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i TdG hanno fatto previsioni della fine dimostrandosi falsi profeti ?

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2016 11:52
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31/07/2016 11:24
 
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Re: Re: Re: Re: curiosità
Luciano_59, 31/07/2016 00.29:




Direi che sta usando un metodo che non funziona con me.
Non è sufficiente parlare al cuore se non c'è riscontro logico.





il cuore è cuore....c' entra ben poco con la logica.
Se ci basassimo solo sul riscontro logico, giusto per fare un esempio, praticamente nessuno dovrebbe essere un credente, dato che Dio nessuno di noi terrestri lo vede con gli occhi fisici nè Lui si manifesta a noi visibilmente.
Sempre per esempio, il medico Luca, con in suo stile narrativo storico, ci informa che i giudei presenti, dopo aver udito le parole di Pietro, "furono trafitti nel cuore" (Atti 2:37).
Ma che "riscontro logico" avevano della risurrezione di Gesù, di cui parlò loro Pietro?
E che "riscontro logico" avevano che Gesù fosse veramente il Cristo, cosa anche questa di cui parlò Pietro? (Atti 2:22-36).

Mettiamola così: la predicazione e la testimonianza (e quella che io sto facendo ora è predicazione e testimonianza....) possono incontrare perfino ostilità, finchè non avviene un' azione interiore.
Per esempio quella descritta in Atti 16:14.
Ergo, io e te potremmo parlare per un secolo e mezzo, ma se Dio non ti apre il cuore, colpirò solo l' aria o addirittura potrei trovare aperta ostilità.
Del resto, Gesù non disse di andare come pecore in mezzo ai lupi?
(Mt. 10:16).
Anch' io ero un "lupo" (in senso spirituale e, nel mio caso, anche non spirituale...), prima di diventare un cristiano testimone di Geova.
[Modificato da Aquila-58 31/07/2016 11:31]
31/07/2016 12:10
 
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Ciao a tutti!

se permettete, vorrei condividere una riflessione con Luciano:

Un'entità, per esistere, ha bisogno delle nostre prove?

Un'entità, per esistere, deve essere visibile ai nostri occhi?

[SM=g1871112]
31/07/2016 13:35
 
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Re:
I-gua, 31/07/2016 12.10:

Ciao a tutti!

se permettete, vorrei condividere una riflessione con Luciano:

Un'entità, per esistere, ha bisogno delle nostre prove?

Un'entità, per esistere, deve essere visibile ai nostri occhi?

[SM=g1871112]




I-gua, credo che se non si abbia nel cuore il desiderio di conoscere il Padre difficilmente si troveranno "prove" della sua esistenza...

a questo proposito mi vengono in mente le parole finali della parabola del Ricco e Lazzaro...quando il ricco nei tormenti chiede di mandare qualcuno ad avvertire i suoi fratelli in modo che non si comportino come lui...la risposta che Gesù mette in bocca all'Abramo dell'illustrazione è questa:

29 Ma Abraamo disse: ‘Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino quelli’. 30 Quindi egli disse: ‘No, davvero, padre Abraamo, ma se qualcuno dai morti va da loro si pentiranno’. 31 Ma egli gli disse: ‘Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi nemmeno se qualcuno sorge dai morti’”.

Le prove ci sono dell'esistenza di Dio...occorre volerle vedere.
31/07/2016 14:17
 
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Ciao Giandujotta!

vorrei riflettere con Luciano e con voi, ragionare per assurdo o meno...
ma tu parli già delle prove dell'esistenza di dio...
quando io parlo dell'esistenza di semplici "entità"...

[SM=g1944981]
[Modificato da I-gua 31/07/2016 14:18]
31/07/2016 15:10
 
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Si potrebbe dimostrare l'esistenza di Luciano...

Shalom [SM=g27987]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
31/07/2016 17:20
 
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Re:
barnabino, 31/07/2016 15.10:

Si potrebbe dimostrare l'esistenza di Luciano...

Shalom [SM=g27987]




p.f. Barnabino... per questo non potresti aprire un nuovo 3d? Grazie.

[SM=g27985]

scusate, riprovo a lanciare la discussione, quoto e uppo le mie domande per Luciano, e per chi si ritrova nella sua posizione:

I-gua, 29/07/2016 17.46:

Ciao Luciano,

scusa la curiosità, ma tu stai cercando sinceramente Dio?





Luciano_59, 30/07/2016 18.46:


No. Nè "sinceramente", nè "superficialmente".
Ma non capisco perché dovrei cercarlo.
Perché cercare un dio di cui non si ha prove della sua esistenza?

Ciao.



A) Un'entità, per esistere, ha bisogno delle nostre prove?

B) Un'entità, per esistere, deve essere visibile ai nostri occhi?


[SM=g1871112]

grazie per le risposte!
I-gua
[Modificato da I-gua 31/07/2016 17:27]
02/08/2016 00:15
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 30/07/2016 19.22:


il punto è che - dopo tantissime spiegazioni - non hai ancora compreso che cosa significa, per Geova, "ispirare" gli scrittori biblici.
Come ti ho detto, Dio ha dato a Paolo non solo ispirazione ma anche sapienza (2 Pt. 3:15-16).
Ti ricordo che tale sapienza viene solo da Dio (Prov. 2:6).
Anche a Salomone fu data grande sapienza (2 Cron. 1:12), eppure Geova permise al Congregatore di esternare le proprie qualità naturali di scrittore (Eccl. 12:9-10).
Si chiama elemento umano, che Dio non elimina in nessun modo, cosa che a te continua a sfuggire maledettamente..


Ti ripeto che ho ben chiaro quale sia il tuo punto di vista al
riguardo. Ma ti ripeto nuovamente che rimane una tua opinione e non
può essere la spiegazione corretta. E' fin troppo evidente che alcuni
passi di Paolo, (per non parlare degli altri scrittori), alla luce
dello stato attuale, non possono essere considerati nè ispirazioni,
nè sapienti opinioni e nè aspettative avallate da Dio, in quanto sono
state sbagliate in maniera palese, perché non hanno avuto riscontro
evidente.


perchè mai?


