26/09/2020 23:24 |
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253) Buddy Webber (1923-2005)
blatherwatch.blogs.com
pseudonimo di Justus Webber
indice di notorietà: ***
paese: USA
conduttore radiofonico e televisivo
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Nato a Bluffton, nello stato dell'Indiana, presta servizio per 4 anni nel corpo dei Marines. Alla fine degli anni '40 sposa Betty Heck, che sarà anche sua partner di lavoro: formano infatti una complessino nel quale Justus accompagna alla tromba la voce della moglie cantante.
Le sue prime esperienze radiofoniche si svolgono a Indianapolis e nel Nebraska; passa quindi alla televisione, alla KGO di San Francisco, e torna alla radio (1959), dove lavora alla KVI di Seattle annunciando le previsioni del tempo per gli automobilisti. Il suo 'bollettino meteo' tuttavia è rocambolesco e decisamente umoristico, tanto da conquistargli l'incondizionata simpatia del pubblico.
Gli anni della KVI sono da ricordare soprattutto per il fortunato, e spassoso, sodalizio fra Webber ed il disc jockey Bob Hardwick. Webber e Hardwick appariranno insieme in oltre 250 puntate di varie trasmissioni radiofoniche, dedicate soprattutto alla promozione di vari eventi, come la fiera mondiale di Seattle del 1962. Merita una menzione anche la partecipazione della coppia Webber-Hardwick alla soap opera di grande successo, trasmessa via etere, Helen Trump: a lotta woman.
In seguito Webber si trasferisce alla KOMO Television, stazione radio-televisiva di proprietà del gruppo Sinclair (come la KVI). Alla KOMO lavora sia in radio che in TV, conducendo anche un programma tutto suo sul piccolo schermo (il Buddy Webber Show).
Nel 1963 diventa testimone di Geova. Agli inizi degli anni '70 dà un definitivo addio allo show business e si trasferisce nelle Isole Canarie per diffondervi la Buona Notizia. Dopo la scomparsa di Betty (1995), che gli aveva dato 4 figli, si risposa con Carol Jensen che rimane la sua compagna fino alla morte, avvenuta nel 2005 per una fibrosi polmonare. Jack MacDonald, già direttore della KVI, ha definito Webber "una delle persone più gentili del mondo... piaceva a tutti". Carol, la seconda moglie, ha aggiunto: "mi mancheranno la sua forza spirituale, il suo umorismo. Non ha mai smesso di divertire la gente, ce l'aveva nel sangue. Ha sempre voluto rendere le persone felici".
Buddy Webber (a destra), Bob Hartwick e June Wilkinson (modella di Playboy)
in una simpatica scena di 'colazione in acqua' (1964).
picclick.co.uk
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Articolo di The Seattle Times con la notizia della morte di Webber. Vi si parla della sua conversione ai testimoni di Geova.
www.seattletimes.com/seattle-news/radio-personality-always-wor...
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[Modificato da EverLastingLife 27/09/2020 14:12] |
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16/10/2020 23:34 |
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254) Esa Leinonen (1960-vivente)
jw.com
indice di notorietà: ***
paese: FINLANDIA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Torre di Guardia aprile 2013 pagg. 8,9)
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Grazie soprattutto all’iniziativa di Esa Leinonen, cantante e batterista, nel 1976 nasce il gruppo hard rock finlandese Ironcross, che nella sua prima formazione (sottoposta a moltissimi avvicendamenti negli anni) annovera anche i chitarristi Kimmo Vanne e Pekka Nummela ed il bassista Tero Ovaska. Agli inizi della carriera gli Ironcross sono praticamente una cover band; nel 1982 arrivano sia il primo singolo, Let's Get Down to Business / Harder Than Stone, che il primo album di pezzi originali, Bloodhounds. La copertina di entrambi mostra una croce infuocata e su quella dell'album è visibile un pugno insanguinato. Nel frattempo, Leinonen aveva ceduto la responsabilità della batteria a Esko Mänty-Sorvari rimanendo l’unica voce leader degli Ironcross. L’anno successivo Vanne muore per abuso di alcool e droga.
Nel 1984 la band pubblica il singolo Get Down'N'Get Away / Not Good For Your Health e l’album Steel Warrior, che non riscuotono gli incassi sperati. La popolarità è incostante e gli Ironcross patiscono, sembra, anche la necessità di adeguarsi alle mode dei tanti gruppi metal emergenti specialmente negli USA, a cominciare dal look. Leinonen in particolare si allinea all’immagine sterotipata del metallaro sbracato e capellone e si sottopone ad una poderosa dieta dimagrante da ben 30 kg. La produzione musicale degli Ironcross assume inoltre una connotazione più melodica.
Nel luglio 1986 registrano per la prestigiosa EMI il nuovo LP Too Hot To Rock, da cui viene estratto il singolo Too Hot To Rock / Paradise Of Stars; il ritorno di pubblico è migliore, ma ancora insoddisfacente, tanto da indurre l'etichetta musicale a porre fine ai propri rapporti con la band. Gli Ironcross prendono tuttavia a farsi vedere in televisione (anche per la MTV) e nel 1987 pianificano un tour negli USA, dove si esibiscono in location prestigiose (come al celebre nightclub The Roxy di Los Angeles) e ancora sul piccolo schermo.
Copertine dei singoli Get Down'N'Get Away e Too Hot To Rock.
Leinonen in entrambi i casi è al centro del gruppo.
metalkingdom.net
discogs.com
Del 1989 è il singolo ritenuto il loro lavoro migliore, Immoral Love / Eye For An Eye. Questo è però anche l’ultimo anno di attività del complesso, almeno come Ironcross, dato che la loro manager tenta di rinvendirne i fasti con il nuovo nome di Dillinger. Quasi contemporaneamente Esa Leinonen, decano e vera anima degli Ironcross, lascia la musica metal per diventare testimone di Geova.
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Esa Leinonen ha raccontato i particolari della sua conversione nella Torre di Guardia del mese di aprile 2013, pagine 8 e 9.
Esperienza di Esa Leinonen (Torre di Guardia di aprile 2013, pag. 8,9 - CLICCA PER VISUALIZZARE
LA BIBBIA HA CAMBIATO LA LORO VITA
“Mi comportavo come un selvaggio”
Narrato da Esa Leinonen
ANNO DI NASCITA: 1960
PAESE DI ORIGINE: FINLANDIA
TRASCORSI: MUSICISTA HEAVY METAL
IL MIO PASSATO:
Sono cresciuto in un quartiere popolare della città portuale di Turku. Mio padre era un campione di boxe e anch’io e il mio fratello minore praticavamo il pugilato. A scuola non mi tiravo mai indietro quando si trattava di fare a pugni. Da adolescente mi unii a una banda piuttosto nota, il che mi portò a prendere parte a scontri ancora più violenti. Inoltre scoprii la musica heavy metal e iniziai a sognare di diventare una rock star.
Acquistai una batteria, formai una band e presto diventai la voce leader del gruppo. Mi piaceva scatenarmi sul palco. A motivo dell’immagine aggressiva e selvaggia che ci eravamo fatti diventammo molto famosi. Iniziammo a esibirci davanti a moltissime persone e incidemmo alcuni album, l’ultimo dei quali riscosse i favori della critica. Alla fine degli anni ’80 facemmo una tournée negli Stati Uniti. Ci esibimmo alcune volte a New York e Los Angeles e prima di tornare in Finlandia prendemmo contatti con alcuni discografici.
Per quanto fossi felice di far parte della band, ero alla ricerca di un vero scopo nella vita. Rimasi deluso vedendo quanto è spietata l’industria discografica. La vita frivola che facevo, inoltre, mi lasciava insoddisfatto. Ero convinto di essere una cattiva persona e temevo di finire all’inferno. Cercavo di trovare delle risposte nei più svariati testi religiosi e pregavo intensamente Dio di aiutarmi, anche se in realtà pensavo che non avrei mai potuto piacergli.
LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA:
Per mantenermi lavoravo in un ufficio postale. Un giorno scoprii che un collega era testimone di Geova, così lo bombardai di domande. Fui colpito dalle sue risposte logiche e basate sulle Scritture, così decisi di studiare la Bibbia con lui. Dopo alcune settimane, però, a me e alla mia band fu offerto un allettante contratto discografico che ci avrebbe permesso di pubblicare un album negli Stati Uniti. Era l’occasione della mia vita.
Dissi al Testimone con cui stavo studiando che desideravo davvero incidere quest’ultimo album, dopodiché avrei applicato seriamente i princìpi biblici nella mia vita. Lui non espresse la sua opinione; mi chiese soltanto di leggere le parole di Gesù riportate in Matteo 6:24: “Nessuno può essere schiavo di due signori”. Quelle parole di Gesù mi lasciarono di stucco. Qualche giorno dopo, comunque, fu il mio amico Testimone a rimanere di stucco: gli dissi che avevo deciso di seguire Gesù e che perciò lasciavo la band!
La Bibbia fu come uno specchio per me: rivelò tutti i miei difetti (Giacomo 1:22-25). Mi resi conto che mi comportavo come un selvaggio. Infatti ero orgoglioso e smisuratamente ambizioso, usavo un linguaggio volgare, ero violento, fumavo e bevevo. Capii quanto la mia vita andasse contro i princìpi della Bibbia e mi sentii come se fossi andato a sbattere contro un muro. Comunque ero pronto a fare i cambiamenti necessari (Efesini 4:22-24).
Specialmente nei primi tempi ero tormentato dai rimorsi per i miei errori passati. Ma il Testimone con cui studiavo mi fu di grande aiuto. Mi mostrò ciò che dice la Bibbia in Isaia 1:18: “Benché i vostri peccati siano come lo scarlatto, saranno resi bianchi proprio come la neve”. Questo e altri passi biblici mi convinsero che il nostro Padre celeste è misericordioso e vuole guarire le ferite di chi si pente dei propri errori.
Ora che conoscevo Geova e apprezzavo la sua personalità decisi di dedicargli la mia vita (Salmo 40:8). Mi battezzai nel 1992 a un’assemblea internazionale dei testimoni di Geova tenuta a San Pietroburgo, in Russia.
I BENEFÌCI:
Ho trovato molti buoni amici tra gli adoratori di Geova. Di tanto in tanto ci riuniamo per suonare della buona musica, che è un bellissimo dono di Dio (Giacomo 1:17). Un altro dono speciale è stata la mia cara moglie Kristina che mi è sempre stata accanto sia nei momenti tristi che in quelli felici.
Se non fossi diventato testimone di Geova forse oggi non potrei raccontare la mia esperienza. Prima non facevo che passare da un problema all’altro. Ora invece ho un vero scopo nella vita e sento che ogni tassello è finalmente al suo posto.
Link diretto al sito jw.org:
www.jw.org/it/biblioteca-digitale/riviste/wp20130401/mi-comportavo-come-un-se...
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[Modificato da EverLastingLife 17/10/2020 06:48] |
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09/11/2020 22:56 |
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255) Enzo Escobar (1951-vivente)
partidosdelaroja.com
Nome completo: Sergio Enzo Escobar Olivares
indice di notorietà: ***
paese: CILE
calciatore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? CARRIERA TERMINATA PRIMA DELLA CONVERSIONE
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Terzino del Cobreloa e della nazionale cilena, è uno dei pochi calciatori ad aver disputato 3 finali della Copa Libertadores (la massima competizione sudamericana di calcio per club).
Esordisce (1972) nell'Everton de Viña del Mar, nell'anno in cui la compagine del Valparaíso era appena retrocessa nella serie B cilena. Passa nell'Unión Española (1975) e infine nel Cobreloa (1980), dove la sua carriera raggiunge l'apice e arriva alla propria conclusione naturale nel 1987. Nel 1975, prima stagione all'Unión Española, Escobar gioca la sua prima finale di Copa Libertadores (29 giugno), persa contro l'Independiente per 2-0, ma in quell'anno vince anche il campionato nazionale, traguardo che bissa nel 1977.
Titolare nell' Unión Española nel 1977, anno del suo secondo scudetto.
Escobar è in piedi, terzo da sinistra.
historiascoperas.blogspot.com
Passato al Cobreloa gioca occasionalmente come difensore centrale e centrocampista, ma il ruolo nel quale dà il suo meglio è quello di terzino sinistro. Vince altri tre campionati cileni (1980, 1982 e 1985) e gioca altre due volte la finale della Copa Libertadores.
Copertina di un numero degli anni '80 del Deporte Total, con la maglia del Cobreloa.
Escobar è il giocatore con in baffi, ripreso in azione insieme al compagno di squadra Eduardo Gomez
e a Severino Vasconcellos e Lizardo Garrido del Colo-Colo.
chile.as.com
Convocato nella nazionale cilena nel 1976, fra quell'anno ed il 1982 gioca 26 partite per la nazionale; da ricordare la partecipazione alla finale della Copa América del 1979 e, soprattutto, quella ai mondiali di calcio del 1982, vinti dall'Italia di Bearzot. Con il Cile gioca complessivamente 26 partite (amichevoli incluse), vincendone 10.
Dopo la fine dell'attività agonistica ha tenuto seminari sportivi all'Università Andrés Bello de Viña del Mar e ha aperto una scuola calcio a Limache.
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In questa intervista del 2006 al giornale El mercurio de Calama Escobar parla fra l'altro della propria fede.
www.mercuriocalama.cl/prontus4_nots/site/artic/20060318/pags/20060318023...
Un brano (traduzione tdgonline):
Intervistatore: Ti piace allenarti?
