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Storicita del nuovo testamento

Ultimo Aggiornamento: 19/10/2018 16:53
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15/10/2018 14:56
 
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Re: Re:
I-gua, 15/10/2018 13.41:




Tratto dalla Esaminiamo le Scritture
Di oggi:


Ascolta con attenzione, poni domande sincere, sii gentile e mostra rispetto, soprattutto quando ti rivolgi a chi è più grande di te. In questo modo sarà più facile che le persone con cui parli rispettino le tue opinioni. w16.09 4:14-16



[SM=g1871112]



Trovi che vi abbia mancato di rispetto o abbia mancato di rispetto a Aquila?

15/10/2018 15:15
 
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Re:
barnabino, 15/10/2018 14.47:

Mi sembra che si discuta su dettagli privi di pertinenza. Il punto è che quella di Stefano non fu un'esecuzione, in quanto il Sinedrio non aveva la facoltà di emettere condanne a morte, ma non era in grado nemmeno di emettere una sentenza in quanto Stefano fu trascinato fuori dal furore dei presenti, quindi si trattò probabilmente di un linciaggio istigato da membri del sinedrio. Chi punì gli autori del linciaggio? A quanto pare nessuno, il sinedrio aveva testimoni sufficienti per fa passare il linciaggio come un tumulto popolare di cui non si potevano identificare gli autori, tanto ai romani poco importava se in un tumulto popolare moriva un pezzente giudeo che per di più apparteneva alla setta di uno messo a morte per sedizione contro Roma. Oppure, pur non avendo il diritto di crocifiggere per reati politici avevano la delega di eseguire le sentenze per alcuni reati religiosi o contrari alla legge, come la bestemmia, l'adulterio o coloro che fossero entrati nell'area interna del tempio.

In definitiva gli abusi di potere non sono nuovi, far passare un pestaggio della polizia come un incidente non è certo una novità del XX secolo.

Shalom



E la stessa cosa non potevano farla con Gesù?

Non è cosi, se ci fossero stati dei tumulti popolari Roma sarebbe intervenuta, castgando chi aveva iniziato se non trovavano il colpevole, sicuro chi era coinvolto e senza mezzi termini sarebbero stati messi a morte o in prigione. Quindi la tua ipotesi è fallace.
Poi del XX secolo quello poco importa non puoi paragonare il I secolo dove per strada trovavi guarnigioni armate che controllavano tutti e intervenivano in caso di tumulti. Nel XX secolo non girano soldati armati per giunta stranieri, al limite paragonalo quando avemmo l'occupazione nazista allora si il caso è molto attinente.
15/10/2018 15:21
 
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Comunque resta un fatto, il vantarsi di conoscere la bibbia senza falsa modestia e poi non sapere chi comandava cosa, lascia davvero perplessi.
15/10/2018 15:29
 
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Re:
barnabino, 15/10/2018 14.47:

Mi sembra che si discuta su dettagli privi di pertinenza. Il punto è che quella di Stefano non fu un'esecuzione, in quanto il Sinedrio non aveva la facoltà di emettere condanne a morte, ma non era in grado nemmeno di emettere una sentenza in quanto Stefano fu trascinato fuori dal furore dei presenti, quindi si trattò probabilmente di un linciaggio istigato da membri del sinedrio. Chi punì gli autori del linciaggio? A quanto pare nessuno, il sinedrio aveva testimoni sufficienti per fa passare il linciaggio come un tumulto popolare di cui non si potevano identificare gli autori, tanto ai romani poco importava se in un tumulto popolare moriva un pezzente giudeo che per di più apparteneva alla setta di uno messo a morte per sedizione contro Roma. Oppure, pur non avendo il diritto di crocifiggere per reati politici avevano la delega di eseguire le sentenze per alcuni reati religiosi o contrari alla legge, come la bestemmia, l'adulterio o coloro che fossero entrati nell'area interna del tempio.

In definitiva gli abusi di potere non sono nuovi, far passare un pestaggio della polizia come un incidente non è certo una novità del XX secolo.