Leggendo 1° Corinti: 51-52, Paolo afferma che sarebbero stati mutati
in un momento, senza addormentarsi nella morte. Tu, invece, ti sei
premurato di spiegare la corretta interpretazione; cioè, che prima
di essere trasformati devono comunque morire. Ma i versetti di
1° Tessalonicesi 4: 15-17 confermano inequivocabilmente che Paolo era
convinto di salire in cielo senza passare attraverso la morte.
Non può corrispondere al volere di Dio.


continuo a non capire il perchè...


"La buona notizia sarà predicata in tutta la terra abitata ed allora verrà la fine".

Paolo afferma che la buona notizia è stata predicata in tutta la
creazione sotto il cielo, ..ma la fine non si è vista.
E questa affermazione si collega con le precedenti.
E' evidente che non è volontà di Dio.


Una Torre di Guardia da questa spiegazione, ti pare ragionevole?

Matteo 27:5 dice che Giuda si impiccò, mentre Atti 1:18 dice che, “cadendo a capofitto, si squarciò rumorosamente nel mezzo, e tutti i suoi intestini si sparsero”. Mentre Matteo sembra indicare la maniera in cui avvenne il tentato suicidio, Atti ne descrive i risultati. A quanto pare Giuda legò una fune al ramo di un albero, si mise il cappio al collo e tentò di impiccarsi saltando giù da una rupe. Sembra però che la fune o il ramo si sia spezzato così che egli precipitò e si sfracellò sulle rocce sottostanti. La topografia dei dintorni di Gerusalemme mostra che questa conclusione è ragionevole.


No. La spiegazione che ne dà "Perspicacia", è solo una supposizione
da parte di chi l'ha scritta, che serve solo a far quadrare
l'incongruenza. Nel testo biblico non c'è riscontro che possa
confermare tale interpretazione.


non capisco perchè, davvero!


Pietro sta parlando ai futuri eletti ed alla loro prospettiva
celeste, prossima a rivelarsi negli ultimi tempi; cioè i loro tempi:
(1° Pietro 1: 5).
La stessa aspettativa di Paolo. Ma mi sembra evidente che la loro
aspettativa non sia coincisa con quella di Dio.

Ciao.
02/08/2016 00:20
 
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Re:
I-gua, 31/07/2016 12.10:

Ciao a tutti!

se permettete, vorrei condividere una riflessione con Luciano:

Un'entità, per esistere, ha bisogno delle nostre prove?

Un'entità, per esistere, deve essere visibile ai nostri occhi?

[SM=g1871112]


Credo che l'entità in questione potrebbe esistere anche senza la
necessità di fornire prove della propria esistenza e credo pure che
potrebbe esistere anche senza essere visibile. D'altronde sai quante
cose, anche nel nostro mondo, esistono senza che noi ne siamo a
conoscenza?
Ma questa esistenza rimarrebbe fine a se stessa, in quanto non
essendoci evidenze, sarebbe comunque ragionevole avere dei dubbi al
riguardo.
Secondo la mia opinione, il problema si presenterebbe nel momento in
cui la presunta entità volesse entrare a far parte della tua vita.
In questo caso, dovendo adeguarti alle regole di vita richieste
dall'entità, mi pare ovvio che desiderare di avere una prova della
sua effettiva esistenza, sia il minimo.

Ciao.
02/08/2016 08:28
 
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Grazie Luciano per la tua risposta.


[SM=g7474]


Sono contento che hai deciso di ragionare con noi.
Chiaramente, considerando che scriviamo nella sezione TEOLOGIA BIBLICA
del Forum che difende le DOTTRINE DEI TESTIMONI DI GEOVA

Per sostenere le nostre argomentazioni, propongo a tutti -me in primis- di impostare una discussione accompagnando ogni intervento (dove necessario) con dei RIFERIMENTI BIBLICI i:

Iniziamo uno STUDIO BIBLICO online, sul forum...

tutte le versioni della Bibbia sono valide, secondo i criteri dei Moderatori.



materiale di supporto: unicamente le pubblicazioni ufficiali dell'Organizzazione:



se ho una domanda, oppure un'osservazione opportuna, la pongo solo nel senso del DIALOGO e nel RISPETTO altrui e del CREATORE GEOVA (InI).

magari occorre avviare un nuovo 3D...

[SM=g1871112]
buona giornata
Bless
I-gua
I-jahpeople
[Modificato da I-gua 02/08/2016 08:56]
02/08/2016 09:03
 
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p.s. - scusate -

Ci tengo a precisare, per evitare confusione tra gli Utenti - come avvenuto in passato - che io non sono battezzato T.d.G.
02/08/2016 09:04
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Caro Luciano,

Luciano_59, 02/08/2016 00.15:


Ti ripeto che ho ben chiaro quale sia il tuo punto di vista al
riguardo. Ma ti ripeto nuovamente che rimane una tua opinione e non
può essere la spiegazione corretta. E' fin troppo evidente che alcuni
passi di Paolo, (per non parlare degli altri scrittori), alla luce
dello stato attuale, non possono essere considerati nè ispirazioni,
nè sapienti opinioni e nè aspettative avallate da Dio, in quanto sono
state sbagliate in maniera palese, perché non hanno avuto riscontro
evidente.




se ti riferisci all' aspettativa della parousìa e della fine, da parte degli apostoli, già al loro tempo, ne abbiamo già parlato a lungo e quindi non mi pare il caso di ripetere.
Ma il fatto che Dio abbia permesso a quegli uomini di mettere per iscritto delle aspettative che non si realizzarono al loro tempo non evidenzia l' idea - che alberga nella tua mente - dell' "errore" da parte loro e quindi la non ispirazione, semmai l' amore di Dio che non è lento riguardo alla sua promessa (come può sembrare...), ma che vuole che tutti gli uomini si salvino e che pervengano al pentimento, Luciano compreso (2 Pt. 3:9)

Luciano_59, 02/08/2016 00.15:





perchè mai?


