102) Woody Wooddell (anni '20-vivente?)
hillbilly-music.com
indice di notorietà: **
paese:
USA
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo?
NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP?
SI Svegliatevi! 8/4/84 24-27
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Cleveland, anni '50: Woody Wooddell era già un affermato musicista
country & western quando si ritrovò sul palco del Circle Theatre, subito dopo l'esibizione di un giovane cantante, che aveva gettato il pubblico nello sgomento per la sua musica indiavolata e per il modo in cui roteava il bacino. Quell'audace cantante del neonato genere rock & roll era nientemeno che Elvis Presley.
Conoscere 'The Pelvis' non fu l'unica esperienza memorabile di Wooddell, esponente del country più ruspante, intimamente legato ("heartland") agli splendidi paesaggi di quella Virginia Occidentale in cui era nato (a Greenbank) e cresciuto. Figlio di un suonatore di banjo e di una cantante, aveva raggiunto il successo in Pennsylvania nel secondo dopoguerra con un complesso chiamato
Pine Hollow Jamboree; successivamente fondò la band
The Ridin' Rangers, attiva soprattutto alla radio. Di lì a poco cominciò a dedicarsi anche all'organizzazione di grandi eventi e concerti nei quali erano coinvolte le massima personalità del country del momento (quali Slim Carter, Slim Braynt, Marty Licklider e Jack Osborne).
Successivamente è a Hollywood dove partecipa come comparsa in numerosi film. Di nuovo in Pennsylvania, nel 1952 incide il singolo
Elfie the Elf, il suo più grande successo, che lo rende ricco e famoso nel suo genere. Iniziano a spopolare
t-shirts e altri gadget con l'immagine dell'elfo, marchio di fabbrica del brano. E' decisamente il periodo d'oro del cantante e dei suoi partner; le esibizioni dal vivo - fino a 14 al mese - dei
Pine Hollow Jamboree sono trasmesse da decine di stazioni radio contemporaneamente.
Negli anni seguenti lo ritroviamo disc jockey; conosce i testimoni di Geova, e si converte, negli anni '70.
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Pagina di assemblaggio di notizie su Wooddell e i tanti cantanti e complessi con cui lavorò, tratte da varie magazines del periodo.
www.hillbilly-music.com/artists/story/index.php?id=13265
Raro esemplare del 45 giri
Elfie the Elf inciso da Wooddell con il complesso femminile
Bailey Sisters
(lato b:
Christmas Isn't Christmas), appartenente ad una collezione privata; di seguito una pubblicità
del brano, dal periodico
Billboard del 22-11-1952.
45cat.com
books.google.it
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Woody Wooddell ha narrato la sua esperienza nella
Svegliatevi! dell'8 aprile 1984, pagine 24-27.
Esperienza di Woody Wooddell (Svegliatevi! dell'8 aprile 1984, pagine 24-27) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Il mio amore per la “country music”
C’ERA la neve sui monti, tanta neve. Le strade erano bloccate. I viveri cominciavano a scarseggiare. Papà amava la gente, così prese un po’ di viveri dalle nostre scorte e li caricò su quattro cavalli da tiro. Dato che sapeva muoversi sul terreno accidentato, riuscì a risalire i fiumi e i corsi d’acqua per portare da mangiare a quelli che erano nel bisogno.
Questo accadeva oltre cinquant’anni fa. Anche se lasciammo presto la Virginia Occidentale, l’interesse di papà per la gente è qualcosa che mi è rimasto dentro. Oltre all’amore per la gente, papà mi diede qualcos’altro, l’amore per ciò che io definisco “heartland music” (“heartland” è un termine inglese con cui si intende il cuore o l’interno di un paese), la country music, quel tipo di musica popolare che esalta la bellezza naturale, la sana vita familiare e i valori morali.
Papà suonava il banjo e mamma cantava. Quante volte ho ripensato alle camminate serali sui sentieri di montagna, al mormorio di un ruscello e al suono e al canto della gente di montagna che echeggiava giù nella valle! Per tutta la vita ho pensato che il mondo aveva molto bisogno di questo tipo di musica. E mi accinsi molto presto a dargliela.
Gli inizi
Poco dopo il nostro trasferimento dalla Virginia Occidentale alla Pennsylvania, cominciai a suonare la chitarra. Andavo ancora a scuola quando formai il mio primo complesso musicale. Suonavamo alle cerimonie scolastiche nonché alle serate mondane dei giovani. Capii subito che la musica ha il potere di rendere felice la gente.
Poi scoppiò la seconda guerra mondiale. Andare in guerra e uccidere erano cose che non si conciliavano con l’amore per la gente che papà mi aveva inculcato. Dato che allevavo maiali, dapprima fui rinviato. Poi fui arruolato in fanteria. Una sera durante l’addestramento caddi da un ponte girevole dall’altezza di nove metri e riportai sette fratture a una gamba. Mentre mi ristabilivo suonai insieme a un complessino di militari.