Shalom




E sempre in base al tuo ragionamento, che ragioni aveva lo spostarsi di Ponzio Pilato e ingrandire le trupoe collocate a Gerusalemme prima della festa di Pasqua, lasciava che si ammazzassero tra di loro tanto son pezzenti, invece no Pilato aveva il dovere di mantenere l'ordine pubblico.
15/10/2018 15:40
 
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Caro 04,

A Pilato preoccupavano i tumulti che potevano creare disordini o infastidire il potere, che un gruppo di fanatici controllati dal Sinedrio amico lapidasse un pezzente giudeo accusato di bestemmia senza alcuna conseguenza all'ordine pubblico (non risultano tumulti per la morte di Stefano) lasciava del tutto indifferente il potere romano.

Shalom
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15/10/2018 15:48
 
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barnabino, 15/10/2018 15.40:

Caro 04,

A Pilato preoccupavano i tumulti che potevano creare disordini o infastidire il potere, che un gruppo di fanatici controllati dal Sinedrio amico lapidasse un pezzente giudeo accusato di bestemmia senza alcuna conseguenza all'ordine pubblico (non risultano tumulti per la morte di Stefano) lasciava del tutto indifferente il potere romano.

Shalom




Caro Barnabino deciditi, ci furono i tumulti opuure no, prima dici di si poi dici che non ci furono.
15/10/2018 15:50
 
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Sai quello che dici o parli a sproposito?
15/10/2018 16:27
 
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Anonimo.04, 15/10/2018 13.25:

Ma davvero questa è la vostra conoscenza della bibbia?
...
Adesso capisco tante cose.



Anonimo.04, 15/10/2018 15.21:

Comunque resta un fatto, il vantarsi di conoscere la bibbia senza falsa modestia e poi non sapere chi comandava cosa, lascia davvero perplessi.




[SM=g8869] [SM=g8869] [SM=g8869]
Che faccia tosta!



[Modificato da TNM 15/10/2018 16:30]
15/10/2018 16:42
 
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Sai quello che dici o parli a sproposito?



Difficilmente parlo a sproposito, nessun testo parla di tumulti in Giudea causati dalla morte di Stefano, anzi, il linciaggio pare fosse approvato da molti. I romani avevano delegato al Sinedrio una certa autorità e fondamentalmente era un'istituzione fedele all'Imperatore, dato che il presidente era nominato dal governo romano. Negli anni in cui ci fu in Giudea un procuratore romano che ne nominava il presidennte il Sinedrio era massima autorità amministrativa e giuridica giudaica (cioè non romana) e si può pensare che ogni causa giuridica di carattere religioso non coinvolgente cittadini romani fosse trattata dal Sinedrio, dato che ai romani importava ben poco di sprecare tempo, uomini e denaro per giudicare i reati religiosi giudaici, come nel caso di Stefano. L’autorità giudaica aveva addirittura il diritto e la reale capacità di operare arresti in Giudea e secondo i testi aveva una propria forza di polizia.

Sostanzialmente il Sinedrio permise e approvò il linciaggio di Stefano a furur di popolo, probabilmente giustificando di non essere intervenuti contro quei fanatici per evitare tumulti, ai romani importava ben poco delle loro controversie religiose e poiché la morte di Stefano non aveva prodotto alcun tumulto o disordine contro Roma si guardarono bene dall'inimicarsi il sinedrio e il popolo giudaico che odiava i cristiani punendo chi aveva eliminato un seguace di Gesù, già messo a morte da Pilato almeno formalmente per le sue idee sovversive contro Roma.

Shalom

[Modificato da barnabino 15/10/2018 16:43]
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15/10/2018 16:51
 
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barnabino, 15/10/2018 16.42:


Sai quello che dici o parli a sproposito?