Leggendo 1° Corinti: 51-52, Paolo afferma che sarebbero stati mutati
in un momento, senza addormentarsi nella morte. Tu, invece, ti sei
premurato di spiegare la corretta interpretazione; cioè, che prima
di essere trasformati devono comunque morire. Ma i versetti di
1° Tessalonicesi 4: 15-17 confermano inequivocabilmente che Paolo era
convinto di salire in cielo senza passare attraverso la morte.
Non può corrispondere al volere di Dio.




il brano di 1 Tess. conferma "inequivocabilmente che Paolo era
convinto di salire in cielo senza passare attraverso la morte
" solo nelle tue fantasie, ma non nella realtà.
Infatti l' essere rapiti nelle nubi non indica manco lontanamente non passare attraverso la morte.
Intanto c' è da dire che spesso, nella Bibbia, le nubi indicano invisibilità, ergo la risurrezione dei coeredi di Cristo in vita alla parousìa avverrà senza che il mondo la veda.
Seconda poi il brano va messo in relazione con altri passi tratti dal corpus paolino, eccone alcuni e poi fai due conticini:

"Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza" (1 Cor. 6:14 CEI - in genere viene risuscitato chi è morto.....)

" perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, 11 nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti." (Filip. 3:10-11 CEI)

Naturalmente, potrei continuare per molto, questi sono solo brevi cenni...


Luciano_59, 02/08/2016 00.15:




continuo a non capire il perchè...


"La buona notizia sarà predicata in tutta la terra abitata ed allora verrà la fine".

Paolo afferma che la buona notizia è stata predicata in tutta la
creazione sotto il cielo, ..ma la fine non si è vista.
E questa affermazione si collega con le precedenti.
E' evidente che non è volontà di Dio.




è evidente a te che leggi la Bibbia col paraocchi.
La risposta la trovi in Atti 2:5

"Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo" (CEI).

E' del tutto evidente che - con quell' espressione - ci si riferisce al mondo allora conosciuto, leggendo Atti 2:8-11.
Del resto, Cristoforo Colombo e la scoperta delle Americhe erano ancora lungi dal venire...
Anche qui solo brevi cenni, ovviamente.

Luciano_59, 02/08/2016 00.15:




Una Torre di Guardia da questa spiegazione, ti pare ragionevole?

Matteo 27:5 dice che Giuda si impiccò, mentre Atti 1:18 dice che, “cadendo a capofitto, si squarciò rumorosamente nel mezzo, e tutti i suoi intestini si sparsero”. Mentre Matteo sembra indicare la maniera in cui avvenne il tentato suicidio, Atti ne descrive i risultati. A quanto pare Giuda legò una fune al ramo di un albero, si mise il cappio al collo e tentò di impiccarsi saltando giù da una rupe. Sembra però che la fune o il ramo si sia spezzato così che egli precipitò e si sfracellò sulle rocce sottostanti. La topografia dei dintorni di Gerusalemme mostra che questa conclusione è ragionevole.


No. La spiegazione che ne dà "Perspicacia", è solo una supposizione
da parte di chi l'ha scritta, che serve solo a far quadrare
l'incongruenza. Nel testo biblico non c'è riscontro che possa
confermare tale interpretazione.




niente "quadratura": Matteo dice che Giuda Iscariora si ammazzò, il meticoloso medico Luca fornisce dei particolari sul modus, non vedo "quadrature" ma solo un racconto che completa l' altro...


Luciano_59, 02/08/2016 00.15:




non capisco perchè, davvero!


Pietro sta parlando ai futuri eletti ed alla loro prospettiva
celeste, prossima a rivelarsi negli ultimi tempi; cioè i loro tempi:
(1° Pietro 1: 5).
La stessa aspettativa di Paolo. Ma mi sembra evidente che la loro
aspettativa non sia coincisa con quella di Dio.

Ciao.




che gli apostoli nutrissero delle aspettative che non si realizzarono al loro tempo, ne abbiamo già parlato e to ho già spiegato perchè Dio - che tiene conto dell' elemento umano e non lo elimina, grazie al cielo - ha fatto scrivere quelle cose.
Al di là di questo, che c' entra il "coincidere con la volontà di Dio"?
Un bel nulla: Pietro sta parlando della rivelazione escatologica di Cristo (confr. due versetti dopo, 1 Pt. 1:7 ; Mt 24:30 ; 2 Tess. 1.7) e ciò è in perfetta armonia con la volontà di Dio.

Ragionare su tutte queste cose ti aiuterà ad essere meno drastico nei giudizi.

Ciao.
02/08/2016 13:08
 
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Io posso "accettare" che non si creda in Dio come viene descritto nella Bibbia(anche se un attento studio ci porta ad avere valide ragioni per dare credito alla Bibbia), ma non credere in un entità creatrice e solo un modo che il genere umano ha trovato per non dover rendere conto a nessuno, molti scienziati non credono perchè si rifiutano di farlo, non possono nemmeno accettare l'idea che Dio esiste. Ma se analizziamo le prove è semplicemente assurdo non credere in un progetto intelligente. Dai Luciano ma ci rendiamo conto che pur di trovare una soluzione alla nascita dell'universo che escluda Dio si sono inventati il multiverso? Ma ci rendiamo conto che non esiste uno straccio di prova di una teoria del genere? Nemmeno teorica!! Eppure si da più credito al multiverso che a Dio pur di escluderlo. Ma ti rendi conto che più di uno scenziato responsabile della prima mappatura completa del dna a fine lavoro ha esclamato "come è possibile?!, deve averlo progettato qualcuno". Puoi pregare anche in cinese ma non è che se metti in un contenitore riscaldato e in movimento silicio, oro ecc ti viene fuori un processore, anche se resta li miliardi di anni, ecco invece io dovrei credere che il cervello che può fare 10 alla 30 operazioni al secondo è frutto del caso? Dovrei credere che un filamento di dna composto da migliaia e migliaia di basi azotate in un ordine ben preciso con un significato ben preciso sia frutto del caso? Dovrei credere che per uno strano caso mentre casualmente si formava il dna,in modo indipendente e del tutto casuale venivano all'esistenza delle mini fabbriche chiamate ribosomi fatte per leggere una cosa (il dna) che si stava ancora formando e quindi possiamo dire che non esisteva!! Ma di che parliamo? E non accetto che un ateo mi risponda è vero queste cose ancora non le sappiamo spiegare ma la scienza lo farà, questa si chiama FEDE!Cioè la sicura aspetta zine di realtà benché non vedute. Ora ti chiedo, tu puoi avere fede nella scienza e io non in Dio? Chi lo dice? Quindi se non c'è punto d'incontro che ognuno si tenga la sua fede.
03/08/2016 00:15
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 02/08/2016 09.04:


