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19/11/2019 13:27
 
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Re:
geremia60(2019), 19/11/2019 12:33:



[SM=g1871116] quando dice di parlare come sua opinione è ispirato, quando scrive NOI saremmo risuscitati e Voi comparirete con noi alla presenza del Signore ( trasformati) sta sbagliando, in pratica è come se lo spirito santo ha previsto l'errore e ha fatto specificare che quel noi si distingue in due parti, sempre come classe, tra noi di adesso e voi nel futuro, dopo la loro morte e dopo la apostasia .



Chiaramente questo scritto di Paolo è ispirato e "utile per insegnare" ed è in quello spirito che lo usiamo ancora oggi.

Simon
19/11/2019 16:48
 
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Caro Verderame,


Ma anche se fosse come dici tu, non ci azzecca niente come paragone con lo SFS, Paolo anche se avesse sbagliato, non ha certo continuato nel suo sbaglio ripetendo svariate volte lo stesso concetto, o addirittura puntare a certe date riguardo la presenza del Signore



Anche io sono d'accordo che il paragone non è esattamente lo stesso, Paolo infatti era ispirato, gli apostoli di Gesù erano ancora vivi e poteva interrogarli, come ha fatto nella questione della circoncisione, inoltre aveva ricevuto l'autorità di un incarico direttamente da Cristo e in modo miracoloso, elementi che certamente non possiede lo SFS moderno che si deve basare, non diversamente da ogni altro cristiano, sulla guida dello spirito fornita dalle Scritture e dallo spirito santo chiesto in preghiera per avere intendimento. Eppure anche Paolo, Pietro e Giovanni erano uomini spirituali ma pure sempre uomini, come i grandi uomini del passato continuavano ad avere idee e aspirazioni umane. Dio ha voluto così, io credo come spiegato molte volte che tu ti debba arrendere a questa evidenza, altrimenti finisci per perdere la fede non negli uomini ma in Dio.

Il punto è che a me non pare che lo SFS non si sia corretto o raffinato sotto questo aspetto, infatti non mi risulta che dopo il 1975 non mi risulta che si parli più di date particolari, le date d'altronde erano un retaggio dell'origine avventista e dello sforizo cronologico dei primi Studenti Biblici.

Detto questo francamente mi pare un errore veniale, dettato dalla più dalla fede nell'imminenza del ritorno di Cristo, che da una volontà di distorcere le Scritture... quelle date, viste oggi in propettiva rappresentano più delle ingenuità che un tradimento del cristianesimo. Per altro a me pare che tu dia troppa importanza ad un fenomeno che tra i testimoni di Geova è sostanzialmente dimenticato e non ha creato grandi scismi proprio perché non era su quelle date che si fonda la nostra fede e senso di urgenza. Lo stesso 1975 non fu certo annunciato enfaticamente dallo SFS dell'epoca come la "fine del mondo", se leggo le pubblicazioni mi pare di leggere esattamente le stesse esortazioni ad essere desti che troviamo oggi.

Insomma, a me pare che tu in manier poco comprensibile per me esageri quella che è una questione secondaria. Come detto a me avrebbe preoccupato di più vedere che nel 1920 o negli anni 40 o durante la Guerra Fredda lo SFS venisse a compromesso con la politica, partecipasse alle guerre, invitasse a seguire carriere mondane, abbassasse le norme morali piuttosto che pensare di aver trovato date significative nelle Scritture all'inizio del secolo che non mi pare abbiamo distolto dall'obiettivo principale: predicare il Regno. Voglio dire che a differenza della cristianità la barra è rimasta sempre ben chiara verso una direzione...

Shalom
[Modificato da barnabino 19/11/2019 17:21]
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19/11/2019 17:23
 
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Re:

Paolo anche se avesse sbagliato, non ha certo continuato nel suo sbaglio ripetendo svariate volte lo stesso concetto, o addirittura puntare a certe date riguardo la presenza del Signore



A dire il vero l' apostolo Paolo e non solo ribadisce spesso che è necessario mantenere un senso d' urgenza vista l' urgenza dei tempi.