Finito il servizio militare mi diedi da fare per formare un complesso di musica country & western di prima classe. Per mezzo di annunci su una rivista, la Billboard Magazine, feci venire musicisti da tutte le parti del paese e formai il Pine Hollow Jamboree. Cominciammo alla radio. Ben presto ci esibivamo in pubblico sia nel Canada che negli Stati Uniti orientali. Nella zona dove facevamo la tournée fu stabilita una rete radiofonica con 17 stazioni.
Ci fu poi il mio Hillbilly Park in Pennsylvania, in cui si esibirono come ospiti molti dei più noti esecutori di musica country. Io organizzavo gli spettacoli e ben 35 dei musicisti che avevano suonato nel Pine Hollow Jamboree fecero loro da spalla. Si trattava di affari, ma era anche soddisfacente vedere ogni settimana migliaia di persone venire a fare picnic nel parco e ascoltare dal vivo la “heartland country music”.
Rock ’n’ Roll
La musica country aveva buone prospettive, ma poi esplose il rock ’n’ roll. Il mio primo incontro con la musica rock l’ebbi mentre presentavo uno spettacolo al Circle Theatre di Cleveland. L’impresario venne di corsa dietro le quinte. Era furioso. Gli spettatori erano irritati. Alcuni erano stufi dell’artista in scena. Altri erano scandalizzati per come muoveva il corpo. Molti se ne stavano andando disgustati. Come presentatore dello spettacolo era mio compito far scendere dal palco quel nuovo cantante di nome Elvis Presley e dare il via al prossimo numero in programma, e in fretta!
“Quel ragazzo non farà mai strada”, pensai fra me. Naturalmente, mi sbagliavo. Dopo avere preso lezioni per educare la voce, probabilmente fece più lui per diffondere il rock di chiunque altro. Allo stesso tempo, credo che abbia fatto molto anche per influenzare la country music. Gran parte del country moderno si è spostato dal country tradizionale orientandosi verso il rock. Così facendo ha ottenuto la popolarità sia del country che del rock, ma il prezzo della popolarità è stato alto.
Mentre il rock conquistava di colpo il paese, io mi davo da fare per diffondere la country music. Un’agenzia di Nashville mi invitò ad andare in tournée con Jimmy Wakely, un famoso cantante di country & western. Lavorammo in buona parte degli Stati Uniti orientali e finimmo per ritrovarci a Hollywood, dove ebbi una parte in diversi film.
Mancava qualcosa
A Hollywood avevo delle buone prospettive. Incontravo la gente giusta, andavo nei posti giusti e facevo tutte quelle cose che un promettente artista dovrebbe fare. Ma mancava qualcosa. Nonostante tutto il suo superficiale splendore, a quel mondo fantastico mancava la sostanza che io vedevo nel ragazzo scalzo che scendeva dal sentiero di montagna, ciò che io immaginerò sempre di essere. Tornai a casa mia in Pennsylvania.
Una casa discografica mi chiese di incidere un disco, “Elfie the Elf”. Fu un immediato successo. Sette case produttrici di dischi non riuscivano a star dietro alla domanda. La popolarità ottenuta dal mio primo disco mi permise con molta facilità di raggiungere alte cifre anche nella vendita delle mie successive incisioni.
La fama ottenuta coi dischi esigeva che facessi più spettacoli. Ma le canzoni che suonavamo mi facevano pensare alla mia devota moglie, lontana troppi chilometri. Ero toccato nei miei sentimenti più profondi e desideravo tornare da lei. Spesso i cantanti si danno all’alcool o alla droga per essere aiutati a continuare. Io tornai a casa.
Trovo quello che mancava
Nel 1969 ci trasferimmo in Florida. Fu lì nelle pianure della Florida centrale che scoprii l’origine del mio istintivo amore per la gente, per i monti e per la musica.
Era il Natale del 1970. Eravamo appena tornati a casa dalla chiesa. Sentimmo bussare alla porta e mi trovai davanti un uomo dalla faccia onesta e dal parlare semplice che non dimenticherò mai. Parlammo di molte cose e mi fece vedere nella Bibbia tante cose che non sapevo, ma fu il suo ovvio interesse per me a colpirmi più di qualsiasi cosa dicesse.
Prima di andarsene mi invitò a un’adunanza in una vicina Sala del Regno. Si sarebbe tenuta quello stesso giorno, da lì a poche ore. Ci andai. Il discorso biblico fu interessante, ma ciò che richiamò la mia attenzione fu la franca trattazione di un argomento biblico che seguì.
I problemi razziali che tormentavano il paese lì non esistevano. Negri, bianchi, giovani e vecchi, di ogni condizione sociale, erano occupati a parlare di qualcosa che sgorgava dal loro cuore. “È così che dovrebbe essere!” pensai fra me.