il brano di 1 Tess. conferma "inequivocabilmente che Paolo era
convinto di salire in cielo senza passare attraverso la morte" solo nelle tue fantasie, ma non nella realtà.
Infatti l' essere rapiti nelle nubi non indica manco lontanamente non passare attraverso la morte.
Intanto c' è da dire che spesso, nella Bibbia, le nubi indicano invisibilità, ergo la risurrezione dei coeredi di Cristo in vita alla parousìa avverrà senza che il mondo la veda.
Seconda poi il brano va messo in relazione con altri passi tratti dal corpus paolino, eccone alcuni e poi fai due conticini:

"Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza" (1 Cor. 6:14 CEI - in genere viene risuscitato chi è morto.....)

" perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, 11 nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti." (Filip. 3:10-11 CEI)


E tu sei così sicuro che Paolo, usando il plurale, non si stia
riferendo ai suoi confratelli, del tempo, morti prima di lui?

1Tessalonicesi 4,15-17
15 Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. 16 Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17 quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore.

Dai Aquila, è evidente che Paolo pensava di salire in cielo da vivo.
Non è possibile negare l'evidenza.


è evidente a te che leggi la Bibbia col paraocchi.
La risposta la trovi in Atti 2:5

"Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo" (CEI).

E' del tutto evidente che - con quell' espressione - ci si riferisce al mondo allora conosciuto, leggendo Atti 2:8-11.


Immaginavo che avresti risposto in questo modo.
Quindi è evidente che Paolo, seppur in buona fede, si stava
sbagliando nella sua affermazione. Ma Dio, che conosce il tempo della
fine, non poteva certo sbagliarsi e nonostante questo avrebbe
avallato lo stesso il pensiero di Paolo. ..Vero?


niente "quadratura": Matteo dice che Giuda Iscariora si ammazzò, il meticoloso medico Luca fornisce dei particolari sul modus, non vedo "quadrature" ma solo un racconto che completa l' altro...


Ma ti sei chiesto perché mai Dio, per spiegare il suicidio di Giuda,
avrebbe dovuto ispirare Matteo a scrivere una parte e Luca un'altra?


Pietro sta parlando della rivelazione escatologica di Cristo (confr. due versetti dopo, 1 Pt. 1:7 ; Mt 24:30 ; 2 Tess. 1.7) e ciò è in perfetta armonia con la volontà di Dio.


L'escatologia è un comodo appiglio per giustificare i mancati
avvenimenti pronosticati da vari personaggi. E' pacifico che i
versetti da te riportati si riferiscono al tempo in cui sono stati
scritti e se li consideri nel contesto degli altri versetti su cui
abbiamo già disquisito, l'evidenza è ancora più palese.

Ciao.

03/08/2016 00:24
 
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Re:
Isusnavin, 02/08/2016 13.08:

Io posso "accettare" che non si creda in Dio come viene descritto nella Bibbia(anche se un attento studio ci porta ad avere valide ragioni per dare credito alla Bibbia), ma non credere in un entità creatrice e solo un modo che il genere umano ha trovato per non dover rendere conto a nessuno, molti scienziati non credono perchè si rifiutano di farlo, non possono nemmeno accettare l'idea che Dio esiste. Ma se analizziamo le prove è semplicemente assurdo non credere in un progetto intelligente. Dai Luciano ma ci rendiamo conto che pur di trovare una soluzione alla nascita dell'universo che escluda Dio si sono inventati il multiverso? Ma ci rendiamo conto che non esiste uno straccio di prova di una teoria del genere? Nemmeno teorica!! Eppure si da più credito al multiverso che a Dio pur di escluderlo. Ma ti rendi conto che più di uno scenziato responsabile della prima mappatura completa del dna a fine lavoro ha esclamato "come è possibile?!, deve averlo progettato qualcuno". Puoi pregare anche in cinese ma non è che se metti in un contenitore riscaldato e in movimento silicio, oro ecc ti viene fuori un processore, anche se resta li miliardi di anni, ecco invece io dovrei credere che il cervello che può fare 10 alla 30 operazioni al secondo è frutto del caso? Dovrei credere che un filamento di dna composto da migliaia e migliaia di basi azotate in un ordine ben preciso con un significato ben preciso sia frutto del caso? Dovrei credere che per uno strano caso mentre casualmente si formava il dna,in modo indipendente e del tutto casuale venivano all'esistenza delle mini fabbriche chiamate ribosomi fatte per leggere una cosa (il dna) che si stava ancora formando e quindi possiamo dire che non esisteva!! Ma di che parliamo?



La tua analisi è sicuramente logica e può essere comprensibile e
condivisibile. Pensare ad un universo ed alla vita che si generano da
soli non è certo una spiegazione soddisfacente. Non occorre essere
dei geni per rendersi conto delle difficoltà che si incontrano nel
percorrere la strada dell'evoluzione. Anche lo scienziato più
preparato e più convinto in materia, credo avrebbe grosse difficoltà
a provare una teoria del genere.
Ma se così fosse, qual'è l'alternativa che spiega il perché, il per
come ed il quando dell'universo e della vita?
E' una domanda retorica, se posta nei tuoi confronti, perché,
ovviamente, tu la tua risposta già ce l'hai. ..Solo Dio piò aver
creato quello che esiste
Sei stato bravino nell'analizzare logicamente le convinzioni degli
scienziati, ora, però, per coerenza dovresti analizzare con logica
anche la tua di convinzione.
Tu sei certo che Dio, con la sua incommensurabile potenza, sia il
responsabile di tutto: ma ti sei chiesto, questa potenza da cosa
dipende, ..come fa a disporne, ..da cosa deriva?
Tu sei certo che Dio abbia creato tutto ciò che l'uomo può immaginare
e anche di più. Ma ti sei chiesto chi abbia creato lui?
E' troppo semplicistico cavarsela spiegando che Dio è infinitamente
eterno e potente, solo perché alcuni personaggi, ..che ovviamente
sono di parte, hanno scritto questo.
Sei in grado di dimostrare in maniera incontrovertibile le tue
certezze? Se sì, bene per te, altrimenti le tue convinzioni hanno la
stessa valenza di quelle degli scienziati che tu denigri.


