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..: Scrittura del Giorno :..

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2011 08:39
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17/07/2011 06:56
 
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Domenica 17 luglio

Il nostro essere adeguatamente qualificati proviene da Dio. — 2 Cor. 3:5.

Se abbiamo dei doni lo dobbiamo all’“immeritata benignità” di Geova. (Rom. 12:3) Perciò non dobbiamo esaltarci. Dobbiamo riconoscere umilmente che qualsiasi risultato abbiamo svolgendo il nostro ministero è dovuto alla benedizione di Dio, non alle nostre capacità. (1 Cor. 3:6, 7) Sullo stesso tono, Paolo dichiara: “Dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare”. Anche se è necessario che abbiamo autostima e proviamo gioia e soddisfazione nel servizio che rendiamo a Geova, la modestia, cioè la consapevolezza dei nostri limiti, ci impedirà di diventare presuntuosi. Ci vogliono vera umiltà e uno sforzo consapevole per riconoscere che ogni fratello o sorella è superiore a noi sotto qualche punto di vista. (Filip. 2:3) Benché certi privilegi di servizio possano richiamare l’attenzione su alcuni, tutti noi proveremo profonda gioia facendo “cose modeste”, svolgendo cioè compiti umili che spesso non vengono notati dagli uomini. — Rom. 12:16; 1 Piet. 5:5. w09 15/10 1:7, 8

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17/07/2011 08:16
 
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Re:
Argo.50, 17/07/2011 06.56:

Domenica 17 luglio

Il nostro essere adeguatamente qualificati proviene da Dio. — 2 Cor. 3:5.

Se abbiamo dei doni lo dobbiamo all’“immeritata benignità” di Geova. (Rom. 12:3) Perciò non dobbiamo esaltarci. Dobbiamo riconoscere umilmente che qualsiasi risultato abbiamo svolgendo il nostro ministero è dovuto alla benedizione di Dio, non alle nostre capacità. (1 Cor. 3:6, 7) Sullo stesso tono, Paolo dichiara: “Dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare”. Anche se è necessario che abbiamo autostima e proviamo gioia e soddisfazione nel servizio che rendiamo a Geova, la modestia, cioè la consapevolezza dei nostri limiti, ci impedirà di diventare presuntuosi. Ci vogliono vera umiltà e uno sforzo consapevole per riconoscere che ogni fratello o sorella è superiore a noi sotto qualche punto di vista. (Filip. 2:3) Benché certi privilegi di servizio possano richiamare l’attenzione su alcuni, tutti noi proveremo profonda gioia facendo “cose modeste”, svolgendo cioè compiti umili che spesso non vengono notati dagli uomini. — Rom. 12:16; 1 Piet. 5:5. w09 15/10 1:7, 8




Possiamo far nostra, la scrittura di oggi, solo se saremo persone che coltiveremo l'umiltà, così promuoveremo la pace, sia dentro ,che fuori la congregazione





Fil 4:7 "La pace di Dio sorpassa ogni pensiero"
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17/07/2011 08:27
 
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Re: Re:
Close55, 17/07/2011 08.16:



Possiamo far nostra, la scrittura di oggi, solo se saremo persone che coltiveremo l'umiltà, così promuoveremo la pace, sia dentro ,che fuori la congregazione










[SM=g1861209]


e l'esperienza di Mosè ci fa avere fiducia che, anche se non ci sentiamo qualificati per assolvere un incarico teocratico, Geova ci sosterrà!!



[SM=x1408424]




18/07/2011 06:40
 
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Lunedì 18 luglio

Dall’abbondanza del cuore la bocca parla. — Matt. 12:34.

I nostri discorsi rivelano molto di noi. Giacomo, fratellastro di Gesù, riconobbe l’effetto che le nostre parole possono avere sull’adorazione che rendiamo a Dio quando scrisse: “Se qualcuno ritiene di essere un adoratore formale eppure non tiene a freno la lingua, ma continua a ingannare il proprio cuore, la forma di adorazione di costui è futile”. (Giac. 1:26) Il nostro modo di parlare può rivelare agli altri componenti della congregazione quanto siamo cresciuti spiritualmente. Perciò, invece di parlare in modo poco dignitoso, negativo, critico o tagliente, i cristiani maturi fanno di tutto per edificare, confortare, consolare e incoraggiare. (Prov. 12:18; Efes. 4:29; 1 Tim. 6:3-5, 20) Essendo pronti a parlare ad altri delle nostre convinzioni in campo morale e a difendere le alte norme di Dio dimostreremo la nostra devozione nei suoi confronti. (Rom. 1:15, 16) Le persone sincere noteranno senz’altro come usiamo il dono del linguaggio e forse imiteranno il nostro esempio. — Filip. 4:8, 9. w09 15/12 1:8, 9
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Re:
Argo.50, 18/07/2011 06.40:

Lunedì 18 luglio

Dall’abbondanza del cuore la bocca parla. — Matt. 12:34.

