17/11/2018 07:30 |
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Sabato 17 novembre
Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura (Ebr. 12:2)
Ai nostri giorni milioni di adoratori di Dio stanno seguendo l’esempio di Gesù: rimangono concentrati sulla loro speranza e non permettono alle prove di indebolire la loro fede. Pensiamo all’esempio di Rudolf Graichen, che nacque in Germania nel 1925. Rudolf ricordava i quadri appesi in casa sua che rappresentavano scene bibliche. “In uno si vedevano il lupo e l’agnello, il capretto e il leopardo, il vitello e il leone: tutti in pace, condotti da un bambino piccolo”, scrisse Rudolf. “Quelle immagini sono rimaste scolpite nella mia memoria” (Isa. 11:6-9). Nonostante la dura persecuzione subita per anni, prima da parte della Gestapo, la polizia nazista, e poi da parte della Stasi, la polizia segreta della Germania Orientale comunista, Rudolf mantenne sempre una forte fede nella promessa relativa al paradiso sulla terra. Rudolf affrontò anche altre difficili prove: perse la madre, che morì di tifo nel campo di concentramento di Ravensbrück, e venne a sapere che il padre, indebolitosi spiritualmente, aveva rinunciato alla sua fede. w16.10 3:12-14 |
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