EE: La verità è che mi piace molto insegnare. Sono un testimone di Geova, professo attivamente la mia religione e ho uno spazio dedicato alla mia spiritualità
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[Modificato da EverLastingLife 10/11/2020 13:41] |
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15/11/2020 11:52 |
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256) Chris Stokes (1969-vivente)
aishamusic.blogspot.com
Nome completo: Christopher B. Stokes
indice di notorietà: ***
paese: USA
regista, manager e produttore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Benché abbia fatto irruzione nello show business come manager di Marques Houston (per il quale riuscì ad ottenere il doppiaggio di uno dei protagonisti principali del film animato Bébé's Kids, del 1992) e altri cantanti, Stokes si è poi affermato principalmente come regista di film sia per il piccolo che per il grande schermo.
Il suo debutto dietro alla macchina da presa (se si escludono alcuni 'corti') avviene con il film House Party 4: Down to the Last Minute, con Houston e gli altri membri della popband Immature della quale il cantante faceva allora parte. Fino al 2020 aveva girato una ventina di lungometraggi, la maggioranza dei quali interpretati dal suo assistito, amico e (in seguito) conservo cristiano Houston. Il più noto e fortunato (16 milioni di incassi soltanto nella prima settimana) dei suoi film è You got served (2004), distribuito anche in Italia col titolo SDF - Street Dance Fighters. Il più pregevole è probabilmente Boogie Town (2012), una sorta di rivisitazione di West Side Story in chiave hip hop.
Locandina italiana del film Street Dance Fighters, con Marques Houston sulla destra.
comingsoon.it
Fra i suoi generi preferiti, l'horror ( Somebody Help Me del 2007, con un seguito tre anni più tardi; The Helpers, 2012, tutti girati prima della conversione) ed il dance drama ( Battlefield America, 2012, oltre al già citato SFD). Per la televisione ha girato film e serie a episodi. Stokes è sceneggiatore e produttore della maggioranza dei suoi lavori, nei quali si è concesso anche un paio di comparsate come attore.
Nell'ambiente del cinema Stokes è noto anche come autore di canzoni (ha composto brani per film quali Pensieri pericolosi, del 1995, con Michelle Pfeiffer, e Bogus - L'amico immaginario, del 1996, con Whoopi Goldberg e Gérard Depardieu) e produttore di colonne sonore. Nel 2007 ha tentato la strada della moda, con una propria linea, la Christopher Brian Collection, che aveva fra i suoi testimonial nientemeno che Kim Kardashian.
Con Kim Kardashian alla prima del film Somebody Help Me.
zimbio.com
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Il sito ufficiale di Chris Stokes.
www.chrisstokesent.com/
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Al congresso "Rimaniamo leali a Geova", del 2016, insieme ad uno dei suoi quattro figli.
twitter.com
Foto ad un congresso di zona dei testimoni di Geova. Stokes è il più a sinistra, accanto a Marques Houston.
Al centro l'attore Wesley Jonathan, anch'egli testimone di Geova. Il più a destra è il cantante Raz-B.
pinterest.it
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kish-magazine.com
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[Modificato da EverLastingLife 30/12/2020 23:36] |
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23/11/2020 17:46 |
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257) Nate Wayne (1975-vivente)
networthpost.org
pseudonimo di Nathaniel Wayne junior
indice di notorietà: ***
paese: USA
giocatore di football americano
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? dato non disponibile
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Dopo il diploma alla Noxubee County High School, si iscrive all'Università del Mississippi, dove si laureerà in legge. Negli anni del college rivela il proprio talento nel football americano. Gioca a nella NFL (National Football League, la più importante lega professionistica di football americano) per sette anni, dal 1998 al 2005, nel ruolo difensivo di linebacker; la sua conversione ai testimoni di Geova è presumibilmente successiva a quel periodo.
Lanciato dall' NFL Draft (evento annuale nel quale si selezionano dai college gli elementi migliori per l'NFL) del 1998, se si esclude una parentesi nei Jacksonville Jaguars del 2005 per i quali non ha però disputato alcun incontro ufficiale, ha giocato in quattro squadre: i Denver Broncos (1998–1999), i Green Bay Packers (2000–2002), i Philadelphia Eagles (2003–2004) ed i Detroit Lions (nel 2005). Complessivamente ha totalizzato 438 tackle, 16.0 sack, 8 intercetti, ha forzato 12 fumble negli avversari e ne ha ricuperati 5.
Con le divise dei Green Bay Packers e dei Philadelphia Eagles.
packers.com
ebay.com
Dopo la fine della carriera, ha aperto una gelateria della catena Coldstone Creamery ad Atlanta. E' sposato e padre di tre figli.
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Dati di carriera di Wayne sull'archivio online Pro Football Reference:
www.pro-football-reference.com/players/W/WaynNa20.htm
Altra pagina, dal portale American Football Database. Vi si fa cenno alla sua condizione di 'devoto testimone di Geova'.
americanfootballdatabase.fandom.com/wiki/Nate_Wayne
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[Modificato da EverLastingLife 03/12/2020 08:16] |
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02/12/2020 23:43 |
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258) Debbie Newsome (1960-vivente)
historyofaussiemusic.blogspot.com
pseudonimo di Deborah Newsome
indice di notorietà: ***
paese: Australia
conduttrice televisiva
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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I dating game show (da dating = incontro) sono una categoria di spettacoli televisivi consistenti nel formare delle coppie scegliendo il partner grazie a interviste 'al buio', basate su domande volte a indagare le affinità caratteriali, e nelle quali è possibile vedere il prescelto (o la prescelta) solo a decisione presa. Oggi non più di moda, hanno avuto il loro momento di gloria anche in Italia ( Il gioco delle coppie, trasmesso sui canali Mediaset negli anni '80 e condotto da Marco Predolin e Corrado Tedeschi). Perfect Match è stato uno degli show di questo genere più seguiti in Australia: in onda dal 1984 al 1989, è stato successivamente riproposto nel 1991 e ancora nel 2002.
Alcune copertine del magazine TW Week con la Newsome (rarerecords.com.au).
Fra il 1984 ed il 1985 il presentatore Greg Evans era affiancato da Debbie Newsome: bionda, brillante, splendido fisico da mannequin, aveva avuto in precedenza esperienze appunto come modella, ma anche cantante (con il singolo What's Your Name, What's Your Number?, del 1979) e comparsa cinematografica ( Solo per i tuoi occhi, 1981, film della serie di James Bond con Roger Moore nei panni del famoso agente segreto). Gli anni post- Perfect Match la vedono tornare alla musica pop (dallo spettacolo itinerante Debbie Newsome show, 1989, fino ad un tributo a Janis Joplin nel 2014); nel frattempo, come riportato più volte dal periodico Woman's Day dal 1990 in poi, era diventata una devota testimone di Geova. Sposata con Mark Learmonth, ha due figli, una delle quali, Tara, ha seguito le orme della madre come protagonista del piccolo schermo partecipando a vari reality.
Video. Servizio-intervista (2017) del programma Studio 10 di Craig Bennett dedicato a Debbie Newson, in cui la star parla soprattutto dei suoi trascorsi televisivi di Perfect Match.
Sullo schermo sfilano molte belle immagini della Newson. A 5' 40'' si vede la breve sequenza del film For your eyes only in cui compare in compagnia di Roger Moore.
youtube.com
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gettyimages.it
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[Modificato da EverLastingLife 03/12/2020 08:17] |
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29/12/2020 18:48 |
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259) Rob Richie (1965-vivente)
beckett.com
nome completo: Robert Eugene Richie
indice di notorietà: **
paese: USA
giocatore di baseball
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI (in seguito interrotta)
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Fra gli sportivi che hanno interrotto la carriera per concentrarsi sulla propria fede di testimoni di Geova (scelta peraltro non solo non condivisa da tutti, ma statisticamente minoritaria: si vedano ad esempio, per il baseball, le schede dei fratelli Jarry Wayne e Scott Hairston), il caso di Rob Richie batte probabilmente ogni record di brevità, tanto da potersi classificare come vera e propria meteora di questo sport: il suo periodo professionistico prima del definitivo ritiro è durato poco più di un mese, fra l'agosto ed il settembre del 1989.
Dopo le serie minori, era approdato alla Major League Baseball giocando per i Detroit Tigers, la compagine che aveva annoverato fra le proprie file (anche in questo caso fino al termine naturale dell'attività agonistica) altri due testimoni di Geova, Chet Lemon e la vera e propria leggenda Lou Whitaker. Di ruolo esterno sinistro, aveva totalizzato una batting average (media di base hits, ovvero di battute valide) di 265, un fuori campo e 10 run batted in. Pochi giorni dopo aver compiuto i 24 anni annunciò ufficialmente che avrebbe lasciato lo sport per dedicarsi al ministero cristiano e si mise a fare l'agente di custodia. Può stupire il fatto che, malgrado la fulmineità della sua carriera, Richie sia mediamente piuttosto presente sul web (immagini e curriculum sportivo).
Le statistiche di Rob Richie:
www.baseball-reference.com/players/r/richiro01.shtml
Figurina autografata:
baseball-almanac.com
Immagine dal sito del giornale Nevada Appeal di un articolo
di Joe Santoro in cui si commenta l'abbandono della carriera da parte di Richie:
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[Modificato da EverLastingLife 29/12/2020 18:49] |
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29/12/2020 18:49 |
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260) Volcano Choy (vivente)
idigart.org
pseudonimo di Delano Choy junior
indice di notorietà: ***
paese: Hawaii
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Figlio e nipote di musicisti, il suo primo impiego di rilievo lo ottiene suonando il corno nel quartetto della pianista Betty Lou "Lady Fingers" Taylor nel noto locale Trappers Jazz Club. L'esperienza, protrattasi per un paio d'anni, permette al giovane Choy di esibirsi con i celebri fiatisti Bobby Hutcherson, Stan Getz, Bill Watrous e Wynton Marsalis. Proprio Marsalis lo incoraggia a trasferirsi negli USA, dove la sua carriera prende il volo: dopo un periodo iniziale a Disneyland, si sposta a Pittsburgh dove conosce il grande batterista Rodger Humphries. Questi ne intuisce subito il talento e lo invita ad unirsi alla sua band, esperienza che durerà un settennio e contribuirà in modo decisivo alla sua evoluzione come musicista jazz. Dopo avere ascoltato una sua scoppiettante performance alla tromba durante un tour coast to coast negli USA, un critico lo ribattezza 'volcano' (con ovvio riferimento all geomorfismo della sua terra d'origine), soprannome che Choy peraltro non ama particolarmente ma che gli rimane addosso come un marchio di fabbrica per il resto della carriera. E' amico d'infanzia e conservo cristiano di John Kolivas, altro importante jazzista hawaiiano. Oltre alla tromba, suona abilmente il piano, le tastiere e l'ukulele, e canta in inglese, spagnolo e nella sua lingua nativa.
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Il sito ufficiale di Volcano Choy; navigando le varie pagine è possibile ascoltare in sottofondo alcuni brani della sua musica.
www.volcanochoy.com/news
Video. Volcano Choy nella mirabile esecuzione (alla tromba) di un proprio brano, non a caso intitolato Lava Flow (= flusso di lava!).
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 29/12/2020 18:49] |
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09/01/2021 20:27 |
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261) Mia Beyerl (1900-1989)
de.wikipedia.org
pseudonimo di Maria Anna Beyerl
indice di notorietà: ***
paese: Austria
cantante lirica e insegnante di canto
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
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Oltre che un affascinante contralto nell'Austria del primo dopoguerra, Maria Anna "Mia" Beyerl è stata una pianista e soprattutto una nota insegnante di canto lirico, la cui carriera si è sviluppata per oltre sessant'anni lungo il XX secolo.
Era la primogenita di Heinrich, agiato commerciante, e di Maria Neuhaus. I genitori si erano conosciuti a Salisburgo nel 1898, e si erano scoperti accomunati dalla passione per la musica, tanto da iniziare a esibirsi come cantanti e musicisti dilettanti. Nel 1900 si erano sposati e stabiliti a Linz. Quello stesso anno nasce Maria Anna, e due anni più tardi l'unica sorella Gretel.
La Beyerl prende sin dall'infanzia lezioni di canto e pianoforte, rivelando un talento genuino e precoce. Educata dalla suore, si diploma e nel 1919 si trasferisce a Vienna, dove studia alla Staatsakademie (l'attuale Università per la musica e le arti interpretative di Vienna). Voce di contralto, grande eleganza e padronanza della scena (specie in ruoli romantici), con il nome d'arte di Mia prende a esibirsi soprattutto a Vienna e Linz, interpretando ad esempio lieder di Richard Strauss e Franz Schubert e brani di Anton Bruckner ( Te Deum) e Hugo Kaun; fondamentale in questo periodo il supporto di August Göllerich, compositore, pianista e direttore d'orchestra e soprattutto direttore del Linz Musikverein, ove Mia si esibisce a più riprese come solista. Nel 1928 supera gli esami di stato di canto e pianoforte e diviene membro dell' ensemble del Vienna Volksoper, uno dei maggiori teatri d'opera della capitale austriaca. Nello stesso periodo conosce l'insegnante di canto solista Hans Enders, dal quale prende lezioni, per poi diventare rapidamente sua assistente.
Nel 1929 un grave inconveniente ne compromette la carriera: si ammala di difterite, che distrugge purtroppo gran parte delle sue doti canore. Costretta a rinunciare alla professione di cantante lirica, torna a Linz (1932) dove prende a lavorare come insegnante di canto, attività che svolge senza soluzione di continuità fino al 1975, e opera da mecenate dei propri studenti più talentuosi, per i quali organizza regolarmente dei concerti. Negli anni '50 si unisce ai testimoni di Geova. Muore nel 1989 per le conseguenze di un cancro allo stomaco.