Difficilmente parlo a sproposito, nessun testo parla di tumulti in Giudea causati dalla morte di Stefano, anzi, il linciaggio pare fosse approvato da molti. I romani avevano delegato al Sinedrio una certa autorità e fondamentalmente era un'istituzione fedele all'Imperatore, dato che il presidente era nominato dal governo romano. Negli anni in cui ci fu in Giudea un procuratore romano che ne nominava il presidennte il Sinedrio era massima autorità amministrativa e giuridica giudaica (cioè non romana) e si può pensare che ogni causa giuridica di carattere religioso non coinvolgente cittadini romani fosse trattata dal Sinedrio, dato che ai romani importava ben poco di sprecare tempo, uomini e denaro per giudicare i reati religiosi giudaici, come nel caso di Stefano. L’autorità giudaica aveva addirittura il diritto e la reale capacità di operare arresti in Giudea e secondo i testi aveva una propria forza di polizia.

Sostanzialmente il Sinedrio permise e approvò il linciaggio di Stefano a furur di popolo, probabilmente giustificando di non essere intervenuti contro quei fanatici per evitare tumulti, ai romani importava ben poco delle loro controversie religiose e poiché la morte di Stefano non aveva prodotto alcun tumulto o disordine contro Roma si guardarono bene dall'inimicarsi il sinedrio e il popolo giudaico che odiava i cristiani punendo chi aveva eliminato un seguace di Gesù, già messo a morte da Pilato almeno formalmente per le sue idee sovversive contro Roma.

Shalom





Allora capiamoci il sinedrio aveva o non aveva il diritto di mettere a morte? Secondo il versodi Giovanmi
Se ne aveva il diritto perché non lapido Gesu?
Se non ne aveva il diritto Stefano non fu lapidato proprio perché non aveva il diritto di mettere a morte.

Adesso di fronte a queste domande che giustificazioni trovate?
15/10/2018 16:51
 
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Caro Anonimo 04, ti invito a tenere la discussione su un piano più interlocutorio e intelettualmente elevato. Dire a questo o a quelle che parla a vanvera, a sproposito, che non conosce questo o quell'autore non serve a nulla, non da certo più forza ai tuoi argomenti e rende solo più nervosa la conversazione. Facciamo parlare la forza dei testi e dei ragionamenti piuttosto, questo è il fine della storia.

Shalom
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15/10/2018 16:53
 
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TNM, 15/10/2018 16.27:




[SM=g8869] [SM=g8869] [SM=g8869]
Che faccia tosta!







È inutile insultarmi, se non sapete chi comandava cosa non è colpa mia, ma vostra.
15/10/2018 16:59
 
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barnabino, 15/10/2018 16.51:

Caro Anonimo 04, ti invito a tenere la discussione su un piano più interlocutorio e intelettualmente elevato. Dire a questo o a quelle che parla a vanvera, a sproposito, che non conosce questo o quell'autore non serve a nulla, non da certo più forza ai tuoi argomenti e rende solo più nervosa la conversazione. Facciamo parlare la forza dei testi e dei ragionamenti piuttosto, questo è il fine della storia.

Shalom




Caro Barnabino, il mio intento è proprio che siano i fatti a parlare, non ho detto io che ci fu un linciaggio di popolo e i romani lasciarono correre, e poi dire tutto il contrario.
Io ho solo chiesto se il sinedrio non aveva lo ius gladii, come è possibile che Stefano sia stato lapidato?
E se lo avevano perché non lapidarono Gesu?
Ora di fronte a questa chiara e totale discordanza, a me personalmente viene il dubbio che la morte di Stefano sia inventata.
Voglio sapere invece voi che posizione in merito ai fatti e allo ius gladii voi prendete.
15/10/2018 17:02
 
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Allora capiamoci il sinedrio aveva o non aveva il diritto di mettere a morte?



Quella che fai è una domanda a cui gli storici tentano di rispondere da secoli, dato che non esiste alcuna risposta certa. Secondo alcuni storici si, in certe circostanze, secondo altri mai. Io propendo a credere probabilmente di no, che non avessero il potere di eseguire autonomamente le condanne.


Se non ne aveva il diritto Stefano non fu lapidato proprio perché non aveva il diritto di mettere a morte. Adesso di fronte a queste domande che giustificazioni trovate?