I nostri discorsi rivelano molto di noi. Giacomo, fratellastro di Gesù, riconobbe l’effetto che le nostre parole possono avere sull’adorazione che rendiamo a Dio quando scrisse: “Se qualcuno ritiene di essere un adoratore formale eppure non tiene a freno la lingua, ma continua a ingannare il proprio cuore, la forma di adorazione di costui è futile”. (Giac. 1:26) Il nostro modo di parlare può rivelare agli altri componenti della congregazione quanto siamo cresciuti spiritualmente. Perciò, invece di parlare in modo poco dignitoso, negativo, critico o tagliente, i cristiani maturi fanno di tutto per edificare,confortare, consolare e incoraggiare. (Prov. 12:18; Efes. 4:29; 1 Tim. 6:3-5, 20) Essendo pronti a parlare ad altri delle nostre convinzioni in campo morale e a difendere le alte norme di Dio dimostreremo la nostra devozione nei suoi confronti. (Rom. 1:15, 16) Le persone sincere noteranno senz’altro come usiamo il dono del linguaggio e forse imiteranno il nostro esempio. — Filip. 4:8, 9. w09 15/12 1:8, 9



qualità pessime le prime,che non portano da nessuna parte
mentre le altre qualità sono da coltivare,così possiamo aiutare le persone sincere, e dare lode al nostro Dio



Fil 4:7 "La pace di Dio sorpassa ogni pensiero"
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19/07/2011 06:35
 
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Martedì 19 luglio

Continuarono a investigare. — 1 Piet. 1:11.

Nel capitolo 11 di Ebrei Paolo fa una magistrale disamina della fede, che include una breve definizione e un elenco di uomini e donne di fede esemplari come Noè, Abraamo, Sara e Raab. Tenendo presente tutto questo, Paolo esortò i suoi compagni di fede a guardare “attentamente al principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù”. Perché? Benché gli uomini e le donne menzionati nel capitolo 11 di Ebrei avessero forte fede nelle promesse divine, non conoscevano nei particolari come Dio le avrebbe adempiute mediante il Messia e il Regno. In questo senso, la loro fede era incompleta. Infatti, perfino coloro che Geova impiegò per scrivere le numerose profezie messianiche non afferravano del tutto il significato di quello che scrivevano. La fede può essere resa perfetta, o completa, solo mediante Gesù. È indispensabile capire bene e riconoscere il ruolo di Gesù quale “principale Agente e Perfezionatore della nostra fede”. — Ebr. 12:1, 2. w09 15/7 1:16, 17
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Mercoledì 20 luglio

Divenite benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli, perdonandovi liberalmente gli uni gli altri, come anche Dio vi ha liberalmente perdonati mediante Cristo. — Efes. 4:32.

Comunicando con franchezza, onestà e gentilezza si possono attenuare o eliminare molti problemi e malintesi. Ad esempio, quando commettiamo un errore, siamo disposti ad ammetterlo al nostro coniuge, ai nostri figli o ad altri familiari stretti? Chiedere scusa in modo sincero contribuisce a promuovere la pace e l’unità della famiglia. (1 Piet. 3:8-10) Dire la verità non significa essere sgarbati o privi di tatto. Usare parole rudi non aumenta il valore né l’effetto di ciò che si dice, anche se vero. Paolo disse: “Ogni acrimoniosa amarezza e collera e ira e clamore e parola ingiuriosa sia tolta via da voi con ogni malizia”. (Efes. 4:31) Quando ci esprimiamo in modo gentile e dignitoso, ciò che diciamo acquista valore e mostriamo onore ai nostri interlocutori. — Matt. 23:12. w09 15/6 3:8, 9
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20/07/2011 09:51
 
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che consiglio biblico saggio per quando si fa un torto al prossimo o lo si riceve!!!

che tipo di argilla dimostreremo di essere?
ci lasceremo davvero modellare da Geova?

se il nostro cuore è malleabile i miglioramenti ci saranno e il grande Vasaio ci modellerà facendo di noi vasi di cui si possa servire.



[SM=x1408424]
21/07/2011 07:13
 
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Giovedì 21 luglio

Satana se ne uscì . . . d’innanzi alla persona di Geova e colpì Giobbe con foruncoli maligni dalla pianta del piede alla sommità del capo. — Giob. 2:7.