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Sito curato da una pronipote della Beyerl, Christa Prameshuber, grande ammiratrice della cantante e autrice di una sua biografia, Die Meisterin.
www.die-meisterin-mia-beyerl.com/
Di seguito un paio di foto di famiglia tratte dallo stesso sito, in compagnia dei genitori e della sorella Gretel.
Nella prima è la bambina più alta. Nel secondo gruppo è la ragazza più a sinistra.
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[Modificato da EverLastingLife 10/01/2021 04:24] |
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27/02/2021 19:15 |
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262) Roy Brewer jr. (1930-2019)
syncopatedtimes.com
nome completo: Roy Martin Brewer
indice di notorietà: ***
paese: USA
tecnico cinematografico e musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 8 luglio 1984 pagg. 8-11)
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Roy Brewer era figlio dell'omonimo, e più celebre, sindacalista americano, noto specialmente negli anni '40 per aver operato, in qualità di braccio destro del futuro presidente Reagan, per osteggiare le infiltrazioni comuniste (vere o presunte) nel cinema hollywoodiano. La carriera di Brewer figlio può essere suddivisa in due metà, sovrapposte negli anni, la prima delle quali come tecnico cinematografico. Verosimilmente grazie anche all'influenza paterna nell'ambiente, Brewer iniziò infatti a lavorare sin dagli anni '50 come film editor (montatore audio-video) ai Disney Studios. Tale attività si è protratta per quasi tre decadi, anche se in un numero relativamente ristretto di produzioni disneyane: una decina, fra cui tre grandi classici ( La carica dei 101, La bella addormentata nel bosco, Basil l'investigatopo) e alcuni cartoni animati brevi con protagonisti Pippo e Topolino.
Locandine di alcuni film della Disney con Brewer nel cast tecnico.
imdb.com
La seconda metà della vita professionale di Brewer nello show business si è sviluppata come trombonista. Negli anni '50 aveva iniziato a partecipare, per puro diletto, a delle jam session negli studi Disney all'ora di pranzo, senza probabilmente sospettare che il suo talento lo avrebbe condotto a diventare parte di vari importanti gruppi Dixieland (una variante del jazz) a Los Angeles, come i Dixie Flyers di Joe Darensbourg e la South Frisco Jazz Band di Vince Saunders. Lavorò soprattutto a Disneyland, nel corso di esibizioni scenografiche a bordo di zattere e battelli che percorrevano gli specchi d'acqua artificiali del parco, accompagnate da grandiosi effetti audio e di illuminazione; ma anche in importanti ristoranti e locali di varie località degli Stati Uniti.
Biglietto d'ingresso (1960) per il famoso parco divertimenti
con la pubblicità dello spettacolo Dixieland at Disneyland incluso nel prezzo.
disneyhistoryinstitute.com
Durante una esibizione al night Storyville Club di Boston negli anni '50; Brewer è al centro.
louisianadigitallibrary.org
La sua ultima esperienza di rilievo nel jazz si è avuta a partire dal 1979, anno in cui è entrato a far parte della Great Pacific Jazz Band di Bob Ringwald. Sette anni prima era diventato testimone di Geova, ma solo nel 1985 decise di ridurre i propri impegni lavorativi per dedicare più tempo alla propria fede.
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Roy Brewer ha raccontato la sua conversione nella Svegliatevi! del'8 luglio 1084, pagine 8-11.
Esperienza di Roy Brewer (Svegliatevi! 8/7/84, pag. 8-11 - CLICCA PER VISUALIZZARE
Come ho trovato la felicità duratura
CHE emozione provai la prima volta che vidi Walt Disney nel 1954! Ecco l’uomo col quale avevo messo in relazione la felicità sin dall’infanzia, l’artista che aveva portato Topolino, Biancaneve e Bambi sullo schermo cinematografico. E ora eccomi a lavorare come tecnico del montaggio nel suo studio cinematografico di Burbank (California, USA). Nei successivi 30 anni sarei stato quotidianamente a contatto col mondo fantastico delle sue creazioni.
La vita presso gli studi della Disney era entusiasmante! Era una perenne meraviglia vedere i molti divi del cinema e i fantastici set costruiti per girare una scena. Ad esempio, un giorno un intero palcoscenico attrezzato per la ripresa del sonoro fu inondato d’acqua e sei potenti macchine del vento crearono una paurosa atmosfera da uragano. In mezzo a tutto ciò Kirk Douglas salvò dall’affondamento il Nautilus, arpionando una piovra che stava facendo colare a picco il sottomarino. Forse rammentate il film: era Ventimila leghe sotto i mari, tratto da un romanzo di Giulio Verne.
Ogni giorno sembrava che si avverasse un sogno. Il mio sembrava più un passatempo che un lavoro. Ed ero pagato per esso. Anche le persone che mi circondavano erano ben diverse. Sembravano sinceramente felici del loro lavoro! Quei 16 ettari su cui sorgevano i palcoscenici per la ripresa del sonoro, i locali dei disegnatori, gli edifici con le attrezzature tecniche e quelli amministrativi erano perennemente animati da uno spirito di collaborazione. La gente sorridente era felice di far parte del mondo di Walt. Allora pensavo anch’io d’essere felice. Ma un giorno avrei scoperto cos’è la vera felicità.
Il “mondo fantastico” e la felicità
Cominciando coi suoi film di Topolino nel 1928, Walt Disney contribuì a rallegrare centinaia di milioni di persone. Nel 1937 portò a termine il primo lungometraggio di animazione, Biancaneve e i sette nani. Fu un grande successo e continua ancora a essere distribuito ogni sette anni circa a una nuova generazione di bambini che, insieme ai genitori, lo vedono con grande piacere!
Un’altra idea di Disney fu quella di progettare parchi di divertimenti. Centri di divertimenti esistono da decenni in luoghi come Coney Island negli USA, Blackpool in Inghilterra, e Tibidabo a Barcellona. Ma l’idea di Disney fu di dare un tema ai suoi parchi di divertimenti. Il primo che venne aperto fu Disneyland in California nel 1955; poi nel 1971 fu aperto il Disney World con il suo “mondo fantastico” in Florida. Nel 1982 si aggiunse l’EPCOT (Prototipo sperimentale della comunità del domani). Dal 1983 anche i giapponesi hanno la loro Disneyland a Tokyo.
Negli scorsi tre decenni oltre 335 milioni di persone hanno pagato l’ingresso ai parchi di Disney, e sono stati affascinati vedendo con i loro occhi quello che Disney chiamò il suo MONDO FANTASTICO! E, come promesso, una volta che si è dentro, 99di solito si dimenticano i problemi e si è pervasi dalla felicità.
È possibile un mondo più felice?
La felicità è qualcosa che tutti desiderano. Ed è ciò che i produttori cinematografici cercano di offrire a coloro che desiderano comprarla. È costosa da produrre ma anche molto redditizia. Ma è vera felicità? È duratura? Considerate.
Quando si esce dal cinema, si spegne il televisore o si lascia un parco di divertimenti, il mondo fantastico svanisce! Ci si trova nuovamente davanti alla cruda realtà. Le poche ore di piacevole svago diventano un bel ricordo. Una volta tornati nel mondo della realtà si è nuovamente sommersi da gravi problemi come quelli economici, la delinquenza, le malattie e, naturalmente, la morte. Il divertimento non è felicità duratura. È solo una breve parentesi.
Mi ero chiesto spesso: non sarebbe bello essere invitati a vivere in un paese dove si potesse lavorare senza problemi, fare ogni giorno un gioioso e nuovo incontro con le cose felici della vita e dove non ci fossero sofferenze, un paese dove non solo non si invecchiasse mai ma non si dovesse nemmeno morire, un paese dove veramente si potesse ‘vivere sempre felici e contenti’? Se un mondo del genere fosse possibile, quanti pensate sarebbero disposti a fare sacrifici per entrarvi? Che dire di voi?
In effetti milioni di persone hanno già manifestato di desiderare un luogo del genere. Benché sia ancora sul “tavolo da disegno”, la sua realizzazione è garantita. E secondo la profezia biblica, il tempo per approfittare di tale offerta è limitato. Non è un “mondo fantastico”. È la terra, come sarà trasformata mediante il Regno di Dio. Lì, secondo la promessa di Dio, la felicità durerà veramente per sempre! — Rivelazione 21:3, 4; Tito 1:2.
Presto sull’intera terra sarà restaurato il paradiso. Vigore e vitalità saranno rinnovati. Neppure gli animali incuteranno più timore o avranno paura. Ogni attimo sarà assolutamente felice e si proverà la sensazione di aver fatto qualcosa di utile, e questo recherà gioia a tutti. Vi sembra un’utopia? Un tempo anch’io la pensavo così.
Un nuovo modo di vedere la vita
In precedenza avevo fatto parte della Prima Chiesa Cristiana di Grand Island (Nebraska, USA). Perciò quando nel 1970 cominciai a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova, il pensiero di vivere per sempre sulla terra mi giunse nuovo. Andando avanti nello studio, appresi che Dio ha certe norme riguardo alla condotta di coloro che cercano conforto nella sua adorazione. Cominciai a fare cambiamenti nella mia vita. Man mano che il proposito di Dio riguardo alla terra e all’uomo divenivano chiari per me e per la mia famiglia, attività a cui mi ero attivamente dedicato come pilotare un aereo privato, organizzare concerti, giocare a tennis e altri passatempi, divennero sempre meno importanti.
La Bibbia rivelava chiaramente come la mia religione di un tempo non mi avesse insegnato la verità riguardo ai propositi di Dio e al vero significato del suo Regno. L’inferno di fuoco non esiste! Non esiste un’anima immortale che alla morte abbandona il corpo! Dio non è Gesù ma Geova, l’Onnipotente Creatore. Gesù è il Figlio di Dio, non Dio il Figlio. — Ezechiele 18:4, 20; I Giovanni 4:15; Salmo 83:18.
Mi resi conto inoltre che Gesù non si occupò mai di politica. Sapeva che il proposito di Dio era quello di togliere infine di mezzo i governi umani per far posto al 1010paradiso dove perfino sarebbero stati risuscitati i morti. Come potevo allora continuare ad appoggiare uomini politici che cercavano di perpetuare questo decadente sistema permeato da criminalità, e con scarsa salute, economie in crisi e morte certa, quando avrei invece potuto scegliere un’amorevole disposizione che promette la vita eterna? Cominciai a dire al maggior numero di persone possibile che presto il Regno di Dio avrebbe soddisfatto il desiderio di ogni cosa vivente! — Giovanni 18:36; Daniele 2:44; Giovanni 5:28, 29.
La maggioranza delle persone crede in un’“utopia”, in un mondo spirituale dopo la morte. Ma non è ciò che dice la Bibbia. Adamo ed Eva avrebbero potuto vivere in eterno qui sulla terra se avessero scelto di ubbidire a Dio. A causa della loro ribellione, Dio fu obbligato a eseguire la pena. L’imperfezione condusse a una temporanea fioritura della malvagità che sta raggiungendo il culmine, ma che sarà poi improvvisamente eliminata! Quel culmine è stato quasi raggiunto. Lo stroncamento di cui si parla così spesso nella Bibbia avrà luogo tra breve. — Luca 21:29-36.
Diventai un personaggio piuttosto singolare per coloro che mi avevano conosciuto come appassionato di sport e organizzatore di riunioni mondane che si dilettava a suonare col trombone musica jazz e a parlare di politica. In confidenza qualcuno mi disse che alcuni ridevano dei miei sforzi di rivestire una nuova personalità caratterizzata da buone abitudini. È però interessante che in mia presenza veniva mostrato un certo rispetto, qualcosa che prima non succedeva. Certuni incespicavano addirittura nel parlare per trasformare una bestemmia in qualcosa di gradevole. Non volevano offendermi. La Parola di Dio cominciava a cambiare le cose!
La vera felicità si può ancora trovare
Sono passati 12 anni da che sono divenuto un Testimone battezzato. Mia moglie e i nostri tre figli amano tutti Geova. Abbiamo trovato una felicità che non pensavamo fosse possibile in questo caos che si chiama civiltà. La nostra vita ha uno scopo! I nostri bisogni spirituali sono più che soddisfatti. Siamo molto grati di tutto il bene che abbiamo ricevuto nella vera organizzazione di Dio.
Che gioia sapere che esiste non un fugace “mondo fantastico”, ma un Regno giusto, un governo, che presto eserciterà il potere in tutto il mondo. Che emozione pregustare la felicità che esisterà per sempre sotto il Regno più felice che sia mai esistito! — Matteo 6:9, 10; Rivelazione 21:3, 4.
È vero che alcuni film e alcuni centri 1111di divertimenti ci aiutano a distogliere la mente dalle preoccupazioni e dai problemi quotidiani. Ma per esperienza so che l’effetto è di breve durata. Perciò, perché non indagare personalmente, come ho fatto io, per sapere come anche voi potete avere sollievo permanente dal male e dalle sofferenze?
Link diretto al sito jw.org (biblioteca teocratica):
wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/101984083
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Torna al 3D con l'elenco dei testimoni di Geova VIP: LINK
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[Modificato da EverLastingLife 28/02/2021 00:32] |
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13/03/2021 17:56 |
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263) Carlos San Jose (1946-vivente)
boxrec.com
indice di notorietà: **
paese: Spagna
ex-pugile
campione spagnolo dei pesi superwelter
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22 febbraio 1982 pagg. 16-21)
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Nativo di Toro, nella comunità autonoma di Castiglia e León, nel suo lustro di carriera ha accumulato un palmares di tutto rispetto: su 47 incontri ufficiali disputati ne ha vinti 32 (di cui 13 per KO), pareggiati 7 e persi 8. Ha debuttato il 26 novembre del 1966 battendo a Madrid il marocchino Abdelkader ben Bachir, il quale, come da lui raccontato nella propria intervista alla Svegliatevi!, sarebbe a sua volta diventato testimone di Geova. Pochi giorni dopo arriva la sua prima vittoria per KO ai danni di Andres Canaveras.