E non accetto che un ateo mi risponda è vero queste cose ancora non le sappiamo spiegare ma la scienza lo farà


E che ne sai se sono ateo o meno?
E dove leggi che io abbia detto che la scienza le spiegherà?


Quindi se non c'è punto d'incontro che ognuno si tenga la sua fede.


Su questo non c'è dubbio.
Perché pensi che io voglia farti cambiare la tua fede?

Ciao.
03/08/2016 10:11
 
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piccole precisioni... correggetemi se sbaglio
(SimonLeBon), 26/07/2016 08.41:




Esatto, è la scrittura stessa che si definisce in generale "alitata da Dio".
Tra i comandamenti della legge storica di Mosé, solo le famose "dieci parole" (dieci comandamenti) vennero scritti da lui direttamente, gli altri vennero scritti da Mosé, secondo il racconto.

Simon




Ciao Simon, i dieci comandamenti sono stati scritti direttamente da Geova.
Ma è ancora diverso, quando dico "dettato da Dio".
In questo senso, il profeta non esprime nulla di suo, come avviene nella maggior parte degli scritti ispirati da Dio.

Se ricordo bene, correggetemi se sbaglio, quando Dio detta le sue parole, questo è specificato e viene sottolineato con delle frasi tipo: espressione proverbiale di Geova. Qualche cosa del genere...

----

Giandujotta.50, 26/07/2016 08.57:



Certo la fede non è posseduta da tutti...
invece ogni uomo potrebbe andare alla ricerca di Dio, in quanto
lui non è così lontano da non farsi trovare... Ci sarebbe solo da fare il primo passo...ma andrebbe fatto con sincerità di intenti.

( 2 Tess 3:2 ; Atti17:27)




Nessuno nasce con la fede, mentre ogni essere umano nasce con la coscienza... che può essere addestrata o meno secondo la Parola, comunque un briciolo di coscienza è un dono che Geova concede a tutti, indistintamente.
La fede è un dono di Dio che è concesso a tutti coloro che ricercano Dio sinceramente.
La fede autentica non può unicamente essere basata sull'insegnamento di dottrine (magari anche false, anti-scritturali)... Questa sarebbe una semplice credenza, di tipo bigotto, indottrinamento!!

La fede autentica deve essere provata, comprovata e temprata con un riscontro diretto, individuale, con una ricerca attiva della verità. La fede si può acquistare, perdere, consolidare...
Se si domandano sinceramente, in preghiera, delle prove e delle conferme dell'esistenza di Dio, allora l'Altissimo le fornirà! Chiaramente non serve a nulla chiedere delle prove, e non rimanere all'ascolto delle risposte. Spesso ci sono dei segni, molto chiari, che Dio ci invia... ma noi li ignoriamo. Facciamo i finti sordi.
Queste prove, hanno comunque una valenza individuale, non sono universali... perché Dio da dei segni e delle risposte specifici per ogni singola persona.
Quando però, si accumulano fatti simili in un numero statisticamente notevole, queste prove dovrebbero poter essere accettate da tutti...
per esempio, fatto personale: pregavo intensamente e mi hanno suonato alla porta i T.d.G.
ok... vabbhé... uno potrebbe dire: e chi vuoi che ti suoni alla porta, se non i T.d.G? sono gli unici che svolgono l'opera di predicazione di casa in casa!

ok... ma se poi la sorella, quando mi parla, utilizza la medesima frase che io stesso -in segreto- ho espresso in preghiera?

dico... LE PAROLE ESATTE, MEDESIME!


ecco... questo vale come prova per me. Se la voglio accettare. Ma che dire se poi, casi simili si riscontrano in un numero notevole? Esistono delle testimonianze che provano ciò che dico.

Anche la Bibbia va letta con questo spirito: per comprendere il Verbo, occorre chiedere umilmente in preghiera, direttamente all'Autore (che ha un Nome) di rivelarci il suo contenuto, dobbiamo domandare in preghiera intendimento, saggezza e lungimiranza. GEOVA è all'origine di tutte queste belle qualità, e le fornisce abbondantemente alle persone umili che si accostano a Lui, grazie a Cristo.

“In quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai nascoste queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, Padre, perchè così t’è piaciuto” (Matt. 11:25,26).

Solo così il Verbo diventa per noi Parola Vivente, e la Bibbia si rivela per quello che è: Parola ispirata da Dio, e si distingue per questo da qualsiasi altro libro filosofico o sacro. Esistono anche altri testi e scritti ispirati... ma ispirati da demoni.

Il processo però è simile, la differenza sta nel contenuto del messaggio ispirato. Il medium, il profeta, che svolge il ruolo da intermediario tra l'umanità e le entità invisibili, le divinità, si mette in contatto con loro (preghiera o rituale) e queste rispondono, gli parlano direttamente nello spirito. I messaggi delle varie madonne, per esempio, sono effettivamente messaggi ispirati da entità sataniche, e questo perché il contenuto va contro gli insegnamenti biblici. Questi messaggi non hanno origine umana. Più di questo, non occorre aggiungere perché la Bibbia stessa ci mette in guardia da questi.

[SM=g1871112]
[Modificato da I-gua 03/08/2016 10:32]
03/08/2016 10:40
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Caro Luciano,

Luciano_59, 03/08/2016 00.15:


E tu sei così sicuro che Paolo, usando il plurale, non si stia
riferendo ai suoi confratelli, del tempo, morti prima di lui?