Inoltre dico questo, fratelli, che il tempo rimasto è poco.D’ora in avanti quelli che hanno moglie siano come se non l’avessero,quelli che piangono come se non piangessero, quelli che gioiscono come se non gioissero, quelli che comprano come se non possedessero e quelli che fanno uso del mondo come se non ne facessero pieno uso, perché la scena di questo mondo cambia I corinti 7:29-31

E questo dovete farlo sapendo in quale tempo viviamo: è ormai ora che vi svegliate dal sonno,a visto che adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.La notte è inoltrata, il giorno è vicino. Sbarazziamoci perciò delle opere che appartengono alle tenebre Romani 13:11,12

Per quanto riguarda i tempi e i periodi,fratelli, non avete bisogno che vi si scriva. Voi stessi sapete molto bene, infatti, che il giorno di Geova verrà proprio come un ladro di notte... Non dormiamo dunque come gli altri,ma restiamo svegli e sobri. I Tessalonicesi 5:1-6





[Modificato da Pino2019 19/11/2019 17:23]
19/11/2019 17:36
 
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A dire il vero l' apostolo Paolo e non solo ribadisce spesso che è necessario mantenere un senso d' urgenza vista l' urgenza dei tempi



Il punto è proprio questo, quel senso di urgenza che a distanza di due millenni pare del tutto ingiustificato rappresenta una distorsione del cristianesimo oppure è parte integrande del suo DNA? Quando Paolo parla di imminenza, quando si immagina di essere mutato in un batter d'occhio e andare in cielo, quando raccomanda di non fare appieno uso del mondo si sta sbagliando, sta ingannando i fratelli, li fa inciampare oppure sta solo esprimendo la sua fede e il fermo desiderio in quello che per lui era già una realtà?

Insomma, questo senso di urgenza è una distorsione del cristianesimo o è solo segno della fede e del profondo desiderio dei cristiani nell'imminente ritorno di Cristo?

Shalom
[Modificato da barnabino 19/11/2019 17:40]
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19/11/2019 18:24
 
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Il nuovo testamento presenta la venuta di Cristo in un modo apparentemente paradossale; imminente e allo stesso tempo distante.
19/11/2019 18:26
 
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Re:
barnabino, 19/11/2019 17.36:


A dire il vero l' apostolo Paolo e non solo ribadisce spesso che è necessario mantenere un senso d' urgenza vista l' urgenza dei tempi





Insomma, questo senso di urgenza è una distorsione del cristianesimo o è solo segno della fede e del profondo desiderio dei cristiani nell'imminente ritorno di Cristo?

Shalom





Se "il giorno di Geova" fosse il giorno in cui ognuno muore, e che fossimo in seguito giudicati alla resurrezione secondo le nostre azioni precedenti da vivi, allora tutto avrebbe un senso. L'urgenza ci sta perchè nessuno conosce il giorno della sua morte, che arriva come "un ladro di notte".

Dopo più di 2000 anni, invece questa attesa assomiglia di più alla metafora dell'opera di Samuel Beckett, " Aspettando Godot"...
La frase viene usata per riferirsi, spesso in modo amaramente ironico, a qualcosa (un evento, un avvenimento, una situazione esistenziale ecc.) che in apparenza sembra imminente, ma in realtà non si verificherà mai.

Saro' troppo umano ma qualcosa mi sfugge...



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La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov
19/11/2019 18:33
 
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Re: Re:
verderame.1958, 19/11/2019 18.26:





Se "il giorno di Geova" fosse il giorno in cui ognuno muore, e che fossimo in seguito giudicati alla resurrezione secondo le nostre azioni precedenti da vivi, allora tutto avrebbe un senso. L'urgenza ci sta perchè nessuno conosce il giorno della sua morte, che arriva come "un ladro di notte".