Ha concorso varie volte per il titolo nazionale spagnolo nelle categorie Welter e Superwelter, divenendo campione nazionale dei Superwelter con una vittoria per KO tecnico contro Jose Maria Madrazo, il giorno di Natale del 1970. San Jose difese poi il titolo con successo in quello che sarebbe stata la sua ultima gara, contro Angel Guinaldo l'9 ottobre del 1971, terminata in pareggio. Fra l'aprile del 1969 e lo stesso mese del 1970 riportò un filotto di ben 11 trionfi consecutivi sul ring, 5 dei quali per KO o KO tecnico. Il suo ricordo più drammatico è senza dubbio legato alla data del 30 dicembre 1969. All'ottava e ultima ripresa di un combattimento fino a quel momento non particolarmente violento, con una improvvisa raffica di colpi San Jose causò la morte dell'avversario, il 27enne nigeriano Agbakhume Daudu (che era appena al suo quinto incontro professionistico), per emorragia cerebrale. Carlos San Jose era chiamato San Jose II per distinguerlo da suo fratello Francisco, anch'egli pugile e anch'egli convertito ai testimoni di Geova.
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Dati di carriera di Carlos San Jose e, di seguito, una foto con autografo tratta dalla stessa pagina:
boxerlist.com/it/boxer/carlos-san-jose/13279/
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Carlos San Jose, insieme a suo fratello Francisco, ha raccontato la propria conversione nella Svegliatevi! del 22 febbraio 1982, pagine 16-21.
Esperienza di Carlos San Jose (Svegliatevi! 22/2/82, pag. 16-21 - CLICCA PER VISUALIZZARE
Cercavamo la gloria sul ring
ERA il 21 gennaio 1966. Seduto sullo sgabello in un angolo del ring, mi sentivo ormai vicino alla gloria e alla ricchezza. Non dovevo far altro che vincere questo incontro e io, Francisco San José, sarei stato proclamato campione spagnolo dei pesi massimi. Il passo successivo sarebbe stato il campionato europeo.
I miei pensieri furono bruscamente interrotti dal suono del gong e il primo round cominciò. Il mio avversario, Mariano Echevarría, aveva ovviamente le stesse ambizioni, e ingaggiammo un duro combattimento che durò 12 riprese. Eravamo forti entrambi e fu una lotta senza quartiere. Quel giorno diventai il campione spagnolo dei pesi massimi, ottenendo la vittoria ai punti.
Da ragazzo, nella mia città di Toro, nella provincia di Zamora, nella Spagna nordoccidentale, ero noto perché facevo a pugni per strada. Pur avendo studiato in un collegio cattolico, ciò che imparai non mi cambiò. Finita la scuola intrapresi una vita sfrenata e immorale.
Col tempo mi innamorai di una ragazza del posto, ma lei non mi voleva se non cambiavo vita. Feci qualche cambiamento, ma volevo sempre fare a pugni. Dato che il solo modo legale e “nobile” era il pugilato, cominciai a tirare di boxe. Nel 1963 rappresentai la Spagna ai Giochi del Mediterraneo disputati in Italia, a Napoli, e vinsi una medaglia di bronzo. Ma invece di qualificarmi per le Olimpiadi di Tokyo dell’anno dopo, decisi di passare al professionismo. Dopo tutto, pensai, se correvo dei rischi era giusto che ci guadagnassi anche finanziariamente.
Ma dove mi portò tutto questo? Sei mesi dopo che avevo vinto il titolo spagnolo dei pesi massimi, il mio rivale, Echevarría, mi batté in sei riprese. Non ero più il campione. Nei successivi 4 anni disputai 23 incontri, ne vinsi 11, ne persi 9 e ne terminai tre alla pari. A poco a poco mi resi conto di essere manovrato dagli organizzatori e dai manager per favorire la carriera di altri. Nel 1969 un cronista sportivo mi definì un “capro espiatorio”. Poiché avevo bisogno di soldi, in due occasioni mi prestai a ciò che in spagnolo si chiama tongo, cioè un incontro truccato. Quando nel 1967 rifiutai di cooperare in qualcosa del genere, l’arbitro fece in modo che perdessi. Alla fine capii che in molti casi i campionati sono decisi negli uffici degli organizzatori e non sul ring.
Al principio della carriera persuasi il mio fratello minore, Carlos, a tentare la strada del pugilato. Ecco il suo racconto:
Mentre Francisco aveva successo come pugile dilettante, io vincevo alle corse campestri. Ma ero spinto a guardare e seguire l’esempio di Francisco.
Un giorno del 1963 Francisco arrivò a casa e annunciò che mi aveva combinato il primo incontro. Con l’approvazione della Federazione Pugilistica di Valladolid dovevo combattere contro un pugile di nome Sanchez nella nostra città. Ero nervoso, ma non potevo deludere i miei concittadini. Vinsi per k.o. alla seconda ripresa. Trascinata dall’entusiasmo la folla mi sollevò in alto e mi portò in giro per la città. Il successo mi andò alla testa. Assaporata la vittoria, fui preso dalla febbre della boxe e anch’io cominciai a sognare di diventare famoso e ricco sul ring.
Mi trasferii a Madrid per allenarmi e fare gli incontri giusti. Nel 1965, e di nuovo l’anno successivo, divenni il campione spagnolo dei dilettanti nella mia categoria di peso. Fui scelto per far parte della squadra nazionale spagnola che avrebbe combattuto contro la Francia, e a livello regionale contro squadre in Germania e Portogallo. Tutti questi incontri dilettantistici furono trampolini di lancio per la carriera professionistica.
Alla fine giunse il giorno lungamente atteso: il 23 novembre 1966. Debuttai come professionista a Madrid contro Ben Bachir. Vinsi per k.o. Allora non sapevo che anni dopo avrei incontrato Ben Bachir in circostanze molto diverse. Ora una serie di avversari di varie nazioni cadevano sotto i miei pugni; alcuni perdevano per k.o. e altri ai punti. Ma il combattimento che mi sarebbe rimasto più impresso fu quello disputato il 30 dicembre 1969 contro Bernard Daudu, un esperto pugile nigeriano.
Sebbene fuori del ring fossi una persona tranquilla e riservata, cominciato l’incontro mi trasformavo in un selvaggio picchiatore, deciso solo a mettere il mio rivale fuori combattimento. Ricordo le parole di un allenatore ai tempi in cui ero un dilettante: “Quando sali sul ring ricorda che devi finire l’avversario in qualsiasi modo. Vacci col cuore pieno d’odio e fallo a pezzi. È il tuo nemico. Non avere pietà di lui”.
Man mano che l’incontro procedeva i miei colpi non andavano a segno. La folla si fece impaziente. Volevano il sangue. Era un incontro in otto riprese e ne rimaneva solo una. Ero nell’angolo e il mio secondo mi diede un frettoloso consiglio: “Finiscilo in questo round altrimenti perderai l’incontro!” Sentii il sangue salirmi alla testa e al suono del gong mi scagliai pieno di furore e di odio. All’improvviso, a circa metà ripresa, gli sferrai un gancio sinistro alla mascella, seguito da un destro al fegato. Cadde sulle corde e lo colpii di nuovo. Perse per k.o.”.
Terminate le brevi formalità della vittoria, lasciai in fretta il ring, mi cambiai d’abito e presi il treno per Bilbao. Al mio arrivo alla stazione c’erano ad accogliermi mia moglie e mia sorella, che però apparivano tese. Cos’era successo? Mi diedero la notizia: Daudu era morto per un’emorragia cerebrale!
È difficile descrivere ciò che provai a quella notizia. Piansi a lungo e amaramente. Non potevo credere di avere causato la morte di un uomo coi miei pugni.
Ma com’è strana la natura umana! Com’è facile razionalizzare! Trovai subito delle scuse per giustificarmi e per continuare a fare del pugilato. Altri che erano interessati alla mia carriera mi diedero questi consigli: “È stato un incidente. La boxe è uno sport. Non è stata colpa tua. Probabilmente il danno era stato causato nell’incontro precedente”. “Ora è il momento di sfruttare la fama che ti sei fatto”. Ma nel mio profondo intimo, non ero soddisfatto. Sapevo che la boxe l’aveva ucciso, ma io ero stato il giustiziere che aveva inflitto il colpo di grazia.
Tre mesi dopo ero di nuovo sul ring, a Madrid. Alla TV mi chiesero cosa pensavo della mia carriera dopo il tragico episodio. Risposi che ero deciso a continuare.
Le vittorie si susseguirono finché il 25 dicembre 1970 ebbi la mia grande occasione: l’incontro per il titolo spagnolo dei welter pesanti. Il luogo: Bilbao, nella provincia di Vizcaya. Il mio avversario: José Maria Madrazo, un esperto. Ma io ero più giovane e più forte, e al sesto round lo mandai due volte al tappeto. Le stava prendendo, così alla fine l’arbitro interruppe il combattimento e mi assegnò la vittoria per k.o. tecnico. Finalmente avevo eguagliato quello che mio fratello aveva fatto quattro anni prima: ero diventato campione spagnolo.
Ma oltre un anno prima che io conseguissi questa meta, mio fratello Francisco si era ritirato dal pugilato. Perché? Lasciamolo dire a lui.
Mi consideravo più ateo che cattolico, ma quando i testimoni di Geova mi visitarono ero curioso di sapere in cosa credevano. Ne ammiravo il coraggio. Erano ovviamente sinceri. Anche se non credevo a tutto quello che insegnavano, mi interessava conoscere e capire la Bibbia. Con il settimanale aiuto dei Testimoni, studiai la Bibbia insieme al libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. I Testimoni non menzionarono mai la boxe. Ma quando studiammo il capitolo XIV, intitolato “Come si identifica la vera religione”, compresi che il principale segno che distingue il cristiano è l’amore. Appresi che Gesù aveva detto: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giov. 13:35) Il libro proseguiva dicendo: “Deve essere amore che influisca profondamente su ogni aspetto della vita quotidiana”. Nel mio caso, era inclusa la boxe.
Era stato organizzato un incontro speciale. Mio fratello Carlos ed io dovevamo apparire nello stesso programma, San José I e San José II, i nostri nomi da professionisti. Meditai a lungo sulla mia situazione e pregai Dio di guidarmi. Dovevo e potevo continuare a fare il pugile e chiamarmi cristiano? Dopo un profondo esame di coscienza decisi che l’incontro che avrei disputato il 17 ottobre 1969 nell’Arena di Bilbao sarebbe stato l’ultimo.
Quando annunciai alla stampa il mio ritiro dal ring per motivi religiosi, la cosa fece molto scalpore. Carlos non poteva credere che quattro mesi di studio biblico avessero prodotto in me un simile cambiamento. I miei “amici” nel mondo della boxe tentarono di farmi tornare sulla mia decisione. Mi offrirono l’opportunità di concorrere per il titolo europeo, con una grossa borsa in palio. Pur avendo bisogno di denaro, rimasi fermo nella mia decisione.
Andai a vivere con la famiglia nella mia città nativa di Toro, dove ho sin d’allora disputato un diverso tipo di combattimento, la corsa cristiana. La verità della Bibbia ha cambiato la mia personalità. Per illustrare quello che voglio dire, qualche tempo fa stavo facendo visite di casa in casa per parlare della Bibbia quando un tipo robusto minacciò di buttarmi giù dalle scale. In passato questo mi sarebbe bastato per stenderlo con un paio di montanti alla mascella. Invece lo dissuasi dalle sue cattive intenzioni e conclusi la conversazione pacificamente. — II Tim. 2:24-26.
Non è stato facile trasformare la mia personalità e imparare a usare la facoltà della ragione invece dei pugni. Ma sono senz’altro più contento di stare con la mia famiglia, di lavorare la terra, di badare agli animali e servire Dio in qualche piccolo modo. Che contrasto con le luci abbaglianti del ring e la sete di sangue della folla volubile! — Rom. 12:1, 2; Col. 3:10, 12.
La mia decisione di lasciare il ring sconcertò Carlos, che continuò la sua carriera. Lasciamogli raccontare ciò che avvenne poi:
Circa un anno dopo il ritiro di Francisco, qualcuno bussò alla mia porta. Era lo stesso Testimone che aveva visitato lui. Lo invitai a entrare e dopo una conversazione mi chiese se volevo studiare la Bibbia. Pensavo: “Non ci si rimette nulla a conoscere”, e ad ogni modo ero curioso di sapere cosa aveva avuto un così grande effetto su mio fratello. Così accettai di studiare, ma dissi chiaramente che io non avrei mai rinunciato alla boxe per la religione.
Credo di avere avuto la prima grossa sorpresa quando verificai i Dieci Comandamenti nel libro biblico di Esodo. Pensavo di averli imparati a memoria quando andavo a scuola, ma i comandamenti della Bibbia erano diversi da quelli della versione ecclesiastica. Per esempio, non avevo mai sentito parlare del secondo comandamento che vieta l’uso delle immagini nell’adorazione. Per nascondere questa omissione, la versione della chiesa aveva ricavato due comandamenti dal decimo. Questo imbroglio mi aprì gli occhi. — Eso. 20:4-6.