1Tessalonicesi 4,15-17
15 Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. 16 Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17 quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore.

Dai Aquila, è evidente che Paolo pensava di salire in cielo da vivo.
Non è possibile negare l'evidenza.




Innanzitutto inquadriamo il contesto, Luciano.
Paolo, nella prima epistola a Tessalonicesi, capitolo 4, parla della risurrezione alla parousìa di Cristo, ci sei fino a qui?
Il versetto 15 è il versetto chiave: Paolo dice che "noi viventi che sopravvivremo fino alla parousìa del Signore", hoi zontes hoi perileipomenoi eis ten parousian tou kuriou.
Sopravviveremo fino a quando, pertanto?
Fino alla parousìa di Cristo, come specificato: Paolo dice che coloro che vivranno fino alla parousìa di Cristo non precederanno i koimethentas, i "dormienti" (letterale dal greco), perchè i koimethentas, i "dormienti" nella morte sarebbero risorti per primi e solo in seguito i viventi (ma viventi in che senso? Come visto, coloro che sarebbero vissuti fino alla parousìa di Cristo) saranno "rapiti insieme a loro (ai "dormienti" ) nelle nubi per incontrare il Signore nell' aria".
Quindi Paolo non pensava affatto di salire in cielo da vivo, questo non lo si deduce nè da una traduzione corretta dal testo greco del brano che stiamo esaminando, nè dal contesto nè da altri passi del corpus paolino.
Paolo sapeva benissimo che sarebbe morto (Filip. 1:20-21 ; 3:10-11 ; 1 Cor. 6:14) come tutti, accenna chiaramente al suo martirio che sentiva ormai vicino (2 Tim. 4:6-8):

"ho de theos kai ton kurion egeiren kai hemas exegerei dia tes dunameos autou " (1 Cor. 6:14 testo greco)

alla lettera

"Poi il Dio sia il Signore risuscitò sia noi risusciterà per mezzo della potenza di Lui"

Che tutti muoiano lo si capisce anche da 1 Cor. 15:22-23, laddove Paolo (ll soggetto è la risurrezione) dice che in Adamo tutti muoiono, ma in Cristo tutti saranno resi viventi. Come? Per mezzo della risurrezione (nel contesto si sta parlando di questo), ma ciascuno nel proprio ordine, Cristo la "primizia", poi quelli di Cristo durante la sua parousìa...

Ovviamente posso continuare ancora per molto, se desideri, ma per ora mi fermo qui....


Luciano_59, 03/08/2016 00.15:




è evidente a te che leggi la Bibbia col paraocchi.
La risposta la trovi in Atti 2:5

"Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo" (CEI).

E' del tutto evidente che - con quell' espressione - ci si riferisce al mondo allora conosciuto, leggendo Atti 2:8-11.


Immaginavo che avresti risposto in questo modo.
Quindi è evidente che Paolo, seppur in buona fede, si stava
sbagliando nella sua affermazione. Ma Dio, che conosce il tempo della
fine, non poteva certo sbagliarsi e nonostante questo avrebbe
avallato lo stesso il pensiero di Paolo. ..Vero?




ma che c' entra!
Il Col. 1:23 Paolo non sta parlando della fine e non è ispirato a parlarne, tu dove lo leggi?
Quindi l' espressione paolina non ha un significato diverso da quella di Atti 2:5, si parla del mondo allora conosciuto (Col. 1:6), mentre in Mt. 24:14 - a cui tu fai riferimento - si parla espressamente di telos, di fine in relazione alla predicazione della buona notizia, ma come semeion, segno - tra gli altri - della parousìa di Cristo..


Luciano_59, 03/08/2016 00.15:




niente "quadratura": Matteo dice che Giuda Iscariora si ammazzò, il meticoloso medico Luca fornisce dei particolari sul modus, non vedo "quadrature" ma solo un racconto che completa l' altro...


Ma ti sei chiesto perché mai Dio, per spiegare il suicidio di Giuda,
avrebbe dovuto ispirare Matteo a scrivere una parte e Luca un'altra?




probabilmente per lo stesso motivo per cui, per farci conoscere la vita terrena e il Ministero di Gesù. ha ispirato quattro Vangeli....

Luciano_59, 03/08/2016 00.15:




Pietro sta parlando della rivelazione escatologica di Cristo (confr. due versetti dopo, 1 Pt. 1:7 ; Mt 24:30 ; 2 Tess. 1.7) e ciò è in perfetta armonia con la volontà di Dio.


L'escatologia è un comodo appiglio per giustificare i mancati
avvenimenti pronosticati da vari personaggi. E' pacifico che i
versetti da te riportati si riferiscono al tempo in cui sono stati
scritti e se li consideri nel contesto degli altri versetti su cui
abbiamo già disquisito, l'evidenza è ancora più palese.

Ciao.




perchè mai l' escatologia dovrebbe essere un "comodo appiglio", non si capisce.
Quando gli apostoli parlano di ultimi tempi, di kairoi eschatoi (1 Pt. 1:5), parlano proprio di escatologia, così come quando parlano di apokalupsei Iesou Christou, cioè di rivelazione di Gesù Cristo (1 Pt. 1:7).
Il fatto poi che nutrissero delle aspettative - non realizzate al loro tempo - rientra nella spiegazione che già ti ho ampiamente fornito nei post precedenti.

Ciao a te.


[Modificato da Aquila-58 03/08/2016 10:57]
03/08/2016 10:42
 
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Re: Re:
Luciano_59, 29/07/2016 00.51:


Non ho capito se tra i molti che usano “arrogante disprezzo per il
racconto biblico”
, hai messo pure me.
In caso affermativo avrei piacere che tu mi spiegassi perchè io
disprezzerei la Bibbia.


a queste persone ma anche a Luciano chiedo di leggere


Ho letto, ma ho l'impressione che si tratti solo di propaganda.
Per dimostrare l'ispirazione della Bibbia, si ricorre continuamente
all'autocitazione, ..all'autoreferenzialità.
Come risposto ad Aquila, è un modo di procedere che non permette di
dimostrare nulla.