Dopo più di 2000 anni, invece questa attesa assomiglia di più alla metafora dell'opera di Samuel Beckett, " Aspettando Godot"...
La frase viene usata per riferirsi, spesso in modo amaramente ironico, a qualcosa (un evento, un avvenimento, una situazione esistenziale ecc.) che in apparenza sembra imminente, ma in realtà non si verificherà mai.

Saro' troppo umano ma qualcosa mi sfugge...

Caro Verderame,
Da cosa supponi che "il giorno di Geova" sia il giorno della propria morte?
Si è vero la fine a volte sembra tardare. Ma i nostri tempi non sono quelli di Geova. Ecco perché ci ricorda:
"Anche se dovesse tardare, non smettere di attenderla, perché si avvererà immancabilmente. Non tarderà!" (Abacuc 2:3)
[Modificato da johnny01 19/11/2019 18:34]
19/11/2019 18:34
 
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Re: Re:
verderame.1958, 19/11/2019 18.26:



Saro' troppo umano ma qualcosa mi sfugge...



Beh non è questione di essere umani, ma è questione di fede. Una forte fede nella Parola di Dio che si edifica con il tempo... Quando vedi che ciò che dice si avvera sulla tua propria pelle allora non avrai dubbi che ciò che viene predetto per il futuro si avvererà immancabilmente.
[Modificato da johnny01 19/11/2019 18:36]
19/11/2019 18:36
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
verderame.1958, 19/11/2019 13.24:



Ma hai letto quello che ho scritto? Come al solito no!
Per l'appunto non ci sono date nel NT, ma "il canale" senza essere neanche ispirato, ha "profetizzato" date per mezzo secolo. Cherchez l'erreur...





Mi pare che ho letto!
Lo SFS ha fornito delle date?
Si.
Ma dato che come abbiamo visto, non possiamo certamente aspettarci che il N.T. contenga date, in soldoni che differenza c' è tra Giacomo che dice che la parousìa di Cristo è vicina e il Giudice alle porte (Giacomo 5:8-9), cosa che non è avvenuta nel I secolo e lo SFS che non ha profetizzato un bel nulla, ma ha indicato delle date relative alla parousìa di Cristo?

Se Geova ha permesso a Giacomo di riportare nella sua epistola una sua aspettativa non realizzata nel I secolo, eppure nessuno perse la fiducia negli apostoli ispirati da Dio, perché mai noi dovremo perdere la fiducia nello SFS che non è manco ispirato?

Me lo sai spiegare una buona volta?


verderame.1958, 19/11/2019 18.26:





Se "il giorno di Geova" fosse il giorno in cui ognuno muore, e che fossimo in seguito giudicati alla resurrezione secondo le nostre azioni precedenti da vivi, allora tutto avrebbe un senso. L'urgenza ci sta perchè nessuno conosce il giorno della sua morte, che arriva come "un ladro di notte".

Dopo più di 2000 anni, invece questa attesa assomiglia di più alla metafora dell'opera di Samuel Beckett, " Aspettando Godot"...
La frase viene usata per riferirsi, spesso in modo amaramente ironico, a qualcosa (un evento, un avvenimento, una situazione esistenziale ecc.) che in apparenza sembra imminente, ma in realtà non si verificherà mai.

Saro' troppo umano ma qualcosa mi sfugge...




scusami, ma il Giorno del Kyrios descritto in 2 Pietro 3:10 a te sembra quello della morte e della risurrezione?
A me no, francamente…

Se poi ti sei stancato di aspettare il Giorno del Kyrios, beh, sono fatti tuoi.
Noi non ci siamo stancati affatto, noi viviamo in armonia con 2 Pietro 3:11-12


[Modificato da Aquila-58 19/11/2019 18:40]
19/11/2019 18:43
 
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Caro Verderame,


Se "il giorno di Geova" fosse il giorno in cui ognuno muore, e che fossimo in seguito giudicati alla resurrezione secondo le nostre azioni precedenti da vivi, allora tutto avrebbe un senso. L'urgenza ci sta perchè nessuno conosce il giorno della sua morte, che arriva come "un ladro di notte"



Questa è una visione che non è assente nel cristianesimo, accanto ad una visione escatologico vi è senz'altro anche una visione etica, quasi stoica, dell'esistenza. Ma questo non cancella l'escatologia cristiana che è il fine ultimo della predicazione di Gesù, i miracoli non sono altro che un'anteprima di quello che è un processo già all'opera e si concluderà con la venuta del Figlio dell'Uomo.