Veramente ti ho risposto, nel caso di Stefano non vi fu un giudizio vero e proprio del Sinedrio, perché se leggi il racconto Stefano fu trascinato via dalla folla inferocita prima che fosse pronunciato alcun giudizio di morte da parte del Sinedrio. Di fatto non fu un giudizio ma un'esecuzione, un linciaggio in piena regola. Fu sostianzialmente un'azione contro il diritto, evidentemente tacitamente approvata dal Sinedrio, ma senza alcun avvallo legale da parte del Sinedrio, datoche in Atti non si legge di alcuna condanna della Corte. Se leggi subito dopo quell'esecuzione Saulo "faceva irruzione in una casa dopo l’altra, trascinava fuori uomini e donne, e li faceva mettere in prigione". Il testo specifica che non erano messi a morte ma in prigione. Seppure i fanatici come Saulo potevano tramare per ucciderli, sarebbe stato comunque un atto che andava contro le indicazioni, almeno formali, del Sinedrio.

Shalom
[Modificato da barnabino 15/10/2018 17:05]
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15/10/2018 17:11
 
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barnabino, 15/10/2018 17.02:


Allora capiamoci il sinedrio aveva o non aveva il diritto di mettere a morte?



Quella che fai è una domanda a cui gli storici tentano di rispondere da secoli, dato che non esiste alcuna risposta certa. Secondo alcuni storici si, in certe circostanze, secondo altri mai. Io propendo a credere probabilmente di no, che non avessero il potere di eseguire autonomamente le condanne.


Se non ne aveva il diritto Stefano non fu lapidato proprio perché non aveva il diritto di mettere a morte. Adesso di fronte a queste domande che giustificazioni trovate?



Veramente ti ho risposto, nel caso di Stefano non vi fu un giudizio vero e proprio del Sinedrio, perché se leggi il racconto Stefano fu trascinato via dalla folla inferocita prima che fosse pronunciato alcun giudizio di morte da parte del Sinedrio. Di fatto non fu un giudizio ma un'esecuzione, un linciaggio in piena regola. Fu sostianzialmente un'azione contro il diritto, evidentemente tacitamente approvata dal Sinedrio, ma senza alcun avvallo legale da parte del Sinedrio, datoche in Atti non si legge di alcuna condanna della Corte. Se leggi subito dopo quell'esecuzione Saulo "faceva irruzione in una casa dopo l’altra, trascinava fuori uomini e donne, e li faceva mettere in prigione". Il testo specifica che non erano messi a morte ma in prigione. Seppure i fanatici come Saulo potevano tramare per ucciderli, sarebbe stato comunque un atto che andava contro le indicazioni, almeno formali, del Sinedrio.

Shalom




E secondo te il popolo poteva muovere un linciaggio senza ordine del sinedrio? E se lo avesse fatto ( ne dubito, come dubito che Paolo andasse casa per casa a trascinar fuori le persone) i soldati romani si giravano dall'altra parte?
15/10/2018 18:00
 
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Caro 04,


E secondo te il popolo poteva muovere un linciaggio senza ordine del sinedrio?



Come ho scritto è evidente che quel linciaggio avvenne con il tacito benestare del Sinedrio, che a quanto pare non intervenne per fermare la folla, ma qui stiamo discutendo se legalmente il Sinedrio avesse l'autorità di eseguire legalmente condanne a morte. Di fatto nell'episodio di Stefano la folla agì illegalmente poiché nel racconto non si legge che il Sinedrio formalmente emmettesse una condanna a morte contro Stefano, fu la folla ad infuriarsi e trascinare Stefano ad un'esecuzione sommaria. Che poi il Sinedrio lasciasse fare è un altro discorso.


E se lo avesse fatto (ne dubito, come dubito che Paolo andasse casa per casa a trascinar fuori le persone) i soldati romani si giravano dall'altra parte?