Esaminate le prove

In base a cosa stabilite se fidarvi di qualcuno?

Allora ci si può fidare della Bibbia? È importante trovare la risposta giusta a questa domanda. Perché? Perché se la Bibbia è il mezzo con cui Dio ha comunicato con noi sarebbe sciocco, o addirittura fatale, non tenerne conto. Se pensiamo che si tratti semplicemente di parole di uomini e non della Parola di Dio, sarà molto difficile che ci lasciamo guidare dalla Bibbia nella vita e che basiamo su di essa le nostre credenze. — 1 Tessalonicesi 2:13.

Come potete stabilire se aver fiducia o meno in questo libro? Facciamo un esempio. In base a cosa stabilite se fidarvi di qualcuno? Certo, sarà difficile che vi fidiate di una persona che conoscete appena. Solo col tempo, conoscendola sempre meglio, potete capire se è veramente onesta e fidata. Vale lo stesso per la Bibbia. Non accettate ciecamente semplici congetture o teorie tendenziose che indeboliscono la fede in essa. Dedicate del tempo a considerare le prove secondo cui la Bibbia, come essa stessa dice, è “ispirata da Dio”.



L'articolo invita ad esaminare le prove, ..ma non ne cita nessuna.
Invita pure a:


Dedicate del tempo a considerare le prove secondo cui la Bibbia, come essa stessa dice, è “ispirata da Dio”.



..D'accordo, ..consideriamo queste prove. Se le hai, proponile.
Ma che siano inconfutabili, ..non i soliti versetti biblici,
..perché la Bibbia che conferma la Bibbia non va bene per fornire
prove.

Ciao.




Se uno non riconosce l'autore di un'opera, non gli manca di rispetto?




Luciano, io sono d'accordo con te su questo punto preciso:

per una persona sana di mente, che non ha ancora acquisito la fede, la sicurezza che l'intera Bibbia è Parola ispirata da Dio... non può certo accontentarsi di leggere 2 Tim 3,16
Almeno, per me questa non è una prova valida, come dici è autoreferenziale...

se io nel Topolino, leggo: tutto il Topolino è ispirato da Dio... ci devo credere?

Io mi sono avvicinato alla Bibbia in maniera critica, scettica... per me occorrevano ben altre prove!
Le ho chieste e le ho ricevute.


Comunque, quando uno riceve delle prove concrete... dopo sì che le parole di 2 Tim 3,16 acquistano vero significato, e confortano la fede!



03/08/2016 11:05
 
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Re: Re:
Luciano_59, 03/08/2016 00.24:



La tua analisi è sicuramente logica e può essere comprensibile e
condivisibile. Pensare ad un universo ed alla vita che si generano da
soli non è certo una spiegazione soddisfacente. Non occorre essere
dei geni per rendersi conto delle difficoltà che si incontrano nel
percorrere la strada dell'evoluzione. Anche lo scienziato più
preparato e più convinto in materia, credo avrebbe grosse difficoltà
a provare una teoria del genere.
Ma se così fosse, qual'è l'alternativa che spiega il perché, il per
come ed il quando dell'universo e della vita?
E' una domanda retorica, se posta nei tuoi confronti, perché,
ovviamente, tu la tua risposta già ce l'hai. ..Solo Dio piò aver
creato quello che esiste
Sei stato bravino nell'analizzare logicamente le convinzioni degli
scienziati, ora, però, per coerenza dovresti analizzare con logica
anche la tua di convinzione.
Tu sei certo che Dio, con la sua incommensurabile potenza, sia il
responsabile di tutto: ma ti sei chiesto, questa potenza da cosa
dipende, ..come fa a disporne, ..da cosa deriva?
Tu sei certo che Dio abbia creato tutto ciò che l'uomo può immaginare
e anche di più. Ma ti sei chiesto chi abbia creato lui?
E' troppo semplicistico cavarsela spiegando che Dio è infinitamente
eterno e potente, solo perché alcuni personaggi, ..che ovviamente
sono di parte, hanno scritto questo.
Sei in grado di dimostrare in maniera incontrovertibile le tue
certezze? Se sì, bene per te, altrimenti le tue convinzioni hanno la
stessa valenza di quelle degli scienziati che tu denigri.


E non accetto che un ateo mi risponda è vero queste cose ancora non le sappiamo spiegare ma la scienza lo farà


E che ne sai se sono ateo o meno?
E dove leggi che io abbia detto che la scienza le spiegherà?


Quindi se non c'è punto d'incontro che ognuno si tenga la sua fede.


Su questo non c'è dubbio.
Perché pensi che io voglia farti cambiare la tua fede?

Ciao.



Ma infatti io ammetto di avere fede, fede basata sull'osservazione dei farti e lo studio delle scritture. Ovvio non posso darti prova incontrovertibile dell'esistenza di Dio, l'unico modo sarebbe che lui ti parlasse direttamente cosa che non avverrà [SM=g7350] . Quindi qui entra in gioco la fede, ma a me da fastidio che chi non crede in Dio dia per certe le sue convinzioni e non ammette di avere fede nella scienza. Quello che mi chiedo è che senso ha se uno non crede provare in continuazione a cercare di demolire la fede e le credenze altrui. Se tu non credi in Dio o hai una tua idea di Dio perchè cercare continuamente di demolire quello in cui crediamo con discussioni che poi risultano interminabili e non portano a nulla, se non al fatto che noi restiamo della nostra idea e tu della tua. A questo punto che ognuno resti nelle sue convinzioni, noi per farti credere dovremmo farti parlare con Dio in persona per come vedi tu le cose, ma sai bene che non possiamo farlo, quindi dove vogliamo arrivare?