La frase viene usata per riferirsi, spesso in modo amaramente ironico, a qualcosa (un evento, un avvenimento, una situazione esistenziale ecc.) che in apparenza sembra imminente, ma in realtà non si verificherà mai



Certamente quella è la critica ateistica o esistenzialista al cristianesimo, spesso Godot è identificato con Dio. Per il cristiano però è diverso: "Già e non ancora" è l'espressione che descrive la prospettiva escatologica per le quali il cristiano vive il già della salvezza, che tuttavia aspetta ancora un compimento (non ancora). Dunque non è un'attesa di qualcosa che non si verificherà "mai" perché per il cristiano quel qualcosa si sta "già" verificando, attende solo il compimento.


Saro' troppo umano ma qualcosa mi sfugge...



Il cristianesimo richiede certamente di mettere da parte la prospettiva umana, il cristiano non fa parte di questo mondo perché appunto la sua prospettiva è centrata sulla relazione esclusiva e vivificante con Dio. Un rapporto intimo e, per Gesù, totalizzante, tale da diventare cibo e acqua.

Shalom

[Modificato da barnabino 19/11/2019 18:46]
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19/11/2019 19:07
 
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Re: Re: Re:
johnny01, 19/11/2019 18.34:



Beh non è questione di essere umani, ma è questione di fede. Una forte fede nella Parola di Dio che si edifica con il tempo... Quando vedi che ciò che dice si avvera sulla tua propria pelle allora non avrai dubbi che ciò che viene predetto per il futuro si avvererà immancabilmente.



Il tuo di futuro oppure quello tra 5000 anni? Perché se per Dio un giorno é come mille anni...campa cavallo!





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19/11/2019 19:14
 
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Re: Re: Re: Re:
verderame.1958, 19/11/2019 19.07:



Il tuo di futuro oppure quello tra 5000 anni? Perché se per Dio un giorno é come mille anni...campa cavallo!






ma come mai, dopo aver detto che per Geova un Giorno è come mille anni, Pietro dice quello che è scritto in 2 Pietro 3:11-12?
Come mai?
Forse dovremo dare una lettura diversa a 2 Pietro 3:8?
E guarda che lo avevo già spiegato nel 3D del "canale" ma come al solito non leggi i miei post


19/11/2019 19:17
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 19/11/2019 18.36:



Mi pare che ho letto!
Lo SFS ha fornito delle date?
Si.
Ma dato che come abbiamo visto, non possiamo certamente aspettarci che il N.T. contenga date, in soldoni che differenza c' è tra Giacomo che dice che la parousìa di Cristo è vicina e il Giudice alle porte (Giacomo 5:8-9), cosa che non è avvenuta nel I secolo e lo SFS che non ha profetizzato un bel nulla, ma ha indicato delle date relative alla parousìa di Cristo?

Se Geova ha permesso a Giacomo di riportare nella sua epistola una sua aspettativa non realizzata nel I secolo, eppure nessuno perse la fiducia negli apostoli ispirati da Dio, perché mai noi dovremo perdere la fiducia nello SFS che non è manco ispirato?

Me lo sai spiegare una buona volta?




Se non é avvenuto né nel primo secolo, né nei 19 secoli seguenti...cosa possiamo dedurne? Niente ispirazione? Niente vera profezia? Qualcuno ci prende in giro?

Come vedi queste sono le possibilità.




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Isaac Asimov
19/11/2019 19:18
 
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Caro Verderame,


Il tuo di futuro oppure quello tra 5000 anni?