Ai romani importava solo l'ordine e che non vi fossero tumulti o sommosse contro l'impero. La persecuzione contro i cristiani era guidata dal Sinedrio amico di Roma e piaceva alla popolazione, che ragione aveva Roma di intrigarsi in questioni che interessavano solo la religione giudaica? Regolare quelle questioni era delegato al Sinedrio fedele a Roma e finché l'ordine era garantito Roma non perdeva tempo, uomini ed energie.

Shalom

[Modificato da barnabino 15/10/2018 18:03]
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15/10/2018 18:05
 
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barnabino, 15/10/2018 18.00:

Caro 04,


E secondo te il popolo poteva muovere un linciaggio senza ordine del sinedrio?



Come ho scritto è evidente che quel linciaggio avvenne con il tacito benestare del Sinedrio, che a quanto pare non intervenne per fermare la folla, ma qui stiamo discutendo se legalmente il Sinedrio avesse l'autorità di eseguire legalmente condanne a morte. Di fatto nell'episodio di Stefano la folla agì illegalmente poiché nel racconto non si legge che il Sinedrio formalmente emmettesse una condanna a morte contro Stefano, fu la folla ad infuriarsi e trascinare Stefano ad un'esecuzione sommaria. Che poi il Sinedrio lasciasse fare è un altro discorso.


E se lo avesse fatto (ne dubito, come dubito che Paolo andasse casa per casa a trascinar fuori le persone) i soldati romani si giravano dall'altra parte?



Ai romani importava solo l'ordine e che non vi fossero tumulti o sommosse contro l'impero. La persecuzione contro i cristiani era guidata dal Sinedrio amico di Roma e piaceva alla popolazione, che ragione aveva Roma di intrigarsi in questioni che interessavano solo la religione giudaica? Regolare quelle questioni era delegato al Sinedrio fedele a Roma e finché l'ordine era garantito Roma non perdeva tempo, uomini ed energie.

Shalom





Roma non perdeva tempo, uomini ed energie, pero impiegò una forza di 600 romani per arrestarne uno, come mai?
15/10/2018 18:20
 
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Re:
Anonimo.04, 15/10/2018 15:21:

Comunque resta un fatto, il vantarsi di conoscere la bibbia senza falsa modestia e poi non sapere chi comandava cosa, lascia davvero perplessi.



Caro Anonimo,

Non è questione di modestia, forse di avere alle spalle qualche annetto di studi.

Sapere "chi comandava cosa" non c'entra niente con la Bibbia e dove le fonti non lo dicono, arriva certamente l'immaginazione degli utenti internauti...


Simon
15/10/2018 18:22
 
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Re: Re:
Anonimo.04, 15/10/2018 16:59:




Caro Barnabino, il mio intento è proprio che siano i fatti a parlare, non ho detto io che ci fu un linciaggio di popolo e i romani lasciarono correre, e poi dire tutto il contrario.
Io ho solo chiesto se il sinedrio non aveva lo ius gladii, come è possibile che Stefano sia stato lapidato?
E se lo avevano perché non lapidarono Gesu?
Ora di fronte a questa chiara e totale discordanza, a me personalmente viene il dubbio che la morte di Stefano sia inventata.
Voglio sapere invece voi che posizione in merito ai fatti e allo ius gladii voi prendete.



Caro Anonimo,

La risposta piu' diretta è "le nostre fonti lo attestano".
Il resto è un po' un fantasticare di fronte a ragioni con le quali si puo' essere d'accordo o meno.

Simon
15/10/2018 18:41
 
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Re:
Anonimo.04, 15/10/2018 13.25:

Ma davvero questa è la vostra conoscenza della bibbia?
Il nom sapere cosa governasse Antipa, cosa governava Filippo e chi era Agrippa?

Adesso capisco tante cose.



Si, anch' io capisco tante cose…


Comunque, ti posso garantire che conosco molto bene la Bibbia, certo sono un essere umano e può capitare che qualcosa possa sfuggirti.
A te non sfugge mai nulla?
Resta il fatto che la Palestina, compresa quindi la Giudea, era sotto la giurisdizione romana e i romani avevano bisogno di tutto, meno che inimicarsi i giudei, così inclini alla ribellione.


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