03/08/2016 11:47
 
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Re: Re:
Luciano_59, 02/08/2016 00.20:


Credo che l'entità in questione potrebbe esistere anche senza la
necessità di fornire prove della propria esistenza e credo pure che
potrebbe esistere anche senza essere visibile. D'altronde sai quante
cose, anche nel nostro mondo, esistono senza che noi ne siamo a
conoscenza?
Ma questa esistenza rimarrebbe fine a se stessa, in quanto non
essendoci evidenze, sarebbe comunque ragionevole avere dei dubbi al
riguardo.
Secondo la mia opinione, il problema si presenterebbe nel momento in
cui la presunta entità volesse entrare a far parte della tua vita.
In questo caso, dovendo adeguarti alle regole di vita richieste
dall'entità, mi pare ovvio che desiderare di avere una prova della
sua effettiva esistenza, sia il minimo.

Ciao.




Esatto, come dici tu... sai quante cose, anche nel nostro mondo, esistono senza che noi ne siamo a conoscenza?

Gianduiotta ha scritto

credo che se non si abbia nel cuore il desiderio di conoscere il Padre difficilmente si troveranno "prove" della sua esistenza...



Ma questo vale per ogni cosa!
Per esempio, parliamo delle particelle atomiche, delle forze della natura... non sono visibili, eppure esistono!
Spesso, l'esistenza di queste particelle è prima solo ipotizzata...
Gli scienziati che ricercano delle prove della loro esistenza hanno il "desiderio di conoscere"... si trova solo ciò che si cerca!
Ma quale sono le prove di queste "entità"?
spesso non ci sono delle prove dirette della loro esistenza... comunque, si MANIFESTANO... e da queste loro manifestazioni, più o meno dirette, noi possiamo avere delle prove della loro esistenza...
Tu dubiti dell'esistenza del bosone?

a me, francamente, se il bosone esiste o meno... non cambia nulla...
ma se - dal tuo punto di vista, ammettiamolo per assurdo - esiste un Dio onnipotente... esiste il Dio descritto nella Bibbia...
questo cambia qualche cosa nella mia vita?
Sì, perché la mia esistenza dipenderebbe da questo Dio. Dalla relazione personale che intrattengo con Dio.
Una manifestazione divina, la prova dell'esistenza di un Dio intelligente, una Persona spirituale con intenti e una volontà... ci sono!
Come è scritto nella Bibbia; come dice Inusavin; come ho potuto verificare io stesso... la NATURA è una manifestazione divina. Dallo studio approfondito della Creazione possiamo avere molte informazioni sul nostro Creatore. Ma il Libro della Natura... ci dice solo metà della Verità.
Esaminando la Natura non è possibile rispondere a tutte le grandi domande esistenziali...

L'altra metà della Verità, ho scoperto più tardi, è contenuta nella Bibbia.

Per esempio, ti sei già posto alcune di queste domande?

1. Chi è Dio?
2. Come possiamo conoscere Dio?
3. Chi ha scritto la Bibbia?
4. La Bibbia è accurata dal punto di vista scientifico?
5. Quale è il messaggio della Bibbia?
9. perché l'uomo soffre?
11. cosa accade quando si muore?
18. Come potete avvicinarvi a Dio?


Dio Onnipotente, vuole PER FORZA entrare a far parte della nostra vita???!!!
Non mi sembra il caso. Ne sarebbe felice, certo... ma ci da libera scelta... il libero arbitrio...
Però lui ci ascolta sempre, se lo cerchiamo sinceramente risponde.
Ci darà l'intendimento per capire il senso di LEGGI e PRINCIPI DIVINI... che, se non rispettati, porterebbero - inevitabilmente - conseguenze negative per noi, per gli altri e per la creazione.
Chi può fare finta che la legge di gravità non esiste? Ignorarla sarebbe deleterio...
Pensi che le LEGGI e i PRINCIPI DIVINI non siano per noi inalienabili, come le leggi fisiche?

MA PERCHÈ DIO RICHIEDE, SINGOLARMENTE, AD OGNI PERSONA, CHE LO SI CERCHI? PERCHé NON SI MANIFESTA CHIARAMENTE UNA BUONA VOLTA PER TUTTE?
UN GENITORE AMOREVOLE, NON ANDREBBE LUI STESSO INCONTRO AI SUOI FIGLI?
EPPURE... prima di disubbidire al comando divino... Adamo ed Eva PARLAVANO DIRETTAMENTE CON IL PADRE... avevano una relazione molto diversa con DIO, perché si manifestava loro direttamente...

COSA È CAMBIATO? Perché adesso per avere accesso a Dio dobbiamo ricorrere alla preghiera, alla Bibbia, al riscatto di Gesù?
Perché dobbiamo richiedere delle prove a Dio, per consolidare la nostra fede???

desiderare di avere una prova della effettiva esistenza di Dio è il minimo. Ma non è sufficiente.
Bisogna fare il primo passo...
Chiedere sinceramente in preghiera queste prove...

Come diceva anticipatamente Giandujotta...
certo...
ma perché???


[SM=g1871112]
[Modificato da I-gua 03/08/2016 12:16]
03/08/2016 12:00
 
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Re: Re: Re:
Isusnavin, 03/08/2016 11.05:



Ma infatti io ammetto di avere fede, fede basata sull'osservazione dei farti e lo studio delle scritture. Ovvio non posso darti prova incontrovertibile dell'esistenza di Dio, l'unico modo sarebbe che lui ti parlasse direttamente cosa che non avverrà [SM=g7350] . Quindi qui entra in gioco la fede, ma a me da fastidio che chi non crede in Dio dia per certe le sue convinzioni e non ammette di avere fede nella scienza. Quello che mi chiedo è che senso ha se uno non crede provare in continuazione a cercare di demolire la fede e le credenze altrui. Se tu non credi in Dio o hai una tua idea di Dio perchè cercare continuamente di demolire quello in cui crediamo con discussioni che poi risultano interminabili e non portano a nulla, se non al fatto che noi restiamo della nostra idea e tu della tua. A questo punto che ognuno resti nelle sue convinzioni, noi per farti credere dovremmo farti parlare con Dio in persona per come vedi tu le cose, ma sai bene che non possiamo farlo, quindi dove vogliamo arrivare?






Ci sono alcuni scienziati (pseudoscienziati) che sostituiscono la parola DIO con la parola CASO.
Ma che prove hanno, che il CASO esiste?
Cosa si risolve, con questa sostituzione?


[SM=g1871112]
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