Dopo pochi studi biblici soltanto cominciai a lottare con la mia coscienza. Mia moglie stava accettando la verità cristiana, e io capivo che se continuavo a studiare la Bibbia la mia vita di pugile era segnata. Così alcune volte trovai dei pretesti per non fare lo studio, e altre volte sperai semplicemente che il Testimone si dimenticasse di venire. Nondimeno, la Bibbia influiva sul mio modo di pensare. Lo compresi quando il 10 ottobre 1971 difesi il mio titolo di campione dei welter pesanti in un incontro disputato contro Angel Guinaldo di Salamanca.
Quando salii sul ring la folla urlò: “Dagliele, San José! Finiscilo in fretta!” “Colpiscilo col tuo sinistro”, ed espressioni simili. Il mio avversario era nell’angolo in attesa dell’opportunità di soffiarmi il titolo. Nello stesso tempo la mia coscienza lavorava. Mi vennero in mente le parole della Bibbia riportate in I Giovanni 4:20: “Chi non ama il suo fratello, che ha visto, non può amare Dio, che non ha visto”. Nella mia mente si affollarono molti altri versetti, che condannavano la mia azione, mentre cercavo di giustificare quanto stavo per fare.
Suonò il gong. Mi trovai a faccia a faccia con il mio avversario. Mentre combattevamo, la coscienza non mi dava pace. Mi chiedevo: “Cosa sto facendo qui? Ti prego, mio Dio perdonami!”
L’incontro sembrò durare un’eternità. Ma io desideravo tanto ritirarmi dal ring come campione in carica. C’era di mezzo il mio orgoglio. Volevo si sapesse che rinunciavo alla boxe per amore verso Dio e non perché avevo perso il titolo.
Finalmente il combattimento terminò, ma non con il mio solito pugno che metteva l’avversario k.o. Avevo vinto o perso? Attesi con ansia il verdetto. L’arbitro annunciò . . . il pareggio. Ero ancora il campione!
Adesso ero considerato ufficialmente in gara per il titolo europeo. Avevo lavorato e combattuto per anni per ricevere quell’opportunità. Ero incalzato da ogni parte: dalla mia coscienza e da coloro che ruotavano attorno a me nel mondo della boxe. Studiavo continuamente la Bibbia e assistevo alle adunanze cristiane. Di conseguenza c’era una forza che spingeva la mia mente. In termini pugilistici, la Bibbia mi aveva messo alle corde e stavo per andare al tappeto. Come potevo resistere a scritture come queste: “Tratto con durezza il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”? e: “L’amore non fa male al prossimo”? — I Cor. 9:27; Rom. 13:10.
Riuscii a far passare alcuni mesi senza accettare un altro incontro. Poi nel febbraio del 1972 ricevetti una lettera dalla federazione pugilistica con cui mi informavano che avevo quindici giorni di tempo per difendere il mio titolo altrimenti l’avrei perduto. Mi rivolsi a Geova in preghiera, chiedendogli aiuto e guida. L’aiuto venne e annunciai il mio ritiro dal ring a motivo dei miei principi religiosi.
La cosa fece senz’altro sensazione. Fui intervistato due volte alla TV per spiegare i miei motivi. Molti tifosi criticarono la mia decisione. Ma alla fine ero in pace con me stesso. Avevo ottenuto una vera vittoria.
A volte mi chiedono se rimpiango la boxe. Allora mi torna in mente una foto, pubblicata dai giornali, di Francisco e me in calzoncini, con le mani fasciate per il combattimento. La didascalia diceva: “Carlos e Francisco San José, a faccia a faccia. Anche se in diverse categorie di peso, entrambi i fratelli cercano un compenso per le loro fatiche nell’effimera gloria del ring”. Notate: “effimera gloria”. “Effimero” viene da una parola greca che alla lettera significa: che dura un sol giorno. Com’è vero nel mondo della boxe!
Ho avuto modo di parlare con alcuni pugili un tempo famosi. Che triste spettacolo! Ripensano sempre alla loro gloria di breve durata. Dove sono ora i loro “amici”? Quante volte ho visto un pugile avere “amici” solo quando vince, e quando quegli “amici” vincono denaro grazie alle sue vittorie. Se comincia a perdere, gli “amici” si dileguano.
In quanto a far fortuna, ebbene, non sono certo diventato ricco con la boxe. Circa un terzo della borsa serve a coprire le spese degli allenamenti e quelle amministrative. E il resto serve a mantenere la famiglia nei mesi tra un incontro e l’altro.
Tuttavia, da che sono diventato Testimone ho guadagnato molto di più in altri modi. Adesso ho degli amici sinceri la cui amicizia si basa su valori veri e duraturi, anziché sulla gloria riflessa di un idolo. Sono i miei fratelli spirituali insieme ai quali predico la “buona notizia” a San Salvador del Valle, nella provincia di Vizcaya, qui nella Spagna settentrionale. E mentre prendo parte a questa opera ho il privilegio d’essere testimone della più grande persona dell’universo, Geova Dio.
Quando assisto alle assemblee cristiane, spesso mi vengono in mente i giorni in cui facevo il pugile, semplicemente perché tali assemblee si tengono in luoghi dove anni fa ho disputato degli incontri di boxe. Questo è accaduto nel 1978 all’assemblea internazionale di Barcellona, tenuta anche nel Palazzo dello Sport, dove contribuii alla morte del pugile nigeriano Daudu. Che contrasto! Invece di una folla assetata di sangue che chiedeva urlando il k.o., c’era una pacifica moltitudine che ascoltava la Parola di Dio in un’atmosfera d’amore e di tranquillità.
Precedentemente, nel 1974, quando avevo assistito all’assemblea di distretto dei testimoni di Geova al campo di calcio di Salamanca, vidi venire nella mia direzione un Testimone robusto che mi pareva di conoscere. Mi guardò, mi oltrepassò e poi si rigirò per guardarmi di nuovo, come stavo facendo anch’io. Sbalorditi, esclamammo: “Ma tu devi essere Ben Bachir!” “E tu San Jose II!” Proprio così. Noi che prima eravamo stati nemici sul ring ora eravamo uniti come fratelli cristiani.
Francisco ed io siamo lieti di avere lasciato il sordido mondo della boxe, con la sua crudeltà e violenza, la sua avarizia, i suoi imbrogli e il suo sfruttamento. Abbiamo trovato una via migliore, la via cristiana dell’amore, che offre una ricompensa duratura, l’approvazione di Dio e la vita eterna. — Ebr. 11:6; Rom. 6:23.
Link diretto al sito jw.org (biblioteca teocratica):
wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/101980686
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21/03/2021 16:22 |
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264) Shabba Doo (1955-2020)
quora.com
pseudonimo di Adolfo Gutierrez Quiñones
indice di notorietà: ****
paese: USA
attore e ballerino
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Solo al momento della sua morte è stata divulgata dalla stampa la notizia che il ballerino e attore Adolfo "Shabba Doo" Quiñones era diventato, anni addietro, un devoto testimone di Geova. Quiñones aveva acquisito notorietà internazionale grazie alla sua partecipazione da protagonista, nel ruolo sensuale e molleggiatissimo di Ozone, al film Breakin' (1984, regia di Joel Silberg), uscito anche in Italia col titolo Breakdance. Costato 1,2 milioni di dollari, la pellicola si rivelò un clamoroso successo (tanto che Ozone è un altro dei nomi con cui l'attore rimane noto al pubblico), incassandone 6 nel solo primo weekend di proiezione negli USA, e oltre 38 in tutto il mondo. Il film annoverava nel cast anche il ballerino co-protagonista Michael Chambers (amico personale di Quiñones, del quale avrebbe poi condiviso l'esperienza della conversione), il rapper Ice-T e il futuro divo Jean-Claude van Damme, non accreditato, in una piccola parte. L'inaspettato trionfo al botteghino indusse la TriStar Pictures a produrne in fretta e furia un seguito, Breakin' 2: Electric Boogaloo, sempre con Quiñones e Chambers, di valore inferiore al prototipo e uscito in soli sette mesi.
Video. Uno dei trailer originali di Breakin'. Quiñones, protagonista con Chambers e Lucinda Dickey, compare in molte sequenze del video (è l'attore con i baffi).
youtube.com
Copertina del DVD di Breakin'. Quiñones è a destra.
amazon.it
Figlio di poveri immigrati portoricani, dopo l'abbandono della famiglia da parte del padre quando Adolfo aveva appena 3 anni, era stato allevato dalla sola madre Ruth McDaniel. Negli anni '70 la McDaniel si trasferì con la famiglia a Los Angeles, dove il giovane Quiñones iniziò a esibirsi come ballerino in vari locali, rivelando particolarmente il proprio talento nella nascente arte della breakdance. Insieme a Don Campbell e ad altri fondò il gruppo di street dancers degli Original Lockers. Nel 1976 comparve nella serie TV What's Happening!!, cui faranno seguito molti altri ruoli sul grande e piccolo schermo; in televisione lo si è visto ad esempio in episodi di Miami Vice (1985) e di Married with Children (sitcom programmata anche in Italia nel 1991-1992, da Mediaset e Sky, col titolo Sposati... con figli); al cinema, oltre al già citato Breakdance, ha partecipato fra gli altri a Tango & Cash (1989, con Sylvester Stallone e Kurt Russell) e Lambada (1990).
Naturalmente l'impegno nella fiction cinematografica e televisiva non era, per Quiñones, che un riflesso della sua carriera principale, quella nella danza. Ha lavorato infatti sia come ballerino che come coreografo per famosi cantanti, fra i molti altri per Lionel Richie (compare nel videoclip della hit planetaria All night long), Madonna ( Who's That Girl) e Chaka Khan ( I Feel for You, scritta da Prince). Sue sono le coreografie per la sitcom Blowin 'Up di Jamie Kennedy (MTV) e della esibizione del gruppo hip hop Three Six Mafia alla cerimonia degli Academy Awards del 2006; la band avrebbe vinto in quella occasione l'Oscar per la migliore canzone originale per It's Hard Out Here for a Pimp, nella colonna sonora del film Hustle & Flow.
Due fotogrammi dal tour Who's That Girl (1987) con Madonna, tratte dalla pagina Facebook Madonna News.
La rockstar aveva in grande considerazione la professionalità di Quiñones, tanto da sceglierlo come coreografo per molti dei suoi video musicali.
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Video. Uno dei tanti tribute video di YouTube, una raccolta di spezzoni televisivi in cui Shabba Doo balla nel corso di varie trasmissioni.
All'inizio del video, in una breve intervista, Quiñones spiega l'origine del proprio soprannome.
youtube.com
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Post sulla pagina Instagram di Adolfo Quiñones, del 2018, nel quale ringrazia "Geova, nostro amato creatore".
Di seguito un articolo per Variety redatto in occasione della morte dell'attore, contenente un'intervista ove il collega e amico Michael Chambers parla della conversione di entrambi.
variety.com/2020/music/news/adolfo-shabba-doo-quinones-dead-breakin-dancer-actor-123...
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tmz.com
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[Modificato da EverLastingLife 21/03/2021 16:29] |
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22/03/2021 09:40 |
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QUINTO INTERMEZZO
CELEBRITA' NATE IN FAMIGLIE DI TESTIMONI DI GEOVA
E/O EDUCATE DA GENITORI TESTIMONI DI GEOVA ('raised as')
torna alla quarta parte (DMX, Stephanie Sarreal Park, Dewayne Dedmon, Michael Sam, Levy Mwanawasa, Scott Cheshire, Jawyon, Kirstyn Halborg, Deborah Young, Tim Nasson, Reese Rigby, Charles Ferran, John Feodorov, Nikki Wall, Chinelo Okparanta, Manny Acta, Busta Rhymes, Kevin Garnett, Fabien Engelmann, Antonio Pelayo, Layzie Bone, Flesh-N-Bone, Theoren Fleury, Sebastian Castro)
- PARTE QUINTA -
97) CALISTA FLOCKHART ****. I testimoni di Geova negli USA sono davvero radicati per ogni dove. Non tutti sanno ad esempio che l'attrice Calista Flockhart, attuale moglie di Harrison Ford (probabilmente il più grande divo contemporaneo di Hollywood, insieme a De Niro), è figlia di Testimoni: al seguito del padre, uno zelante proclamatore itinerante del Regno, aveva viaggiato per l'Illinois, lo Iowa ed il Minnesota, fermandosi infine nel New Jersey, dove si è laureata nel 1983.
ouchpress.com
diredonna.it
Come attrice ha lavorato fra gli altri per Robert Redford ( Quiz Show, 1994, con Ralph Finnies ed un grande John Turturro) e Mike Nichols ( Piume di Struzzo, 1996, con Robin Williams e Gene Hackman). E' anche molto attiva in televisione, come attrice ( Ally McBeal, per il quale ha vinto il Golden Globe Award nel 1998, e Sentieri) e doppiatrice di cartoons. Ford e la Flockhart hanno un figlio adottivo, Liam.
