In questa pagina di un sito di dissidenti ex-tdG si leggono alcune 'considerazioni' sul rapporto dei testimoni di Geova per l'anno di servizio 2016:
Fonte: un sito di fuoriusciti, altre info in spoiler
http://www.infotdgeova.it/statistiche12.php#
Per la prima volta nella loro storia dal dopoguerra a questa parte, il numero medio dei "proclamatori" (i TdG che vanno di casa in casa) italiani è diminuito, seppur di poche unità. La media dei proclamatori è passata infatti dai 250.277 del 2015 ai 250.249 del 2016.
Come indicato a più riprese, questo dato è del tutto privo di significato: l'estensore ignora (o finge di farlo?) il fatto che la decrescita media dei proclamatori può essere considerata un successo, se a fronte di essa abbiamo un decremento demografico che è addirittura di 20 volte superiore. Copio e incollo un mio precedente commento (uno dei tanti).
Qualcuno noterà che in alcuni paesi europei, Italia inclusa, il numero dei proclamatori è rimasto praticamente invariato, con una variazione percentuale inferiore a 1.
In Italia ad esempio la media dei proclamatori è scesa da 250.277 (2015) a 250.249 (2016), e quindi con un decremento assoluto, sia pure irrisorio: 28 proclamatori in meno, appena lo 0.01%.
Il piccolo statistico: i tdG stanno diminuendo in Italia!
Realtà: al contrario,
continuano a crescere. Il fenomeno infatti non va studiato in valore assoluto, ma in rapporto alla crescita - o decrescita - demografica del paese.
In Italia c'è stato in pari tempo un decremento demografico, come si legge nello stesso Annuario:
Popolazione del 2015: 60.795.612 *
Popolazione del 2016: 60.665.551 *
Diminuzione percentuale della popolazione italiana: 0.2%
* Prima che i complottisti delle barre colorate si imbattano nell'ennesima buccia di banana (oggi sono proprio buonissimo, un pezzo di pane) sottolineo che i contabili della WTS sono accuratissimi: questi dati corrispondono a quelli dell'ISTAT, che essi hanno evidentemente consultato.
Popolazione italiana 2015:
www.tuttitalia.it/statistiche/popolazione-eta-sesso-stato-civi...
Popolazione italiana 2016:
www.tuttitalia.it/statistiche/popolazione-eta-sesso-stato-civi...
Abbiamo dunque un decremento dello 0.01% nel numero dei proclamatori, a fronte di un decremento dello 0.2% nel numero di italiani. Differenza tutt'altro che trascurabile,
un intero ordine di grandezza: da uno per diecimila a due per mille.
Ciò implica che il numero dei tdg italiani è sì diminuito, ma di una entità MOLTO INFERIORE, in pari tempo, a quello degli italiani in generale. Dato che la demografia di un paese può diminuire per due sole ragioni, la mortalità e l'espatrio (potrei sbagliare ma non ne vedo altre), significa che questi due fattori di decrescita fisiologica, che si sono abbattuti anche sui tdg, non hanno però sortito lo stesso effetto. Ergo:
al netto del tasso naturale di decrescita i tdg sono aumentati in Italia, anche nel 2016.
Un altro commento che riprende le medesime considerazioni in forma più sintetica:
si continua a commettere il puerile errore di dedurre, dalla diminuzione della media dei proclamatori Italiani (di 28 unità) un rallentamento nel 'successo' del proselitismo, misurato in numero di convertiti. Si tratta di un salto logico abbastanza stupido, perché ignora una realtà di fatto imprescindibile: l'Italia è in recessione demografica. Il 2016 (dati ISTAT) lo Stivale ha subito un decremento dello 0,2%. Dato che i tdG italiani non sono passibili delle due principali cause di tale recessione (la morte e l'espatrio) in una misura inferiore rispetto al resto del paese, in totale assenza di conversioni (come si vorrebbe far credere) avrebbero dovuto subito l'identico decremento, o anche un decremento superiore, se si mette in conto la 'continua emorragia' di cui farneticano gli ex-. Invece no: i proclamatori italiani hanno subito una diminuzione dello 0,01%, ben venti volte inferiore al corrispondente calo demografico nazionale. Da dove vengono tutti gli individui 'in più' che sono serviti a colmare la perdita? Elementare, sono altrettanti nuovi proclamatori.
Sito di fuoriusciti:
Questo calo può essere un indicatore della "stanchezza" esistente in molti aderenti e anche del fatto che nonostante vengano battezzati nuovi seguaci, molti altri smettono di predicare o si allontanano dall'organizzazione.