Le Scritture Ebraiche forniscono alcuni particolari sull’ignobile ruolo che ha avuto Satana nello sfidare Geova e nello sviare l’umanità. Nelle Scritture Greche Cristiane troviamo altre informazioni sull’opposizione che Satana fece a Geova, e dal libro di Rivelazione apprendiamo che la sovranità di Geova sarà rivendicata e che infine Satana sarà distrutto. Il libro di Giobbe ci permette di saperne di più sulla sua condotta ribelle. Quando Satana il Diavolo si presentò alle assemblee in cielo, non lo fece con l’intenzione di lodare Geova. Aveva un atteggiamento malvagio e un disegno sinistro. Dopo aver accusato Giobbe e ricevuto il permesso di metterlo alla prova, “Satana se ne uscì dunque d’innanzi alla persona di Geova”. (Giob. 1:12) Pertanto il libro di Giobbe identifica Satana come l’inesorabile nemico dell’umanità. w09 15/4 1:13, 14
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22/07/2011 05:42
 
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Venerdì 29 luglio

Padre santo, vigila su di loro a motivo del tuo nome che tu mi hai dato, affinché siano uno come lo siamo noi. — Giov. 17:11.

Gesù non si concentrava sulle mancanze dei suoi amici e agiva per il loro bene. Ad esempio, pregò il Padre di proteggerli nelle prove. Tenne conto dei loro limiti in senso fisico. (Mar. 6:30-32) E non gli premeva soltanto di dire loro quello che lui pensava, ma anche di ascoltare e capire quello che loro pensavano e provavano. (Matt. 16:13-16; 17:24-26) Gesù visse e morì per i suoi amici. È vero che sapeva di dover offrire la propria vita per soddisfare un requisito di natura legale dettato dai princìpi di giustizia di suo Padre. (Matt. 26:27, 28; Ebr. 9:22, 28) Tuttavia diede la sua vita come espressione del suo amore. “Nessuno ha amore più grande di questo”, disse, “che qualcuno ceda la sua anima a favore dei suoi amici”. — Giov. 15:13. w09 15/10 3:7, 8

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Re:
Argo.50, 22.07.2011 05:42:

Venerdì 29 luglio

Padre santo, vigila su di loro a motivo del tuo nome che tu mi hai dato, affinché siano uno come lo siamo noi. — Giov. 17:11.

Gesù non si concentrava sulle mancanze dei suoi amici e agiva per il loro bene. Ad esempio, pregò il Padre di proteggerli nelle prove. Tenne conto dei loro limiti in senso fisico. (Mar. 6:30-32) E non gli premeva soltanto di dire loro quello che lui pensava, ma anche di ascoltare e capire quello che loro pensavano e provavano. (Matt. 16:13-16; 17:24-26) Gesù visse e morì per i suoi amici. È vero che sapeva di dover offrire la propria vita per soddisfare un requisito di natura legale dettato dai princìpi di giustizia di suo Padre. (Matt. 26:27, 28; Ebr. 9:22, 28) Tuttavia diede la sua vita come espressione del suo amore. “Nessuno ha amore più grande di questo”, disse, “che qualcuno ceda la sua anima a favore dei suoi amici”. — Giov. 15:13. w09 15/10 3:7, 8




Caro Argo,io ho ancora una settimana di vacanze,mentre tu mi hai fatto prendere uno spavento,mettendo la scrittura del giorno del prossimo venerdi'.. [SM=g7350] [SM=g7350] [SM=g7350]

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Venerdì 22 luglio

Gli uomini saranno amanti di se stessi, . . . senza affezione naturale, . . . senza amore per la bontà. — 2 Tim. 3:2, 3.

La piacevole atmosfera che regna nella vera congregazione cristiana è ben diversa da quella del mondo ostile. Imitando Gesù, ognuno di noi può contribuire a questa sana atmosfera. In che modo? Anzitutto molti nella congregazione hanno bisogno di aiuto e incoraggiamento perché hanno problemi di salute o di altro genere. Forse in questi “ultimi giorni” tali problemi sono in aumento, ma non sono niente di nuovo.

(2 Tim. 3:1) Nei tempi biblici i cristiani soffrivano a causa di problemi analoghi. Pertanto essere soccorrevoli è appropriato ora come lo era allora. Paolo, per esempio, esortò i cristiani dicendo: “Parlate in maniera consolante alle anime depresse, sostenete i deboli, siate longanimi verso tutti”. (1 Tess. 5:14) Ciò significa mostrare benignità come la mostrò Cristo. w09 15/9 1:15, 16

22/07/2011 11:19
 
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Re: Re:
Amalia 52, 22/07/2011 07.07:



Caro Argo,io ho ancora una settimana di vacanze,mentre tu mi hai fatto prendere uno spavento,mettendo la scrittura del giorno del prossimo venerdi'.. [SM=g7350] [SM=g7350] [SM=g7350]




Ed io che non avevo visto lo stipendio? [SM=g8930] [SM=g8930]



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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever
22/07/2011 11:34
 