98) FOCUS... **. Produttore discografico piuttosto importante (Christina Aguilera, Jennifer Lopez, Beyoncé Knowles oltre a vari rapper), all'anagrafe Bernard Edwards jr., si è scelto il nome d'arte Focus... (puntini sospensivi inclusi) anche per distinguersi dall'omonimo padre, storico bassista e fondatore della funk band Chic, scomparso nel '96 a soli 44 anni. La moglie di quest'ultimo, una cantante, si era convertita ai testimoni di Geova. Sembra che di recente Focus, che si è scagliato contro la blasfemia e altri eccessi della musica rap, abbia manifestato l'intenzione di riavvicinarsi alla propria fede ( link).
hiphopdx.com
99) CHARLAMAGNE THA GOD ***. Pseudonimo (che non brilla per modestia: God = 'Dio') di Lenard McKelvey, conosciuto soprattutto come divo della stazione radio Power 105.1 ove lavora come presentatore, ma attivo anche in televisione, specie nel circuito dei reality. Il padre, l'afro-americano Leroy McKelvey, è un testimone di Geova.
juicymagonline.com
100) ISRAEL GALVÁN ***. Allevato dai genitori testimoni di Geova e cresciuto dal padre (a sua volta ballerino) con la passione della danza, è diventato una celebrità internazionale del flamenco, sia come ballerino che come coreografo. Le sue rivisitazioni avanguardistiche della celebre danza andalusa (nel 2013, ad esempio, vi ha adattato il soggetto della persecuzione nazista contro gli zingari) hanno suscitato sia grandi entusiasmi che perplessità. Pur senza avere abbracciato la religione dei suoi genitori, ha espresso pubblicamente il suo rispetto per le loro credenze.
30.agendaculturel.fr
101) DAVID VENDETTA ***. Disc jockey e produttore discografico francese di musica house attivo dal 2001 ( sito ufficiale). Il 'minaccioso' cognome è uno pseudonimo per David Paparusso. Genitori testimoni di Geova.
naitimp3.ru
102) CYNTHIA MORGAN **. Nigeriana, sguardo vagamente inquietante, è una cantante dancehall (moderno sottogenere del reggae) che ha ottenuto notorietà nel 2013 con il brano German Juice. Altri successi, sia propri che di altri autori da lei interpretati: I'm taken, Dont Break My Heart, Kuchi Kuchi. Nata in una famiglia di testimoni di Geova.
africanseer.com
103) ORAN 'JUICE' JONES ***. Texano di Houston, è stato un cantante R&B attivo dal 1986 e per oltre un ventennio; ha pubblicato solo cinque album: Juice (1986), G.T.O.: Gangsters Takin' Over (1987), To Be Immortal (1989), e i tardi Trife Life del 2006 e Player's Call dell'anno successivo. Il brano The Rain, estrapolato come singolo dall'album d'esordio Juice, riscosse un successo strepitoso, raggiungendo la nona posizione in classifica negli USA, la quarta nel Regno Unito e la terza in Germania, oltre ad ottenere due nomination per i Grammy Awards. Al musicista non riuscì tuttavia di cavalcare l'onda di questo clamoroso trionfo iniziale, e la sua popolarità declinò rapidamente. Jones proviene da una famiglia per metà islamica e per metà testimone di Geova. Il nomignolo intercalato fra nome e cognome determina un gioco di parole, dato che si legge come orange juice = 'aranciata'.
allmusic.com
104) KIA KAHLO **. Una cantante hip-hop, originaria di Chicago, attiva dal 2009. Fra i suoi modelli ispiratori, i rapper Tupac Shakur (entrato nel mito per essere stato assassinato nel 1996) e Jay-Z. Cresciuta da genitori testimoni di Geova.
twitter.com
105) JACQUELINE WOODSON ***. Scrittrice di gran successo, soprattutto di libri per bambini, adolescenti e ragazzi. Il suo capolavoro è Miracle's Boys, vincitore nel 2001 del Coretta Scott King Award e pubblicato anche in formato audio; l'anno successivo il regista Spike Lee ne ricavò (insieme ad altri) una miniserie televisiva. Ha vinto molti altri premi e riconoscimenti, quali il Margaret Edwards Award (2005) e il National Book Award nel 2014 per il libro Brown Girl Dreaming. Malgrado il target di riferimento, le sue opere sono non di rado oggetto di controversie per i temi trattati (quali l'omosessualità e gli abusi sull'infanzia). E' lesbica dichiarata. Cresciuta in una famiglia di testimoni di Geova.
ourtimepress.com
106) TOMMY DAHLSTRÖM ***. Vocalist degli Aeon, gruppo svedese progressive death metal (una evoluzione tecnica del death metal), è cresciuto in una famiglia di testimoni di Geova. Quasi da non crederci, considerato il personaggio. Nella 'migliore' tradizione del genere, gli Aeon fanno sfoggio di riferimenti satanici e provocazioni dark e non: dalla stella a cinque punte al numero 666, che compare anche nel nome del loro sito ufficiale, passando per le immancabili foto col dito medio alzato, che fanno da tappezzeria a brani quali Bloodlust (= 'sete di sangue'), I Hate Your Existence ('odio la tua esistenza'), I Wish You Death ('ti auguro la morte').
valkyrianmusic.com
107-109) "THE NOISE NEXT DOOR" (CRAIG SUTTON **, SCOTT SUTTON **, ED SUTTON **). Caso più unico che raro di una popband costituita da tre gemelli identici: inglesi, furono scoperti da John McLaughin, che li lanciò in un successo tanto folgorante quanto effimero, tutto concentrato negli anni 2004-2006. Con il nome The Noise Next Door, da non confondere con un omonimo gruppo comico, hanno inciso quattro single e un album. Dopo essere stati al centro del documentario Identical Triplets: Their Secret World (2008), sono di fatto usciti di scena. Madre testimone di Geova.
angelfire.com
110) MIKE EPPS ***. Attore di Indianapolis, cresciuto in una famiglia di testimoni di Geova, ha partecipato a varie pellicole, anche di notevole successo: Due sballati al college (che annoverava nel cast l'attrice Lark Voorhies, testimone di Geova), due film della serie Resident Evil, due della serie Una notte da leoni, Parla con me, Hancock (con Will Smith) e molti altri. Nel 2015 ha recitato nel film Nina, ove interpretava la parte dello scomparso attore comico Richard Pryor. E' attivissimo anche in televisione e come cantante: al 2015 aveva prodotto un album e tre singoli, oltre ad essere comparso in svariati videoclip musicali, fra gli altri di successi di Withney Houston, Alicia Keys ed Ice Cube.
brothaashproductions.com
111) JONATHAN HAEBER **. Fotografo di rinomanza internazionale, famoso soprattutto per i suoi scatti di luoghi desolati ed edifici in via di smantellamento. Cresciuto nell'Oregon in una famiglia di testimoni di Geova.
goodreads.com
112) PETER ANDRE ***. Cantante pop e personaggio televisivo, con una predilezione per i reality show.
sofeminine.co.uk
In una recente intervista (febbraio 2014) ha espresso parole di apprezzamento per i suoi genitori, testimoni di Geova, e soprattutto per suo padre. Ha detto che lui e i suoi cinque fratelli avevano 'timore' del padre; un timore, ha spiegato, dello stesso tipo che si ha per Dio, ovvero 'timore di dispiacergli'. 'Non avevamo paura che ci punisse, ma avevamo paura di spezzargli il cuore'. " I miei genitori erano devoti testimoni di Geova e cristiani molto osservanti [...] ci è stato insegnato ad avere rispetto dei più grandi e ad essere sempre educati". ( link, traduzione e grassetto miei).
113) WILSON ÁLVAREZ ***. Celebre giocatore di baseball venezuelano esportato negli USA. Ha giocato, sempre ai massimi livelli, fino al 2005 (la sua ultima squadra sono stati i Los Angeles Dodgers): in seguito si è dato all'allenamento. Madre testimone di Geova.
losangeles.dodgers.mlb.com
114) MEG MYERS ***. Cantautrice rock, sia tradizionale che alternative, del Tennessee, classe 1986. Figlia di una testimone di Geova. Alcune fonti la danno erroneamente per 'former JW' (= ex Testimone): non si è mai battezzata.
bearlyrambling.blogspot.com
115) DANIELLE COLBY-CUSHMAN ***. Tatuatissima showgirl che si è fatta conoscere come ballerina di burlesque prima di 'sfondare' nei reality ( American Pickers) e di tentare la carriera di disegnatrice di moda. Cresciuta da genitori Testimoni, in un ambiente domestico che ha definito 'molto amorevole, ma severo' ( link).
findembassy.org
116) CHRISTOPHER TSAGAKIS ***. Co-fondatore della band punk californiana Rx Bandits. Malgrado le apparenze da selvaggio batterista hard rock, è decisamente un signore: è laureato, sposato con una ricercatrice universitaria e padre di due figlie. Cresciuto in una famiglia di testimoni di Geova d'origine greca.
moderndrummer.com
117) MARC JOHN JEFFERIES ***. Lanciatissimo comprimario di film TV e di cinema, calca le scene sin dalla tenera età di 5 anni; sul grande schermo si è visto, sempre in ruoli secondari, in Stuart Little 2, Charlie's Angels - Più che mai, Spider-Man 2, LUV e molti altri. Padre testimone di Geova.
web.poptower.com
118) MICHELLE MASSEY ***. Donna d'affari inglese, vincitrice della terza edizione del reality show irlandese The Apprentice, in passato modella e ballerina di night-club. Cresciuta in una famiglia di testimoni di Geova.
joe.ie
119) ABEL TAMATA ***. Metà olandese, metà congolese, terzino sinistro della Eredivisie (equivalente in Olanda alla nostra serie A di calcio), è stato tesserato del PSV Eindhoven per cinque anni (2010-2015), che l'ha anche dato in prestito al Roda JC Kerkrade e al Jong PSV. Dal 2015 gioca nel FC Groningen e nello stesso anno ha esordito con la maglia della nazionale congolese. Con il PSV ha vinto una Coppa d'Olanda ed un campionato e ha anche giocato in Europa League. Il suo manager è il rapper Ali Bouali. Tamata è cresciuto in una famiglia di testimoni di Geova e ha dichiarato pubblicamente di essere attaccato a questa religione ( link, lingua olandese), anche se pare non essersi mai battezzato.
forumbiodiversity.com
twitter.com
120) TOM FERRY **. E' il leader (e voce solista) della band londinese indie rock Winchester, che ha esordito nel 2011 con il singolo Gossip. Influenzati da gruppi quali i Joy Division e i Duran Duran, hanno praticato anche l' hardcore punk ed il metal. Ferry è figlio di testimoni di Geova.
vai alla sesta parte (Raffaele Paganini, Marc Gordon, Katja Giammona, Angelo Moore, Eunice Murray, Nathan Haines, Sandra Lee, JK the Reaper, Kelsey Lu, Kenya Moore, Little Scream, Sacha Mardou, Dres, David Bellion, Rebekah Vardy, Gary Williams, Shushila Takao, David Bercot, Nahshon Dion Anderson, Cat Power, Jozy Altidore)
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22/03/2021 09:41 |
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QUINTO INTERMEZZO
CELEBRITA' NATE IN FAMIGLIE DI TESTIMONI DI GEOVA
E/O EDUCATE DA GENITORI TESTIMONI DI GEOVA ('raised as')
torna alla quinta parte (Calista Flockhart, Focus..., Charlamagne Tha God, Israel Galván, David Vendetta, Cynthia Morgan, Oran 'Juice' Jones, Kia Kahlo, Jacqueline Woodson, Tommy Dahlström, Craig Sutton, Scott Sutton, Ed Sutton, Mike Epps, Jonathan Haeber, Peter Andre, Wilson Álvarez, Meg Myers, Danielle Colby-Cushman, Christopher Tsagakis, Marc John Jefferies, Michelle Massey, Abel Tamata, Tom Ferry)
- PARTE SESTA -
121) RAFFAELE PAGANINI ****. Pochi sanno che la madre del più illustre ballerino classico italiano (assieme a Roberto Bolle), una cantante lirica, è una devota testimone di Geova. Ecco cosa ha riferito Paganini (che, come i suoi fratelli, non ha seguito la religione materna) della sua educazione: "Molti erano ugualmente meritevoli di farsi strada nel mio settore, ma io sono andato avanti. Perché? Quello che per me è stato facile, chiaro, praticabile lo devo a Dio. Dai miei genitori ho ricevuto una forte educazione religiosa ma sono stato libero di scegliere [...] Tutto quello che ho ricevuto e che sono è dono di Dio, ne sono sicuro. Diventare Paganini per me non è stata la conseguenza dei miei meriti, ma una questione di fortuna. Però, nella danza, ho sempre avvertito la presenza benevola di Dio nei miei confronti" ( link; grassetto mio).
occhioviterbese.it
stamptoscana.it
Formatosi al Teatro dell'Opera di Roma, Paganini è noto per non essersi mai fatto mancare, accanto al prestigioso incarico da primo ballerino e ad una rilevante carriera da attore teatrale, una massiccia presenza televisiva (dall'esordio nello sceneggiato Quell'antico amore a Fantastico e Quelli che il calcio). E' sposato e due volte padre. Uno dei suoi figli è il calciatore Luca Paganini ( link, #13).
122) MARC GORDON **. Classe 1964, di Cleveland, era un componente del gruppo swing-pop LeVert, i cui leader, i fratelli Sean e Gerald Levert, entrambi scomparsi tragicamente tra il 2006 ed il 2008, erano figli di una testimone di Geova (si veda questo link, ##70-71). Il caso vuole che anche Gordon fosse cresciuto in una famiglia di testimoni di Geova. Sembra che Gordon, tastierista e cantante, ma anche autore e produttore, abbia di fatto terminato la sua carriera dopo la drammatica fine dell'esperienza LeVert; l'ultimo album per il quale è accreditato risale infatti al 2007 ( Something To Talk About).
oldschool1003.hellobeautiful.com
123) KATJA GIAMMONA ***. Attrice tedesca di origini italiane, attiva sia in TV che al cinema dagli anni '90. E' nota soprattutto per la sua partecipazione alla serie Il nostro amico Charly, trasmessa anche da Rai2, che aveva per protagonista uno scimpanzé, ma ha lavorato anche in altre serie e soap opera arrivate nel nostro paese, come Stefanie e Guardia costiera. Nata in una famiglia di testimoni di Geova, era diventata cattolica nell'adolescenza. Dopo il 2007, pare in seguito ad una crisi mistica, si è ritirata definitivamente dal mondo dello spettacolo.
religionenlibertad.com
124) ANGELO MOORE ***. E' il fondatore (1979) e lo stravagante leader della band alternative rock Fishbone, di cui è sassofono e voce. Nel 1993 ha esordito con l'antologia di poesie Dr. Madd Vibe's Comprehensive Linkology, cui nel 1997 ha fatto seguito il suo primo CD da solista, con lo stesso titolo. E' figlio di una devota testimone di Geova.
brandnewstep.com
Ecco cosa ha rivelato Moore della sua infanzia: 'Nella mia musica c'è molta influenza religiosa.... ero un testimone di Geova. Lo sono stato per 10 anni. Credo ancora in molta parte della mia vecchia religione. Ha qualcosa a che vedere con il mio modo di scrivere' ( link, traduzione mia).