...
Sono segnali che fanno pensare che la "raccolta" dei TdG in Italia sia pressoché finita: decenni di predicazione, centinaia di milioni di ore impiegate per fare proseliti, è il risultato è che appena lo 0,4% degli italiani ha aderito a questa ideologia
.
Dietrologia di nessun valore. E per giunta, dietrologia che scaturisce da premesse comunque sbagliate. Come si è visto, se si fa la 'tara' alla depressione demografica che ha investito il paese fra il 2015 ed il 2016,
i tdG italiani hanno creato nel 2016 diverse centinaia di nuovi proclamatori. Inoltre,
non v'è alcuna relazione fra il numero dei battezzati e quello dei proclamatori, come costoro continuano a non capire. Vedi qui:
testimonidigeova.freeforumzone.com/d/10999008/Crescita-dei-testimoni-di-Geova-commenti-ai-rapporti-annuali-di-servizio/discussione.aspx?idm1=13398878...
Riprendo anche questo mio altro commento:
1) il periodo 'il passo fra proclamazione e battesimo è generalmente breve' è privo di contenuti, dato che quel 'generalmente' e quel 'breve' andrebbero quantificati con statistiche alla mano. Se però per 'generalmente' si intende, come nel linguaggio comune, l'80-90% dei casi, e per 'breve' si intende un periodo che possiamo indicare, tanto per capirci, in sei mesi - un anno, ebbene, il periodo è integralmente fasullo. Dal momento che chi scrive non è in grado di fornire numeri a sostegno delle proprie congetture (ed è ovvio: tali numeri non esistono), e si fonda sulla propria esperienza o almeno così lascia credere, ecco cosa dice l'esperienza reale: specialmente nei paesi come l'Italia in cui i tdG sono presenti da più tempo, le 'conversioni lampo' (di chi, cioè, conosce i testimoni di Geova e si unisce ai ranghi nel giro di pochi mesi) sono sempre più rare e la grande maggioranza dei testimoni di Geova perviene al battesimo dopo un periodo da proclamatori non battezzati che mediamente è di due, tre, quattro anni o anche più. Questa costituisce 'la norma' di riferimento anche perché, come è noto, diversi arrivano a battezzarsi dopo vari ripensamenti in un senso o nell'altro. Ma è specialmente verificata nel caso dei figli di tdG. E qui gli ex- si danno la zappa sui piedi, perché affermano che la maggioranza dei convertiti sarebbe costituita da figli di tdG e non da persone estranee al movimento: di tendenza, i figli di tdG diventano proclamatori molto presto (diciamo intorno ai dieci anni) e non si battezzano che verso i 15 anni, o anche oltre, secondo i casi (è inutile citare 'gli ottenni che si battezzano' perché sappiamo tutti benissimo che si tratti di mosche bianche). Abbiamo dunque una categoria, che secondo i fuoriusciti costituirebbe di fatto la quasi totalità dei casi, cui corrisponde una forbice di almeno 5 anni fra l'inizio dell'opera di predicazione ed il battesimo.
2) l'idea che vi sarebbe una relazione fra il numero di proclamatori e quello dei battezzati, in forza del punto precedente, è un'emerita cretineria, con l'aggravante della recidiva. Paragonare i 260.000 battesimi di un anno con i 119.000 nuovi proclamatori dello stesso periodo è come sommare pere ed elefanti, poiché si tratta di eventi concettualmente e statisticamente non correlati. Di fatto questi 'conti della massaia' presuppongono un'ipotesi di lavoro, ovvero che tutti, o almeno la stragrande maggioranza, dei battezzati sarebbe costituita da gente che ha iniziato a uscire in servizio nello stesso anno di osservazione (il 2015): che è ovviamente puro delirio, essendo alieno all'evidenza dei fatti. Lo iato fra l'inizio del servizio di campo e il battesimo non solo, come indica l'osservazione sul campo, non è 'generalmente breve' ma soprattutto non è quantificabile, essendo soggetto ad una variabilità enorme; la conseguenza è che il numero di battesimi in un anno risulta dalla sommatoria di eventi che possono essere avvenuti due, tre, quattro, cinque anni prima o anche più.
