italianizzata ben poco diffusa in Italia per "rispetto" verso gli ebrei sia un po' un'amenità.

Shalom
Aquila-58
00lunedì 16 dicembre 2013 19:06
Re: Re: Re:
Araldo73, 16/12/2013 11:48:



A me invece sembra che molti tdG si gloriano del fatto che sono gli unici che conoscono il nome di Dio (e non è vero dato che per me il nome è invece Javhè) e prendono alla lettera le parole bibliche che dicono che bosogna invocare il nome di Geova per essere salvati.



Il che fa nascere una serie di paradossi :

1) Si salvano solo i testimoni visto che sono gli unici a pronunciarlo.





è una sciocchezza perchè questo non sta a noi dirlo....la Scrittura afferma che dobbiamo invocare il suo Nome, poi sarà Gesù a separare le pecorelle dai caproni, non noi....

Araldo73, 16/12/2013 11:48:



2) Inteso letteralmente, e non come fede, significa che è importante pronunciarLo perchè ne va della salvezza ma visto che non si conosce l'esatta pronuncia non è importante come Lo si pronuncia.. [SM=g27993]

Fate Vobis.

Pax
raldo








di nuovo?
Da capo!
La pronuncia del Nome è andata perduta, ma il N.T. si chiama appunto "testamento" perchè è tale anche per noi, 2000 anni dopo, per la nostra salvezza, sbaglio?
Per cui se la pronuncia esatta del Nome è andata perduta, ma se la salvezza deve arrivare ad ogni uomo di ogni nazione e se io, in Italia, ho una forma, "Geova" che nella mia lingua è perfettamente corretta, ho la possibilità di invocare il suo Nome, nella mia lingua (giacchè non sono un ebreo dei tempi biblici...), perchè dovrei rinunciare a farlo?
Perchè Dio ragiona come Ravasi e si mette a fare questioni di filologia o a Lui non interessa piuttosto il cuore e la sincerità?
Mah...


VVRL
00martedì 17 dicembre 2013 08:46
Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 16/12/2013 19:06:



di nuovo?
Da capo!
La pronuncia del Nome è andata perduta, ma il N.T. si chiama appunto "testamento" perchè è tale anche per noi, 2000 anni dopo, per la nostra salvezza, sbaglio?
Per cui se la pronuncia esatta del Nome è andata perduta, ma se la salvezza deve arrivare ad ogni uomo di ogni nazione e se io, in Italia, ho una forma, "Geova" che nella mia lingua è perfettamente corretta, ho la possibilità di invocare il suo Nome, nella mia lingua (giacchè non sono un ebreo dei tempi biblici...), perchè dovrei rinunciare a farlo?
Perchè Dio ragiona come Ravasi e si mette a fare questioni di filologia o a Lui non interessa piuttosto il cuore e la sincerità?
Mah...




Aquila e se io invoco Dio chiamandolo padre, signore o semplicemente Dio ho la possibilità di salvarmi?


barnabino
00martedì 17 dicembre 2013 10:35
Caro VVRL,


Aquila e se io invoco Dio chiamandolo padre, signore o semplicemente Dio ho la possibilità di salvarmi?



Se un cristiano rifiutasse di chiamare Gesù per nome e si limitasse ad usare dei titoli dimostrerebbe di invocarlo? Risulta bizzarro che si usi tranquillamente il nome di Gesù mentre per Dio si debba ricorrere a dei titoli.

Il punto sono i motivi per cui un credente non vorrebbe usare, lodare pubblicamente e far conoscere il nome di suo padre celeste al punto che oggi solo una minoranza di cristiani sa che Dio ha un nome personale che non è Gesù o Signore, come crede la maggior parte quando lo chiedi.

Shalom
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com