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22/07/2011 11:39
 
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Re:
Giandujotta.50, 22/07/2011 11.34:

[SM=g8930] mi sa che alle 5h42 è troppo presto anche per lui!!! [SM=g8878]




Fallo dormire un pò di più, quel poveretto. [SM=g8878]

Comunque, sempre 1000 volte [SM=g8925] ad Argo per la sua costanza nel postare la Scrittura di prima mattina, io non ci riuscivo prima di pomeriggio.
[SM=g7350] [SM=g7350]



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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever
22/07/2011 21:35
 
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Re:
Giandujotta.50, 22.07.2011 11:34:

[SM=g8930] mi sa che alle 5h42 è troppo presto anche per lui!!! [SM=g8878]



Comunque,è da apprezzare che malgrado sia stato buttato giu' dal letto a quell'ora,è stato ancora disposto a mettere la scrittura del giorno! [SM=g8925] Argo per la tua instancabile costanza e premura,anche se mi stavi accorciando le vacanze! [SM=g27988]

23/07/2011 05:24
 
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Sabato 23 luglio

Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini. — Rom. 12:18.

I veri cristiani amano la pace e sono pacificatori. (Matt. 5:9, nt.) Un modo per essere pacificatori nella cerchia familiare è quello di appianare i contrasti il più presto possibile invece di permettere che la situazione peggiori. (Prov. 15:18; Efes. 4:26) Questo vale anche nella congregazione cristiana. Paolo comunque non si riferisce solo al bisogno di essere pacifici nella cerchia familiare e nella congregazione. Afferma che dobbiamo essere “pacifici con tutti gli uomini”. Sono quindi inclusi vicini, colleghi di lavoro, compagni di scuola e le persone che incontriamo nel ministero pubblico. L’apostolo, però, precisa: “Se possibile, per quanto dipende da voi”. Questo significa che dobbiamo fare tutto ciò che è ragionevolmente nelle nostre possibilità per essere “pacifici con tutti”, ma senza transigere sui giusti princìpi di Dio. w09 15/10 2:7-9
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23/07/2011 07:10
 
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Come sarebbe diverso il mondo se tutti praticassero veramente questa forma di amore!


La vera religione non condona la guerra né la violenza individuale.



[SM=x1408424]
24/07/2011 05:46
 
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Domenica 24 luglio

Operiamo ciò che è bene verso tutti. — Gal. 6:10.

Mentre aspettiamo il futuro meraviglioso che Geova ha in serbo per noi, è sua volontà che godiamo delle buone cose che ci dà. La Bibbia dichiara: “Ho conosciuto che per [l’umanità] non c’è nulla di meglio che rallegrarsi e fare il bene durante la vita; e anche che ogni uomo mangi e in realtà beva e veda il bene per tutto il suo duro lavoro. È il dono di Dio”. (Eccl. 3:12, 13) “Fare il bene” significa tra l’altro compiere buone azioni a beneficio di altri. Gesù disse che c’è più felicità nel dare che nel ricevere. Compiere gesti di benignità nei confronti del coniuge, dei figli, dei genitori e di altri familiari reca profonda soddisfazione. (Prov. 3:27) Anche essere affettuosi e ospitali con i fratelli e le sorelle spirituali ed essere pronti a perdonare dà molta gioia e fa piacere a Geova. (Col. 3:12-14; 1 Piet. 4:8, 9) Inoltre, svolgere il ministero con spirito di sacrificio è davvero gratificante. w09 15/12 2:15
[Modificato da Argo.50 24/07/2011 05:52]
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25/07/2011 07:49
 
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Lunedì 25 luglio


Figlia, la tua fede ti ha sanata. Va in pace, e sii ristabilita dalla tua dolorosa malattia.
Mar. 5:34.


La gentilezza è una delle molte qualità che Gesù Cristo imparò dal Padre. Benché talvolta il suo ministero fosse molto impegnativo in termini di tempo ed energie, Gesù era sempre paziente e gentile. Lebbrosi, ciechi costretti a mendicare e altri bisognosi riscontrarono che egli era pronto ad aiutarli. Anche se andavano da lui senza preavviso, Gesù non li ignorava. Spesso interruppe ciò che stava facendo per aiutare qualche afflitto. Gesù era straordinariamente premuroso verso chi riponeva fede in lui. (Mar. 5:30-33; Luca 18:35-41) Noi cristiani seguiamo il suo esempio essendo gentili e soccorrevoli. Questa condotta non passa inosservata a parenti, vicini e altri; per di più dà gloria a Geova e ci rende felici. w09 15/11 5:5
[Modificato da eliseba 25/07/2011 07:49]
25/07/2011 07:52
 
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Argo ti sostituisco per oggi! [SM=g27987]

ho provato a postarla come fai tu ma mi è uscita così
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