Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 11/12/2013 12:43:
Siccome quello che penso è perfettamente espresso da quanto scritto da Nick non mi dilungherò.
Visto che nessuno di noi è testimone oculare di quanto facevano Gesù e gli Apostoli possiamo soltanto dedurlo fino a prova contraria.
il N.T.è stato scritto da testimoni oculari di Gesù (o di visioni di Gesù sulla via di Damasco..), sbaglio?
Araldo73, 11/12/2013 12:43:
L'unica testimonianza al riguarda che abbiamo sono gli scritti del Nte gli usi propri dell'epoca che rendono la nostra deduzione probabile o verosimile rispetto ad altre.
Ora ad oggi da quel che risulta nel NT non è mai presente il Tetragramma perlomeno a livello di scrittura propria degli evangelisti o degli apostoli potrebbe al massimo essere presente nelle citazioni che riguardano il VT.
e già qui sei in errore e ti spiego il perchè.
Dire che il Nome Divino nel N.T., nei manoscritti che ci sono pervenuti, non ci sia non è esatto.
Il Nome c’ è, ben quattro volte in Apoc. 19:1,3, 4, 6.
Vediamo ad esempio il testo greco di Apoc. 19:1 per la parte che ci interessa:
“Hallelouia;
he soteria kai he doxa kai he dunamis tou theou hemon”.
Come traduce la CEI?
“Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio”.
Se un mio studente biblico dovesse chiedermi: “che cosa significa Hallelouia", che cosa dovrei rispondergli, caro Cadei?
“Lodate il Signore”?
Non potrei rispondergli così, giacchè il greco mantiene la forma contratta del Nome Divino, iah. Infatti Hallelouia, letteralmente, significa “lodate Iah”!
E se mi facesse la solita obiezione?
"Per gli ebrei Iah, la forma contratta, non equivale al Nome Divino"....
Gli risponderei che potrebbe essere così per certa tradizione giudaica, ma non è così per la Sacra Scrittura, giacchè il salmista ispirato da Dio scrisse quanto segue:
“Cantate a Dio, inneggiate al nome suo, celebrate il cavalcante nel deserto, con Iah, il suo nome ed esultate in presenza sua “ Salmo 68:4 interlineare ebraico italiano A. Vianello” [Salmo 68:5 CEI].
La stessa CEI qui rende “Iah” con “Signore (Iah nel testo ebraico) è il suo Nome”.
Quindi per il salmista ispirato da Dio anche la forma contratta Iah è equivalente al Nome di Dio…
Controlla in questo sito che qui vi è la forma contratta del Nome ……
www.scripture4all.org/OnlineInterlinear/Hebrew_Index.htm
Araldo73, 11/12/2013 12:43:
Il fatto che poi che nella citazioni questo sia presente (sempre ammesso) non vedo perchè vorrebbe dire che lo usassero nel parlare e non invece come era uso dell'epoca pronunciare Adonay o HaShem.
Direi che le prove rendono verosimile che non lo usassero e non il contrario.
direi di no, giacchè Gv. 17:26, come ho già spiegato ampiamente (ma tu non leggi i miei post...) ci indica che almeno con gli apostoli Cristo usò il Nome e non abbiamo alcun motivo per supporre il contrario.
Vedi, Gv. 17:26 è simile a Esodo 6:2-3, che prendo dalla TNM:
"
E Dio proseguì, parlando a Mosè e dicendogli: “Io sono Geova. E apparivo ad Abraamo, Isacco e Giacobbe come Dio Onnipotente, ma rispetto al mio nome Geova non mi feci conoscere da loro".
Ti ricordo che Abraamo invocava in nome di Geova (Gen. 12:8 ; 21:33) ma non ne conosceva il significato, Geova si presentò ad Abraamo dichiarandogli il suo nome (Gen. 15:7) ma non spiegandogli il significato, che fu invece spiegato a Mosè, contestualmente alla pronuncia del Nome, vedo Esodo 3:14-15!
E la stessa cosa fa Gesù in Gv. 17:26: anche qui far conoscere il Nome, come nell' esempio precedente di Mosè, indica pronunciarlo e far conoscere il senso pieno di quel nome, "
affinchè l' amore col quale mi hai amato sia in loro", quell' amore di Dio che era negli apostoli, che conoscevano il Nome e lo pronunciavano (almeno con Gesù) ma che grazie a Gesù ne conoscevano il senso più pieno, e che non era nei farisei, che conoscevano il Nome ma non il suo senso pieno, vedi Gv. 5:42, ti è chiaro ora?
Araldo73, 11/12/2013 12:43:
Poi non vorrei andare OT ma la mia domanda è se la conoscenza del Nome Divino è necessaria alla salvezza di una persona e quindi nella predicazione.
Non se sia giusto conoscerLo, non se sia giusto farLo conoscere, non se sia giusto pronunciarLo anche non correttamente, non se sia bello saperLo ma solo se sia necessario per la salvezza.
Vorrei che ci concentrassimo sul necessario.
Pax Ararldo
ti ho spiegato nei miei
post n.124, 130 e 141 che invocare il nome di Geova è essenziale per la salvezza, in vista del giorno del giudizio, tanto quanto il confessare che il Cristo è Signore e che Dio lo ha destato dai morti, vai a rileggere caro.
Ciao.