Umberto6969, 07/12/2016 12.36:
Ebbene io la prima lettera ai tessalonicesi la interpreto cosi. Inizialmente Paolo diceva che la fine era vicina che sarebbero risorti i morti e che ci sarebbe stato il conflitto bene contro male. Più il tempo passava e più persone morivano incominciavano a sorgere dubbi di come mai nulla avveniva. Paolo per non far perdere la fede e togliere eventuali dubbi tratto il caso con la lettera in questione.
Magari sbaglio, ma questo mi sembra. Una giustificazione ad una mancanza.
Mah, non direi.
Paolo, in 1 Tess. 4:13-17, parla della
parousìa (presenza) di Cristo in relazione alla risurrezione.
Ovvio che Paolo si aspettasse la
parousìa e la fine già al proprio tempo, lo si può capire per esempio dalla 1 lettera ai Corinti, dove in 1 Cor. 7:29 dice che "il tempo rimasto è ridotto".
Insomma, l' apostolo non aspettava certo la
parousìa dopo 2000 anni ma già al suo tempo, durante quell' epoca.
Ecco perché in 1 Tess. 5:1-3 parla dei "tempi e delle stagioni", facendo una profezia che - comunque - non si è adempiuta durante la sua epoca.
Lo scopo della profezia non è solo quello.....profetico, ma anche di permettere ai suoi fratelli di restare desti e di non essere nelle tenebre come gli altri (1 Tess. 5:4-5) e come - purtroppo - molti anche oggi...
Devo lasciarti subito caro Umberto.
Sarò impegnato tutto il pomeriggio, per cui, per quanto mi riguarda, ti do appuntamento a stasera dopo cena.
Ciao.
[Modificato da Aquila-58 07/12/2016 12:49]