Dopo l’adunanza fui circondato da persone che mi salutarono calorosamente. L’uomo che mi aveva invitato disse che i testimoni di Geova sarebbero stati lieti di studiare le Scritture con me in casa mia. “Quando possiamo cominciare?” domandai. Cominciammo la sera dopo.
Due settimane dopo mi invitò ad accompagnarlo mentre andava a far visita ad altri. E da allora parlo ad altri della speranza di condizioni migliori contenuta nella Bibbia.
Si tenta di indurmi al compromesso
Il motivo per cui mi ero trasferito in Florida era stato quello di trovare infine qualche modo di dare sfogo saltuariamente al mio interesse per la musica. Mi unii a un’orchestrina che suonava due o tre sere la settimana in vari locali notturni. Non mi rendevo conto che i cambiamenti avvenuti nella musica moderna erano in diretto contrasto con i principi biblici che stavo studiando.
Il presentatore dello spettacolo in un locale notturno deve spesso fare battute allusive e raccontare barzellette a sfondo erotico. Più i clienti bevono, più la loro mente si intorpidisce e di conseguenza si richiede un dialogo più sfacciato. Io non ero disposto a questo. Poiché rifiutavo di venir meno alle mie norme, divenne sempre più difficile trovare lavoro.
Lo spostamento del country verso la melodia del rock non costituiva un grande problema per me. Un musicista di country può arrangiare la melodia in modo che si addica alla sua pura esecuzione di country. Era quello che io facevo. Ma c’era una cosa che non potevo fare, cambiare le parole delle canzoni.
Le parole del country tradizionale si basavano a volte sul classico triangolo. Ma essendosi il country moderno orientato verso il rock, i versi sono divenuti sempre più volgari con descrizioni più vive del comportamento immorale. Questo è spesso ciò che il pubblico vuole, specie nei locali notturni.
Che avrei fatto? La mia stessa vita dipendeva dall’esprimermi attraverso la musica. Ma la musica che la gente voleva andava contro tutto ciò che consideravo morale e decente!
La situazione giunse al punto critico durante uno spettacolo in un locale notturno, poco dopo che avevo cominciato a studiare la Bibbia. Mentre suonavamo, la gente ballava o era seduta ai tavolini a parlare, mangiare e bere. Poi una donna, che ovviamente aveva bevuto troppo, si spogliò dalla vita in su e ci chiese di suonare una canzone di country moderno con un testo immorale.
Era proprio quello che mi ci voleva! ‘Cosa ci faccio in un posto come questo?’ mi chiesi. ‘Cosa penserebbero i miei nuovi compagni cristiani?’ Quest’ultimo tentativo di indurmi a venire meno alle mie norme morali e ai principi biblici mi spinse a piantare tutto quella sera stessa.
Musica sana
La musica era stata per me molto più che un buon mezzo per guadagnarmi da vivere: ce l’avevo nel sangue. Quindi sarebbe stato quasi impossibile abbandonarla del tutto. Non ce n’è stato bisogno. A un picnic di componenti della congregazione, uno portò un violino, un altro una chitarra, e così via. Mi unii a loro, e così tutto è ricominciato da capo. Suoniamo ai matrimoni e in altre occasioni in cui i conservi cristiani si riuniscono. Anche se non lo faccio per un compenso, il sano divertimento e la possibilità di esprimermi attraverso la musica mi ripagano ampiamente.
Quella parte della country & western music che ha significato tanto per me esaltava le cose fondamentali che arricchiscono la vita: l’amore per la natura, la devozione in seno alla famiglia e la serenità che queste cose possono dare. Un giorno d’autunno, mentre viaggiavo in macchina sui colli della Pennsylvania vestiti di colori radiosi, un nuovo pensiero mi fulminò, come se avessi ricevuto ‘una tegola in testa’. I sentimenti che nutrivo riguardo alla “heartland music” hanno diretta relazione con le verità bibliche che avevo appena apprese.
È stato Geova Dio a dare all’uomo la terra da amare e da custodire. Egli si propone di riportare non solo una valle ma l’intera terra a condizioni di paradisiaca bellezza. Geova ha sempre voluto la fedeltà nel matrimonio e l’esigerà nel nuovo sistema che stabilirà. Era tutto logico. Ecco che cosa cantava la “heartland music”.
Nel corso degli anni ho visto come la musica sana può elevare il morale di coloro che si trovano dinanzi alla guerra, a difficoltà economiche e alla rovina della famiglia. Ma la gioia che la musica offre costituisce tutt’al più solo un sollievo temporaneo.
Come testimone di Geova posso fare molto di più parlando ai miei simili dei principi e delle speranze contenute nella Bibbia. Non potrebbe essere diversamente, perché i versi sono perfetti. È un canto che può toccare ogni cuore nostalgico. E dà una serenità che può recare sollievo per sempre. — Narrato da Woody Wooddell.
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[Modificato da EverLastingLife 17/05/2020 21:58]