125) EUNICE MURRAY ***. I fan di Marilyn Monroe saranno sorpresi di sapere che i testimoni di Geova hanno, in un modo indiretto, attraversato anche la vita della più grande diva del XX secolo. Eunice Murray, un'arredatrice di appartamenti di Chicago, fu amica personale della Monroe e soprattutto l'ultima sua governante. Sui suoi rapporti con l'attrice e sulla sua morte, la Murray - scomparsa ultranovantenne, nel 1994 - ha anche scritto un libro ( The last months, del 1975).
ilforumdellemuse.forumfree.it
Il 5 agosto 1962 aveva provato a bussare alla porta dall'attrice (nella villa di quest'ultima a Los Angeles), che si era chiusa a chiave in camera la sera precedente. Dopo alcuni tentativi inutili chiamò lo psicanalista Ralph Greenson (che aveva in cura la Monroe e altri divi hollywoodiani, da Tony Curtis a Sinatra). Il dottor Greenson si introdusse nella camera sfondando il vetro della finestra, ove non poté fare altro che constatare il decesso. La morte della Monroe è stata rubricata ufficialmente per suicidio, ma, com'è noto, sulle cause del gesto e anche sulla sua effettiva natura sono state fatte le più disparate ipotesi.
Marilyn Monroe in una delle sue innumerevoli
pose glamour. Nella foto successiva è assieme
ad Eunice Murray in una scena (naturalmente artefatta)
di vita domestica.
pinterest.com
imdb.com
Eunice Murray era figlia di due devoti testimoni di Geova.
126) NATHAN HAINES **. Sassofonista jazz neozelandese, da lungo tempo trapiantato a Londra, suona anche il flauto e le tastiere. Dopo gli esordi col fratello Joel, un chitarrista, e dopo aver studiato musica jazz a New York, ha realizzato (fino al 2016) una dozzina di album; i due di maggior successo sono stati finora Squire For Hire, del 2003, prodotto anche su LP, ed Heaven and Earth del 2010. Entrambi hanno raggiunto la 13° posizione nella NZ chart. Questo è il link al suo sito ufficiale. Figlio di testimoni di Geova.
albumdl.org
127) SANDRA LEE ***. Chef televisiva nota per un controverso stile gastronomico denominato semi-homemade, che fa largo uso di prodotti preconfezionati accanto agli ingredienti freschi. Si occupa anche di arredamento, salute e benessere e prodotti di bellezza. Questo è il suo sito ufficiale. E' anche conosciuta per essere, dal 2005, la compagna di Andrew Cuomo, governatore dello Stato di New York. Cresciuta da genitori testimoni di Geova.
Pinterest.it
128) JK THE REAPER ***. Musicista rap del North Carolina, come da copione tossico e sboccato, ha pubblicato i suoi primi due album ( Almost Angelic) nel 2016. Malgrado l'immagine 'maledetta' che si porta dietro ha dichiarato di avere un ottimo rapporto col padre, divenuto un convinto testimone di Geova ( link). Non ha voluto svelare il significato del suo nick, che secondo alcuni vorrebbe dire Just Kidding (= 'sto solo scherzando'); da notare che JK the reaper suona un po' come Jack the Ripper (= Jack lo Squartatore).
potholesinmyblog.com
129) KELSEY LU **. Nata a Charlotte (North Carolina) nel 1990, figlia di un percussionista e di una pianista, entrambi testimoni di Geova, Kelsey Lu McJunkins è una modella, cantante e musicista hip-hop. Ha sperimentato una innovativa tecnica di fusione fra la voce ed il suono del violoncello, il suo strumento. Nel 2016 ha pubblicato un singolo ( Dreams) e un album da sei tracce ( Church) ove 'descrive la New York spaventata e magica del terzo millennio, con le sue paure non fugate e le sue mille riserve di energia' (radio3.rai.it).
backyardbill.com
130) KENYA MOORE ***. Bellissima afroamericana, eletta Miss Stati Uniti nel 1993 (e sesto posto al concorso di Miss Universo nello stesso anno), si è data poi con successo alla carriera cinematografica, in film distribuiti anche in Italia, come Donne (1995, di Forest Whitaker) e Il nome del mio assassino, del 2007, accanto a Lindsay Lohan. E' anche attrice televisiva, produttrice e modella. Abbandonata dalla madre, è stata allevata dalla nonna come testimone di Geova.
realitytea.com
131) LITTLE SCREAM **. E' il nome di scena della musicista indie rock Laurel Sprengelmeyer, di origini statunitensi ma stabilitasi in Canada. Dopo aver collaborato nel 2010 per l'album High Violet della band The National's, esordisce l'anno successivo con l'LP The Golden Record. Allevata dalla madre testimone di Geova, anche dopo la disassociazione di quest'ultima ha continuato a frequentare la congregazione. In seguito si è accostata al buddismo e ad altri culti.
cultmontreal.com
Della sua infanzia come testimone di Geova, la Sprengelmeyer dice ( link, traduzione mia): "Mi ha dato il senso dello scopo nella vita. Mi ha fatto sentire amata e speciale... ci sono un sacco di cose davvero amorevoli in queste comunità. Per questo la gente vi aderisce. E questo mondo non offre molto alle persone, solo consumismo dilagante".
132) SACHA MARDOU ***. Malgrado il cognome francofono, è inglese di Manchester. Fumettista dal 2001, è autrice fra gli altri dei comics Anais in Paris, Manhole e Sky in stereo. Nel 2015 ha collaborato, in qualità di comic designer, al film statunitense The missing girl (regia di A.D. Calvo). Madre testimone di Geova.
comicvine.gamespot.com
133) DRES ***. Pseudonimo di Andres Titus, nel 1989 formò con Mista Lawnge il duo alternative hip hop denominato Black Sheep (= pecora nera). Titus e Lawnge pubblicarono nel 1991 l'album A Wolf in Sheep's Clothing ("un lupo travestito da pecora", ovviamente una citazione di Matteo 7:15), di buon successo e dal quale furono estratti vari singoli. Il successivo album, Non-Fiction (1994), va decisamente peggio. Molto più tardi (2006) esce il terzo 8WM/Novakane, nel quale Lawnge ha solo una partecipazione marginale, e che pone fine all'esperienza della coppia. Titus è figlio di un testimone di Geova.
gettyimages.ae
134) DAVID BELLION ***. Attaccante franco-senegalese, ha giocato fra l'altro nel Manchester United e nel Bordeaux, dove ha vissuto la sua stagione più fortunata: 86 presenze e 19 gol in tre anni (2007-2010) coronati dalla vittoria di un campionato, una Coppa di Lega e due Supercoppe francesi. E' figlio di testimoni di Geova e, benché non si sia mai battezzato, ha più volte dichiarato pubblicamente devozione e fede nella Bibbia. In questo link spiega i motivi per cui non festeggia il Natale.
sporting-heroes.net
135) REBEKAH VARDY ***. Nata Nicholson, annovera nel proprio CV qualche esperienza televisiva ( Good Morning Britain, Loose Women) ma è nota al grande pubblico soprattutto come moglie del calciatore del Leicester City Jamie Vardy, principale artefice, insieme al mister Claudio Ranieri, della storica (e irripetibile) vittoria della Premier League nella stagione 2015-16 per la sua squadra. La Vardy, che in precedenza aveva avuto una lunga relazione con un altro giocatore (Luke Foster), è nata in una famiglia di testimoni di Geova; di tale esperienza ha parlato poco e male.
telegraph.co.uk
leicestermercury.co.uk
136) GARY WILLIAMS ***. Un eclettico performer inglese attivo soprattutto nel jazz come concertista e solista, ma anche alla TV, alla radio, come scrittore, attore teatrale e di cabaret. Ha pubblicato una decina di album fino al 2019, spesso come omaggio a musicisti del passato. Cresciuto in una famiglia di testimoni di Geova.
livebrum.co.uk
137) SHUSHILA TAKAO **. Incantevole attrice neozelandese di serie TV ( Filthy Rich, Tatau, The Shannara Chronicles), ha origini francesi, indiane e maori.
kingoftheflatscreen.com
A proposito di Filthy Rich, nel 2016 gli autori della fiction furono disposti a modificare alcune battute dei dialoghi che la Takao considerava blasfeme o volgari. L'attrice ha così spiegato all' Herald le proprie rimostranze: "Al momento non sono una cristiana praticante, ma sono stata allevata da mia madre in una fede rigorosa e tuttora ho forti principi e valori morali". ( link, traduzione tdgonline). Si trattava naturalmente dei testimoni di Geova.
La Takao nel cast di Filthy Rich (è la prima a destra).
nzherald.co.nz
138) DAVID BERCOT ***. Avvocato e scrittore, cresciuto dai genitori Testimoni, ha frequentato i testimoni di Geova fino a 26 anni senza mai battezzarsi. A partire dalla seconda metà degli anni '70 si è attivamente interessato del credo di varie religioni cristiane (specie derivazioni protestanti: Assemblee di Dio, Anabattisti, Anglicani, Chiesa di Cristo). Ha già mandato alle stampe una decina di libri di successo, tutti di argomento religioso. E' noto per il suo rifiuto dell'impiego di ausili didattici nello studio della Bibbia.
ipibooks.com
139) NAHSOHN DION ANDERSON ***. Trans afro-americana della Louisiana, è una scrittrice e attivista dell'ideologia transgender. Ha ricevuto svariati premi e riconoscimenti, il più prestigioso dei quali è stato il BRIO, conferitole dal Bronx Council on The Arts nel 2014. Cresciuta in una famiglia di testimoni di Geova.
peoplepill.com
140) CAT POWER ****. Una cantautrice statunitense di genere alternative rock nota in tutto il mondo, dalla complessa personalità, apprezzata per le sonorità fascinose e originali, la fusione dei più diversi elementi e stili in un sofferto intimismo, i tormentati e oscuri riferimenti autobiografici. In trent'anni di carriera ha pubblicato solo una decina di album da studio e altrettanti singoli. Ha preso parte alla composizione di moltissime colonne sonore per film e produzioni televisive. Il padre, il pianista blues Charlie Marshall, era un testimone di Geova.
impattosonoro.it
141) JOZY ALTIDORE ****. Scoperto dal dirigente sportivo ed ex-calciatore del Padova Alexi Lalas, è un attaccante statunitense di colore in attività dal 2006; oltre che negli USA e in Canada, ha giocato anche in Spagna, nel Villareal. Fino al marzo del 2020 contava 115 presenze e 42 reti nella nazionale americana. Cresciuto in una famiglia di testimoni di Geova, è conosciuto per l'astensione da gesti patriottici in occasione degli incontri di calcio quali il cantare l'inno nazionale.
soccernews.com
(continua)
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01/04/2021 19:37 |
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265) Robert Felisiak (1962-vivente)
olympedia.org
indice di notorietà: ***
paese: Polonia
ex-schermidore
medaglia d'oro alle Olimpiadi di Barcellona 1992 (in squadra)
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Polacco di Breslavia, naturalizzato tedesco, nel suo periodo agonistico (1982-1993) ha vinto i seguenti premi:
- 1982: medaglia di bronzo agli europei di scherma di Mödling (Austria), torneo individuale
- 1989: medaglia d'argento ai mondiali di Denver (USA), squadra (vice-campione del mondo)
- 1991: medaglia di bronzo in squadra e di argento individuale ai mondiali di Budapest (Ungheria) (nella finale individuale è stato sconfitto dal sovietico Andrei Shuvalov); e soprattutto:
- 1992: medaglia d'oro ai giochi olimpici di Barcellona, squadra. Nella stessa occasione si è classificato nono nella competizione individuale.
Come conseguenza del trionfo olimpico del 1992, nel giugno dell'anno successivo gli è stato conferito in patria il lauro d'argento, la massima onorificenza sportiva tedesca. Nello stesso anno è diventato testimone di Geova. Pur lasciando l'attività da schermidore, in seguito ha continuato a lavorare nell'ambiente, come membro della squadra di allenatori del club di scherma TSF Ditzingen.
Con la compagine olimpica tedesca vittoriosa ai giochi olimpici estivi del 1992. Felisiak è il più a destra.
imago-images.de
Foto autografata.
picclick.de
Dati di dettaglio sul portale SR/Olympic Sports, riferiti alle Olimpiadi del 1992.
web.archive.org/web/20170701201850/http://www.sports-reference.com/olympics/athletes/fe/robert-felisia...
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[Modificato da EverLastingLife 06/04/2021 15:47] |
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19/04/2021 23:16 |
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266) Mien van Bree (1915-1983)
resources.huygens.knaw.nl
indice di notorietà: ***
paese: Olanda
ciclista
campione del mondo 1938 e 1939
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? CARRIERA TERMINATA PRIMA DEL BATTESIMO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Una figura leggendaria e una pioniera del ciclismo femminile olandese in un periodo nel quale, nei Paesi Bassi, alle donne non era consentito praticare questo sport a livello professionistico.
