Caro VVRL,
Beh, il tutto è perfettamente compatibile con la visione cattolica del passo in questione, infatti quello che voi chimate ragal sacerdozio è una condizione che investirà tutti i giusti alla fine dei tempi
Il punto è allora a che serva un sacerdozio... sarebbe davvero una soluzione incomprensibile avere re e sacerdoti che governano e officiano per nessuno, è contrario al principio stesso di regno e sacerdozio.
Il fatto che Paolo applichi questo intendimento anche ai giusti del VT ti fa capire che è infondata la vostra tesi secondo cui il regal sacerdozio riguarda sol 144000 individui vissuti dopo la resurrezione del Cristo.
Ma il fatto è che Paolo non applica esplicitamente tale sacerdozio ai giusti del passato, mi pare che sia quello che
stiamo discutendo e tu non abbia dimostrato, d'altronde basta che leggi Ebrei in cui egli trova un modello di tale sacerdozio regale solo in Melchisedec e non negli altri patriarchi.
E tu come fai a dire che Lazzaro non vide nulla? La Bibbia al riguardo tace e pertanto non è possibile azzardare nessuna conclusione certa, sia in un verso che nell'altro
Proprio perché le scritture
tacciono non solo per Lazzaro ma sempre senza azzardare nulla direi che di certo
rende la tua tesi estremamente debole e poco credibile. Se l'attesa comune era quello di incontrare Dio, angeli e patriarchi sarebbe ovvio attendersi almeno qualche parola sulla visione che attende tutti dopo la morte. Diciamo che riempire quel silenzio del "sonno" biblico con visioni mitologiche tratte dagli apocrifi è indicativo della debolezza delle tue tesi.
Il problema è che tu stai sottovalutando la portata della resurrezione del Cristo, per te è un semplice veniere alla vita come Lazzaro o gli altri, mentre non ti rendi minimanete conto che questo atto così confinato nel tempo ha avuto conseguenze "esplosive" non solo per gli uomini, ma anche per tutti gli esseri celesti.
Me ne rendo conto perfettamente ma non vedo davvero elementi Scrittura li sufficienti ad avvalorare la tua tesi. Proprio perché sarebbe una cosa così importante non possiamo relegarla ad un paio di passi fuori contesto e del tutto provi di specificità.
La tua Bibbia è chiarissima, il termine "ascese" si riferisce chiaramente alla sua dipartita dalla terra per andare in cielo o in paradiso e in questo atto quindi portò con se i prigionieri, azione questa chiaramente distinta dai doni (chiara allusione al Paraclito)che invece riservò per gli uomini della terra
Ma Gesù è "asceso" solo dopo la risurrezione e non ha portato con sé nessuno, stando al racconto. Mi pare evidente che qui si riferisce alla liberazione spirituale operata da Cristo quando asceso al cielo diede doni nello spirito. Mi pare tanto semplice che non vedo motivo di introdurre mitologie a cui Paolo non fa mai riferimento altrove.
Sempre sul tema dell'annuncio della buona novelle alle anime dei morti è molto indicativo 1Pietr.4-6 che riporto:
"Infatti, per questo scopo la buona notizia fu dichiarata anche ai morti, affinché fossero giudicati in quanto alla carne dal punto di vista degli uomini ma vivessero in quanto allo spirito dal punto di vista di Dio."
Qui nel contesto di parla chiaramente di morti in senso spirituale, possibile che non sei grado di accorgertene immaginando Cristo che predica ai "morti" letterali? Mah...
Ti sbagli caro mio, Gesù non è andato cin paradiso con lui con il corpo, ma in spirito poteva andare dove voleva
Ma Gesù né la Bibbia fanno alcuna distinzione, egli dice solo che non era
ancora asceso al Padre, a meno che secondo te Gesù spirito e corpo non siano due esseri differenti. Comunque non si legge dello spirito o fantasma di Gesù che sia andato da qualche parte, se non nella tua fantasia.
Dopo quaranta giorni Gesù ascende al cielo con il corpo glorioso risuscitato e questo è chiramente inteso dal fatto che Maddalena si stringe a lui, ti sembra possibile che un essere umano possa afferrare uno spirito?
Quello che è importante è che Gesù dice che non era mai asceso al cielo, non c'è alcun
andirivieni tomba, ades, paradiso!
pertanto in spirito poteva benissimo andare in paradiso il giorno stesso della morte di croce
Si ma non lo si legge da nessuna parte, né è mai detto da nessuna parte che che lo "spirito" di Gesù sopravvivesse alla morte e se ne andasse in paradiso o da qualche altra parte. Sarebbe incomprensibile che un particolare tanto importante fosse ignorato degli evangelisti che invece ci dicono solo che Gesù muore, è risorto dopo tre giorni e non dice nulla di viaggi astrali (anzi dichiara
esplicitamente di non essere mai asceso al Padre) ed infine ascende al cielo per tornare solo alla parousia.
E' invece l'evidenza c'è, ma tu sei accecato dal tuo dogma e quindi finisci con il dare una lettura esegetica della Bibbia in funzione di quello
No, guarda che ti confondi, per noi non c'è alcun dogma, noi possiamo benissimo accettare qualunque cosa sia presente nelle Scritture, piuttosto sei tu che devi (ripeto: "devi") accettare quello che nel corso dei secoli ha deciso la tua chiesa. Il problema è che la tua lettura si basa:
1. Su una visione antropologica incerta e anacronistica
2. Su passi ambiguamente interpretabili e marginali
3. Contraddice la visione generale che esce dalle Scritture e si appoggia per lo più a visioni mitologiche e apocrife
Insomma, a me non convince al di là di qualunque dogma...
Come più volte detto, mi pare che tu non sia interessato a conoscere la Verità che ermerge dalla Bibbia, ma sei tutto intendo a far dire alla Bibbia la tua verità
Guarda, io non ho alcuna verità precostituita, però ci sono delle linee guida che credo siamo fondamentali, e sono soprattutto il contesto immediato e quello culturale del I secolo, altrimenti il rischio è di dare letture improbabili e anacronistiche. Insomma, qui
a dare spiegazioni con il catechismo alla mano non sono io, mi pare!
Shalom
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