Caro Erev,
Non si guarda il principio che Gesù per amore l'ha data a tutti?
In effetti è così, ma i passi che ho citato parlando di amici, fratelli, uomo buono e giusto. Questo non toglie che si possa morire anche per uno sconosciuto o un nemico, giacché lo dobbiamo amare e fare loro del bene, però pare che l'idea di cedere la vita per qualcuno sia
soprattutto rivolta agli amici.
In tutti casi se tu la dai anche per un nemico non mi sembra che sarà percipita da Geova come un peccato anzi un gesto d'amore
Direi supremo amore... certo che se si sacrifica la propria vita per salvare quella di un Hitler e questi comunque per nulla toccato dal gesto uccide poi milioni di persone ci sarebbe da considerare l'aspetto etico di quel sacrificio, eroico e amorevole in sé ma poco amorevole per chi poi ne subisce le conseguenze. Non ci sono risposte univoche dopo un certo punto... lasciar morire un uomo in immediato pericolo per salvarne milioni potenzialmente sue vittime? Cosa è più amorevole e giusto fare? La Legge non aveva dubbi, non c'era misericordia per il malvagio, che doveva morire, anima per anima.
La questione del sacrificio di Cristo è semsibilmente diversa, perché rientra in un piano salvifico speciale e riguarda non questa vita ma quella futura.
Shalom