Sito di fuoriusciti:
I paesi sviluppati con il più alto livello di ricchezza, istruzione, accesso a Internet e alle informazioni riguardanti la Torre di Guardia, hanno avuto poca o nessuna crescita. Nel 2016, molti di questi paesi hanno fatto rapporto di un numero di proclamatori inferiore rispetto ai picchi degli anni precedenti. Oltre all'Italia, di cui si è già parlato sopra, anche Gran Bretagna, Australia, Germania, Stati Uniti, Canada e Giappone hanno visto verificarsi questa situazione.
Balle.
In 4 dei 7 paesi citati, Italia inclusa, vi è stato un incremento nel numero dei proclamatori; ricordo difatti che:
1) ciò che conta ai fini della statistica è la MEDIA dei proclamatori, non il MASSIMO;
2) la crescita va contestualizzata alla demografia e non giudicata in valore assoluto.
Abbiamo dunque:
Italia: decrescita media, ma inferiore alla decrescita demografica =>
AUMENTO DI FATTO
Gran Bretagna: media 2015, 134.491; media 2016, 134.517:
AUMENTO
Germania: media 2015, 163.871; media 2016, 164.243:
AUMENTO
USA: media 2015, 1.195.081; media 2016, 1.198.026:
AUMENTO
Ho demolito lettera per lettera la pretesa per cui i tdG attecchirebbero nei paesi meno ricchi e istruiti. Proprio l'Europa dimostra il contrario. Mio commento:
Nel 2016, i testimoni di Geova sono cresciuti in nove dei dieci paesi più ricchi del nostro continente:
Lussemburgo + 2%
Norvegia + 1%
Svizzera + 1%
Austria + 1%
Svezia crescita < 1%
Irlanda + 2%
Germania crescita < 1%
Islanda crescita < 1%
Belgio + 1%
La Norvegia, il Belgio, l'Inghilterra, gli Stati Uniti e la Repubblica Ceca sono
nella 'top ten' dei paesi più istruiti del mondo:
www.huffingtonpost.it/2016/10/20/classifica-studenti-intelligenti_n_12572...
In
tutti questi paesi i testimoni di Geova sono cresciuti nel corso del 2016.
Sito di fuoriusciti:
Anche a livello mondiale, considerando i quasi due miliardi di ore, solo nel 2016, impiegate nella predicazione, attribuire la modesta crescita di 145.079 proclamatori alla "continua benedizione di Geova" suona alquanto ridicolo: per ottenere un nuovo proclamatore ci sono volute infatti oltre 13.000 (tredicimila) ore! In media, circa un anno e mezzo di predicazione ininterrotta, giorno e notte, 24 ore consecutive! Lascio ai lettori la conclusione se tali risultati siano il frutto della benedizione divina o di sforzi, unicamente, umani.
'I lettori' (ammesso che ve ne siano) non sarebbero in grado di dedurre da queste frasi in libertà il proverbiale fico secco. Si tratta infatti di fallacie logiche, tipiche di chi non è abituato a ragionare in termini rigorosi e collega i fatti come fanno i bambini, prendendo in esame solo l'epidermide della realtà. Qui in particolare vengono commessi due errori:
-
errata supposizione dell'unicità dell'ipotesi: è vero che i tdG affermano che i successi (numerici) della loro opera siano una prova di sostegno divino, ma non che sia l'UNICA POSSIBILE PROVA del sostegno divino.
-
falsa implicazione: da 'VERO A, VERO ANCHE B' non si deduce 'FALSO A, FALSO ANCHE B'.
Qui una spiegazione degli errori logici che viziano il ragionamento per cui 'se i tdG crescono poco, è segno che non ci può essere benedizione divina':
testimonidigeova.freeforumzone.com/d/10999008/Crescita-dei-testimoni-di-Geova-commenti-ai-rapporti-annuali-di-servizio/discussione.aspx?idm1=13401104...
Allego quest'altra mia considerazione:
... ragionano come se Iddio fosse l'addetto al marketing di una multinazionale, cui è stato richiesto di superare un target prefissato di vendite, pena il tracollo. I tdG come tutti gli uomini di fede credono che, seppure sia naturale 'leggere' in un aumento numerico un indizio della benevolenza di Geova, è pur sempre quest'ultimo a decidere modo e misura della sua benedizione. Che non deve per forza essere una vittoria dilagante. Quando Davide si lanciò al salvataggio delle mogli rapite dai predoni del deserto (1 Samuele 30) chiese e ottenne l'assistenza divina (v.8), ma ciò non impedì che alcune centinaia di filistei riuscissero a sfuggire alla cattura (v.17). Fra l'imbarcata e la goleada esistono infinite sfumature, evidentemente inafferrabili a chi 'vede' solo il bianco ed il nero
.