Viene scoperta dal campione del mondo Piet Moeskops (suo vicino di casa), che la vede 'rincorrere' in sella gli autobus e prende ad allenarla. Nel 1931 la van Bree, insieme ad alcuni amici, fonda il primo club di ciclismo femminile in Olanda. Nel 1934 il gruppo si trasferisce in Belgio per prendere parte ad un campionato femminile del mondo, il primo del genere; la competizione, alla quale partecipa anche l'italiana Alfonsina Strada, si svolge fra varie irregolarità (le cicliste olandesi vengono fatte passare per tedesche o lussemburghesi; del montepremi di 50.000 franchi ne vengono versati solo 7.500) e vede imporsi la belga Elvire De Bruyn, che si aggiudica la corsa in 2h 42', pedalando ad una media di 33 chilometri all'ora. Mien van Bree sale sul podio con un ottimo terzo posto.
Non si trattò di un episodio isolato. La van Bree si stabilisce in Belgio, dove per mantenersi lavora come cameriera e con altri umili impieghi. Facendo base in Belgio partecipa a varie competizioni ciclistiche inanellando un trionfo dopo l'altro, fino all'inizio del secondo conflitto mondiale, che pone fine alla sua carriera. Dal 1935 al 1939 gareggia regolarmente nel campionato del mondo, piazzandosi per tre volte consecutive seconda (fra il 1935 ed il 1937) e sempre dietro Elvire De Bruyn, con la quale, malgrado la rivalità agonistica, intrattiene rapporti di stima e amicizia. Nel 1937 accade l'incredibile: la De Bruyn cambia sesso e si pone fuori dai giochi, lasciando campo libero alla rivale, che si aggiudica il titolo mondiale nel 1938 e nel 1939. La van Bree conquista anche un titolo europeo su strada nel 1937 e un titolo nazionale in una gara mista con cicliste belghe ed olandesi nel 1938.
Immagini di Elvire De Bruyn, campionessa mondiale di ciclismo fino al 1937,
prima e dopo il cambiamento di sesso avvenuto quello stesso anno.
holebi.info
Gli anni della guerra e del dopoguerra non furono facili per Mien. Abbandonato il ciclismo, lavorò come infermiera psichiatrica. Suo fratello maggiore Jan perse la vita nel 1944 ad Amburgo, in un attentato dinamitardo. I genitori, che avevano altri quattro figli di cui una, la primogenita, affetta dalla sindrome di Down, appresero la notizia solo molto tempo dopo la guerra e la madre ne fu profondamente avvilita, fino a morire in uno stato di prostrazione psicologica nel 1952. La van Bree scivolò nell'alcolismo, ma nell'ultima parte della sua vita conobbe la serenità dedicandosi all'allevamento di uccellini e soprattutto unendosi ai testimoni di Geova. Fu trovata morta nel 1983 nel suo appartamento.
Una foto di gara di Mien van Bree.
runtodream.com
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[Modificato da EverLastingLife 19/04/2021 23:17] |
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18/05/2021 23:49 |
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267) Andy Kirk (1898-1992)
alchetron.com
Pseudonimo di Andrew Dewey Kirk
indice di notorietà: ***
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Leggendo l’elenco dei testimoni di Geova famosi del passato, può sorprendere il numero di celebri musicisti jazz che ne hanno fatto parte, come Trummy Young, Benny Golson o Joya Sherrill, così come sorprende il numero delle celebrità di colore che professano o hanno professato la fede: oltre ai già citati, Prince, le sorelle Williams, George Benson, Lou Whitaker, Sam Perkins e moltissimi altri, tanto che sul web i testimoni di Geova sono talora definiti “la religione dei VIP neri”. Entra di diritto in tutte e due le categorie Andy Kirk, fiatista (sax baritono e basso, tuba) ma soprattutto leader della band Twelve Clouds of Joy, di gran voga durante l’era dello swing.
Cresciuto a Denver (Colorado), dopo i primi difficili anni, nei quali per mantenersi aveva fatto anche il postino, era entrato a far parte della band Dark Clouds of Joy di Terrence Holder. Nel 1929 Holder lascia il gruppo e Kirk viene scelto come nuovo leader del complesso. Subito ne cambia il nome sopprimendo il poco rassicurante aggettivo iniziale, e ne trasferisce l’attività da Dallas (Texas) a Kansas City (Missouri). Il gruppo è composto di 12 elementi (tanto da essere conosciuto anche e specialmente come Twelve Clouds of Joy), dei quali undici uomini e un’unica donna, la grande pianista Mary Lou Williams, che si occupava anche degli arrangiamenti.
Una bella immagine degli anni '30 con Kirk e la Williams al piano.
somejazzandswing.blogspot.com
Una tipica formazione dei Twelve Clouds of Joy. Kirk è all'estrema destra.
jazzprofiles.blogspot.com
Registrano prima per la Brunswick Records e in seguito, a partire dal 1936, per la Decca. L’attività dei Clouds prosegue per una decina d’anni (con vari avvicendamenti nella formazione, tutti di alto livello; per un breve periodo ne fece parte nientemeno che Charlie Parker, futuro celeberrimo fondatore del bebop), costellati da molti successi, quali I Won't Tell a Soul (I Love You) (1938, cantata da Pha Terrell e in testa alla Billboard per 12 settimane), Take It and Git (primo posto nella Harlem Hit Parade) e Hey Lawdy Mama (1943, voce di June Richmond). Alla grande popolarità di quegli anni non fa purtroppo riscontro una adeguata disponibilità di registrazioni.
Dopo lo scioglimento del Clouds of Joy, Kirk continuò a lavorare nell’ambiente come musicista e funzionario. In qualche momento presumibilmente degli anni ’70 o ’80, come attestato da numerose fonti, diventò testimone di Geova. E’ morto a New York nel 1992 alla bella età di 94 anni e mezzo.
Video. Sequenza del film Killer Diller (1948, di Josh Binney) in cui Kirk dirige i Clouds in una magnifica esecuzione di Basie Boogie.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 19/05/2021 05:56] |
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01/06/2021 23:53 |
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268) Marek Iglo (1968-vivente)
twitter.com
indice di notorietà: *
paese: Repubblica ceca
musicista sinfonico
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Studia pianoforte e composizione al Conservatorio di Praga. Si dedica prevalentemente alla composizione di musica didattica per bambini, come il ciclo di esercizi Jemné domácí polévky vydáno. Nel 2004 ha vinto il secondo premio all' International Dulcimer Festival con il suo brano Divertimento for dulcimer, strings and timpani (il dulcimer è uno strumento a corde pizzicate, considerato fra gli antenati del pianoforte). Devoto testimone di Geova, sul suo canale YouTube ( link) è possibile trovare, accanto a composizioni proprie e cover di vari musicisti classici, anche affascinanti interpretazioni per pianoforte dei cantici e di altri brani musicali dei testimoni di Geova.
Video. Esecuzione dal vivo di una incantevole opera originale di Iglo, Poetic Waltz del 1997.
youtube.com
Video. Arrangiamento del cantico Uno io e te.
youtube.com
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18/07/2021 22:38 |
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269) Heinz Tetzner (1920-2007)
artig-online.de
indice di notorietà: ***
paese: Germania
pittore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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"L'arte non è un'abile ricopiatura delle cose, ma una personale interpretazione di ciò che si vede e si esperisce." - Heinz Tetzner.
Nasce nel 1920 nel comune di Gersdorf, in Sassonia, dove avrebbe vissuto tutta la vita. Negli anni della seconda guerra mondiale, malgrado si fosse arruolato nell'esercito, trova il tempo di frequentare l'Accademia delle Belle Arti di Königsberg. Nel 1944 viene fatto prigioniero in Francia; per paradosso questa disavventura favorisce lo sviluppo della sua carriera, dato che dalla contemplazione dei bellissimi paesaggi della Provenza nascono i suoi primi disegni e acquerelli di rilievo. Liberato nel 1946, si iscrive all'Università a Weimar.
Dopo lo studio di Picasso e in seguito ai contatti con i pittori Max Pechstein, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff scopre la propria vena espressionista. A Weimar nel 1949 allestisce la prima personale; l'anno successivo è studente di master con il professor Otto Herbig. Dopo il matrimonio inizia la sua carriera universitaria: diviene prima assistente e poi docente a Weimar, dove insegna tecnica del colore e disegno dal vero, e nel 1960 ottiene una nuova cattedra presso l'Università di Arti Applicate di Schneeberg. Ma è soprattutto come artista che la sua fama si diffonde rapidamente in patria e fuori; nella sua lunghissima carriera che si protrae per oltre 60 anni è protagonista di innumerevoli rassegne d'arte e retrospettive (in varie località della sassonia, come nella natia Gersdorf, a Karl-Marx-Stadt e a Chemnitz, ma anche due volte a New York) e raccoglie una messe praticamente innumerevole di premi e riconoscimenti, coronata dall'Ordine al merito di Germania nel 1999, una decorazione di prima classe (fra le più importanti del paese) conferita dal presidente della repubblica.
Le sue opere sono oggi esposte anche a Dresda, Langenfeld, Lipsia, Glauchau e a Mosca (Museo Puškin), per citare solo alcuni esempi. I paesaggi naturali e, fra le figure umane, gli arlecchini sono fra i temi maggiormente ricorrenti nei suoi dipinti. Ha realizzato anche svariati autoritratti. L'arte di Tetzner ha fornito materia per molti libri (fra i quali uno scritto dalla moglie, Frierende, del 2004) e per un film documentario, Der Maler Heinz Tetzner. Ein Filmporträt, girato da Fritz Poppenberg nel 2007, l'anno della sua morte. Heinz Tetzner era un devoto testimone di Geova, come sua moglie Charlotte, che si era unita a questa fede al tempo della sua prigionia nel campo di concentramento di Ravensbrück.
Tre quadri di Tetzner: Backtag in Prerow (1957), Lesende (1958) e Spätherbst (del 1984).
askart.com
readingandart.blogspot.com
artnet.com
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Tetzner con una collezione dei suoi tipici "Arlecchini".
freiepresse.de
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[Modificato da EverLastingLife 19/07/2021 08:27] |
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07/08/2021 00:32 |
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270) Wally Ruth (anni 1910 (?)-deceduto)
bigvjamboree.com
indice di notorietà: **
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (citato anonimamente nella Svegliatevi! del 22/7/86 a pag. 17)
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Donnel Clyde "Spade" Cooley (1910 - 1969; il soprannome gli derivava dalla sua fortuna al poker) è stato un brillante violinista 'pop' fra i principali esponenti del Western Swing. Di formazione classica, al principio degli anni '40 si unì alla band di Jimmy Wakely, della quale divenne il leader quando Wakely tentò la strada del cinema. E’ del 1944 il primo grande successo, Shame on You, in testa alle classifiche per due mesi; molti successivi singoli, quali Detour e You Can't Break My Heart, sono da top ten. Seguono i capolavori Spanish Fandango, Boggs Boogie, Hillbilly Fever e All Aboard For Oklahoma per etichette come Columbia, RCA e Decca.
Copertina del singolo Shame on You, primo e più grande successo di Spade Cooley.
amazon.it
Fino a tutti gli anni ’50 Cooley rimane saldamente sulla cresta dell’onda non solo come musicista, ma anche come personaggio televisivo ( The Spade Cooley Show, un varietà trasmesso sul canale KTLA di Los Angeles fra il 1948 ed il 1956 e che ha ospitato fra gli altri Frankie Laine e Frank Sinatra) e attore. Ha preso parte ad oltre 60 film e produzioni per il piccolo schermo, spesso nel ruolo di sé stesso, e figura anche come produttore, sceneggiatore e naturalmente autore di colonne sonore; per il suo multiforme e solido contributo al mondo dello spettacolo d’oltreoceano si è guadagnato persino (1960) una stella nella Hollywood Walk of Fame, riconoscimento che come è noto è destinato a pochissimi eletti dell’olimpo cinematografico.
La sua carriera subì purtroppo una brusca interruzione quando fu incriminato per il brutale omicidio della sua seconda moglie, la cantante Ella Mae Evans, e condannato all’ergastolo (1961). Nel 1969 l'allora governatore Ronald Reagan gli concesse la grazia, ma prima che il provvedimento divenisse operativo Cooley rimase vittima di un fatale attacco di cuore, mentre era in licenza premio ad Oakland e suonava ad un concerto di beneficenza.
Fra i moltissimi che si sono avvicendati nell’organico della corposa orchestra di Cooley, va ricordato Wally Ruth. Al talento da sassofonista (ma suonava anche molti altri strumenti) aggiungeva una vis comica non comune per un musicista di professione: era solito indossare abiti buffi, raccontare barzellette e fare scherzi allo stesso Cooley e ad altri. Presumibilmente a cavallo del 1950 diventò testimone di Geova. Servì da fervido pioniere per molti anni, durante i quali, secondo una fonte dell'epoca, convertì almeno 50 persone, fra cui la coppia di comici Jimmy e Marilyn Kennedy ( link, ##19-20) ed il direttore d'orchestra Rudolph Friml jr. .
La band di Cooley, in primo piano al centro con a fianco la cantante Virginia 'Ginny' Jackson,
in un'immagine promozionale del film Square Dance Jubilee (1949, di Paul Landres).
Wally Ruth è alla destra di Cooley, ai piedi della batteria.
b-westerns.com
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[Modificato da EverLastingLife 08/08/2021 04:10] |
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