Però non vedo il problema... il cristiano non serve Dio in vista di una data, o solo di una ricompensa. Il futuro del cristiano non riguarda i prossimi 10 o 20 anni ma riguarda l'eternità. Già Paolo in 1 Corinti si era posto il problema degli unti che erano già morti, prima della parousia. Per questi vi è la prospettiva della risurrezione, ci si addormenta e si riaprono gli occhi nel futuro, in un istante, che importa se per Dio passano 100 o 2000 anni?

Shalom

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19/11/2019 19:22
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
verderame.1958, 19/11/2019 19.17:




Se non é avvenuto né nel primo secolo, né nei 19 secoli seguenti...cosa possiamo dedurne? Niente ispirazione? Niente vera profezia? Qualcuno ci prende in giro?

Come vedi queste sono le possibilità.





Gesù prese in giro i discepoli quando parlò loro di generazione che non sarebbe passata senza che tutte quelle cose fossero avvenute?

Dimmi tu..


19/11/2019 19:24
 
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Re: Re: Re: Re:
verderame.1958, 19/11/2019 19.07:



Il tuo di futuro oppure quello tra 5000 anni? Perché se per Dio un giorno é come mille anni...campa cavallo!



Beh a noi non interessa se arrivi la fine durante la nostra vita oppure dopo, noi viviamo una vita soddisfacente e felice già da ora.
19/11/2019 19:25
 
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Se non é avvenuto né nel primo secolo, né nei 19 secoli seguenti...cosa possiamo dedurne? Niente ispirazione? Niente vera profezia? Qualcuno ci prende in giro?



La visione infatti attende ancora che venga il suo tempo fissato
e si affretta verso il suo adempimento, e non mentirà.
Anche se dovesse tardare, non smettere di attenderla,
perché si avvererà immancabilmente.
Non tarderà!

Shalom
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19/11/2019 19:28
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
verderame.1958, 19/11/2019 19.17:




Se non é avvenuto né nel primo secolo, né nei 19 secoli seguenti...cosa possiamo dedurne? Niente ispirazione? Niente vera profezia? Qualcuno ci prende in giro?

Come vedi queste sono le possibilità.


No verderame...
Secondo me non hai capito che Geova vuole che lo serviamo spinti dall'amore per lui e non in vista di una data. La Bibbia può migliorare la tua vita fin da ora, non devi aspettare Armageddon...
19/11/2019 19:28
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
johnny01, 19/11/2019 19.24:

Beh a noi non interessa se arrivi la fine durante la nostra vita oppure dopo, noi viviamo una vita soddisfacente e felice già da ora.




Bravo Johnny!

"13 Questo è dunque ciò che il Sovrano Signore Geova dice:
“Ecco, i miei servitori mangeranno, ma voi avrete fame.
Ecco, i miei servitori berranno, ma voi avrete sete.
Ecco, i miei servitori gioiranno, ma voi proverete vergogna.
14 Ecco, i miei servitori esulteranno per la gioia del loro cuore,
ma voi urlerete per la pena che avrete nel cuore
e piangerete per lo spirito affranto.
" (Isaia 65:13-14)


[SM=g28002] [SM=g28002]
19/11/2019 19:31
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 19/11/2019 19.28:




Bravo Johnny!

"13 Questo è dunque ciò che il Sovrano Signore Geova dice:
“Ecco, i miei servitori mangeranno, ma voi avrete fame.
Ecco, i miei servitori berranno, ma voi avrete sete.
Ecco, i miei servitori gioiranno, ma voi proverete vergogna.
14 Ecco, i miei servitori esulteranno per la gioia del loro cuore,
ma voi urlerete per la pena che avrete nel cuore
e piangerete per lo spirito affranto.
" (Isaia 65:13-14)


[SM=g28002] [SM=g28002]

Esatto... La gioia che si prova servendo Geova non ha prezzo. Spero che potrà provarla anche Verderame!! [SM=g27985]
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